Jargon File: differenze tra le versioni
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[[File:Eric Steven Raymond.CUT.png|thumb|Eric Steven Raymond, attuale curatore del ''Jargon File'']]
Il '''''Jargon File''''' è un documento originariamente redatto da [[Raphael Finkel]] della [[Stanford University]] e attualmente
Nel 2005 un gruppo di appassionati di cultura e filosofia hacker facenti parte del progetto [[H.A.N.C.]] hanno avviato un progetto di traduzione in italiano del ''Jargon File'' arrivando ad una release fruibile e scaricabile dal sito del progetto. I lavori si sono però interrotti verso la fine del 2007 ed al momento non sono in corso aggiornamenti a quanto già tradotto.
== Dal 1975 al 1983 ==
Il ''Jargon File'' (detto anche ''Jargon-1'' o ''the File''), fu originariamente scritto da [[Raphael Finkel]] a [[Università di Stanford|Standford]] nel 1975. Da questo momento, fino
Nel 1976 [[Mark Crispin]], dopo aver visto un annuncio riguardante
Nel 1981 un [[hacker]] di nome Charles Spurgeon ottenne una buona parte del
== Dal 1983 al 1990 ==
Poco dopo la pubblicazione di Steele-1983, non furono più fatte modifiche sostanziose al
Le start-up costruirono macchine Lisp per il MIT; il computer centrale del MIT-AI divenne un sistema [[TWENEX]]. Il laboratorio di intelligenza artificiale di Stanford aveva effettivamente cessato di esistere dal 1980. Stanford divenne un importante sito TWENEX, ad un certo punto operano più di una dozzina di sistemi TOPS-20, ma dalla metà del 1980 la maggior parte dei lavori software più interessanti venne fatta sullo standard emergente [[Berkeley Software Distribution|BSD Unix]]. Nel maggio del 1983
== Dal 1990 in poi ==
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== Impatto e accoglienza ==
=== Influenza===
Nonostante il suo approccio [[tongue-in-cheek|umoristico]],
Oltre a queste guide e l{{'}}''Encyclopedia of New Media'', il Jargon File, soprattutto in forma stampata, viene spesso citato sia da libri e altre opere sulla storia degli hacker, della sottocultura [[cyberpunk]], del gergo informatico, dello stile online, sia in opere diverse come la 20
La rivista ''[[TIME|Time]]'' usò ''The New Hacker's Dictionary'' (Raymond-1993) come base per un articolo sulla cultura online nel novembre 1995 edizione inaugurale del dipartimento di "Time Digital".
===Difesa del termine ''hacker''===
Il libro è particolarmente noto per
{{Citazione|''The Hacker's Dictionary'' e ''The New Hacker's Dictionary'' hanno cercato di celebrare la cultura hacker, forniscono un riferimento della storia degli hacker per gli hacker più giovani e quelli futuri, cosa ancora più importante, rappresentano la cultura hacker sotto una luce positiva al pubblico in generale. Nei primi anni del 1990, in particolare, sono emerse molte notizie raffiguranti gli hacker come trasgressori della legge senza alcun rispetto per la privacy e la proprietà di terzi. Raymond ha voluto mostrare alcuni dei valori positivi della cultura hacker, in particolare il senso dell'umorismo hacker. Perché l'amore verso giochi di parole divertenti è un elemento forte della cultura hacker e un dizionario di slang funziona abbastanza bene per tali scopi.}}
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===Reazioni e recensioni===
{{Citazione|[W]here else will you find ... a definition like 'A cuspy but bogus raving story about N random broken people'?|[[Steve Jackson (1953)|Steve Jackson]]|source=''[[bOING bOING]]'', Vol. 1, No. 10 (1991).}}
''[[PC Magazine]]'' nel 1984 ha dichiarato che ''The Hacker's Dictionary'' era superiore alla maggior parte degli altri libri riguardanti computer-humor e ha fatto notare la sua autenticità di "''hard-core programmers' conversations''", in particolare nel gergo del MIT e di Stanford.<ref>{{Cita news|titolo=Hacker Spoken Here |cognome=Langdell |nome=James |pubblicazione=PC Magazine |data=3 aprile 1984 |p=39 |url= https://books.google.com/books?id=e-gI2W-3JwkC&lpg=PA385&pg=PA39#v=onepage&q&f=true |accesso=24 ottobre 2013}}</ref> Le recensioni citate dalla casa editrice includono: [[William Safire]] del ''[[The New York Times|New York Times]]'' che parla del Raymond-1991 ''NHD'' come un "lessico arzillo" e lo consiglia come un regalo nerd per le vacanze<ref>{{Cita news|titolo=On Language |anno=1980 |url=https://archive.org/details/onlanguage00safi |nome=William |cognome=Safire |wkautore=William Safire |data=8 dicembre 1991 |pubblicazione=[[The New York Times]]}}</ref> (questo riapparve nel suo "On Language" a metà ottobre 1992); [[Hugh Kenner]] in ''[[Byte (periodico)|Byte]]'' dice che è stato così coinvolgente da consigliarne almeno una lettura.<ref>{{Cita news|titolo=Print Queue|nome=Hugh|cognome=Kenner|data=gennaio 1992|pubblicazione=[[Byte (periodico)|Byte]]|editore=UBM}}</ref> ''[[Mondo 2000]]'' lo descrive come "divertente elastico con un linguaggio scorrevole", così come "non solo una guida utile di molti termini tecnici non ufficiali e del gergo informatico, ma anche una etnografia, di fatto, dei primi anni della cultura hacker."<ref>{{Cita web|titolo=Reviews: ''The New Hacker's Dictionary'', Third Edition|sito=MITPress.MIT.edu|data=2015|editore=Massachusetts Institute of Technology Press|città=Cambridge, MA|url=https://mitpress.mit.edu/books/new-hackers-dictionary|accesso=22 settembre 2015}}</ref> Le recensioni positive sono state pubblicate anche in accademia e nelle pubblicazioni
L'[[autore di giochi]] statunitense [[Steve Jackson (1953)|Steve Jackson]], scrivendo per la rivista ''[[Boing Boing|bOING bOING]]'', ha descritto il saggio di ''NHD'' "A Portrait of J. Random Hacker" come "una descrizione accurata e meravigliosa delle persone che compongono la cultura hacker
La terza edizione stampata ha ottenuto molte altre citazioni nei soliti posti come ''Wired'' (agosto 1996), ma anche nella rivista ''[[People (rivista)|People]]'' (21 ottobre 1996).<ref name="JFR">{{Cita web|titolo=The Book on the File |nome=Eric S. |cognome=Raymond |wkautore=Eric S. Raymond |sito=Jargon File Resources |data=27 ottobre 2003 |url= http://www.catb.org/jargon/jargbook.html |accesso=23 settembre 2015 <!--Backup source: http://www.pvv.ntnu.no/diverse/jargon/jargbook.html-->}}</ref>
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==Differenze tra ''slang'', ''jargon'' e ''techspeak''==
I linguisti solitamente fanno riferimento ai linguaggi informali come ''[[slang]]'' e riservano il termine ''jargon'' per vocabolari tecnici di vari professioni. I file venne chiamato fin
Secondo il ''Jargon file'' i vocaboli possono essere divisi in queste tre categorie:
*''Slang'': linguaggio informale derivato
*''Jargon'': indica linguaggio informale gergale che si usa solamente, o in prevalenza, tra gli hacker.
*''Techspeak'': linguaggio tecnico formale di programmazione, informatica, elettronica ed altri campi connessi.
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<references />
==
* {{Cita libro|capitolo=The Revenge of the Hackers |nome=Eric S. |cognome=Raymond |wkautore=Eric S. Raymond |titolo=Open Sources: Voices from the Open Source Revolution |curatore-nome1=Chris|curatore-cognome1=DiBona |curatore-nome2=Sam|curatore-cognome2=Ockman |curatore-nome3=Mark|curatore-cognome3=Stone |data=gennaio 1999 |editore=
* {{Cita pubblicazione|titolo=Hackers Can Sidejack Cookies |nome=Heather |cognome=McHugh |wkautore=Heather McHugh |editore=[[The New Yorker]] |data=11 maggio 2009 |url= https://www.newyorker.com/fiction/poetry/2009/05/11/090511po_poem_mchugh}}
* {{Cita libro|titolo=The Hacker Ethic and the Spirt of the Information Age |anno=2001 |url=https://archive.org/details/hackerethicspiri0000hima |nome=Pekka |cognome=Himanen |data=2001 |editore=
* {{Cita libro|titolo=Hackers: Heroes of the Computer Revolution |edizione=Updated |nome=Steven |cognome=Levy |wkautore=Steven Levy |data=2001 |editore=
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{FOLDOC|Jargon File}}
* {{en}} la [http://www.dourish.com/goodies/jargon.html versione originale di Raphael Finkel] non più mantenuta
* {{en}} il [http://www.catb.org/jargon/ Jargon File attuale]
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