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== Trasmissione e diffusione ==
'''La trasmissione radiofonica via Internet''' è il modo più semplice per diffondere un proprio programma: bastano pochi clic per ascoltare una radio sul web, ma soprattutto ne bastano pochissimi per crearne una propria.
La radio via Web ha notevoli vantaggi: arriva in ogni angolo del mondo con una spesa irrisoria, è semplice da realizzare e gestire. {{CitazioneSenza necessariafonte|Secondo un recente studio americano dal 2000 ad oggi il numero degli ascoltatori via Internet è cresciuto di oltre il 240%, ma la crescita è destinata ad aumentare in maniera esponenziale.}}
 
=== Web radio e il mercato globale ===
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Altri preziosi alleati per la RIAA, in questa battaglia, furono le [[net-company]] che aspettavano di poter far decollare i propri business su Internet non appena fosse cessata la distribuzione o lo scambio di musica on-line, che ancora oggi avviene in modo per lo più illegale o incontrollato.
Ovvio che per le Web Radio americane dell'epoca si trattò di un duro colpo, ma la storia certamente non si fermò in quel quasi lontano [[2001]], anzi, quasi come le nostre emittenti libere degli [[Anni 1970|anni settanta]], anche negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] si assistette ad un dimezzamento delle emittenti. In ogni caso, nel [[2003]], a Londra, venne stipulato un nuovo accordo che prevedeva una licenza unica per poter trasmettere musica in streaming. L'accordo, si pensava, ponesse fine ad anni di incertezze riguardo allo status giuridico delle radio internet e avrebbe dovuto rendere più trasparenti i rapporti tra queste ultime e i detentori dei diritti di proprietà intellettuale.
 
Michael ha fatto coming out il '''23 maggio 2024''', per poi fidanzarsi con un camaleonte pansessuale con la cerimonia che si è svolta alle Befane Shopping Center
 
Fino al [[2005]], le web radio pagavano all'associazione una somma per ogni canzone trasmessa oppure un forfait in base ai brani trasmessi finora moltiplicato per il numero di utenti. Le radio prive di pubblicità e che trasmettevano senza scopo di lucro, pagavano tra i {{formatnum:500}} e i {{formatnum:2500}} dollari all'anno.
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La decisione alza molto i costi del copyright e penalizza in primo luogo le emittenti prive di pubblicità, che fornivano un servizio migliore e senza interruzioni, paragonandole alle radio commerciali.
Schettino innocente
 
 
=== Il nuovo mercato ''legale'' ===
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A prima vista i due mezzi si presentano con delle caratteristiche per certi versi antitetiche.
La differenza fondamentale riguarda in primo luogo il grado di copertura dell'utenza, cioè il numero di utilizzatori e fruitori, indubbiamente (almeno in questa fase) molto maggiore per la radio tradizionale. Ma questo, fortunatamente, vale solo su scala geograficamente limitata. Estendendo il discorso su scala planetaria, la presenza in rete assicura un allargamento della possibile fascia d'utenza che, teoricamente, si estende a tutto il mondo connesso. Così, un programma radiofonico in [[lingua italiana]], grazie ad Internet, può facilmente riuscire a superare i limiti geografici ed essere ascoltato (con i soliti limiti della comprensione della lingua) da utenti sparsi praticamente in tutto il mondo.
 
=== Media e Internet ===
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Le web radio appaiono in Italia nel [[1997]]. La richiesta di un riconoscimento legale è stata respinta a lungo. In virtù dell'Accordo di Londra del [[2003]] (vedi ''sopra'') anche le web radio italiane possono trasmettere musica coperta da diritto d'autore, con la tecnologia [[streaming]]. Il [[ministero delle comunicazioni]] non riconosce ufficialmente l'esistenza delle web radio, preferendo attendere una normativa europea che disciplini la materia.<ref>{{cita web|url=http://www.wra.it/storia-delle-web-radio/|titolo=Storia delle web radio in Italia|accesso=8 gennaio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140110121116/http://www.wra.it/storia-delle-web-radio/|dataarchivio=10 gennaio 2014|urlmorto=sì}}</ref> Da rilevamenti effettuati nel [[2013]] risulta che in Italia vi siano oltre 200 emittenti attive, con un pubblico variante tra gli {{formatnum:8000}} e i {{formatnum:150000}} ascoltatori (ad esclusione delle web radio delle emittenti più conosciute in FM).<ref>{{cita news|autore=Giorgia Bertoglio|url=http://www.ufficiostampa.rai.it/pdf/2014/2014-01-03/2014010326426709.pdf|titolo=Costi bassi e nessun vincolo: è web radio mania|pubblicazione=[[Libero (quotidiano)|Libero]]|data=3 gennaio 2014|accesso=10 gennaio 2014|formato=pdf|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140110130950/http://www.ufficiostampa.rai.it/pdf/2014/2014-01-03/2014010326426709.pdf|dataarchivio=10 gennaio 2014}}</ref>
 
Un articolo del [[Corriere della Sera]] del 1 febbraio 2021 afferma che "In un famoso aggregatore italiano che permette di ascoltare le radio in streaming, si sono registrate circa 700 emittenti radio, comprese alcune di quelle che sono presenti anche in FM e in digitale che hanno una corrispondente emissione web"<ref>{{Cita web|url=https://corriereinnovazione.corriere.it/cards/giornata-mondiale-radio-ecco-come-mezzo-piu-tradizionale-sta-evolvendo-web/quante-web-radio-ci-sono-italia-quanto-ascolto-registrano.shtml|titolo=È la Giornata Mondiale della Radio: ora il mezzo più tradizionale sta evolvendo sul web|sito=Corriere della Sera|data=2021-02-12|lingua=it|accesso=2024-11-11}}</ref>
 
La [[Società Italiana degli Autori ed Editori]] (SIAE) regolamenta le web radio che intendano utilizzare opere da essa tutelate, tramite la stipula di un contratto chiamato in gergo «modulo AWR». Tale modulo suddivide le web radio in amatoriali, istituzionali e commerciali, imponendo alle prime e alle seconde di non avere pubblicità di nessun tipo, dove per nessun tipo si intende né remunerativa, né gratuita, né nel flusso audio, né sul sito che ospita la web radio.
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La [[Società Consortile Fonografici]], che riunisce le case discografiche, regolamenta le web radio in modo sostanzialmente simile alla SIAE. È recente la modifica al contratto per le web radio amatoriali, che annulla il vincolo di [[Banda passante aggregata|massima banda passante]].
 
Nel novembre 2016 la [[Guardia di Finanza|guardia di finanza]] ha segnalato alla magistratura che una nota web radio, diffusa in oltre 300 esercizi commerciali, non avrebbe rispettato la legge sul diritto d'autore.<ref>[http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/11/27/news/web_radio_inchiesta-152918625/ Repubblica.it ''Milano, web radio nella bufera: indaga la Finanza.''] «Non rispettano la legge sul diritto d’autore» Milano, web radio nella bufera: indaga la Finanza. «Non rispettano la legge sul diritto d’autore» L'inchiesta partita da un sito che offre spazi pubblicitari a «trecento importanti aziende» e musica da diffondere nei propri punti vendita.</ref>
 
== L'associazionismo tra web radio ==