Impero cinese: differenze tra le versioni

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|lingua ufficiale = [[Lingua mandarina|mandarino]]<br />[[Guanhua]]<br />[[Lingua mongola|mongolo]]
|lingua = [[Lingua mancese|mancese]], [[Lingua cantonese|cantonese]]
|capitale principale = [[Capitali storiche della Cina|Nessuna capitale permanente]]
|altre capitali =
|dipendenze = <ol><li>{{simbolo|Flag of the king of Joseon.svg}} [[Joseon|Regno di Corea]] </li><li>{{simbolo|National flag of the Konbaung Empire.svg}} [[Dinastia Konbaung|Impero birmano]] </li><li>{{simbolo|Flag of Nepal.svg}} [[Regno del Nepal]] </li><li>{{simbolo|Merchant flag of the Ryukyu Kingdom.svg}} [[Regno delle Ryūkyū]] </li><li>{{simbolo|Ashikaga mon.svg}} [[Shogunato Ashikaga]] </li><li>{{simbolo|Long tinh flag (variant).svg}} [[Impero vietnamita]]
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|religione di stato = ''[[Tre insegnamenti]]'': [[confucianesimo]], [[taoismo]], [[buddismo]]
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L{{'}}'''Impero cinese''' fu uno stato dell'[[Asia orientale]] esistito dal 221 a.C., quando i vari regni cinesi furono unificati da [[Qin Shi Huang|Shi Huangdi]], al 1912 quando la monarchia crollò in seguito alla [[Rivoluzione cinese (1911)|rivoluzione repubblicana]]. Pur attraversando momenti di crisi e fasi alterne, l'[[impero]] fu contrassegnato da una continuità millenaria. Sul trono imperiale si succedettero complessivamente [[dinastie della storia cinese|quindici dinastie]], più diverse altre che non controllarono però l'intero territorio cinese o ci riuscirono soltanto per brevi periodi.
L''''Impero cinese''' fu un [[impero]] millenario che esistette, a fasi alterne e sotto varie forme, dal [[221 a.C.]] al [[1912]].
 
L'Impero sorse nella valle del [[fiume Giallo]] dai precedenti [[Periodo degli Stati Combattenti|regni cinesi]], riunificati sotto la guida del primo imperatore, [[Qin Shi Huang|Ying Zheng]], nel 221 a.C., e terminò con l'abdicazione di [[Pu Yi]] nel 1912.
 
== Storia ==
=== Il Primo ImperoOrigini ===
==== Origini ====
{{vedi anche|Periodo degli Stati Combattenti}}
Tra il V e il III secolo a.C. la Cina era suddivisa in diversi potentati che cercavano di predominare l'uno sull'altro. Questa fase della storia cinese prende appunto il nome di [[periodo degli Stati Combattenti]], le cui monarchie più importanti erano sette: [[Han (stato)|Han]], [[Wei (stato)|Wei]], [[Zhao (stato)|Zhao]], [[Qi (stato)|Qi]], [[Qin (stato)|Qin]], [[Yan (stato)|Yan]] e [[Chu (stato)|Chu]].<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 90-91}}.</ref> Già nel III secolo a.C. però lo stato di Qin emerse come la potenza egemone della regione: assoggettando man mano tutti i principati rivali, Il regno di Qin concentrò i suoi sforzi nell'unificazione di tutto il ''[[tianxia]]'' (letteralmente "ciò che sta sotto il cielo", vale a dire l'[[ecumene]] cinese). Questo processo culminò quando nel 246 a.C. ascese al trono di Qin [[Qin Shi Huang|Ying Zheng]] nel 246 a.C.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|p. 92}}.</ref>
 
=== Il Primo Impero ===
Nel 221 a.C. Zheng concluse l'unificazione del paese: come primo monarca a regnare sull'intera Cina, si attribuì il titolo di ''Shi Huangdi'', ovvero "Primo Imperatore".<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 116-117}}.</ref> La fondazione del primo Impero centralizzato comportò notevoli cambiamenti, destinati a influenzare tutta la successiva storia cinese; tra i più rilevanti sicuramente va menzionata la formazione un complesso apparato burocratico, base della struttura amministrativa che reggerà l'amministrazione imperiale per tutti i secoli successivi. Nonostante ciò, il Primo Impero crollò sotto la spinta di pressioni esterne e contraddizioni interne; queste ultime in particolare riguardavano l'opposizione tra lo stesso Stato centralizzato e gli interessi dei grandi proprietari terrieri.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|p. 13}}.</ref>
 
==== Dinastia Qin (221-206 a.C.) ====
{{vedi anche|Dinastia Qin|Guerre di unificazione dello stato di Qin}}
[[File:Qin empire 210 BCE.png|thumb|left|Estensione del territorio sotto il controllo della [[dinastia Qin]]]]
Sotto Qin Shi Huangdi le truppe imperiali conquistarono vasti territori della Cina meridionale, spingendosi fino ad [[Hanoi]], nell'attuale [[Vietnam]]; a nord invece fu contenuta l'espansione degli [[Xiongnu]] grazie anche alla costruzione della prima [[Grande muraglia cinese|Grande muraglia]], lunga più di {{M|5000|u=km}}.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 118-120}}.</ref> Contemporaneamente, Shi Huangdi prese numerosi provvedimenti al fine di unificare politicamente l'Impero: l'antica aristocrazia venne esautorata e furono creati governatorati retti da funzionari di nomina imperiale, mentre i vecchi Stati furono aboliti e le loro fortezze abbattute. Le unità di misura e la monetazione vennero unificate, così come la scrittura. Infine, per meglio connettere le diverse regioni fu realizzata una vasta rete stradale e fu intrapresa la costruzione di [[canale artificiale|canali navigabili]].<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|p. 118}}.</ref>
I Qin sono considerati la prima dinastia imperiale della Cina. Il primo imperatore adottò una serie di riforme centralizzate e standardizzazioni che hanno gettato le basi per l'unità culturale e politica del Paese. Introduzione di un sistema di scrittura unificato, unificazione delle misure e costruzione di strade e canali sono soltanto alcuni dei suoi provvedimenti. Tuttavia l'[[autoritarismo]] e le politiche oppressive e la lotta per il potere tra i nobili e i funzionari portò a disordini interni, indebolendo ulteriormente il controllo della dinastia e culminando in una ribellione popolare. Alla fine, [[Liu Bang]], un ex contadino e leader di una delle ribellioni, riuscì a sconfiggere le forze Qin e a fondare la dinastia Han nel 206 a.C. La sua ascesa segnò la fine della dinastia Qin e l'inizio di un nuovo periodo di stabilità.
 
Per consolidare il suo potere, Shi Huangdi cercò di imporsi come iniziatore di una nuova fase della storia cinese, cancellando il passato e delegittimando la tradizione. Ciò portò a cruenti episodi come il [[rogo di libri e la sepoltura di studiosi]]. Tuttavia, la dinastia Qin non sopravvisse alla morte del suo fondatore: in breve tempo la corte e il governo vennero dilaniati da lotte intestine, privi di una figura politica forte; in un clima di continui complotti e colpi di mano, nel 209 a.C. scoppiò una grande rivolta popolare che, dopo diversi scontri, portò il contadino [[Gao Zu (imperatore Han)|Liu Bang]] ad assumere il titolo imperiale, fondando la dinastia Han.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 120-122}}.</ref>
=== Dinastia Han (206 a.C.-220 d.C.) ===
 
==== Dinastia Han occidentale (206 a.C.-2209 d.C.) ====
{{vedi anche|Dinastia Han}}
Liu Bang, poi conosciuto come Gaozu, aveva acquisito il potere grazie all'appoggio di alcuni comandanti, i quali vennero ricompensati con titoli nobiliari e territori. Accanto alle terre direttamente amministrate dall'Impero dunque presero forma alcuni regni (''guo'') simili a quelli di [[Dinastia Zhou|epoca Zhou]]. Durante la dinastia Han si verificarono frequenti tensioni tra le rivendicazioni autonomistiche di questi regni e l'amministrazione centralizzata dell'Impero, almeno fino a quando quest'ultima non riuscì ad insediare principi di sangue imperiale in questi regni.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 122-124}}.</ref>
 
I primi sovrani Han cercarono di irrobustire l'economia cinese, alleviando le tasse gravanti sui contadini, e adottarono una linea moderata in politica estera, cercando di evitare scontri con le popolazioni confinanti come gli Xiongnu.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 125-126}}.</ref> L'ascesa al trono di [[Han Wudi|Wudi]] nel 140 a.C. segnò una decisa svolta: il suo regno, durato più di cinquant'anni, vide una forte politica centralizzatrice e un ritorno all'espansionismo militare. In particolare, vennero imposti diversi [[monopolio|monopoli]] su risorse strategiche come sale, ferro e alcol, mentre furono avviate campagne militari volte a controllare l'[[Asia centrale]] e i territori meridionali, entrambe aree strategiche per il commercio con l'Occidente.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 126-130}}.</ref>
==== Han Occidentale ====
Durante la [[dinastia Han occidentale]], la capitale fu stabilita a ''Chang'an'' (l'attuale [[Xi'an]]). Questo periodo fu segnato da importanti riforme politiche e sociali, nonché da un'espansione territoriale significativa. L'imperatore [[Han Wudi]] è stato uno dei sovrani più noti dell'epoca, famoso per il suo espansionismo e per aver aperto la [[via della seta]], che facilitò il commercio tra [[Civiltà orientale|Oriente]] e l'[[Civiltà occidentale|Occidente]].
La dinastia Han è inoltre conosciuta per aver promosso il [[confucianesimo]] come [[filosofia]] di Stato, che influenzò profondamente la [[cultura cinese]] nei secoli successivi. Nel frattempo furono sviluppati anche importanti testi storici, come il "Libro degli Han", che documenta la storia della dinastia.
 
Dopo una serie di sovrani molto deboli, la dinastia Han crollò con la fondazione da parte di [[Wang Mang]] della brevissima [[dinastia Xin]]. Wang Mang, successivamente considerato un usurpatore, cercò vanamente di restaurare una politica centralizzatrice dai tratti arcaicizzanti, che incontrò forti resistenze nelle grandi famiglie possidienti sorte durante la dinastia Han. Il suo regno cadde nel 23 d.C. con una serie di insurrezioni che portarono [[Liu Xiu|Liu Xuan]] a restaurare la dinastia Han.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 160-164}}.</ref>
==== Han Orientale ====
Dopo un breve periodo di interregno la dinastia Han fu infine restaurata, dando inizio al periodo della Han orientale. La capitale fu spostata a [[Luoyang]]. Questo periodo vide un ulteriore sviluppo culturale e scientifico, ma anche un crescente declino politico e sociale. Corruzione, lotte interne e ribellioni contadine portarono a una crisi che culminò con la caduta della dinastia Han.
 
==== PeriodoDinastia deiHan Tre Regniorientale (22025-280220 d.C.) ====
{{vedi anche|Dinastia Han orientale}}
[[File:Jian'an Commanderies.svg|miniatura|L'Impero cinese nel 219 d.C.]]
Liu Xuan cercò di restaurare l'autorità imperiale abbandonando tuttavia le politiche più accentratrici, ad esempio abolendo i monopoli, e al contempo riaffermando la propria supremazia militare alle frontiere. Tuttavia, la dinastia Han orientale – così detta perché la capitale venne spostata ad est, a [[Luoyang]] – fu contrassegnata dalle lotte interne per il potere. La corte, e in particolare i parenti delle imperatrici, tutti esponenti delle grandi famiglie aristocratiche, si trovarono a scontrarsi con gli [[Eunuco (storia della Cina)|eunuchi]], i quali detenevano un ruolo fondamentale nelle strutture statali. La dinastia Han cadde allora sotto il conflitto che contrappose gli eserciti delle grandi famiglie e il potere imperiale sostenuto dagli eunuchi. Tuttavia, nessuno dei capi militari possedeva il prestigio necessario per fondare una nuova dinastia, e l'Impero entrò in declino.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 164-172}}.</ref>
 
=== La frantumazione dell'Impero ===
{{vedi anche|Sei Dinastie}}
==== Periodo dei Tre Regni (220-280) ====
{{vedi anche|Tre Regni}}
Il periodo dei Tre Regni fu un'epoca storica caratterizzata dalla frammentazione dell'Impero cinese in tre stati principali:
* [[Wei (stato)|Wei]]: Fondato da [[Cao Cao]], il Regno Wei si trovava nel nord della Cina e riuscì a diventare il più potente dei tre. La sua capitale era Luoyang e il suo governo si distinse per le riforme amministrative e [[militari]].
* [[Regno Shu|Shu]]: Fondato da [[Liu Bei]], un generale e leader carismatico, questo stato si trovava nella parte sud-occidentale della Cina e la sua capitale era [[Chengdu]]. Liu Bei è spesso ricordato per la sua alleanza con Zhuge Liang, un noto stratega.
* [[Regno Wu|Wu]]: Fondato da [[Sun Quan]], il Regno Wu si estendeva lungo la costa orientale, con la capitale a ''Jianye'' (oggi [[Nanchino]]). Wu era noto per la sua [[Marina militare|marina]] e per il suo ruolo strategico nel controllo delle vie commerciali fluviali.
 
Il periodo dei Tre Regni è famoso per le numerose battaglie, tra cui la celebre [[battaglia di Chibi]] nel 208 d.C., dove le forze alleate di Wu e Shu sconfissero le truppe di Wei, impedendo la loro espansione nel sud. Il periodo si concluse definitivamente nel 280 d.C., quando il Regno Wu fu conquistato dal regno Wei che a sua volta fu in seguito rovesciato, segnando l'inizio di un nuovo periodo di unificazione della Cina.
 
==== Dinastia JīnJìn (266-420) ====
{{vedi anche|Dinastia JīnJìn|Sedici regni}}
La dinastia Jīn fu fondata nel 266 da [[Aguda]], capo tribale dei ''[[Jurchen'']], una popolazione che abitava in [[Manciuria]]. Aguda e il suo popolo intrapresero una serie di campagne militari e grazie a una combinazione di abilità e alleanze strategiche, riuscirono a conquistare gran parte della Cina settentrionale. I Jurchen adottarono molte pratiche culturali e amministrative locali, fondendo le loro tradizioni con quelle cinesi. La Dinastia Jīn stabilì una corte imperiale a ''Zhongdu'' (l'attuale [[Pechino]]), che divenne un importante centro culturale e politico.
 
Inoltre implementarono un sistema di governo centralizzato e svilupparono un'amministrazione efficiente, ispirata ai modelli cinesi ed ebbero relazioni complesse con i vicini, come i [[Dinastia Song del Sud|Song del Sud]] e con i popoli nomadi dell'[[Asia centrale]].
 
==== Dinastie del Nord e del Sud (420-589) ====
{{vedi anche|Dinastie del Nord e del Sud}}
Questo periodo è caratterizzato dall'ennesima frammentazione politica e dalla divisione tra le dinastie del Nord e del Sud. Nonostante le divisioni politiche, questo periodo vide un importante fiorire culturale, in particolare nel campo della poesia e della filosofia. Le dinastie meridionali erano spesso influenzate dal buddismo, che stava guadagnando popolarità in tutta la Cina. La divisione tra le dinastie del Nord e del Sud rifletteva in particolare le differenze etniche, culturali e politiche tra le varie regioni del paese.
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* [[Dinastie della storia cinese]]
* [[Sovrani cinesi]]
* [[Storia della Manciuria]]
* [[Storia delle Isole Ryūkyū]]
 
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