Nino Caffè: differenze tra le versioni

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{{S|incisori italiani|pittori italiani}}
{{Bio
|Nome = Nino
|Cognome = Caffè
|PostCognomeVirgola = [[nome dall'arte]] dianagrafe '''Giovannino Caffè'''
|ForzaOrdinamento = Caffè ,Nino
|Sesso = M
|LuogoNascita = Alfedena
|GiornoMeseNascita = 24 giugno
|AnnoNascita = 19091908
|LuogoMorte = Pesaro
|GiornoMeseMorte = 17 maggio
|AnnoMorte = 1975
|Epoca = 1900
|Attività = pittore
|Attività2 = incisore
|Nazionalità = italiano
|Immagine =
}}
 
==Biografia==
Nino Caffè è nato ad [[Alfedena]] in Abruzzo nel 1909; compiuti gli studi elementari a L'Aquila, nel 1920 la sua famiglia si trasferisce ad Ancona, dove riceve le prime lezioni di pittura da Ludovico Spagnolini.
<br />Nel 1930 si trasferisce a [[Pesaro]] e s'inserisce nella vivace vita culturale e artistica della città, e conosce vari artisti locali ( [[Bruno Baratti]], Werter Bettini, Ciro Cancelli, Alessandro Gallucci, Aldo Pagliacci, Achille Wildi).
 
Già nel 1931 inizia ad esporre e nel 1938 partecipa alla [[Biennale di Venezia]], nella quale ottiene un premio acquisto del Re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]]; nel 1935 si diploma all'[[Scuola del Libro|Istituto Statale d'Arte]] di [[Urbino]] dove poi, nel 1943 e 1944, insegnerà "figura".
 
Trascorre il periodo bellico a [[Urbino]], ospite della famiglia Benedetti; eè dalla loro casa, situata davanti al duomo[[Duomo di Urbino|Duomo]], che vede transitare i primi pretini, motivo che caratterizzerà la sua futura pittura.
 
Ha partecipato molto anche alla vita culturale urbinate; infatti fu socio dell'[[Accademia Raffaello]], dal 4 febbraio [[1948]]<ref>Anna Fucili, l'Accademia Raffaello 1869-1969, Collana di Studi e Testi n.18, Accademia Raffaello, Urbino, 2003, ISBN 88-87573-10-7</ref>.
La [[galleria Gianferrari]] di Milano, nel 1944, gli dedica un'ampia esposizione. Nel 1946, a Pesaro, ha una personale nella galleria della casa natale di [[Rossini]].
<br>Inizia per lui il momento di vero successo: ha uno studio a Roma dove si appoggia alla [[galleria l'Obelisco]], diretta da [[Gaspero del Corso]] e da [[Irene Brin]], che proprio con una sua personale apre anche una sede a New York. Il [[Metropolitan Museum]] acquista una sua opera.
 
La [[galleria Gianferrari]] di Milano, nel 1944, gli dedica un'ampia esposizione. Nel 1946, a Pesaro, hatiene una personale nella galleria della casa natale di [[Rossini]].
Nel 1963 chiude lo studio romano e fa ritorno a Pesaro, pur continuando a collaborare con la galleria l'Obelisco. Altre gallerie, oltre a [[galleria Gianferrari|Gianferrari]] di Milano, la San Luca di Verona, il Vicolo di Genova, la Probibia di Palermo, la Zoot di La Spezia.
<br />Inizia per lui il momento di vero successo: ha uno studio a Roma dove si appoggia alla [[galleria l'Obelisco]], diretta da [[Gaspero del Corso]] e da [[Irene Brin]], che proprio con una sua personale apre anche una sede a New York. Il [[Metropolitan Museum]] acquista una sua opera.
 
Nel 1963 chiude lo studio romano e fa ritorno a Pesaro, pur continuando a collaborare con la galleria l'Obelisco. Altre gallerie, oltre a [[galleria Gianferrari|Gianferrari]] di [[Milano]], la San Luca di [[Verona]], il Vicolo di [[Genova]], la Probibia di [[Palermo]], la Zoot di [[La Spezia]].
Alla produzione di pittura alterna con altrettanto successo quella di incisione. La sua opera è apprezzata dai maggiori collezionisti europei e americani, consacrando il pittore "dei pretini" alla fama internazionale.
 
Alla produzione di pittura alterna con altrettanto successo quella di incisione. La sua opera è apprezzata dai maggiori collezionisti europei e americani, consacrando il pittore "dei pretini" alla fama internazionale.
Nino Caffè muore a Pesaro nel 1975.
 
Nino Caffè muore a Pesaro nel [[1975]] all'età di 66 anni a seguito di un [[collasso cardiocircolatorio]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0011/articleid,1107_01_1975_0113_0011_21147420/anews,true/ È morto Nino Caffè il pittore dei "pretini"] Archiviolastampa.it</ref>.
==Collegamenti esterni==
*[http://www.ninocaffe.it/ Sito ufficiale]
 
==Note==
{{Portale|arte|biografie|pittura}}
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|autore-capitolo=G. Tinti | capitolo=Percorsi, dinamiche e vissuti nell'arte del XX secolo nella provincia di Pesaro e Urbino| curatore=A. Ginesi | titolo=Le Marche e il XX secolo. Atlante degli artisti | anno=2006 | editore=[[Federico Motta Editore|Federico Motta editore]]| città=Milano | pp=60-1}}
*Carlo Franza, Nino Caffè. La lezione storica di Nino Caffè, Catalogo Mostra per i cento anni della nascita, Palazzo Giustiniani - Senato della Repubblica - Roma, novembre 2009
*Carlo Franza, Nino Caffè il pittore che dipinse preti, vescovi e cardinali, in una mostra ai Musei Civici di Palazzo Mosca a Pesaro per i cinquant’anni della morte, in Il Giornale, 23 agosto 2025.
 
==Collegamenti esterni==
*[http{{cita web|https://www.ninocaffe.it/ |Sito ufficiale] Nino Caffe'}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Incisori italiani]]
{{Portale|arte|biografie|pittura}}
[[Categoria:Nati in Abruzzo]]