Max Frisch: differenze tra le versioni

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Nel [[1947]] incontrò [[Bertolt Brecht]] e [[Friedrich Dürrenmatt]]. Nel [[1951]] una borsa di studio della [[Fondazione Rockefeller]] gli permise di trascorrere un anno negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Nel [[1954]] si separò dalla famiglia, e dopo aver chiuso il suo studio di [[architettura]], dal [[1955]] si dedicò unicamente alla scrittura.
 
Dal [[1958]] al [[1963]] intrattenne una relazione con la poetessa austriaca [[Ingeborg Bachmann]].
 
Amante della [[cultura italiana]] e del [[Italiani|suo popolo]], visse a [[Roma]]. Successivamente, nel [[1964]] acquistò una vecchia stalla a [[Berzona]] che a partire dal [[1965]] divenne la sua abitazione.
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* ''Biografia. Un gioco scenico'' (''Biographie: Ein Spiel'', 1967), trad. di [[Maria Gregorio]], Milano, Feltrinelli, 1970.
* ''Guglielmo Tell per la scuola'' (''Wilhelm Tell für die Schule'', 1971), trad. di Enrico Filippini, Torino, Einaudi, 1973.
* ''Diario della coscienza: 1966-1971'' (''Tagebuch 1966 - 1971'', 1972), trad. [[Bruna Bianchi]], Milano, Feltrinelli, 1974.
* ''Libretto di servizio'' (''Dienstbüchlein'', 1974), trad. di Enrico Filippini, Torino, Einaudi, 1977.
* ''Montauk'' (''Montauk. Eine Erzählung'', 1975)
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*L. Waleczek, ''M. Frisch'', 2001.
*A. Checola, ''L'Io allo specchio. Tre voci nello "spazio autobiografico": Max Frisch, Christa Wolf, Gregor von Rezzori'', 2016.
*H. Buclin, ''Les intellectuels de gauche. Critique et consensus dans la Suisse d'après-guerre (1945-1968),'' Lausanne, Antipodes, 2019.
 
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