Arcidiocesi di Arles: differenze tra le versioni

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|nome=[[Arcidiocesi]] di [[Arles]]
|latino=Archidioecesis Arelatensis
|immagine=Arles Eglise Saint Trophime.jpg
|regione=
|stato=Francia
|eretta=[[III secolo]]
|soppressa=[[29 novembre]] [[1801]]
|informazioni=territorio incorporato dall'[[arcidiocesi di Aix]]
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|suffraganee=[[Diocesi di Orange (Francia)|Orange]], [[Arcidiocesi di Marsiglia|Marsiglia]], [[Diocesi di Fréjus-Tolone|Tolone]], [[Diocesi di Saint-Paul-Trois-Châteaux|Saint-Paul-Trois-Châteaux]]
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|cattedrale=[[Cattedrale di Saint-Trophime|San Trofimo]]
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|parrocchie= 59 (nel XVIII secolo)
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|patroni=[[Stefano protomartire|Santo Stefano]]<br />[[Trofimo di Arles|San Trofimo]]<ref>''La France pontificale'', p. 369.</ref>
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}}
[[File:ArlesSTrophimeFacciataArles - Trophime 7.JPGjpg|thumb|280px|LLa cattedra nell'ex [[Cattedrale di Saint-Trophime|cattedrale di San Trofimo]] ad [[Arles]].]]
[[File:Montmajour-VueGénérale1.jpg|thumb|upright=1.3|L'[[abbazia di Montmajour]], a quattro chilometri da Arles, fondata nel X secolo.]]
[[File:P1000261 Cloitre saint-Cesaire entree reductwk.JPG|thumb|upright=1.3|Il portale dell'abbazia di San Cesareo ad Arles, fondata nel VI secolo, è una delle poche vestigia superstiti dell'antico edificio religioso, venduto durante la [[rivoluzione francese]] e quasi totalmente demolito.]]
[[File:Mgr Du Lau par Carli.jpg|thumb|upright=1.3|L'ultimo arcivescovo di Arles, [[Jean-Marie du Lau d'Alleman]], beatificato da [[papa Pio XI]] il 17 ottobre 1926, insieme con gli altri [[martiri dei massacri di settembre]].]]
 
L<nowiki>{{'</nowiki>}}'''arcidiocesi di Arles''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Archidioecesis Arelatensis'') è una sede soppressa della [[Chiesa cattolica]].
 
==Territorio==
Nel [[XVIII secolo]] l'arcidiocesi di Arles contava 51 [[Parrocchia|parrocchie]], delle quali 39 in [[Provenza]], 7 in [[Linguadoca (provincia)|Linguadoca]] e 5 in [[Camargue]]; a queste si devono aggiungere le 8 parrocchie della [[Arles|città arcivescovile]].<ref>''La France pontificale'', p. 370.</ref> Essa confinava ad ovest con la [[diocesi di Nîmes]], a nord con l'[[arcidiocesi di Avignone]], ad est con l'[[arcidiocesi di Aix]] e con la [[arcidiocesi di Marsiglia|diocesi di Marsiglia]].
 
Sede arcivescovile era la città di [[Arles]], dove fungeva da [[cattedrale]] la [[Cattedrale di Saint-TrophimeArles|chiesa di San Trofimo]], edificata nel [[V secolo]] e interamente ricostruita nel [[XII secolo]]. Nel [[2003]] sono stati riportati alla luce i resti di una precedente cattedrale paleocristiana.
 
Nel Settecento la [[provincia ecclesiastica]] di Arles comprendeva le seguenti [[Diocesi suffraganea|diocesi suffraganee]]: [[Diocesi di Orange (Francia)|Orange]], [[Arcidiocesi di Marsiglia|Marsiglia]], [[Diocesi di Fréjus-Tolone|Tolone]] e [[Diocesi di Saint-Paul-Trois-Châteaux|Saint-Paul-Trois-Châteaux]].
 
Delle molte [[Abbazia|abbazie]] presenti nel territorio dell'arcidiocesi, al momento della [[rivoluzione francese]] ne sussistevano solo due<ref>''La France pontificale'', pp. 760 e seguenti.</ref>: l'[[Abbazia di Montmajour|abbazia benedettina di Montmajour]] nei pressi di Arles, e l'abbazia femminile di San Cesareo all'interno della città episcopale.
 
==Storia==
La diocesi di Arles è stata una delle sedi della [[Chiesa cattolica]] più antiche e venerabili della [[Gallia]]. Solo [[arcidiocesi di Lione|quella di Lione]] potrebbe contenderne il primato. La data dell'erezione della diocesi non è nota, ma in ogni caso risale all'inizio dell'instaurazione della Chiesa cattolica in Gallia. Secondo unala tradizione [[Trofimo di Arles|Sansan Trofimo]] avrebbe [[evangelizzazione|evangelizzato]] la città di [[Arles]] e ne sarebbe divenuto il primo pastore tra il [[220]] ede il [[240]].
 
Storicamente la traccia più antica risale al [[III secolo]]. Si tratta di una lettera di [[Tascio Cecilio Cipriano|Cipriano di Cartagine]], vescovo di [[arcidiocesi di Cartagine|Cartagine]], indirizzata a [[papa Stefano I]] per invocare la difesa dei [[cristianesimo|cristiani]] pentiti della città di Arles, dopo le [[Persecuzione dei cristiani nell'impero romano|persecuzioni]] di [[Decio]], enella citantequale è nominato il primo vescovo storicamente accertato, Marciano, del quale Cipriano chiede al papa, su rapporto di [[Faustino di Roma|Sansan Faustino]], [[arcidiocesi di Lione|vescovo di Lione]], la deposizione per la sua adesione allo [[scisma]] di [[antipapa Novaziano|Novaziano]]. Questa lettera è datata [[254]].
 
Pur essendo una semplice ''civitas'' della provincia della [[Gallia Viennense]], nel corso del IV secolo crebbe l'importanza della sede di Arles. In questo secolo vi furono celebrati due importanti concili: il [[concilio di Arles (314)|concilio]] del 314, sotto la presidenza del vescovo Marino, per condannare il [[donatismo]]; e [[Concili di Arles|quello del 353]], quando il vescovo [[Saturnino di Arles|Saturnino]] cercò d'imporre l'[[arianesimo]].
Fu nel Concilio di [[Torino]] del [[401]] che l'espressione [[metropolita|autorità metropolitana]] fece la sua comparsa. [[Papa Zosimo]] conferì l'autorità metropolitana al [[vescovo]] di Arles sulle province della [[Gallia Viennense]] e della [[Gallia Narbonense| Gallia Narbonense I e II]]. Tale decisione fu contestata dai vescovi di [[diocesi di Carcassonne e Narbona|Narbona]] e di [[arcidiocesi di Marsiglia|Marsiglia]], facendo valere il concetto che nessun vescovo di una determinata provincia poteva essere ordinato dal vescovo di una provincia straniera. Questo argomento fu riconosciuto da [[papa Bonifacio I]] che, nel [[420]], dichiarò che il primato concesso al vescovo Patroclo di Arles era a titolo puramente personale ed attribuì le funzioni di metropolita al vescovo di [[diocesi di Grenoble-Vienne|Vienne]] nelle [[diocesi]] di [[diocesi di Valence, Die e Saint-Paul-Trois-Châteaux|Valence]], di [[Arcidiocesi di Chambéry, Saint-Jean de Maurienne e Tarantasia|Tarantasia]], di [[diocesi di Ginevra|Ginevra]] e di [[diocesi di Grenoble-Vienne|Vienne]], mentre le altre città della Gallia Viennense e della Narbonense II rimasero sotto l'autorità del metropolita di Arles.<ref>John N.D. Kelly, ''Gran Dizionario Illustrato dei Papi'', Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989, ISBN 88-384-1326-6. p. 123</ref> Un secolo dopo, nel [[551]], la [[provincia ecclesiastica]] di Arles s'ingrandì, incorporando il vescovato d'Uzès.
 
Fu solo agli inizi del V secolo che anche nella [[Gallia]] iniziò ad instaurarsi il sistema [[Sede metropolitana|metropolitano]], già largamente diffuso nelle province orientali dell'Impero. Nel 417 [[papa Zosimo]] conferì l'autorità metropolitana al [[vescovo]] di Arles sulle province della [[Gallia Viennense]] e della [[Gallia Narbonense|Gallia Narbonense I e II]].<ref>Documentazione in ''Gallia christiana novissima'', coll. 21-24, nn. 27-41.</ref> Tale decisione fu contestata dai vescovi di [[Arcidiocesi di Narbona|Narbona]] e di [[arcidiocesi di Marsiglia|Marsiglia]], che facevano valere il concetto che nessun vescovo di una determinata provincia poteva essere ordinato dal vescovo di una provincia straniera; e dai vescovi di [[Arcidiocesi di Vienne|Vienne]], che rivendicavano il diritto metropolitico per il fatto che la città era stata la capitale della provincia Viennense. Questi argomenti furono riconosciuti da [[papa Bonifacio I]] che, nel 420, dichiarò che il primato concesso al vescovo [[Patroclo di Arles]] era a titolo puramente personale ed attribuì le funzioni di metropolita all'arcivescovo di [[arcidiocesi di Vienne|Vienne]]. Nel 426 fu nominato vescovo l'abate [[Onorato di Arles|sant'Onorato]] fondatore dell'[[abbazia di Lerino]] e nel 429 gli successe come vescovo il suo compagno monaco [[Ilario di Arles|sant'Ilario]].
Nel [[794]], al concilio di Francoforte, i confini fra le province di Arles e di Vienne furono nuovamente discussi. La provincia ecclesiastica di Arles perse gli [[arcidiocesi di Aix|arcivescovati di Aix e di Embrun]], che furono elevati al rango di diocesi metropolitane. La provincia ecclesiastica di Arles conservò tuttavia le [[diocesi suffraganea|diocesi suffraganee]] di Marsiglia, [[diocesi di Fréjus-Tolone|Tolone]], [[diocesi di Orange (Francia)|Orange]], [[Diocesi di Valence, Die e Saint-Paul-Trois-Châteaux|Saint-Paul-Trois-Châteaux]], [[arcidiocesi di Avignone|Avignone]], [[diocesi di Vaison|Vaison]], [[diocesi di Cavaillon|Cavaillon]] e Carpentras.
 
Ma le dispute fra le sedi di Arles e di Vienne continuarono per tutta la prima metà del secolo. Il 5 maggio 450 [[papa Leone I]] divise la Gallia Viennense in due [[Provincia ecclesiastica|province ecclesiastiche]] distinte<ref>Testo della lettera papale in ''Gallia christiana novissima'', coll. 39-40, n. 66.</ref>, assegnando a Vienne le [[diocesi di Valence]], [[Diocesi di Grenoble-Vienne|Grenoble]] e [[Diocesi di Ginevra|Ginevra]], mentre ad Arles rimanevano tutte le altre diocesi della provincia, oltre ad alcune della Narbonense II.<ref>John N.D. Kelly, ''Gran Dizionario Illustrato dei Papi'', Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989, ISBN 88-384-1326-6. p. 123</ref>
Nel [[1475]]<ref>[[Papa Giulio II|Giulio della Rovere]], il futuro papa Giulio II giunse ad [[Avignone]] nel [[1474]] con la cura, da parte dello zio [[papa Sisto IV]], del vescovato, presto divenuto arcivescovato, e di quella della legazione di Avignone. (Vedi sito del comune di Avignone [http://www.mairie-avignon.fr/fr/culture/musees/petipal.php qui])</ref>, alla morte dell'arcivescovo di Arles, Philippe de Lévis, papa Sisto IV ridusse il numero delle diocesi appartenenti alla provincia ecclesiastica di Arles, staccandone quella di Avignone, eretta a diocesi metropolitana, alla quale attribuì come diocesi suffraganee quelle di Carpentras, Cavaillon e Vaison.
 
Nel corso del VI secolo, l'importanza di Arles crebbe di nuovo, quando nel 513 [[papa Simmaco]] concesse a [[Cesario d'Arles|san Cesario]] importanti privilegi e poteri, confermati l'anno seguente<ref>''Gallia christiana novissima'', coll. 52-53, n. 110.</ref>, che fecero dell'arcivescovo di Arles il rappresentante della [[Santa Sede]] nelle Gallie e nella [[Hispania]]. Gli storici parlano dell'istituzione di un ''vicariato di Arles''<ref>''Storia della Chiesa'', diretta da [[Hubert Jedin]], vol. III, 1992, pp. 259-263.</ref>, paragonabile a quello di Tessalonica per la Grecia e l'Illirico, che risale già all'epoca di papa Zosimo, ma che si sviluppa soprattutto nel VI secolo. Gli arcivescovi, nella loro qualità di vicari papali, presiedettero a numerosi concili nazionali nel corso del secolo: [[Parigi]] nel 552 e 573; [[Concili di Arles|Arles]] nel 554; [[Orléans]] nel 541 e nel 549; [[Mâcon]] nel 581 e nel 585; [[Lione]] nel 570 e [[Valence (Drôme)|Valence]] nel 574. Durante il VII secolo la primazia di Arles venne meno, fino a scomparire completamente a vantaggio della sede di [[Arcidiocesi di Lione|Lione]].
L'ultimo arcivescovo di Arles fu [[Jean-Marie du Lau d'Alleman]], deposto nel [[1790]] e [[ghigliottina]]to il [[2 settembre]] [[1792]], sarà proclamato [[beato]] da [[papa Pio XI]] il [[17 ottobre]] [[1926]].
 
Nel 794, al [[sinodo di Francoforte]], i confini fra le province di Arles e di Vienne furono nuovamente discussi. La provincia ecclesiastica di Arles perse le sedi di [[Arcidiocesi di Aix|Aix]] e di [[Arcidiocesi di Embrun|Embrun]], che furono elevati al rango di arcidiocesi metropolitane. La provincia ecclesiastica di Arles conservò tuttavia le [[diocesi suffraganea|diocesi suffraganee]] di [[Arcidiocesi di Marsiglia|Marsiglia]], [[diocesi di Fréjus-Tolone|Tolone]], [[diocesi di Orange (Francia)|Orange]], [[Diocesi di Saint-Paul-Trois-Châteaux|Saint-Paul-Trois-Châteaux]], [[arcidiocesi di Avignone|Avignone]], [[diocesi di Vaison|Vaison]], [[diocesi di Cavaillon|Cavaillon]] e [[Diocesi di Carpentras|Carpentras]].
In seguito al [[concordato del 1801|Concordato]] l'arcidiocesi di Arles fu soppressa il [[29 novembre]] [[1801]].
 
Nel 1475, alla morte dell'arcivescovo di Arles, Philippe de Lévis, papa Sisto IV ridusse il numero delle diocesi appartenenti alla provincia ecclesiastica di Arles, staccandone quella di Avignone, eretta a diocesi metropolitana, alla quale attribuì come diocesi suffraganee quelle di Carpentras, Cavaillon e Vaison.
Il Concordato dell'[[11 giugno]] [[1817]] la volle ristabilire con un certo numero di suffraganee, il progetto non venne approvato dalle Camere. Nel 1817 infatti il progetto del concordato dell'11 giugno, ristabilendo le sedi episcopali, proponeva Jean-Claude Leblanc de Beaulieu, vescovo di [[diocesi di Soissons|Soissons]] per la sede di Arles. Di fronte all'opposizione delle Camere, il progetto fu ritirato per essere ripreso parzialmente nella legge del [[4 luglio]] [[1821]], la quale tuttavia risultò questa volta fatale all'arcidiocesi di Arles. Dal [[1822]] l'[[arcidiocesi di Aix|arcivescovo di Aix]] porta anche il titolo di arcivescovo di Arles e di Embrun.
 
L'ultimo arcivescovo di Arles fu [[Jean-Marie du Lau d'Alleman]], deposto nel 1790, imprigionato a Parigi e ucciso dalla folla il 2 settembre 1792, sarà proclamato [[beato]] da [[papa Pio XI]] il 17 ottobre 1926.
La sede arlesiana annovera fra i suoi vescovi alcuni altri grandi santi: [[Onorato di Arles|Sant'Onorato]], [[Ilario di Arles|Sant'Ilario]], [[Cesario di Arles|San Cesario]] e [[Aureliano di Arles|Sant'Aureliano]].
 
La diocesi fu soppressa in seguito al [[Concordato del 1801|concordato]] con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''[[Qui Christi Domini]]'' di [[papa Pio VII]] del 29 novembre 1801 e il suo territorio incorporato in quello dell'[[arcidiocesi di Aix]].
 
Nel giugno 1817 fra [[Santa Sede]] e governo francese fu stipulato un nuovo [[concordato]], cui fece seguito il 27 luglio la bolla ''Commissa divinitus'', con la quale il papa restaurava la sede metropolitana di Arles, con le suffraganee di Marsiglia e di [[Diocesi di Ajaccio|Ajaccio]]. Il 1º ottobre fu nominato nuovo arcivescovo Jean-Claude Leblanc de Beaulieu, vescovo di [[diocesi di Soissons|Soissons]]. Tuttavia, poiché il concordato non entrò in vigore in quanto non ratificato dal Parlamento di Parigi, queste decisioni non ebbero alcun effetto e la sede di Arles non fu mai più ristabilita.
 
Dal 1822 l'[[arcidiocesi di Aix|arcivescovo di Aix]] porta anche il titolo di arcivescovo di Arles.
 
La sede arlesiana annovera fra i suoi vescovi alcuni altri grandi [[Santo|santi]]: [[Onorato di Arles|Onorato]], [[Ilario di Arles|Ilario]], [[Cesario d'Arles|Cesario]] e [[Aureliano di Arles|Aureliano]].
 
==Cronotassi dei vescovi==
Il più antico catalogo episcopale è contenuto in un [[sacramentario]] della Chiesa di Arles; nella sua parte originaria il catalogo è databile all'incirca al 900. L'elenco, compatibile con i [[Dittico|dittici]] per l'uso liturgico, è corrotto in più parti, non contiene nomi di vescovi certi, documentati da altre fonti storiche; e contiene altresì nomi di vescovi dubbi o addirittura spuri.<ref>Il catalogo è riportato da Duchesne, ''op. cit.'', pp. 250-251, e da Albanès, ''op. cit.'', coll. 1-3; Duchesne conclude che il catalogo non può essere utilizzato come fonte sicura se i singoli vescovi non sono confermati da documentati storici.</ref>
 
*''San'' [[Trofimo di Arles|Trofimo]] † (prima del [[250]])
* ''San'' Regolo †<ref>Menzionato in un catalogo episcopale dell'XI secolo (in francese: ''Rieul''), dove sono menzionati i santi vescovi di Arles, è assente nel catalogo più antico.</ref>
* Marciano di Arles † ([[254]] - [[257]])
* Marciano † (menzionato nel 254 circa)<ref>''[[Gallia christiana]]'' e ''La France pontificale'' inseriscono dopo Marciano san Vittore, che secondo Duchesne è frutto dei lavori di un falsario del Cinquecento, Polycarpe de la Rivière.</ref>
* Dionigi<ref> Detto anche, erroneamente, [[Dionigi l'Areopagita]]; indicato come successore di [[Trofimo di Arles|san Trofimo]], si tratta probabilmente di [[Dionigi di Parigi|san Dionigi]] di [[Parigi]]; vedi ''Gallia christiana novissima'' - (T.III) : Arles (archevêques, conciles, prévôts, statuts), p. 12, n° 11: ''…ac postquam sanctus Dionisius Parisium adiit et ...''.</ref>† ?
* Marino † (prima del 313 - dopo il 314)
* Regolo<ref name="Jean-Maurice Rouquette page 227">Jean-Maurice Rouquette (sotto la direzione di) - ''ARLES, histoire, territoires et cultures'', p. 227.</ref>† ?
* Martino †
* Felicissimo † <ref>Vescovo itinerante venuto da Roma che sarebbe successo a Regolo</ref>
* Nicasio †
* Marino † ([[313]] - [[314]])
* Crescenzio †<ref>L'antico catalogo episcopale , dopo Marino, inserisce, di prima mano, i vescovi Martino, Nicasio e Crescenzio, non documentati da altra fonte. Duchesne e Albanès non li inseriscono nelle loro cronotassi.</ref>
* Martino † (?)
* Valentino † (menzionato nel 346)<ref>Un vescovo di nome Valentino, che alcuni autori identificano con il Valentino di Arles, partecipò al [[concilio di Sardica]], celebratosi fra il 342 ed il 344.</ref>
* Nicasio <ref name=JMR227>Jean-Maurice Rouquette (sotto la direzione di), ''ARLES, histoire, territoires et cultures'', p. 227</ref> (?)
* [[Saturnino di Arles|Saturnino]] † (prima del 353 - 362 deposto)<ref>Venne deposto al concilio di Parigi, accusato di eresia [[Arianesimo|ariana]]. Secondo Duchesne, non è certo che fosse già vescovo quando partecipò al [[Concili di Arles|concilio di Arles]] nel 353; la sua assenza nell'antico catalogo è motivata dal fatto che, essendo per un uso liturgico, il catalogo non poteva menzionare un eretico.</ref>
* Crescenzio <ref name=JMR227/> † (?)
* ''San'' Concordio † (menzionato nel 374)<ref>L'epitaffio di Concordio è datato da Albanès nel 380 circa.</ref>
* Valentino † ([[343]] - [[347]]) <ref name="Gallica">Cf. GCN - [T.III], Arles (archevêques, conciles, prévôts, statuts) consultabile su [http://gallica2.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k941738.image.f5.vignettesnaviguer.langEN Gallica]</ref>
* Grato †
* Saturnino d'Arles † ([[347]] - [[361]] deposto<ref>Per [[arianesimo]].</ref><ref name="Gallica"/>)
* Ambrogio ? †
* Concordio † ([[361]] - [[385]])
* Martino ? †
* Grazio<ref name="Gallica"/> † (?)
* Ingenuo † (menzionato nel 396)
* Ambrogio<ref>Potrebbe trattarsi di un riferimento adulatorio a [[sant'Ambrogio]]: [[Louis Duchesne]], ''Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule'', 2002, Tome 1, p. 246</ref> † (?)
* Agostino ? †
* Martino<ref>Potrebbe trattarsi di un riferimento adulatorio a [[san Martino]]: [[Louis Duchesne]], ''Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule'', 2002, Tome 1, p. 246.</ref> † (?)
* Girolamo ? †
* Ingenuo † ([[394]] - [[401]])
* Savino †<ref>I vescovi da Grato a Savino, menzionati nel catalogo episcopale arelatense, sono esclusi da ''Gallia christiana'', ''La France pontificale'' e Gams. Anche Duchesne e Albanès non danno credito all'antico documento, ad eccezione di Ingenuo, che potrebbe essere l'omonimo vescovo che partecipò al concilio di Nimes del 396. Secondo Duchesne, [[Sant'Ambrogio|Ambrogio]], [[Martino di Tours|Martino]], [[Agostino d'Ippona|Agostino]] e [[San Girolamo|Girolamo]] non sarebbero che i nomi dei grandi santi della Chiesa, venerati e ricordati nel catalogo per il suo uso liturgico.</ref>
* Agostino <ref>Potrebbe essere un riferimento adulatorio a [[Sant'Agostino]]: [[Louis Duchesne]], ''Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule'', 2002, Tome 1, p. 246</ref> † (?)
* Erode † (circa 408 - circa 412 deposto)<ref>Vissuto all'epoca dell'usurpatore [[Costantino III (usurpatore)|Costantino III]], che aveva fatto di Arles la sua sede, venne deposto da [[Costanzo III]].</ref>
* Girolamo<ref name="Gallica"/> † (?)
* [[Patroclo di Arles|Patroclo]] † (412 - 426 deceduto)<ref>Assassinato dal ''magister militum'' Flavio Felice. Dopo Patroclo, il catalogo arelatense menziona un Euladio; tuttavia è certo che a Patroclo succedette direttamente Onorato; tutti gli storici lo escludono dalla cronotassi di Arles.</ref>
* Savino<ref name="Gallica"/> † (?)
* ''Sant'''[[Onorato di Arles|Onorato]] † (426 - 14 o 15 gennaio 429 deceduto)
* Erode<ref>Nominato dall'[[Costantino III (usurpatore)|usurpatore Costantino III]]</ref> † ([[408]] - [[412]] deposto <ref>Cacciato da [[Costanzo III]]</ref>)
* ''Sant'''[[Ilario di Arles|Ilario]] † (429 - 5 maggio 449 deceduto)
* Patroclo † ([[412]] - [[426]] deceduto<ref>Assassinato dal ''magister militum'' Flavio Felice</ref>)
* Ravennio † (prima del 22 agosto 449 - dopo il 455)<ref>Ravennio convocò e partecipò ad un concilio celebrato ad Arles in data incerta, che gli autori pongono fra il 455 ed il 461.</ref>
* Euladio<ref name="Gallica"/> † (? - [[426]] deceduto)
* Augustale †<ref>Questo vescovo, assente nel catalogo di Arles, è menzionato nel martirologio geronimiano (''Arelato civitate in Galliis, Agustalis episcopi'', Albanès col. 41). Ammesso da Albanès e ''La France pontificale'', è escluso invece da ''Gallia christiana'' e da Duchesne, per il quale potrebbe essere vescovo di [[Diocesi di Fréjus-Tolone|Tolone]].</ref>
* ''Sant'''[[Onorato di Arles|Onorato]] † ([[427]] - [[14 gennaio]] [[429]] deceduto)
* Leonzio † (prima di gennaio 462 - dopo il 474/475)
* ''Sant'''[[Ilario di Arles|Ilario]] † ([[430]] - [[5 maggio]] [[449]] deceduto)
* ''Sant'''[[Eonio di Arles|Eonio]] † (prima del 494 - 17 agosto 502 deceduto)<ref>Succedette a Leonzio, secondo una lettera di [[Ruricio di Limoges]], di difficile datazione (Albanès mette un 491 con un punto interrogativo). La vita di Cesario d'Arles lo dà come immediato predecessore del grande santo arelatense: gli autori perciò escludono il vescovo Giovanni, menzionato dal catalogo episcopale tra Eonio e Cesario.</ref>
* Ravennio † ([[449]] - [[455]] ?)
* ''San'' [[Cesario d'Arles|Cesario]] † (502 - 27 agosto 542 deceduto)<ref>Menzionato in una data certa per la prima volta nel settembre 506, quando partecipò al concilio di [[Agde]].</ref>
* Augustale † ([[456]] - [[461]])
* Presario ? †<ref>Menzionato nel catalogo episcopale di Arles, ma nessun autore, a partire da ''Gallia christiana'', da credito a questa inserzione. Secondo Klingshirn, nella sua opera su [[Cesario d'Arles]], non esiste la prova dell'esistenza di Presario: {{en}} William E. Klingshirn, [http://books.google.fr/books?id=W26Akd4ep10C&pg=PA86&lpg=PA86&dq=Presaius+arles&source=web&ots=sWkKXnFQoq&sig=DoEazgN-Frk_YHHos8Xz35LYaSo&hl=fr&sa=X&oi=book_result&resnum=2&ct=result#PPA86,M1 ''Caesarius of Arles : The Making of a Christian Community in Late Antique Gaul''], Cambridge University Press, 1994. ISBN 0521528526, p. 86</ref>)
* Leonzio † ([[461]] - [[484]] deceduto)
* ''Sant'''[[EonioAussiano di Arles|Eonio]](prima del 18 ([[485]]ottobre 543 - [[17dopo agosto]]il [[502]]22 maggio 545 deceduto)
* ''Sant'''[[Aureliano di Arles|Aureliano]] † (prima del 23 agosto 546 - 16 giugno 551 deceduto)
* Giovanni † (? - [[502]] deceduto)
* Sapaudo † (circa 552 - 586 deceduto)<ref>È menzionato per la prima al [[Concilio di Parigi (553)|concilio di Parigi]] del 552; secondo [[Gregorio di Tours]] muore nel 596.</ref>
* ''San'' [[Cesario d'Arles|Cesario]] † ([[502]] - [[27 agosto]] [[542]] deceduto)
* Licerio † (586 - 588 deceduto)
* Presario<ref name="Gallica"/> † ([[543]]<ref>Klingshirn nella sua opera su [[Cesario d'Arles]] afferma che non esiste la prova dell'esistenza di Presario: {{en}} William E. Klingshirn, [http://books.google.fr/books?id=W26Akd4ep10C&pg=PA86&lpg=PA86&dq=Presaius+arles&source=web&ots=sWkKXnFQoq&sig=DoEazgN-Frk_YHHos8Xz35LYaSo&hl=fr&sa=X&oi=book_result&resnum=2&ct=result#PPA86,M1 ''Caesarius of Arles : The Making of a Christian Community in Late Antique Gaul''], Cambridge University Press, 1994. ISBN 0521528526, p. 86 </ref>)
* [[Pascasio di Arles|Pascasio]] ? †<ref>L'esistenza di un arcivescovo fra Licerio e san Virgilio non trova concordi gli storici. Secondo Gregorio di Tours, Virgilio succedette immediatamente a Licerio. Pascasio è tuttavia menzionato nell'antico catalogo episcopale di Arles, ma né ''Gallia christiana novissima'', né ''La France pontificale'' e nessuno degli autori successivi da credito al catalogo. Recentemente William E. Klingshirn, nel suo {{en}} [http://books.google.fr/books?id=W26Akd4ep10C&pg=PA86&lpg=PA86&dq=Presaius+arles&source=web&ots=sWkKXnFQoq&sig=DoEazgN-Frk_YHHos8Xz35LYaSo&hl=fr&sa=X&oi=book_result&resnum=2&ct=result#PPA86,M1 ''Caesarius of Arles: The Making of a Christian Community in Late Antique Gaul''], Cambridge University Press, 1994. ISBN 0521528526. p. 86, sostiene che Pascasio non è mai esistito. Di parere contrario sono alcuni autori del passato, come Gregory, Odo, Henri Léonard Bordier in {{fr}} [http://books.google.fr/books?id=dyAJAAAAQAAJ&pg=PA205&lpg=PA205&dq=Paschasius+arles&source=web&ots=iyJigT4YOa&sig=T7aYq3rrKW50DEZ2DE8Pkz6MQlo&hl=fr&sa=X&oi=book_result&resnum=1&ct=result ''Histoire ecclésiastique des Francs''], Firmin Didot, 1861, p. 205; e [[Charles-Louis Richard]] nel suo {{fr}} [http://books.google.fr/books?id=X71IAAAAMAAJ&pg=RA1-PA75&lpg=RA1-PA75&dq=arles+Jacques+du+Broullat&source=web&ots=NqArWVdjP4&sig=PzjstWSM0Z6pKbvMxi5_IiO6WVE&hl=fr&sa=X&oi=book_result&resnum=8&ct=result#PRA1-PA69,M1 ''Bibliothèque sacrée, ou Dictionnaire universel historique, dogmatique, canonique, géographique et chronologique des sciences ecclésiastiques''], 1827, p. 69.</ref>
* Aussiano † ([[543]] - [[546]] deceduto)
* ''San'' [[Virgilio di Arles|Virgilio]] † (588 - ottobre 610 deceduto)<ref>Secondo Gregorio di Tours succedette nel 588 a Licerio. È menzionato nelle lettere di [[Papa Gregorio I|Gregorio Magno]] da giugno 591 a giugno 601. Incerta è la data della morte. La ''France pontificale'' (p. 487), propone quella del 10 ottobre 610, in base ad alcune lettere di [[papa Bonifacio IV]] del 613.</ref>
* ''Sant'''[[Aureliano di Arles|Aureliano]] † ([[546]] - [[551]] deceduto)
* Floriano † (prima del 23 agosto 613 - dopo ottobre 614)
* Sapaudo † ([[552]] - [[586]] deceduto)
* Cipriano ? †<ref>Cipriano è presente nel catalogo episcopale di Arles tra Virgilio e Teodosio; il catalogo ignora Floriano, per cui è incerta la collocazione di questo presunto arcivescovo, se prima o dopo Floriano. È citato come successore di Floriano da Charles-Louis Richard, [http://books.google.fr/books?id=X71IAAAAMAAJ&pg=RA1-PA75&lpg=RA1-PA75&dq=arles+Jacques+du+Broullat&source=web&ots=NqArWVdjP4&sig=PzjstWSM0Z6pKbvMxi5_IiO6WVE&hl=fr&sa=X&oi=book_result&resnum=8&ct=result#PRA1-PA69,M1 ''Bibliothèque sacrée, ou Dictionnaire universel historique, dogmatique, canonique, géographique et chronologique des sciences ecclésiastiques''], 1827, p. 69. Jean-Pierre Papon ne critica l'esistenza, pur ponendolo dopo Floriano ([http://books.google.fr/books?id=MbwBAAAAYAAJ&pg=PA304&lpg=RA1-PA305&ots=6ntWNUm1Mw&dq=Ratbert+concile+rome+769#PPA303,M1 ''Histoire générale de Provence''], p. 303). Accettato da ''Gallia christiana'' dopo Floriano (col. 541) e da ''Gallia christiana novissima'' (col 71) prima di Floriano; è assente invece in ''La France pontificale'', Duchesne e Gams.</ref>
* Licerio † ([[586]] - [[588]] deceduto)
* Teodosio † (prima di agosto 632 - 650 deposto)<ref>Sospeso dalla carica durante il concilio di Chalon-sur-Saône</ref>
* Pascasio † ([[588]])
* Giovanni I † (prima del 659 circa<ref>Datazione controversa, in riferimento ai privilegi concessi dall'arcivescovo di Sens all'abbazia di Saint-Pierre-le-Vif, dove viene citato il vescovo Giovanni: per Fisquet e Gams l'anno è il 658; per Albanès il 659; mentre Duchesne dice 660.</ref> - dopo il 668)<ref>L'antico catalogo menziona in successione due vescovi di nome Giovanni; alcuni autori ipotizzano che le date attribuite a questo vescovo possano in realtà riferirsi a due persone distinte (cfr. Albanès, col. 76, e Gams).</ref>
* ''San'' [[Virgilio di Arles|Virgilio]] † ([[588]] - ottobre [[610]] deceduto)
* Anastasio ? †
* Cipriano<ref name="Gallica"/> † ([[610]] - [[613]] deceduto) <ref>Citato come successore di Floriano da: Charles-Louis Richard, [http://books.google.fr/books?id=X71IAAAAMAAJ&pg=RA1-PA75&lpg=RA1-PA75&dq=arles+Jacques+du+Broullat&source=web&ots=NqArWVdjP4&sig=PzjstWSM0Z6pKbvMxi5_IiO6WVE&hl=fr&sa=X&oi=book_result&resnum=8&ct=result#PRA1-PA69,M1 ''Bibliothèque sacrée, ou Dictionnaire universel historique, dogmatique, canonique, géographique et chronologique des sciences ecclésiastiques''], 1827, p. 69. Jean-Pierre Papon ne critica l'esistenza, pur ponendolo dopo Floriano: Jean-Pierre Papon, [http://books.google.fr/books?id=MbwBAAAAYAAJ&pg=PA304&lpg=RA1-PA305&ots=6ntWNUm1Mw&dq=Ratbert+concile+rome+769#PPA303,M1 ''Histoire générale de Provence''], p. 303</ref>.
* Austroberto ? †<ref>Dopo i due Giovanni, il catalogo di Arles menziona Anastasio e Austroberto, sconosciuti alla storia, mentre ignora Felice, documentato al concilio di [[Roma]] del 679; secondo Fisquet (p. 492) questa omissione rende molto sospetto il catalogo. Anastasio e Austroberto sono esclusi da tutti gli autori fin qui citati.</ref>
* Floriano † ([[613]] - [[614]] deceduto)
* Felice † (prima di ottobre 679 - dopo marzo 680)
* Teodosio † ([[632]] - [[650]] deposto <ref>Sospeso dalla carica dal Concilio di Chalon-sur-Saône</ref>)
* Wolberto † (menzionato il 1º febbraio 683)<ref>Dopo Wolberto, l'antico catalogo arelatense riporta una serie di undici nomi, da Aureliano II ad Arladio compreso, sconosciuti dalle fonti storiche. Nessuno degli autori recenti considera degno di fede questo elenco: ''Gallia christiana'', ''La France pontificale'' e Gams ammettono solo i nomi di Policarpo e Ratberto; Duchesne e ''Gallia christiana novissima'' invece li escludono completamente dalle loro cronotassi.</ref>
* Giovanni I<ref name=Giovanni>Le cronache dimenticano, nella numerazione, il Giovanni in carica fra [[Eonio di Arles|Sant'Eonio]] e [[Cesario d'Arles|San Cesario]]</ref> † ([[651]] - [[675]] deceduto)
* Aureliano II ? †
* Anastasio <ref name="Gallica"/> † (?)
* Policarpo ? †
* Austroberto <ref name="Gallica"/> † (?)
* Martino ? †
* Felice † ([[679]] - [[682]] deceduto)
* Protasio ? †
* Wolberto † ([[683]] - ?)
* Imnodio ? †
* Aureliano II <ref name="Gallica"/> † ([[705]] - [[710]])
* Giorgio ? †
* Policarpo <ref name="Gallica"/> † ([[710]] - [[720]])
* Ratberto ? †
* Martino<ref name="Gallica"/> † ([[720]] - [[725]])
* Cautsario ? †
* Protasio<ref name="Gallica"/> † ([[725]] - [[730]])
* Wilimario ? †
* Paolo Gemmin<ref>Assente sui dittici episcopali, è citato da Pierre Saxi et Gilles Duport</ref> † ([[730]] - [[737]])
* Wiliario ? †
* Imnodio † ([[737]] - [[738]])
* Arladio ? †
* Giorgino † ([[738]] - [[740]])
* Elifanto † (prima del 788 - dopo il 794)
* Ratberto † ([[769]] - [[769]])<ref>Dopo Ratberto, il canonico Saxi indica un elenco cronologico di vescovi (fino a Luponi) le cui date sono poco attendibiliGilles Duport, [http://books.google.fr/books?lpg=PA155&dq=Wilimaris+archev%C3%AAque+Arles&pg=PA153&id=TaoAAAAAcAAJ&ots=a2odILPkiH#PPA155,M1 ''Histoire de l'Eglise D'Arles''], 1690, p. 155</ref>
* Lupone ? †<ref>Menzionato nel catalogo arelatense, ma senza nessun'altra documentazione storica a favore. Escluso da tutti gli autori citati.</ref>
* Cavisario † ?
* Giovanni II † (prima dell'811 - dopo l'816)
* Wilimario † ?
* Notone † (prima di novembre 824 - dopo l'844<ref>La data di morte tradizionalmente attribuita a Notone, 25 aprile 851, non è sostenuta da alcun documento (Albanès, col. 84).</ref>
* Wiliario † ?
* ''San'' Rotlando o Rolando † (prima dell'852 circa - 19 settembre 869 deceduto)
* Arladis † ?
* Rostagno † (prima di marzo 871 - circa 913 deceduto)<ref>Secondo Albanès (coll. 97-98), Rostagno potrebbe aver governato l'arcidiocesi oltre il 913, anno tradizionalmente accettato dagli altri autori come quello del suo decesso.</ref>
* Elifanto † ([[788]] - [[794]])
** Ponzio ? † (914) (vescovo eletto)<ref>Non prende possesso della sede, vedi: Jean-Pierre Papon, [http://books.google.fr/books?id=MbwBAAAAYAAJ&pg=PA306 ''Histoire générale de Provence''], Moutard, 1777, p. 306: «…la sede di Arles rimase vacante per un anno, dopo il quale Pons, [[Diocesi di Orange (Francia)|vescovo di Orange]], ne fu nominato ma non prese mai possesso della sede stessa.» Nessun altro autore accenna a questa nomina, mentre invece è documentato che quando Ponzio divenne vescovo di Orange nel 914, la sede di Arles era vacante.</ref>
* [[Luponi]]<ref name="Gallica"/> †
* [[Manasse d'Arles|Manasse]]<ref>Nipote di [[Ugo di Provenza]], tenne contemporaneamente altre diocesi in [[Italia]], fra le quali [[arcidiocesi di Milano|quella di Milano]] nel 948</ref> † (prima del 920 - dopo novembre 961)
* Rustano † (menzionato nell'[[806]])
* Iterio † (prima di marzo 963 - circa 981 dimesso)<ref>Dubbia è la data di dimissione di Iterio, soprattutto perché continuò ad utilizzare il titolo di ''arcivescovo'' in documenti posteriori al 981. Di certo Annone è documentato per la prima volta come arcivescovo nel mese di giugno 981.</ref>
* Giovanni II<ref name=Giovanni/> † ([[811]] - [[819]] deceduto)
* Annone † (prima di giugno 981 - 994 dimesso)<ref>Ritiratosi a [[abbazia di Cluny|Cluny]], morì lo stesso anno, il 18 novembre.</ref>
* Notone † ([[820]] - [[25 aprile]] [[851]] deceduto)
** ''Sede vacante o vescovi non noti (994 - ?)''<ref>Il catalogo episcopale di Arles non menziona alcun vescovo tra Annone e Pons; nessun documento storico accenna ad una sede vacante. In ogni caso il canonico Pierre Saxi, colloca in questo periodo due vescovi: Ugo o Eudo, dal 995 al 997; e Almarico, dal 997 al 1005 (cfr. Gilles Duport, [http://books.google.fr/books?id=TaoAAAAAcAAJ&pg=PA193 ''Histoire de l'Eglise D'Arles''], 1690, pp. 167-168). ''Gallia christiana'' esclude queste ipotesi di Saxi.</ref>
* Rotlando † ([[852]] - [[19 settembre]] [[869]] deceduto)
* Pons de Marignane † (prima del 1005 - dopo giugno 1029 dimesso)<ref>Ritiratosi presso l'[[Abbazia di San Vittore (Marsiglia)|abbazia di San Vittore]] a [[Marsiglia]].</ref>
* Gualtiero † ?
* RostangoRaimbaud de Reillanne † ([[870]]circa 1030 - circa1065 o [[913]]1067 decedutodimesso)
* [[Aicardo di Arles|Aicardo]] † (prima del 1070 - 1080 deposto)<ref>Deposto dal concilio di Avignone del 1080, durante il quale fu eletto Gibelino.</ref>
** Ponzio † ([[914]] - [[914]]) (vescovo eletto) <ref>Non prende possesso della sede, vedi: Jean-Pierre Papon, [http://books.google.fr/books?id=MbwBAAAAYAAJ&pg=PA304&lpg=PA304&dq=Jean+Ier+eveque++arles&source=web&ots=6ntWMQm0Ro&sig=PNZHtSEq_JWSz7lKXApoV7MiR-o&hl=fr&sa=X&oi=book_result&resnum=7&ct=result#PPA306,M1 ''Histoire générale de Provence''], Moutard, 1777, p. 306: «…la sede di Arles rimase vacante per un anno, dopo il quale Pons, vescovo di Orange, ne fu nominato ma non prese mai possesso della sede stessa.»</ref>
** Aicardo di Arles † (1080 - agosto 1113 deceduto) (illegittimo)<ref>Martin Aurell, Jean-Paul Boyer et Noël Coulet, ''La Provence au Moyen Âge'', p. 46.</ref>
* [[Manasse d'Arles]]<ref>Nipote di [[Ugo di Provenza]], tenne contemporaneamente altre diocesi in [[Italia]], fra le quali [[arcidiocesi di Milano|quella di Milano]] nel [[948]]</ref> † ([[920]] - [[959]] deceduto)
* [[Gibelino di Sabran]] † (1080 - 1107 nominato patriarca di [[Patriarcato Latino di Gerusalemme|Gerusalemme]])
* Iterio † ([[963]] - [[981]] dimesso)
** Annone''Sede vacante ([[981]] 1107- [[994]] dimesso 1115)''<ref>RitiratosiDi afatto [[abbaziaoccupata da Aicardo di Cluny|Cluny]],Arles morìfino loalla stessosua annomorte.</ref>)
* Atton di Bruniquel † (prima di ottobre 1115 - 6 marzo circa 1129 deceduto)
** ''Sede vacante o vescovi non noti † ([[994]] - [[1005]])''<ref>In ogni caso il canonico Pierre Saxi, colloca in questo periodo due vescovi: Ugo, dal [[995]] al [[997]] e Almarico, dal [[997]] al [[1005]]. (Gilles Duport, [http://books.google.fr/books?lpg=PA155&dq=Wilimaris+archev%C3%AAque+Arles&pg=PA153&id=TaoAAAAAcAAJ&ots=a2odILPkiH#PPA167,M1 ''Histoire de l'Eglise D'Arles''], 1690, pp. 167-168)</ref>
* Bernard Garin (o Guérin) † (prima di agosto 1129 - 2 marzo circa 1138 deceduto)
* Pons de Marignane † ([[1005]] - [[1029]] dimesso <ref>Ritiratosi presso l'[[Abbazia di San Vittore (Marsiglia)|Abbazia di San Vittore]] a [[Marsiglia]].</ref>)
* Guillaume Monge † (prima di agosto 1139 - 28 dicembre 1141 deceduto)
* Raimbaud de Reillanne (o ''Raimbaud d'Arles'') † ([[1030]] - [[1065]] dimesso)
* Raimond de Montredon † (1142 - 16 aprile 1160 deceduto)
* [[Aicardo di Arles]] † ([[1070]] - [[1080]] deposto) <ref>Deposto dal Concilio di Avignone del 1080</ref>)
** Aicardo di Arles † ([[1080]] - [[1098]]) (illegittimo)<ref>Martin Aurell, Jean-Paul Boyer et Noël Coulet - ''La Provence au Moyen Âge'', p. 46</ref>
* [[Gibelino di Sabran]] † ([[1090]] - [[1107]] nominato patriarca di [[Patriarcato Latino di Gerusalemme|Gerusalemme]] <ref>Non entrò mai nella sede di Arles, poiché impedito con la forza dagli abitanti della città.</ref>)
** ''Sede vacante (1107-1115)'' <ref>Di fatto occupata da Aicardo di Arles fino al [[6 aprile]] [[1112]], data della sua morte</ref>
* Attone di Bruniquel † ([[1115]] - [[6 marzo]] [[1129]] deceduto)
* Bernard Garin (o Guérin) † ([[1129]] - [[2 marzo]] [[1138]] deceduto)
* Guillaume Monge † ([[1138]] - [[1º gennaio]] [[1142]] deceduto)
* Raimon de Montredon † ([[1142]] - [[16 aprile]] [[1160]] deceduto)
** ''Sede vacante (1160-1163)''
* Raimon de Bollène † ([[1163]] - [[22 giugno]] [[1182]] deceduto)
* Pierre Isnard † ([[1183]] - 30 novembre [[o 1º dicembre 1190]] deceduto)
* Imbert d'Eyguières † ([[prima di ottobre 1191]] - [[20 luglio]] [[1202]] deceduto)
* Michel de Mouriès (o de Morèse) ([[1202]] - [[21 luglio]] [[1217]] dimesso)
* Hugues I † ([[10 febbraio]] [[1217]] - [[29 agosto]] [[1217]] deceduto)
* Hugues Béroard † ([[25 giugno]] [[1218]] - [[18 novembre]] [[1232]] deceduto)
* Jean Baussan † ([[23 gennaio]] [[1234]] - [[24 novembre]] [[1258]] deceduto)
* Bertran Malferrat † ([[25 novembre]] [[1258]] - [[25 maggio]] [[1262]] deceduto)
* Florent † ([[28 novembre]] [[1262]] - [[29 giugno]] [[1266]] deceduto)
* [[Bertran de Saint-Martin]], [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † ([[11 ottobre]] [[1266]] - [[3 giugno]] [[1273]] nominato vescovo di [[Sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto|Sabina]])
* [[Bernard de Languissel]] † ([[1273]] - [[12 aprile]] [[1281]] nominato vescovo di [[Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|Porto e Santa Rufina]])
* Bertrand Amalric † ([[20 dicembre]] [[1281]] - [[31 marzo]] [[1286]] deceduto)
* Rostaing de la Capre † ([[5 agosto]] [[1286]] - [[22 agosto|22]] o [[23 agosto]] [[1303]] deceduto)
* Peire de Ferrières † ([[30 gennaio]] [[1304]] - [[8 novembre]] [[1307]] deceduto)
* [[Arnaud de Faugères]] † ([[30 gennaio]] [[1308]] - [[19 dicembre]] [[1310]] nominato vescovo di [[Sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto|Sabina]])
* Gaillard de Faugères † ([[12 gennaio]] [[1311]] - [[24 gennaio]] [[1318]] nominato vescovo di [[diocesi di Angoulême|Angoulême]])
* Gaillard de Saumate † ([[8 febbraio]] [[1318]] - [[31 luglio]] [[1323]] deceduto)
* Gasbert de Valle † ([[26 agosto]] [[1323]] - [[1º ottobre]] [[1341]] nominato arcivescovo di [[diocesi di Carcassonne e Narbona|Narbona]])
* Jean de Cardonne † ([[3 ottobre]] [[1341]] - [[23 novembre]] [[1348]] deceduto)
* [[Étienne AldobrandiAldebrand]], [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † ([[14 agosto]] [[1348]] - [[22 dicembre]] [[1350]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Tolosa|Tolosa]])
* [[Etienne de la Garde|Étienne de la Garde]] † ([[8 gennaio]] [[1351]] - [[19 maggio]] [[1361]] deceduto) <ref>Nel [[1350]] era stato creato [[cardinale]] da [[papa Clemente VI]].</ref>
* Guillaume de la Garde † ([[16 giugno]] [[1361]] - [[1374]] deceduto)<ref>Il 12 dicembre 1371 è nominato patriarca titolare di [[Patriarcato di Gerusalemme dei Latini|Gerusalemme]].</ref>
* [[Pierre de Cros (pseudocardinale)|Pierre de Cros]], [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † ([[2 agosto]] [[1374]] - gennaio [[1388]] dimesso)
* François de Conzié † ([[20 gennaio]] [[1388]] - [[17 ottobre]] [[1390]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Tolosa|Tolosa]])
* [[Jean de Rochechouart]] † ([[17 ottobre]] [[1390]] - [[13 dicembre]] [[1398]] deceduto)
* [[Antipapa Benedetto XIII|Pietro de Luna]] † (1398 - 1404 dimesso)<ref>L'antipapa Benedetto XIII mantenne per sé, fino a quando fu cacciato da Avignone, la sede di Arles, nominandovi degli amministratori apostolici: Guglielmo, vescovo di Marsiglia; Arduino, vescovo di Angers; Antonio, vescovo ''Bolsinensis'' (cfr. Muro Lucano).</ref>
** ''Sede vacante (1398-1404)''<ref>Data in cui [[antipapa Benedetto XIII|Pietro de Luna]] viene cacciato da Avignone.</ref>, periodo durante il quale [[antipapa Benedetto XIII|Pietro de Luna]], antipapa con il nome di Benedetto XIII, nomina successivamente vari amministratori per la parte spirituale, riservandosi le entrate dell'arcivescovado<ref>Jean-Pierre Papon, ''Histoire générale de Provence'', p. 314 : [http://books.google.fr/books?id=MbwBAAAAYAAJ&pg=PA0&lpg=PA0&dq=Jean-Pierre+Papon+bertrand+de+Saint-martin&source=web&ots=6ntVKVl0Sv&sig=qTRrBGEj3o7eOQRaHLBfhspujtw&hl=fr&sa=X&oi=book_result&resnum=2&ct=result#PPA314,M1 qui].</ref>.
* [[Artaud de Mélan]] † ([[17 dicembre]] [[1404]] - [[1º novembre]] [[1410]] deceduto)
** [[Jean Allarmet de Brogny]] † ([[24 novembre]] [[1410]] - [[3 dicembre]] [[1423]] dimesso) (amministratore apostolico)
* ''Beato'' [[Louis Aleman]] † ([[3 dicembre]] [[1423]] - [[25 maggio]] [[1426]] dimesso, nominato amministratore apostolico)
** ''Beato'' Louis Aleman † ([[25 maggio]] [[1426]] - [[11 aprile]] [[1440]] deposto) (amministratore apostolico)
** Robert Damiani † ([[28 maggio]] [[1440]] - [[26 ottobre]] [[1442]] dimesso) (amministratore apostolico)
** Barthélémy † ([[26 ottobre]] [[1442]] - [[20 ottobre]] [[1443]] dimesso) (amministratore apostolico)
** Jean de Bellavalle † ([[20 novembre 1443 - 27 ottobre]] 1447 nominato vescovo di [[1443]]Diocesi -di ?Angers|Angers]]) (amministratore apostolico)
** Pierre du Lac, O.S.B. † (?27 -ottobre [[1447]] - ?) (vescovo eletto)<ref>Non prese possesso della sua sede.</ref>
** [[Guillaume d'Estouteville]] † ([[1449]] - [[1449]]) (amministratore apostolico)
* ''Beato'' Louis Aleman † ([[19 dicembre]] [[1449]] - [[16 settembre]] [[1450]] deceduto) (per la seconda volta)
** [[Pietro di Foix (pseudocardinale)|Pietro di Foix]] † ([[25 settembre]] [[1450]] - [[24 marzo]] [[1463]] dimesso) (amministratore apostolico)<ref>Arcivescovo [[commenda]]tario.</ref>
* [[Philippe de Lévis (1435-1475)|Philippe de Lévis]] † ([[24 marzo]] [[1463]] - [[4 novembre]] [[1475]] deceduto)
* [[Eustache de Lévis]] † ([[20 novembre]] [[1475]] - [[21 aprile]] [[1489]] deceduto)
* Nicola[[Niccolò Cybo]] † ([[24 aprile]] [[1489]] - luglio [[1499]] deceduto)
* Jean Ferrier I † ([[26 luglio]] [[1499]] - [[17 gennaio]] [[1521]] deceduto)
* Jean Ferrier II † ([[17 gennaio]] [[1521]] succeduto - [[1550]] deceduto)
* Jacques du Broullat † ([[28 novembre]] [[1550]] - [[1560]] deposto)
** [[Robert de Lénoncourt]] † ([[7 febbraio]] [[1560]] - [[4 febbraio]] [[1561]] deceduto) (amministratore apostolico)
* [[Antoine I d'Albon|Antoine d'Albon]] † ([[1561]] - [[1562]] dimesso)
** [[Ippolito II d'Este|Ippolito d'Este]] † ([[1562]] - [[1566]] dimesso) (amministratore apostolico)
** [[Prospero Santacroce]] † ([[17 giugno]] [[1566]] - [[15 marzo]] [[1574]] dimesso) (amministratore apostolico)
* Silvio Santacroce † ([[15 marzo]] [[1574]] - [[1598]] dimesso)
* Orazio Montano † ([[15 novembre]] [[1598]] - [[11 settembre]] [[1603]] deceduto)
* Gaspard du Laurens † ([[27 giugno]] [[1605]] - [[12 luglio 1630]] deceduto)
* Jean Jaubert de Barrault † ([[12 maggio]] [[1631]] - [[30 luglio]] [[1643]] deceduto)
* François Adhémar de Monteil de Grignan † ([[16 gennaio]] [[1645]] - [[9 marzo]] [[1689]] deceduto)
* Jean-Baptiste Adhémar de Monteil de Grignan † ([[9 marzo]] [[1689]] - [[11 novembre]] [[1697]] deceduto)
* [[François de Mailly]] † ([[7 novembre]]aprile [[1698]] - [[1º dicembre]] [[1710]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Reims|Reims]])
* Jacques II de Forbin-Janson † ([[1º giugno]] [[1711]] - [[13 gennaio]] [[1741]] deceduto)
* [[Jacques Bonne-Bonne Gigault de Bellefonds]] † ([[20 dicembre]] [[1741]] - [[2 maggio]] [[1746]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Parigi|Parigi]])
* Jean-Joseph Chapelle de Saint-Jean de Jumilhac † ([[19 settembre]] [[1746]] - [[20 febbraio]] [[1775]] deceduto)
* ''Beato'' [[Jean-Marie du Lau d'Alleman]] † ([[24 aprile]] [[1775]] - [[2 settembre]] [[1792]] deceduto)
** ''Sede vacante (1792-1801)''
 
== Note ==
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==Bibliografia==
* {{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], [[Lipsia|Leipzig]], 1931, pp. 493-495&nbsp;493–495
* {{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [httphttps://sul-derivativesarchive.stanford.eduorg/derivative?CSNID=00002716&mediaType=applicationdetails/pdfhierarchiacathol01eubeuoft/page/103/mode/1up vol. 1], pp. 103-104&nbsp;103–104; [httphttps://sul-derivativesarchive.stanford.eduorg/derivative?CSNID=00002717&mediaType=applicationdetails/pdfhierarchiacathol02eubeuoft/page/93/mode/1up vol. 2], p. &nbsp;93; [httphttps://sul-derivativesarchive.stanford.eduorg/derivative?CSNID=00002718&mediaType=applicationdetails/pdfhierarchiacathol03eube/page/116/mode/1up vol. 3], p. &nbsp;116; [httphttps://sul-derivatives.stanfordarchive.eduorg/derivativedetails/hierarchiacathol04eubeuoft/page/92/mode/1up?CSNIDview=00002719&mediaType=application/pdftheater vol. 4], p. &nbsp;92; [httphttps://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/97/mode/1up vol. 5], p. &nbsp;97; [httphttps://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/97/mode/1up vol. 6], p. &nbsp;97
*{{fr}} [[Louis Duchesne]], [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k107955h/f95.image ''Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule''], vol. I, Paris, 1907, pp.&nbsp;86–146 e 249-262
;in [[lingua francese|francese]]:
*{{fr}} Jean-Pierre Papon, [http://books.google.fr/books?id=MbwBAAAAYAAJ&pg=PA1#v=onepage&q&f=false ''Histoire générale de Provence''], tomo I, Paris, 1777
*{{la}} [[Denis de Sainte-Marthe]], [http://books.google.it/books?id=uVmjfXlEMJcC&printsec=frontcover&hl=fr#v=onepage&q&f=false ''Gallia christiana''], vol. I, Parigi, 1715, coll. 515-628
*Jacques Marie Trichaud, ''Histoire de l'Église d'Arles'', Nimes, Paris, 1857
*{{fr}} Honoré Fisquet, ''La France pontificale. Aix, Arles, Embrun'', [http://books.google.fr/books?id=SqXlk4ZpoKgC&pg=PA359 prima parte, pp. 359-528], [http://books.google.fr/books?id=2jrH-24ti5IC&pg=PA529 seconda parte, pp. 529-792]
*Édouard Baratier (sotto la direzione di), ''Histoire de la Provence'', Privat Editeur, Toulouse 1969
*[[Louis{{lingue|la|fr}} Duchesne]]Joseph Hyacinthe Albanès, [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k107955hbpt6k941738/f4.image ''FastesGallia épiscopauxchristiana denovissima. l'ancienne GauleArles''], 1907Valence, 1901
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=9Jd6UdDs2aoC&pg=PA245 Bolla ''Qui Christi Domini''], in ''Bullarii romani continuatio'', Tomo XI, Romae, 1845, pp.&nbsp;245–249
* Louis Duchesne, ''Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule'', Elibron Classics, 2002
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=as_XHufGgeYC&pg=PA577 Bolla ''Paternae charitatis''], in ''Bullarii romani continuatio'', Tomo XV, Romae, 1853, pp.&nbsp;577–585
* Biarne, Jacques ; Colardelle, Renée ; Février, Paul-Albert ; Bonnet, Charles ; Descombes, Françoise ; Gauthier, Nancy ; Guyon, Jean ; Santschi, Catherine, ''Provinces ecclesiastiques de Vienne et d'Arles'' (Viennensis et Alpes Graiae et Poeninae), Paris : De Boccard; ''Topographie chrétienne des cités de la Gaule : des origines au milieu du VIIIème siècle'', 1986, vol. 3. - 149, ISBN 2-7018-0029-3
* Jacques Marie Trichaud, ''Histoire de l'Église d'Arles'', Nimes, Paris, 1857
* Joseph Hyacinthe Albanés, ''Gallia christiana novissima''; opera accessibile su [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k941738 Gallica] o [http://gallica2.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k941738.image.f5.vignettesnaviguer.langFR Gallica2]
* Édouard Baratier (sotto la direzione di), ''Histoire de la Provence'', Toulouse, Privat Editeur, 1969
* Jean-Rémy Palanque (sotto la direzione di), [http://books.google.fr/books?id=i-3b729fpZUC&pg=PA1&lpg=PA1&dq=dioc%C3%A8se+aix+schisme+f%C3%A9licien&source=bl&ots=2_jkezjZju&sig=IeaEdihuwvUYJgTbhhVIrNq15Hw&hl=fr&ei=CebRSrGRCY624QbRx_2GAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CAoQ6AEwAQ#v=onepage&q=&f=false ''Le diocèse d'Aix en Provence''], Paris, Editions Beauchesne - Collection, Histoire des diocèses de France - 1975 - ISBN 2-7010-0161-7
* Jacques Biarne, Renée Colardelle, Paul-Albert Février, Charles Bonnet, Françoise Descombes, Nancy Gauthier, Jean Guyon, Catherine Santschi, ''Provinces ecclesiastiques de Vienne et d'Arles'' (Viennensis et Alpes Graiae et Poeninae), Paris, De Boccard; ''Topographie chrétienne des cités de la Gaule : des origines au milieu du VIIIème siècle'', 1986, vol. 3. - 149, ISBN 2-7018-0029-3
* Gérard Cholvy (a cura di), ''Un évêque dans la tourmente révolutionnaire, Jean Marie du Lau, archevêque d'Arles, et ses compagnons martyrs, 1792-1992''. Colloque du IIème centenaire tenu à Arles les 2-4 octobre 1992. Montpellier, Université Paul Valéry, 1995, 135 p.
* Jean-Rémy Palanque (sotto la direzione di), [http://books.google.fr/books?id=i-3b729fpZUC&printsec=frontcover&hl=fr#v=onepage&q&f=false ''Le diocèse d'Aix en Provence''], Paris, Editions Beauchesne - Collection, ''Histoire des diocèses de France 3'' - 1975 - ISBN 2-7010-0161-7
* Gérard Cholvy (a cura di), ''Un évêque dans la tourmente révolutionnaire, Jean Marie du Lau, archevêque d'Arles, et ses compagnons martyrs, 1792-1992''. Colloque du IIème centenaire tenu à Arles les 2-4 octobre 1992. Montpellier, Université Paul Valéry, 1995
 
==Voci correlate==
*[[Cattedrale di Arles]]
*[[concilio di Arles (314)|Primo concilio di Arles]]
*[[Arcidiocesi di Aix]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* Dati riportati su [http://www.catholic-hierarchy.org www.catholic-hierarchy.org] alla pagina [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/da531.html]
*{{fr}} [https://web.archive.org/web/20131213144817/http://aixarles.catholique.fr/ Sito web] dell'[[arcidiocesi di Aix]]
;in [[lingua francese|francese]]:
* [https://web.archive.org/web/20090106010846/http://www.ag13.org/departement/histoire/evec004.htm Cronotassi] redatta dall'''Association généalogique des Bouches-du-Rhône''
* [http://www.diocese-aixarles.org Le site internet du diocèse d'Aix et Arles]
* [http://www.gallican.org/origrite.htm Origine du rite gallican en France], et le rôle des évêques d'Arles
* [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k107955h Louis Duchesne - ''Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule''] su Gallica
* [http://books.google.fr/books?id=MbwBAAAAYAAJ&pg=PA0&lpg=PA0&dq=Jean-Pierre+Papon+bertrand+de+Saint-martin&source=web&ots=6ntVKVl0Sv&sig=qTRrBGEj3o7eOQRaHLBfhspujtw&hl=fr&sa=X&oi=book_result&resnum=2&ct=result#PPA1,M1 Jean-Pierre Papon - ''Histoire générale de Provence'']
* [http://gallica2.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k941738.image.f5.vignettesnaviguer.langEN GCN - (T.III) : Arles (archevêques, conciles, prévôts, statuts)] su Gallica
* [http://www.patrimoine.ville-arles.fr/images/document/eveques_Heijmans_Arles.pdf Sur le site du patrimoine, les évêques arlésiens de Trophime à Virgile]
* [http://www.patrimoine.ville-arles.fr/images/document/cite_episcopale_Trophime_Arles_Eggert.pdf Sur le site du patrimoine, histoire du palais archiépiscopal d'Arles]
* [http://www.tourisme.ville-arles.fr/a2/a2c.htm Le Palais de l'Archevêché sur le site de l'Office de Tourisme d'Arles]
* [http://www.ag13.org/departement/histoire/evec004.htm Liste des archevêques d'Arles établie par l'association généalogique des Bouches-du-Rhône]
 
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