Maurice Ravel: differenze tra le versioni
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==== Boléro ====
{{vedi anche|Boléro (Ravel)}}
L'ultima composizione che Ravel completò negli [[anni '20]], ''[[Boléro (Ravel)|Boléro]]'', divenne la sua più famosa. Gli fu
Nota è la polemica sorta fra Ravel e lo stesso Toscanini dopo che il celebre direttore diresse il ''Boléro'' a New York in prima esecuzione il 4 maggio 1930, affrettando esageratamente il tempo e allargando il movimento nel finale. L'autore ricordò a Toscanini che la sua opera andava eseguita con un unico tempo dall'inizio alla fine e nessuno poteva prendersi certe libertà. Quando il direttore gli disse: "Se non la suono a modo mio, sarà senza effetto", Ravel disse: "i virtuosi sono incorreggibili, sprofondati nelle loro chimere come se i compositori non esistessero"<ref name=Ravel />.
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|contenuto = I suoi ultimi anni furono crudeli, perché stava gradualmente perdendo la memoria e alcune delle sue capacità di coordinamento e ovviamente ne era del tutto consapevole.<br/><div style="text-align:right;">''Igor Stravinsky''<ref>{{cita|Nichols (1987)|p. 173}}.</ref></div>
}}
[[File:Ravel's grave LP.jpg|thumb|Tomba di Ravel]]▼
Nell'ottobre del 1932 Ravel subì un colpo alla testa in un incidente di taxi. La lesione non fu ritenuta grave all'epoca, ma in uno studio condotto per il ''[[British Medical Journal]]'' nel 1988 il neurologo R.A. Henson concluse che potrebbe aver esacerbato una condizione cerebrale esistente.<ref name="h1586">{{cita|Henson|p. 1586}}.</ref> Già nel 1927 gli amici intimi erano preoccupati per la crescente distrazione di Ravel e nel giro di un anno dall'incidente iniziò a sperimentare sintomi che suggerivano un'[[afasia]].<ref>{{cita|Orenstein (1991)|p. 105}}.</ref> Prima dell'incidente aveva iniziato a lavorare alla musica per un film, ''[[Don Chisciotte (film 1933)|Don Chisciotte]]'' (1933), ma non riuscì a rispettare il programma di produzione e [[Jacques Ibert]] scrisse la maggior parte della partitura.<ref>{{cita|Nichols (2011)|p. 330}}.</ref> Ravel completò tre canzoni per baritono e orchestra per il film che furono pubblicate come ''Don Quichotte à Dulcinée''. La partitura orchestrale del manoscritto era scritta a mano da Ravel, ma Lucien Garban e Manuel Rosenthal aiutarono nella trascrizione. Ravel non compose più nulla dopo questo,<ref name="h1586" /> riuscì soltanto a realizzare ancora l'orchestrazione di ''[[Ronsard à son âme]]'' nel 1935. L'esatta natura della sua malattia non è nota; gli esperti hanno escluso la possibilità di un [[Neoplasia|tumore]] e hanno suggerito in vario modo [[demenza frontotemporale]], [[malattia di Alzheimer]] e [[malattia di Creutzfeldt-Jakob]].<ref>{{cita|Henson|pp. 1586-1588}}.</ref>{{#tag:ref|Nel 2008 "The New York Times" ha pubblicato un articolo che suggerisce che i primi effetti della demenza frontotemporale nel 1928 potrebbero spiegare la natura ripetitiva di "Boléro".<ref>Blakeslee, Sandra. [https://www.nytimes.com/2008/04/08/health/08brai.html "A Disease That Allowed Torrents of Creativity"], ''The New York Times'', 8 April 2008</ref> A questo seguì un articolo del 2002 in ''The European Journal of Neurology'', che esaminava la storia clinica di Ravel e sosteneva che "Boléro" e il Concerto per pianoforte per la mano sinistra suggeriscono entrambi l'impatto del neurologico malattia.<ref>{{cita|Amaducci et al.|p. 75}}.</ref>|group= n}} Sebbene non fosse più in grado di scrivere musica o esibirsi, Ravel rimase attivo fisicamente e socialmente fino ai suoi ultimi mesi. Henson nota che Ravel aveva conservato la maggior parte o tutte le sue immagini uditive e poteva ancora sentire la musica nella sua testa.<ref name=h1586/>
Nel 1937 Ravel iniziò a soffrire di dolori per le sue condizioni e fu esaminato da Clovis Vincent, un noto neurochirurgo parigino. Vincent consigliò il trattamento chirurgico. Riteneva improbabile un tumore e si aspettava di trovare una dilatazione [[Ventricoli cerebrali|ventricolare]] che la chirurgia poteva impedire di far progredire. Il fratello di Ravel, Edouard, accettò questo consiglio; come commenta Henson, il paziente non era in uno stato tale da esprimere una visione ponderata. Dopo l'operazione sembrò che ci fosse un miglioramento delle sue condizioni, ma ebbe vita breve e presto cadde in coma. Morì il 28 dicembre, all'età di 62 anni.<ref>{{cita|Henson|p. 1588}}.</ref>
▲[[File:Ravel's grave LP.jpg|thumb|Tomba di Ravel]]
Il 30 dicembre 1937 vi furono i funerali solenni a cui parteciparono molti artisti, tra cui Stravinskij, [[Francis Poulenc|Poulenc]], [[Darius Milhaud|Milhaud]] e personalità delle istituzioni tra cui il ministro dell'educazione Jean Zay<ref>{{cita|Piovano|p. 73}}.</ref>. Ravel fu sepolto accanto ai suoi genitori in una tomba di granito nel cimitero di [[Levallois-Perret]], a nord-ovest di Parigi<ref>{{cita|Restagno|p. 37}}.</ref>. Era [[ateismo|ateo]] e non ci furono cerimonie religiose.<ref>[http://www.maurice-ravel.net/religion.htm "Ravel and religion"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150105034959/http://www.maurice-ravel.net/religion.htm|data=5 gennaio 2015}}, Maurice Ravel, retrieved 11 March 2015</ref>
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