Parabita: differenze tra le versioni
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|Amministratore locale= Stefano Prete
|Partito=[[lista civica]] Lista Agorà
|Data elezione=[[elezioni comunali in Puglia del 2019#Parabita|27-5-2019]]
|Data rielezione=[[elezioni comunali in Puglia del 2024#Parabita|10-6-2024]]
|Data istituzione=
|Altitudine=83
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Alezio]], [[Collepasso]], [[Matino]], [[Neviano]], [[Tuglie]]
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}}
'''Paràbita''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
Situata nell'entroterra salentino, poco a est di [[Gallipoli]], la cittadina ha origini incerte, ma probabilmente la fondazione è da farsi risalire al periodo normanno. Nel suo territorio è presente il sito [[paleolitico]] della [[Veneri di Parabita|grotta delle Veneri]], nota per il ritrovamento di due statuine in osso di bue raffiguranti [[veneri paleolitiche]].
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==== Basilica santuario della Madonna della Coltura ====
[[File:Basilica di Santa Maria della Coltura Parabita.jpg|thumb|upright=0.8|left|Basilica Madonna della Coltura]]
La [[basilica santuario della Madonna della Coltura]] fu costruita tra il [[1913]] e il [[1942]] su progetto dell'architetto Napoleone Pagliarulo. Sorge su una precedente chiesa degli inizi del [[XVII secolo]], a sua volta sorta sulle rovine di un'antica cappella del [[XIV secolo]]. Negli anni '70 del secolo scorso, la Basilica viene consolidata ed ampliata con le cappelle laterali e il campanile da Gaetano Leopizzi, noto imprenditore parabitano. Al suo interno è custodito un affresco bizantino dell'[[XI secolo|XI]]-[[XII secolo]] raffigurante la Vergine col Bambino. L'icona proviene da una [[Lavra|laura]] [[Basiliani|basiliana,]] con ogni probabilità dal vicino insediamento monastico di S. Eleuterio<ref>{{Cita web|url=http://www.japigia.com/le/matino/index.shtml?A=matino_6|titolo=Monastero S. Eleuterio|accesso=2021-09-24}}</ref>, in agro della confinante [[Matino]]. Altre possibilità ma più remote sono la Cripta di S. Marina e la Cripta di Cirlicì. L'iscrizione in greco, presente sull'affresco, di difficile traduzione, forse invoca Maria come la portinaia, custode della laura<ref>{{Cita web|url=http://www.parabitaonline.it/parabita/ilmonolito_descrizione.htm|titolo=Chiese di Parabita, Storia del Monolito della Madonna della Coltura
[[File:Chiesa dell'Immacolata Parabita.jpg|thumb|upright=0.8|Chiesa dell'Immacolata]]
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La chiesa, officiata dalla ''Confraternita delle Anime'', ha assolto per un lungo periodo anche la funzione di cimitero comunale prima che venissero emanate, nel [[1804]], le norme sui cimiteri con l'[[Editto di Saint Cloud]].
[[File:Chiesa del Crocifisso Parabita.jpg|thumb|upright=0.8|Chiesa del Crocefisso e Convento.]]
==== Chiesa del Crocefisso e
La chiesa del Crocefisso, con l'annesso convento degli [[Frati minori scalzi|alcantarini]], è un complesso conventuale fondato nel [[1731]] in seguito all'insediamento dei frati voluti dall'[[Universitas]] locale.
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Al convento, anch'esso semplice nelle linee architettoniche, si accede mediante un portale preceduto da un [[pronao]] a baldacchino sul quale vi trovavano sede tre statue trafugate in tempi recenti. Sulla sommità del prospetto è presente il loggiato con archi ogivali acuti nel quale i frati trascorrevano i loro momenti di meditazione. Soppresso una prima volta nel [[1809]] con le leggi eversive di [[Gioacchino Murat]], venne definitivamente abbandonato nel [[1866]].
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Il convento
Il convento, anch'esso interessato da rifacimenti poco consoni dell'ultimo secolo, conserva il chiostro dal quale si accede, mediante due scalinate, al corridoio del piano superiore sul quale si aprono le piccole celle dei frati.
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==== Cimitero monumentale di Parabita ====
[[File:Nuovo Cimitero Monumentale di Parabita.jpg|sinistra|miniatura|211x211px|Cimitero Monumentale di Parabita (Lecce).]]
Il cimitero monumentale di Parabita è stato progettato nel 1967 dallo Studio G.R.A.U. di Roma, del quale fanno parte gli architetti [[Alessandro Anselmi]] e Paola Chiatante. I lavori, eseguiti dall'impresa edile di Gaetano Leopizzi, vengono effettuati con straordinaria maestria con impiego di manufatti edilizi in cemento armato e pietra [[carparo]]. La pianta del cimitero simboleggia l'esplosione di un capitello corinzio. Il nuovo cimitero viene inaugurato nel 1982<ref>{{Cita web|url=https://censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it/scheda-opera?id=1275|titolo=AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE - Scheda Opera - Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi|sito=censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it|accesso=2024-11-13}}</ref>. Il plastico del Cimitero Monumentale di Parabita è esposto al [[MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo|MAXXI]] di [[Roma]], nella sezione della esposizione permanente.
==== Altre architetture religiose ====
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==== Festa patronale ====
La festa patronale, che si svolge il quarto fine settimana di maggio (sabato, domenica e lunedì), è dedicata a Maria SS. della Coltura, patrona della città assieme a [[San Rocco]] e a [[San Sebastiano]].
La festa inizia il sabato sera con la processione del simulacro per le vie della città. La processione, parte dalla [[Madonna della Coltura|Basilica di Maria SS. della Coltura]] e culmina in piazza Umberto I dove la statua della Vergine viene lasciata nella Chiesa Matrice. La domenica, si svolge una seconda processione, che ricorda il ritrovamento del monolite. La tradizione racconta che un contadino mentre arava con i buoi trovò un Monolite con la raffigurazione della Vergine; corse in paese ad annunciare la lieta notizia e l'immagine venne condotta nella Chiesa Matrice per essere custodita. La mattina seguente, all'apertura della chiesa, l'immagine non era al suo posto ma venne trovata in una piccola chiesa situata fuori le mura della città di fronte alle campagne. Da quel momento le fu dato il nome di Madonna della Coltura o dell'Agricoltura. La domenica si rievoca l'accaduto e mentre la processione si ferma "ssutta a porta" (espressione dialettale indicante il luogo in cui un tempo sorgeva la porta della città) i "curraturi" cioè i corridori, partono dal luogo dove è stato trovato il Monolite e corrono fino al luogo della processione ({{M|1|u=km}}). Il lunedì mattina il simulacro viene portato in Basilica, dove viene celebrata la Santa Messa
La festa è molto sentita dai cittadini parabitani e dai contadini.
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