Diffusione (editoria): differenze tra le versioni

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[[File:Land on the Moon 7 21 1969-repair.jpg|miniatura|Una bimba che reggelegge una copia del ''[[The Washington Post|Washington Post]]'' checon riportala lonotizia dello [[Sbarco sulla luna]] dell'[[Apollo 11]] del 21 luglio 1969.]]
In [[editoria]] si definisce '''diffusione''' il numero di copie di una pubblicazione consegnate ai lettori<ref name=Abruzzo>{{cita libro|cognome= Abruzzo|nome=Franco|wkautore=Franco Abruzzo|titolo=Codice dell'informazione|edizione=IV edizione|anno=2003 |mese=aprile |editore=Centro di documentazione giornalistica |città=Roma|pagine=pagina 2191}}</ref>. Si calcola sottraendo alla [[tiratura]] (il numero di copie stampate ad eccezione degli scarti) la [[resa (editoria)|resa]], cioè le copie non distribuite<ref name=Abruzzo/>.
[[File:A_stack_of_newspapers.jpg|link=https://en.wikipedia.org/wiki/File:A_stack_of_newspapers.jpg|miniatura|200x200px|Una pila di copie di un giornale]]
In [[editoria]] si definisce '''diffusione''' il numero di copie di una pubblicazione consegnate ai lettori<ref name=Abruzzo>{{cita libro|cognome= Abruzzo|nome=Franco|wkautore=Franco Abruzzo|titolo=Codice dell'informazione|edizione=IV edizione|anno=2003 |mese=aprile |editore=Centro di documentazione giornalistica |città=Roma|pagine=pagina 2191}}</ref>. Si calcola sottraendo alla [[tiratura]] (il numero di copie stampate ada eccezione degli scarti) la [[resa (editoria)|resa]], cioè le copie non distribuite<ref name=Abruzzo/>.
 
A livello internazionale è l'[[International Federation of Audit Bureaux of Circulations]] (IFABC) che coordina i vari enti nazionali che si occupano di certificare la diffusione della stampa periodica.
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[[File:Diffusione quotidiani italiani (1976-2020) - Italian daily newspaper circulation (1976-2020).png|miniatura|Diffusione quotidiani italiani (1976-2020), dati ADS]]
[[File:Diffusione settimanali italiani (1976-2020) - Italian weekly newspaper circulation (1976-2020).png|miniatura|Diffusione settimanali italiani (1976-2020), dati ADS]]
[[File:Diffusione mensili italiani (1976-2020) - Italian monthly newspapers circulation (1976-2020).png|miniatura|Diffusione mensili italiani (1976-2020), dati ADS.]]
In [[Italia]] l'ente che certifica la diffusione della stampa periodica è [[Accertamenti diffusione stampa]] (ADS, fondata nel 1975), che dal 2000 ha modificato leggermente la definizione di "resa"<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Trimestrale n.108 / Gennaio - Marzo 2004|rivista=ADS Notizie|numero=108|p=9|url=https://www.adsnotizie.it/file/60-95/audipress/Ads%20Notizie%20nr.%20108%20Certificazioni%202002.pdf|citazione=Dall'anno 2000 la resa è espressa in copie medie per numero. Fino al 1999 la resa è calcolata in percentuale sulla tiratura.}}</ref> e dal gennaio 2013 comprende anche la vendita delle edizioni digitali<ref>{{cita web|url=http://www.primaonline.it/2013/03/12/115383/quotidiani-gennaio-2013/|titolo=ADS: Diffusione dei quotidiani a gennaio 2013|accesso=13 marzo 2013}}</ref>. In base ai dati pubblicati dall'ente, il ''periodo d'oro'' della stampa periodica in Italia è stata la seconda metà degli anni '80, per poi stabilizzarsi su livelli lievemente inferiori fino a metà anni 2000, per poi infine cominciare a crollare repentinamente dal 2008.<ref>{{Cita web|url=https://www.adsnotizie.it/_dati_ante98.asp|titolo=ADS - Dati Storici 1976-1998|sito=www.adsnotizie.it|accesso=2022-06-25}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.adsnotizie.it/_dati_post98.asp|titolo=ADS - Dati Storici 1999-2011|sito=www.adsnotizie.it|accesso=2022-06-25}}</ref>
[[File:La Stampa (diffusione regionale -- local circulation -- 1988).svg|miniatura|Diffusione giornaliera de ''La Stampa'' al 1988, anno di maggiori vendite (dati ADS). Si nota la netta prevalenza del Piemonte e della Valle d'Aosta su tutte le altre regioni, con rapporti di vendite pro-capite addirittura anche di 200:1. Buona parte dei quotidiani nazionali italiani hanno spesso avuto una netta diffusione solo locale.]]
In [[Italia]] l'ente che certifica la diffusione della stampa periodica è [[Accertamenti diffusione stampa]] (ADS, fondata nel 1975), che dal 2000 ha modificato leggermente la definizione di "resa"<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Trimestrale n.108 / Gennaio - Marzo 2004|rivista=ADS Notizie|numero=108|p=9|url=https://www.adsnotizie.it/file/60-95/audipress/Ads%20Notizie%20nr.%20108%20Certificazioni%202002.pdf|citazione=Dall'anno 2000 la resa è espressa in copie medie per numero. Fino al 1999 la resa è calcolata in percentuale sulla tiratura.|accesso=25 giugno 2022|dataarchivio=25 giugno 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220625162016/https://www.adsnotizie.it/file/60-95/audipress/Ads%20Notizie%20nr.%20108%20Certificazioni%202002.pdf|urlmorto=sì}}</ref> e dal gennaio 2013 comprende anche la vendita delle edizioni digitali<ref>{{cita web|url=http://www.primaonline.it/2013/03/12/115383/quotidiani-gennaio-2013/|titolo=ADS: Diffusione dei quotidiani a gennaio 2013|accesso=13 marzo 2013}}</ref>. In base ai dati pubblicati dall'ente, il ''periodo d'oro'' della stampa periodica in Italia è stata la seconda metà degli anni '80, per poi stabilizzarsi su livelli lievemente inferiori fino a metà anni 2000, per poi infine cominciare a crollare repentinamente dal 2008.<ref>{{Cita web|url=https://www.adsnotizie.it/_dati_ante98.asp|titolo=ADS - Dati Storici 1976-1998|sito=www.adsnotizie.it|accesso=2022-06-25|dataarchivio=29 giugno 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220629193301/https://adsnotizie.it/_dati_ante98.asp|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.adsnotizie.it/_dati_post98.asp|titolo=ADS - Dati Storici 1999-2011|sito=www.adsnotizie.it|accesso=2022-06-25|dataarchivio=25 giugno 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220625161921/https://www.adsnotizie.it/_dati_post98.asp|urlmorto=sì}}</ref>
 
I principali giornali italiani per diffusione sono storicamente il ''[[Corriere della Sera]]'' ([[Milano]]) e la ''[[La Stampa]]'' ([[Torino]]), mentre a partire dalla prima metà degli anni 1980 è assurta anche [[La Repubblica (quotidiano)|''Lala Repubblica'']] (Roma) come importante giornale nazionale.
 
==== Definizioni elaborate da ADS ====
La ''diffusione'' è suddivisa in:
*''diffusione a pagamento'': le copie vendute e inviate tramite [[abbonamento|abbonamenti]] a pagamento;
*''vendita in blocco'': le copie vendute tramitecumulativamente venditaa direttastrutture (adpubbliche esempioo nelleprivate<ref edicole)name="ads">{{Cita web|url=https://www.adsnotizie.it/Dati/TestoIntroduttivo|titolo=Struttura dei dati|accesso=14 novembre 2023}}</ref>;
*''abbonamenti da quota associativa'': le copie inviate tramite gli abbonamenti riservati ai soci dell'attività editoriale;
*''diffusione gratuita'': le copie promozionali o in omaggio e quelle in abbonamento gratuito<ref>{{cita web|http://www.adsnotizie.it/glossario/index.php|Glossario ADS|25-11-2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120713020338/http://www.adsnotizie.it/glossario/index.php|dataarchivio=13 luglio 2012|urlmortoname=sì}}<"ads"/ref>.
 
ADS ha definito le edizioni digitali come segue: «Per edizione digitale si intende una replica esatta e non riformattata dell'edizione cartacea in tutte le sue pagine, pubblicità inclusa, fruibile su diversi dispositivi digitali e distribuita elettronicamente come unità inscindibile ed esclusiva»<ref name="ads"/><ref>Beatrice Luceri, ''I giorni della stampa. Giornali, giornalai, giornalismi'', Egea editore, p. 41.</ref>.
 
=== Giappone ===
Il [[Giappone]] tradizionalmente vanta una grande tradizione di enorme diffusione di giornali quotidiani, che derivano del suo enorme e vertiginoso sviluppo dopo la seconda guerra mondiale.<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Giovannini|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0114_01_1967_0080_0003_4882550/|titolo=I colossi del giornalismo in Giappone|pubblicazione=La Stampa|data=5 aprile 1967|p=3}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Alberto Ronchey|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0093_01_1963_0200_0003_24827330/|titolo=Giappone paradossale|pubblicazione=La Stampa|data=24 agosto 1963|p=3}}</ref> I principali giornali giapponesi sono, infatti, anche quelli che hanno il record della maggiore diffusione a livello mondiale: lo [[Yomiuri Shinbun]] con circa 8 milioni di copie e l'[[Asahi Shinbun]] con 5.5 milioni di copie, al 2019.<ref>{{Cita web|url=https://bestmediainfo.com/2020/02/dainik-bhaskar-is-world-s-third-largest-circulated-newspaper-with-4-3-mn-copies-wan-ifra|titolo=Dainik Bhaskar is world’s third-largest circulated newspaper with 4.3 mn copies: WAN IFRA|sito=www.bestmediainfo.com|data=12 febbraio 2020|lingua=en}}</ref>
[[File:Land on the Moon 7 21 1969-repair.jpg|miniatura|Una bimba che regge una copia del ''[[The Washington Post]]'' che riporta lo [[Sbarco sulla luna]] dell'[[Apollo 11]] del 21 luglio 1969.]]
 
=== Stati Uniti d'America ===
Anche gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] sono un altro paese che si è distinto nel panorama per il suo giornalismo di qualità. L'ente statunitense che certifica la diffusione della stampa periodica è l'[[Alliance for Audited Media]] (o AAM).
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Il ''periodo d'oro'' della stampa periodica statunitense fu negli anni '40, ma l'avvento prima della [[Radio (mass media)|radio]] e poi della [[televisione]] iniziarono a far stagnare la percentuale della diffusione stessa. Fino agli anni '70 la diffusione in termini assoluti continuò ad aumentare grazie alla continua crescita della popolazione, ma dagli anni '90 anch'essa cominciò ad andare in declino, anche a causa dell'avvento di [[internet]].
 
Nel corso degli anni vi sono stati svariati giornali in grado di vendere ciascuno diverse milioni di copie giornaliere<ref>{{Cita web|url=http://www.auditedmedia.com/news/blog/top-25-us-newspapers-for-march-2013.aspx|titolo=Alliance for Audited Media Top 25 U.S. Newspapers for March 2013|sito=web.archive.org|data=2013-06-11|lingua=en|accesso=2022-06-25|dataarchivio=11 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130611122852/http://www.auditedmedia.com/news/blog/top-25-us-newspapers-for-march-2013.aspx|urlmorto=sì}}</ref>, mentre al 2019 solo due giornali superavano il milione di copie vendute giornalmente<ref>{{Cita web|url=https://www.cision.com/us/2019/01/top-ten-us-daily-newspapers/|titolo=Top 10 U.S. Daily Newspapers|sito=web.archive.org|data=2019-07-22|lingua=en|accesso=2022-06-25|dataarchivio=22 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190722203322/https://www.cision.com/us/2019/01/top-ten-us-daily-newspapers/|urlmorto=sì}}</ref>: ''[[USA Today]]'' (con 1.6 milioni di copie giornaliere) e ''[[The Wall Street Journal]]'' (con un milione di copie). Altri due giornali storicamente importanti sono il ''[[The New York Times]]'' (con 483.000 copie) e il ''[[The Washington Post]]'' (254.000 copie).
[[File:UK Newspaper Circulation 1956 2019 Breakdown.svg|miniatura|Diffusione dei principali giornali britannici, dal 1956 al 2019.]]
 
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Il paese anglosassone è stato pioniere della stampa periodica mondiale: già nell'Ottocento vi erano diversi giornali in grado di vendere un numero ragguardevole di copie.<ref>{{Cita web|url=https://www.bartleby.com/224/0405.html|titolo=§5. Progress of journalism in the Victorian era. IV. The Growth of Journalism. Vol. 14. The Victorian Age, Part Two. The Cambridge History of English and American Literature: An Encyclopedia in Eighteen Volumes. 1907–21|sito=www.bartleby.com|lingua=en|volume=14|accesso=2022-06-25}}</ref> La diffusione in generale continuò a crescere fino alla metà del Novecento, quando raggiunse il picco, per poi cominciare a declinare.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Robert L.|cognome=Bishop|data=1983-06|titolo=The Decline of National Newspapers in the UK|rivista=Gazette (Leiden, Netherlands)|volume=31|numero=3|pp=205–212|lingua=en|accesso=2022-06-25|doi=10.1177/001654928303100305|url=http://journals.sagepub.com/doi/10.1177/001654928303100305}}</ref>
 
Il quotidiano più letto è il [[The Sun (periodico britannico)|''The Sun'']] (relativamente recente, fondato nel 1964, spesso ha usato titoli scandalistici e ad effetto per aumentare la sua circolazione, come nel famoso caso della copertura mediatica data alla [[Strage di Hillsborough]]), con 1.6 milioni di copie giornaliere vendute al gennaio 2017.<ref>{{Cita web|url=https://pressgazette.co.uk/national-newspaper-print-abcs-for-jan-2017-observer-up-year-on-year-the-sun-is-fastest-riser-month-on-month/|titolo=National newspaper print ABCs for Jan 2017: Times and Observer both boost print sales year on year|autore=Dominic Ponsford Twitter|sito=Press Gazette|data=2017-02-16|lingua=en-US|accesso=2022-06-25}}</ref> Altri giornali importanti, sia storicamente che per la loro diffusione, sono il ''[[Daily Mirror]]'', il ''[[Daily Mail]]'', il ''[[The Guardian]]'', il ''[[The Times]]'' e [[Metro (quotidiano britannico)|''Metro'']] (che però è gratuito).
 
=== Francia ===
In Francia l'ente che si occupa di verificare la diffusione dei giornali è l'[[Alliance pour les chiffres de la presse et des médias|ACPM]] (''Alliance pour les chiffres de la presse et des médias''), ex OJD (''Office de justification de la diffusion''), dal 2015.<ref>{{Cita web|url=https://www.acpm.fr/|titolo=ACPM|autore=|sito=www.acpm.fr|accesso=2022-09-13}}</ref>
 
Nell'ambito della stampa periodica a pagamento, i principali quotidiani per diffusione sono, al 2021, il quotidiano regionale ''[[Ouest-France]]'' (629.215 copie in media)<ref>{{Cita web|url=https://www.acpm.fr/Les-chiffres/Diffusion-Presse/Presse-Payante/Presse-Quotidienne-Regionale|titolo=ACPM - Presse Quotidienne Régionale|autore=|sito=www.acpm.fr|accesso=2022-09-13}}</ref> e i quotidiani nazionali ''[[Le Monde]]'' (445.894) e ''[[Le Figaro]]'' (347.052).<ref>{{Cita web|url=https://www.acpm.fr/Les-chiffres/Diffusion-Presse/Presse-Payante/Presse-Quotidienne-Nationale|titolo=ACPM - CLASSEMENT DIFFUSION PRESSE QUOTIDIENNE NATIONALE|autore=|sito=www.acpm.fr|accesso=2022-09-13}}</ref>
 
Il principale settimanale è ''[[TV Magazine]]'', con 3.880.776 copie settimanali vendute in media nel 2021.<ref>{{Cita web|url=https://www.acpm.fr/Les-chiffres/Diffusion-Presse/Presse-Payante/Presse-Magazine|titolo=ACPM - CLASSEMENT DIFFUSION PRESSE MAGAZINE|sito=www.acpm.fr|accesso=2022-09-13}}</ref>
[[File:Verkäufe 14-tägige Programmzeitschriften.png|miniatura|Diffusione dei magazine televisivi bisettimanali tedeschi (1990 - 2008).]]
 
=== Germania ===
In Germania, il quotidiano più diffuso è il tabloid ''[[Bild]]'' (2.2 milioni di copie vendute ogni giorno, al 2015)<ref>{{Cita web|url=https://www.monde-diplomatique.fr/2015/05/CYRAN/52921|titolo=« Bild » contre les cyclo-nudistes|autore=Olivier Cyran|sito=Le Monde diplomatique|data=2015-05-01|lingua=fr|accesso=2022-09-13}}</ref>.
 
=== India ===
Negli ultimi anni anche in [[India]] si sta affermando una certa industria giornalistica.
 
Il quotidiano più letto è il ''[[Dainik Bhaskar]]'' (con quasi 4 milioni di copie giornaliere al 2016) e ve ne sono diversi altri che superano abbondantemente anche le 2 milioni di copie.<ref>{{Cita web|url=http://www.wptdatabase.org/world-press-trends-2016-facts-and-figures|titolo=World Press Trends 2016: Facts and Figures {{!}} World Press Trends Database|sito=web.archive.org|data=2017-07-06|lingua=en|accesso=2022-06-25|dataarchivio=6 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170706110804/http://www.wptdatabase.org/world-press-trends-2016-facts-and-figures|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Brasile ===
In Brasile l'ente che si occupa di certificare la diffusione e la tiratura, anche digitale, della stampa periodica è l'[[Instituto Verificador de Comunicação]] (IVC).<ref>{{Cita web|url=https://ivcbrasil.org.br/#/home|titolo=IVC Brasil|sito=ivcbrasil.org.br|accesso=2022-10-14}}</ref>
 
=== Svezia ===
In Svezia l'agenzia che si occupa della regolamentazione delle statistiche sull'editoria era storicamente la ''Tidningsstatistik AB'' (spesso abbreviata "TS"), recentemente inglobata nella [[Kantar Sifo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.kantarsifo.se/|titolo=Kantar Sifo {{!}} Insikt, analyser och konsulttjänster i världsklass|sito=Kantar Sifo|lingua=sv|accesso=2022-10-14}}</ref>
 
I principali quotidiani nazionali svedesi hanno deciso negli ultimi anni di non farsi più monitorare a livello ufficiale.<ref>{{Cita web|url=https://www.dagensmedia.se/medier/dagspress/tidningarna-som-lamnar-ts-forsoker-dolja-upplagetappet/|titolo="Tidningarna som lämnar TS försöker dölja upplagetappet"|sito=www.dagensmedia.se|lingua=sv|accesso=2023-06-19}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.dagensmedia.se/medier/dagspress/aven-expressen-lamnar-ts/|titolo=Även Expressen lämnar TS|sito=www.dagensmedia.se|lingua=sv|accesso=2023-06-19}}</ref> I principali quotidiani locali per diffusione giornaliera sono il ''[[Göteborgs-Posten]]'' (132.500 copie giornaliere, dati 2022) e il ''[[Sydsvenskan]]'' (85.900 copie, 2022).<ref>{{Cita web|url=https://www.kantarsifo.se/rapporter-undersokningar/audit-rapporter|titolo=Audit Rapporter - DAGSPRESS|sito=Kantar Sifo|data=2019-01-28|lingua=sv|accesso=2023-06-19}}</ref>
 
Dal 1995 è nato in Svezia e si è diffuso in molte parti del mondo il quotidiano [[Metro (quotidiano)|''Metro'']], che per anni è stato il principale quotidiano gratuito al mondo. Tutte le edizioni cartacee europee hanno chiuso o sono state vendute ad altri editori nel corso degli anni 2010 (la versione svedese ha infine annunciato la chiusura nell'agosto 2019<ref>{{Cita web|url=https://www.aftonbladet.se/a/OpmvP3|titolo=Uppgifter: Metro läggs ned|sito=www.aftonbladet.se|data=2019-08-09|lingua=sv|accesso=2023-06-19}}</ref>). Rimane ancora attivo in [[America meridionale|Sud America]].
 
Particolarmente attivo risulta nel paese scandinavo anche il mercato dei podcast, che gode anche di una sua classifica apposita, con i podcast principali messi in onda settimanalmente dalla [[Sveriges Radio]] capaci di raggiungere anche il mezzo milione di ascoltatori.<ref>{{Cita web|url=https://www.poddindex.se/|titolo=Poddindex - Hem|sito=www.poddindex.se|lingua=sv|accesso=2022-10-15}}</ref>
 
== Diffusione digitale ==
{{Sequenza immagini
|larghezza = 250
|titolo = Diffusione digitale
|align = right
|sfondo =
|bordo = |File:Diffusione digitale quotidiani in Italia (digital circulation daily newspapers in Italy) - 2022.png|Quadro della diffusione totale digitale dei quotidiani in Italia nel 2022. I quotidiani sono ordinati in ordine decrescente di copie digitali vendute. Non sono conteggiate le copie digitali in omaggio.|File:Diffusione totale periodici in Italia - Total circulation of newspapers in Italy.png|Quadro della diffusione totale (cartacea + digitale) dei periodici in Italia nel 2022. Si nota come solo pochissimi periodici abbiano cominciato a trarre profitto dal mercato digitale, mentre la maggior parte continua a basarsi sulle vendite nelle edicole.|Immagine:Visualizzazioni siti web quotidiani Italia mondo - Views websites daily newspapers Italy world.png|Visualizzazioni mensili dei siti web dei quotidiani italiani e del mondo (dati dell'estate 2023, SimilarWeb.com).
|link =
}}
Con l'avvento progressivo del [[World Wide Web|web]] negli [[anni 1990]], anche il modo di fare informazione ne è stato influenzato progressivamente sempre più, sia perché si è cominciato a poter vendere copie digitali delle stampe, sia perché sono stati messi a punto [[Sito web|siti web]] capaci di offrire notizie e aggiornamenti continui.
 
=== Vendite di copie digitali e tramite abbonamenti ===
 
==== Italia ====
{{Vedi anche|Audiweb}}
Nel 2003 viene costituita l'[[Audiweb]] per il monitoraggio dell'andamento dell'editoria sul web. In Italia [[Accertamenti Diffusione Stampa]] (ADS) monitora specificatamente il mercato della diffusione digitale dal 2013. Al 2022 solo alcuni periodici hanno acquisito rilevanti quote in tale mercato: ''[[Il Sole 24 Ore]]'', ''[[Corriere della Sera]]'', [[La Repubblica (quotidiano)|''La Repubblica'']], ''[[Il Fatto Quotidiano]]'', ''[[Il manifesto]]'', ''[[IO Donna]]'' e [[Sette (rivista)|''Sette'']]. Tutti gli altri continuano a basarsi principalmente sulle singole copie vendute nelle edicole, poiché anche gli abbonamenti occupano una quota marginale (tranne che per i mensili).
 
=== Visualizzazioni dei siti web di informazione ===
{{Vedi anche|SimilarWeb}}
Parallelamente alla possibilità di vendere copie digitali dei periodici, le caratteristiche del web hanno permesso di sviluppare anche siti web ad aggiornamento costante, per cui sono nati anche strumenti per calcolare il numero di visitatori e il numero di pagine visitate ogni mese (le quali non corrispondono necessariamente agli utenti unici). Fino al 2022 il portale più rinomato per la classificazione del traffico dei siti web è stato ''[[Alexa Internet|Alexa]]'' (di [[Amazon.com|Amazon]]), mentre attualmente [[SimilarWeb]] è il portale di maggiore affidabilità.
 
Molti siti web dei quotidiani, di qualsiasi nazione, così come quelli dei siti puramente online, riescono a fare decine di milioni di visualizzazioni mensili. I grandi siti d'informazione internazionale riescono a raggiungere, o addirittura superare, il centinaio di milioni.
 
==Note==
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==Voci correlate==
*[[Accertamenti Diffusione Stampa]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Editoria]]
[[Categoria:Storia del giornalismo]]