Castelfidardo: differenze tra le versioni

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|Bandiera = Castelfidardo-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Castelfidardo-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Data istituzione =
|Altitudine = 199
|Abitanti = 18444
|Note abitanti = {{Istat|042|10|2024|data={{data|1|7|2024}}|accesso={{data|2|7|2024}}}}
|Aggiornamento abitanti = 30-4-2024
|Sottodivisioni = Acquaviva, Campanari, Cerretano, Crocette, Figuretta, Fornaci, Monte Camillone, San Rocchetto, Sant'Agostino
|Divisioni confinanti = [[Camerano]], [[Loreto]], [[Numana]], [[Osimo]], [[Porto Recanati]] ([[Provincia di Macerata|MC]]), [[Recanati]] (MC), [[Sirolo]]
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[[File:Porta Vittoria; detta comunemente "Porta Marina"..jpg|miniatura|Porta Vittoria, detta comunemente "Porta Marina".]]
[[File:Chiesa di Sant'Antonio da Padova..jpg|miniatura|Chiesa di Sant'Antonio da Padova.]]
[[File:Il quartiere "Figuretta"..jpg|miniatura|IlVista del quartiere "Figuretta".]]
'''Castelfidardo''' (''Castèllo'' in dialetto fidardense<ref>{{Cita libro|AA. |VV. |Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. |1996 |Garzanti |Milano |isbn=88-11-30500-4 |p=164 |url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/164 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:18444Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Ancona]] nelle [[Marche]].
 
== Geografia fisica ==
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L'attuale territorio di Castelfidardo è stato occupato dall'uomo sin dal Paleolitico come dimostrano gli svariati strumenti in selce rinvenuti nella pianura del fiume [[Musone (Marche)|Musone]]<ref>P. Peola, Il Paleolitico nella valle del Musone (Marche), Atti della Società di Scienze e Lettere di Genova, Volume V, fascicolo III, 1940. Istituto Comprensivo "Mazzini" Castelfidardo, Piccoli tesori di un castello, Recanati 2004, pp. 69-74.</ref>. Alla fine dell'Età del rame-inizi Età del bronzo risale invece un insediamento scoperto in contrada Campograsso, nei pressi del fosso Vallato: si trattava probabilmente di una piccola comunità dedita all'agricoltura e all'allevamento, integrati da caccia e pesca, che abitava in un villaggio di capanne<ref>M. Silvestrini Lavagnoli, Marche. Campograsso (Castelfidardo - AN), Rivista di Scienze Preistoriche, XL (1985-86), p. 408.</ref>. Per l'Età del ferro sono note alcune sepolture riferibili al popolo dei Piceni. In particolare risulta interessante una tomba, datata tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C., scoperta in zona Figuretta, che testimonia i contatti commerciali tra gli abitanti dei colli fidardensi e le popolazioni picene del Conero<ref>M. Landolfi, Castelfidardo (Picenum, Ancona), Fasti archeol., XXXVI-XXXVII, (1981), p. 442-443. M. Landolfi, Castelfidardo (AN), Picus 16-17, 1996-1997, p. 291-296.</ref>.
 
In epoca romana, il territorio del Comune di Castelfidardo, apparteneva quasi interamente alla colonia di [[Osimo|Auximum]]. A testimoniare tale lontano passato, restano sul terreno i segni di due grandi blocchi di centurie, uno localizzato nelle frazioni di Crocette e Villa Poticcio, l'altro a sud del centro abitato<ref>N. Alfieri, E. Forlani, F. Grimaldi, Ricerche paleogeografiche e topografico-storiche sul territorio di Loreto, Studia Picena, 33-34, 1965-66. M. Destro, Le centuriazioni della valle del Musone (Marche centrali), Atti del IV Congresso di Topografia Antica, Insediamenti e strutture rurali nell'Italia Romana, Rivista di Topografia Antica, XIII 2003, pp. 101-116.</ref>. Il territorio fidardense era inoltre attraversato da strade che mettevano in comunicazione Auximum con le città di Numana e Potentia e dalla grande viabilità costiera che collegava il nord con il sud della penisola<ref>R. Sampaolesi, ''Le strade di Castelfidardo'', Osimo Stazione 2010, pp. 30-43.</ref>. Tra le scoperte archeologiche di età romana, da segnalare una fattoria rinvenuta in contrada Quercia Bella e un'epigrafe, venuta alla luce tra le rovine dell'antica chiesa di S. Vittore, contenente una dedica a Numeriano Cesare (282-283 d.C.).
 
=== Età medievale ===
Verso l'anno mille, in prossimità di un'area occupata da un bosco, denominato vualdum''Waldum de Fico'', venne eretto il maniero che assunse la denominazione di ''Castrum Ficardi''<ref>''Codex Traditionum Ecclesiae Ravennatis'' (''[[Codice bavaro]]''), Territorio Ausimano, reg. nº 126 (Spacium terre). E. Baldetti, ''Il moggio altomedioevale nelle Marche centrali, Proposte e ricerche'', nº 13, 1984, pp. 7-17.</ref>. La prima notizia storica relativa al ''Castrum'' è in un documento, del 24 maggio [[1139]], nel quale papa Innocenzo II confermava all'eremo di Fonte Avellana i suoi diritti sulla chiesa di S. Silvestro posta nelle vicinanze del castello<ref>M. Moroni, ''Castelfidardo nell'età moderna: politica, economia e vita quotidiana dal Medioevo all'Ottocento'', Jesi, 1985, pp. 16-18.</ref>. Negli stessi anni un fidardense, tale Guido, veniva nominato cardinale<ref>R. Sampaolesi, ''L'enigmatica figura del cardinale Guido de Castro Ficardo'', in AA.VV., ''Castello è segreto'', Osimo Stazione, 2010, pp. 13-16.</ref>.
 
Alla fine del secolo XII, Castelfidardo, pur mantenendo una certa autonomia comunale, era costretto a giurare fedeltà al vescovo Gentile di Osimo (1196). In questo periodo numerosi furono i conflitti tra le comunità della Marca, legate alcune al Papato e altre all'Impero, che furono ricomposti con la pace di Polverigi del 1202 alla quale aderì anche il Comune fidardense. Contrasti con i Comuni limitrofi si ebbero comunque fino al [[XV secolo]]. Nel 1240 Castelfidardo veniva semidistrutto dalle milizie di re Enzo, mentre nel 1354 era saccheggiato dalla compagnia di ventura guidata da frà Moriale<ref>P. Bugiolacchi, ''Storia di Castelfidardo e dintorni'', Loreto, 2003, pp. 28-29.</ref>.
 
Nel 1357 Castelfidardo veniva citato come ''terra parva'' nelle Costituzioni Egidiane. Il centro abitato era diviso in tre parti (terzieri) denominati Cassero, Varugliano e Montebello ed era completamente circondato da mura dotate di torri<ref>P. Pigini, e P. Bontempi, ''Vita e statuti di Castelfidardo antica'', Bergamo, 1972, pp. 85-90.</ref>. Le porte di ingresso erano tre: porta del Sole, porta di Sasso e porta del Cassero. Alla fine del Trecento Castelfidardo era retto da un Consiglio generale, costituito da 60 uomini, al quale spettava le più importanti decisioni politiche ed amministrative. Nel Medioevo il Comune di Castelfidardo aveva degli statuti la cui edizione a stampa è del 1588<ref>D. Cecchi, M. Moroni, e M. Landolfi, ''Castelfidardo dagli statuti comunali all'elevazione a città. 1588-1988'', Recanati, 1989.</ref>.
 
Quando [[Alessandro Sforza]] cercò di appropriarsi di Castelfidardo, gli abitanti chiesero ed ottennero la protezione della [[Repubblica di Ancona]]; quando poi, nel 1445, anche il comune di [[Recanati]] mosse guerra per ampliare i suoi territori a spese dei fidardensi, Castelfidardo chiese di entrare nei territori della [[Repubblica di Ancona]], nell'intento di trovare protezione. Il [[papa Eugenio IV]] appoggiò la richiesta e per nove anni Castelfidardo fu uno dei [[castelli di Ancona]]. Già nel 1454, su spinta del comune di [[Osimo]], Castelfidardo si staccò da Ancona<ref>Mario Natalucci, ''Ancona attraverso i secoli'', I volume, Unione arti grafiche, 1960.</ref>.
 
=== Età moderna ===
Tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento nascevano a Castelfidardo i primi borghi fuori le mura: il borgo del sole e quello delle “cascine”. Nel 1602, lungo la via da Ancona per Loreto, presso la chiesa di Crocette, veniva istituita la fiera che tuttora si svolge nel mese di settembre<ref>D. Gabrielloni, ''La Fiera delle Corocette e altri ricordi'', Recanati, 2004.</ref>. Nel corso del Settecento il centro urbano subiva numerose trasformazioni con la ristrutturazione del palazzo comunale, la ricostruzione del convento di San Francesco e di quello di San Benedetto e l'edificazione della chiesa Collegiata. Nel XIX secolo da ricordare la [[battaglia di Castelfidardo]], avvenuta il 18 settembre [[1860]], quando i [[Regno di Sardegna|piemontesi]] guidati dal generale [[Enrico Cialdini|Cialdini]] sconfissero le truppe del generale [[Christophe Louis Léon Juchault de Lamoricière|Lamoricière]] che difendevano lo [[Stato Pontificio]].
 
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR dell'8 settembre 2000.<ref name="ACS">{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?13893|titolo=Castelfidardo|accesso=20 ottobre 2024|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|Di rosso, al [[Castello (araldica)|castello]] d'oro, [[Attributi araldici di forma geometrica#Merlato alla guelfa|merlato alla guelfa]] e torricellato di tre pezzi, aperto e finestrato del campo, posto sulla [[Campagna (araldica)|campagna]] di verde. Ornamenti esteriori da Città.}}
Il gonfalone è un drappo di verde con la bordatura di rosso.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona muraria di città italiana (014).svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione = Decreto del presidente della Repubblica
|data = 22 luglio [[1987]]<ref name="ACS"/>
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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* [[Chiesa di Sant'Agostino (Castelfidardo)|Chiesa e convento di Sant'Agostino]].
* [[Collegiata di Santo Stefano (Castelfidardo)|Collegiata di Santo Stefano]].
* [[Chiesa di San Francesco (Castelfidardo)|Chiesa di San Francesco]], situata di fronte al museo del Risorgimento, oggi adibita ad auditorium.
* Chiesetta della Misericordia, situata accanto a Palazzo Mordini, aperta al pubblico soltanto nel periodo natalizio come sede di un [[presepe]].
* Chiesa della SS. Annunziata, situata nello storico quartiere Crocette.
* Chiesa di Sant'Antonio di Padova, situata di fronte alla cancellata monumentale del monumento nazionale delle Marche.
* Chiesa di Santa Maria Apparente, situata all'esterno del complesso del monumento nazionale delle Marche.
* Chiesa e monastero di San Benedetto, oggi sede della Scuola Media Statale Giuseppe Mazzini.
* Chiesa di Santa Maria del Suffragio, costruita nel 1400 ed intitolata fino al XVIII secolo a San Rocco, restaurata nel 1988; è situata nel quartiere San Rocchetto.<ref>{{Cita web|autore=Giancarlo Gioacchini|url=https://www.castelfidardostorica.it/wp-content/uploads/2018/10/05_San_Rocco.pdf|titolo=San Rocchetto e... La peste|accesso=17 aprile 2025}}</ref>
* Chiesa del Cerretano, situata nell'omonimo quartiere.
* Chiesa di San Vittore, ad oggi in rovina ed inagibile, situata accanto alla ditta Mengascini Lello su terreno privato.
=== Architetture civili ===
* Palazzo comunale: sito nella centrale piazza della Repubblica. È l'antico palazzo priorale, restaurato fin dalle fondamenta nel 1780, tuttora sede dell'organo amministrativo. All'ultimo piano spicca il ''Salone degli Stemmi'', così denominato per la presenza degli stemmi dei Comuni che contribuirono all’erezione del Monumento nazionale delle Marche, completato nel 1912. All'interno è conservato un quadro del pittore Gallucci che riproduce l'ultima fase della battaglia. Al piano seminterrato ospita il [[museoMuseo internazionale della fisarmonica]] inaugurato il 9 maggio [[1981]], tra i più prestigiosi e visitati del settore. Raccoglie esemplari, partiture, testimonianze dell'arte artigiana e musicale che ha reso Castelfidardo nota in tutto il mondo per la produzione d'alta qualità dello strumento ad ancia avviata su scala industriale nel [[1863]] grazie all’ingegno di [[Paolo Soprani (imprenditore)|Paolo Soprani]].
* Piazzale Don Minzoni: tra i luoghi di ritrovo più frequentati, comunemente chiamato Porta Marina. Rappresenta il balcone della città che si affaccia sul [[mare Adriatico]]. Caratteristico il famoso arco, una delle principali vie d'accesso alla città e la pavimentazione sottostante recentemente riportata alla luce.
* Torre dell'acquedotto in piazza Garibaldi: simbolo identitario dello skyline, rappresenta il punto più alto della città.
* [[Monumento nazionale delle Marche]]: collocato in prossimità del centro storico, posto all'interno del Parco delle Rimembranze, il monumento fu eretto nel 1912 in ricordo della [[battaglia di Castelfidardo]] del 18 settembre 1860; opera d'impatto 'cinematografico' in bronzo fuso a cera persa, alta circa 6 metri, essa poggia su una montagna di massi in travertino d'Ascoli, dove al suo interno è situata una cappella in stile assiro, oggi non visitabile. Lo scultore veneziano [[Vito Pardo]] ha reso un'efficace allegoria del sofferto percorso verso l'Unità d'Italia.
* [[Palazzo Soprani]]: costruito all'inizio del '900, fu la dimora dell'industriale [[Paolo Soprani (imprenditore)|Paolo Soprani]], fondatore dell'industria della [[fisarmonica]], e fino agli anni '80 dimora sia dell'omonima famiglia, sia di uffici ed esposizioni attinenti all'industria della Fisarmonica.
* Museo del Risorgimento: le sale espositive trovano posto nello storico palazzo "Mordini". Un tempo un [[monastero]], il palazzo fu restaurato a fine Ottocento dall'imprenditore [[Ciriaco Mordini]] e preposto ad ospizio per anziani; verso la fine degli [[anni ottanta]], il palazzo cambiò destinazione d'uso a Museo del Risorgimento. L'allestimento comprende due esemplari della celebre [[Medaglia di Castelfidardo]].
* [[Palazzo Mordini]]: un tempo [[monastero]] di suore di clausura, il palazzo fu restaurato a fine Ottocento dall'imprenditore e filantropo Ciriaco Mordini e preposto ad ospizio per indigenti; nel [[1994]] il palazzo cambiò destinazione d'uso ed attualmente è diviso tra vari locali:
* [[Sacrario-Ossario della Battaglia]]: eretto negli anni 1861-1870 ai margini meridionali della Selva di Castelfidardo, area ove si svolse l'omonima Battaglia, custodisce le vite spezzate dei caduti dei due opposti eserciti sabaudo e pontificio.
** [[Museo del Risorgimento (Castelfidardo)|Museo del Risorgimento]]: si occupa di narrare la [[Battaglia di Castelfidardo|battaglia di castelfidardo]] e di contestualizzarla nel [[Risorgimento|periodo risorgimentale]]. L'allestimento comprende due esemplari della celebre [[medaglia di Castelfidardo]].
* Grotte di Sant'Anna: l'ingresso coincide con quello delle scuole paritarie Sant'Anna, sotto le quali si dipanano cunicoli risalenti probabilmente ad un periodo compreso tra il 1300 ed il 1400.
** Biblioteca Comunale di Castelfidardo.
** Archivio storico comunale.
** Servizio InformaGiovani, presente nella biblioteca.
** Civica Scuola di Musica Paolo Soprani.
** Giardini di Palazzo Mordini.
* [[Ossario – Sacrario dei Caduti]]: eretto negli anni 1861-1870 ai margini meridionali della Selva di Castelfidardo, area ove si svolse l'omonima Battaglia, custodisce le vite spezzate dei caduti dei due opposti eserciti sabaudo e pontificio.
* I ceppi storici: sparsi nell'area della battaglia e per il paese, raccontano le fasi dell'evento bellico e gli spostamenti dei contingenti in ordine cronologico.
* Piazzale Don Minzoni: tra i luoghi di ritrovo più frequentati, comunemente chiamato Porta Marina. Rappresenta il balcone della città che si affaccia sul [[mare Adriatico]]. Caratteristico il famoso arco, una delle principali vie d'accesso alla città e la pavimentazione sottostante recentemente riportata alla luce.
* [[Palombarone|Palazzo Palombarone]]: posto all'esterno del centro storico, antica residenza dell'arcivescovo.
* Torre dell'acquedotto in piazza Garibaldi: costruito in epoca fascista, è uno dei simboli identitari dell'orizzonte urbano e rappresenta il punto più alto della città.
* [[Villa Pace]]: situata nella contrada Fossaccio; costruita nel 1830, un tempo dimora dei Conti Mei Gentilucci, oggi abbandonata.
* Grotte di Sant'Anna: l'ingresso coincide con quello delle scuole paritarie Sant'Anna, sotto le quali si dipanano cunicoli che si stima risalenti ad un periodo compreso tra il 1300 ed il 1400.
*[[Monumento alla Fisarmonica e al Lavoro]]: inaugurato nel 2002, opera dello scultore fidardense Franco Campanari, è rappresentato il dio alato Hermes che offre al cielo una fisarmonica; la base del monumento è decorata, di fronte, dalle raffigurazioni dei più importanti interpreti della fisarmonica, di retro, dalla rappresentazione della lavorazione dello strumento con, sullo sfondo, il panorama fidardense.
*Monumento agli [[alpini]] caduti in ogni guerra.
* [[Palombarone|Palazzo Palombarone]]: posto all'esterno del centro storico, antica residenza dell'arcivescovo, oggi proprietà privata.
* [[Villa Pace]]: situata nella contrada Fossaccio; costruita nel 1830, un tempo dimora dei Conti Mei-Gentilucci, oggi abbandonata.
{{immagine grande|1=Castefidardo_panoramica_2000.jpg|2=2000px|3=<div align="center">Vista panoramica del centro cittadino dalla zona sud-ovest del paese</div>}}
 
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{{Demografia/Castelfidardo}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre [[2010]] la popolazione straniera residente era di {{formatnum:1503}} persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
 
*[[Albania]] 460 2,43%
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== Cultura ==
=== Istruzione ===
Sul suolo della città è dislocato l'Istituto Comprensivo Statale "Giuseppe Mazzini", comprendente di cinque plessi: due scuole dell’Infanzia, due scuole di istruzione primaria e uno di scuola secondaria di I grado.<ref>{{Cita web|url=https://icmazzinicastelfidardo.edu.it/|titolo=Sito ufficiale|accesso=24 giugno 2025}}</ref>
A Castelfidardo ha sede l'Istituto di Istruzione Superiore "Antonio Meucci", sede associata dell'I.I.S. Laeng-Meucci, con corsi di liceo delle scienze applicate, elettronica ed elettrotecnica, informatica e telecomunicazioni.
 
A Castelfidardo ha sede l'Istituto di Istruzione Superiore "Antonio Meucci", sede associata dell'[[I.I.S. Laeng-Meucci|I.I.S. Laeng-Meucci Osimo e Castelfidardo]], con corsi di liceo delle scienze applicate, elettronica ed elettrotecnica, informatica e telecomunicazioni.<ref>{{Cita web|url=https://www.laeng-meucci.edu.it/la-scuola/|titolo=La scuola|accesso=24 giugno 2025}}</ref>
 
== Economia ==
=== Fisarmoniche ===
Castelfidardo è famosa nel mondo tra le [[Aziende produttrici di fisarmoniche in Italia]]<ref>[http://www.discoveritalia.it/itinerariTema/tappaItinerarioTema.asp?Lingua=it&IDtappa=167 Castelfidardo: il paese delle fisarmoniche] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304185817/http://www.discoveritalia.it/itinerariTema/tappaItinerarioTema.asp?Lingua=it&IDtappa=167# |data=4 marzo 2016 }} discoveritalia.it</ref>, e grazie a queste attività alimenta anche un discreto turismo. La più antica di queste aziende, la [[Paolo Soprani]], fu fondata nel [[1863]].
 
=== Altre industrie ===
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== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|...[[1921]]|...|Mario Brandoni|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|...|...|...|...|...|...}}
|29 agosto [[1985]]
{{ComuniAmminPrec|5 luglio [[1944]]|23 luglio 1944|Mario Brandoni|/|5=Commissario nell'insediamento del Comitato di Liberazione}}
|2 luglio 1990
{{ComuniAmminPrec|24 luglio 1944|7 aprile 1946|Mario Brandoni|...}}
|Giovanni Maceratesi
{{ComuniAmminPrec|8 aprile [[1946]]|9 giugno 1951|Fabrizio Marcosignori|...}}
|[[Democrazia Cristiana]]
{{ComuniAmminPrec|10 giugno [[1951]]|9 giugno 1956|Dante Mancini|...}}
|
{{ComuniAmminPrec|10 giugno [[1956]]|20 novembre 1960|Guido Ottavianelli|...}}
|<ref name="interno" />
{{ComuniAmminPrec|21 novembre [[1960]]|28 dicembre 1964|Manlio Mercatali|...}}
}}
{{ComuniAmminPrec|29 dicembre [[1964]]|5 novembre 1967|Michele Rizzi|...}}
{{ComuniAmminPrec|6 novembre [[1967]]|27 novembre 1968|Laura Conti|...}}
|2 luglio [[1990]]
{{ComuniAmminPrec|28 novembre [[1968]]|29 settembre 1970|Gerardo Amodio|/|5=[[Commissario prefettizio]]}}
|10 marzo 1992
{{ComuniAmminPrec|30 settembre [[1970]]|27 luglio 1972|Mario Orlandoni|...}}
|Giovanni Maceratesi
{{ComuniAmminPrec|28 luglio [[1972]]|18 agosto 1975|Laura Conti|...}}
|Democrazia Cristiana
{{ComuniAmminPrec|19 agosto [[1975]]|28 agosto 1980|Mario Orlandoni|...}}
|
{{ComuniAmminPrec|29 agosto [[1980]]|28 agosto 1985|Aurelio Carini|...}}
|<ref name="interno" /><ref>Dimissionario</ref>
{{ComuniAmminPrec|29 agosto [[1985]]|2 luglio 1990|Giovanni Maceratesi|[[Democrazia Cristiana]]||<ref name="interno" />}}
}}
{{ComuniAmminPrec|2 luglio [[1990]]|10 marzo 1992|Giovanni Maceratesi|Democrazia Cristiana||<ref name="interno" /><ref>Dimissionario</ref>}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|10 marzo [[1992]]|12 febbraio 1993|Gilberto Schiavoni|Partito Socialista Italiano||<ref name="interno" /><ref>Deceduto in carica</ref>}}
|10 marzo [[1992]]
{{ComuniAmminPrec|12 febbraio [[1993]]|11 marzo 1993|Rodolfo Canzio Venturini|Democrazia Cristiana|''[[Assessore anziano]] - Sindaco f.f.''|<ref name="interno" />}}
|12 febbraio 1993
{{ComuniAmminPrec|11 marzo 1993|8 maggio 1995|Lorenzo Catraro|Partito Socialista Italiano||<ref name="interno" />}}
|Gilberto Schiavoni
{{ComuniAmminPrec|8 maggio [[1995]]|4 marzo 1997|Giulietta Breccia|[[Centro-sinistra]]||<ref name="interno" /><ref>Sospensione del Consiglio</ref>}}
|[[Partito Socialista Italiano]]
{{ComuniAmminPrec|4 marzo [[1997]]|12 maggio 1997|Carmine Rotondi|/|Commissario prefettizio|<ref name="interno" />}}
|
{{ComuniAmminPrec|12 maggio 1997|28 maggio 2001|Tersilio Marotta|[[Lista civica]]||<ref name="interno" />}}
|<ref name="interno" /><ref>Deceduto in carica</ref>
{{ComuniAmminPrec|28 maggio [[2001]]|13 giugno 2006|Tersilio Marotta|Lista civica||<ref name="interno" /><ref>[http://www.repubblica.it/speciale/elezioni2001/comuni/marche/castelfidardo.html Repubblica.it/Speciale Elezioni 2001<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>}}
}}
{{ComuniAmminPrec|13 giugno [[2006]]|31 maggio 2011|Mirco Soprani|Lista civica||<ref name="interno" /><ref>[http://www.repubblica.it/speciale/2006/elezioni/comunali/castelfidardo.html Elezioni comunali 2006 - Marche: Castelfidardo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>}}
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{{ComuniAmminPrec|31 maggio [[2011]]|22 giugno 2016|Mirco Soprani|Lista civica: ''Solidarietà popolare''||<ref name="interno" /><ref>[http://www.repubblica.it/static/speciale/2011/elezioni/comunali/castelfidardo.html#risultati Castelfidardo - Ballottaggio - Elezioni Comunali 15-16 maggio 2011 - la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>}}
|12 febbraio 1993
{{ComuniAmminPrec|22 giugno [[2016]]|17 ottobre 2021|Roberto Ascani|[[Movimento 5 Stelle]]||<ref name="interno" /><ref>https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=05/06/2016&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=11&levsut1=1&lev2=3&levsut2=2&levsut3=3&ne1=11&ne2=3&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=30100&lev3=0100</ref>}}
|11 marzo 1993
{{ComuniAmminPrec|18 ottobre [[2021]]|''in carica''|Roberto Ascani|Movimento 5 Stelle||<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
|Rodolfo Canzio Venturini
|Democrazia Cristiana
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|Lista civica: ''Solidarietà popolare''
|
|<ref name="interno" /><ref>[http://www.repubblica.it/static/speciale/2011/elezioni/comunali/castelfidardo.html#risultati Castelfidardo - Ballottaggio - Elezioni Comunali 15-16 maggio 2011 - la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|22 giugno [[2016]]
|17 ottobre [[2021]]
|Roberto Ascani
|[[Movimento 5 Stelle]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref name="interno" /><ref>https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=05/06/2016&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=11&levsut1=1&lev2=3&levsut2=2&levsut3=3&ne1=11&ne2=3&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=30100&lev3=0100</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|18 ottobre [[2021]]
|''in carica''
|Roberto Ascani
|[[Movimento 5 Stelle]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Italia|Castelvetro di Modena|[[1984]]}}
* {{Gemellaggio|Germania|Klingenthal}}
* [[File:CoA mil ITA btg bersaglieri 26.png|sinistra|senza_cornice|22x22px]][[26º Battaglione bersaglieri "Castelfidardo"]], il 25 maggio 1985, rappresentato dal capitano Sergio Cassatella.
 
== Sport ==
=== Calcio ===
[[File:Stadio comunale "Galileo Mancini"..jpg|miniatura|Stadio Comunale "Galileo Mancini".]]
La principale squadra di calcio della città è il [[Gruppo Sportivo Dilettantistico Castelfidardo Calcio|G.s.d. Castelfidardo]], nato nel [[1944]], che attualmente milita in [[Serie D (calcio)|Serie D]].
La squadra disputa le sue partite allo stadio ''Comunale Galileo Mancini''.
 
=== Pallacanestro ===
La principale squadra di basket della città è la Vis Basket Castelfidardo, che militamilitante in Serie D.
 
=== Ciclismo ===
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Castelfidardo è stata sede di arrivo della [[Tirreno-Adriatico|Tirreno Adriatico]]: 17 marzo [[Tirreno-Adriatico 2008|2008]] e 14 marzo [[Tirreno-Adriatico 2021|2021]].<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.castelfidardo.an.it/domenica-14-marzo-la-tirreno-adriatico-torna-a-castelfidardo/|titolo=Domenica 14 marzo la Tirreno Adriatico torna a Castelfidardo|sito=www.comune.castelfidardo.an.it|lingua=it|accesso=2024-09-07}}</ref>
 
Dal 1981, con una pausa tra il [[2007]] e il [[2022]], a Castelfidardo è disputata la gara [[Trofeo Città di Castelfidardo]], dal 2001 parte della competizione di [[ciclismo su strada]] maschile [[Due Giorni Marchigiana]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* Marco Moroni, ''Castelfidardo nell'età moderna: politica, economia e vita quotidiana dal Medioevo all'Ottocento'', Jesi, 1985.
* Dante Cecchi, Marco Moroni, Maurizio Landolfi, ''Castelfidardo dagli statuti comunali all'elevazione a città 1588-1988'', Tecnostampa, Recanati, 1989.
* Paolo Bugiolacchi, ''La storia di Castelfidardo e dintorni'', Loreto, 2003.
* Marco Moroni, ''Castelfidardo da castello a città'', Andrea Livi Editore, 2015.
* Giosuè Cecconi, ''Storia di Castelfidardo'', edito a Osimo dallo Stabilimento Tipografico Quercetti nel 1879, ristampa anastatica, Atesa Editore, 1979.
* Daniele Gabrielloni, ''La Fiera delle crocette e altri ricordi'', Tecnostampa, Recanati, 2004.
* Maria Catia Sampaolesi, ''Sui banchi di scuola. L’istruzione a Castelfidardo dalla legge Casati (1859) alla media unificata (1962)'', Affinità Elettive Edizioni, 2018.
 
== Voci correlate ==
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* [[Collegiata di Santo Stefano (Castelfidardo)]]
* [[Battaglia di Castelfidardo]]
* [[Monumento nazionale delle Marche]]
* [[Ossario – Sacrario dei Caduti nella Battaglia di Castelfidardo]]
* [[Selva di Castelfidardo]]
* [[Villa Pace]]
* [[Villa Ferretti]]
* [[Distretto industriale plurisettoriale di Recanati - Osimo - Castelfidardo]]
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni della provincia di Ancona}}