Roccadaspide: differenze tra le versioni
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{{NN|Campania|agosto 2018}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Roccadaspide
|Panorama = Panorama roccadaspide.jpg|thumb
|Didascalia =
|Bandiera = Roccadaspide-Bandiera.
|Voce bandiera =
|Stemma = Roccadaspide-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Campania
|Divisione amm grado 2 = Salerno
|Amministratore locale = Gabriele Iuliano
|Partito = [[lista civica]] "Insieme per Roccadaspide"
|Data elezione = 5-6-2016
|Data rielezione = 4-10-2021
|Data istituzione =
|Altitudine = 354
|Sottodivisioni = Carretiello, Doglie, Fonte, Serra, Tempalta▼
|Divisioni confinanti = [[Albanella (Italia)|Albanella]], [[Aquara]], [[Capaccio Paestum]], [[Castel San Lorenzo]], [[Castelcivita]], [[Felitto]], [[Monteforte Cilento]], [[Trentinara]]▼
|Zona sismica = 2▼
▲|Sottodivisioni=Carretiello, Doglie, Fonte, Serra, Tempalta
▲|Divisioni confinanti=[[Albanella (Italia)|Albanella]], [[Aquara]], [[Capaccio Paestum]], [[Castel San Lorenzo]], [[Castelcivita]], [[Felitto]], [[Monteforte Cilento]], [[Trentinara]]
▲|Zona sismica=2
|Gradi giorno = 1580
|Nome abitanti = rocchesi
|Patrono = [[santa Sinforosa]]
|Festivo = 18 luglio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of Roccadaspide
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Roccadaspide all'interno della provincia di Salerno
}}
'''Roccadaspide''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[rɔkkaˈdaspide]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=9 dicembre 2020|dataarchivio=9 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009051700/http://www.dipionline.it/dizionario/|urlmorto=sì}}</ref>,'' 'A Ròcca'' in [[dialetto cilentano|dialetto locale]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=544 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/544 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
La città è nota per il suo peculiare centro storico e per la produzione del [[marrone di Roccadaspide]], una particolare varietà di [[castagna]] a cui è stato riconosciuto il marchio [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]]. Costituisce inoltre il centro principale della [[val Calore]].
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Nonostante il perdurare dei retaggi medioevali, mutate condizioni di viabilità, garantirono al paese un notevole sviluppo già a partire dal XVIII secolo. Fino al ‘700 infatti, Roccadaspide era collegata col resto del salernitano essenzialmente da un disagevole percorso che congiungeva la sommità del paese con la sottostante Valle del [[Calore Lucano]] la quale andava percorsa per intero prima di giungere nella Piana del [[Sele]]. Nel XVIII secolo fu invece realizzata una prima strada che, tagliando per la località ''Difesa - S. Maria'', collegò direttamente il centro di Roccadaspide con la zona di Capaccio; sempre in tale periodo venne inoltre realizzata una via che, tagliando per la località ''San Paolo'', collegò direttamente il paese con i borghi dell'interno del Cilento quali [[Castel San Lorenzo]] e [[Felitto]].
La migliore viabilità favorì la crescita demografica col conseguente ingrandimento del perimetro urbano e l'affermarsi di artigiani, commercianti e proprietari terrieri che a loro volta diedero successivamente vita ad una piccola borghesia composta da notai, esattori, speziali e cancellieri. Tali fenomeni inoltre favorirono il sorgere lungo le direttrici stradali di borgate rurali che andarono sempre più ingrandendosi fino ad acquisire nel XX secolo la forma di vere e proprie contrade: ''Fonte, Serra, Tempalta''.
Agli inizi del XIX secolo la popolazione aveva ormai raggiunto il numero di
Inoltre, a partire dalla seconda metà del '700, il paese fu interessato da un diverso sviluppo edilizio. Fino ad allora il centro urbano si era essenzialmente sviluppato nella parte sottostante il castello, a partire dalla fine del XVIII sec. invece, le migliorate condizioni di una parte della popolazione porteranno all'edificazione di una serie di palazzi borghesi nella parte sopraelevata rispetto al maniero, che al termine di un lungo ciclo di costruzione durato decenni, daranno vita ai quartieri di via Perillo, via Santa Rosa, via Mazzini e piazza XX Settembre.
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Nel corso della [[prima guerra mondiale]] furono ben 43 i cittadini rocchesi che persero la vita nel corso delle operazioni belliche. Durante il [[seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]], invece, oltre alla perdita di 67 militari sul fronte, il paese subì il coinvolgimento diretto nelle manovre militari nel corso dell'[[Sbarco a Salerno]] intrapresa dagli Alleati. Durante tale azione di guerra, infatti, le truppe tedesche tentarono di mantenere la posizione in Roccadaspide allo scopo di controllare il percorso stradale che conduceva verso l'interno, Ciò fece sì che, in quei giorni, oltre al passaggio degli eserciti belligeranti, si verificassero due significativi episodi bellici: la sera dell'11 settembre 1943 l'esercito tedesco attaccò a colpi di cannonate alcune postazioni site nelle campagne, causando due vittime, mentre il giorno 15 settembre 1943 alle ore 16:00, all'indomani dello sbarco degli Alleati sul litorale di [[Paestum]], un bombardamento aereo dall'aviazione americana colpì il centro urbano, causando 41 vittime civili e danneggiando molti edifici tra i quali la chiesa dell'Assunta.
A partire dalla prima metà del XX secolo, il paese risentì della mancata industrializzazione dell'intera regione: la maggioranza della popolazione locale viveva in povertà e si suddivideva essenzialmente in contadini, che vivevano sparsi nelle campagne e in una classe composta da artigiani, piccoli commercianti e manovali che invece abitavano il capoluogo. A causa di tale situazione di indigenza, fino alla fine degli anni ‘60, molti abitanti della zona furono costretti ad emigrare all'estero oppure ad andare a lavorare presso le imprese agricole che si erano inserite nella [[Piana del Sele]], dopo che questa era stata bonificata a partire
Nonostante ciò il paese continuò a svilupparsi, la popolazione continuò a crescere e Roccadaspide fu sempre tra i primi paesi del Cilento ad usufruire dei benefici tecnologici che contraddistinsero il XX secolo (già nel 1910 la costruzione di una piccola centrale idroelettrica sul fiume Calore garantì la corrente elettrica in alcune piccole zone del territorio; la prima linea automobilistica della provincia di Salerno fu stabilita tra Castel San Lorenzo e Capaccio che attraversava il solo centro di Roccadaspide ed era già attiva nel secondo decennio del ‘900).
Durante la seconda metà del XX secolo invece, grazie soprattutto ad una popolazione molto elevata rispetto alla media del Cilento (sul finire degli anni '70 Roccadaspide contava quasi
Dai primi anni '90 parte del territorio del comune fa parte del [[Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano]].
[[File:Lapide cimitero roccadaspide.jpg|thumb|left|Lapide commemorativa delle vittime del bombardamento aereo del 1943 posizionata nel cimitero del paese.]]
Agli inizi del III millennio il paese sta risentendo notevolmente delle nuove esigenze abitative della popolazione, meno incline a vivere nel capoluogo, e del più difficile contesto
Dopo secoli durante i quali il capoluogo non ha fatto altro che ingrandirsi, attualmente si sta invece spopolando, in quanto la popolazione preferisce trasferirsi nelle zone costiere della Campania oppure nelle campagne del comune: in particolar modo negli ultimi anni gli abitanti si stanno trasferendo in località ''Carpine – San Paolo'' e nella contrada ''Fonte'' quest'ultima, direttamente confinante con la piana del comune di [[Capaccio]], è dotata di una notevole distesa pianeggiante nella quale si è sviluppata una discreta attività imprenditoriale negli ultimi decenni.
Il territorio del comune inoltre non sembra poter sostenere il confronto con le zone costiere del resto della provincia e non pare più capace di offrire un'occupazione ai giovani, in specie ai laureati, i quali stanno dando vita ad un nuovo fenomeno migratorio che si ripercuote inevitabilmente sulla popolazione, che sta lentamente invecchiando e diminuendo.
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Il
Compreso nell'agglomerato urbano del centro capoluogo, il castello è situato su un'altura che domina la sottostante Valle del fiume [[Calore Lucano]].[[File:Castello di Roccadaspide 28.03.2015.jpg|thumb|il Castello di Roccadaspide]]
La sua edificazione venne presumibilmente iniziata nel 1245, sulla base di una rocca già esistente.
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=== Chiesa del Carmine o dei Morti ===
Costruita dinanzi al castello nel 1700, era una chiesa della congrega dei morti. In questa chiesa vi era una fossa comune, oggi sigillata a gesso, ove si seppellivano i morti fino agli inizi del XIX secolo. Al suo interno furono custoditi un altare e una statua della Madonna del Carmine un tempo appartenuti al Convento dei carmelitani. Attualmente è sconsacrata e non adibita più al culto.
=== I castagneti ===
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== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Lo statuto comunale di Roccadaspide riconosce all'interno del proprio territorio solo contrade, suddivise in due gruppi, di cui uno comprendente abitati elevabili a frazioni.<ref>http://incomune.interno.it/statuti/statuti/roccadaspide.pdf</ref><ref>
==== Contrade ====
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=== Sindaci ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|
{{ComuniAmminPrec|
{{ComuniAmminPrec|6 giugno 1993|13 maggio 2001|Giovanni D'Angelo|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|13 maggio 2001|28 maggio 2006|Giuseppe Capuano|[[centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|29 maggio 2006|5 giugno 2016|Girolamo Auricchio|[[lista civica]] di [[centro-sinistra]] Insieme per Roccadaspide|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|5 giugno 2016|''in carica''|Gabriele Iuliano|[[lista civica]] di [[centro-sinistra]] Insieme per Roccadaspide|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Altre informazioni amministrative ===
Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'[[Autorità di bacino interregionale del fiume Sele]].
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