Requie a l'anema soja...: differenze tra le versioni

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{{Dramma
'''Requie a l'anema soja''', è una [[commedia]] in atto unico scritta da [[Eduardo De Filippo]] nel [[1926]], poi ribattezzata '''I morti non fanno paura''' nel [[1952]]; è contenuta nella raccolta intitolata ''[[Cantata dei giorni pari]]''.
|Titoloitaliano = I morti non fanno paura
 
|Nome = Eduardo
==Storia==
|Cognome = De Filippo
Inserita tra le più celebri [[Uomo e galantuomo]] ([[1922]]) e [[Ditegli sempre di sì]] ([[1927]]), la commedia è una farsa macabra che fu scritta da Eduardo probabilmente dopo il suo ritorno con [[Vincenzo Scarpetta]] seguito alla fallimentare esperienza del teatro in lingua della compagnia Carini.
|Dramma = Commedia
 
|PostDramma = in un atto unico
L'atto unico fu rappresnetato per la prima volta al [[Teatro Kursaal]] di [[Napoli]] il [[12 gennaio]] [[1923]] dalla compagnia ''Teatro Umoristico I De Filippo'', per poi essere ripreso il [[9 maggio]] [[1952]] al [[Teatro Piccolo Eliseo|Piccolo Eliseo]] di [[Roma]] con il nuovo titolo '''I morti non fanno paura'''.
|Titolooriginale = Requie a l'anema soja...
 
|Linguaoriginale = [[Lingua napoletana|napoletano]]
==I personaggi==
|Immagine =
*Enrico, commesso viaggiatore
|ImmagineDimensione = (facoltativo, default: 280px)
|Didascalia =
|Genere = [[Teatro napoletano]]
|Scena =
|Epocacomposizione = [[1926]]
|Primarappresentazione = 12 gennaio [[1933]]
|Teatro = [[Teatro Kursaal]], [[Napoli]]
|Primaitaliana =
|Teatroprimaitaliana =
|Versionisuccessive = * [[teleteatro|versione teleteatrale]] trasmessa sulla [[Rai]] il 5 maggio 1956 con la regia di Vieri Bigazzi e lo stesso Eduardo, con interpreti tra gli altri [[Ugo D'Alessio]], [[Dolores Palumbo]], [[Peppino De Martino]] e [[Vittorio Sanipoli]]<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.raiplay.it/programmi/imortinonfannopaura|titolo=I morti non fanno paura/Requie a l'anema soja|sito=RaiPlay|accesso=2025-08-26}}</ref>.
|Personaggi = *Enrico, commesso viaggiatore
*Nicola, portiere
*Pietro Tuppo, Giovannino e Alfredo, operaioperaio del gas
*Giovannino, operaio del gas
*Alfredo, operaio del gas
*Amalia, la vedova
*Carmela, la sua vicina di casa
*Dottore
}}
 
'''''Requie a l'anema soja...''''', è una [[commedia]] in atto unico scritta da [[Eduardo De Filippo]] nel [[1926]], poi ribattezzata '''''I morti non fanno paura''''' nel [[1952]];. è contenuta nella raccolta intitolata ''[[Cantata dei giorni pari]]''.
 
Originariamente contenuta nella raccolta ''[[Cantata dei giorni dispari]]'', venne spostata nella ''[[Cantata dei giorni pari]]'' a partire dalla ottava edizione del [[1979]].
 
==Storia==
Inserita tra le più celebri [[Uomo e galantuomo]] ([[1922]]) e [[Ditegli sempre di sì]] ([[1927]]), laLa commedia è una farsa macabra che fu scritta da Eduardo probabilmente dopo il suo ritorno con [[Vincenzo Scarpetta]] seguito alla fallimentare esperienza del teatro in lingua della compagnia Carini.
 
L'atto unico fu rappresnetatorappresentato per la prima volta al [[Teatro Kursaal]] di [[Napoli]] il [[12 gennaio]] [[19231933]] dalla compagnia ''Teatro Umoristico I De Filippo'', per poi essere ripreso il [[9 maggio]] [[1952]] al [[Teatro Piccolo Eliseo|Piccolo Eliseo]] di [[Roma]] con il nuovo titolo '''I morti non fanno paura'''.
 
Nel [[1956]] fu realizzata la messa in scena televisiva curata e interpretata dallo stesso Eduardo per il nono ciclo de ''Il Teatro di Eduardo'' in onda sulla [[Rai]]<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.raiplay.it/genere/Il-Teatro-di-Eduardo-6abbc1b3-c48a-499b-8cc1-dacfcc3677d3.html|titolo=Il Teatro di Eduardo|sito=RaiPlay|accesso=2025-08-26}}</ref>.
 
==Trama==
Enrico, un commesso viaggiatore e affittuario in casa di Amalia, rimastarientrato a casa dopo un appenalungo vedovaviaggio di Gennarolavoro, rientratonel momento in cui si reca nella sua camera per andare a dormire, rilevascopre che la sua stanza è stata trasformata in una camera ardente confidandoper lela suemorte giustificatedi paureGennaro, almarito dottoreda poco defunto di Amalia. Impressionato, confida a un medico le sue paure. Ma in realtà la vera paura, lo rassicura il dottore, deve essere quella dei vivi piuttosto che quella dei morti; e,infatti poco dopo Enrico, udite urla provenire dall'esterno causate dall'accoltellamento di due uomini, per la purapaura si barrica in casa, temendo di essere aggredito. Una volta sprangata la porta di ingresso si dirige verso la sua stanza per coricarsi e, prima di entrarvi, si scusa amichevolmente con il ritratto del defunto.
{{trama}}
 
Enrico, commesso viaggiatore e affittuario in casa di Amalia, rimasta appena vedova di Gennaro, rientrato per andare a dormire, rileva che la sua stanza è stata trasformata in camera ardente confidando le sue giustificate paure al dottore. Ma in realtà la vera paura, lo rassicura il dottore, deve essere quella dei vivi piuttosto che quella dei morti e, Enrico, udite urla provenire dall'esterno causate dall'accoltellamento di due uomini, per la pura si barrica in casa, temendo di essere aggredito.
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*Eduardo De Filippo, ''Teatro <small>(Volume primo)</small> - Cantata dei giorni pari'', Mondadori, Milano 2000, pagg. 241-282 (con una ''Nota storico-teatrale'' di Paola Quarenghi e una ''Nota filologico-linguistica'' di Nicola De Blasi)
==Collegamenti esterni==
[[Categoria:opere teatrali italiane]]
* ''[https://www.raiplay.it/programmi/imortinonfannopaura I morti non fanno paura]'' su [[RaiPlay]]
[[Categoria:Opere teatrali di De Filippo]]
{{EduardoDeFilippo}}
{{portale|teatro}}
 
[[Categoria:Opere teatrali diin De Filippoitaliano]]
{{Teatro}}
[[Categoria:opereOpere teatrali italianedel 1926]]