Roccadaspide: differenze tra le versioni
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{{NN|Campania|agosto 2018}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Roccadaspide
|Panorama = Panorama roccadaspide.jpg|thumb
|Didascalia =
|Bandiera = Roccadaspide-Bandiera.
|Voce bandiera =
|Stemma = Roccadaspide-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Campania
|Divisione amm grado 2 = Salerno
|Amministratore locale = Gabriele Iuliano
|Partito = [[lista civica]] "Insieme per Roccadaspide"
|Data
|Data rielezione = 4-10-2021
|Altitudine=▼
|Data istituzione =
▲|Altitudine = 354
|Sottodivisioni = Carretiello, Doglie, Fonte, Serra, Tempalta▼
|Divisioni confinanti = [[Albanella (Italia)|Albanella]], [[Aquara]], [[Capaccio Paestum]], [[Castel San Lorenzo]], [[Castelcivita]], [[Felitto]], [[Monteforte Cilento]], [[Trentinara]]▼
▲|Sottodivisioni=Carretiello, Doglie, Fonte, Serra, Tempalta
|Zona sismica = 2▼
▲|Divisioni confinanti=[[Albanella (Italia)|Albanella]], [[Aquara]], [[Capaccio Paestum]], [[Castel San Lorenzo]], [[Castelcivita]], [[Felitto]], [[Monteforte Cilento]], [[Trentinara]]
|Gradi giorno = 1580▼
▲|Zona sismica=2
|Nome abitanti = rocchesi▼
▲|Gradi giorno=
|Patrono = [[santa Sinforosa]]▼
|Festivo = 18 luglio▼
▲|Nome abitanti=rocchesi
|PIL = ▼
▲|Patrono=[[santa Sinforosa]]
|PIL procapite = ▼
▲|Festivo=18 luglio
|Mappa = Map of Roccadaspide (Province of Salerno, region Campania, Italy 2024).svg
▲|PIL=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Roccadaspide all'interno della provincia di Salerno▼
▲|PIL procapite=
▲|Didascalia mappa=Posizione del comune di Roccadaspide all'interno della provincia di Salerno
}}
'''Roccadaspide''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[rɔkkaˈdaspide]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=9 dicembre 2020|dataarchivio=9 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009051700/http://www.dipionline.it/dizionario/|urlmorto=sì}}</ref>,'' 'A Ròcca'' in [[dialetto cilentano|dialetto locale]]<ref>{{
La == Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il comune si trova a nord-ovest del [[Cilento]] e si estende lungo la valle del fiume [[Calore Lucano
* '''[[Classificazione sismica]]''': '''zona 2''' (sismicità media), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003.
=== Clima ===
Il clima è tipicamente mediterraneo con inverni ed autunno umidi ed estati lunghe, secche e ventilate. Le precipitazioni si concentrano prevalentemente nei mesi autunnali ed invernali e le precipitazioni raramente acquisiscono carattere nevoso. Le temperature raramente scendono sotto i {{formatnum:-2}}° e raggiungono picchi di 42° nelle ondate di caldo estive. Nell'agosto del 2003 (durante la grande Ondata di caldo dell'estate 2003) la temperatura, per più giorni, ha sfiorato i 45°.
== Origini del nome ==
Le origini del nome di Roccadaspide sono state al centro di incomprensioni ed
Altri invece ritengono che la prima parte del nome sia un chiaro riferimento alla sua impervia ed arroccata posizione geografica, mentre la seconda parte
Un
Ma tralasciando ogni altra ipotesi, la tesi più probabile invece, appare quella secondo cui il nome deriverebbe dall'unione del termine ''rocca'', che starebbe a significare l'originaria fortificazione attorno al quale si è sviluppato il primo nucleo urbano, col termine greco ''aspis'', che significa scudo, difesa e che richiamerebbe alla funzione originaria del maniero.
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In particolare in località Tempalta, luogo caratterizzato da basse collinette a ridosso della vicina piana del [[Sele]], sono state portate alla luce le tracce di insediamenti abitativi e di una necropoli i cui materiali vengono datati a partire dalla seconda metà del VII secolo a.C. e fino a tutto il IV secolo a.C. Tali elementi documentano la presenza di indigeni nel territorio, probabilmente di stirpe etrusca, insediati nella zona prima della fondazione della vicina città greca di [[Paestum]] (i cui ruderi sono oggi ricompresi nel territorio del comune di [[Capaccio]]) avvenuta invece successivamente tra la fine del VII ed i primi decenni del VI secolo a.C.
In località Fonte invece, presso la sorgente del fiume Cosa (piccolo corso d'acqua che si versa nel fiume [[Calore Lucano]]), sono stati ritrovati i resti di un santuario, datati invece intorno ai primi decenni del VI secolo a.C., che fanno ritenere che ivi fosse ubicato un luogo di culto extraurbano, dedicato
È stata inoltre avanzata un'ipotesi secondo la quale si ritiene che, a partire dal III secolo d.C. - periodo durante il quale si affermò il Cristianesimo nella vicina Paestum - Roccadaspide sia stata un casale greco nel quale fossero stati edificati luoghi di culto cristiano.
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Durante il medioevo la storia di Roccadaspide seguì le sorti delle vicende feudali che interessarono la regione, ma scarne sono le fonti attraverso le quali è possibile ricostruirne il passato e di conseguenza spesso non risulta agevole capire le vicende che portano al trasferimento della [[Feudalesimo|signoria]] sul territorio rocchese.
Secondo alcuni autori<ref>{{cita libro| Eugenio Mucio,|Opulenta Salernum, I gioielli del Principato Citra pg. 266 - Narcissus.me - 2014}}</ref><ref>{{cita libro| Roger Champlin, |History of the Normans in the Mediterranean, Edinburgh-Palermo 2008}}</ref><ref>[http://www.realecasadisvevia.it/altavilla.htm#_ftnref6 Paragrafo: ''Ramo d'Altavilla - Cilento de Hauteville'' pubblicato sul Sito della Reale Casa di Svevia.]</ref>, all'epoca del [[Principato di Salerno]], intorno alla seconda metà del X secolo d.C., fu la casata
Tuttavia le prime notizie documentali certe risalgono alla fine del X secolo d.C. e attestano che Roccadaspide era chiamata ''Casavetere di Capaccio'' o ''San Nicola de Aspro''. Tali elementi confermano l'esistenza di antichi legami con le popolazioni di Capaccio nonché l'esistenza di un'antica chiesa probabilmente bizantina. Le fonti riportano inoltre che ''S. Nicola de Aspro'', tra la fine del X secolo e l'inizio dell'XI secolo, faceva parte della contea di Capaccio, la quale era soltanto una parte del più ampio [[Gastaldato]] di Lucania.
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A partire dal 1130 il territorio di Roccadaspide entrò a far parte, come tutto il Meridione italiano, del [[Regno di Sicilia]] creato da [[Ruggero II d'Altavilla]].
La ricerca toponomastica segnala come il centro abitato fosse chiamato intorno al XII secolo come ''Rocca D'Aspris'' o ''Rocca de Aspis'', dal greco ''aspis'' che significa scudo, difesa: questo dimostrerebbe, secondo gli storici, che in quel periodo, intorno allo sperone di roccia impervio su cui attualmente si trova il centro storico del paese, già sussisteva una costruzione difensiva intorno al quale si era sviluppato un discreto centro abitato.
Al riguardo è significativa una [[bolla pontificia|bolla]] di [[
Secondo fonti storiche, il primo feudatario di Roccadaspide fu tal Guglielmo figlio del fu Goffredo della Famiglia Francesca che probabilmente era salernitana, il quale acquisì nel 1237 la signoria su Roccadaspide e [[Corleto Monforte]]; morto Guglielmo gli
Nel XIII secolo, e probabilmente a partire dal 1245, in conseguenza degli eventi della [[congiura di Capaccio]] e per volontà dell'imperatore Federico II, venne iniziata la costruzione di un vero e proprio castello sulla base della costruzione preesistente.
In seguito, qualche anno dopo la congiura di Capaccio e dopo la [[battaglia di Benevento (1266)|battaglia di Benevento]] avvenuta nel 1266, durante la quale [[Carlo I d'Angiò]] conquistò il Regno di Napoli sconfiggendo a Benevento l'ultimo re svevo, Manfredi di Sicilia discendente di Federico II, da quanto risulta dalla scrittura della Reintegrazione dei Feudi, ai Baroni e alle Chiese del Re, Roccadaspide divenne un vero e proprio baluardo a difesa della Valle del Calore (nel documento infatti si legge: ''prope castrum roccae de aspro'').
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Se appare certo quindi che intorno al 1270 a Roccadaspide fosse presente un vero e proprio castello, è anche vero che i documenti dimostrano come nel 1271 nel paese fossero stati censiti soltanto 40 abitanti, la popolazione infatti era fortemente regredita per varie cause: il terremoto del 1265, malattie e le lotte militari del tempo.
Ciononostante, nel registro delle [[decima|decime]] degli anni 1308-1310, "''ratione decimarum italiae''", si parla di ''Castrum Rocce de Aspio'' e questo dimostra come il paese, durante il XIV secolo, fosse oramai diventato un importante centro fortificato.
Pandolfo Fasanella morì verso la fine del XIII secolo e in seguito la signoria su Roccadaspide passò a varie famiglie tra le quali va annoverata la [[Sanseverino (famiglia)|famiglia Sanseverino]], Baroni del Cilento, che di fatto
Roccadaspide fu baronia dei Del Giudice e dei Marzano ma Re Ferrante d'Aragona, dopo la sconfitta subita nella battaglia di Otranto (1481) e la Congiura dei Baroni (1484), si sdebitò con Tommaso Filomarino concedendogli la baronia di Roccadaspide (1484), in seguito ereditata da Giacomo Filomarino, figlio di Tommaso e padre di Giovambattista Filomarino.
[[File:Castello roccadaspide.jpg|thumb|Il castello visto da Piazza XX Settembre.]]
Con la scomparsa degli ultimi Sanseverino, le terre del Cilento, che fino a quel momento avevano costituito un'unica [[Universitas]] indivisa, furono frazionate in vari feudi e sub-feudi e vennero poste in vendita e comprati da facoltosi napoletani, graditi alla Corte e desiderosi di procurarsi un titolo di nobiltà, che molto spesso non prendevano nemmeno materialmente il possesso dei territori acquisiti per rimetterli di nuovo in vendita. In tale contesto si colloca nel 1549 l'acquisizione della signoria su Roccadaspide da parte del nobile napoletano Giovanbattista Filomarino. Quest'ultimo viene menzionato anche in una lapide posta nel duomo di Napoli nella quale si legge "''et gesta Roccae comitis titulu meruit MDIL''", e cioè ''meritò per le sue gesta il titolo di primo Signore di Rocca nel 1549''; una lapide simile è collocata anche nella Chiesa della Natività del paese nella quale nel 1564, lo stesso Giovambattista Filomarino si autodefiniva ''primo signore rocchese''.
Si deve segnalare anche che furono i Filomarino a portare a Roccadaspide le reliquie dei Santi Sinforosa e Getulio, divenuti poi i Santi patroni del paese (in precedenza il patrono era S. Rosa). Tali reliquie, sarebbero state donate dal [[papa Sisto IV]] a Tommaso Filomarino, avo dei futuri signori rocchesi, per essersi distinto nel 1480 nella famosa [[battaglia di Otranto]], combattuta contro i Turchi. Pare inoltre che debba farsi coincidere il periodo in cui Roccadaspide abbia acquisito definitivamente una propria identità ed autonomia col riconoscimento del titolo di [[Universitas]] con quello in cui i Filomarino subentrarono nella signoria del paese.
La famiglia Filomarino tenne la signoria su Roccadaspide fino alla prima metà del XIX secolo. Tra i più illustri esponenti del casato va menzionato Tommaso Filomarino, figlio del primo signore Giovanbattista e discendente del Tommaso distintosi nella battaglia di
Durante la signoria dei Filomarino il castello subì i più importanti interventi edilizi e venne ulteriormente ampliato e fortificato fino ad assumere l'aspetto che ha oggi; inoltre il nome del paese andò gradualmente trasformandosi fino a divenire nel XVIII secolo ''Rocca d'Aspro'' o anche ''Rocca dell'Aspide'' per poi assumere la forma di ''Rocca D' Aspide'' agli inizi dell'800.
Nel corso del 1799 Roccadaspide venne direttamente coinvolta nei
Pertanto, come nel resto del Meridione italiano, le strutture del sistema feudale tardarono a scomparire e la presenza dei nobili Filomarino nel paese è certificata fino agli inizi dell'800, quando la proprietà passò alla
Nonostante il perdurare dei retaggi medioevali, mutate condizioni di viabilità, garantirono al paese un notevole sviluppo già a partire dal XVIII secolo. Fino al ‘700 infatti, Roccadaspide era collegata col resto del salernitano essenzialmente da un disagevole percorso che congiungeva la sommità del paese con la sottostante Valle del [[Calore Lucano]] la quale andava percorsa per intero prima di giungere nella Piana del [[Sele]]. Nel XVIII secolo fu invece realizzata una prima strada che, tagliando per la località ''Difesa - S. Maria'', collegò direttamente il centro di Roccadaspide con la zona di Capaccio; sempre in tale periodo venne inoltre realizzata una via che, tagliando per la località ''
La migliore viabilità favorì la crescita demografica col conseguente ingrandimento del perimetro urbano e l'affermarsi di artigiani, commercianti e proprietari terrieri che a loro volta diedero successivamente vita ad una piccola borghesia composta da notai, esattori, speziali e cancellieri. Tali fenomeni inoltre favorirono il sorgere lungo le direttrici stradali di borgate rurali che andarono sempre più
Agli inizi del XIX secolo la popolazione aveva ormai raggiunto il numero di
Inoltre, a partire dalla seconda metà del '700, il paese fu interessato da un diverso sviluppo edilizio. Fino ad allora il centro urbano si era essenzialmente sviluppato nella parte sottostante il castello, a partire dalla fine del XVIII sec. invece, le migliorate condizioni di una parte della popolazione porteranno all'edificazione di una serie di palazzi borghesi nella parte sopraelevata rispetto al maniero, che al termine di un lungo ciclo di costruzione durato decenni, daranno vita ai quartieri di via Perillo, via Santa Rosa, via Mazzini e piazza XX Settembre.
=== Età moderna e contemporanea ===
Nel Mezzogiorno le obsolete strutture feudali furono spazzate via soltanto con le cd. [[leggi eversive della feudalità]] attuate tra il 1806 e il 1808, con le quali Giuseppe Bonaparte, re di Napoli e fratello di Napoleone, abolì la feudalità nel Regno di Napoli e fece sì che alle [[Universitas]] dipendenti dai feudatari
Nel 1850 il paese assunse il nome definitivo di ''Roccadaspide'' che, salvo brevi archi temporali in cui si è preferito ricorrere ad altre denominazioni, è rimasto inalterato fino ad oggi.
È da segnalare inoltre che nel periodo compreso tra la fine del '700 e la seconda metà dell'800, anche se Roccadaspide non venne coinvolta direttamente negli eventi sociali e politici che determinarono il crollo
La crescita demografica dei secoli precedenti favorì a partire dal XIX secolo, l'ascesa politica del comune nel nuovo assetto istituzionale e così dopo il periodo napoleonico, dal 1811 al 1860 Roccadaspide è stato capoluogo dell'omonimo [[Suddivisione amministrativa del Regno delle Due Sicilie#Circondari|circondario]] appartenente al [[Distretto di Campagna]] del [[Regno delle Due Sicilie]] e successivamente, dal [[1860]] al [[1927]], durante il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] è stato capoluogo dell'omonimo [[mandamento (diritto)|mandamento]] appartenente al [[Circondario di Campagna]].
Nel corso della [[prima guerra mondiale]] furono ben 43 i cittadini rocchesi che persero la vita nel corso delle operazioni belliche. Durante il [[seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]], invece, oltre alla perdita di 67 militari sul fronte, il paese subì il coinvolgimento diretto nelle manovre militari nel corso dell'[[Sbarco a Salerno]] intrapresa dagli Alleati. Durante tale azione di guerra, infatti, le truppe tedesche tentarono di mantenere la posizione in Roccadaspide allo scopo di controllare il percorso stradale che conduceva verso l'interno,
Nonostante ciò il paese continuò a svilupparsi, la popolazione continuò a crescere e Roccadaspide fu sempre tra i primi paesi del Cilento ad usufruire dei benefici tecnologici che contraddistinsero il XX secolo (già nel 1910 la costruzione di una piccola centrale idroelettrica sul fiume Calore garantì la corrente elettrica in alcune piccole zone del territorio; la prima linea automobilistica della provincia di Salerno fu
Durante la seconda metà del XX secolo invece, grazie soprattutto ad una popolazione molto elevata rispetto alla media del Cilento (sul finire degli anni '70 Roccadaspide contava quasi
Dai primi anni '90 parte del territorio del comune fa parte del [[Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano]].
[[File:Lapide cimitero roccadaspide.jpg|thumb|left|Lapide commemorativa delle vittime del bombardamento aereo del 1943 posizionata nel cimitero del paese.]]
Agli inizi del III millennio il paese sta risentendo notevolmente delle nuove esigenze abitative della popolazione, meno incline a vivere nel
Dopo secoli durante i quali il
Il territorio del comune inoltre
=== Simboli ===
Lo stemma storico di Roccadaspide era stato riconosciuto con decreto del capo del Governo del 28 ottobre 1935, mentre la versione attuale è stata concessa con D.P.R. del 24 febbraio 1995.<ref name=ACS>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?2875 |titolo= Roccadaspide |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 25 marzo 2022 }}</ref>
{{citazione|D’argento, al [[Castello (araldica)|castello]] di rosso, mattonato di nero, chiuso dello stesso, munito di tre torri, ognuna con finestrella tonda di nero e merlata alla guelfa di tre, la torre centrale più alta e più larga e sormontata dall’aspide di verde, posta a guisa della lettera S maiuscola, con la testa rivoltata e linguata dello stesso. Ornamenti esteriori da Città.}}
È un'[[arma parlante]] dove sono raffigurate una rocca e un [[Vipera aspis|aspide]].
Il gonfalone, concesso con lo stesso decreto del 1995 è un drappo partito di rosso e di verde.
La bandiera è stata concessa con D.P.R. dell'11 ottobre 1999.<ref name=ACS/>
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona di
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza =
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica
| data =
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Il
Compreso nell'agglomerato urbano del centro capoluogo, il castello è situato su un'altura che domina la sottostante Valle del fiume [[Calore Lucano]].[[File:Castello di Roccadaspide 28.03.2015.jpg|thumb|il Castello di Roccadaspide]]
La sua edificazione venne presumibilmente iniziata nel 1245, sulla base di una rocca già esistente.
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Il convento è ubicato fuori dal centro abitato nella sottostante Valle del Calore. Costruito nel XV secolo, probabilmente da parte dei Frati Domenicani, fu successivamente concesso, nella seconda metà del XVI secolo, ai Frati Minori Conventuali di S. Francesco. Il convento venne soppresso col Decreto Reale di S.M. [[Giuseppe Bonaparte]] del 10 gennaio 1808 che rientrava nel più ampio piano politico di legislazione antifeudale e anticlericale volto all'abolizione dei privilegi e dei diritti feudali, che interessò il Regno di Napoli durante il cd. decennio francese (1806-1815).
Successivamente, in seguito alla legge n. 653 del giorno 11 marzo 1817 del Regno delle Due Sicilie, che prevedeva l'istituzione in ciascun comune di un apposito camposanto fuori dal centro abitato, la chiesa del convento e l'annesso giardino vennero utilizzate come cimitero fino al 1839.
La chiesa del convento attualmente è dedicata al culto di
=== Ruderi del Convento dei Carmelitani dedicato a S. Maria dell'Arco e del Carmine ===
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=== Lapide dello Scanno ===
Nei pressi dei ruderi del convento dei carmelitani, e precisamente in località ''Difesa -
=== Chiesa dell'Assunta ===
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=== Chiesa della Natività di Maria ===
Attuale chiesa madre, è situata su un'altura che domina la piazza principale del paese, fu edificata nel 1608 nei pressi dell'allora
=== Chiesa del Carmine o dei Morti ===
Costruita dinanzi al castello nel 1700, era una chiesa della congrega dei morti. In questa chiesa vi era una fossa comune, oggi sigillata a gesso, ove
=== I castagneti ===
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== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Lo statuto comunale di Roccadaspide riconosce all'interno del proprio territorio solo contrade, suddivise in due gruppi, di cui uno comprendente abitati elevabili a frazioni.<ref>http://incomune.interno.it/statuti/statuti/roccadaspide.pdf</ref><ref>
==== Contrade ====
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Roccadaspide ha un'economia che essenzialmente si poggia sul settore terziario. Nel comune infatti sono presenti numerosi ed importanti enti pubblici quali ad esempio un ospedale, la [[Comunità montana Calore Salernitano]], due istituti di scuola media, superiore e molti altri, che insieme ad una serie di attività nel settore terziario privato (significativa è la presenza di filiali di banche, di assicurazioni nonché di studi professionali), garantiscono alla cittadina un ruolo di erogatore di servizi non solo per la comunità locale ma anche per la popolazione stanziata in tutta la restante [[Valle del Calore]].
Come in molti piccoli centri, l'economia di Roccadaspide è invece carente di un significativo polo industriale nonché di un importante movimento turistico. Le piccole, ma vivaci, attività imprenditoriali si concentrano essenzialmente nella contrada ''Fonte'' la quale è dotata di un territorio pianeggiante adiacente alla zona della [[Piana del
Per quanto riguarda l'agricoltura vi è da segnalare che numerosi sono i prodotti tipici del luogo, tra cui spicca senz'altro il [[Marrone di Roccadaspide]], un particolare tipo di [[castagna]] che si avvale del marchio [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]], e la produzione dolciaria ad essa collegata. Significative sono inoltre le produzioni di vino, olio extravergine di oliva, miele biologico, birra e prodotti agricoli e caseari.
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=== Strade ===
* [[Strada statale 166 degli Alburni]].
* [[Strada Regionale 488 di Roccadaspide|Strada Regionale 488/b]] ''Controne(bivio SP 246)-Roccadaspide-Castel
* Strada Provinciale 258 ''Innesto SP 11(loc. Acquaviva)-Innesto SR 488''.
* Strada Provinciale 414 ''Innesto SP 13(Monteforte Cilento)-Roccadaspide''.
Riga 234 ⟶ 239:
== Amministrazione ==
[[File:Roccadaspide-Gonfalone.png|right|thumb|Gonfalone civico]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|aprile 1986|giugno 1988|Giuseppe Antonio Ricco|[[Lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|giugno 1988|giugno 1993|Matteo Lombardi|[[Lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|6 giugno 1993|13 maggio 2001|Giovanni D'Angelo|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|13 maggio 2001|28 maggio 2006|Giuseppe Capuano|[[centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|29 maggio 2006|5 giugno 2016|Girolamo Auricchio|[[lista civica]] di [[centro-sinistra]] Insieme per Roccadaspide|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|5 giugno 2016|''in carica''|Gabriele Iuliano|[[lista civica]] di [[centro-sinistra]] Insieme per Roccadaspide|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Altre informazioni amministrative ===
Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'[[Autorità di bacino interregionale del fiume Sele]].
▲=== Sindaci di Roccadaspide ===
== Sport ==
Nella città hanno sede il Campo Sportivo Comunale
Il calcio, sport principale nel comune, è rappresentato dall'Associazione "A.S.D.
== Note ==
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