Mia Martini: differenze tra le versioni

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|note periodo attività =
|etichetta = [[CAR Juke Box]]<br />[[Durium]]<br />[[Esse Records]]<br />[[RCA Italiana]]<br />[[Dischi Ricordi]]<br />[[Warner Bros. Records (casa discografica italiana)|Warner Bros. Record]]<br />[[DDD - La Drogueria di Drugolo|DDD]]<br />[[Fonit Cetra]]<br />[[PolyGram]]<br />[[RTI Music]]
|url =
|strumento = [[Canto|voce]], [[chitarra]], [[pianoforte]], [[percussioni]], [[flauto|flauto dolce]]
|totale album = 80
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|Nazionalità = italiana
|Didascalia2 = {{Premio|sanremo|1982|<br />Premio della Critica}}<br />{{Premio|sanremo|1989|<br />Premio della Critica}} <br />{{Premio|sanremo|1990|<br />Premio della Critica}}
{{Premio|Festivalbar 1972}}
{{Premio|Festivalbar 1973}}
}}
 
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A maggio del 1964 vince il [[Festival di Bellaria]], con ''Come puoi farlo tu'',<ref>{{cita testo|url=https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:x5IIGp0OmvEJ:www.webalice.it/miamartini/articoli/PDF/musikbox.pdf+%22festival+di+bellaria%22+%22voci+nuove%22&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEEShlZn2cYqdZzoaqf6z1lGJKz5-WV0MQLyKPcwr2gE5A2w3mv5mBa_OeJvVfM7soTPq8G7Q7EmldGi9fwyZUfH0ltTt0eY3PLoi3qX7ZiqeHJC6-8bdHcvB2vFCrHqdXOEhVQqOb&sig=AHIEtbREujPagIi7iRMpCAPk1QxsdgWxKw|titolo=Articolo di Menico Caroli apparso su Musikbox nº 16}}</ref> ma è la canzone ''Il magone'' a regalarle la vera notorietà. Segue una certa attenzione da parte di giornali e TV, nonché un altro discreto successo, ''Ed ora che abbiamo litigato'', presentato nel 1965 a ''[[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]]''.
 
I numerosi provini realizzati in quel periodo, in previsione di un album, rimangono però nel cassetto per quasi trent'anni: infatti Carlo Alberto Rossi, auspicando una sua crescita musicale, la spinge a firmare per una casa discografica più grande, la [[Durium]], che nel 1966 pubblica il 45 giri ''Non sarà tardi / Quattro settimane'', senza però riscuotere particolare successo.
 
A non funzionare è probabilmente lo scanzonato cliché nel quale sembra essere relegata la giovane cantante<!-- poco chiaro -->, già allora ispirata dalla vocalità blues di artiste come [[Etta James]] e [[Aretha Franklin]]. Trasferitasi a [[Roma]] con la madre e le sorelle, tenta di emergere nuovamente formando un trio assieme alla sorella Loredana e al suo amico [[Renato Zero|Renato Fiacchini]] (Renato Zero), guadagnandosi anche da vivere con un modesto impiego presso il sindacato dei cantanti e dei cantautori.
[[File:Gianni Rivera e Mimì Berté (1963).jpg|thumb|Mimì Bertè con [[Gianni Rivera]] nel 1963]]
 
Nel 1969 sconta quattro mesi di reclusione a [[Tempio Pausania]] per essere stata scoperta in possesso di una sigaretta di marijuana durante una serata in una nota discoteca in [[Sardegna]], reato che all'epoca nonreato prevedevaseveramente ancoraperseguibile alcunaanche distinzionese dallo possessostupefacente diera altredestinato formeal disolo stupefacenti,uso e pertanto severamente perseguibilepersonale. Da questa accusa la cantante viene successivamente prosciolta in maniera definitiva, ma l'esperienza del carcere la segnerà per il resto della vita.
 
Conseguentemente viene anche bloccata la pubblicazione del 45 giri ''Coriandoli spenti/L'argomento dell'amore'', inciso qualche mese prima per la Esse Records, e destinato a rimanere inedito per oltre trent'anni (oggi è uno dei dischi più rari in assoluto).<ref>Tg 2 Dossier, "Voci spezzate", [[Rai]], 2005.</ref>
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=== Gli anni settanta ===
==== Il successo: Mia Martini ====
A rivelarsi determinante è l'incontro con l'avvocato [[Alberigo Crocetta]], produttore discografico e scopritore di talenti come [[Patty Pravo]] e [[Mal]], nonché fondatore del [[Piper Club|Piper]]. Crocetta decide infatti di lanciarla subito nel mercato internazionale, dando vita allo pseudonimo "Mia Martini": ''Mia'' deriva da [[Mia Farrow]], attrice da lei prediletta, mentre ''Martini'' è un riferimento all'[[Martini (marchio)|omonimo marchio]] di [[Bevanda alcolica|bevande alcoliche]], all'epoca una delle tre parole italiane più famose all'estero (le altre due erano ''[[spaghetti]]'' e ''[[pizza]]'').<ref>{{cita testo|url=https://www.youtube.com/watch?v=aU5oKGMjWVY|titolo=Mia Martini intervista 1990}}</ref> Il suo look si fa più zingaresco, caratterizzato dai numerosi anelli e dall'immancabile bombetta.
 
Nel 1971 esce per la [[RCA Italiana]] ''[[Padre davvero.../Amore... amore... un corno!|Padre davvero...]]'', il primo brano pubblicato col nome di Mia Martini e registrato con il complesso La Macchina. Il testo (di [[Antonello De Sanctis]]) tratta di un conflitto generazionale tra padre e figlia, e viene subito giudicato "dissacrante" dalla censura radio-televisiva. Ma l'interpretazione, assolutamente innovativa, riscuote comunque parecchio interesse, tanto da ottenere la vittoria al ''Festival di Musica d'Avanguardia e Nuove Tendenze'' di [[Viareggio]]. Sul retro di questo primo 45 giri c'è ''Amore.. amore.. un corno'', altro brano d'impatto scritto da un giovane [[Claudio Baglioni]] e da [[Antonio Coggio]]. Lo stesso Baglioni scrive anche'' [[Gesù è mio fratello/Lacrime di marzo|Gesù è mio fratello]]'' (pubblicata su 45 giri) brano che inaugura il filone spirituale di Martini, e la profetica ''[[Gesù è mio fratello/Lacrime di marzo|Lacrime di marzo]]'' (facciata B del precedente), canzoni che trovano posto anche nell'LP ''[[Oltre la collina]]''.
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Pochi giorni prima della sua morte, impegnata con i primi concerti del nuovo tour, la cantante venne ricoverata d'urgenza per due volte sia ad [[Acireale]] sia a [[Bari]] a causa di dolori allo stomaco e al braccio sinistro,<ref>{{Cita web|url = http://stelleitaliane.altervista.org/interviste/memoriale03.htm|titolo = Il memoriale di Loredana Bertè scritto da lei stessa|accesso = 6 maggio 2015|sito = stelleitaliane.altervista.org|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150519022119/http://stelleitaliane.altervista.org/interviste/memoriale03.htm}}</ref> che però vennero ignorati anche dal suo entourage.
 
Il 14 maggio 1995, a seguito di alcuni giorni di irreperibilità, il suo manager richiese l'intervento delle forze dell'ordine: i vigili del fuoco irruppero quindi nell'appartamento di via Liguria 2 a [[Cardano al Campo]], in [[provincia di Varese]], dove Mia MartiniMimì si era trasferita da circa un mese per essere più vicina al padre, con il quale si era riconciliata. Qui il corpo senza vita della cantante venne ritrovato riverso sul letto, in pigiama, con le cuffie del mangianastri portatile nelle orecchie e con il braccio proteso verso un vicino apparecchio telefonico.
 
L'ultima apparizione televisiva risale all'ultima puntata del programma ''[[Papaveri e papere (programma televisivo)|Papaveri e Papere]]'', andata in onda sabato 8 aprile 1995 su Raiuno, in cui Mimì aveva cantato molte canzoni storiche del Festival di Sanremo assieme a [[Barbara Cola]] e [[Ivana Spagna]].
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Nel maggio 2009 [[Loredana Bertè]], in un'intervista a ''Musica leggera'',<ref>''La guerra non è mai finita'', intervista di [[Maurizio Becker]] a [[Loredana Bertè]], pubblicata sul periodico musicale ''[[Musica leggera (rivista)|Musica leggera]]'' nº 4, maggio 2009, pagg. 12-35</ref> torna a parlare della morte della sorella, gettando pesanti ombre sul ruolo del padre nell'intera vicenda. Un anno dopo, in una dura intervista televisiva a ''[[Top Secret (programma televisivo)|Top Secret]]'' del 10 giugno 2010, Bertè accusa nuovamente il padre di avere usato violenza contro la prima moglie e le figlie durante l'infanzia, accuse puntualmente confermate dalla sorella Leda, ma soprattutto denunciando di aver visto il corpo di Mimì ricoperto di lividi e che la sua salma sia stata cremata troppo in fretta dopo il decesso.
 
Accanto a lei è sepolto il padre Giuseppe, deceduto il 6 ottobre 2017 a 96 anni.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Sky TG24|url=https://tg24.sky.it/spettacolo/2017/10/06/morto-padre-mia-martini-loredana-berte|titolo=Morto Giuseppe Bertè, padre di Loredana e di Mia Martini|sito=tg24.sky.it|data=2017-10-06|accesso=2025-08-17}}</ref>
Il 6 ottobre 2017 muore a 96 anni il padre Giuseppe e viene seppellito accanto a lei.
 
== Omaggi a Mia Martini ==
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* 1989: "Prima Pagina de ''[[Il Mattino (quotidiano)|Il Mattino]]'' del 1891", motivazione: "per il rinnovato successo che ben meritano la sua voce e le sue eccezionali capacità interpretative"
* 1990: [[Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini"|Premio della Critica del Festival della canzone italiana]] con ''La nevicata del '56''
* 1990: "Targa [[Onda TV]]", Rete Televisiva locale della Sicilia
* 1991: "La più bella sei tu" con ''[[Almeno tu nell'universo]]''
* 1992: Secondo Posto al [[Festival di Sanremo 1992|Festival di Sanremo]]
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[[Categoria:Vincitori di Vota la voce]]
[[Categoria:Vincitori della Gondola d'Oro]]
[[Categoria:Premiati con la Targa Tenco]]