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[[File:Esso Kanata.jpg|thumb|Una stazione di servizio Esso in Canada]]
La '''Exxon''' (conosciuta anche come '''Esso''', stilizzato in '''Ɛsso''', in passato in alcune zone '''Ɛnco''')
==Storia==
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Dopo un primo parziale scioglimento della società madre avvenuto nel 1892, che ridusse il trust ad un'associazione di 20 compagnie (contro le 91 originali), la Standard del New Jersey assunse sempre maggiore importanza nel gruppo, e il 26 maggio 1899 divenne la "[[Holding|holding company]]" del gruppo Standard.<ref name=":4" /><ref name=":02" />
Nel 1902 la società fece il suo ingresso in [[Terza Repubblica
Nel 1904 la Jersey Standard avviò la sua prima collaborazione internazionale, con la formazione della ''Romano-Americana'' in [[Regno di Romania|Romania]].<ref name=":02" />
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Nel 1911 il gruppo Standard Oil fu sciolto e suddiviso in sette società regionali indipendenti, ognuna con i diritti al marchio "Standard" in alcuni stati. La Standard del New Jersey acquisì i diritti in [[New Jersey|quello stato]], nel [[Maryland]], [[Virginia Occidentale]], [[Carolina del Nord]], [[Carolina del Sud]] e [[Distretto di Columbia]].
Durante la [[prima guerra mondiale]], la compagnia impegnò 41 petroliere per i
Per tutto il decennio successivo la società crebbe significativamente; nel 1919<ref name=":02" /> Jersey Standard acquisì il 50% di
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Negli anni '30 la compagnia sfruttò importanti giacimenti scoperti in [[Texas]].<ref name=":4" />
Nel 1933
Nel 1937 la società aveva filiali produttive in [[Venezuela]], [[Colombia]], [[Perù]], [[Messico]], [[Argentina]] e Romania, e possedeva raffinerie in vari paesi, tra cui [[Aruba]], [[Canada]], Francia, [[Regno Unito]], Romania, Perù, Messico e Argentina.<ref>{{Cita libro|autore=Eliana Passega|titolo=Donde va e dove viene il petrolio|anno=1940|editore=Zanichelli}}</ref>
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Durante la [[seconda guerra mondiale]], 93 navi della compagnia furono affondate durante operazioni belliche.<ref name=":4" />
Dopo la [[crisi di Suez]], le autorità del [[Regno Unito]] commissionarono alla società la costruzione di navi [[Superpetroliera|superpetroliere]], al fine di ridurre la necessità di scali della flotta, la prima delle quali ad essere realizzata fu la [[Esso Northumbria]], varata nel [[1969]] (all'epoca risultava la più grande nave costruita nel Regno Unito).<ref>{{Cita web|url=https://www.thefreelibrary.com/Tyne-built+ships+which+sailed+to+stardom;+in+association+with+RBS.-a0176646276|titolo=Tyne-built ships which sailed to stardom; in association with RBS. - Free Online Library|sito=www.thefreelibrary.com|accesso=2024-05-25}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.aukevisser.nl/uk/id198.htm|titolo=Esso Northumbria - (1970-1982)|sito=www.aukevisser.nl|accesso=2024-05-25}}</ref>
Nel 1960 la compagnia prese definitivamente il controllo della Humble Oil, che assorbì le attività delle società Esso Standard, Carter, Pate e Oklahoma Oil.<ref name=":02" /> Nello stesso anno, furono interrotte le attività della Stanvac, spartite tra le due compagnie proprietarie, Exxon e [[Mobil]].<ref name=":4" />
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Exxon Chemical Company divenne una organizzazione di importanza globale nel 1965, e nel 1999 era uno dei maggiori produttori e venditori di alcheni, composti aromatici, [[polietilene]] e [[polipropilene]], oltre che di prodotti particolari come [[elastomero|elastomeri]], [[plastificante|plastificanti]], [[solvente|solventi]], [[alcoli]] e resine adesive. Era anche leader nella tecnologia dei catalizzatori [[metallocene|metalloceni]] per la produzione di polimeri unici ad alte prestazioni.
Nel 1998
===Il disastro ambientale della ''Exxon Valdez''===
{{Vedi anche|Exxon Valdez}}
Il 24 marzo [[1989]], poco dopo mezzanotte, la petroliera [[Exxon Valdez]] urtò la Bligh Reef nello [[stretto di Prince William]] in [[Alaska]], sversando in mare più di 42 000 m³ di greggio. Fu la maggiore perdita di petrolio in mare della storia degli USA e proprio in conseguenza dell'incidente della Exxon Valdez il [[
Virtualmente tutti gli indennizzi furono pagati completamente entro un anno dall'incidente e il tribunale lodò Exxon per la disponibilità e la sollecitudine; comunque Exxon deve ancora pagare per il risultato della più grande sentenza di risarcimento, pari a 4,5 miliardi di dollari. I risarcimenti furono decretati dal giudice della corte federale ad [[Anchorage]] e sono stati annullati due volte, poiché giudicati eccessivi, dalla Corte d'Appello (Ninth Circuit).
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Negli anni '30 la società produce anche [[sciolina]].<ref>{{Cita pubblicazione|data=novembre 1934|titolo=Standard Ski-Wax|rivista=Standard-Notiziario della Società Italo-Americana per Petrolio|volume=rivista conservata presso il [[Museo Fisogni]]|numero=11}}</ref>
Nel 1938 la SIAP cambia nome in ''Standard
Nel 1941, in seguito allo scoppio della [[seconda guerra mondiale|guerra]] con gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], la società viene sequestrata<ref name=":0" />; sarà restituita alla Standard solo nel 1946
Nel 1948, sul territorio di [[Priolo Gargallo|Priolo]]-[[Melilli]]-[[Augusta (Italia)|Augusta]], in [[provincia di Siracusa]], l'imprenditore italiano [[Angelo Moratti]] avvia la costruzione di [[Polo petrolchimico siracusano|una raffineria di olii minerali]], entrata in servizio nel 1953 con la denominazione ''RASIOM-Raffinerie Siciliane Olii Minerali''; nel 1961 viene acquistata dalla Esso
In generale, tra il 1946 e il 1962 la Esso investe in Italia oltre 115 miliardi di lire, in maggioranza (51%) concentrati nel settore della [[Raffinazione del petrolio|raffinazione]]; buona parte di questi investimenti, circa il 40%, riguarda zone industriali nel [[Italia meridionale|Sud Italia]] e nelle [[Isole dell'Italia|isole]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|autore2=|autore3=|data=settembre-ottobre 1962|titolo=Investimenti Esso in Italia|rivista=Esso Rivista|numero=}}</ref>.[[File:Belluno Esso.jpg|miniatura|Una stazione Esso a Belluno; dal 2017 i benzinai Esso in Italia, pur conservando il marchio, si separano dal gruppo [[ExxonMobil]]]]Dal 1965 al 1984 la Esso italiana ha finanziato e curato la realizzazione, pubblicazione e diffusione della serie di documentari aventi come titolo ''[[L'Italia vista dal cielo]]'', realizzati da [[Folco Quilici]], trasmessi nel 1977 dalla [[RAI]]<ref>{{cita web|url=http://www.esso.com/Italy-Italian/PA/news_IVDC_FULL.aspx|titolo=L'Italia vista dal cielo|accesso=16 agosto 2008}}</ref> e restaurati nel 2002
Nel 1971 viene costruito ad [[Augusta (Italia)|Augusta]] un nuovo impianto per [[Lubrificante|lubrificanti]], il più grande in [[Europa]].
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Nel 1986 l'impianto di [[Vado Ligure]], realizzato nel 1925, subisce un'importante ristrutturazione, per un costo di oltre 40 miliardi; diventa negli anni '80 e '90 uno dei principali siti della Esso in Europa.<ref>{{Cita pubblicazione|data=aprile 1997|titolo=Cento anni d'esperienza nei lubrificanti|rivista=Qui Touring|numero=4}}</ref>
Nel 1992 anche la Esso inizia la vendita in Italia della propria [[Benzina verde|benzina senza piombo]]
Nel 2000, in seguito alla fusione tra [[ExxonMobil|Exxon]] e [[Mobil]], nasce in Italia la ''ExxonMobil Mediterranea'', [[holding]] con funzione di coordinamento per le singole società dell'Europa meridionale e del [[Nordafrica|Nord Africa]]
Nel 2011 la Esso italiana conta circa 630 dipendenti, un traffico di 1000 navi all'anno e 8,8 milioni di tonnellate di raffinazione annua.<ref>{{cita web|url=http://www.esso.it/Italy-Italian/PA/about_what_refinery_augusta_development.aspx|titolo=La raffineria e il territorio}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.esso.it/Italy-Italian/PA/about_what_refinery_augusta_keydata.aspx|titolo=La raffineria in cifre}}</ref>
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In [[Impero tedesco|Germania]] la compagnia apparve come sussidiaria della Standard Oil il 25 febbraio 1890, col nome di ''Deutsch-Amerikanische Petroleum Gesellschaft'' (DAPG), fondata a [[Brema]] cdagli imprenditori tedeschi Franz Ernst Schütte, Carl Schütte e Wilhelm Anton Riedemann, e da John D. Rockefeller.
Nel 1891 l'azienda rilevò l'attività di importazione di petrolio di Edmund Siemers, mentre a metà del decennio acquisì la metà delle azioni della raffineria di petrolio di Brema (in seguito ''raffineria di Mineralöl, ex August Korff''
Nel 1928 fu lanciato il marchio ''Esso'' per la [[Benzina con piombo|benzina super]], arricchita con il 10% di [[benzene]]. Durante [[Crisi economica del 1929|la successiva crisi economica]], la DAPG acquisì numerose azioni della ''Oelhag'' (di cui divenne azionista al 50% nel 1938) e della [[Atlantic Oil Company|''Atlantic Company'']].
Nel 1931 la benzina ''Dapolin'' fu ribattezzata ''Standard'' e poi definitivamente ''Esso'' nel 1937<ref>{{Cita web|url=
In seguito all'[[Anschluss|annessione dell'Austria]] nel 1938 e alla successiva riorganizzazione del settore, la ''[[Mobil|Vacuum Oel AG]]'' di [[Vienna]] e la sua raffineria di Kagran furono assegnate alla DAPG.<ref>Rainer Karlsch, Raymond G. Stokes: ''Faktor Öl. Die Mineralölwirtschaft in Deutschland 1859–1974''. Verlag C. H. Beck, München, 2003. pag. 199.</ref>
Con il passaggio all'economia di [[Seconda guerra mondiale|guerra]] nel settembre 1939, tutte le società di vendita di oli minerali furono riunite nel ''Arbeitsgemeinschaft Mineralölverteilung''
Nel 1950 la DAPG, rimasta presente nella [[Germania Ovest]], venne rinominata ''Esso AG''<ref name=":5" />
Il 1
== Utilizzo dei marchi ==
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Il [[marchio]] ''Humble'' fu usato nelle stazioni di rifornimento del [[Texas]] per diversi decenni, poiché le operazioni erano sotto la direzione della affiliata [[Humble Oil]], e verso la metà-fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] si espanse in altri stati sud-occidentali, inclusi [[Nuovo Messico]], [[Arizona]] e [[Oklahoma]].
Nel
Dopo essere stato rimosso dall'Ohio, il marchio ''Enco'' fu tuttavia introdotto in altri Stati "non-Esso". Nel [[1961]], le stazioni ''Humble'' in Oklahoma, Nuovo Messico e Arizona furono ribattezzate ''Enco'', e nel 1962, anche le stazioni di servizio del Texas abbandonarono il marchio ''Humble''. Nel frattempo, Jersey diffuse il marchio ''Enco'' alle stazioni in tutto il centro-ovest e il nord-ovest, che fino ad allora erano state gestite da affiliate come Carter, Pate e Oklahoma.
Nel 1963
Nel 1966, in seguito alle proteste sollevate dalla Standard Oil del Kentucky (a quel tempo una affiliata della [[Chevron Corporation|Standard Oil della California]]), il dipartimento di giustizia intimò ad Humble l'interruzione dell'uso del marchio ''Esso'' per diverse stazioni in molti stati sud-orientali. Per la fine del 1967, tutte le stazioni in ognuno di quegli Stati cambiarono marchio in ''Enco''.
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Il logo rettangolare ''Exxon'' con la striscia blu in fondo e le lettere rosse con le due "X" collegate fu creato dal designer [[Raymond Loewy]]. Le "X" collegate sono incorporate anche nel logo della ExxonMobil<ref name=":12">{{Cita pubblicazione|autore=|autore2=|autore3=|coautori=[[Museo Fisogni]], Circuito Lombardo Musei Design|anno=2020|titolo=Grafica on the Road - L'immagine della benzina|rivista=|volume=opuscolo di approfondimento|numero=|pp=8, 9}}</ref>. La [[mascotte]] di Exxon è una tigre.
== Note ==
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