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|nome = Cominform
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|sede = [[Belgrado]] <small>(1947-1948)</small><br />[[Bucarest]] <small>(1948-1956)</small>▼
|ideologia = [[Comunismo]]<br />[[Marxismo-leninismo]]<br />[[Stalinismo]]
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Il '''Cominform
▲Il '''Cominform''' o '''Kominform''' ({{russo|Коминформ}}, abbreviazione di Коммунистическое информбюро, '''''Kom'''munističeskoe '''inform'''bjuro'', lett. ''Ufficio d'informazione comunista'', per esteso '''Ufficio d'informazione dei partiti comunisti e operai''', Информационное бюро коммунистических и рабочих партий, ''Informacionnoe bjuro kommunističeskich i rabočich partij'') è stata un'organizzazione internazionale che ha riunito i partiti comunisti di vari Paesi europei dal 1947 al 1956. Ebbe un ruolo chiave nel delineare la linea del movimento comunista nella fase nascente della [[guerra fredda]] e dal 1948 fu protagonista, su posizione filosovietiche, dello [[Conflitto sovietico-jugoslavo|scontro tra URSS e Jugoslavia]]. Perse rilevanza nel corso degli anni cinquanta, in particolare dopo la morte di [[Stalin]], e fu infine soppresso all'indomani della riappacificazione con la Jugoslavia e del netto cambiamento di linea sancito all'inizio del 1956 dal [[XX Congresso del PCUS]].
== Storia ==
=== La riunione costitutiva ===
Tra il 1919 e il 1943 il movimento comunista internazionale era organizzato a livello mondiale
[[File:Andrei Zhdanov cutout.png|thumb|left|[[Andrej Aleksandrovič Ždanov]] (qui in un'immagine del 1939) fu il principale relatore all'assemblea fondativa del Cominform]]
Il Cominform fu fondato nel corso di una riunione tenuta dal 22 al 27 settembre 1947 a [[Szklarska Poręba]]
Tra i principali partiti assenti vi fu quello [[Partito Comunista di Grecia|greco]], impegnato all'epoca in una guerra civile rispetto alla quale Stalin non intendeva evidenziare ingerenze, a salvaguardia dell'intesa con gli antichi alleati della seconda guerra mondiale. Analoga motivazione giustifica la non presenza, nemmeno come osservatore, di un partito non europeo,
Il rapporto di [[Andrej Aleksandrovič Ždanov]] tracciò la linea politica del Cominform, che assumeva un ruolo di carattere essenzialmente difensivo in risposta alla [[dottrina Truman]], che aveva parlato di due modi di vita opposti. Ždanov a sua volta distinse il mondo in due campi, quello [[Imperialismo|imperialista]] e antidemocratico a guida
Di particolare rilevanza
=== La rottura tra
La successiva assemblea plenaria dopo quella fondativa si tenne nel giugno 1948 a [[Bucarest]] e fu caratterizzata dall'attacco sferrato contro il partito comunista jugoslavo e dall'espulsione di questo dal Cominform.<ref>{{cita|Marcou|pp. 113-114}}.</ref> La risoluzione in questo senso
L'espulsione del partito comunista jugoslavo fu motivata contestandone le deviazioni dal [[marxismo-leninismo]] e muovendogli accuse di
=== Apogeo e declino ===
[[File:Predsednik Jugoslavije Tito in sovjetski premier Hruščov v Kopru 1963.jpg|thumb|upright=1.4|[[Josip Broz Tito]] e [[Nikita Sergeevič Chruščëv]] a [[Capodistria]] nel 1963 dopo il riavvicinamento tra [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]] e [[Unione Sovietica]] avviato in seguito alla morte di [[Iosif Stalin]]]]
Il consolidamento del blocco socialista intorno all'
Fu però già dall'anno successivo, in particolare con la presa del potere
▲Il consolidamento del blocco socialista intorno all'Unione Sovietica fu esplicitato ancora di più nella terza riunione plenaria del Cominform, svoltasi nel 1949 a [[Matra]], che gettò le basi teoriche del movimento per la Pace, contro i "fautori della guerra", i Paesi del campo imperialista guidato dagli Stati Uniti, in cui venne inclusa anche la Jugoslavia. In questa fase di escalation della guerra fredda il Cominform si rivolse all'intero movimento operaio mondiale e iniziò a porsi come una nuova Internazionale comunista.<ref>{{cita|Marcou|pp. 115-119}}.</ref>
Lo scioglimento formale si ebbe il 17 aprile 1956
▲Fu però già dall'anno successivo, in particolare con la presa del potere del [[Partito Comunista Cinese]], che si indebolì il ruolo dell'Europa di baricentro della guerra fredda e del movimento comunista. La rilevanza del Cominform diminuì drasticamente e non servì una riunione segreta che si tenne a Bucarest per elaborare modalità di riorganizzazione dell'Ufficio.<ref>{{cita|Marcou|pp. 127-129}}.</ref> In seguito non si ebbero ulteriori riunioni ufficiali del Cominform, e il declino dell'organizzazione si accentuò in particolare dopo la morte di Stalin (marzo 1953).<ref>{{cita|Marcou|pp. 136-137}}.</ref>
▲Lo scioglimento formale si ebbe il 17 aprile 1956, all'indomani del [[XX Congresso del PCUS]], che aveva di fatto sconfessato la linea che aveva caratterizzato il periodo del Cominform. Il Congresso infatti aveva denunciato il culto della personalità, rilanciato la tattica del fronte popolare, accettato la forma parlamentare del passaggio al socialismo, aperto l'era della coesistenza pacifica, autorizzato la pluralità delle vie al socialismo e ratificato la riconciliazione con Tito già sancita nel maggio 1955 con la visita di [[Nikita Chruščëv]] a [[Belgrado]].<ref>{{cita|Marcou|pp. 140-145}}.</ref>
== Struttura ==
Il Cominform non ebbe un'organizzazione formale, per cui non si costituirono strutture quali segreterie, comitati, commissioni o uffici. L'unico organo istituzionale effettivamente creato fu il giornale
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=[[Giuseppe Boffa]]|titolo=Storia dell'Unione Sovietica 1941-1945|volume=3|cid=Boffa 1990³|editore=L'Unità|anno=1990|annooriginale=''Storia dell'Unione Sovietica'', vol. 2, Mondadori, 1979}}
* {{cita libro|autore=Fernando Claudín|titolo=La crisi del movimento comunista. Dal Comintern al Cominform|editore=Feltrinelli|anno=1974|città=Milano|annooriginale=''[http://www.marxistarkiv.se/espanol/komintern/claudin-crisis_del_movimiento_vol1.pdf La crisis del movimiento comunista.
* {{cita libro|autore=Lilly Marcou|titolo=Il Kominform. Il comunismo della guerra fredda|editore=Città nuova|anno=1979|città=Roma|annooriginale=''Le Kominform'', Parigi, Fondation Nationale de Sciences Politique, 1977|traduttore=Andrea Marchesi|cid=Marcou}}
* {{cita libro|cid=Piccardo|autore=Lara Piccardo|titolo=Agli esordi dell'integrazione europea. Il punto di vista sovietico nel periodo staliniano|editore=Jean Monnet Centre|città=Pavia|anno=2012|isbn=978-88-96890-08-0|url=http://www.jeanmonnet-pv.it/Jean_Monnet_Centre_of_Excellence/publications_files/piccardo_full_txt.pdf|accesso=7 febbraio 2017}}
*{{cita pubblicazione|cid=Pons|autore=Silvio Pons|titolo=La politica estera dell'Urss, il Cominform e il Pci (1947-1948)|pubblicazione=Studi Storici
|volume=35|numero=4|data=ottobre - dicembre 1994|pp=1123-1147|editore=Fondazione Istituto Gramsci|url=https://www.jstor.org/stable/20565657|via=www.jstor.org}}
* {{cita libro|cid=Reale|autore=[[Eugenio Reale]]|titolo=Nascita del Cominform|anno=1958|città=Milano|editore=Mondadori}}
* {{cita libro|cid=Spriano|autore=[[Paolo Spriano]]|titolo=I comunisti europei e Stalin|editore=Einaudi|anno=1983|edizione=2|ISBN=88-06-05540-2|città=Torino}}
== Voci correlate ==
*[[Internazionale Comunista|Comintern]]
*[[Consiglio di mutua assistenza economica|Comecon]]
* [[Patto di Varsavia]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|comunismo|guerra fredda|storia}}
[[Categoria:
[[Categoria:Organizzazioni staliniste]]
[[Categoria:Guerra fredda]]
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