K.u.k. Kriegsmarine: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Migliorato incipit Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
|||
(19 versioni intermedie di 15 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Titolo minuscolo}}
{{
|Nome=imperiale e regia Marina
|Immagine= Coat of arms of the Austro-Hungarian Navy.png
|Didascalia=
|Categoria = marina militare
|Attiva= 17 ottobre [[1797]] - 31 ottobre [[1918]]
|Nazione= {{Bandiera|AUT}} [[Arciducato d'Austria]]<br />{{Bandiera|AUT 1804-1918}} [[Impero austriaco]]<br />{{
|Servizio= [[Forza armata]]
|Tipo=[[Marina militare]]
Riga 39:
<!-- Simboli -->
|Simbolo= [[File:Austria-Hungary-flag-1869-1914-naval-1786-1869-merchant.svg|100px|border]]
|Descrizione_simbolo=Bandiera<br/> (1786-1918)
|Simbolo2=
|Descrizione_simbolo2=Bandiera<br/> proposta (1915-1918)
}}
La '''[[k.u.k.]] Kriegsmarine''', ([[lingua tedesca|tedesco]]: ''kaiserliche und königliche Kriegsmarine''; [[lingua ungherese|ungherese]]: ''császári és királyi Haditengerészet'') in [[lingua italiana|italiano]] (una delle lingue ufficiali all'interno dell'impero) ufficialmente chiamata '''imperiale e regia Marina''' fu la forza navale dell'[[Impero austro-ungarico]].▼
▲La '''
Nata col nome di ''Österreichische Kriegsmarine'' ("Marina da guerra austriaca", in opposizione alla ''österreichische Handelsmarine'' che era la marina mercantile), venne ribattezzata ''österreichische-venezianische Kriegsmarine'' ("Marina da guerra austro-veneziana") nel [[1797]] in conseguenza del [[Trattato di Campoformio]], per tornare poi al nome originario nel [[1849]] ed assumere infine quello di ''k.u.k. Kriegsmarine'' nel [[1867]] per effetto dell<nowiki>'</nowiki>''[[Ausgleich]]'' tra l'[[Impero austriaco|Impero d'Austria]] e il [[Regno d'Ungheria (1538-1867)|Regno d'Ungheria]]; in quest'ultimo era nota col nome di ''császári és királyi haditengerészet''.▼
▲Nata
Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] la marina militare austro-ungarica era sesta al mondo in ordine di grandezza, ma con la sconfitta degli [[Imperi centrali|Imperi Centrali]] e la dissoluzione dell'Impero venne ceduta al neocostituito [[Stato degli Sloveni, Croati e Serbi|Stato degli Sloveni, dei Croati e dei Serbi]] e poi spartita tra gli alleati dell'[[Triplice intesa|Intesa]]. I porti principali della ''k.u.k. Kriegsmarine'' erano [[Trieste]] e [[Pola]] nell'[[Mare Adriatico|Adriatico]] e [[Linz]] e [[Klosterneuburg]] sul [[Danubio]].▼
▲Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] la marina militare austro-ungarica era sesta al mondo in ordine di grandezza, ma con la sconfitta degli [[Imperi centrali|Imperi Centrali]] e la [[Dissoluzione dell'Impero austro-ungarico|dissoluzione dell'Impero]] venne ceduta al neocostituito [[Stato degli Sloveni, Croati e Serbi|Stato degli Sloveni, dei Croati e dei Serbi]] e poi spartita tra gli alleati dell'[[Triplice intesa|Intesa]]. I porti principali della ''k.u.k. Kriegsmarine'' erano [[Trieste]] e [[Pola]] nell'[[Mare Adriatico|Adriatico]] e [[Linz]] e [[Klosterneuburg]] sul [[Danubio]].
== I primordi della marina austriaca: la ''österreichische Kriegsmarine'' ==▼
▲== I primordi della marina austriaca: la ''österreichische Kriegsmarine'' ==
La marina militare austriaca trae le sue origini dalla flotta fluviale degli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]] (la cosiddetta ''Donauflottille'', "[[flottiglia]] del Danubio"), creata a partire dal
Già nel
La prima marina militare austriaca nacque all'epoca dell'imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] e consistette inizialmente di poche unità navali a causa della mancanza dei fondi necessari.
L'importanza della flotta militare per l'Austria si manifestò per la prima volta nel
Un decisivo punto di svolta fu la [[battaglia di Lissa]] del 20 luglio 1866, in cui le forze navali austriache sbaragliarono la flotta italiana, numericamente superiore, grazie alla tattica dello speronamento. Queste prime grandi vittorie garantirono anche i mezzi finanziari necessari allo sviluppo e alla modernizzazione della flotta: i [[vascello|vascelli]] lignei furono sostituiti da navi corazzate e infatti la battaglia di Lissa fu l'ultimo scontro navale
A partire da quel momento la marina austriaca divenne una temibile forza navale, ma fu impiegata anche in operazioni scientifiche: numerosi furono i viaggi di esplorazione compiuti da navi da guerra austriache in tutti i continenti. La crescente presenza della ''Kriegsmarine'' sugli oceani ebbe così un ritorno anche in termini di prestigio.
Riga 71:
All'epoca l'Imperial Regia marina austriaca era totalmente influenzata dalla componente veneta, di fatto, la base navale e l'Arsenale erano anch'essi basati nella città del leone di San Marco e i cadetti venivano preparati alla carriera imparando il veneto, lingua di comando della Marina.
Nel corso delle [[Primavera dei popoli|rivoluzioni]] del [[Rivoluzioni del 1848 nell'Impero austriaco|1848 in Austria]] e Ungheria, Venezia insorse contro gli occupanti e con l'appoggio dei soldati e marinai di lingua veneta proclamò la [[Repubblica di San Marco]]. Fu così che la marina austriaca venne improvvisamente privata del controllo delle forze navali concentrate nella città lagunare. Il
Una volta ripreso il controllo di Venezia, l'Austria pose ai vertici della marina militare [[Hans Birch Dahlerup|Hans Birch von Dahlerup]], un [[commodoro]] di origine danese che aveva comandato il blocco navale della città ribelle,
Anche dopo la riconquista di Venezia la sede del comando supremo della marina fu mantenuta provvisoriamente a Trieste. Pur declinando le proposte di spostare il comando a Pola, Dahlerup ordinò comunque il 20 novembre
Pur continuando a essere il veneto la lingua correntemente parlata nell'ambito navale, nel
Con lo scoppio della [[Seconda guerra d'indipendenza italiana|seconda guerra d'indipendenza]] nel
Gli anni successivi furono segnati da ulteriori novità: nel
[[File:Battle of Helgoland 1864.PNG|thumb|upright=1.4|''La battaglia di Helgoland'', di Josef Carl Barthold Puettner. A sinistra la nave ''Schwarzenberg'', a destra la ''Radetzky'']]
==== La battaglia navale di Helgoland ====
Nel
Il 9 maggio
▲Nel [[1864]] l'Austria e la [[Prussia]] si allearono nella guerra contro la [[Danimarca]] per il controllo dello [[Schleswig-Holstein]]. Nel corso di questo conflitto il comandante [[Wilhelm von Tegetthoff|Tegetthoff]] aveva ricevuto in un primo momento l'ordine di catturare le navi mercantili danesi e di scacciare le navi da guerra avversarie dal Mediterraneo, mentre successivamente ottenne disposizioni di dirigersi con la flotta verso il [[Mare del Nord]] per estendere l'ambito della sua missione.
▲Il 9 maggio [[1864]], con la [[battaglia di Helgoland (1864)|battaglia di Helgoland]], ebbe luogo il primo scontro tra le navi danesi e austro-prussiane: la flotta austriaca si ritirò con gravi danni nel porto di [[Cuxhaven]], mentre quella danese fece ritorno nelle proprie acque territoriali. Pur non essendoci un chiaro vincitore, Tegetthoff raggiunse il suo obiettivo ed ottenne pure grandi lodi in Germania. Al contrario, la stampa viennese si scagliò decisamente contro la propria flotta.
==== Il conflitto con la Prussia ====
Nonostante la vittoria congiunta austro-prussiana sulla Danimarca, le tensioni tra le due potenze per la supremazia nei territori di lingua tedesca stentarono ad affievolirsi: già nel
Il conflitto intratedesco tra la ''[[Großdeutschland|Großdeutsche Lösung]]'' (unione di Austria, (incluse la [[Carniola]] e il [[litorale austriaco]]), [[Moravia]], [[Slesia austriaca]] e [[Boemia]] su cui i tedeschi han sempre vantato diritti, anche perché [[Praga]] per lunghissimo tempo rimase la città più tedesca dell'impero, Prussia e degli altri stati tedeschi a formare una confederazione tedesca) e la ''[[Kleindeutsche Lösung]]'' (unione degli stati tedeschi sotto l'egida della Prussia e con l'esclusione dell'Austria) fece precipitare l'Austria in una guerra su due fronti, trovandosi a
▲Nonostante la vittoria congiunta austro-prussiana sulla Danimarca, le tensioni tra le due potenze per la supremazia nei territori di lingua tedesca stentarono ad affievolirsi: già nel [[1866]] la Prussia si alleò con il neonato [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], promettendole il Veneto in caso di vittoria, e mosse [[guerra austro-prussiana|guerra all'Austria]].
▲Il conflitto intratedesco tra la ''[[Großdeutschland|Großdeutsche Lösung]]'' (unione di Austria, (incluse la [[Carniola]] e il [[litorale austriaco]]), [[Moravia]], [[Slesia austriaca]] e [[Boemia]] su cui i tedeschi han sempre vantato diritti, anche perché [[Praga]] per lunghissimo tempo rimase la città più tedesca dell'impero, Prussia e degli altri stati tedeschi a formare una confederazione tedesca) e la ''[[Kleindeutsche Lösung]]'' (unione degli stati tedeschi sotto l'egida della Prussia e con l'esclusione dell'Austria) fece precipitare l'Austria in una guerra su due fronti, trovandosi a dover fronteggiare le truppe prussiane e di alcuni piccoli stati tedeschi alleati a nord, nonché l'Italia a sud, per la quale era iniziata la [[Terza guerra d'indipendenza italiana|terza guerra d'indipendenza]]. Per evitare una triplice esposizione l'Austria stipulò un patto di non aggressione con l'[[Secondo Impero francese|Impero Francese]], ma la sconfitta nella [[battaglia di Sadowa]] in [[Boemia]] la costrinse a sottrarre truppe al fronte italiano, sul quale era risultata peraltro fino a quel momento vittoriosa ([[battaglia di Custoza (1866)|battaglia di Custoza]]). A fronteggiare gli attacchi italiani a sud rimaneva quindi solamente la flotta.
==== La flottiglia della ''Kriegsmarine'' nel Lago di Garda ====
{{Vedi anche|Operazioni militari navali sul Lago di Garda nel 1866}}
L'esercito austriaco si avvaleva di un'efficiente flotta al comando del capitano di corvetta Moritz Monfroni de Montfort. Il quartier generale della flotta del Garda era a [[Torri del Benaco]], sulla sponda orientale veronese del Garda e poteva avvalersi anche dell'appoggio della basi fortificate di [[Peschiera del Garda|Peschiera]] e [[Riva del Garda]]. La [[flottiglia]] poteva contare su ben
Durante la [[
==== La battaglia di Lissa ====
{{vedi anche|battaglia di Lissa (1866)}}
Se sul campo l'esercito austriaco si era dimostrato superiore a quello italiano, per quanto riguardava le marine militari il confronto era sulla carta a favore degli italiani: la Regia Marina era una delle più grandi e moderne del mondo e la nuovissima corazzata ''[[Affondatore]]'', dotata di uno sperone di nove metri, era prossima
Il 17 luglio
Fu così che la Regia Marina perse tre navi in quella che risultò una delle battaglie navali più importanti del XIX secolo, mentre l'Austria nessuna (la ''Kaiser'' venne riparata e poté riprendere il mare); pure in termini di vite umane l'Italia subì decisamente maggiori perdite. La battaglia di Lissa fu anche l'ultima a vedere l'impiego di navi di legno e l'unica del suo secolo
=== Il periodo austro-ungarico: la ''k.u.k. Kriegsmarine'' ===
==== Riforma della ''Kriegsmarine'' ====
[[File:Tegetthoff-lithographie.jpg|thumb|upright|L'ammiraglio Tegetthoff, l'eroe di Lissa, dedicò molti anni alla riforma della ''Kriegsmarine'']]
Nonostante la promozione a viceammiraglio e la grande popolarità raggiunta Tegetthoff non ottenne una carica pubblica, ma fu spedito dal Ministero della guerra in [[Regno Unito|Inghilterra]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] per motivi formativi. Nel
Il 25 febbraio
==== Le operazioni tra Balcani e Cina ====
Gli anni seguenti furono caratterizzati soprattutto da spedizioni scientifiche. Nuovi problemi sorsero tuttavia nei [[Penisola balcanica|Balcani]], quando nel
Altro banco di prova per la ''k.u.k. Kriegsmarine'' fu lo scoppio della [[Ribellione dei Boxer|rivolta dei Boxer]] in [[Cina]] (aprile
▲Gli anni seguenti furono caratterizzati soprattutto da spedizioni scientifiche. Nuovi problemi sorsero tuttavia nei [[Penisola balcanica|Balcani]], quando nel [[1869]] l'introduzione della [[Servizio militare|coscrizione militare obbligatoria]] causò l'insorgere della fiera popolazione di Krivošije, nelle [[Bocche di Cattaro]], provocando l'intervento dell'esercito e della marina, che tuttavia non riuscirono a sedare i rivoltosi. Da quel momento gli austriaci iniziarono un'opera di fortificazione e di presa di possesso del territorio bocchese, mossa che agevolò il compito della marina, chiamata a sedarvi una seconda insurrezione nel [[1882]]. Una terza sommossa nella zona di Cattaro ebbe luogo nel [[1908]], in occasione dell'annessione della [[Bosnia ed Erzegovina]] da parte dell'Impero austro-ungarico.
▲Altro banco di prova per la ''k.u.k. Kriegsmarine'' fu lo scoppio della [[Ribellione dei Boxer|rivolta dei Boxer]] in [[Cina]] (aprile [[1900]]), che vide la marina austriaca coinvolta direttamente in quanto presente nell'area con la nave ''Zenta'', mentre ufficiali e marinai inviati a [[Pechino]] parteciparono attivamente agli scontri. I rinforzi inviati in oriente (le navi ''Kaiserin und Königin Maria Theresia'', ''Kaiserin Elisabeth'' e ''Aspern'') giunsero invece troppo tardi per partecipare ai combattimenti.
==== La prima guerra mondiale ====
{{vedi anche|Operazioni navali nel mare Adriatico (1914-1918)}}
Sotto la direzione dei comandanti [[Hermann von Spaun]], [[Rodolfo Montecuccoli degli Erri|Rodolfo Montecuccoli]] e [[Anton Haus]] la marina austro-ungarica fu ulteriormente ampliata e modernizzata, anche grazie al contributo dell'arciduca [[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este|Francesco Ferdinando]], che nel
[[File:Szent Istvan.jpg|thumb|upright=1.4|La ''Szent István'' era una delle navi più moderne dell'epoca]]
Lo scoppio delle ostilità sorprese l'[[incrociatore]] [[SMS Kaiserin Elisabeth|SMS ''Kaiserin Elisabeth'']] a [[Tsingtao]], nella colonia tedesca di [[Kiao-Ciao|Kiautschou]], e così la nave si sottomise al comando del governatore alleato tedesco. Quando il [[Giappone]], ansioso di conquistare la colonia, dichiarò guerra alla Germania e all'Austria-Ungheria, la maggior parte delle navi abbandonarono la colonia, lasciando l'incrociatore austriaco a presidio della città insieme a una sola cannoniera tedesca. Dopo due mesi di accanita resistenza gli austro-tedeschi dovettero arrendersi e, per non
Sul fronte europeo, data la posizione di neutralità dell'Italia, la marina austro-ungarica non poté servirsi dei porti dell'alleato non belligerante e venne quindi impiegata nell'Adriatico
Con l'entrata in guerra dell'Italia al fianco dell'[[Triplice intesa|Intesa]] (24 maggio 1915) l'Austria-Ungheria si trovò tagliata fuori dal resto del Mediterraneo, in quanto il [[Canale d'Otranto]] era [[blocco del Canale d'Otranto|presidiato dalle navi alleate]]. La stessa sera della dichiarazione di guerra italiana l'intera flotta austro-ungarica salpò dai porti di Pola, [[Sebenico]] e Cattaro avendo come obiettivo le coste italiane. I primi cannoneggiamenti provocarono danni ad [[Ancona]], ma anche a [[Rimini]], [[Vieste]], [[Manfredonia]], [[Barletta]], così come a ponti e linee ferroviarie situate lungo la costa; l'[[Arsenale di Venezia]] fu invece oggetto di un'incursione aerea. I primi attacchi della ''Kriegsmarine'' riuscirono a sorprendere le difese italiane senza subire alcuna perdita.
Ben presto la strategia navale italiana e austriaca fu tuttavia improntata a grande cautela e per tutta la durata della guerra non ebbero luogo grandi scontri tra le due marine: libera solamente di circolare nell'Adriatico, la ''k.u.k. Kriegsmarine'' venne difatti destinata principalmente
[[File:Mikloshorthy.jpg|thumb|left|upright|L'ammiraglio [[Miklós Horthy|Horthy]] fu il principale stratega della battaglia del canale d'Otranto]]
Riga 153 ⟶ 149:
== Gradi della imperiale e regia Marina ==
Di seguito è riportato uno schema riassuntivo dei [[grado militare|gradi]] per la Marina austriaca senza il distintivo di categoria per sottufficiali e
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
Riga 196 ⟶ 192:
|colspan="10" |[[File:Bootsmannsmaat k.u.k. Kriegsmarine.png|105px]]<br />[[quartiermastro]]<br />quartiermastro telegrafista<br />''Quartiermeister''<br />''Telegraphenquartiermeister''
|colspan="10" |[[File:Rudergast k.u.k. Kriegsmarine.png|105px]]<br />Marsgast<br />Telegrafista superiore<br />''Marsgast''<br />''Telegraphengast''
|colspan="10" |[[File:Matrose 1. Klasse k.u.k. Kriegsmarine.png|105px]]<br />marinaio di prima classe<br />telegrafista di prima classe<br />''Matrose 1. Klasse''<br />''Telegraphenmatrose 1. Klasse''
|-
!colspan="30" | marinai
|-
|colspan="30" |[[File:Matrose 2. Klasse k.u.k. Kriegsmarine.png|105px]]<br />marinaio di seconda classe<br />Telegrafista di seconda classe<br />''Matrose 2. Klasse''<br />''Telegraphenmatrose 2. Klasse''
|}
Riga 246 ⟶ 242:
* AA.VV., ''Manuale pel Coscritto dell'i. e r. marina da guerra'', Pola, Tipografia fg. di Kleinmayr & Fed. Bamberg in Lubiana, 1909
* Roberto Coaloa, ''Mediterraneo imperiale: breve storia della marina da guerra degli Asburgo 1866-1918'', Udine, Gaspari, 2013 ISBN 978-88-7541-337-8
* Renate Basch-Ritter, ''L'Austria sui mari del mondo. Storia dell'i.(e)r. Marina da guerra fra il 1382 ed il 1918
* Nicola Horthy; ''Memorie. Una vita per l'Ungheria'', Roma, Corso, 1956.
* Paul G. Halpern, ''La Grande Guerra nel Mediterraneo. Volume I, 1914-1916'', Gorizia, LEG, 2009. ISBN 978-88-6102-061-0
Riga 254 ⟶ 250:
=== In lingua tedesca ===
*
* Frank Wiggermann, ''K.u.K. Kriegsmarine und Politik: ein Beitrag zur Geschichte der italienischen Nationalbewegung in Istrien'', Vienna, ÖAW, 2004 ISBN 9783700132097
* Hans Sokol, ''Johannes von Liechtenstein. Aus dem Leben eines k.u.k. Seeoffiziers'', Vienna, Karolinger Verlag, 2013 ISBN 9783854181552
Riga 268 ⟶ 264:
== Voci correlate ==
* [[Naviglio militare austro-ungarico della prima guerra mondiale
* [[Battaglia di Lissa
* [[Beffa di Buccari]]
* [[Impresa di Premuda]]
* [[Impresa di Pola]]
* [[Ammutinamento di Cattaro]]
* [[Imperiale e regio esercito
* [[Gemeinsame Armee]]
* [[kaiserlich-königliche Landwehr]]
Riga 281 ⟶ 277:
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.kuk-kriegsmarine.at|La k.u.k. Kriegsmarine|lingua=de}}
* {{cita web|
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=dd0Jd7Znu0Y
{{Forze armate dell'Impero austro-ungarico}}
|