Jargon File: differenze tra le versioni

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[[File:Eric Steven Raymond.CUT.png|thumb|Eric Steven Raymond, attuale curatore del ''Jargon File'']]
Il '''''Jargon File''''' è un documento originariamente redatto da [[Raphael Finkel]] della [[Stanford University]] e attualmente mantenutogestito da [[Eric Steven Raymond|Eric S. Raymond]], un esponente della cultura [[hacker]]. Esso è essenzialmente un vocabolario del gergo usato dagli [[hacker]] e dai professionisti dell'[[Tecnologie dell'informazione e della comunicazione|IT]], ma contiene anche definizioni e regole di buona educazione da rispettare in rete ([[netiquette]]).
 
Nel 2005 un gruppo di appassionati di cultura e filosofia hacker facenti parte del progetto [[H.A.N.C.]] hanno avviato un progetto di traduzione in italiano del ''Jargon File'' arrivando ad una release fruibile e scaricabile dal sito del progetto. I lavori si sono però interrotti verso la fine del 2007 ed al momento non sono in corso aggiornamenti a quanto già tradotto.
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Nonostante il suo approccio [[tongue-in-cheek|umoristico]], diversi [[manuali di stile]] e opere simili hanno citato ''The New Hacker's Dictionary'' come riferimento e hanno anche consigliato di seguire alcune delle sue migliori pratiche "hacker". L'[[Oxford English Dictionary]] ha usato il ''NHD'' come fonte di [[Neologismo|neologismi]] informatici.<ref name="JFR" /> Il [[Chicago Manual of Style]], la più importante accademia ed editrice di libri di stile americana, a cominciare dalla 15ª edizione (2003) ne fece riferimento<ref>{{Cita libro|titolo=The Chicago Manual of Style |anno=2002 |url=https://archive.org/details/finalcutpro3form00bren |edizione=15th |capitolo=Closing Quotation Marks in Relation to Other Punctuation: 6.8. Period and commas |p=[https://archive.org/details/finalcutpro3form00bren/page/242 242] |data=agosto 2003 |editore=U. of Chicago Pr |isbn=978-0-321-11583-6 |citazione=For related matters in computer writing, see Eric S. Raymond, "Hacker Writing Style," in ''The New Hacker's Dictionary'' (bibliog. 5).}}</ref> (stessa cosa per la 16ª edizione).<ref>{{Cita libro|titolo=The Chicago Manual of Style |edizione=16th |capitolo=Computer Terms: 7.75. Distinguishing words to be typed and other elements |data=agosto 2010 |posizione=pp. 371–372 (7.75) |editore=U. of Chicago Pr |isbn=978-0-226-10420-1 |url= http://www.chicagomanualofstyle.org/16/bib5.html |accesso=22 settembre 2015}} Same quotation as in the 15th ed.</ref> Il ''[[National Geographic Society|National Geographic]] Style Manual'' elenca ''NHD'' tra i soli 8 dizionari specializzati, di 22 fonti totali, sui quali si basa. Tale manuale è l'[[Stile di casa|house style]] delle pubblicazioni di ''NGS'' ed è stato disponibile online per la navigazione pubblica dal 1995.<ref>{{Cita web|titolo=Sources|data=2014|curatore-nome1=David|curatore-cognome1=Brindley|curatore-cognome2=Style Committee|sito=National Geographic Style Manual|editore=[[National Geographic Society]]|città=Washington, DC|url=http://stylemanual.natgeo.com/4-sources|accesso=22 settembre 2015 <!--If ever needed: |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150922053043/http://stylemanual.ngs.org/4-sources |dataarchivio=22 settembre 2015-->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150922053043/http://stylemanual.ngs.org/4-sources|urlmorto=sì}} As of, it was last updated in 2014</ref> Il ''NGSM'' non specifica cosa ha tratto in particolare dal ''NHD'' o da qualsiasi altra fonte.
 
Oltre a queste guide e l{{'}}''Encyclopedia of New Media'', il Jargon File, soprattutto in forma stampata, viene spesso citato sia da libri e altre opere sulla storia degli hacker, della sottocultura [[cyberpunk]], del gergo informatico, dello stile online, sia in opere diverse come la 20ª edizione di ''Bibliography of Literary Theory'', ''Criticism and Philology'' di José Ángel García Landa (2015); ''Wired Style: Principles of English Usage in the Digital Age'' di Constance Hale e Jessie Scanlon in ''[[Wired]]'' magazine (1999); ''Transhumanism: The History of a Dangerous Idea di David Livingstone'' (2015); ''Mark Dery's Flame Wars: The Discourse of Cyberculture'' (1994) and ''Escape Velocity: Cyberculture at the End of the Century'' (2007); ''Beyond Cyberpunk! A Do-it-yourself Guide to the Future'' di [[Gareth Branwyn]] e Peter Sugarman (1991); e molti altri.
 
La rivista ''[[TIME|Time]]'' usò ''The New Hacker's Dictionary'' (Raymond-1993) come base per un articolo sulla cultura online nel novembre 1995 edizione inaugurale del dipartimento di "Time Digital".
 
===Difesa del termine ''hacker''===
Il libro è particolarmente noto per aiutareil (osuo almenotentativo cerca) adi preservare la distinzione tra un [[hacker]] (un programmatore buono) e un [[Cracker (informatica)|cracker]] (un [[Crimine informatico|criminale informatico]]). ''Encyclopedia of New Media'' di Steve Jones (2002) ha fatto notare che la difesa del termine hacker è stato un fattore di grande motivazione per entrambe le edizioni stampate di Steele e Raymond:<ref>{{Cita libro|titolo=Encyclopedia of New Media: An Essential Reference to Communication and Technology|nome=Steve|cognome=Jones|data=dicembre 2002|editore=SAGE Publications|isbn=978-1-4522-6528-5|url=https://books.google.com/books?id=YgVzAwAAQBAJ&pg=PA345&lpg=PA345&dq=%22Hacker%27s+Dictionary%22+%22Mondo+2000%22+-amazon&source=bl&ots=iaV45cE4UE&sig=L3akSlyLf4Saj4U24ov9hlXVLso&hl=en&sa=X&ved=0CDQQ6AEwBGoVChMIm7mH6LWKyAIVQzSICh1h_wWx#v=onepage&q=%22Hacker's%20Dictionary%22%20%22Mondo%202000%22%20-amazon&f=false|accesso=23 settembre 2015}}</ref>
 
{{Citazione|''The Hacker's Dictionary'' e ''The New Hacker's Dictionary'' hanno cercato di celebrare la cultura hacker, forniscono un riferimento della storia degli hacker per gli hacker più giovani e quelli futuri, cosa ancora più importante, rappresentano la cultura hacker sotto una luce positiva al pubblico in generale. Nei primi anni del 1990, in particolare, sono emerse molte notizie raffiguranti gli hacker come trasgressori della legge senza alcun rispetto per la privacy e la proprietà di terzi. Raymond ha voluto mostrare alcuni dei valori positivi della cultura hacker, in particolare il senso dell'umorismo hacker. Perché l'amore verso giochi di parole divertenti è un elemento forte della cultura hacker e un dizionario di slang funziona abbastanza bene per tali scopi.}}
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==Bibliografia==
* {{Cita libro|capitolo=The Revenge of the Hackers |nome=Eric S. |cognome=Raymond |wkautore=Eric S. Raymond |titolo=Open Sources: Voices from the Open Source Revolution |curatore-nome1=Chris|curatore-cognome1=DiBona |curatore-nome2=Sam|curatore-cognome2=Ockman |curatore-nome3=Mark|curatore-cognome3=Stone |data=gennaio 1999 |editore=[[O'Reilly & Associates]] |isbn=978-1-56592-582-3 |url= https://www.oreilly.com/openbook/opensources/book/raymond2.html |accesso=23 settembre 2015}}
* {{Cita pubblicazione|titolo=Hackers Can Sidejack Cookies |nome=Heather |cognome=McHugh |wkautore=Heather McHugh |editore=[[The New Yorker]] |data=11 maggio 2009 |url= https://www.newyorker.com/fiction/poetry/2009/05/11/090511po_poem_mchugh}}
* {{Cita libro|titolo=The Hacker Ethic and the Spirt of the Information Age |anno=2001 |url=https://archive.org/details/hackerethicspiri0000hima |nome=Pekka |cognome=Himanen |data=2001 |editore=[[Random House]] |città=New York}}
* {{Cita libro|titolo=Hackers: Heroes of the Computer Revolution |edizione=Updated |nome=Steven |cognome=Levy |wkautore=Steven Levy |data=2001 |editore=[[Penguin Books]] |città=New York}}
 
==Collegamenti esterni==