Dioscorea communis: differenze tra le versioni

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{{Tassobox
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|didascalia = ''TamusDioscorea communis''
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}}
Il '''Tàmarotàmaro'''<ref>{{DOP|id=1088304|lemma=tamaro}}</ref> (''Tamus'''Dioscorea communis''''' <small>([[Carl von LinnéLinneo|L.]]) Caddick & Wilkin, [[1753]]2002</small>) è una [[Plantae|pianta]] [[Erba (botanica)|erbaceaerba]]cea [[pianta perenne|perenne]] [[Pianta rampicante|rampicante]] [[Monocotiledoni|monocotiledone]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Dioscoreaceae|Dioscoreacee]].<ref name=POWO>{{cita web |lingua=en |titolo=Dioscorea communis |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |url=https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:20005752-1 |accesso=9 marzo 2022}}</ref> Il portamento della pianta e gli apparenti grappoli in cui si riuniscono le bacche ricordano la vite, mentre i giovani getti ricordano iil [[turione|turioni]] degli [[Asparagus officinalis|asparagi]]. Per questi motivi i vari nomi in vernacolo, in genere, fanno riferimento alla vite o all'asparago.
 
==Descrizione==
==Caratteri botanici==
[[ImmagineFile:Illustration Tamus communis0.jpg|thumb|left|Tavola botanica]]
La pianta è provvista di una radice [[tubero|tuberosa]]sa da cui sono emessi, ogni primavera, fusti erbacei eretti e flessuosi, che si arrampicano utilizzando come sostegni i fusti degli [[albero|alberi]] e [[arbusto|arbusti]] vicini. I giovani fusti sono molto simili ai [[turione|turioni]] degli [[Asparagus officinalis|asparagi]], da cui si differenziano per l'apice incurvato verso il basso. Lo sviluppo della pianta può essere rilevante, raggiungendo in condizioni favorevoli anche i 4 metri di lunghezza.
 
Le [[foglia|foglie]] sono alterne e glabre, lucenti da giovani, lungamente picciolate, con picciolo di 4-10 4–10&nbsp;cm. La lamina è cuoriforme ed espansa, lunga 5-10 5–10&nbsp;cm e larga 4-8 4–8&nbsp;cm. L'apice è acuminato e la base ha un seno [[picciolo|peziolare]] conformato a U, più o meno profondo e aperto. Le nervature principali divergono dalla base e tendono a convergere in corrispondenza dell'apice.
 
I [[Fiore delle angiosperme|fiori]] sono unisessuali, con entrambi i due sessi portati sullasu piantapiante diverse in [[infiorescenza|infiorescenze]] [[Ascella (botanica)|ascellari]] separate (pianta monoicadioica). I fiori maschili sono riuniti in lunghi [[Racemo (botanica)|racemi]] (fino a 15 &nbsp;cm), hanno un [[Fiore delle angiosperme#Perianzio|perianzio]] regolare suddiviso in sei lobi profondi. I fiori femminili sono riuniti in brevi racemi (circa 1 &nbsp;cm) di 3-5 elementi e hanno un perianzio tubulare suddiviso in sei lobi poco profondi. Fiorisce da aprile a maggio.
 
Il [[frutto]] è una [[bacca]] globosa di colore rosso brillante, contenente 6 piccoli semi. In piena fruttificazione le bacche si presentano numerose, riunite in apparenti grappoli.
 
==Habitat Distribuzione e distribuzionehabitat ==
Il tamaro è una specie spontanea diffusa in tutta l'[[Europa]], nel [[Nordafrica]] e nell'[[Asia occidentale]]<ref name=POWO/>. Pianta tipica del sottobosco, vegeta dal mare alla regione montana, in genere in boschi densi e macchie fitte, ma può ritrovarsi anche nelle radure e nelle siepi.
 
==UtilitàUsi==
{{Disclaimer|medico}}
[[ImmagineFile:Tamus communis0.jpg|thumb|Bacche di tamaro]]
I giovani getti del tamaro possono essere consumati come i turioni degli asparagi (in alcune regioni del nord est dividono il nome di "bruscandoli" con il germoglio del luppolo), ma lL'interesse più rilevante è offerto dalle proprietà officinali della radice.
Il tamaro è da considerarsi pianta velenosa per la presenza di alcuni principi attivi tossici, soprattutto nelle bacche e nella radice. Fra i principi attivi si segnalano l'[[ossalato di calcio]] e di [[potassio]], le [[saponina|saponine]], i [[tannino|tannini]] e una sostanza simile all'[[istamina]].
 
La droga vera e propria è la radice, usata in passato nella farmacopea popolare per la cura dei [[gelone|geloni]] e dei [[reumatismo|reumatismi]] e come [[lassativo]]. Ha proprietà [[emetico|emetiche]], [[rubefacente|rubefacenti]], [[lassativo|purgative]]. Per le proprietà rubefacenti e stimolanti può essere utile anche come rinforzante del [[cuoio capelluto]]. Le caratteristiche dei principi attivi sconsigliano fortemente l'uso non controllato anche per via esterna, in quanto può comportare effetti collaterali di una certa gravità (reazioni allergiche, vomito, diarrea).
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
*[[Sandro Pignatti]] (1982). ''Flora d'Italia. Volume terzo''. Edagricole, Bologna: 409. ISBN 88-206-2312-9.
*Umberto Boni, Gianfranco Patri, Paolo Rovesti (1977). ''Scoprire riconoscere le erbe''. Fratelli Fabbri, Milano: 454-455.
 
==Voci correlate==
* [[Tamaro (spezia)]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Dioscorea communis|wikispecies}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|url=http://www.dipbot.unict.it/alimurgiche/scheda.aspx?i=38|titolo=Le piante alimurgiche: Tamaro|accesso=17-06- giugno 2007|opera=Le piante alimurgiche, le piante spontanee di uso alimentare nel Territorio Etneo. Dipartimento di Botanica, Università di Catania|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081017192209/http://www.dipbot.unict.it/alimurgiche/scheda.aspx?i=38|dataarchivio=17 ottobre 2008|urlmorto=sì}}
*{{cita web|url=http://rbg-web2.rbge.org.uk/cgi-bin/nph-readbtree.pl/feout?FAMILY_XREF=&GENUS_XREF=Tamus&SPECIES_XREF=communis&TAXON_NAME_XREF=&RANK=|titolo=Flora Europaea Search Results: Tamus communis|accesso=17-06- giugno 2007|opera=Flora Europaea}}
 
{{Portale|botanica}}
 
[[Categoria:Dioscoreaceae]]
[[Categoria:Piante alimurgiche]]
[[Categoria:Piante medicinali e officinali]]
[[Categoria:Piante velenose]]