Abu Omar al-Shishani: differenze tra le versioni

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{{militare
|Nome =თარხან ბათირაშვილი<br />Tarkhan Tayumurazovich Batirashvili
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome = ''Abū ʿOmar al-Shishānī''
|Data_di_nascita = [[11 febbraio]] [[1986]]
|Nato_a = [[Municipalità di Akhmet'a|Birkiani]]
|Data_di_morte = [[14 luglio]] [[2016]]
|Morto_a = [[distretto di al-Shirqat|al-Shirqat]]
|Cause_della_morte = [[Trauma balistico]]
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia = [[ceceni|cecena]]
|Religione = [[Chiesa ortodossa|Cristianità ortodossa]] <small>(fino al [[2010]])</small><br />[[Islam]] [[sunnismo|sunnita]] <small>([[2010]]-[[2016]])</small>
|Nazione_servita = {{bandiera|GEO}} [[Georgia]] <small>([[2008]]-[[2010]])</small><br />{{simbolo|Flag of the Islamic State of Iraq and the Levant2.svg|21}} [[Stato Islamico (organizzazione)|Stato Islamico]] <small>([[2013]]-[[2016]])</small>
|Forza_armata = {{simbolo|MOD of Georgia logo.png|21}} [[Sak'art'velos Sakhmelet'o Dzalebi|Forze terrestri georgiane]] <small>([[2008]]-[[2010]])</small><br />[[Stato Islamico (organizzazione)|Esercito dello Stato Islamico]] <small>([[2013]]-[[2016]])</small>
|Specialità = [[Comandante (grado militare)|Comandante]]
|Anni_di_servizio = [[2008]]-[[2016]]
|Grado = [[Sergente]]
|Comandanti = {{bandiera|GEO}} [[Mikheil Saak'ashvili]]<br />{{simbolo|Flag of the Islamic State of Iraq and the Levant2.svg|21}} [[Abu Bakr al-Baghdadi]]
|Guerre = *[[Seconda guerra in Ossezia del Sud]]
* [[Battaglia di Tskhinvali]]
*[[Guerra civile siriana]]
* [[Battaglia di Aleppo]]
* [[Assedio di Kobanê]]
|Ref=<ref name=Omar/><ref name=TTB/>
}}
{{Bio
|Nome = Tarkhan Tayumurazovich
|Cognome = Batirashvili
|PostCognomeVirgolaPreData = in [[lingua georgiana|georgiano]] თარხან ბათირაშვილი, meglio conosciuto col nome di battaglia '''Abu Omar al-Shishani''' o semplicemente '''Omar al-Shishani''', in [[lingua araba|arabo]] أبو عمر الشيشاني
|ForzaOrdinamento = al-Shishani, Abu Omar
|Sesso = M
|LuogoNascita = Birkiani
|LuogoNascitaLink = Municipalità di Akhmet'a
|GiornoMeseNascita = 11 febbraio
|AnnoNascita = 1986
|NoteNascita = <ref name="Omar">{{cita web|url=http://www.counterextremism.com/extremists/omar-al-shishani|titolo=Omar al-Shishani|accesso=16 gennaio 2016}}</ref>
|LuogoMorte = Governatorato di Salah al-Din
|LuogoMorte = al-Shirqat
|GiornoMeseMorte = 30 giugno
|LuogoMorteLuogoMorteLink = Governatorato di Salah al-Din
|AnnoMorte = 2015
|GiornoMeseMorte = 3014 giugnoluglio
|NoteMorte = <ref>{{cita web|http://www.panorama.it/news/esteri/la-morte-di-al-shishani-il-comandante-georgiano-dellisis/|La morte di al-Shishani, il comandante georgiano dell'Isis (Panorama)|1 luglio 2015}}</ref>
|AnnoMorte = 20152016
|Attività = guerrigliero
|NoteMorte = <ref name=TTB>{{cita web|url=https://www.cbsnews.com/news/us-confirms-isis-commander-omar-the-chechen-is-dead/|titolo=U.S. confirms ISIS commander "Omar the Chechen" is dead|data=14 marzo 2016|accesso=19 maggio 2016}}</ref>
|Attività2 = militare
|Epoca = 2000
|Attività3 = terrorista
|Attività = guerriglieromilitare
|Attività2 = militareterrorista
|Nazionalità = georgiano
|PostNazionalità = , in precedenza [[sergente]] dell'esercito georgiano e comandante delle formazioni armate dello [[Stato Islamico (organizzazione)|Stato Islamico]] in [[Siria]]; tra questi ranghi era meglio conosciuto con il nome di battaglia '''Abū ʿOmar al-Shīshānī''' ({{arabo|أبو عمر الشيشاني}}), "Abu Omar il Ceceno"). Al momento della sua morte era tra i più ricercati del mondo, con una taglia di cinque milioni di [[dollaro statunitense|dollari]]<ref name=TTB/>
|PostNazionalità =, comandante delle forze armate dello [[Stato Islamico]] in [[Siria]]
|Immagine =
}}
== Giovinezza e servizio militare ==
Nato nell'allora [[Repubblica Socialista Sovietica Georgiana]] da Teimuraz Batirashvili - un [[Chiesa Ortodossa|cristiano ortodosso]] appartenente al gvari Batirashvili - e da una donna musulmana d'etnia Kist (un sottogruppo ceceno del [[Pankisi Gorge]] georgiano) del clan Melkhi<ref name="nina">[http://www.bbc.com/news/world-europe-28217590 "The Georgian roots of Isis commander Omar al-Shishani"], [[BBC]] News, 9 luglio 2014</ref><ref name="siria">[http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-25151104 "Syria crisis: Omar Shishani, Chechen jihadist leader"], BBC News, 3 dicembre 2008</ref><ref>[http://www.newsru.com/world/11jul2014/nechechen.html "Father fighting in Iraq, the red-bearded "Chechen" told me that he really – Georgians"], newsru.com, 11 luglio 2014</ref>, Tarkhan Batirashvili trascorse la sua infanzia nel villaggio di Birkiani, situato nella regione di Pankisi Gorge, e in gioventù lavorò come pastore nelle colline sopra la valle.
 
== Biografia ==
In quel tempo, la sua regione era un importante punto di transito per i ribelli che partecipano alla [[Seconda guerra cecena]]; durante una di queste manovre, Batirashvili entrò in contatto con i ribelli ceceni che si spostavano in Russia ed aderì alla loro causa<ref name="omar">[http://news.sky.com/story/1298930/omar-the-chechen-should-come-home-says-dad 'Omar The Chechen' Should Come Home, Says Dad]</ref>. Secondo quanto raccontato da suo padre, fin da giovanissimo Batirashvili aiutò segretamente i militanti ceceni in Russia e, talvolta, si unì a loro in missioni contro le truppe di [[Mosca (Russia)|Mosca]]<ref name="meet">[http://online.wsj.com/news/articles/SB10001424052702303309504579181962177007316 "Meet the Rebel Commander in Syria That Assad, Russia and the U.S. All Fear"], ''[[The Wall Street Journal]]'', 11 luglio 2014</ref>.
=== Giovinezza e servizio militare ===
Nato nell'allora [[Repubblica Socialista Sovietica Georgiana]] da Teimuraz Batirashvili - un [[Chiesa Ortodossa|cristiano ortodosso]] appartenente al [[gvari]] Batirashvili - e da una donna musulmana d'etnia Kist (un sottogruppo ceceno del [[Pankisi Gorge]] georgiano) del clan Melkhi<ref name="nina">[httphttps://www.bbc.com/news/world-europe-28217590 "The Georgian roots of Isis commander Omar al-Shishani"], [[BBC]] News, 9 luglio 2014</ref><ref name="siria">[httphttps://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-25151104 "Syria crisis: Omar Shishani, Chechen jihadist leader"], BBC News, 3 dicembre 2008</ref><ref>[httphttps://www.newsru.com/world/11jul2014/nechechen.html "Father fighting in Iraq, the red-bearded "Chechen" told me that he really – Georgians"], newsru.com, 11 luglio 2014</ref>, Tarkhan Batirashvili trascorse la sua infanzia nel villaggio di Birkiani, situato nella regione di Pankisi Gorge, e in gioventù lavorò come pastore nelle colline sopra la valle.
 
In quel tempo, la sua regione era un importante punto di transito per i ribelli che partecipanoparteciparono alla [[Secondaseconda guerra cecena]]; durante una di queste manovre, Batirashvili entrò in contatto con i ribelli ceceni che si spostavano in Russia ede aderì alla loro causa<ref name="omar">[http://news.sky.com/story/1298930/omar-the-chechen-should-come-home-says-dad 'Omar The Chechen' Should Come Home, Says Dad]</ref>. Secondo quanto raccontato da suo padre, fin da giovanissimo Batirashvili aiutò segretamente i militanti ceceni in Russia e, talvolta, si unì a loro in missioni contro le truppe di [[Mosca (Russia)|Mosca]]<ref name="meet">[httphttps://online.wsj.com/news/articles/SB10001424052702303309504579181962177007316 "Meet the Rebel Commander in Syria That Assad, Russia and the U.S. All Fear"], ''[[The Wall Street Journal]]'', 11 luglio 2014</ref>.
Dopo aver terminato le scuole superiori, Batirashvili si arruolò nell'[[esercito georgiano]] e - stando a quanto testimonia il suo ex comandante Malkhaz Topuriasi, che lo inserì in uno speciale gruppo di ricognizione - si distinse per la sua bravura nell'usare varie armi e mappe<ref name=meet/>. Egli raggiunse il grado di [[sergente]] in un'unità di intelligence di recente formazione e durante la [[seconda guerra in Ossezia del Sud|guerra russo-georgiana del 2008]] prestò servizio nei pressi della linea del fronte, col compito di spiare le colonne di [[carro armato|carri armati]] russi e inoltrare le loro coordinate alle unità di artiglieria georgiana<ref name=meet/>.
 
Dopo averavere terminato le scuole superiori, Batirashvili si arruolò nell'nelle [[esercitoSak'art'velos Sakhmelet'o Dzalebi|forze terrestri georgianogeorgiane]] e - stando a quanto testimonia il suo ex comandante Malkhaz Topuriasi, che lo inserì in uno speciale gruppo di ricognizione - si distinse per la sua bravura nell'usare varie armi e mappe<ref name=meet/>. Egli raggiunse il grado di [[sergente]] in un'unità di intelligence di recente formazione e durante la [[seconda guerra in Ossezia del Sud|guerra russo-georgiana del 2008]] prestò servizio nei pressi della linea del fronte, colcon il compito di spiare le colonne di [[carro armato|carri armati]] [[Russia|russi]] e inoltrare le loro coordinate alle unità di artiglieria georgiana<ref name=meet/>.
Batirashvili venne decorato per la sua attività bellica<ref name=siria/> e sembrava sul punto di essere promosso ad ufficiale, me nel [[2010]] gli fu diagnosticata la [[tubercolosi]] e il suo passaggio di grado venne bloccato. Dopo aver trascorso vari mesi in un ospedale militare, venne dimesso per motivi di salute; poco dopo tentò di essere re-inserito nelle forze armate del suo paese, ma non ci riuscì<ref name=omar/><ref name=meet/>. Dichiarato inabile anche per il servizio di sicurezza nella Polizia, in quel periodo dovette patire anche la morte della madre a causa di un [[cancro (malattia)|cancro]] e il padre lo descrisse come "molto disilluso"<ref name=meet/>.
 
Batirashvili venne decorato per la sua attività bellica<ref name=siria/> e sembrava sul punto di essere promosso ada ufficiale, mema nel [[2010]] gli fu diagnosticata la [[tubercolosi]] e il suo passaggio di grado venne bloccato. Dopo averavere trascorso vari mesi in un ospedale militare, venne dimesso per motivi di salute; poco dopo tentò di essere re-inserito nelle forze armate del suo paese, ma non ci riuscì<ref name=omar/><ref name=meet/>. Dichiarato inabile anche per il servizio di sicurezza nella Polizia, in quel periodo dovette patiresubire anche la morte della madre a causa di un [[cancro (malattia)|cancro]] e il padre lo descrisse come "molto disilluso"<ref name=meet/>.
== La conversione all'Islam e la guerra in Siria ==
Secondo il Ministero della Difesa georgiano, Batirashvili venne arrestato nel settembre del 2010 per possesso illegale di armi da fuoco e fu condannato a tre anni di carcere<ref name=meet/>. Dopo aver trascorso circa 16 mesi in prigione, venne rilasciato all'inizio nel [[2012]] e subito dopo abbandonò il paese; in un'intervista pubblicata su un sito web [[jihad]]ista, Batirashvili ha dichiarato che l'esperienza del carcere lo ha trasformato: "Ho promesso a Dio che, qualora fossi uscito vivo dalla prigione, sarei andato a combattere la Jihad per amore di Dio"<ref name=meet/>.
 
=== La conversione all'Islam e la guerra in Siria ===
Batirashvili riferì a suo padre che stava partendo per [[Istanbul]], dove i membri della diaspora ceceni erano pronti a reclutarlo per guidare i combattenti all'interno della Siria devastata dalla [[guerra civile siriana|guerra civile]]; d'altronde, già un fratello maggiore di Tarkhan era andato in Siria qualche mese prima<ref name=meet/>. In un'intervista, Batirashvili ha detto che aveva preso in considerazione l'ipotesi di andare a [[Yemen]] e che visse per poco tempo in [[Egitto]] prima raggiungere la Siria nel marzo del 2012<ref>[http://english.al-akhbar.com/node/19615 "Chechen jihadists in Syria: The case of Omar al-Shishani"], Al Akhbar English, 1º maggio 2014</ref><ref>[http://syrie.blog.lemonde.fr/2013/12/04/syrie-temoignage-domar-le-tchetchene-chef-militaire-de-letat-islamique/ "Syrie. Témoignage d’Omar le Tchétchène, chef militaire de l’Etat islamique"], ''[[Le Monde]]'', 4 dicembre 2013</ref>.
Secondo il Ministero della Difesa georgiano, Batirashvili venne arrestato nel settembre del 2010 per possesso illegale di armi da fuoco e fu condannato a tre anni di carcere<ref name=meet/>. Dopo averavere trascorso circa 16sedici mesi in prigione, venne rilasciato all'inizio nel [[2012]] e subito dopo abbandonò il paesePaese; in un'intervista pubblicata su un sito web [[jihadjihādismo|jihādista]]ista, Batirashvili ha dichiarato che l'esperienza del carcere lo haaveva trasformato: "Ho promesso a Dio che, qualora fossi uscito vivo dalla prigione, sarei andato aad combattereadempiere lail Jihad persulla amoreVia di Dio" (''al-jihād fī sabīl Allāh'')<ref name=meet/>.
 
Batirashvili riferì a suo padre che stava partendo per [[Istanbul]], dove i membri della diaspora ceceni erano pronti a reclutarlo per guidare i combattenti all'interno della Siria devastata dalla [[guerra civile siriana|guerra civile]]; d'altronde, già un fratello maggiore di Tarkhan era andato in Siria qualche mese prima<ref name=meet/>. In un'intervista, Batirashvili ha detto che aveva preso in considerazione l'ipotesi di andare ain [[Yemen]] e che visse per poco tempo in [[Egitto]] prima raggiungere la Siria nel marzo del 2012<ref>[httphttps://english.al-akhbar.com/node/19615 "Chechen jihadists in Syria: The case of Omar al-Shishani"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20171019181709/https://english.al-akhbar.com/node/19615 |data=19 ottobre 2017 }}, Al Akhbar English, 1º maggio 2014</ref><ref>[http://syrie.blog.lemonde.fr/2013/12/04/syrie-temoignage-domar-le-tchetchene-chef-militaire-de-letat-islamique/ "Syrie. Témoignage d’Omard'Omar le Tchétchène, chef militaire de l’Etat islamique"], ''[[Le Monde]]'', 4 dicembre 2013</ref>.
Il suo primo ruolo di comando fu quello all'interno della "Brigata Muhajireen", un gruppo jihadista [[islam]]ico composto da guerriglieri stranieri che si è formata nell'estate del 2012. Questa unità fu coinvolta nella [[battaglia di Aleppo]] e nell'ottobre del 2012 aiutò il [[Fronte al-Nusra]] durante un assalto condotto contro una base militare siriana ad Aleppo che conteneva strumenti per la [[contraerea]] e [[SS-1 Scud|missili Scud]]<ref>[http://www.longwarjournal.org/archives/2012/10/al_nusrah_front_comm.php Al Nusrah Front commanded Free Syrian Army unit, 'Chechen emigrants,' in assault on Syrian air defense base], ''The Long War Journal'', 19 ottobre 2012</ref>.
 
NelIl dicembresuo delprimo 2012ruolo combattédi concomando lafu suaquello brigataall'interno aldella fianco"Brigata delMuhājirīn", Fronteun al-Nusragruppo durante[[jihādismo|jihādista]] l'invasione[[islam]]ico dellacomposto baseda militareguerriglieri distranieri Sheikhche Suleiman,si postaè nellaformata partenell'estate occidentaledel Aleppo2012. NelQuesta febbraiounità delfu 2013,coinvolta insieme allenella [[Brigatebattaglia al-Tawhiddi Aleppo]] e alnell'ottobre del 2012 aiutò il [[Fronte al-Nusra,]] presedurante un d'assalto lacondotto contro una base dell'80ºmilitare reggimentosiriana dell'[[forzead armateAleppo siriane|esercitoche siriano]]conteneva neistrumenti pressiper della principale[[contraerea]] aeroportoe di[[SS-1 AleppoScud|missili Scud]]<ref>[http://www.longwarjournal.org/archives/20132012/0210/chechen_commander_leal_nusrah_front_comm.php# ChechenAl commanderNusrah leadsFront Muhajireencommanded BrigadeFree Syrian Army unit, 'Chechen emigrants', in Syriaassault on Syrian air defense base], ''The Long War Journal'', 2019 febbraioottobre 20132012</ref>.
 
Nel dicembre del 2012 combatté con la sua brigata al fianco del Fronte al-Nuṣra durante l'invasione della base militare di Shaykh Sulaymān, posta nella parte occidentale Aleppo. Nel febbraio del 2013, insieme alle [[Brigate al-Tawhid]] e al Fronte al-Nuṣra, prese d'assalto la base dell'80º reggimento dell'[[forze armate siriane|esercito siriano]] nei pressi del principale aeroporto di Aleppo<ref>[http://www.longwarjournal.org/archives/2013/02/chechen_commander_le.php# Chechen commander leads Muhajireen Brigade in Syria], ''The Long War Journal'', 20 febbraio 2013</ref>.
Nel marzo del 2013 il [[Centro Kavkaz]] riferì che la Brigata Muhajireen si era fusa con due gruppi jihadisti siriani chiamati "Jaish Muhammad" e "Kataeb Khattab" per formare un nuovo gruppo chiamato "Jaish Muhajireen wal-Ansar" o "Esercito degli Emigranti e degli Aiutanti"<ref>[http://www.longwarjournal.org/archives/2013/03/chechen_jihadist_for.php "Chechen commander forms 'Army of Emigrants,' integrates Syrian groups"], ''The Long War Journal'', 28 marzo 2013</ref>. Il comando del gruppo è costituito da una leadership militare, una commissione incaricata di applicare la [[Sharia]], un Consiglio della [[Shura]] e un braccio armato di supporto, chiamato Liwa al-Mujahideen al-Ilami: quest'ultimo è lo stesso nome di un gruppo composto da [[mujaheddin]] stranieri che combatterono nella [[Guerra in Bosnia ed Erzegovina|guerra in Bosnia]]<ref>[http://www.jamestown.org/programs/tm/single/?tx_ttnews=40749&tx_ttnews=684&no_cache=1#.VDbQUhajYop “Obliged to Unite under One Banner”: A Profile of Syria’s Jaysh al-Muhajireen wa’l-Ansar], ''Terrorism Monitor 11 (8)'', 19 agosto 2013</ref>.
 
Nel marzo del 2013 il [[Centro Kavkaz]] (Caucaso) riferì che la Brigata MuhajireenMuhājirīn si era fusa con due gruppi jihadistigihadisti siriani chiamati "JaishJaysh MuhammadMuḥammad" e "KataebKatāʾeb KhattabʿUmar b. al-Khaṭṭāb" per formare un nuovo gruppo chiamato "JaishJaysh MuhajireenMuhājirīn walwa l-AnsarAnṣār" o "Esercito degli [[Muhajirun|Emigranti]] e degli Aiutanti[[Ansar|Ausiliari]]"<ref>[http://www.longwarjournal.org/archives/2013/03/chechen_jihadist_for.php "Chechen commander forms 'Army of Emigrants,', integrates Syrian groups"], ''The Long War Journal'', 28 marzo 2013</ref>. Il comando del gruppo è costituito da una leadership militare, una commissione incaricata di applicare la [[ShariaShari'a]], un Consiglio della [[Shura]] e un braccio armato di supporto, chiamato Liwa''Liwāʾ al-MujahideenMujāhidīn al-IlamiIslāmī'' (Formazione armata dei Combattenti del ''[[jihād]]'' [[islam]]ico): quest'ultimo è lo stesso nome di un gruppo composto da [[mujaheddinMuhajirun|mujāhidīn]] stranieri che combatterono nella [[Guerra in Bosnia ed Erzegovina|guerra in Bosnia]]<ref>[httphttps://www.jamestown.org/programs/tm/single/?tx_ttnews=40749&tx_ttnews=684&no_cache=1#.VDbQUhajYop “Obliged to Unite under One Banner”: A Profile of Syria’s Jaysh al-Muhajireen wa’l-Ansar] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150705234517/http://www.jamestown.org/programs/tm/single/?tx_ttnews=40749&tx_ttnews=684&no_cache=1 |data=5 luglio 2015 }}, ''Terrorism Monitor 11 (8)'', 19 agosto 2013</ref>.
La nuova formazione svolse un ruolo chiave nella cattura della base area di [[Menagh]], avvenuta nell'agosto del 2013, che culminò in un attacco tramite [[autobomba]] che uccise e ferì molti membri delle forze armate siriane regolari<ref>[http://www.nytimes.com/2013/08/06/world/middleeast/rebels-gain-control-of-government-air-base-in-syria.html?_r=2& "Rebels Gain Control of Government Air Base in Syria"], ''[[The New York Times]]'', 5 agosto 2013</ref>. Un ramo della Brigata Muhajireen è stato coinvolto nell'offensiva di [[Governatorato di Laodicea|Laodicea]], svoltasi dal 4 al 19 agosto 2013 e conclusasi con la vittoria delle truppe di [[Bashar al-Assad]]<ref>[http://www.syriadeeply.org/articles/2013/08/2412/decoder-battle-latakia-begins/#.UgDoe5JGtq8 "Decoder: The Battle for Syria Begins"], ''Syria Deeply'', 5 agosto 2013</ref>.
 
La nuova formazione svolse un ruolo chiave nella cattura della base area di [[Menagh]], avvenuta nell'agosto del 2013, che culminò in un attacco tramite [[autobomba]] che uccise e ferì molti membri delle forze armate siriane regolari<ref>[httphttps://www.nytimes.com/2013/08/06/world/middleeast/rebels-gain-control-of-government-air-base-in-syria.html?_r=2& "Rebels Gain Control of Government Air Base in Syria"], ''[[The New York Times]]'', 5 agosto 2013</ref>. Un ramo della Brigata Muhajireen è stato coinvolto nell'offensiva di [[Governatorato di Laodicea|Laodicea]], svoltasi dal 4 al 19 agosto 2013 e conclusasi con la vittoria delle truppe di [[Bashar al-Assad|Baššār al-Asad]]<ref>[http://www.syriadeeply.org/articles/2013/08/2412/decoder-battle-latakia-begins/#.UgDoe5JGtq8 "Decoder: The Battle for Syria Begins"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141016212001/http://www.syriadeeply.org/articles/2013/08/2412/decoder-battle-latakia-begins/#.UgDoe5JGtq8 |data=16 ottobre 2014 }}, ''Syria Deeply'', 5 agosto 2013</ref>.
== L'adesione all'ISIS ==
Nel mese di agosto 2013 Batirashvili rilasciò una dichiarazione che annunciava l'espulsione di uno dei comandanti della sua brigata, Emir Seyfullah, e di 27 altri suoi uomini dal gruppo: il georgiano li accusò di [[appropriazione indebita]] e di fomentare l'animosità dei siriani locali contro i combattenti stranieri indulgendo nella [[Takfîr]] - la scomunica - contro altri musulmani<ref>[http://www.jamestown.org/single/?no_cache=1&tx_ttnews=41255&tx_ttnews=381&cHash=29f5982933f249d513ffd0fd9e3e3085#.VDbUHhajYoq "Influence of Chechen Leader of North Caucasian Fighters in Syria Grows"], ''Eurasia Daily Monitor'', 9 agosto 2013</ref>. Tuttavia, Seyfullah negò queste accuse e dichiarò che ciò era avvenuto perché egli si era rifiutato di unirsi allo [[Stato Islamico dell'Iraq e del Levante]], che invece godeva del sostegno di Batirashvili<ref>[http://eaworldview.com/2013/11/syria-spotlight-dispute-abu-umar-al-shishani-deputy-seyfullakh-chechen/ "Syria Spotlight: Insurgent Split — The Dispute Between Abu Umar al-Shishani & His Deputy, Seyfullakh the Chechen"], EA WorldView, 23 novembre 2013</ref>.
 
=== L'adesione all'ISISallo Stato Islamico ===
Alla fine del 2013, Batirashvili è stato sostituito come capo della formazione "Jaish Muhajireen wal-Ansar" da un altro comandante ceceno, noto come Salahuddin, dopo che nel mese di novembre la maggior parte dei membri ceceni del gruppo non prestarono il loro [[Bay'a|giuramento di fedeltà]] allo Stato Islamico (fortemente voluto da Batirashvili<ref name=siria/>) a causa della loro precedente sottomissione a [[Dokka Umarov]], leader dell'[[Emirato del Caucaso]]<ref name="chechen">[http://www.longwarjournal.org/archives/2013/11/muhajireen_army_swea.php "Chechen-led group swears allegiance to head of Islamic State of Iraq and Sham"], ''The Long War Journal'', 27 novembre 2013</ref>.
Nel mese di agosto 2013 Batirashvili rilasciò una dichiarazione che annunciava l'espulsione di uno dei comandanti della sua brigata, Emiril cosiddetto [[emiro]] Sayf SeyfullahAllāh, e di 27 altri suoi uomini dal gruppo: il georgiano li accusò di [[appropriazione indebita]] e di fomentare l'animosità dei siriani locali contro i combattenti stranieri, indulgendo facilmente nella pronuncia di ''[[TakfîrTakfir|Takfīr]]'' - la condanna per ''kufra'' (empietà massima) che comporta la "scomunica" dal consorzio umano del reo - contro altri musulmani, con la susseguente liceità della loro uccisione in quanto [[Apostasia|apostati]].<ref>[httphttps://www.jamestown.org/single/?no_cache=1&tx_ttnews=41255&tx_ttnews=381&cHash=29f5982933f249d513ffd0fd9e3e3085#.VDbUHhajYoq "Influence of Chechen Leader of North Caucasian Fighters in Syria Grows"], ''Eurasia Daily Monitor'', 9 agosto 2013<{{webarchive|url=https://ref>web. Tuttavia, Seyfullah negò queste accuse e dichiarò che ciò era avvenuto perché egli si era rifiutato di unirsi allo [[Stato Islamico dell'Iraq e del Levante]], che invece godeva del sostegno di Batirashvili<ref>[archive.org/web/20150706070426/http://eaworldviewwww.comjamestown.org/2013/11/syria-spotlight-dispute-abu-umar-al-shishani-deputy-seyfullakh-chechensingle/?no_cache=1&tx_ttnews=41255&tx_ttnews=381&cHash=29f5982933f249d513ffd0fd9e3e3085 "Syria|data=6 Spotlight: Insurgent Split — The Dispute Between Abu Umar al-Shishani &luglio His2015 Deputy}}, Seyfullakh''Eurasia theDaily Chechen"]Monitor'', EA9 WorldView, 23 novembreagosto 2013</ref>.
Tuttavia Sayf Allāh negò queste accuse e dichiarò che ciò era avvenuto perché egli si era rifiutato di unirsi allo [[Stato Islamico dell'Iraq e del Levante]], che invece godeva del sostegno di Batirashvili<ref>[http://eaworldview.com/2013/11/syria-spotlight-dispute-abu-umar-al-shishani-deputy-seyfullakh-chechen/ "Syria Spotlight: Insurgent Split — The Dispute Between Abu Umar al-Shishani & His Deputy, Seyfullakh the Chechen"], EA WorldView, 23 novembre 2013</ref>.
 
Alla fine del 2013, Batirashvili è stato sostituito come capocomandante della formazione "JaishJaysh MuhajireenMuhājirīn walwa l-AnsarAnṣār" (''Esercito dei [[Muhājirūn|Muhājirīn]] e degli [[Ansar|Anṣār]]'') da un altro comandante ceceno, noto come SalahuddinṢalāḥ al-Dīn, dopo che nel mese di novembre la maggior parte dei membri ceceni del gruppo non prestarono il loro [[Bay'aBayʿa|giuramento di fedeltà]] allo Stato Islamico (fortemente voluto da Batirashvili<ref name=siria/>) a causa della loro precedente sottomissione a [[Dokka Umarov]], leader dell'[[Emirato del Caucaso]]<ref name="chechen">[http://www.longwarjournal.org/archives/2013/11/muhajireen_army_swea.php "Chechen-led group swears allegiance to head of Islamic State of Iraq and Sham"], ''The Long War Journal'', 27 novembre 2013</ref>.
Secondo il padre di Batirashvili, quest'ultimo da quando ha lasciato la Siria lo ha chiamato una volta per dirgli che ora era sposato con una donna cecena e aveva una figlia di nome Sophia<ref name=nina/>. Per un certo periodo, Batirashvili visse con la sua famiglia in una grande villa di proprietà di un uomo d'affari nella città di [[Huraytan]], a nord-ovest di Aleppo<ref>[http://www.alkhabar-ts.com/index.php?page=view_news&id=crim6asmsgececi "'Chechen' and 'Alhomnyh' ... the story of 'jihad' was found paradise in Aleppo"], alkhabar-ts.com, 12 luglio 2014</ref>, rimanendo in disparte rispetto agli avvenimenti del conflitto siriano.
 
Secondo il padre di Batirashvili, quest'ultimo da quando ha lasciato la Siria lo ha chiamato una volta per dirgli che ora era sposato con una donna cecena e aveva una figlia di nome Sophia<ref name=nina/>. Per un certo periodo, Batirashvili visse con la sua famiglia in una grande villa di proprietà di un uomo d'affari nella città di [[Huraytan]], a nord-ovest di Aleppo<ref>[http://www.alkhabar-ts.com/index.php?page=view_news&id=crim6asmsgececi "'Chechen' and 'Alhomnyh' ... the story of 'jihad' was found paradise in Aleppo"], alkhabar-ts.com, 12 luglio 2014</ref>, rimanendo in disparte rispetto agli avvenimenti del conflitto siriano.
Con il distacco dell'ISIS dalle altre forze della [[coalizione nazionale siriana]] e la nascita del [[califfato]] guidato da [[Abu Bakr al-Baghdadi]], al-Shishani ha rapidamente recuperato posizioni all'interno dei vertici dello Stato Islamico, tanto che si è parlato di lui come possibile comandante dell'esercito di terra dell'IS dopo la morte di Abu Abdul-Rahman al-Bilawi al-Anbari, avvenuta a [[Mosul]] nel giugno 2014<ref>[http://www.nbcnews.com/storyline/iraq-turmoil/rising-star-isis-has-chechen-background-fierce-reputation-n146466 "Rising Star of ISIS Has Chechen Background and Fierce Reputation"], [[NBC]] News, 2 luglio 2014</ref>. Attualmente Batirashvili è il comandante militare dell'ISIS in Siria<ref>[http://washingtonexaminer.com/chechen-in-syria-a-rising-star-in-extremist-group/article/feed/2146182 "Chechen in Syria a rising star in extremist group"], Associated Press, 2 luglio 2014</ref> ed il 16 settembre 2014 ha lanciato le sue truppe all'[[assedio di Kobanê]].
 
Con il distacco dell'ISIS dalle altre forze della [[coalizione nazionale siriana]] e la nascita del cosiddetto "[[califfato]]" guidato da [[Abu Bakr al-Baghdadi|Abū Bakr al-Baghdādī]], al-ShishaniShīshānī ha rapidamente recuperatoasceso posizioni all'interno dei vertici dello Stato Islamico, tanto che si è parlato di lui come possibile comandante dell'esercito di terra dell'IS dopo la morte di [[Abu AbdulAbd al-Rahman al-Bilawi|Abū ʿAbd al-AnbariRaḥmān al-Bilāwī]], avvenuta a [[Mosul]] nel giugno 2014.<ref>[httphttps://www.nbcnews.com/storyline/iraq-turmoil/rising-star-isis-has-chechen-background-fierce-reputation-n146466 "Rising Star of ISIS Has Chechen Background and Fierce Reputation"], [[NBC]] News, 2 luglio 2014</ref>. Attualmente Batirashvili è il comandante militare dell'ISIS in Siria<ref>[http://washingtonexaminer.com/chechen-in-syria-a-rising-star-in-extremist-group/article/feed/2146182 "Chechen in Syria a rising star in extremist group"], Associated Press, 2 luglio 2014</ref> ed il 16 settembre 2014 ha lanciato le sue truppe all'[[assedio di Kobanê]].
Nominato comandante militare dell'ISIS in Siria,<ref>[http://washingtonexaminer.com/chechen-in-syria-a-rising-star-in-extremist-group/article/feed/2146182 "Chechen in Syria a rising star in extremist group"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140714130320/http://washingtonexaminer.com/chechen-in-syria-a-rising-star-in-extremist-group/article/feed/2146182 |data=14 luglio 2014 }}, Associated Press, 2 luglio 2014</ref> il 16 settembre 2014 ha lanciato le sue truppe all'[[assedio di Kobanê]], perdendo però contro i [[peshmerga]] [[curdi]] a [[gennaio]] [[2015]].<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2015/01/26/curdi-vincono-kobane/|titolo=I curdi hanno riconquistato Kobane|data=26 gennaio 2016|accesso=19 maggio 2016}}</ref>
 
=== Morte, presunte morti e smentite ===
È ufficialmente morto il 14 luglio [[2016]], quando l'agenzia di stampa ''[[Amaq]]'', legata allo Stato Islamico, ha confermato la morte di al-Shīshānī, attribuendola alle ferite riportate in combattimento nella città di al-Shirqat, nel [[governatorato di Salah al-Din]] in Iraq.<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2016/07/14/abu-omar-al-shishani-morto-isis/|titolo=L’ISIS ha confermato la morte di Abu Omar al Shishani|data=14 luglio 2016|accesso=14 luglio 2016}}</ref> Lo [[Stato Islamico (organizzazione)|Stato Islamico]] stesso, ha ammesso l'uccisione di al-Shīshānī, giurando vendetta.<ref>{{cita web|url=http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2016/07/14/omar-ceceno-morto-conferma-dell_z3pjG4E1r1qop0cZfT4JwI.html|titolo=Ucciso Omar 'il ceceno', Is minaccia: "Vendetta sarà nella terra della Croce"|data=14 luglio 2016|accesso=15 luglio 2016}}</ref>
 
Non è la prima volta tuttavia che al-Shīshānī viene dichiarato morto o catturato per poi ricomparire: fu dato per deceduto la prima volta a [[novembre]] [[2014]] nel [[Caucaso]],<ref>{{cita web|url=http://www.quotidiano.net/isis-jihadista-siria-1.401733|titolo=Isis, ucciso il leader jihadista ceceno al-Shishani. Presto la moneta dello Stato Islamico|data=14 novembre 2014|accesso=19 maggio 2016|dataarchivio=16 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160616175242/http://www.quotidiano.net/isis-jihadista-siria-1.401733|urlmorto=sì}}</ref> poi in [[Iraq]] a [[giugno]] [[2015]],<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/esteri/2015/06/30/news/is_jihadisti_decapitano_due_donne_in_siria-117984873/|titolo=Is, ucciso aiutante al-Baghdadi. Per la prima volta decapitate due donne in Siria|data=30 giugno 2015|accesso=19 maggio 2016}}</ref> e poi dichiarato catturato dalle [[United States Army Special Forces]] a [[Kirkuk]] nel [[dicembre]] 2015.<ref>{{cita web|url=http://www.ilvelino.it/it/article/2015/12/28/iraq-catturato-da-forze-speciali-usa-il-leader-del-daesh-al-shishani/681b5a81-f821-4e5c-b2bb-663be4660ada/|titolo=Iraq, catturato da Forze speciali Usa il leader del Daesh Al-Shishani|data=28 dicembre 2015|accesso=19 maggio 2016|dataarchivio=2 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160602203414/http://www.ilvelino.it/it/article/2015/12/28/iraq-catturato-da-forze-speciali-usa-il-leader-del-daesh-al-shishani/681b5a81-f821-4e5c-b2bb-663be4660ada/|urlmorto=sì}}</ref> Shīshānī fu creduto morto ancora una volta il 14 marzo [[2016]] in seguito alle gravissime ferite riportate dieci giorni prima quando il suo convoglio fu colpito da un [[raid]] aereo americano presso al-Shaddadeh, una cittadina strategica fra [[Siria]] e Iraq, attaccata dai [[peshmerga]].<ref name=TTB/> Queste ipotesi tutte rivelatesi evidentemente false.
 
La morte di al-Shīshānī avrebbe un peso strategico non indifferente sullo [[Stato Islamico (organizzazione)|Stato Islamico]], secondo il ricercatore Mairbek Vatchagaev, poiché renderebbe all'organizzazione molto più difficile reclutare [[musulmano|musulmani]] [[ceceni]] o del [[Caucaso]], che avrebbero potuto vedere in Shishani un leader ideale e familiare.<ref>{{cita web|url=http://www.notiziegeopolitiche.net/?p=61286|titolo=Le conseguenze della possibile morte di al-Shishani potrebbero arrivare fino in Russia|data=14 marzo 2016|accesso=19 maggio 2016|autore=Giuliano Bifolchi}}</ref>
 
== Note ==
{{<references}}/>
 
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[[Categoria:Membri dello Stato Islamico]]
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