Regno di Strathclyde: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m clean up, replaced: Medio Evo → Medioevo, |date= → |data= |
||
(38 versioni intermedie di 23 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
[[File:British isles 802.jpg|thumb|upright=1.4|I regni scozzesi e l'[[Eptarchia anglosassone]] all'inizio del IX secolo]]
[[Immagine:Scotland Land Use by height.png|thumb|right|300px|Mappa della Scozia e delle aree limitrofe di Irlanda e Inghilterra.]]▼
'''Strathclyde''' o '''Alt Clut''' (''Srath Chluaidh'' in [[lingua irlandese|gaelico]] e ''Ystrad Clud'' in [[Lingua gallese|gallese]], significa “valle del fiume Clyde”) era uno dei quattro regni
Ben presto i territori meridionali di Gododdin (a partire da [[Edimburgo]]) furono progressivamente invasi dal
==Origini==
▲[[
Nella sua ''Geografia'' Tolomeo elenca una serie di tribù o gruppi di tribù esistenti nel sud della [[Scozia]] al tempo dell'invasione [[Impero romano|romana]] della [[Britannia romana|Britannia]] nel [[I secolo]] d.C. Oltre ai damnoni, Tolomeo elenca gli [[Votadini|otalini]], la cui capitale sembra essere stata [[Traprain Law]]. Ad ovest di questi i [[selgovi]] nelle [[Upland meridionali]] e, più ad ovet, nel [[Galloway]], i [[novanti]]. Inoltre un gruppo conosciuto come [[meati]], forse nell'area attorno a [[Stirling]]. Si pensa che la capitale dei damnoni fosse Carman, nei pressi di Dumbarton, 5 miglia nell'interno rispetto al
Sebbene per la maggior parte del periodo in cui [[Roma]] dominò sulla [[Britannia]], la [[Limes romano|frontiera]] settentrionale fu rappresentata dal [[Vallo di Adriano]], anche se a nord di questo esistevano fortilizi e la frontiera fu spostata per tre volte più a nord: in due di queste occasioni fino al [[Vallo di Antonino]]. Inoltre più volte le [[legione romana|legioni]] compirono spedizioni punitive oltre la frontiera. Anche le [[popolazione|popolazioni]] native, dal canto loro, attraversarono questo confine sia per [[commercio|commerciare]] sia per servire nell'[[esercito romano]] e sia per compiere scorrerie e razzie. Si discute comunque su quanto la [[romanizzazione (storia)|romanizzazione]] abbia attecchito nei popoli al di là dei confini e, in special modo, sui damnoni. Le posizioni degli studiosi su questo argomento sono controverse.<ref>Hanson, "''Roman occupation''".</ref
Il periodo finale della dominazione romana in Britannia sembrò conoscere un aumento degli attacchi via mare e via terra dei popoli del nord, tra cui [[pitti (popolo)|pitti]], [[scoti]] e i misteriosi [[attacotti]], le cui origini sono incerte.<ref>I più pensano che venissero dall'[[Irlanda]] e che sia da associare con i [[déisi]], mentre pochi propendono ormai per le [[isola|isole]] [[Ebridi]] o per le isole del nord (cioè [[Shetland]], [[Isola di Fair|Fair]], [[Isole Orcadi|Orcadi]] e [[Stroma (isola)|Stroma]]).</ref> Questi raid erano diretti anche contro i popoli della Scozia meridionale. È poco credibile che la definitiva ritirata dei romani dalla Britannia attorno al [[410]] d.c. abbia avuto un impatto immediato per i damnoni.<br />
Non esiste nulla nelle fonti che attesti con certezza quali fossero i confini del regno di Alt Clut, che possono essere ipotizzati sulla base della toponomastica e della [[topografia]]: la ''Roccia dei britanni'', che si trova sul limite settentrionale del [[lago di Lomond]], potrebbe essere stato uno di questi confini (come potrebbe suggerire anche il lago di Lomond e [[Stirling]] potrebbe essere stati un altro punto di confine
===Y Gogledd Hen===
Sebbene si parli di [[secoli bui]], il periodo successivo alla [[Conquista anglo-sassone dell'Inghilterra|dominazione romana]] nella [[Scozia]] meridionale, sebbene poco conosciuto, è comunque molto meno oscuro del [[Britannia romana|periodo romano]]. [[Archeologia|archeologi]] e [[storiografia|storici]] hanno infatti fornito diverse descrizioni di questo periodo in
Fonti irlandesi riportano eventi del regno di Dumbarton solo quando connessi con
[[
Due sono i [[monarchia|re]] noti dalle fonti più antiche: il primo è il [[tiranno]] [[Ceretic di Alt Clut|Ceretic]], a cui è destinata una lettera di [[san Patrizio]], e che, secondo un biografo di [[VII secolo]], regnò nel [[V secolo]]. Dalla lettera del santo emerge chiaramente come Ceretic fosse un [[Cristianesimo|cristiano]], come anche la classe dirigente della [[regione geografica|regione]], almeno nominalmente. Il suo discendente [[Riderch I di Alt Clut|Riderch Hael]] è nominato nella ''Vita di [[Colombano di Bobbio|san Colombano]]''
Più a sud, a [[Whithorn]], è conosciuta
===Il regno di Alt Clut===
Dopo il [[600]], informazioni sui britanni di Alt Clut diventano più frequenti nelle fonti. Tuttavia, gli storici si sono trovati in disaccordo su come interpretarle, producendo anche teorie e interpretazioni molto discordanti le une dalle altre.
Agli inizi del [[VII secolo]] [[Áedán mac Gabráin]] sarebbe stato il più potente sovrano della [[Britannia]] del nord e il regno di [[Dál Riata]] era all'apice della sua potenza.
Il soprannome di Áedán nella successiva poesia gallese, Aeddan ''Fradawg'' (cioè ''il Perfido''
terminò attorno al [[604]], quando il suo [[esercito]] fu sconfitto da [[Æthelfrith di Northumbria|Æthelfrith]] di [[regno di Bernicia|Bernicia]] nella [[battaglia di Degsastan]].
C'è chi, sulla base di una prova piuttosto debole, ha supposto che Æthelfrith, il suo successore [[Edwin di Northumbria|Edwin]] e i sovrani di [[regno di Bernicia|Bernicia]] e [[regno di Northumbria|Northumbria]] che vennero dopo di loro espansero i propri domini nel la Scozia del sud. A sostegno di tale ipotesi ci
Nel [[642]], gli ''Annali dell'Ulster'' dicono che i britanni di Alt Clut, guidati da [[Eugein I of Alt Clut|Eugein]], figlio di [[Beli I di Alt Clut|Beli]], sconfissero gli uomini di Dál Riata e uccisero [[Domnall Brecc]], nipote di Áedán, nella [[battaglia di Strathcarron]]. Questa vittoria è ricordata nel poema ''Y Gododdin''.
Ci sono poche altre notizie su Alt Clut per la restante parte del [[VII secolo]], sebbene sia possibile che gli [[annali irlandesi]] contengano elementi che potrebbero essere collegati con Alt Clut. Infatti, per
Gli ''Annali dell'Ulster'' riportano due battaglie, per gli inizi dell'[[VIII secolo]], combattute tra Alt Clut e Dál Riata: una a Lorg Ecclet (luogo sconosciuto) nel [[711]] e l'altra alla "roccia chiamata Minuirc" nel [[717]]. In seguito, sempre in quell secolo, il re dei pitti
Teudebur morì attorno al [[752]] e fu probabilmente il figlio [[Dumnagual III di Alt Clut|Dumnagual]] a fronteggiare un attacco congiunto di Óengus
[[
==Periodo vichingo==
Nell'[[870]] un [[esercito]] di [[vichinghi]] giunto da [[Dublino]] ([[Irlanda]]) sotto la guida dei capi [[Olaf il Bianco|Amlaíb Conung]] e [[Ímar]] pose per quattro mesi [[assedio|assediò]] [[Dumbarton Rock]], che alla fine capitolò. Gli invasori fecero un gran numero di prigionieri. Per l'[[871]] gli ''Annali dell'Ulster'' affermano:{{
Tra questi c'era [[Artgal di Alt Clut|Artgal]], "[[Re dei Britanni|re dei britanni]] di Strathclyde", che sarebbe stato ucciso a Dublino nell'[[872]] su istigazione di [[Costantino I di Scozia|Causantín mac Cináed]]. A lui successe il figlio [[Run di Alt Clut]], che prese in moglie la sorella di Causantín. Da loro nacque [[Eochaid di Scozia|Eochaid]], che sarebbe poi divenuto sovrano di Strathclyde, o di [[regno di Alba|Alba]].
A partire da questo periodo il regno fu conosciuto col nome di Strathclyde, che forse riflette lo spostamento del centro del regno a Govan (oggi [[Glasgow]]), ma anche con quello di Cumbria e i suoi abitanti come cumbri (e potrebbe anche essere che il regno inglobasse parte dell'odierna regione [[Inghilterra|inglese]] della [[Cumbria]]). Ed è probabile che proprio da questa data (e fino, più o meno, al [[X secolo]]) ci sia stata una forte influenza dei [[Norvegia|norvegesi]] su Strathclyde, come dimostrerebbero, tra le altre cose, molte tracce [[archeologia|archeologiche]].
Da questo momento in poi, e forse da molto prima, il regno di Strathclyde fu soggetto alla periodica dominazione dei sovrani di Alba. Tuttavia, la vecchia idea secondo cui gli eredi
Secondo la tradizione, dopo la deposizione di Eochaid, gli uomini di Strathclyde che rifiutarono di unirsi agli inglesi si recarono nel [[regno di Gwynedd|Gwynedd]] (regno del [[Galles]] settentrionale. Al loro arrivo, furono accolti da [[Anarawd ap Rhodri]], che aiutarono in [[battaglia]] contro i [[sassoni]]. Questa presunta migrazione di un gruppo di nobili di Strathclyde, attorno
In seguito, al tempo di [[Edoardo il Vecchio]] e di [[Atelstano d'Inghilterra|Atelstano]], i sovrani del [[regno del Wessex|Wessex]] estesero il loro potere nel nord e Atelstano sconfisse gli uomini dello Strathclyde nel [[934]] e poi di nuovo, ma stavolta insieme agli [[scoti]] e ai [[vichingo-gaelici]]
Dopo questa battaglia, [[Domnall III di Strathclyde|Domnall mac Eógain]] divenne sovrano di Strathclyde (
==La fine di Strathclyde==
Nel [[1054]], il sovrano inglese [[Edoardo il Confessore]] inviò l’''[[Earl]]'' [[Siward, conte di Northumbria]] contro gli scoti di re [[Macbeth di Scozia|Mac Bethad mac Findláich]], per rimettere sul trono di Strathclyde [[Máel Coluim II di Strathclyde|Máel Coluim]], "figlio del re cumbri". Secondo alcuni storici Máel Coluim sarebbe in realtà il tardo sovrano scoto [[
▲L’effettiva indipendenza di Strathclyde terminò con la morte di [[Eógan II of Strathclyde|Ywain il Calvo]] (nel [[1018]] nella [[battaglia di Carham]]) o comunque prima del [[1054]], quando il regno sembra effettivamente cadere sotto il dominio degli [[scoti]], molto probabilmente al tempo di re [[Máel Coluim mac Cináed]] (morto nel [[1034]]).<ref>La ''[[Cronaca anglosassone]]'' non menziona nessun sovrano di Strathclyde quando Máel Coluim mac Cináeda, Mac Bethad e [[Echmarcach mac Ragnaill]] si incontrarono con [[Canuto il Grande]] nel [[1031]].</ref>
Comunque nel corso degli Anni ‘70
▲Nel [[1054]], il sovrano inglese [[Edoardo il Confessore]] inviò l’''[[Earl]]'' [[Siward di Northumbria]] contro gli scoti di re [[Macbeth di Scozia|Mac Bethad mac Findláich]], per rimettere sul trono di Strathclyde [[Máel Coluim II di Strathclyde|Máel Coluim]], "figlio del re cumbri". Secondo alcuni storici Máel Coluim sarebbe in realtà il tardo sovrano scoto [[Máel Coluim III di Scozia|Máel Coluim mac Donnchada]] (Máel Coluim Cenn Mór). Non si sa per quanto tempo Máel Coluim restò "re dei cumbri".<ref>Per questo episodio vedi Duncan, ''Kingship of the Scots'', pagg. 40-41.</ref>
▲Comunque nel corso degli Anni ‘70 dell’[[XI secolo]], se non anche prima, durante il regno di [[Máel Coluim mac Donnchada]], gli scoti sembrano controllare di nuovo Strathclyde. Ormai questo regno era diventato un appannaggio, come dimostra il fatto re [[Alessandro I di Scozia]] lo concesse al fratello [[Davide I di Scozia|Davide]] (il futuro re Davide I) nel [[1107]].
==Voci correlate==▼
*[[Lista dei sovrani di Strathclyde]]▼
==Note==
Riga 73 ⟶ 70:
* [[G.W.S. Barrow|Barrow, G.W.S.]], ''Kingship and Unity: Scotland 1000–1306.'' Edinburgh University Press, Edinburgh, (corrected edn) 1989. ISBN 0-7486-0104-X
* Duncan, A.A.M., ''The Kingship of the Scots 842–1292: Succession and Independence.'' Edinburgh University Press, Edinburgh, 2002. ISBN 0-7486-1626-8
* Foster, Sally M., ''Picts, Gaels, and Scots: Early Historic Scotland.''
* Hanson, W.S., "Northern England and southern Scotland: Roman Occupation", in Michael Lynch (ed.), ''The Oxford Companion to Scottish History.'' Oxford UP, Oxford, 2001. ISBN 0-19-211696-7
* Higham, N.J., ''The Kingdom of Northumbria AD 350–1100.'' Sutton, Stroud, 1993. ISBN 0-86299-730-5
* [[Kenneth H. Jackson|Jackson, Kenneth H.]], "The Britons in southern Scotland", in ''Antiquity'', vol. 29 (1955), pp.
* Koch, John, "The Place of 'Y Gododdin' in the History of Scotland", in Ronald Black, William Gillies and Roibeard Ó Maolalaigh (eds) ''Celtic Connections. Proceedings of the 10th International Congress of Celtic Studies, Volume One.'' Tuckwell, East Linton, 1999. ISBN 1-
* Lowe, Chris, ''Angels, Fools and Tyrants: Britons and Anglo-Saxons in Southern Scotland.'' Canongate, Edinburgh, 1999. ISBN 0-86241-875-5
* Smyth, Alfred P., ''Warlords and Holy Men: Scotland AD 80–1000.'' Edinburgh UP, Edinburgh, 1984. ISBN 0-7486-0100-7
* Woolf, Alex, "Britons and Angles", in Lynch (2001).
▲==Voci correlate==
▲*[[Lista dei sovrani di Strathclyde]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*
*[http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00003251&mediaType=application/pdf ''Brut y Tywyssogion'']{{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110718174920/http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00003251&mediaType=application%2Fpdf |data=18 luglio 2011 }} (pdf) in [http://library.stanford.edu/ Stanford University Library]
*[http://celt.ucc.ie/index.html CELT: Corpus di testi elettronici] in [http://www.ucc.ie/ University College Cork] che include gli ''[[Annali dell'Ulster]]'', gli ''[[Annali di Tigernach]]'' e la ''[[Cronaca degli Scoti]]''.
*[[Cronaca anglosassone]], Manoscritti D
*{{collegamento interrotto|1=[
*[http://books.google.com Google Books] include il ''Chronicon ex chronicis'' attribuito a Fiorenzo di Worcester con traduzione di James Aikman (''The History of Scotland'') e ''Rerum Scoticarum Historia'' di George Buchanan.
{{Portale|storia}}
[[Categoria:Regni britannici altomedievali|Strathclyde, Regno di]]
|