Filetto (Italia): differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Filetto
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Filetto (Italia)-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Abruzzo
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Rocco Di Nanno
|Partito = [[Lista Civica]] Il coraggio delle idee
|Data elezione = 26-5-2019
|Data
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Casone Lenzetta, Viano, Calvario, Castagna, Cavallo Morto, Colle Di Sciore
|Divisioni confinanti = [[Ari]], [[Casacanditella]], [[Guardiagrele]], [[Orsogna]], [[San Martino sulla Marrucina]], [[Vacri]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1801
|Nome abitanti = filettesi
|Patrono = [[Giacomo il Maggiore|san Giacomo]]
|Festivo = 25 luglio
|Sito =
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Filetto (province of Chieti, region Abruzzo, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Filetto all'interno della provincia di Chieti
}}
<!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Filetto''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di
Ha fatto parte dell'[[Unione dei comuni della Marrucina]] fino allo scioglimento dell'ente, nel 2012
==Geografia fisica==
===Idrografia===
È attraversato dal torrente [[Venna]], che nasce nei pressi di Guardiagrele, corre per 24
===Sismicità===
Si trova in [[zona sismica]] 2 (zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti terremoti).<ref name="tuttitalia">{{Cita web|lingua=it|url=https://www.tuttitalia.it/abruzzo/86-filetto/|titolo=Filetto (CH)|sito=Tuttitalia.it|accesso=2025-02-13}}</ref>
===Clima===
* [[Zona climatica]] D
* [[Gradi giorno]] 1801<ref name="tuttitalia" />
==
Il nome del capoluogo potrebbe essere derivato dal termine ''Filacterion'' o ''Fulacterion'', con il quale i [[bizantini]] indicavano le fortificazioni poste a sbarramento dei punti strategici di grande importanza, ne indica chiaramente l'origine nel tempo e i caratteri strutturali. A tale proposito si evidenzia come la denominazione di altre località e comuni italiani quali [[Filattiera]] ({{IT-MS}}) e [[Filettino]] ({{IT-FR}}) abbia probabilmente la stessa origine [[Bizantina]]. Filetto è anche la denominazione di un borgo murato medievale in comune di [[Villafranca in Lunigiana]], al confine con il Comune di [[Filattiera]].
=== Il nome ===
Il centro è sempre dipeso dal castello di [[Orsogna]] della famiglia De Lecto, originaria dell'antica [[Anxanum]] (Lanciano), zona anche [[tratturo|tratturale]] dei commerci della lana. La leggenda ruota attorno a un reperto medievale trovato da un contadino, con inciso "Filius Electus" della famiglia De Lecto, da cui probabilmente anche il nome attuale, uno dei figli di questa famiglia potrebbe aver fondato il primo nucleo abitativo. Nel 1283 la [[Arcidiocesi di Chieti-Vasto|diocesi di Chieti]] segnala in un atto l'abbazia locale di Santa Maria di Viano, oggi Santa Maria del Soccorso. La leggenda vuole che la chiesa fosse stata costruita dai [[cavalieri Templari]]. Nel 1296 il feudo fu donato da [[Carlo II di Napoli|Carlo d'Angiò]] a Bertrande Bens di Provenza. Successivamente vi si alternarono la [[dinastia aragonese]] e quella spagnola.
===
Le origini di Filetto risalgono all'edificazione del borgo fortificato sopra un minuscolo abitato, di cui si conservano mura in opus reticulatum, presso Colle dei Saraceni. Nella campagna tra Filetto e Casacanditella inoltre un contadino ha rinvenuto un timbro con riprodotta una navicella, e l'iscrizione ROMA OMNIBUS FELICIOR, probabilmente si trattava della navicella di [[San Pietro]], e alcuni ipotizzano potesse provenire da un'abbazia che sorgeva da quelle parti, ma si tratta solo di ipotesi. I monaci benedettini avrebbero fondato tre chiese nel luogo fortificato di Filetto, San Martino e Casacanditella; le leggende sulle origini dello stemma fanno ipotizzare che sia la mano del celebre [[Muzio Scevola]].
I reperti archeologici più antichi rimandano a lastre tombali italiche, che testimoniano la presenza di abitazioni sul territorio. Nell'XI secolo alcuni documenti della diocesi di Chieti parlano di una chiesa benedettina detta "Santa Maria in Vianu", a cui il vescovo Tommaso di Monteodorisio concesse nel 1287 l'amministrazione dei Sacramenti. Non si sa tuttavia se fosse compresa nel territorio di Filetto. Nella metà del Trecento la popolazione fu sterminata da una pestilenza, rimasero solo 5 famiglie: i De Vincentis, i Di Scipio, i Di Tullio, e Micozzi. All'epoca il territorio era composto da Colle Saraceno, in riferimento alle invasioni del X secolo nel territorio abruzzese, dove venne costruito il castello, poi le contrade di San Rufino, Santa Giusta, San Lorenzo, Inforzi. Fuori Colle Saraceno venne edificata la chiesa di San Giacomo, distrutta durante la guerra, sopra cui sorge la nuova parrocchia di Santa Maria della Neve, la più grande di Filetto. Tra le contrade c'è località Viano, che ospita la chiesa della Madonna del Soccorso, del XIII secolo, e perfettamente conservata nello stile originario, edificata secondo alcuni dai [[Templari]].
=== Dall'Ottocento alla guerra e ad oggi ===
Da sempre nato come centro agricolo di case Pagliare, nel XIX secolo il centro si sviluppò alla [[stile umbertino|maniera umbertina]], avendo la parte più alta sopra il colle della chiesa di San Giacomo, scendendo in basso in maniera rettilinea fino al santuario della Madonna della Libera. Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo il borgo fu molto interessato dall'emigrazione verso Stati Uniti e Sudamerica.
Ancora oggi è riconoscibile il nucleo del centro storico, nonostante i bombardamenti del 1944, essendo zona della [[linea Gustav]].
Della seconda guerra mondiale si ricordano anche episodi molto crudeli, tornati alla memoria grazie a ricerche e pubblicazioni recenti. Poco noto è infatti l'eccidio di Filetto, avvenuto in località Piano Sale il 5 dicembre 1943.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=2542|titolo=scheda {{!}} Atlante stragi nazifasciste|accesso=2025-02-13}}</ref>
Essendo stata molto danneggiata, la chiesa di San Giacomo negli anni '50 è stata abbattuta per la costruzione della nuova e più grande chiesa di Santa Maria ad Nives. Attualmente il centro è famoso per una festa estiva annuale dedicata al peperoncino.
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 13 maggio 1999.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?6931 |titolo= Filetto |sito= Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
=== Stemma ===
{{Citazione|Di rosso, alla [[mano (araldica)|mano]] appalmata, d'argento, movente dalla punta. Sotto lo scudo, lista bifida e svolazzante di rosso, il motto, in lettere maiuscole romane, d'oro FIDELITAS LIBERTAS. [[Araldica civica#In Italia|Ornamenti esteriori da Comune]].}}
; Gonfalone
{{Citazione|Drappo di bianco riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dallo stemma civico con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo e i cordoni saranno argentati e l'asta verticale sarà ricoperta di velluto bianco con le bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Il nucleo storico si presenta in parte manomesso a causa dei danni della guerra. Il colle centrale è attraversato da via San Francesco e via Piave, al centro si trova piazza Santa Maria, dove si trovava l'antica chiesa, sorta dall'antica fortificazione della torre baronale. Il palazzo baronale ha ancora ben visibile il grande contrafforte posto tra via Roma e vicolo Occidentale, la cui sommità conteneva la cappella di San Ciro e Santa Maria, oggi l'area della piazza di sopra è occupata da una torretta dell'orologio in mattoni a vista, ed è accessibile da una scalinata che si innesta da un arco stretto del piano. Nel piazzale si conservano il Palazzo Frigerj, il Palazzo Migliorati, e una porta dell'antica cinta muraria che è accessibile da via Piave.
La parte tardo ottocentesca del nuovo centro si sviluppa in salita lungo via Roma, arrivando sino al Colle San Giacomo con la parrocchia di Santa Maria ad Nives.
=== Luoghi ===
Il paese si mostra ai turisti accogliente e sereno, immerso nella natura. Da visitare sicuramente è il Belvedere che circonda l'antico nucleo cittadino e da cui si possono ammirare il massiccio della [[
Sul territorio sono presenti interessanti resti di mura di epoca romana, purtroppo non considerati e non valorizzati, oltre a significative aree di interesse archeologico.
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==== Monumento ai Caduti ====
In via Aldo Moro, incrocio con via E. Alessandrini, è presente un monumento dedicato a tutti i caduti di tutte le guerre. Consiste in una colonna di travertino, poggiante sul basamento geometrico trapezoidale, con una placca bronzea che recita i nomi dei caduti filettesi nella prima e seconda guerra mondiale.
==== Santuario della Madonna della Libera ====
Posta all'ingresso del paese, seguendo viale C. Battisti, risalirebbe al XIV secolo, quando era una piccola cappella. Nel 1799 venne dedicata alla Madonna della Libera poiché si attribuì alla Madonna l'arresto dei francesi che occupavano l'Abruzzo. I soldati arrivati alle porte del paese, si fermarono come vinti da una forza misteriosa, e indietreggiarono verso Orsogna. Nel 1860 l'eremita Vincenzo Libertini si faceva promotore della costruzione di una nuova chiesa, ossia il santuario attuale, elemosinando anche nei paesi vicini per ottenere le offerte. Danneggiato dalla guerra, anche se non in maniera irreparabile, il santuario è stato riaperto nel 1950, è considerato il terzo dei principali santuari della diocesi di Chieti, dopo quello della Madonna dei Miracoli a [[Casalbordino]] e il santuario della Madonna delle Grazie di [[Monteodorisio]]; la chiesa si presenta con impianto rettangolare sontuoso, seguendo il modello tardo barocco della facciata a terminazione con timpano triangolare, scandita lateralmente da due coppie di paraste, e decorata da un monumentale portale architravato con la cornice modanata, sovrastata da un grande rilievo con l'oculo in maioliche policrome, ritraenti in dipinto la Madonna della Libera, con iscrizione dedicatoria a frate Vincenzo Libertini. Ai lati si aprono altri due settori, che lasciano intendere che la chiesa sia a tre navate, si innalzano sino al piano mediano del settore centrale di facciata, con due grandi balaustre in pietra bianca, e due portali di ingresso. Il campanile laterale è una robusta torre cuspidata.
L'interno è a tre navate, vi si venera l'Immagine sacra antica della Madonna, racchiusa in una nicchia piena di ceri, presso l'abside semicircolare ci sono pitture e decorazioni in oro zecchino del 1970. Tutta quanta l'area interna è impreziosita da pitture geometriche tardo barocche, in stile lombardo, presenti anche nelle chiese della vicina Guardiagrele.
=== Chiesa rurale di Santa Maria del Soccorso ===
La chiesa, costruita nel XII secolo nota come "Santa Maria in Viano", si trova in questa contrada nella periferia settentrionale di Filetto; fu ampliata nel XIV secolo, con un porticato gotico all'ingresso, decorato [[arco a sesto acuto|a sesto acuto]]. La costruzione ha il tipico aspetto di grancia francese del XIII secolo, con chiesa a capanna, essendo stata anche di proprietà cistercense, risplende tra le masserie per la pietra sbozzata color arancio quando è irradiata dal sole. Il piccolo campanile è [[campanile a vela|a vela]]. La facciata è a capanna con portale a ogova e oculo centrale, l'impianto è rettangolare, l'abside semicircolare, l'interno a navata unica con soffitto a capriate.
Sulla chiesa aleggia una leggenda sui cavalieri [[Templari]], che avrebbero visitato la chiesa durante il loro pellegrinaggio in Abruzzo. Tale leggenda sarebbe supportata da incisioni sulle mura che raffigurano simboli e immagini come il pesce, il pane e i sandali, elemento presente anche in altre chiese e abbazie abruzzesi della [[provincia di Pescara]], prevalentemente<ref name="yesabruzzo" />, ma anche nell'[[abbazia di San Giovanni in Venere]] (una croce greca sull'abside esterno).
=== Parrocchia di Santa Maria ad Nives ===
La chiesa sorge sul colle maggiore di Filetto, separata dal centro antico con la torre dell'orologio, in un luogo dove il bombardamento del 1944 distrusse la chiesa vecchia di San Giacomo con il convento, e anche la cappella della Madonna della Neve.
La struttura è stata costruita negli anni '50 in forme neoromaniche con mattoni a vista regolari, il campanile a torre, separato, risale al 1984, frutto di donazioni di emigranti filettesi, come ricorda una targa.
La chiesa benché sia molto semplice, in mattone a vista, conserva la semplicità dell'ordine delle chiese a pianta rettangolare, con aule interna e facciata con portale architravato. La facciata è decorata da un falso bugnato orizzontale, dal portale a tutto sesto con la lunetta abbellita dal dipinto della Madonna col Bambino su ceramiche maiolicate, mentre la cornice del portale è sovrastata al centro di facciata da un oculo per far entrare la luce, che entra anche dall'ordine di finestre laterali. L'interno a navata unica è molto semplice, e conserva statue lignee, e l'altare maggiore rialzato.
Il piazzale è stato riqualificato con una statua di [[Padre Pio]] da Pietrelcina.
=== Altre chiese ===
Altre chiesette nel territorio di Filetto sono:
*Chiesa di San Rocco, lungo via di Chieti, è a pianta rettangolare con abside semicircolare e facciata dal carattere pseudo gotico, rifatta nei primi del Novecento sopra un'antica cappella.
*Chiesetta della Madonna del Rosario: è in località Incotte, seguendo via Castagna. Poco più che un'edicoletta votiva.
== Festività ==
===Festa di San Giacomo===
È la [[festa patronale]], nella quale, il 25 luglio, il santo patrono del paese ([[Giacomo il Maggiore|San Giacomo]]) viene festeggiato.
===Festa del peperoncino piccante===
Si tratta della festa principale della città,
===
È un'antica manifestazione religiosa, che si svolge il 21 novembre. La prima celebrazione avvenne nel 1799, quando presso il paese si arrestarono gli invasori francesi, preferendo ripiegare, e l'evento fu visto dai paesani come un intervento salvifico della Madonna. In occasione del centenario della cacciata dei francesi, presso il nuovo santuario da poco inaugurato vennero celebrati solenni festeggiamenti, così anche oggi, questa festa è tra le più sentite della comunità.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Francesco Iezzi|data=2010-11-26|titolo=La Madonna della Libera|accesso=2025-02-13|url=https://www.youtube.com/watch?v=D5ufEm4T-rA}} </ref>
===
La rievocazione della trebbiatura, tenuta in estate, prosegue in serata con piatti, balli e poesie tradizionali abruzzesi.<ref> {{Cita pubblicazione|cognome=Francesco Iezzi|data=2011-09-01|titolo=Festa della trebbiatura a Filetto|accesso=2025-02-13|url=https://www.youtube.com/watch?v=PTT7Wh-n0Sw}} </ref>
== Società ==
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*Europa, 28 (14 maschi e 14 femmine)
**Repubblica Moldova, 5 (2 maschi e 3 femmine)
**Regno Unito, 4 (3 maschi e 1 femmina)
*Africa, 9 (3 maschi e 6 femmine)
**Kenya, 1 (0 maschi e 1 femmina)
*Asia, 3 (2 maschi e 1 femmina)
**Thailandia, 1 (0 maschi e 1 femmina)<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.tuttitalia.it/abruzzo/86-filetto/statistiche/cittadini-stranieri-2018/|titolo=Cittadini Stranieri 2018 - Filetto (CH)|sito=Tuttitalia.it|accesso=2025-02-13}}</ref>
===Lingue e dialetti===
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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{{Comuni della provincia di Chieti}}
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