Carosello: differenze tra le versioni

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'''''Carosello''''' è stato un [[programma televisivo]] pubblicitario della [[Rai]], un contenitore di cortometraggi realizzati dalle aziende per reclamizzare i prodotti: nato il {{Data|03|02|1957}} sull'unico canale esistente,<ref>senza nome, semplicemente “Televisione” (v. annate 1957-1961 del ''Radiocorriere'')</ref> poi denominato [[Rai 1|Programma Nazionale]] nel 1961,<ref>''Radiocorriere Tv'', n. 44 del 1961, pagg. 60-61</ref> andò in onda fino al 1º gennaio 1977, quotidianamente dopo il [[Telegiornale (RAI)|Telegiornale]] serale, per un totale di 7.261 puntate, tutte in bianco e nero.<ref>>Walter Veltroni, ''I programmi che hanno cambiato l'Italia. Quarant'anni di televisione'', Milano, [[Feltrinelli]], 1992 ISBN 88-07-42064-3</ref>
 
'''''Carosello''''' è stato un [[programma televisivo]] pubblicitario della [[Rai]], un contenitore di cortometraggi realizzati dalle aziende per reclamizzare i prodotti: nato il {{Data|03|02|1957}} sull'unico canale esistente,<ref>senza nome, semplicemente “Televisione” (v. annate 1957-1961 del ''Radiocorriere'')</ref> poi denominato [[Programma Nazionale]] nel 1961,<ref>''Radiocorriere Tv'', n. 44 del 1961, pagg. 60-61</ref> andò in onda fino al 1º gennaio 1977, quotidianamente dopo il [[Telegiornale (RAI)|Telegiornale]] serale, per un totale di 7.261 puntate, tutte in bianco e nero.<ref>>Walter Veltroni, ''I programmi che hanno cambiato l'Italia. Quarant'anni di televisione'', Milano, [[Feltrinelli]], 1992 ISBN 88-07-42064-3</ref>
 
== Caratteristiche ==
Veniva trasmesso tutti i giorni, tranne il [[venerdì santo]] e il [[Commemorazione dei defunti|2 novembre]], originariamente dalle 20:50 alle 21:00. Per effetto dell{{'}}''[[austerity]]'', che spinse la Rai ad anticipare tutti i programmi della serata a partire dal [[Telegiornale (RAI)|Telegiornale]] (spostato alle 20:00), dal 2 dicembre 1973 fu trasmesso alle 20:30.
 
Consisteva in una serie di filmati (spesso scenette comiche sullo stile del [[teatro]] leggero o intermezzi musicali) seguiti da [[Pubblicità televisiva|messaggi pubblicitari]]. ''Carosello'' non era e non poteva essere solo un [[contenitore]] di [[pubblicità|messaggi pubblicitari]]: erano predeterminati il numero di secondi dedicati alla pubblicità, il numero di citazioni del nome del prodotto, e il numero di secondi da dedicare allo "spettacolo", la cui trama doveva essere di per sé estranea al prodotto. Per una legge allora vigente non era concesso fare della pubblicità all'interno di alcunouno spettacolo televisivo serale e nemmeno prima di un intervallo di novanta secondi dall'inizio del medesimo.
 
I ''[[cortometraggio|corti]]'' venivano realizzati come qualsiasi film professionale, girati in pellicola impegnando ambienti e maestranze delle normali produzioni cinematografiche, spesso ricorrendo a sceneggiatori di fama - per esempio [[Age & Scarpelli]] - e a grandi registi: fra gli altri, [[Luciano Emmer]] (che ne è considerato l'inventore), [[Pupi Avati]], [[Corrado Farina]], [[Federico Fellini]], [[Ugo Gregoretti]], [[Sergio Leone]], [[Luigi Magni]], [[Ermanno Olmi]], [[Pier Paolo Pasolini]], [[Gillo Pontecorvo]], [[Valerio Zurlini]] e, fra gli stranieri, l'americano [[Richard Lester]].
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[[File:Angelino supertrim.jpg|thumb|upright|Il pupazzo di ''Angelino''<ref>Prodotto dalla [[Paul film]] per pubblicizzare un prodotto "Supertrim"</ref> uno dei protagonisti dei [[cartone animato|cartoni animati]] inseriti in ''Carosello'' dal 1958 al 1965 e tra i primi esempi di integrazione fra gli [[Pubblicità televisiva|spot pubblicitari]] e la distribuzione di ''gadget'' destinati all'infanzia]]
Le quattro ''scenette'' della primissima puntata di ''Carosello'' (andata in onda il 1 febbraio 1957) furono, per sortegggiosorteggio,<ref>Walter Veltroni, op. citata</ref> le seguenti<ref>[https://animitalia.blogspot.com/2009/02/33-dopo-la-pubblicita-tutti-nanna.html animitalia: 3.3 "...dopo la pubblicità tutti a nanna"<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{Cita web|url=https://carosello.tv/puntata/03-02-1957/|titolo=Puntata di domenica 3 febbraio 1957 – Il mito di Carosello|sito=carosello.tv|accesso=2019-02-03}}</ref><ref>{{Radiocorriere|1957|5|28|titolo=Televisione|data=3-9 febbraio}}</ref>:
 
* [[Royal Dutch Shell|Shell]]: ''Contributo [[Royal Dutch Shell|Shell]] per la sicurezza del traffico; [[Giovanni Canestrini (giornalista)|Giovanni Canestrini]] vi parla di: "Guida a destra o guida a sinistra?"''<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=QjDXBZidd8U]</ref>;
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=== Successo ===
{{C|senza fonti e probabilissima ricerca originale|programmi televisivi|ottobre 2012}}
La soluzione ebbe un enorme successo;: ''Carosello'' è stato per molti anni fra le trasmissioni televisive più amate, arrivando a rappresentare un tipico appuntamento della famiglia italiana, tanto che, ancora oggi, la frase «A nanna dopo Carosello», intimata dalle madri ai figli bambini che dovevano andare a letto quasi subito dopo cena, è rimasta parte del linguaggio parlato.<ref>Walter Veltroni, ''I programmi che hanno cambiato l'Italia. Quarant'anni di televisione'', Milano, [[Feltrinelli]], 1992. ISBN 88-07-42064-3</ref>
 
Oltre a introdurre l'innovazione della pubblicità, e a farlo inserendola in un contesto che aveva il pregio di renderla gradevole al pubblico, ''Carosello'' portò anche una serie di innovazioni nel linguaggio televisivo in generale. La sua caratteristica più rilevante era l'inedita "brevità" (non solo delle inserzioni ma anche degli altri "siparietti"); per questo, gli stacchi teatrali dovevano essere diretti, semplici, attingendo spesso a luoghi comuni e rimanendo molto vicini alla cultura popolare. Memorabile una pubblicità (contenitore di una sorta di mini serie a puntate) con protagonista un giovane che subiva il furto del proprio ciclomotore di una nota marca.
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=== Sospensioni ===
In quasi vent'anni di storia, il programma venne sospeso in sole due occasioni: per una settimana tra il 31 maggio e il 6 giugno 1963 per l'agonia e la morte di [[papa Giovanni XXIII]];, per tre giorni,e dal 12 al 15 dicembre 1969, quando il Paese fu scossoall’indomani dalladella [[strage di piazza Fontana]].

Altre sospensioni più brevi si ebbero per la morte di [[papa Pio XII]] (dal 9 ottobre - 11all’11 ottobre 1958), per il [[Disastrodisastro del Vajont]] (10 ottobre 1963), per le uccisioni dei fratelli [[John Fitzgerald Kennedy|John]] (22 novembre 1963) e [[Robert Kennedy]] (5 giugno 1968) nonché, a seguito di improrogabili collegamenti, per la prima trasmissione in [[Mondovisione]], il 25 giugno 1967, e per l'ammaraggio della navicella spaziale [[Apollo 14]], il 9 febbraio 1971. Alcuni scioperi e agitazioni in seno alla RAI alterarono lievemente la programmazione, ad esempio con l'avvio della sigla finale senza l'elencazione dei prodotti reclamizzati.
 
=== La chiusura ===
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I filmati erano interpretati in prevalenza da attori e attrici, talvolta in coppia con il proprio coniuge, ma vi recitarono anche cantanti, musicisti, sportivi, presentatori, annunciatrici RAI e persone assurte a improvvisa notorietà, come per esempio qualche campione del [[Rischiatutto]].
 
Tra i tanti si ricordano [[Giacomo Agostini]], [[Giorgio Albertazzi]], [[Laura Antonelli]], [[Renzo Arbore]], [[Nicola Arigliano]], [[Nino Benvenuti]], [[Riccardo Billi]], [[Walter Bonatti]], [[Gianni Boncompagni]], [[Mike Bongiorno]], [[Giulio Bosetti]], [[Gino Bramieri]], i [[Brutos]], [[Tino Buazzelli]], [[Ernesto Calindri]], [[Carlo Campanini]], [[Renato Carosone]], [[Mario Carotenuto]], [[Raffaella Carrà#Pubblicità|Raffaella Carrà]], [[Adriano Celentano]], [[Gino Cervi]], [[Walter Chiari]], [[Sabina Ciuffini]], [[Corrado (conduttore televisivo)|Corrado]], [[Carlo Dapporto]], [[Ninetto Davoli]], [[Eduardo De Filippo]], [[Peppino De Filippo]], [[Marisa Del Frate]], [[Lorella De Luca]], [[Oriella Dorella]], [[Johnny Dorelli]], [[Giustino Durano]], [[Maria Giovanna Elmi]], [[Aldo Fabrizi]], [[Sergio Fantoni]] e [[Valentina Fortunato]], [[Paolo Ferrari (attore)|Paolo Ferrari]], [[Anna Maria Ferrero]], [[Dario Fo]] e [[Franca Rame]], [[Arnoldo Foà]], [[Vittorio Gassman]], [[Carla Fracci]], [[Felice Gimondi]], [[Massimo Girotti]], [[Gilberto Govi]], [[Franco Franchi]] e [[Ciccio Ingrassia]], [[Sylva Koscina]], [[Ubaldo Lay]], [[Alberto Lionello]], [[Virna Lisi]], [[Alberto Lupo]], [[Erminio Macario]], [[Nino Manfredi]], [[Lauretta Masiero]], [[Mina (cantante)|Mina]], [[Domenico Modugno]], [[Sandra Mondaini]] e [[Raimondo Vianello]], [[Rina Morelli]] e [[Paolo Stoppa]], [[Francesco Mulè]], [[Tiberio Murgia]], [[Amedeo Nazzari]], [[Ave Ninchi]], [[Alighiero Noschese]], [[Ilaria Occhini]], [[Adriano Panatta]], [[Ottavia Piccolo]], [[Nicola Pietrangeli]], [[Raffaele Pisu]], [[Nilla Pizzi]], [[Paolo Poli]], [[Giovanna Ralli]], [[Renato Rascel]], [[Clay Regazzoni]], i [[Ricchi e poveri]], [[Mario Riva]], [[Nini Rosso]], [[Giancarlo Sbragia]], [[Delia Scala]], [[Tino Scotti]], [[Alberto Sordi]], [[Solvi Stubing]], [[Nino Taranto]], [[Gianrico Tedeschi]], [[Aroldo Tieri]], [[Ugo Tognazzi]], [[Totò]], [[Franca Valeri]], [[Bice Valori]] e [[Paolo Panelli]], [[Enrico Viarisio]], [[Lina Volonghi]], [[Franco Volpi (attore)|Franco Volpi]], [[Lia Zoppelli]].
 
Fra gli stranieri: [[Carole André]], [[Brigitte Bardot]], [[Senta Berger]], [[Janis Joplin]], [[Yul Brynner]], [[John Charles]], [[Corinne Clery]], [[Fernandel]], le [[gemelle Kessler]], [[Philippe Leroy]], [[Jerry Lewis]], [[Don Lurio]], [[Jayne Mansfield]], [[Georges Moustaki]], [[Pelè]], [[Mac Ronay]], [[Frank Sinatra]], [[Jean Sorel]], [[Orson Welles]].
 
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I primi inserzionisti furono [[Saab]], [[Dreher]] e [[Perugina]]. Anche il sito della Sipra ha proposto una serie di vecchi caroselli, con sottotitoli in inglese.
 
== RaccoltaEdizioni home video ==
''Carosello - La storia di un mito'' è una raccolta in 10 DVD, venduta, a partire da ottobre [[2011]], in allegato alle riviste ''[[TV Sorrisi e Canzoni]]'' e ''[[Panorama (rivista)|Panorama]]''.
{{S sezione|televisione}}
 
* [[Carosello - La storia di un mito]]
L'opera, attraverso i caroselli e contenuti speciali, suddivisi in bienni, ripropone la storia del programma televisivo andato in onda dal [[1957]] al [[1977]]. Ogni DVD contiene un fascicolo illustrato che spiega la storia di quello specifico biennio. Il prezzo del primo DVD era di 4,99 €<ref>[http://antoniogenna.com/2011/10/04/edicola-carosello-%E2%80%93-la-storia-di-un-mito-con-tv-sorrisi-e-canzoni-e-panorama/ » Edicola – "Carosello – La storia di un mito" con ''TV Sorrisi e Canzoni'' e Panorama Antonio Genna Blog<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
== Citazioni e omaggi ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.vivatorino.it/storie-di-torino-sessantanni-fa-nasceva-carosello-da-unidea-di-un-dirigente-rai-della-nostra-citta/|Sigla di Carosello}}
* {{cita web|http://www.mondocarosello.com/wordpress/|Il mondo di Carosello}}
* {{cita web | 1 = http://www.il-fantamondo.com/carosello.htm | 2 = Scheda su Il-fantamondo.com | accesso = 5 novembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081003001643/http://www.il-fantamondo.com/carosello.htm | dataarchivio = 3 ottobre 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=https://www.treccani.it/magazine/atlante/societa/A_letto_dopo_Carosello.html|titolo=A letto dopo Carosello|data=16 febbraio 2017|opera=Atlante|editore=[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]]}}
 
* {{cita web|https://carosello.tv/storia/ |Il mito di Carosello}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|design|sociologia|televisione}}