Pietro Vetro: differenze tra le versioni
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{{Citazione|Potessi raggiungere quella vetta<br> e dimorarvi e spegnere la sete<br> di luce, d’altitudine, d’eterno.|Pietro Vetro, "La vetta"}}▼
{{Bio
|Nome = Pietro
|Cognome = Vetro
|PostCognome = <ref>{{cita web| https://www.treccani.it/enciclopedia/eol-vetro-pietro/#}}</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Favara
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|AnnoNascita = 1897
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 15 ottobre
|AnnoMorte = 1983
|Epoca = 1900
|Attività = critico letterario
|Nazionalità = italiano
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|Didascalia = Pietro Vetro
}}
▲{{Citazione|Potessi raggiungere quella vetta<br> e dimorarvi e spegnere la sete<br> di luce, d’altitudine, d’eterno.|Pietro Vetro, "La vetta"}}
== Biografia ==
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Pietro Vetro nacque da Giosuè, facoltoso proprietario terriero, e Antonia Vita.
Dopo aver completato gli studi superiori presso il Seminario Vescovile di [[Agrigento]] e ottenuta la [[Maturità classica|licenza classica]] nel [[1916]], partecipò attivamente al fronte come aspirante [[Ufficiale (forze armate)|ufficiale]] nel reparto dei [[Bombardiere|bombardieri]] durante la [[Prima guerra mondiale|Prima Guerra Mondiale]]. Nel corso del conflitto perse il fratello maggiore Antonio, a cui era profondamente legato.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Federico|cognome=Sanguineti|data=1994|titolo=Dante in Italia (1988-1990)|rivista=Dante Studies, with the Annual Report of the Dante Society|numero=112|pp=
Successivamente, dopo la [[Battaglia di Caporetto|disfatta di Caporetto]], ottenne il trasferimento in [[aviazione]] con il grado di [[sottotenente]].
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La sua attività letteraria si distinse per la pubblicazione della raccolta di novelle "''A pugni con la vita''" nel [[1933]], successivamente ristampata da Argalia nel [[1963]], e dei romanzi "''Mio figlio''" nel [[1942]] e "''Il richiamo'' del male" nel [[1962]], mentre ancora nel [[1963]] vide la luce il [[romanzo]] "''Un uomo''".
Durante la [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]], prestò servizio per alcuni mesi presso lo [[Stato maggiore]].
=== La Divina Commedia e gli ultimi anni ===
Vetro dedicò gran parte della sua vita all'analisi della "''[[Divina Commedia]]''", lavoro che lo occupò per circa vent'anni e che fu pubblicato postumo nel [[1987]] con l’[[Ugo Mursia Editore|editore Mursia]] e il plauso di Marcello Turchi.
▲Durante la [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]], prestò servizio per alcuni mesi presso lo [[Stato maggiore]].
Ritiratosi negli ultimi anni nella campagna laziale, morì a [[Roma]] il [[15 ottobre]] [[1983]], lasciando un'impronta indelebile nel [[Storia della letteratura italiana|panorama letterario italiano]] del [[XX secolo]].
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Nel [[1930]] sposò la ricca Concettina Miccichè ([[Favara]], [[28 marzo]] [[1902]] - [[Roma]], [[30 settembre]] [[1974]]): dal matrimonio nacquero tre figli<ref>Uno di questi, [[Gaspare Nello Vetro|Gaspare Nello]], è stato un illustre [[Saggio|saggista]] e [[Musicologia|musicologo]]. </ref><ref>Acquistarono una casa a Roma in viale Parioli, 63. </ref>. Rimasto vedovo, sposò Carmelina Bellavia.
== Riconoscimenti postumi ==
* Il [[27 ottobre]] [[1990]], la [[Favara|sua città natale]] gli ha dedicato una manifestazione al Teatro "San Francesco" recentemente inaugurato, in cui furono tratti passi dalle sue opere e rappresentato il dramma “''Tu dall’alto, io dal basso''”. Lo stesso giorno
{{Citazione|In questa casa
== Opere ==
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* ''Un uomo'', [[Urbino]], Argalia, [[1963]]
* ''[[Divina Commedia|La Divina commedia]]: parafrasi e versione in prosa, testo a fronte, note esplicative a cura di Pietro Vetro'', [[Milano]], [[Ugo Mursia Editore|A.P.E.-Mursia]], [[1987]]
* Roberto Fedi, Pietro Vetro, ''E quindi uscimmo a riveder le stelle: un viaggio nell'Inferno, Purgatorio e Paradiso in compagnia di Dante, Virgilio e Beatrice, dalla selva oscura alle stelle, lungo le strade della perdizione e della beatitudine, fra i dannati e i santi, insomma la Divina Commedia,'' con [[prefazione]] di [[Giulio Nascimbeni]], [[Milano]], [[Ugo Mursia Editore|Mursia]], [[1988]]
=== Prefazioni ===
* [[Giacomo Armò]], ''Le vie diverse: carritteri. Radiocommedia siciliana'', [[Napoli]], Retroscena, [[1933]]
== Note ==
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* Lillo Vetro (a cura di), ''Non perire. Omaggio a Pietro Vetro nel centenario della nascita'', Otium, [[Roma]], 1997
* Matteo Durante, ''Il mito garibaldino e la giovane poesia del Capuana'' in “L’Unità d’Italia nella rappresentazione dei versi”, [[Catania]], 2010
* AA. VV., ''Luigi Capuana e la prima tesi di laurea sulla sua opera: lettere di Pietro Vetro'' in “Quaderni del Centro Studi Ducezio”, Centro Studi Ducezio, [[Mineo (Italia)|Mineo]], 2019
* Domenico Calcaterra, ''Luigi Capuana critico della vita'', Nerosubianco, [[Cuneo]], 2015
* Giuseppe Alvino, ''Pietro Vetro'' in "Censimemto dei commenti danteschi: i commenti di traduzione a stampa (dal 1477 al 2000)", a cura di Enrico Malato e Andrea Mazzucchi con coordinamento editoriale di Massimiliano Corrado, [[Salerno Editrice]], [[Roma]], 2014 (Sotto l’alto patrocinato della presidenza della Repubblica)
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