Sarajevo: differenze tra le versioni

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|Nome ufficiale = {{lingue|bs|hr|sr}} Sarajevo/Сарајево
|Panorama = Sarajevo City Panorama.JPG
|Didascalia = Veduta della città da est
|Stato = BIH
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Federazione di Bosnia ed Erzegovina
|Divisione amm grado 2 = Sarajevo
|Amministratore locale = [[BenjaminaSamir KarićAvdić]]
|Partito = [[PartitoPopolo Socialdemocraticoe di Bosnia ed ErzegovinaGiustizia|SDPNiP]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
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|Targa =
|Nome abitanti = Sarajevesi o saraievesi
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa = Bk-map.png
|Didascalia mappa =
}}
'''Sarajevo''' (uguale in [[Lingua bosniaca|bosniaco]], [[alfabeto cirillico]] Сарајево; in [[Lingua giudeo-spagnola|giudesmo]] ''Saraj''; in [[lingua turca{{turco|turco]] ''Saraybosna''),}}; in [[linguaLingua italiana|italiano]] '''Saraievo''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/saraˈjɛːvo/|it}}) o, raramentedesueto, '''Seraievo'''<ref>{{Cita web|url=https://www.dizionario.rai.it/p.aspx?nID=lemma&rID=942172&lID=1078906|titolo=DOP: Dizionario di Ortografia e Pronunzia della lingua italiana|idsito=1078906www.dizionario.rai.it|accesso=2023-12-23}}</ref>,) è la più grande [[città della Bosnia ed Erzegovina|città]] nonché capitale della [[Bosnia ed Erzegovina]]. È inoltre capoluogo della [[Federazione di Bosnia ed Erzegovina]], una delle due entità che compongono lo stato, e dell'omonimo [[Cantone di Sarajevo|cantone]].
 
È inoltre capoluogo della [[Federazione di Bosnia ed Erzegovina]], una delle due entità che compongono lo stato, e dell'omonimo [[Cantone di Sarajevo|cantone]].
All'interno dei confini amministrativi dei quattro comuni che compongono la città vera e propria - (Stari Grad, Centar, Novi Grad e Novo Sarajevo) risiedono 275.569 abitanti (dato del [[2013]]<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>) mentre l'area urbana arriva a comprendere una popolazione di oltre mezzo milione di abitanti includendo i comuni limitrofi di [[Ilidža]], [[Hadžići]], [[Vogošća]] e [[Ilijaš]].
 
All'interno dei confini amministrativi dei quattro comuni che compongono la città vera e propria - (Stari Grad, Centar, Novi Grad e Novo Sarajevo) risiedono 275342.569577 abitanti (dato del [[20132017]]<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>) mentre l'area urbana arriva a comprendere una popolazione di oltre mezzo milione di abitanti includendo i comuni limitrofi di [[Ilidža]], [[Hadžići]], [[Vogošća]] e [[Ilijaš]].
Sarajevo è il centro politico, finanziario, sociale e culturale della Bosnia-Erzegovina e un importante centro di cultura nei [[Balcani]]. A causa della sua lunga storia di diversità religiosa e culturale, Sarajevo è talvolta chiamata la "[[Gerusalemme]] d'[[Europa]]"<ref>{{cita web|url=https://viaggi.corriere.it/itinerari-e-luoghi/cards/cosa-fare-e-vedere-a-sarajevo-vijecnica-bascarsija/|titolo=Scoprire Sarajevo, la "Gerusalemme d'Europa"|autore=Francesca Masotti|data=7 settembre 2021|accesso=21 settembre 2021}}</ref>, è infatti una delle poche grandi città europee ad avere una [[moschea]], una chiesa cattolica, una chiesa ortodossa e una [[sinagoga]] nello stesso quartiere.
 
Sarajevo è il centro politico, finanziario, sociale e culturale della Bosnia-Erzegovina e un importante centro di cultura nei [[Penisola balcanica|Balcani]]. A causaPer dellala sua lungaestesa storia di diversità religiosa e culturale, Sarajevo è talvolta chiamata la "[[Gerusalemme]] d'[[Europa]]"<ref>{{cita web|url=https://viaggi.corriere.it/itinerari-e-luoghi/cards/cosa-fare-e-vedere-a-sarajevo-vijecnica-bascarsija/|titolo=Scoprire Sarajevo, la "Gerusalemme d'Europa"|autore=Francesca Masotti|data=7 settembre 2021|accesso=21 settembre 2021}}</ref>, è infatti una delle poche grandi città europee ad avere una [[moschea]], una chiesa cattolica, una chiesa ortodossa e una [[sinagoga]] nello stesso quartiere.
Sebbene le sue origini siano riconducibili alla preistoria, la città moderna è sorta come roccaforte ottomana nel [[XV secolo]]. Più volte nella sua storia Sarajevo ha destato attenzione a livello mondiale. Nel 1914, fu il luogo dell'[[Attentato di Sarajevo|attentato]] all'arciduca [[Francesco Ferdinando d'Austria-Este|Francesco Ferdinando]] da parte dell'attivista locale della [[Mlada Bosna|Giovane Bosnia]] [[Gavrilo Princip]], episodio che scatenò la [[prima guerra mondiale]] e che pose fine al dominio austro-ungarico in Bosnia portando alla creazione del [[Regno di Jugoslavia]]. Al termine della [[seconda guerra mondiale]], l'istituzione della [[Repubblica Socialista di Bosnia ed Erzegovina]], parte della [[Jugoslavia]], comportò una notevole espansione della città, all'epoca capitale della repubblica costituente. Nel 1984 ospitò i [[XIV Giochi olimpici invernali]] che segnarono un periodo di prosperità per la città. Tuttavia, durante la [[Guerra in Bosnia ed Erzegovina|guerra di Bosnia]] e la dissoluzione della Jugoslavia, la città subì il più lungo [[Assedio di Sarajevo|assedio]] di una capitale nella storia della guerra moderna, fu infatti sotto assedio per 1.425 giorni dall'aprile 1992 al febbraio 1996.
 
Sebbene le sue origini siano riconducibili alla preistoria, la città moderna è sorta come roccaforte ottomana nel [[XV secolo]]. Più volte nella sua storia Sarajevo fu il luogo di eventi di rilievo mondiale.
La ricostruzione post-bellica ha portato ad una forte crescita della città. Nel 2014 Sarajevo è stata [[Capitale europea della cultura]]<ref>{{cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-7-2011-0241_IT.html|titolo=Risoluzione del Parlamento europeo del 12 maggio 2011 su Sarajevo Capitale europea della cultura nel 2014|accesso=21 settembre 2021}}</ref> e nel 2019 ha ospitato il [[XIV Festival olimpico invernale della gioventù europea]]. Nell'ottobre 2019, Sarajevo è stata designata come [[Città Creativa|Città creativa]] dell'[[UNESCO]] per aver posto la cultura al centro delle sue strategie di sviluppo, è inoltre una delle diciotto ''"Cities of Film".''<ref>{{cita web|url=https://citiesoffilm.org/sarajevo/|titolo=.Sarajevo, Bosnia and Herzegovina, became a UNESCO City of Film in 2019|accesso=21 settembre 2021|lingua=en}}</ref>
 
Sebbene le sue origini siano riconducibili alla preistoria, la città moderna è sorta come roccaforte ottomana nel [[XV secolo]]. Più volte nella sua storia Sarajevo ha destato attenzione a livello mondiale. Nel 1914, fu il luogo dell'[[Attentato di Sarajevo|attentato]] all'arciduca [[Francesco Ferdinando d'Austria-Este|Francesco Ferdinando]] da parte dell'attivista localeserbo della [[Mlada Bosna|Giovane Bosnia]] [[Gavrilo Princip]], episodio che scatenò la [[prima guerra mondiale]] e che pose fine al dominio austro-ungarico in Bosnia portando alla creazione del [[Regno di Jugoslavia]]. Al termine della [[seconda guerra mondiale]], l'istituzione della [[Repubblica Socialista di Bosnia ed Erzegovina]], parte della [[Jugoslavia]], comportò una notevole espansione della città, all'epoca capitale della repubblica costituente. Nel 1984 ospitò i [[XIV Giochi olimpici invernali]] che segnarono un periodo di prosperità per la città. Tuttavia, durante la [[Guerra in Bosnia ed Erzegovina|guerra di Bosnia]] e la dissoluzione della Jugoslavia, la città subì il più lungo [[Assedio di Sarajevo|assedio]] di una capitale nella storia della guerra moderna, fu infatti sotto assedio per 1.425 giorni dall'aprile 1992 al febbraio 1996.
 
La ricostruzione post-bellica ha portato ad una forte crescita della città. Nel 2014 Sarajevo è stata [[Capitale europea della cultura]]<ref>{{cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-7-2011-0241_IT.html|titolo=Risoluzione del Parlamento europeo del 12 maggio 2011 su Sarajevo Capitale europea della cultura nel 2014|accesso=21 settembre 2021}}</ref> e nel 2019 ha ospitato il [[XIV Festival olimpico invernale della gioventù europea]]. Nell'ottobre 2019, Sarajevo è stata designata come [[Città Creativa|Città creativa]] dell'[[UNESCO]] per aver posto la cultura al centro delle sue strategie di sviluppo, è inoltre una delle diciotto ''"Cities of Film".''.<ref>{{cita web|url=https://citiesoffilm.org/sarajevo/|titolo=.Sarajevo, Bosnia and Herzegovina, became a UNESCO City of Film in 2019|accesso=21 settembre 2021|lingua=en}}</ref>
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Sarajevo è localizzata vicino al centro geometrico del triangolo formato dalla Bosnia ed Erzegovina, qualche chilometro ad est della sorgente del fiume [[Bosna]]. La città si trova a 511 metri sopra il livello del mare nella valle omonima che si estende da est a ovest dalle [[Alpi Dinariche|Alpi dinariche]] in direzione della pianura e che costituisce una sorta di anfiteatro naturale all'interno del quale si è sviluppatasviluppato l'agglomerato urbano. La circondano rilievi coperti di foreste e cinque montagne principali la più elevata delle quali è il monte [[Treskavica]] ({{formatnum:2088}} m s.l.m.) seguita dal monte [[Bjelašnica]] ({{formatnum:2067}} m s.l.m.), dal monte [[Jahorina]] ({{formatnum:1913}} m s.l.m.), il monte [[Trebević]] ({{formatnum:1627}} m s.l.m.), e dal monte [[Igman]] ({{formatnum:1502}} m s.l.m.).
[[File:Sarajcvo (i.e., Sarajevo), looking toward Alifakovak, Bosnia, Austro-Hungary-LCCN2002708498.jpg|thumb|upright=1.3|Sarajevo tra il 1890 e il 1900]]
Sarajevo è localizzata vicino al centro geometrico del triangolo formato dalla Bosnia ed Erzegovina, qualche chilometro ad est della sorgente del fiume [[Bosna]]. La città si trova a 511 metri sopra il livello del mare nella valle omonima che si estende da est a ovest dalle [[Alpi Dinariche|Alpi dinariche]] in direzione della pianura e che costituisce una sorta di anfiteatro naturale all'interno del quale si è sviluppata l'agglomerato urbano. La circondano rilievi coperti di foreste e cinque montagne principali la più elevata delle quali è il monte [[Treskavica]] ({{formatnum:2088}} m s.l.m.) seguita dal monte [[Bjelašnica]] ({{formatnum:2067}} m s.l.m.), dal monte [[Jahorina]] ({{formatnum:1913}} m s.l.m.), il monte [[Trebević]] ({{formatnum:1627}} m s.l.m.), e dal monte [[Igman]] ({{formatnum:1502}} m s.l.m.).
 
Un piccolo fiume di nome [[Miljacka]] divide la città in due parti percorrendo il centro cittadino da est a ovest per confluire nel fiume Bosna nei sobborghi occidentali della città.
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=== Clima ===
Sarajevo presenta un [[clima continentale]] mite, posta tra due fasce climatiche: quella dell'Europa centrale a nord e quella mediterranea a sud. La temperatura media è di 9,5&nbsp;°C, con [[gennaio]] come mese più freddo (−1,3&nbsp;°C) e [[luglio]] come quello più caldo (19,1&nbsp;°C). La temperatura più calda registrata furono i 40&nbsp;°C del 19 agosto [[1946]], mentre la più fredda furono i&nbsp;−26,4 del 25 gennaio [[1946]]. Mediamente Sarajevo ha 68 giorni estivi all'anno (quelli con temperature superiori o uguali a 30,0&nbsp;°C). La città è spesso leggermente coperta da nubi, con una media del 59% di cielo coperto. Il mese più nuvoloso è [[dicembre]] (in media 75% di cielo coperto), mentre quello più chiarosereno è [[agosto]]. Le precipitazioni si registrano tutto l'anno con una media finale di 170 giorni. Le giuste condizioni climatiche hanno consentito lo sviluppo degli sport invernali e l'organizzazione dei [[XIV Giochi olimpici invernali|Giochi Olimpici Invernali del 1984]].
 
{{ClimaAnnuale
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}}
 
== Origini del nomeEtimologia ==
Il [[toponimo]] nasce dalla contrazione [[slavi]]zzata delle parole [[Lingua turca|turche]] ''saray'', che significa "corte" o "palazzo"<ref>{{cita web|url=https://www.wordreference.com/trit/saray|titolo=saray|editore=[[WordReference.com]]|accesso=3 febbraio 2019}}</ref>, e ''ovaši'' che significa campo alludendo ai vasti campi che si estendevano a ovest dell'area in cui si trovavano gli edifici governativi. Una delle varianti del nome, usata per lo più dai forestieri, era Bosna Seraj oppure Seraj Bosna, il primo uso attestato del nome "Sarajevo" risale al 1455.<ref name="Donia">{{cita|Donia|p. 9}}.</ref>
 
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=== Dal XIX al XX secolo ===
[[File:Sarajcvo (i.e., Sarajevo), looking toward Alifakovak, Bosnia, Austro-Hungary-LCCN2002708498.jpg|thumb|upright=1.3|Sarajevo tra il 1890 e il 1900]]
[[File:Sarajevo Kathedrale12.jpg|thumb|Cattedrale Cattolica della città]]
[[File:Greece–Bosnia and Herzegovina Friendship Building.jpg|thumb|Il palazzo del parlamento della Bosnia Erzegovina, ricostruito dopo la [[guerre jugoslave|guerra]] del 1992-95]]
Nel [[1878]] la Bosnia fu occupata dall'[[impero austro-ungarico]]: architetti e ingegneri invasero Sarajevo cercando di ricostruirla come una moderna capitale europea. Questo portò alla fusione delle parti della città ancora costruite in stile ottomano con l'architettura contemporanea occidentale. Sarajevo ospita anche brillanti esempi del periodo della [[Secessione nell'arte|Secessione]] e dello [[Architettura neomoresca|stile pseudo-moresco]].
 
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=== Dal XX al XXI secolo ===
{{vedi anche|Guerra in Bosnia|Assedio di Sarajevo}}
[[File:Sarajevo may 1996.png|miniatura|292x292px|Sarajevo nel maggio del [[1996]] dopo l'[[Assedio di Sarajevo|assedio]]]]
Il momento di massima crescita della città si ebbe agli inizi degli [[anni 1980|anni ottanta]] quando Sarajevo venne nominata città ospitante dei giochi[[XIV Giochi olimpici invernali]].
 
A causa dell'inizio della guerra in Jugoslavia, il 6 aprile 1992 la città venne accerchiata ed in seguito [[Assedio di Sarajevo|assediata]] dalle forze serbe. La guerra, che è durata fino all'ottobre del 1995, ha portato distruzione su larga scala e una fortissima percentuale di emigrazione.
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* '''Moschea di Ali Pascià'''
Costruita negli anni tra il [[1560]]-[[1561]] sotto il governo ottomano nel tipico stile di [[Istanbul]]. La grande cupola copre la stanza della preghiera mentre tre cupole più piccole proteggono il chiostro. La moschea di Ali Pascià venne danneggiata dalle truppe serbe nel [[1990]]. Dopo i restauri del [[2004]]-[[2005]] la moschea è inserita nella lista dei Monumenti Nazionali della Bosnia ed Erzegovina.
* '''[[Moschea dell'Imperatore]] o Tsars'''[[File:Tsars Mosque.jpg|thumb|La [[Moschea Tsars]]]]
* '''[[Moschea dell'Imperatore]] o Tsars'''
Importante moschea completata tra il 1462 e il 1566. Il nome deriva da [[Solimano I]]
* '''[[Moschea di Gazi Husrev-beg]]'''
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==== Luoghi di culto cristiano-ortodossi ====
* '''[[Cattedrale della Natività della Santissima Madre di Dio (Sarajevo)|Cattedrale ortodossa]]'''[[File:Saborna crkva u Sarajevu noću.jpg|thumb|left|laLa cattedrale ortodossa di notte]]
* '''[[Cattedrale della Natività della Santissima Madre di Dio (Sarajevo)|Cattedrale ortodossa]]'''
Costruita tra il [[1863]]-[[1868]] è la chiesa ortodossa più grande di Sarajevo e una delle più grandi dei Balcani. La basilica è dedicata alla natività di [[Gesù]]. La chiesa è sormontata da cinque cupole, la pianta è a forma di croce, gli interni sono riccamente decorati. Molto apprezzabile è il campanile dorato posto davanti all'entrata. La costruzione è in stile barocco.
* '''Chiesa di Sveto Preobraženje'''
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==== Luoghi di culto cristiano-cattolici ====
* '''[[Cattedrale del Sacro Cuore (Sarajevo)|Cattedrale del Sacro Cuore]]'''
[[File:JesusesHearthCathedral.jpg|miniatura|La [[Cattedrale del Sacro Cuore (Sarajevo)|cattedraleCattedrale cattolicadel Sacro Cuore]]|thumb]]
Sede della Diocesi cattolica in [[Bosnia]] viene comunemente chiamata come la ''cattedrale di Sarajevo o Katedrala''. Iniziata nel [[1884]] e completata nel [[1889]]. Il suo architetto, Josip Vancaš, utilizzò elementi gotici e neo-romanici.
Durante la guerra che colpì il paese negli anni novanta, venne costruita un'entrata della stazione dei treni all'interno della cattedrale per facilitare il rifornimento di vettovaglie alla città.
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==== Luoghi di culto ebraici ====
[[File:Sarajevo Synagogue 02.jpg|thumb|La Sinagoga ashkenazita]]
* '''[[Sinagoga ashkenazita di Sarajevo]]'''
[[File:Sarajevo Synagogue 02.jpg|thumb|La Sinagoga ashkenazita]]
Situata a sud del fiume [[Miljacka]] è l'unico luogo di preghiera della comunità ebraica. Costruita nel [[1902]] in stile neo-moresco e consacrata nel [[1930]], nel [[1966]] venne offerta alle autorità cittadine come centro culturale e divisa orizzontalmente in due settori. La sezione dedicata al culto ebraico è situata nel piano superiore. Quando venne consacrata era una delle sinagoghe più grandi dei [[Penisola balcanica|Balcani]].
 
* '''Vecchia sinagoga di Sarajevo'''
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* Torre d'entrata di Visegrad
* [[Tunnel di Sarajevo]]
* [[Edificio della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina|Palazzo della Presidenza]]
* Palazzo delle Poste
* [[Konak (Sarajevo)|Konak]]
* Palazzo del Governo
* Palazzo delle Poste
* Ponte Vijecnica
* [[Ponte romano di Plandište]]
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== Società ==
=== ReligioneReligioni ===
[[File:Gazihusrevbegsmosque retouched.jpg|miniatura|La [[moschea di Gazi Husrev-beg]]]]
Saraievo era conosciuta nel passato come città multi-etnica e multi-religiosa. Al suo interno convivono tre diverse religioni: l'[[islam]], il [[cristianesimo]] (con due confessioni: cattolica ed ortodossa) e l'[[ebraismo]]. Il grande clima di tolleranza e rispetto tra queste confessioni ha portato a soprannominare Saraievo la ''Gerusalemme d'Europa''. I rapporti tra queste fedi si sono incrinati in seguito alle [[guerre jugoslave|guerre iugoslave]].
Saraievo è stata per secoli una città multireligiosa ed è stata nota anche come la ''Gerusalemme d'Europa''. Storicamente le religioni più professate in città sono state l'[[islam]] (praticato dai [[bosgnacchi]]), il [[Chiesa ortodossa|cristianesimo ortodosso]] (praticato dai [[Serbi di Bosnia ed Erzegovina|serbi]]) e il [[cattolicesimo]] (praticato dai [[Croati di Bosnia ed Erzegovina|croati]]). Vi è poi una comunità [[Ebrei in Bosnia ed Erzegovina|ebraica]]. I rapporti tra i principali tre gruppi etnoreligiosi si sono incrinati in occasione della [[guerra di Bosnia]]. L'islam rappresenta la religione più diffusa a Sarajevo. La storia dell'islam in città ebbe inizio nel XV secolo, con l'arrivo dell'[[Impero ottomano]]. Nel 1991 il 45% della popolazione era musulmana. A Sarajevo hanno sede una [[Provincia ecclesiastica|metropolia]] ortodossa<ref>[[Metropolia di Dabro-Bosnia]]</ref> e numerose chiese. Nel 1921 più del 20% della popolazione era composto da ortodossi. La città è poi sede di un'arcidiocesi cattolica. La principale chiesa cattolica della città è la [[Cattedrale del Sacro Cuore (Sarajevo)|Cattedrale del Sacro Cuore]]. La proporzione di ortodossi e di cattolici è diminuita dopo la guerra.
 
==== IslamEbraismo ====
Sarajevo rappresenta uno dei principali centri storici dell'[[ebraismo]] nei [[Penisola balcanica|Balcani]]. La storia dell'ebraismo in città risale al XV secolo, con l'arrivo di [[sefarditi]] scacciati dai [[Re cattolici di Spagna]]. I nuovi arrivati costituirono un quartiere in città (''mahala''). La prima sinagoga risale al 1580. Ai sefarditi si aggiunsero successivamente anche ebrei [[aschenaziti]] dall'Ungheria; le due comunità parlavano lingue diverse (i sefarditi il [[Lingua giudeo-spagnola|ladino]] e gli aschenaziti lo [[yiddish]]), non si amalgamarono e mantennero sinagoghe separate.<ref>{{cita|Donia|p. 15}}.</ref> Il numero degli ebrei a Sarajevo raggiunse gli {{M|8000}}-{{M|12000}} (per la maggior parte sefarditi). L'avvento del [[nazismo]] e delle persecuzioni degli [[Ustascia]] comportarono la deportazione dell'85% degli ebrei di Sarajevo e la distruzione della comunità. Gli ebrei rimasti oggi in città sono circa 700.<ref>[https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/vjw/sarajevo.html Jewish Virtual Library]</ref>
[[File:Sarajevo Gazi Husrev Beg.JPG|thumb|Moschea di Gazi Husrev-beg]]
La religione islamica è giunta a Saraievo con l'arrivo dei [[Impero ottomano|turchi ottomani]] nel [[1463]]. Molti abitanti scelsero di convertirsi, tra questi molti cristiani cattolici che non erano visti di buon occhio per il loro legame religioso con i cavalieri crociati e per la maggioranza molti cristiani ortodossi. La presenza turca ha rivoluzionato la città, facendola crescere di dimensioni e dandole quell'atmosfera orientale tipica di Saraievo. Nel [[1991]] il 45% della popolazione era islamica.
 
=== Cristianesimo ortodosso ===
Gli [[ortodossi]] sono da molto tempo parte integrante della città, a Saraievo ha sede un patriarcato ortodosso e ci sono [[Chiesa (architettura)|chiese]] vecchie di 500 anni a testimoniare la loro presenza nel corso dei secoli. Nel [[1921]] più del 20% della popolazione era composto da serbo-ortodossi bosniaci. Questa percentuale è molto diminuita: si stima che non più del 5%-12% degli abitanti siano ortodossi bosniaci, molti hanno deciso di allontanarsi in seguito all'[[assedio di Sarajevo]].
 
=== Cristianesimo cattolico ===
[[File:JesusesHearthCathedral.jpg|La [[Cattedrale del Sacro Cuore (Sarajevo)|cattedrale cattolica]]|thumb]]
I fedeli di religione cattolica a Sarajevo sono soprattutto [[Croati di Bosnia ed Erzegovina|croato-bosniaci]]. Sarajevo è sede di un'arcidiocesi cattolica e la [[Cattedrale del Sacro Cuore (Sarajevo)|cattedrale cattolica del Sacro Cuore]] è uno dei simboli della città, tanto che viene spesso indicata come la ''Cattedrale di Sarajevo''. Anche il numero dei cattolici è diminuito in seguito ai [[Guerre jugoslave|conflitti jugoslavi]]. Durante i combattimenti venne costruito un passaggio sotterraneo diretto con la stazione dei treni, per favorire l'approvvigionamento di risorse e l'evacuazione della popolazione.
 
=== Ebraismo ===
[[File:Sarajevo Old Synagogue 07.jpg|thumb|left|Interno della vecchia Sinagoga]]
L'arrivo nei Balcani degli ebrei sefarditi scacciati dalle politiche intolleranti di [[Ferdinando II d'Aragona]] e [[Isabella di Castiglia]] risale alla fine del XV secolo, costituirono un quartiere (''mahala''), la prima sinagoga risale al 1580. Un secolo dopo arrivarono, provenienti dall'Ungheria, gli ebrei ashkenaziti, le due comunità parlavano lingue diverse, da una parte il ladino, dall'altra tedesco e ungherese, non si amalgamarono e anche il luoghi di culto rimasero separati.<ref>{{cita|Donia|p. 15}}.</ref> Nel corso degli anni la popolazione crebbe e divenne molto fiorente, il numero degli ebrei arrivò fino ai 8.000-12.000 (per la maggior parte erano [[sefarditi]]). Sarajevo era il centro ebraico più importante dei [[Balcani]], vi erano presenti ben 15 sinagoghe e i rapporti con le altre confessioni erano pacifici. L'avvento del nazismo e delle terribili persecuzioni degli [[Ustascia]] di [[Ante Pavelić]] decretò la deportazione per l'85% degli ebrei di Sarajevo e la distruzione di molti luoghi di preghiera. Nel primo dopoguerra molti scelsero di emigrare in [[Israele]], in città gli ebrei rimasti sono circa 700.<ref>[https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/vjw/sarajevo.html Jewish Virtual Library]</ref>
 
== Cultura ==
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=== Novi Grad ===
[[File:View on Novi Grad, Sarajevo.JPG|thumb|320x320px|Vista ovest di Novi Grad|sinistra]]
'''Novi Grad''' (in [[Lingua italiana|italiano]] ''Città nuovaNuova'') è la municipalità posta più a ovest delle quattro che formano Sarajevo
 
Novi Grad crebbe notevolmente durante gli anni '70 basandosi sull'industria. Questa rapida crescita portò ad una forte urbanizzazione con edifici residenziali multipiano.
Nel 1991 contava 136.746{{formatnum:136746}} abitanti, ma la guerra diminuì drasticamente questa cifra. {{chiarire|Il 92 % degli edifici risultò distrutto.|Dato assolutamente inverosimile: si intende forse "danneggiato"?}}
 
Novi Grad è comunque riuscita ad attuare un grande recupero e, benché i segni della guerra sonosiano ancora visibili, manuovi allo stesso tempoedifici sono stati costruiti nuovi edifici rendendo Novi Grad la parte più moderna della città.
Nel 1991 contava 136.746 abitanti, ma la guerra diminuì drasticamente questa cifra. {{chiarire|Il 92 % degli edifici risultò distrutto.|Dato assolutamente inverosimile: si intende forse "danneggiato"?}}
Con 124.471{{formatnum:124471}} abitanti al censimento [[2013]]<ref name="bhas.ba" /> è la municipalità più popolata di Sarajevo.
 
La municipalità di Novi Grad è composta dalle seguenti [[Comunità locale (Bosnia ed Erzegovina)|comunità locali]]: [[Alipašin most|Ali-pašin most I]], [[Alipašin most|Ali-pašin most II]], [[Alipašino polje|Ali-pašino polje A I]], [[Alipašino polje|Ali-pašino polje A II]], [[Alipašino polje|Ali-pašino polje B I]], [[Alipašino polje|Ali-pašino polje B II]], [[Alipašino polje|Ali-pašino polje C I]], [[Alipašino polje|Ali-pašino polje C II]], [[Aneks]],
Novi Grad è comunque riuscita ad attuare un grande recupero, i segni della guerra sono ancora visibili, ma allo stesso tempo sono stati costruiti nuovi edifici rendendo Novi Grad la parte più moderna della città.
[[Briješće]], [[Buča potok]], [[Čengić vila]], [[Dobrinja|Dobrinja A]], [[Dobrinja|Dobrinja B]], [[Dobrinja|Dobrinja C]], [[Dobrinja|Dobrinja D]], [[Dobroševići]], [[Dolac Malta|Dolac]], [[Hrasno|Staro Hrasno]], [[Olimpijsko selo]], [[Otoka]], [[Neđarići]], [[Reljevo]], [[Saraj-polje]], [[Sokolje]], [[Stup]], [[Švrakino selo|Švrakino selo I]], [[Švrakino selo|Švrakino selo II]], [[Švrakino selo|Švrkino selo III]].
 
Con 124.471 abitanti al censimento [[2013]]<ref name="bhas.ba" /> è la municipalità più popolata di Sarajevo.
 
=== Novo Sarajevo ===
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=== Stari Grad ===
[[File:Sarajevo-ancien-batiment-gouvernement-bosnie.jpg|thumb|La sede del parlamento devastata dopo i combattimenti]]
'''Stari Grad''' (città vecchia) è una municipalità di Sarajevo.
 
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=== Ferrovie ===
La stazione ferroviaria più importante si trova al centro-nord della città; da lì si diramano le linee siper diramano[[Ferrovia Sunja-Sarajevo|Doboj]] nellee diverse[[Ferrovia direzioniSarajevo-Ploče|Ploče]].
 
=== Aeroporto ===
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{{vedi anche|Rete tranviaria di Sarajevo|Rete filoviaria di Sarajevo}}
I tram sono in funzione fin dal [[1885]], dapprima trainati da cavalli la linea fu elettrificata nel 1895.<ref>{{cita web|url=https://sarajevo.travel/en/text/the-sarajevo-tram/144|titolo=The Sarajevo Tram|lingua=en|accesso=28 settembre 2021}}</ref> Sono il trasporto pubblico più antico della città.
 
{{Panorama
|immagine=File:Sarajevo panorama.jpg
|altezza=400
|didascalia =Una [[Panoramica|vista panoramica]] di Sarajevo dal ponte di osservazione al 36 ° piano della [[Avaz Twist Tower]], primavera 2011
|alt=
|dir=<!-- rtl -->
}}
 
== Amministrazione ==
=== Gemellaggi<ref>{{Cita web|url=https://www.sarajevo.ba/bs/article/5778/gradovi-pobratimi-spisak|titolo=Gradovi pobratimi: Spisak|lingua=bosniaco|accesso=19 febbraio 2021|dataarchivio=19 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191219160015/https://www.sarajevo.ba/bs/article/5778/gradovi-pobratimi-spisak|urlmorto=sì}}</ref> ===
{{div col|2}}
* {{Gemellaggio|Turchia|AncaraAnkara|1994}}
* {{Gemellaggio|Azerbaigian|BacùBaku|1972}}
* {{Gemellaggio|Spagna|Barcellona|1996}}
* {{Gemellaggio|Ungheria|Budapest|1995}}
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Gli sport e gli eventi sportivi hanno avuto un ruolo importante a Sarajevo, ancor da prima che la città ospitasse i giochi olimpici. Per la rassegna a cinque cerchi furono realizzate varie strutture sportive; quelle per lo [[sci nordico]] (pista di [[sci di fondo]], [[Trampolino (sci)|trampolino]] [[Igman (trampolino)|Igman]]) sorgevano sul monte [[Igman]], a pochi chilometri dalla città.
 
Uno degli sport più praticati è il [[calcio (sport)|calcio]]. Le due squadre di calcio – [[FK Sarajevo]] e [[FK Željezničar]] – hanno entrambe spesso partecipato a tornei a livello europeo. Altre squadre calcisticecalcistiche cittadine sono il [[NK SAŠK Napredak Sarajevo|SAŠK Napredak]] e l'[[FK Olimpik Sarajevo|Olimpik Sarajevo]].
 
Molto praticata è anche la [[pallacanestro]]. La squadra cittadina, il [[Košarkaški klub Bosna|Bosna Sarajevo]], è stata campione europea nel [[1979]]. Sono presenti altre squadre cittadine come lo [[Košarkaški klub Željezničar Sarajevo|Željezničar]] e lo [[Omladinski košarkaški klub Spars Sarajevo|Spars]]. Per quanto riguarda la pallacanestro femminile in città ha sede il [[ŽKK Play Off Sarajevo]].
 
Conosciuta è anche la squadra di [[scacchi]] [[Bosna Sarajevo (scacchi)|Bosna Sarajevo]] che ha partecipato a diversi campionati fin dagli anni ottanta.
 
== Galleria d'immagini ==
{{Panorama
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|immagine=File:Sarajevo panorama.jpg
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|didascalia =Una [[Panoramica|vista panoramica]] di Sarajevo dal ponte di osservazione al 36 ° piano della [[Avaz Twist Tower]], primavera 2011
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}}<gallery>
File:Sarajevo Gazi-Husrev-Beg-Basar01.jpg|[[Bazar]] (mercato)
File:Miljacka at night.jpg|[[Miljacka|Fiume Miljacka]]
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Robert J. Donia|titolo=Sarajevo: A Biography|url=https://archive.org/details/sarajevobiograph0000doni|anno=2005|editore=University of Michigan Press|ISBN=978-0472115570|lingua=en|cid=Donia}}
* Džemal Čelić, ''Kursumlija Medresa u Sarajevu'', 1955.
* Fabio Maniscalco, ''Sarajevo. Itinerari artistici perduti'', 1997.
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* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|1=http://sarajevo.moj-grad.com|2="Sarajevo, mia città!" Portale e guida in linea della città|lingua=bs|accesso=25 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080509154019/http://sarajevo.moj-grad.com/|dataarchivio=9 maggio 2008|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.sarajevo-tourism.com/bos/default.wbsp|titolo=Associazione Turistica di Sarajevo|lingua=bs, en|accesso=18 maggio 2004|dataarchivio=9 novembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071109073227/http://www.sarajevo-tourism.com/bos/default.wbsp|urlmorto=sì}}
 
{{Politica Bosnia Erzegovina}}