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 |latino=Dioecesis Castulonensis 
|vescovo=''sede vacante'' 
|istituita=[[1969]] 
|regione= 
|stato=[[Spagna]] 
|eretta= attestata nel [[IV secolo]] 
|soppressa= dopo il [[656]] 
|suffraganeadi= [[arcidiocesi di Toledo|Toledo]] 
|informazioni= 
Castulo, che nel Medioevo era chiamata Cazlona, era un'antica città ibera, capitale dell'Oretania; i suoi resti oggi si trovano a pochi chilometri dal centro abitato di [[Linares (Spagna)|Linares]] in [[Andalusia]]. 
  
Secondo una tradizione non confermata storicamente, la primitiva sede episcopale era la città di Iliturgi, corrispondente all'odierno comune spagnolo di [[Mengíbar]] in [[Andalusia]], che fu sede di uno dei sette apostoli della Spagna (''viri apostolici''), sant'Eufrasio, che vi subì il martirio nel corso del [[I secolo]]. In seguito la diocesi sarebbe stata trasferita a Castulo.<ref>[http://books.google.es/books?id=8msezA-hztAC&pg=PA364 ''España Sagrada''], tomo XII, p. 364.</ref> 
  
Storicamente una ''dioecesis Castulonensis'' è attestata solamente a partire dall'inizio del [[IV secolo]] ed i suoi vescovi presero parte ai concili di [[Concilio di Elvira|Elvira]] e di [[Concilio di Sardica|Sardica]]. Probabilmente la sede era [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[Diocesi di Cartagena|arcidiocesi di Cartagena]], [[Metropolita|sede metropolitana]] della [[provincia romana]] della [[Cartaginense]], di cui Castulo faceva parte. 
  
In seguito, per oltre due secoli non si hanno più notizie di questa antica diocesi iberica, che ricompare verso la fine del [[VI secolo]], quando ormai sulla penisola regnavano i [[visigoti]]. Il primo vescovo noto di questo periodo è Teodoro, che prese parte al terzo [[concilio di Toledo]] del [[589]]; altri vescovi di Castulo presero parte ai successivi concili visigoti fino al [[656]]. La diocesi apparteneva ora alla [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Toledo]]. 
  
Con il [[VII secolo]] Castulo iniziò un periodo di inesorabile decadenza a vantaggio della vicina città di ''[[Baeza|Beacia]]'', assunta contestualmente al rango di capoluogo amministrativo della regione. L'ultimo vescovo noto di Castulo appare nel decimo concilio di Toledo del 656; nel successivo concilio del [[675]] è presente il vescovo Rogato di Baeza. Nei vent'anni intercorsi tra i due concili la sede di Castulo fu soppressa e trasferita a Baeza, i cui vescovi sono attestati fino al [[XIII secolo]], quando a sua volta venne trasferita a [[Diocesi di Jaén|Jaén]]. 
  
Dal [[1969]] Castulo è annoverata tra le [[Sede titolare|sedi vescovili titolari]] della [[Chiesa cattolica]]; la sede è vacante dal 12 giugno [[2021]]. 
  
==Cronotassi== 
* Secondino † (presente al [[concilio di Elvira]]) 
* Aniano † (presente al [[concilio di Sardica]]) 
* Teodoro † (menzionato nel [[589]]) 
* Venerio † (menzionato nel [[610]]) 
* Perseveranzio † (prima del [[633]] - dopo il [[636]]) 
* Marco † (prima del [[646]] - dopo il [[656]]) 
  
===Vescovi titolari=== 
* Ángel María Ocampo Berrio, [[Compagnia di Gesù|S.I.]] † (20 febbraio [[1970]] - 10 marzo [[1973]] dimesso) 
* Enrico Bartolucci Panaroni, [[Missionari comboniani del Cuore di Gesù|M.C.C.I.]] † (14 giugno [[1973]] - 10 febbraio [[1995]] deceduto) 
* Riccardo Ruotolo † (6 dicembre [[1995]] - 1º agosto [[2012]] deceduto) 
* [[Adelio Dell'Oro]] (7 dicembre [[2012]] - 31 gennaio [[2015]] nominato vescovo di [[Diocesi di Karaganda|Karaganda]]) 
* Víctor Alejandro Aguilar Ledesma (1º dicembre [[2015]] - 12 giugno [[2021]] nominato vescovo di [[Diocesi di Celaya|Celaya]]) 
  
==Note== 
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