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|Bandiera = Moncalieri-Bandiera.svg
|Voce bandiera =
|Stemma = Moncalieri-Stemma.svg
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Data istituzione =
|Altitudine = 260 (min 217 - max 715)
|Abitanti = 56112
|Note abitanti =
{{Istat|001|158|2024}}
|Sottodivisioni = Barauda, Bauducchi, Boccia d'Oro, Borgata Nasi, Borgata Palera, Borgata Santa Maria, Borgo Aje, Borgo Mercato, Borgo Navile, [[Borgo San Pietro (Moncalieri)|Borgo San Pietro]], Borgo Vittoria, La Gorra, La Rotta, Moriondo, Regione Carpice, [[Revigliasco (Moncalieri)|Revigliasco]], Rossi, San Bartolomeo, Sanda-Vadò, [[Tagliaferro_(Moncalieri)|Tagliaferro]], [[Testona]], Tetti Piatti, Tetti Rolle, Tetti Sapini
|Aggiornamento abitanti = 31-7-2023
|Sottodivisioni = Barauda, Bauducchi, Boccia d'Oro, Borgata Nasi, Borgata Palera, Borgata Santa Maria, Borgo Aje, Borgo Mercato, Borgo Navile, [[Borgo San Pietro (Moncalieri)|Borgo San Pietro]], Borgo Vittoria, La Gorra, La Rotta, Moriondo, Regione Carpice, [[Revigliasco (Moncalieri)|Revigliasco]], Rossi, San Bartolomeo, Sanda-Vadò, Tagliaferro, [[Testona]], Tetti Piatti, Tetti Rolle, Tetti Sapini
|Divisioni confinanti = [[Cambiano]], [[Carignano (Italia)|Carignano]], [[La Loggia]], [[Nichelino]], [[Pecetto Torinese]], [[Torino]], [[Trofarello]], [[Villastellone]], [[Vinovo]]
|Zona sismica = 3
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}}
 
'''Moncalieri''' (''MuncaléMoncalé'' in [[Lingua piemontese|piemontese]], ''Mons Calerius'' o anche ''Mons Calerii'' in [[Lingua latina|latino]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:56112Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Torino]], in [[Piemonte]], [[conurbazione|conurbato]] nell'[[area metropolitana di Torino]].
 
È considerato un comune d'interesse storico-culturale, sia per la presenza del [[Castello di Moncalieri|Castello]] [[Casa Savoia|sabaudo]], sia per l'antico appellativo di "''Città del Proclama''" dal nome del celebre [[Proclama di Moncalieri|documento]] che fu episodio del [[Risorgimento]] italiano.
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* una zona medio-alta collinare, ricca di boschi e vegetazione, il cui punto più alto (716 [[m s.l.m.]]) lambisce il "Faro della Vittoria", posto nel [[Parco della Rimembranza (Torino)|Parco della Rimembranza]], sul colle della Maddalena, e comprende anche la sottostante frazione distaccata di [[Revigliasco (Moncalieri)|Revigliasco]].
* una zona medio-bassa collinare, comprendente il centro (o borgo antico), la zona dell'Ospedale Santa Croce e la zona del [[Castello di Moncalieri|Castello reale]] collocato, appunto, a mezza collina.
* una zona fluviale-pianeggiante, costituita a nord da un tratto di destra idrografica del [[Po|fiume Po]] (il punto più basso, 220 [[m s.l.m.]]), ovvero il tratto meridionale del [[Parco del Po Torinese]]-Corso Moncalieri, più un tratto di sinistra idrografica del suddetto [[Po|fiume]], ovvero Corso Trieste-Area Attrezzata "Le Vallere" del [[Parco del Po Torinese]], dove il [[Sangone|torrente Sangone]] confluisce nel [[Po|fiume Po]] (confine con [[Torino]]). Un'altra area fluviale si estende ancora più a sud, nell'area detta del ''Molinello'', dove in regione ''Freylia-Mezzi'' il [[Chisola|torrente Chisola]] confluisce nel [[Po]]. Sempre a sud, rispetto al borgo antico, in territorio pianeggiante, vi sono altre numerose zone distaccate di Moncalieri: tra le più importanti, il Borgo Mercato, [[Testona|Borgata Testona]], [[Borgo San Pietro (Moncalieri)|Borgo San Pietro]], Santa Maria, Pecenasco, Barauda, [[Tagliaferro (Moncalieri)|Tagliaferro]], Moriondo e la zona industriale-commerciale verso [[Trofarello]] (zone borgate ''Rossi'', ''Marsé'', ''Ceresole'', ''Pecenasco'', Via Postiglione).
Il centro abitato è attraversato dal 45º [[Parallelo (geografia)|parallelo]], la linea equidistante fra il [[Polo nord]] e l'[[Equatore]].
 
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Nel 1458, in viaggio per la [[Germania]], vi morì qui di peste [[Bernardo di Baden Baden]], un principe tedesco che, in seguito ad alcuni miracoli, venne beatificato e divenne patrono della città<br />
Fino al [[XVI secolo]] Moncalieri controllava un vasto territorio, tra cui gli attuali quartieri torinesi di [[Lingotto (Torino)|Lingotto]]-[[Nizza-Millefonti]], quindi gli odierni comuni di [[Nichelino]] (fino a [[Stupinigi]]) e di [[La Loggia]]. Moncalieri ospitava inoltre molti ordini religiosi, fra i quali i [[templari]] appunto, i frati dell'Ordine carmelitano e i frati cappuccini, nonché i frati minori di San Francesco, gli umiliati di San Giacomo ed i canonici di Santa Maria della Scala. Parimenti il Castello, acquistò un prestigio politico, come prima dimora della [[Iolanda di Valois|Duchessa Jolanda]] (moglie di [[Amedeo IX di Savoia]]) che, nel 1475, firmò qui un trattato politico con [[Carlo I di Borgogna]], detto "il Temerario" e [[Galeazzo Maria Sforza|Galeazzo Sforza]].<br />
Negli anni successivi, la città conobbe un notevole sviluppo grazie al facile accesso al [[Po]], di cui controllava il ponte strategico, e alla difendibilità, in quanto posta sulla collina. In particolare, Moncalieri risultò strategica contro le offensive della vicina [[Contea di Asti (età bassomedievale)|Contea di Asti]], che perdurarono almeno fin all'inizio del [[XVI secolo]]. Protetto dai [[Casa Savoia|Savoia]], grazie al [[Castello di Moncalieri|Castello]], lungo il [[XVII secolo]] Moncalieri si fregiò del titolo di città. [[Carlo Emanuele I di Savoia|Carlo Emanuele I]], in occasione delledel matrimonio del figlio [[Vittorio Amedeo I di Savoia|Vittorio Amedeo I]] (1619), decise come luogo di nozze proprio Moncalieri<ref>''Moncalieri – territorio e arte, pag. 24''</ref>. Il [[castello di Moncalieri]] ospitava vari membri della casa reale per tutto il periodo estivo, uno per tutti il duca [[Vittorio Amedeo II di Savoia|Vittorio Amedeo II]], che ivi morì nel 1732. Nella città poi, ebbero luogo importanti episodi del [[Risorgimento]] italiano, quali, ad esempio, la tradizionale educazione dei rampolli reali attraverso l'istituzione del Real Collegio Carlo Alberto, e l'enunciazione del famoso [[proclama di Moncalieri|Proclama]], suddiviso in un primo proclama del 3 luglio 1849, in cui il Re scioglie la Real [[Camera dei deputati (Regno di Sardegna)|Camera dei deputati]], e un secondo proclama, più importante, del 20 novembre 1849, insieme all'allora consigliere [[Massimo d'Azeglio]], per il quale viene ricostituito il governo.
 
=== Anni recenti ===
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=== Simboli ===
[[File:Moncalieri-Stemma.svg|destra|164x164px|Stemma del Comune di Moncalieri]]
Lo stemma, già in uso dal 1619<ref>Lo stemma di Moncalieri è presente nel decreto del 1619 di Carlo Emanuele I che da a Moncalieri il titolo di città. ''Moncalieri – territorio e arte'', p. 24.</ref> è stato ufficialmente riconosciuto con decreto del Capo del Governo del 7 ottobre 1930.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/dd5fa315-8e56-47e3-90f4-ffa3e58741c2/1056-moncalieri|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Moncalieri|accesso=6 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref><ref name="ACS"/> Viene descritto all'articolo 2 dello statuto comunale nel seguente modo:
{{Citazione|[[Scudo (araldica)|Scudo]] di rosso alla croce d'argento, con [[bordura]] oro e azzurro, sormontato dal monogramma “M” in rosso - alla base due fronde simmetriche (quercia - alloro) annodate con nastro rosso. Lo scudo è inoltre sormontato da una [[Corona (araldica)|corona]] [[Marchese|marchionale]], sostenuta da due leoni nascenti in nero [[Attributi araldici di modifica#Lampassato|linguati]] in rosso.}}
[[File:Moncalieri-Bandiera (Completa).svg|destra|216x216px|Stemma del Comune di Moncalieri]]
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|link = 823
}}
[[File:Moncalieri castel.jpg|thumb|upright=0.56|left|Il torrione sud del Castello]]
[[File:Moncalieri.jpg|thumb|left|Veduta Piazza Vittorio Emanuele II]]
È il più noto edificio di Moncalieri, spiccando in alto a mezza collina, da sempre utilizzato come residenza sabauda, a partire già dal XII secolo, più volte abbellito e rinforzato per volere dei [[Casa Savoia|Savoia]] nel corso dei secoli, i più importanti dal 1710 al 1775 circa, a opera di [[Benedetto Alfieri]], [[Francesco Martinez]], Baijs, Mosso ed il Revelli; [[castello di Moncalieri|qui]], fu scritta un'importante pagina del [[Risorgimento]] italiano, con la firma del Proclama, evento rappresentato anche sulla Porta Navina. Oggi, al suo interno, è presente la Caserma dei [[Carabinieri]] [[Battaglia di Culqualber|Alfredo Serranti]]. Nella notte tra il 4 e il 5 aprile 2008, un incendio avvolse il torrione sud-est del Castello, perdendo gran parte dell'arredo originario; cinque le stanze distrutte, tra fuoco e l'acqua usato per lo spegnimento. L'originale del [[Proclama di Moncalieri]] del 1849 si salvò, essendo conservato all'Archivio di Stato. L'ala distrutta fu ricostruita nel periodo 2010-2011.
 
La maggior parte dei siti di interesse storico-culturale di Moncalieri sono concentrati presso il borgo antico, arroccato a mezza collina e sviluppatosi attorno alla centralissima e pedonale piazzetta Vittorio Emanuele II (già Piazza Maggiore).<br/> La piazzetta offre l'accesso settentrionale al [[Palazzo Comunale (Moncalieri)|Palazzo Comunale]], opera dell'architetto Enrico Mottura del 1888, edificato sul già preesistente palazzo del 1778, proprietà dei nobili astigiani Duc - o Ducco -<ref>{{Cita web |url=http://www.cascinaduc.it/la-storia-del-ducco.html |titolo=Copia archiviata |accesso=20 luglio 2016 |dataarchivio=22 agosto 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160822034054/http://www.cascinaduc.it/la-storia-del-ducco.html |urlmorto=sì }}</ref>, progettato da Pietro Mosso d'Andorno, quando fu posta davanti anche l'attuale statua, detta [[Saturnio]] e raffigurante il dio pagano [[Nettuno (divinità)|Nettuno]], posta sull'antico pozzo pubblico. Circa vent'anni dopo (1778), proprio qui verrà giustiziato lo storico letterato moncalierese [[Carlo Tenivelli]].
 
La Piazzetta ospita anche altri eleganti porticati dei nobili palazzi dei Duc, dei Grana, dei Vassallo da [[Dogliani]]] e dei Provana, donandole un suggestivo aspetto medievale.
 
=== Collegiata S. Maria della Scala ===
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La zona collinare moncalierese, grazie all’esposizione verso sud ed al clima favorevole alla coltivazione soprattutto di vigneti, fu un importante luogo di villeggiatura per la nobiltà e per l’alta borghesia piemontese fin dal seicento quanto le vecchie cascine contadine divennero vere e proprie tenute con annesse ville di importante valore storico e artistico.
 
* villa Barolo [[Silvio Pellico]]: illustre villa fatta costruire dalla famiglia Falletti di Barolo in tipico barocco piemontese. È famosa per aver ospitato il poeta Silvio Pellico e per avere un magnifico giardino progettato dall’architetto [[Russell Page]]. Divenuta proprietà della famiglia Nasi, passò agli Ajmone Marsan fino a quando venne venduta.
* villa la Cardinala: costruita nel 600’ su di un altopiano sopra la frazione di Testona, si tratta di una delle ultime opere di Bernardo Vittone.
* villa Major: imponente villa della collina moncalierese. La villa oggi è annessa ad un edificio religioso costruito negli anni sessanta
* villa Treves-Cravotto detta “la Majolica”Ronsaglia” è un’elegante villa fatta costruire dalla famiglia Rossetti proprietaria della Fabbrica della Majolica torinese. Venne progettata e costruita nel '700 dal conte Carlo Giacinto di Guarene70 in stile barocco con una chiara influenza [[juvarriana]]. Venduta alla famiglia Ceppi, passò poi ai Dumontel e Sambuy fino quando nel 1930 venne acquistata dai banchieri Treves
* villa Mirafiori: la villa venne donata da [[Vittorio Emanuele II]] alla sua famosa amante [[Rosa Vercellana]] conosciuta come Bela Rosin, poi divenuta contessa di Mirafiori e di Fontanafredda. La villa era strategica per il sovrano perché era attaccata alla sua residenza il [[Castello di Moncalieri]] quindi facile da raggiungere. Una leggenda dice inoltre che per non farsi vedere dalla Regina e dalla corte, Rosa passava da un passaggio ancora oggi visibile che separa Villa Treves da Villa Mirafiori.
* villa Dellachà: ex convento dei Cappuccini, l'edificio fu acquistato verso il 1870 dall'industriale e filantropo Ambrogio Dellachà, che ne fece una sontuosa villa sopra la sua imponente fabbrica di fiammiferi. Rimase proprietà della famiglia Della Chà sino al 1987.
* villa Martini di Cigala
* villa Denina Voli
* villa Boggio Sella
 
== Società ==
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=== Evoluzione demografica ===
 
Dal 1936 al 1981 la popolazione è ''più che triplicata'', per poi scendere leggermentedel 12,5 % nei decenniquaranta anni successivi. La città fa parte dell'agglomerato urbano di Torino.
 
{{Demografia/Moncalieri}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 20222023 sono presenti 5.368583 stranieri, pari al 9,3296% dei residenti.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it}}</ref>
 
== Cultura ==
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== Amministrazione ==
[[File:Moncalieri-Gonfalone.png|thumb|GofaloneGonfalone comunale]]
[[File:moncalieriTown municipiohall of Moncalieri (2).jpg|thumb|right|Il municipio di Moncalieri]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1946]]|[[1960]]|Mario Becchis|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}