Breda Ba.65: differenze tra le versioni

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{{aeromobile
<div class="toccolours itwiki_template_avviso" style="margin-bottom: 0.5em;-moz-border-radius: 0.5em;">
|Aeromobile = aereo_militare
[[Image:Biplane landing.png|left|46px|Stub aeronautica]]
|Nome = Breda Ba.65 ''Nibbio''
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|Immagine = Breda Ba.65.jpg
Per l'elenco completo degli stub di '''[[Aeronautica (scienza)|Aeronautica]]''', vedi la relativa [[:categoria:stub aeronautica|categoria]].
|Didascalia = Una formazione di Ba.65 K.14 della [[101ª Squadriglia]] del [[5º Stormo]] d'Assalto della [[Regia Aeronautica]] in livrea prebellica.
</div>
|Tipo = [[aereo da attacco al suolo|assaltatore]]
[[Categoria:Stub aeronautica]]<noinclude>[[Categoria:Template di avviso]]</noinclude>
|Equipaggio = 1 (se monoposto)<br />2 (se biposto)
|Progettista = [[Antonio Parano]]<br />[[Giuseppe Panzeri]]
|Costruttore = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]]
|Data_ordine =
|Data_primo_volo = settembre [[1935]]
|Data_entrata_in_servizio = [[1937]]
|Data_ritiro_dal_servizio = [[1941]]
|Utilizzatore_principale = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Regia Aeronautica]]
|Altri_utilizzatori =
|Esemplari = 218
|Costo_unitario =
|Sviluppato_dal =
|Altre_varianti =
|Tavole_prospettiche =
|Lunghezza = 9,30 [[metro|m]]
|Apertura_alare = 12,10 m
|Larghezza =
|Diametro_fusoliera =
|Freccia_alare =
|Altezza = 3,20 m
|Superficie_alare = 23,50 [[metro quadro|m²]]
|Carico_alare =
|Efficienza =
|Allungamento_alare =
|Peso_a_vuoto = 2&nbsp;400 [[chilogrammo|kg]] (versione monoposto e biposto)
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo = 2&nbsp;950 kg (versione monoposto)<br />3&nbsp;500 kg (versione biposto)
|Passeggeri =
|Capacità =
|Capacità_combustibile =
|Motore = un [[Motore radiale|radiale]] [[Fiat A.80 RC.41|Fiat A.80 RC.41 18R]]<ref>[[Isotta Fraschini K.14]] da 900 [[Cavallo vapore|CV]] (662 [[Watt|kW]]) per i primi 81 esemplari.</ref>
|Potenza = 1&nbsp;000 [[Cavallo vapore|CV]] (735,5 [[Watt|kW]])
|Spinta =
|Velocità_max = 430 [[chilometro orario|km/h]] (monoposto)<br />410 km/h (biposto)
|VNE =
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita =
|Decollo =
|Atterraggio =
|Autonomia = 550 [[chilometro|km]]<br />745 km con 200 kg di bombe
|Raggio_azione =
|Tangenza = 8&nbsp;300 m<ref>con l'[[Isotta Fraschini K.14]] 7&nbsp;800 m.</ref>
|Mitragliatrici = '''versione monoposto'''<br />2 × [[Breda-SAFAT]] [[.303 British|7,7 mm]]<br />2 × Breda-SAFAT [[12,7 × 81 mm SR|12,7 mm]]<br />'''versione biposto'''<br />in aggiunta 1 Breda-SAFAT 12,7 mm brandeggiabile per l'osservatore se con torretta Breda M<br />o 1 Breda-SAFAT 7,7 mm brandeggiabile per l'osservatore se con arcone Breda L
|Cannoni =
|Bombe = 1&nbsp;000 kg (carico teorico)<br />operativamente: 300 kg nel vano bombe interno<br />200 kg in rastrelliere subalari
|Missili =
|Piloni =
|Impieghi_sperimentali =
|Record =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note = dati riferiti alla versione Ba.65 A.80 monoposto
|Ref = ''Dati tratti da "Breda Ba. 65" in www.aerei-italiani.net''<ref>{{Cita web |autore= |url=http://www.aerei-italiani.net/SchedeT/aereoba65.html |titolo=Breda Ba. 65 |accesso=18 marzo 2012 |editore=http://www.aerei-italiani.net/index.htm |sito=Aerei Italiani - Brevi pagine di storia dell'Aviazione Italiana |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110617022338/http://www.aerei-italiani.net/SchedeT/aereoba65.html |urlmorto=sì }}</ref>
}}
 
Il '''Breda Ba.65 ''Nibbio''''' era un [[monoplano]] monomotore [[aereo da attacco al suolo|d'assalto]] ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]] prodotto dall'azienda [[italia]]na [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Società Italiana Ernesto Breda]] dal 1936 al 1939.
'''Breda Ba. 65'''
 
Utilizzato principalmente dall'aeronautica militare italiana, prestò servizio nell'[[Aviazione Legionaria]] durante la [[guerra civile spagnola]] e nella [[Regia Aeronautica]] durante la prima fase della [[seconda guerra mondiale]]. Quarantacinque esemplari vennero venduti all'estero, e furono impiegati dalle aeronautiche di Iraq, Cile e Portogallo.<ref name = "Mondey pp. 25-26">{{cita|Mondey 2006|pp. 25-26}}.</ref>
Questo prodotto della Breda effettuo il primo volo nel 1935, venne impiegato dalla Regia Aeronautica dal 1938 al gennaio 1941, con impiego operativo sia nella guerra civile spagnola sia in nord Africa nella seconda guerra mondiale.
 
== Storia del progetto ==
{{Aereo militare
Il progetto del Ba.65 venne affidato agli [[Ingegnere|ingegneri]] [[Antonio Parano]] e [[Giuseppe Panzeri]] che utilizzarono come base il precedente [[Breda Ba.64|Ba.64]], [[monoplano]] da assalto espressione delle teorie sull'aviazione d'assalto (o da attacco al suolo, o da appoggio ravvicinato) di cui fu principale sostenitore il colonnello [[Amedeo Mecozzi]]. Il nuovo velivolo che manteneva le stesse caratteristiche generali del suo predecessore, venne realizzato in due prototipi, come convenzione, da presentare alla commissione esaminatrice della Regia.
|nome= Ba. 65
 
|immagine=
Il [[prototipo]], monoposto e motorizzato da uno [[motore radiale]] [[Isotta Fraschini K.14]], il [[Gnome-Rhône 14K]] prodotto su licenza dalla [[Isotta Fraschini]], venne portato in volo per la prima volta nel settembre [[1935]]. Le positive impressioni portarono ad un immediato ordine di 81 velivoli, monoposto e con la stessa motorizzazione del prototipo.
|didascalia=
 
|ruolo= Assaltatore
Del Ba.65 venne anche realizzata una versione biposto (con un aumento di peso pari a 500&nbsp;kg circa, e a una diminuzione della velocità di 20&nbsp;km/h), inizialmente con una torretta dorsale Breda M per un'arma difensiva da 12,7&nbsp;mm, successivamente, negli esemplari italiani, sostituita con una più semplice postazione aperta per il mitragliere con arcone Breda L per una mitragliatrice da 7,7 mm.<ref>{{Cita libro|titolo="Istruzioni e norme per il montamento [...] velivolo da combattimento Breda 65 con motore I.F. - K.14 fc", Ministero dell'Aeronautica, 1938}}</ref>
|equipaggio= 1 o 2 secondo la versione
 
|data_primo_volo= 1935
A partire dall'82º esemplare venne adottato il più potente motore [[Fiat A.80 RC.41]] da 1&nbsp;000 CV. Questo propulsore, come già su altri aeroplani come il bombardiere medio [[Fiat B.R.20]], si rivelò di scarsa affidabilità riducendo l'efficienza delle macchine che lo montavano rispetto agli esemplari equipaggiati col migliore [[Isotta Fraschini K.14]].
|data_entrata_in_servizio=
 
|costruttore= Breda
Una seconda serie di 137 macchine venne costruita dalla Breda (80 esemplari) e dalla [[Caproni|Caproni Vizzola]] (57 esemplari) prima che la produzione cessasse del tutto nel luglio [[1939]].<ref name = "Mondey p. 25">{{cita|Mondey 2006|p. 25}}.</ref>
|lunghezza= 9,30 m.
 
|altezza= 3.20 m.
== Tecnica ==
|apertura_alare= 12,10 m.
[[File:Breda Ba.65 1939.jpg|thumb|Il Ba.65 K.14 con torretta M modificata, a terra.]]
|superficie_alare=
Il Ba.65 manteneva le stesse caratteristiche del suo predecessore [[Breda Ba.64|Ba.64]], ovvero configurazione alare [[monoplano|monoplana]] ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]] a sbalzo, struttura a traliccio in tubi di acciaio saldati, con rivestimento in lamiere di [[duralluminio]], tranne che per il [[bordo d'uscita]] alare rivestito in tela. L'impennaggio era monoderiva con controventature. Il [[carrello d'atterraggio|carrello]] aveva le gambe anteriori retrattili in [[gondola (aeronautica)|gondole]] subalari (che lasciavano parzialmente scoperti gli pneumatici), mentre il [[ruotino d'atterraggio|ruotino posteriore]] era fisso. Il pilota disponeva di un [[cabina di pilotaggio|abitacolo]] chiuso, dotato di cappottina vetrata scorrevole.
|peso_a_vuoto= 2400 kg
 
|peso_carico= 2950 kg
L'armamento era di 4 [[mitragliatrice|mitragliatrici]] installate nel piano alare (notevole per gli standard italiani dell'epoca), più una brandeggiabile per l'osservatore nella versione biposto. Disponeva di un vano bombe interno e attacchi subalari. Queste caratteristiche che lo rendevano, al momento del primo volo ([[1935]]) un velivolo decisamente all'avanguardia.
|peso_max_al_decollo=
 
|motore= Fiat A80 RC41 18R o Isotta Fraschini
La propulsione era affidata ad un [[motore radiale]] posizionato sul muso e racchiuso da una [[cappottatura NACA|cappottatura]]. I primi 81 esemplari vennero equipaggiati con un [[Isotta Fraschini K.14]], un 14 [[cilindro (meccanica)|cilindri]] a doppia stella capace di erogare una [[potenza (fisica)|potenza]] di 900 [[cavallo vapore|CV]] (662 [[Watt|kW]]) e riconoscibile per le caratteristiche bugne sulla cappottatura in corrispondenza dei rimandi delle punterie. Gli esemplari successivi vennero equipaggiati con un radiale [[Fiat A.80 RC.41|Fiat A.80 RC.41 18R]] che sviluppava 1&nbsp;000 CV (735,5&nbsp;kW) e che per il suo minore diametro rispetto al predecessore era dotato di una diversa cappottatura priva stavolta di protuberanze. Entrambi i motori erano accoppiati ad un'[[elica]] tripala.
|spinta= 1000 cv o 900 cv
 
|velocità_max= 430 km/h o 414 km/h a 5000 m. com l'Isotta Fraschini
== Impiego operativo ==
|autonomia= 745 km con 200 kg di bombe
=== Regia Aeronautica ===
|tangenza= 8300 m. con l'Isotta Fraschini 7800m
==== Guerra civile spagnola ====
|mitragliatrici= 4 (5 nella versione biposto)
{{Vedi anche|guerra civile spagnola}}
|bombe= 1000 kg (carico teorico)
Il battesimo del fuoco del Ba.65 avvenne con un primo lotto di 13 esemplari della prima serie equipaggiata con il motore [[Gnome-Rhône 14K]]. I velivoli vennero inquadrati nella [[65ª Squadriglia]] Assalto, che faceva parte del XXXV Gruppo Autonomo B.V. dell'[[Aviazione Legionaria]].
|missili=
L'unità prese parte ad operazioni a [[Santander (Spagna)|Santander]] nell'agosto 1937, ed, in seguito, a [[Teruel]]. Partecipò anche alle battaglie per il fiume [[Ebro]]. Come il prototipo, questi erano velivoli monoposto, con l'abitacolo del pilota completamente vetrato, che si assottigliava verso la parte posteriore.<ref name="Mondey p. 25"/>
|altro=
Inizialmente si riteneva che il Breda Ba.65 potesse ricoprire un ampio ventaglio di ruoli: [[Aereo da caccia|caccia]], [[Aereo da ricognizione|ricognitore]] e [[Bombardiere|bombardiere leggero]]. In tutti questi contesti, il Ba.65 risultò generalmente inadeguato. Come caccia intercettatore, la macchina faticava a decollare in assetto di guerra, e aveva lunghissimi tempi di salita in quota (ben 18 minuti per raggiungere i {{M|4000|u=m}}). Inoltre, il motore richiedeva 10-20 minuti per essere riscaldato prima del decollo, rendendo impossibili le partenze in emergenza. D'altro canto, però, le armi di bordo erano più che adeguate, tanto che un bombardiere nemico venne abbattuto con soli 125 colpi. Come ricognitore i risultati furono altrettanto scadenti, dato che l'aggiunta di un secondo membro di equipaggio aveva peggiorato il già mediocre centraggio del velivolo e le sue prestazioni, e aveva addirittura ridotto la visibilità di bordo. Sulle doti del Ba.65 come bombardiere, il giudizio era invece in chiaroscuro. Se utilizzato nel bombardamento orizzontale, con bombe caricate nella stiva interna, il risultato era un tiro decisamente impreciso e poco efficace. Nei bombardamenti in picchiata, con bombe caricate sugli agganci sub-alari, il Breda era invece decisamente efficace, e le manovre di puntamento risultavano semplici e precise.<ref>{{Cita web|url=http://www.alieuomini.it/pagine/dettaglio/uomini,5/dossier_breda_-_l_impiego_in_spagna,212.html|titolo=Dossier Breda 65 - 1. L'impiego in Spagna, Schede tecniche aerei militari italiani e storia degli aviatori|autore=R. Stocchetti|accesso=30 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171107055115/http://www.alieuomini.it/pagine/dettaglio/uomini,5/dossier_breda_-_l_impiego_in_spagna,212.html|urlmorto=sì}}</ref> Celebre rimase la distruzione del ponte di [[Flix]] sul fiume [[Ebro]] (via di rifornimento essenziale per le truppe governative, durante l'offensiva in [[Aragona]] del [[1938]]), da parte di una pattuglia di tre soli Ba.65.
|note= circa 219 prodotti, un certo successo nell'esportazione Iraq (15), Spagna (ceduti gli 11 superstiti dei 23 inviati), Unione Sovietica (10), Cile (20), Portogallo (12), dati sull'esport da controllare
 
}}
Nel [[1938]] venne inviato un secondo lotto di 10 velivoli: 6 Ba.65 motorizzati [[Fiat A.80 RC.41]] e 4 [[Isotta Fraschini K.14]].
 
L'esperienza spagnola dimostrò che l'aereo era valido nel ruolo di assaltatore, anche se i piloti provenienti dalla caccia, legati alle tradizioni acrobatiche italiane, ne lamentarono il «difficile pilotaggio», mentre i piloti provenienti dal bombardamento lo apprezzarono molto. Forse proprio la valutazione dei piloti della caccia contribuì a lasciare nell'ombra questo velivolo, rispetto ad altri aerei più noti.
 
==== Seconda guerra mondiale ====
{{Vedi anche|seconda guerra mondiale}}
Nonostante in Spagna il Ba.65 avesse dimostrato di essere un buon incassatore, e fosse più veloce di uno [[Junkers Ju 87|Junkers Ju 87 ''Stuka'']], era evidente che non potesse ricoprire il ruolo di un [[aereo da caccia]] e anzi era troppo poco maneggevole per potersi difendere dalla caccia avversaria.
 
Inoltre, nonostante si trattasse in origine di un progetto moderno, era invecchiato presto, e nel giro di un paio d'anni si poteva dire largamente superato, in particolare era privo dei freni aerodinamici di picchiata.
 
Dopo l'impiego iniziale nell'Aviazione Legionaria, il Breda Ba.65 venne ben presto assegnato alla Brigata d'Assalto, costituita da [[5º Stormo|5º]] e [[50º Stormo]]. Alla vigilia del conflitto mondiale la [[Regia Aeronautica]] aveva in carico 167<ref name = "nota_10giugno">linea di volo della Regia Aeronautica al 10 giugno [[1940]]. Di cui 154 velivoli in Italia, di questi solo 12 di pronto impiego.</ref> Ba.65, di cui ben 118 motorizzati con il [[Fiat A.80]]. Il Ba.65, in carico a diversi reparti d'assalto, ne vide solo due immediatamente operativi all'inizio delle ostilità: la 159ª Squadriglia, su undici macchine, e la gemella 160ª Squadriglia del 12º Gruppo Assalto ([[12º Gruppo caccia]]), dislocate sull'aeroporto di [[Sorman]], in [[Libia]].
 
L'evoluzione delle operazioni in [[Campagna del Nordafrica|Nordafrica]], e il disastroso esordio nelle missioni di appoggio tattico dei bimotori [[Breda Ba.88]], preda fin troppo facile anche per i superati biplani [[Gloster Gladiator]], e le scarse prestazioni dei [[Caproni Ca.310]], portò nel novembre [[1940]] a bloccare la radiazione dai reparti dei vecchi Ba.65 e a richiedere con urgenza il trasferimento in Africa di tutte le macchine disponibili dotate del motore [[Isotta Fraschini K.14]], richiesta che non si poté soddisfare, in quanto queste macchine erano già tutte in Africa.
 
Comunque le poche macchine ancora adatte all'impiego operativo vennero rintracciate un po' dappertutto e trasferite velocemente in Libia: qui furono attivissime nel contrasto dei mezzi motorizzati britannici, affiancate anche dai non apprezzati esemplari con motore A.80. Nel dicembre del [[1940]] erano rimaste solo venticinque macchine. L'ultimo Ba.65 in servizio operativo fu perso durante l'offensiva britannica in [[Cirenaica]] nel febbraio del [[1941]].<ref name="Mondey p. 25"/> Entro la fine dello stesso mese, il personale superstite del 50º Stormo Assalto venne rimpatriato, dopo l'abbandono delle ultime macchine ormai logorate, e non più idonee al servizio, nei campi d'aviazione della [[Cirenaica]].
 
Tuttavia, il contributo dato da questa macchina nel rallentare le colonne di blindati e di autocarri del generale [[Archibald Wavell]] in marcia verso la Tripolitania fu notevole, e senz'altro più efficace di quello dato da altri apparecchi, per lo più caccia ormai superati come il [[Fiat C.R.32]], trasformati in improvvisati assaltatori, o gli stessi [[Savoia-Marchetti S.M.79]] certo inadatti all'attacco al suolo, ma ugualmente gettati nella mischia per far fronte al rischio tutt'altro che remoto della perdita della Libia.
 
Per il Breda Ba.65, aereo ormai superato (già in lista per la radiazione) che doveva lasciare il posto a macchine più moderne (che si rivelarono inadatte o tardarono ad arrivare), la conclusione della carriera operativa fu più che onorevole, e rimase l'unico aereo della [[Regia Aeronautica]] progettato appositamente per l'aviazione d'assalto ad avere una vita operativa degna di nota.
 
Secondo autori anglosassoni, tuttavia, il Ba.65 ebbe una ridotta operatività nel deserto e non ottenne risultati particolarmente rilevanti.<ref name = "Mondey p. 26">{{cita|Mondey 2006|p. 26}}.</ref>
 
Il futuro dell'aviazione d'assalto italiana nel conflitto fu affidato, giocoforza, a macchine come il [[Fiat C.R.42]], il [[Fiat G.50]], e più avanti il [[Macchi M.C.200]], che, superati e ormai non più competitivi come caccia, vennero adattati al trasporto di bombe da 50 o 100&nbsp;kg per l'attacco al suolo; si trattava in verità più di [[Cacciabombardiere|caccia-bombardieri]] che di assaltatori veri e propri. Solo nel [[1943]], con il [[Reggiane Re.2002]], si ebbe un caccia-bombardiere relativamente moderno.
 
La carriera operativa degli esemplari di Ba.65 in migliori condizioni proseguì ancora fino al [[1943]]. 40 esemplari vennero ricondizionati dalla Caproni Vizzola assumendo la designazione Ba.65M ed impiegati nel ruolo di [[aereo da addestramento]] nel bombardamento a tuffo.
 
=== Altri operatori ===
[[File:Breda Portugal.jpg|miniatura|Breda Ba.65 A.80 M dell'aeronautica militare portoghese (si noti la torretta).]]
Il Ba.65 ottenne un discreto successo commerciale
* [[Regno dell'Iraq]]: 15 esemplari biposto con motore [[Fiat A.80 RC.41]] consegnati nel [[1938]]. La suddivisione è la seguente. 12 Ba.65 A.80 dotati di torretta Breda M e 2 addestratori a doppio comando Ba.65 A.80.<ref>{{Cita libro|titolo="Il Breda 65 e l'aviazione d'assalto", G. Garello, 1980, p.173}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo="Ali d'Italia N.7, Breda 65", G. Garello, 1997, p.32}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo="L'aviazione da caccia italiana 1918-1939, Volume II", R. Gentilli, 1982, p.134}}</ref>
* [[Cile]]: 20 esemplari dotati di motori [[Piaggio P.XI|Piaggio P.XI C.40]] venduti alla fine del [[1938]]. Di questi 17 erano monoposto e 3 addestratori bicomando.
* [[Spagna]]: Al termine della guerra civile vennero ceduti 11 velivoli superstiti dei 23 inviati.
* [[Portogallo]]: 10 esemplari biposto nella versione con motore Fiat e torretta Breda M. Consegnati nel novembre [[1939]].
* [[Repubblica di Cina (1912-1949)|Repubblica di Cina]]: interessata ad un ordine di 30 unità<ref>{{Cita libro|titolo="Il Breda 65 e l'aviazione d'assalto", G. Garello, 1980, p.188}}</ref> ne provò un esemplare rimotorizzato con un radiale [[Pratt & Whitney R-1830|Pratt & Whitney R-1830 ''Twin Wasp'']] nel giugno [[1937]], ma non ci fu alcun seguito.
 
== Versioni ==
[[File:Breda Ba.65 in flight.jpg|thumb|Breda Ba.65]]
;Ba.65 K.14
:prima versione monoposto da attacco al suolo equipaggiata con motore radiale [[Isotta Fraschini K.14]] ed armata con due mitragliatrici [[Breda-SAFAT]] calibro [[12,7 × 81 mm SR|12,7 mm]] e due calibro [[.303 British|7,7 mm]].
;Ba.65 K.14 L
:seconda versione del Ba.65 K.14 equipaggiata con una torretta ad arcone Tipo L difensiva.
;Ba.65 K.14 M
:seconda versione del Ba.65 K.14 ma dotata di torretta girevole Tipo M.
;Ba.65 K.14 bicomando
:versione bicomando da addestramento. Questa specifica versione è riconoscibile per il cockpit allungato, la mancanza di mitragliere difensivo e di carico bellico da sgancio.
;Ba.65 A.80
:come Ba.65 K.14 ma con motorizzazione Fiat A.80.
;Ba.65 A.80 L
:come Ba.65 K.14 L, ma con motorizzazione Fiat A.80.
;Ba.65 A.80 M
:come Ba.65 K.14 M, ma con motorizzazione Fiat A.80.
;Ba.65М
:versione da addestramento per il [[bombardamento in picchiata]], conversione di 40 aerei effettuata dalla Caproni Vizzola con: l'installazione di freni di picchiata, l'installazione di attacchi subalari per 2 bombe da esercitazione da 15 kg, la rimozione di tutte le installazioni per il carico di caduta in fusoliera e di tutte le mitragliatrici tranne una da 7,7 nell'ala destra.<ref>{{Cita libro|titolo="Il Breda 65 e l'aviazione d'assalto", G. Garello, p. 231}}</ref>
 
== Utilizzatori ==
;{{CHL}}
* [[Fuerza Aérea de Chile]]
;{{CHN 1928-1949}}
* [[Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün]]
;{{IRQ 1921-1959}}
* [[Royal Iraqi Air Force]]
;{{ITA 1861-1946}}
* [[Regia Aeronautica]]
** [[Aviazione Legionaria]]
;{{PRT}}
* [[Arma da Aeronáutica Militar]]
;{{ESP 1939-1945}}
* [[Aviación Nacional]]
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{lingue|it|en}} ''Breda Ba.64/65'' Edizioni Aviabooks
* {{cita libro|cognome=Brotzu|nome=Emilio|coautori=Michele Caso; Gherardo Cosolo (a cura di)|anno=1973|titolo=Dimensione Cielo, Aerei Italiani nella 2ª Guerra Mondiale Vol.1, Caccia-Assalto|editore=Edizioni dell'Ateneo & Bizzarri|città=Roma|pp=13-20}}
* {{cita libro|cognome=Dunning|nome=Chris|titolo=Courage Alone: The Italian Air Force 1940 - 1943|url=https://archive.org/details/couragealoneital0000chri|editore=Hikoki Publications|città=Crowborough, UK|anno=1998|lingua=en|ISBN=1-902109-02-3|cid=Dunning 1998}}
* {{cita libro|cognome=Dunning|nome=Chris|titolo=Solo coraggio! La storia completa della Regia Aeronautica dal 1940 al 1943|editore=Delta Editrice|città=Parma|anno=2000|cid=Dunning 2000}}
* {{cita libro|cognome=Garello|nome=Giancarlo|titolo=Breda Ba 65 (Ali d'Italia nº 7)|editore=La Bancarella Aeronautica|città=Torino|anno=}}
* {{cita libro|cognome=Mondey|nome=David|titolo=The Hamlyn Concise Guide to Axis Aircraft of World War II|url=https://archive.org/details/axisaircraftofwo0000na|editore=Bounty Books|città=New York|anno=2006|lingua=en|ISBN=0-7537-1460-4|cid=Mondey 2006}}
* {{cita libro|cognome=Sgarlato|nome=Nico|titolo=Italian Aircraft of World War II|editore=Squadron/Signal Publications|città=Warren, Michigan|anno=1979|lingua=en|ISBN=0-89747-086-9|cid=Sgarlato 1979}}
* {{cita libro|cognome=Shores|nome=Christopher|titolo=Regia Auronautica, a Pictorial History of the Italian Air Force. Vol. 1: 1940-1943|editore=Squadron/Signal Publications|città=Warren, Michigan|anno=1976|lingua=en|ISBN=no|cid=Shores 1976}}
* {{cita libro|cognome=Taylor|nome=Michael J. H.|titolo=Jane's Encyclopedia of Aviation|url=https://archive.org/details/janesencyclopedi02tayl|editore=Grolier Educational Corporation|città=Danbury, Connecticut|volume=Vol. 2|anno=1980|lingua=en|ISBN=0-7106-0710-5|cid=Taylor 1980}}
* {{cita libro|autore-capitolo-cognome=Winchester|autore-capitolo-nome=Jim|titolo=Aircraft of World War II (The Aviation Factfile)|url=https://archive.org/details/aircraftofworldw0000unse_b1r3|capitolo=Breda Ba.65|editore=Grange Books plc|città=Kent, UK|anno=2004|lingua=en|ISBN=1-84013-639-1|cid=Winchester 2004}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.aviastar.org/air/italy/breda-65.php|titolo=Breda Ba.65; 1935|accesso=9 ago 2009|lingua=en|editore=http://www.aviastar.org/index2.html|sito=Virtual Aircraft Museum}}
* {{cita web|autore=|url=http://www.comandosupremo.com/Bredaba65.html|titolo=Breda Ba.65|accesso=9 ago 2009|lingua=en|editore=http://www.comandosupremo.com|sito=Comando Supremo|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070824224221/http://www.comandosupremo.com/Bredaba65.html|urlmorto=sì}}
* {{cita web |autore= |url=http://www.aerei-italiani.net/SchedeT/aereoba65.html |titolo=Breda Ba. 65 |accesso=18 marzo 2012 |editore=http://www.aerei-italiani.net/index.htm |sito=Aerei Italiani - Brevi pagine di storia dell'Aviazione Italiana |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110617022338/http://www.aerei-italiani.net/SchedeT/aereoba65.html |urlmorto=sì }}
* {{cita web |autore=Roberto Stocchetti |url=http://www.alieuomini.it/catalogo/dettaglio_catalogo/breda_ba,46.html |titolo=Breda Ba. 65 |accesso=18 marzo 2012 |editore=http://www.alieuomini.it//homepage |sito=Ali e Uomini |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120719064609/http://www.alieuomini.it/catalogo/dettaglio_catalogo/breda_ba,46.html |urlmorto=sì }}
* {{cita web|autore=|url=http://nibbio14.altervista.org/ba65.html|titolo=I velivoli del 2º Stormo; Breda 65|accesso=9 ago 2009|editore=http://nibbio14.altervista.org/index.html|sito=14º Gruppo F.B.A.}}
* {{cita web|autore=|url=http://www.italie1935-45.com/RA/photoscopes/assalto/breda65.html|titolo=Photoscope Breda Ba.65|lingua=fr|editore=http://www.italie1935-45.com|sito=Le modélisme militaire italien à toutes les échelles - Italie 1935-34|accesso=24 febbraio 2021|urlarchivio=https://archive.is/20130411042044/http://www.italie1935-45.com/RA/photoscopes/assalto/breda65.html|dataarchivio=11 aprile 2013}}
* {{cita web|autore=|url=http://www.airwar.ru/enc/aww2/ba65.html|titolo=Breda Ba.65|accesso=9 ago 2009|lingua=ru|editore=http://www.airwar.ru|sito=Уголок неба}}
* [http://www.aeronautica.difesa.it/mezzi/mstorici/Pagine/BREDA-BA%2065.aspx aeronautica.difesa.it]
* {{cita web|autore=Club Modellismo Plastico Ravenna|url=https://www.cmpr.it/manuali.htm|titolo=Manuali e nomenclatori}}
 
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