Palese Macchie: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|altri significati|Palese (disambigua)|Palese}}
{{Quartiere
|nomeQuartiere = Palese - Macchie
|immagine = Corso Vittorio Emanuele a Palese.jpeg
|didascalia = Corso Vittorio Emanuele poco prima della festa patronale.
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|circoscrizione = [[Municipio V (Bari)|Municipio 5]]
|nomeAbitanti = palesini
|abitanti = 14.655
|patrono = [[Arcangelo Michele]]
|festivo = Agosto (Festa Patronale), 29 Settembre (Solennità degli Arcangeli)
}}
'''Palese - Macchie''' è un [[quartiere]] di [[Bari]]. Insieme a [[Santo Spirito (Bari)|Santo Spirito]] appartiene dal [[2014]] al [[Municipio V (Bari)|Municipio 5]].
 
== Geografia fisica ==
Il quartiere è situato 8  km a nord-ovest del centro. Confina:
* a nord con la [[Mare Adriatico|costa Adriatica]];
* a est con il quartiere [[Marconi - San Girolamo - Fesca]], dal quale è separato dalla ''strada "Da Ponte''";
* a sud-est col quartiere [[San Paolo (Bari)|San Paolo]], con la ''[[lama Balice'']] che funge da confine naturale, fino alla ex cava di conglomerati stradali, subito dopo la masseria Framarino;
* a sud con il comune di [[Bitonto]], lungo la "strada vicinale Tarine" e una parte della complanare dell'aeroporto;
* a ovest con il quartiere [[Santo Spirito (Bari)|Santo Spirito]].
 
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Nelle epoche storiche che vanno fino al [[XVII secolo|Seicento]], questa zona fu quasi sicuramente interessata solo da [[agricoltura]] e [[pastorizia]]. Difficilmente fu utilizzata la costa, in quanto il fondale è generalmente molto basso (quindi non vi si possono attraccare imbarcazioni) e la riva, nei secoli passati si presentava acquitrinosa e malsana<ref>[https://web.archive.org/web/20080508034718/http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=20&Itemid=36 Palese in epoca romana sul sito di Palese Macchie -recuperato su web archive-]</ref>.
 
[[File:Titoloarenario.jpg|miniatura|sinistra|Il Titolo dell'Arenario (noto come "Titolo"): è uno dei cinque titoli che furono costruiti sul finire del XVI secolo, per indicare i confini tra i territori comunali di Bari e Bitonto. In un'incisione vi si legge ancora la data di costruzione (il 20 febbraio 1585)]]Il territorio di Palese fu, a partire dal [[XIII secolo]], testimone delle contese fra Bari e [[Bitonto]] per il possesso del vicino porto di [[Santo Spirito (Bari)|Santo Spirito]]<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20080508041322/http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=21&Itemid=37|titolo=Palese Macchie - Epoca Medioevale - La Palizzata|sito=web.archive.org|data=2008-05-08|accesso=2019-02-06|dataarchivio=8 maggio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080508041322/http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=21&Itemid=37|urlmorto=sì}}</ref>, a causa delle quali furono poste, ai confini fra i due territori comunali, che corrispondevano all'attuale via Capitaneo, delle ''lapides terminales'', ossia lapidi di confine<ref>Libro Rosso dell'Università di Bitonto, documento I 1,3, pp. 67-72</ref>. Prima [[Isabella d'Aragona (1470-1524)|Isabella d'Aragona]] nel 1511 e poi sua figlia [[Bona Sforza]] nel 1527, dichiararono "zona promiscua" il suddetto territorio - tale zona diventava cioè proprietà sia barese che [[Modugno (Italia)|modugnese]] e l'Università di Modugno, in cambio di tale riconoscimento, che le consentiva uno sbocco sul mare Adriatico, pagava all'Università di Bari una tassa annua di 66 ducati<ref name=fonte>Documenti e cartografia storica</ref> -. Le contese territoriali si protrassero fino alla fine del [[XVI secolo]], quando gli [[Aragonesi]] fecero erigere i "[[Titolo confinario|titoli]]"; in questo caso opere in pietra, a forma di parallelepipedi cuspidati<ref>Il 16 maggio 1584 il Consiglio, presieduto dal Viceré e capitano Generale del [[Regno di Napoli|Regno]] don Pedro Fernandez de Castro conte di [[Lemos]], dopo aver ascoltato le ragioni delle due Università contendenti, stabilì i punti principali che delimitavano il confine tra le due città, sostanzialmente gli stessi del 1265 - Atti governativi del Regno di Napoli nel periodo Aragonese -</ref><ref>Atto notarile rogato verso la metà del XVIII secolo dal n. bitontino Francesco Martucci (copia di una lapide) - Archivio di Stato di Bari</ref>, che sostituendo quelli precedenti, ben più piccoli, segnavano i confini fra le due [[Universitas|Università]]<ref>[https://web.archive.org/web/20080508051546/http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=79&Itemid=106 Relazione (datata 20 aprile-9 maggio 1585) del perito agrario Michele Angelo Aczaro. Sito di Palese Macchie -recuperato su web archive-] - Libro Rosso dell'Università di Bitonto, pagg. 994-996, doc. CLXXXV -</ref>. Da questo momento ebbe probabilmente inizio l'influenza di Modugno sul territorio di Palese, influenza riconosciuta poi legalmente nel [[1809]], a seguito dell'abolizione dei territori promiscui (diretta conseguenza della [[Leggi eversive della feudalità|legge sull'abrogazione della feudalità]], emanata nel [[1806]])<ref>[https://web.archive.org/web/20080508050945/http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=22&Itemid=38 Il Cinquecento sul sito di Palese Macchie -recuperato su web archive-]</ref>.
 
[[File:Cippobrencola.jpg|miniatura|upright=0.7|Il cippo ''di via Torre Brencola'' (sec. XVII), sulla cui lapide è riconosciuta la concessione in enfiteusi del terreno. Fu una delle prime concessioni agrarie]]'''Macchie''', la parte a sud del quartiere e territorialmente più estesa, era un tempo costituita da gruppi di case contadine sparse nella campagna, rigogliosa di piante e macchia mediterranea (da qui il nome), ed è sempre stata frazione di Bari.
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Mentre lo sviluppo di Palese come centro abitato si ebbe tra i secoli [[XVII secolo|XVII]] e [[XIX secolo|XIX]], grazie alla colonizzazione di contadini baresi, modugnesi (in maggior numero) e bitontini, quando la nobiltà ecclesiastica, allora padrona di gran parte dei terreni in questione, cominciò a concederli in [[enfiteusi]] ai contadini dei comuni contigui, che, con il passare del tempo riuscirono sempre più spesso a riscattare le proprietà, talvolta stabilendovisi per abitarle<ref name="Bari 1844">Michele Garruba - La storia di Bari (1844)</ref>.
 
Tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, Palese era divenuta un agglomerato d'insediamenti contadini sparsi nella campagna e quindi riconosciuta nel 1811 "''Villaggio Riunito della Marina di Modugno''", cioè frazione del comune di [[Modugno (Italia)|Modugno]]<ref>Delibera Decurionale di Modugno del 4 maggio 1811</ref>. L'annessione a Bari, come sua [[frazioneFrazione geografica(geografia)|frazione]], si ebbe nel settembre 1928 (durante il [[regime fascista]]), per volontà dell'allora [[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|Sottosegretario]] al [[Ministero dei lavori pubblici]] [[Araldo di Crollalanza]]<ref>Regio Decreto n. 2133 del 6 settembre 1928 (pubblicato sulla [http://augusto.digitpa.gov.it/#giorno=01&mese=10&anno=1928 Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 228 del 1º ottobre 1928], parte prima)</ref>, cui seguì poco dopo l'unione con Macchie<ref>Regio Decreto 28 ottobre 1929</ref>. Da frazione del capoluogo, nel primo trentennio del novecento, anche Palese beneficiò della costruzione di diversi servizi pubblici, che ne migliorarono molto le condizioni di vita<ref>[https://web.archive.org/web/20080508050950/http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=26&Itemid=43 - Palese-Macchie diventa frazione di Bari] Sito di Palese Macchie -recuperato su web archive-</ref>.
 
Nel 1970 Palese - Macchie diventava quartiere del capoluogo e nel 1979, unita a Santo Spirito, Catino e San Pio (chiamata Enziteto fino agli [[anni 2000|anni duemila]]) costituiva la I Circoscrizione del Comune di [[Bari]].
 
Nei primi [[Anni 1960|anni sessanta]] nelle sue campagne, usufruendo di una precedente installazione militare, fu costruito l'[[Aeroporto di Bari-Palese|aeroporto civile]], completamente rinnovato nel 2004 e intitolato al defunto [[papa|pontefice]] [[Giovanni Paolo II|Karol Woytjla]].
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Nelle campagne si pratica ancora la coltivazione di [[olive]], [[uva]], [[mandorle]], [[ceratonia|carrube]] e [[fichi]].
 
Dal secondo dopoguerra fino ad oggi, la zona di Palese - Macchie si è distinta tra le periferie baresi meno caotiche e come "zona franca" dalla [[Delinquente|delinquenza]] e [[Criminalità organizzata|malavita]] (cioè non è una periferia a rischio).
 
Palese - Macchie è da sempre interessata da una spinta autonomistica. Per questa ragione, sin dagli anni 1970 esiste un "Comitato per l'Autonomia", il quale si batte per l'istituzione di un comune autonomo, separato da Bari, che comprenda anche le vicine Macchie e Santo Spirito. Nel 2009 fu sottoposto alla cittadinanza un referendum consultivo sullo scorporo dal capoluogo (parallelamente ai quartieri [[Carbonara di Bari|Carbonara]], [[Ceglie del Campo|Ceglie]] e [[Loseto]]); nonostante la bassa affluenza, il risultato fu quasi totalmente a favore del "Sì".<ref>{{cita news|Nicola Pepe|https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/puglia/104269/referendum-si-all-autonomia-da-bari-un-fiume-di-commenti.html|Referendum: «sì» all'autonomia da Bari Un fiume di commenti|[[La Gazzetta del Mezzogiorno]]|20 Aprile 2009|12 gennaio 2021}}</ref> Tuttavia, il Consiglio Regionale votò contro la nascita del nuovo comune.
 
=== Il nome ===
Le ipotesi sull'origine del nome sono diverse. Una credenza popolare vuole che esso derivi dal soprannome di un oste originario di [[Palo del Colle]] ("il palese"), che in un'epoca imprecisata, forse nel XVII secolo, aprì nella zona alta dell'odierno abitato una locanda; altre teorie, più accreditate, si fondano invece sulla presenza di un'alta palizzata di legno che circondava un [[casale (architettura)|casale]] medievale (''pallizzo''...''palisco''...''palieso'' sono i nomi via via più recenti, derivati dal [[Lingua latina|latino]] "pallitium" che, negli atti catastali delle diverse epoche, sembrano indicare sempre lo stesso luogo, sito su una leggera altura quale l'odierna piazza Capitaneo<ref>CODICE DIPLOMATICO BARESE, Le pergamene del Duomo di Bari (952-1264)</ref>) oppure di una torre cinquecentesca ben visibile e quindi "palese", accorpata all'attuale [[villa Capitaneo|palazzo Capitaneo]], abbattuta nel 1969<ref name="Bari 1844"/><ref>[https://web.archive.org/web/20080508032827/http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=64&Itemid=91 L'origine del Nome] Sito di Palese Macchie -recuperato su web archive-</ref>.
 
== Urbanistica ==
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Nel quartiere avvengono importanti manifestazioni nella prima o nella seconda settimana di agosto con i festeggiamenti in onore del [[Santo patrono]] [[San Michele Arcangelo]]. La devozione all'Arcangelo affonda le radici nei primi anni del [[XIX secolo]] quando gli abitanti del villaggio, prevalentemente agricoltori, dedicarono una piccola cappella al Santo, protettore contro le carestie e le pestilenze. Tale cappella sorgeva nel luogo della chiesa attuale. Era radicata la consuetudine dei pellegrinaggi a [[Monte Sant'Angelo]] con traini e cavalli, cui in seguito si sarebbero aggiunte le biciclette. Questo legame è stato rinsaldato nell'anno 1990, nel XV secolo dalla prima apparizione dell'Arcangelo sul Gargano, attraverso un gemellaggio civile ed ecclesiastico fra le due comunità. Altri gemellaggi sono stati nel tempo stretti con realtà legate al culto di San Michele: [[Montemesola]] (TA), [[Orsara di Puglia]] (FG), [[Maddaloni]] (CE), [[San Donato di Lecce]] (LE), per citarne alcune. Dopo la solenne [[concelebrazione eucaristica]] della domenica della Festa Patronale, presieduta dall'Arcivescovo, prima della processione di gala, vengono consegnate le chiavi di Palese dalle autorità civili ed ecclesiastiche all'immagine del Santo Patrono, probabilmente di bottega napoletana. A memoria delle proprie origini si svolge un corteo rievocativo dei pellegrinaggi a Monte Sant'Angelo e, dall'anno 2010, un corteo storico sulla nascita del culto di San Michele Arcangelo. Palese, con quest'ultima manifestazione, è l'unico centro nel mondo, insieme a Monte Sant'Angelo, a vantare un corteo storico micaelico.
 
L'ultima domenica di luglio del 2008, è stata ripresa con grande concorso di popolo, la festa religiosa e popolare della "marina" dedicata alla Madonna Stella Maris, che per varie vicissitudini, anni prima era stata sospesa.
 
Di interesse e radicata tradizione la [[Processione dei Misteri]], svolta la sera del [[venerdì Santo]]<ref>[https://web.archive.org/web/20110416221607/http://www.settimanasantapalese.it/storia/storia.htm La storia della manifestazione recuperata su web archive.it]</ref><ref>[https://lamiasettimanasanta4a19.blogspot.it/2010/11/venerdi-santo-processione-dei-misteri.html LA SETTIMANA SANTA A BARI - PALESE] blogspot.it - url consultato il 22 febbraio 2017 -</ref>.
 
Oggetto di culto popolare sono anche [[Santa Cecilia]] (a devozione della quale si svolge una festa nella seconda metà di Novembre) e [[San Rocco]] (Santo protettore di Macchie; la festa in suo onore ha luogo nei primi giorni di Settembre).
 
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