Via Francesco Cilea: differenze tra le versioni

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{{Opera urbana
[[File:Via Cilea Vomero Napoli.JPG|thumb|right|250px|Via Cilea]]Via '''Francesco Cilea''' è una delle arterie principali del quartiere [[Vomero]], a [[Napoli]].
|nome = Via Francesco Cilea
|immagine = Via Cilea Napoli.jpg
|didascalia = Cartolina che ritrae via Cilea nel 1962.
|siglaStato = ITA
|circoscrizione = [[Municipalità 5 di Napoli]]
|distretto =
|quartiere = [[Vomero]]
|cap = 80127
|tipo = [[strada urbana]]
|lunghezza =
|superficie =
|pavimentazione =
|intitolazione = a [[Francesco Cilea]]
|costruzione =
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|fine =
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|interesse =
|trasporti =
}}
'''Via [[File:Via Cilea Vomero Napoli.JPG|thumb|right|250px|ViaFrancesco Cilea]]Via '''Francesco Cilea''' è una delle arterie principali del quartiere [[Vomero]], a [[Napoli]].
 
Nata alla fine degli [[anni 1940|anni quaranta]] del [[XX secolo|Novecento]] come prolungamento di [[via Alessandro Scarlatti]], ma prevista già nel piano urbanistico precedente la [[seconda guerra mondiale]], fu progettata come principale asse di collegamento tra il Vomero e i quartieri circostanti quartieri ([[Posillipo]], [[Fuorigrotta]], [[Soccavo]], [[Chiaia]]). Corre parallela all'antica ''via del Vomero'' (oggi [[Via Belvedere (Napoli)|via Belvedere]]), con la quale alla fine converge. Per superare il fortissimo dislivello tra via Scarlatti e via Cilea, si rese necessaria la costruzione di un ponte e di una breve rampa, il che comportò l'abbattimento di [[Villa Doria (Napoli)|Villa Doria]] e [[Villa De Marinis]].
 
Alla fine della strada, all'incrocio dettodi ''Largolargo Martusciello''Martuscelli (denominato così perché si apre dinanzi al parco di [[Villa Ricciardi]], che ospita l'[[Istituto per Ciechi "Domenico MartuscielloMartuscelli"]]), l'antica ''via del Vomero'' risulta divisa in due parti, di cui la parte maggiore è la parallela e la parte minore (corso Europa) conduce a piazza Santo Stefano, confine del quartiere Vomero, da cui si snodano le strade verso gli altri quartieri; da largo MartuscielloMartuscelli si snoda anche via San Domenico (antico sentiero, asfaltato solo negli [[anni 1960|anni sessanta]], per secoli chiamato semplicemente "''strada che porta a [[Soccavo]]''"<ref>Antonio La Gala, ''Il Vomero e l'Arenella''.</ref>), che dapprima era una strada senza uscita (proseguiva soltanto con un tratto sterrato in aperta campagna), ma poi successivamente collegata al quartiere Soccavo all'inizio di via Epomeo, grazie anche alla contestuale realizzazione del raccordo con l'uscita ''Vomero'' della [[Autostrada A56|Tangenziale di Napoli]], il cui casello in uscita ed entrata su via Cilea la aveva già resa a suo tempo importantissima per i collegamenti cittadini. Recentemente, inoltre, proprio all'altezza dell'ingresso della Tangenziale, su via Cilea è stata realizzata una semirotonda allo scopo di snellire il flusso del traffico e consentirne l'entrata da ambo i sensi di marcia.
 
A differenza di altre vie principali del Vomero, costruite nel periodo anteriore alla guerraeguerra e circondate da architetture umbertine o [[Art Nouveau|liberty]], via Cilea si contraddistingue per un'architettura moderna tipica degli anni della [[speculazione edilizia|speculazione]], composta di palazzi tanto alti da sembrarsembrare spesso sproporzionati alla strada, la quale, correndo sul crinale della collina, appare in alcuni tratti come "sospesa nel vuoto", e questo perché le fondamenta e le strutture sottostanti dei fabbricati ivi realizzati - che sono praticamente "a vista" e costruite su terreni con fortissima pendenza - fanno sembrare gli stessi una sorta di enormi "palafitte". Le costruzioni selvagge e il notevole traffico veicolare hanno contribuito a rendere questa strada particolarmente fragile e soggetta a cedimenti.
Inoltre, a rendere importantissima via Cilea per i collegamenti cittadini, su di essa si aprono l'entrata e l'uscita ''Vomero'' della [[Tangenziale di Napoli]].
 
Via Cilea è stata definita la strada più rappresentativa della nuova urbanistica del Vomero, in cui "''in perfetta coerenza con la congestione del traffico, il convulso chiaroscuro della prospettiva stradale è prodotto dalla varietà dei balconi come velleitario surrogato della fantasia''":<ref>Peter Gunn, ''Napoli - Un palinsesto'', 1961.</ref>.
A differenza di altre vie principali del Vomero, costruite nel periodo anteriore alla guerrae circondate da architetture umbertine o [[Art Nouveau|liberty]], via Cilea si contraddistingue per un'architettura moderna tipica degli anni della [[speculazione edilizia|speculazione]], composta di palazzi tanto alti da sembrar spesso sproporzionati alla strada, la quale, correndo sul crinale della collina, appare in alcuni tratti come "sospesa nel vuoto".
{{quote|[Via Cilea è dove] in perfetta coerenza con la congestione del traffico, il convulso chiaroscuro della prospettiva stradale è prodotto dalla varietà dei balconi come velleitario surrogato della fantasia}}
 
Via Cilea è stata definita la strada più rappresentativa della nuova urbanistica del Vomero, in cui "''in perfetta coerenza con la congestione del traffico, il convulso chiaroscuro della prospettiva stradale è prodotto dalla varietà dei balconi come velleitario surrogato della fantasia''"<ref>Peter Gunn, ''Napoli - Un palinsesto'', 1961.</ref>.
 
== Note ==
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==Voci correlate==
*[[Strade di Napoli]]
*[[Piazze di Napoli]]
 
{{Portale|Architettura|Napoli}}
 
[[Categoria:Strade di Napoli|Cilea]]