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[[File:Bertel Thorvaldsen (1770-1844) Le Grazie con Cupido (1820-1823) dal modello in gesso del 1817-1819 01.jpg|thumb|''[[Le tre grazieGrazie (Thorvaldsen)|Le tre Grazie]]'' di [[Alberto Thorvaldsen|Thorvaldsen]], esempio di gruppo scultoreo in marmo]]
{{S|sculture}}
[[File:Umberto Boccioni Forme uniche nella continuità dello spazio 1913.jpg|thumb|''[[Forme uniche nelladella continuità dellonello spazio]]'', statua in bronzo di [[umbertoUmberto Boccioni|Boccioni]]|alt=]]
[[File:Bertel Thorvaldsen (1770-1844) Le Grazie con Cupido (1820-1823) dal modello in gesso del 1817-1819 01.jpg|thumb|''Le tre grazie'' di [[Alberto Thorvaldsen|Thorvaldsen]], esempio di gruppo scultoreo in marmo]]
Una '''statua''' (dal latino ''statŭa'', ''(cosa) che sta ferma', 'ritta', 'in piedi', da ''statuĕre'', 'collocare', 'innalzare'<ref>{{treccani|statua|accesso=26 marzo 2020|v=1}}</ref>) è un'opera di [[scultura]] a tutto rilievo (o ''a [[tutto tondo]]'') che può raffigurare un oggetto, una figura umana o [[animale]], o un'entità astratta e idealizzata. Può essere realizzata in pietra, in marmo, in legno, in bronzo. In caso di successive gettate in metallo, il modello della statua può essere realizzato in gesso (anche ''plastica'') o in cera.
[[File:Umberto Boccioni Forme uniche nella continuità dello spazio 1913.jpg|thumb|''Forme uniche nella continuità dello spazio'', statua in bronzo di [[umberto Boccioni|Boccioni]]]]
Una '''statua''' (dal latino ''statŭa'', ''cosa che sta ferma, ritta, in piedi'') è un'opera di [[scultura]] a tutto rilievo (o ''a tutto tondo'') che può raffigurare un oggetto, una figura umana o [[animale]], o un'entità astratta e idealizzata. Può essere realizzata in pietra, in marmo, in legno, in bronzo. In caso di successive gettate in metallo, il modello della statua può essere realizzato in gesso (anche ''plastica'') o in cera.
 
==Tipi di statua==
Tradizionalmente la statua è la rappresentazione di una figura umana all'impiedi per via della derivazione dal latino ''statŭa''; in generale e più modernamente si intende qualsiasi rappresentazione di rilievo, isolata e ''a tutto tondo'', quindi osservabile nella sua forma descrittiva o artistica da ogni parte; le statue si differenziano in base alla dimensione: più piccole del modello originale; uguali al modello originale; più grandi del modello originale. Le statue più grandi di almeno tre volte rispetto al modello originale sono solitamente definite come ''colossali'', come la ''[[Statua colossale di Costantino I]]'' o il ''[[Colosso di san Carlo Borromeo]]''; una composizione costituita da più figure statuarie connesse in un'unica opera è più propriamente detta ''gruppo scultoreo''.
 
Anticamente la statua era esclusivamente la rappresentazione di un Dio, di un Re, o di un uomo o di una donna, o di un animale sacro. Nei secoli successivi le statue si distinsero fra quelle esposte in luoghi pubblici di persone che si distinguevano per dottrina, o particolari virtù, o per particolari meriti nei confronti dello Stato; le statue di Re o Imperatori, solitamente il doppio della dimensione naturale; le statue di Re e Imperatori talvolta rappresentati in figura di dio o di nume.<ref>{{Cita|Lacombe|p. 336}}.</ref>
Tradizionalmente la statua è la rappresentazione di una figura umana all'impiedi per via della derivazione dal latino ''statŭa''; in generale e più modernamente si intende qualsiasi rappresentazione di rilievo, isolata e ''a tutto tondo'', quindi osservabile nella sua forma descrittiva o artistica da ogni parte; le statue si differenziano in base alla dimensione: più piccole del modello originale; uguali al modello originale; più grandi del modello originale. Le statue più grandi di almeno tre volte rispetto al modello originale sono solitamente definite come ''colossali'', come la ''[[Statua colossale di Costantino I]]'' o il ''[[Colosso di san Carlo Borromeo]]''; una composizione costituita da più figure statuarie connesse in un'unica opera è più propriamente detta ''gruppo scultoreo''.
 
Nella statuaria classica si definiscono ''[[statua equestre|statue equestri]]'' quelle che rappresentano un uomo a cavallo, come la [[Statua equestre di Marco Aurelio]] (176 d.C.)<ref>{{Cita web|url=http://www.museicapitolini.org/it/percorsi/percorsi_per_sale/museo_del_palazzo_dei_conservatori/esedra_di_marco_aurelio/statua_equestre_di_marco_aurelio|titolo=Statua equestre di Marco Aurelio {{!}} Musei Capitolini|sito=www.museicapitolini.org|accesso=2022-03-22}}</ref>; ''statue greche'', quelle che rappresentano un nume, un eroreeroe, un atleta nudi, come quella di [[Afrodite cnidia]] (360 a.C. ca.); statue romane, quelle vesitevestite nella varie fogge dei vestimenti dell'antica Roma; con ''[[erma (scultura)|erma]]'' (dal nome del dio greco [[Ermete]], [[Mercurio (divinità)|Mercurio]] per i latini) si intende un pilastro a sezione quadrangolare o a forma di piramide tronca sormontato da una testa umana, solitamente barbuta; più modernamente con ''erma'' si è inteso anche ogni scultura che rappresenti una figura umana dalla testa al petto, ovvero un ''[[Busto (scultura)|busto]]'', come nella ''[[Vestale (Canova)|Erma di Vestale]]'' del Canova<ref>{{Cita libro|cognome=National Central Library of Florence|titolo=Gypsotheca canoviana eretta in Possagno da Mons. Giambatista Sartori Canova, vescovo di Mindo|url=http://archive.org/details/bub_gb_vSMZ9Z3j8aYC|accesso=2022-03-22|data=1837|editore=Bassano : Tipi Basilio Baseggio}}</ref>.
Anticamente la statua era esclusivamente la rappresentazione di un Dio, di un Re, o di un uomo o di una donna, o di un animale sacro. Nei secoli successivi le statue si distinsero fra quelle esposte in luoghi pubblici di persone che si distinguevano per dottrina, o particolari virtù, o per particolari meriti nei confronti dello Stato; le statue di Re o Imperatori, solitamente il doppio della dimensione naturale; le statue di Re e Imperatori talvolta rappresentati in figura di dio o di nume.<ref>{{Cita|Lacombe|p. 336}}</ref>
 
== Colore ==
Nella statuaria classica si definiscono ''[[statua equestre|statue equestri]]'' quelle che rappresentano un uomo a cavallo, come la [[Statua equestre di Marco Aurelio]] (176 d.C.); ''statue greche'', quelle che rappresentano un nume, un erore, un atleta nudi, come quella di [[Afrodite cnidia]] (360 a.C. ca.); statue romane, quelle vesite nella varie fogge dei vestimenti dell'antica Roma; con ''[[erma (scultura)|erma]]'' (dal nome del dio greco [[Ermete]], [[Mercurio (divinità)|Mercurio]] per i latini) si intende un pilastro a sezione quadrangolare o a forma di piramide tronca sormontato da una testa umana, solitamente barbuta; più modernamente con ''erma'' si è inteso anche ogni scultura che rappresenti una figura umana dalla testa al petto, ovvero un ''[[Busto (scultura)|busto]]'', come nella ''[[Vestale (Canova)|Erma di Vestale]]'' del Canova.
Le statue antiche mostrano spesso la superficie nuda del materiale di cui sono fatte. Ad esempio, molte persone associano l'[[Arte greca|arte classica greca]] alla scultura in marmo bianco, ma ci sono prove che molte statue fossero dipinte con colori vivaci<ref>{{Cita web|url=https://archive.archaeology.org/0801/trenches/colorgods.html|titolo=From the Trenches - Carved in Living Color - Archaeology Magazine Archive|sito=archive.archaeology.org|accesso=2022-03-22}}</ref>. La maggior parte del colore si è alterata nel tempo; piccoli resti sono stati rimossi durante la pulizia. In alcuni casi sono rimaste piccole tracce identificabili. Una mostra itinerante di 20 repliche colorate di opere greche e romane, insieme a 35 statue e rilievi originali, si è tenuta in Europa e negli Stati Uniti nel 2008 chiamata ''Gods in Colour: Painted Sculpture of Classical Antiquity''<ref>{{Cita web|url=http://www.artmuseums.harvard.edu/exhibitions/sackler/godsInColor.html|titolo=Harvard University Art Museums - Upcoming Sackler Exhibitions|data=|accesso=2022-03-22|dataarchivio=4 gennaio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090104060402/http://www.artmuseums.harvard.edu/exhibitions/sackler/godsInColor.html|urlmorto=sì}}</ref>. Non è noto se la vernice sia stata applicata con una o due mani, quanto finemente i pigmenti siano stati macinati o esattamente quale mezzo legante sarebbe stato utilizzato in ciascun caso. Gisela Richter (Londra, 1882-24 - 1972), un'archeologa e storica dell'arte, afferma riguardo alla scultura greca classica: "''Tutta la scultura in pietra, sia in pietra calcarea che in marmo, era dipinta, interamente o in parte''"<ref>{{Cita libro|titolo=Richter, Gisela MA, The Handbook of Greek Art: Architecture, Sculpture, Gems, Coins, Jewellery, Metalwork, Pottery and Vase Painting, Glass, Furniture, Textiles, Paintings and Mosaics, Phaidon Publishers Inc., New York, 1960 p. 46}}</ref>.
 
Anche le statue medievali venivano solitamente dipinte, con alcune che conservano ancora i loro pigmenti originali. La colorazione delle statue cessò durante il [[Rinascimento]], poiché le sculture classiche scavate, che avevano perso la loro colorazione, furono considerate migliori.
 
== Storia ==
=== Preistoria ===
Si dice che la [[Venere di Berekhat Ram]], un [[ciottolo]] [[Antropomorfismo|antropomorfo]] trovato nel nord di Israele e datato almeno 230.000 anni fa, sia la più antica statuetta conosciuta. Tuttavia, i ricercatori sono divisi sul fatto che la sua forma derivi dall'erosione naturale o sia stata scolpita da un essere umano primitivo<ref>{{Cita web|url=http://www.visual-arts-cork.com/prehistoric/venus-of-berekhat-ram.htm|titolo=Venus of Berekhat Ram|sito=www.visual-arts-cork.com|accesso=2022-03-22}}</ref>. Si dice che anche la [[Venere di Tan-Tan]], un oggetto simile di età simile trovato in Marocco, sia una statuetta<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/sci/tech/3047383.stm|titolo='Oldest sculpture' found in Morocco|data=2003-05-23|accesso=2022-03-22}}</ref>.
 
La statuetta ''Löwenmensch'' (chiamata anche l'''uomo-leone'') e la [[Venere di Hohle Fels]], entrambe tedesche, sono le più antiche statuette confermate al mondo, risalenti a 35.000-40.000 anni fa<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Rex|cognome=Dalton|data=2003-09-04|titolo=Lion man takes pride of place as oldest statue|rivista=Nature|lingua=en|accesso=2022-03-22|doi=10.1038/news030901-6|url=https://www.nature.com/articles/news030901-6}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.theartnewspaper.com/articles/Ice-Age-iLion-Mani-is-worlds-earliest-figurative-sculpture/28595|titolo=theartnewspaper.com|accesso=22 marzo 2022|dataarchivio=15 febbraio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150215162121/http://www.theartnewspaper.com/articles/Ice-Age-iLion-Mani-is-worlds-earliest-figurative-sculpture/28595|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.uni-tuebingen.de/en/news/press-releases/newsfullview-pressemitteilungen/article/es-muss-eigentlich-eine-frau-sein.html|titolo=|accesso=22 marzo 2022|dataarchivio=11 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161011145105/https://www.uni-tuebingen.de/en/news/press-releases/newsfullview-pressemitteilungen/article/es-muss-eigentlich-eine-frau-sein.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
La più antica statua a grandezza naturale conosciuta è la statua di ''Balıklıgöl (''detta anche ''Uomo Urfa)'' trovata in Turchia e datata intorno al 9.000 a.C.<ref>{{Cita libro|nome=Richard J.|cognome=Chacon|nome2=Rubén G.|cognome2=Mendoza|titolo=Feast, Famine or Fighting?: Multiple Pathways to Social Complexity|url=https://books.google.com/books?id=zhT1DQAAQBAJ&pg=PA120|accesso=2022-03-22|data=2017-01-20|editore=Springer|lingua=en|ISBN=978-3-319-48402-0}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Jean|cognome=Guilaine|titolo=Les Racines de la Méditerranée et de l'Europe|url=https://books.google.com/books?id=rlovyLBorXwC&pg=PT14|accesso=2022-03-22|data=2008-06-04|editore=Fayard|lingua=fr|ISBN=978-2-213-64626-8}}</ref>
 
=== Antichità ===
 
==== Religione ====
Nel corso della storia, le statue sono state associate a immagini di culto in molte tradizioni religiose, dall'[[antico Egitto]], dall'[[Storia dell'India|antica India]], dall'[[antica Grecia]] e dall'[[Civiltà romana|antica Roma]] fino ai giorni nostri. Statue egizie che mostrano re come sfingi esistono sin dall'[[Antico Regno (Egitto)|Antico Regno]], la più antica è per [[Djedefra|Djedefre]] (2500 a.C. circa)<ref>{{Cita libro|titolo=Il Museo Egizio del Cairo di Abeer El-Shahawy e Farid Atiya (10 novembre 2005)}}</ref>. La statua più antica di un faraone che cammina a grandi passi risale al regno di [[Sesostri I|Senwosret I]] (1950 a.C. circa) ed è il [[Museo egizio (Il Cairo)|Museo Egizio del Cairo]]<ref>{{Cita libro|titolo=The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt di Donald B. Redford (15 dicembre 2000) ISBN 0195102347 pagina 230}}</ref>. Il [[Medio Regno (Egitto)|Medio Regno d'Egitto]] (a partire dal 2000 a.C. circa) vide la crescita di statue a blocchi che divennero poi la forma più popolare fino al [[Egitto tolemaico|periodo tolemaico]] (300 a.C. circa)<ref>{{Cita libro|nome=Gay|cognome=Robins|titolo=Egyptian statues|url=https://www.worldcat.org/oclc/47636386|accesso=2022-03-22|data=2001|editore=Shire|OCLC=47636386|ISBN=0-7478-0520-2}}</ref>.
 
Il punto focale della cella o spazio interno principale di un tempio romano o greco era una statua della divinità a cui era dedicato. Nei templi principali questi potrebbero essere diverse volte a grandezza naturale. Altre statue di divinità possono avere posizioni subordinate lungo le pareti laterali.
 
La più antica statua di divinità a Roma era la statua in bronzo di [[Cerere]] nel 485 a.C. La statua più antica di Roma è oggi la statua di Diana sull'Aventino<ref>{{Cita libro|nome=David|cognome=Matz|titolo=Famous firsts in the ancient Greek and Roman world|url=https://www.worldcat.org/oclc/42135812|accesso=2022-03-22|data=2000|editore=McFarland|OCLC=42135812|ISBN=0-7864-0599-6}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=J. J.|cognome=Pollitt|titolo=The art of Rome, c. 753 B.C.-A.D. 337 : sources and documents|url=https://www.worldcat.org/oclc/9080928|accesso=2022-03-22|data=1983|OCLC=9080928|ISBN=0-521-25367-5}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Edward Togo|cognome=Salmon|titolo=Samnium and the Samnites|url=https://www.worldcat.org/oclc/603423989|accesso=2022-03-22|data=2010|editore=Cambridge University Press|OCLC=603423989|ISBN=978-0-521-13572-6}}</ref>.
 
==== Politica ====
Per un politico o uomo d'affari di successo greco o romano (che ha donato ingenti somme a progetti pubblici per l'onore), avere una statua pubblica, preferibilmente nel foro locale o nel terreno di un tempio era un'importante conferma di status, e questi siti si riempirono con statue su [[Piedistallo|piedistalli]] (quasi tutte più piccole di quelle dei loro equivalenti del XIX secolo). Frammenti a Roma di un colosso bronzeo e marmoreo di Costantino mostrano l'enorme scala di alcune statue imperiali; si registrano altri esempi, in particolare il [[Colosso di Nerone]]<ref>{{Cita web|url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/L/Roman/Texts/Pliny_the_Elder/34*.html#39|titolo=LacusCurtius • Pliny the Elder's Natural History — Book 34|sito=penelope.uchicago.edu|accesso=2022-03-22}}</ref>.
 
Le meraviglie del mondo includono diverse statue dell'antichità, con il [[Colosso di Rodi]] e la [[Statua di Zeus a Olimpia|Statua di Zeus ad Olimpia]] tra le [[Sette meraviglie del mondo|Sette Meraviglie del Mondo Antico]]<ref>{{Cita libro|nome=Ludwig (1824-1909) Auteur du texte|cognome=Friedländer|titolo=Moeurs romaines du règne d'Auguste à la fin des Antonins. Les spectacles et les voyages des romains / par L. Friedländer,...; trad. libre faite sur le texte de la 2e éd. allemande... par Ch. Vogel,...|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k205598f|accesso=2022-03-22|data=1865-1874|lingua=IT}}</ref>.
 
=== Medioevo ===
[[File:Gerokreuz full 20050903.jpg|alt=Croce di Gerone|miniatura|Croce di Gerone]]
Mentre la scultura generalmente fioriva nell'arte medievale europea, la statua singola non era uno dei tipi più comuni, ad eccezione delle figure della [[Maria (madre di Gesù)|Vergine Maria]], solitamente con Gesù Bambino, e del corpo di Cristo su crocifissi. Entrambi apparivano in tutte le dimensioni fino a grandezza naturale, e nel [[tardo medioevo]] molte chiese, anche nei villaggi, avevano crocifissioni. La [[Croce di Gerone]] a [[Colonia (Germania)|Colonia]] è sia una delle prime grandi figure del Cristo crocifisso<ref>{{Cita libro|nome=Klaus Gereon|cognome=Beuckers|nome2=Johannes|cognome2=Cramer|nome3=Michael|cognome3=Imhof|titolo=Die Ottonen : Kunst, Architektur, Geschichte|url=https://www.worldcat.org/oclc/50130079|accesso=2022-03-22|data=2002|editore=Imhof Verlag|OCLC=50130079|ISBN=3-932526-61-9}}</ref>. Fino a quel momento, le statue in piedi a grandezza naturale di santi e governanti erano rare, ma le effigi di tombe, generalmente sdraiati, erano molto comuni per i ricchi a partire dal XIV secolo circa, essendosi diffusi verso il basso dalle tombe reali nei secoli precedenti.
 
Mentre l'[[arte bizantina]] fiorì in varie forme, la scultura e la produzione di statue furono testimoni di un generale declino; sebbene le statue di imperatori continuassero ad apparire. Un esempio fu la statua di [[Giustiniano I|Giustiniano]] (VI secolo) che rimase nella piazza di fronte alla [[Basilica di Santa Sofia (Roma)|Basilica di Santa Sofia]] fino alla caduta di [[Costantinopoli]] nel XV secolo. Parte del declino della statuaria in epoca bizantina è da attribuire alla diffidenza che la Chiesa riponeva nella forma d'arte, visto che considerava la scultura in generale come un metodo per fare e adorare idoli. Sebbene la realizzazione di statue non fosse soggetta a un divieto generale, in questo periodo non fu affatto incoraggiata. Giustiniano fu uno degli ultimi imperatori ad avere una statua a grandezza naturale e le statue secolari di qualsiasi dimensione divennero praticamente inesistenti dopo l'[[iconoclastia]]; e l'abilità artistica per fare statue è andata persa nel processo<ref>{{Cita libro|nome=Anne|cognome=Haugen|nome2=Jessica|cognome2=Wagner|titolo=Byzantine art|url=https://www.worldcat.org/oclc/777400294|accesso=2022-03-22|data=2009|editore=Parkstone International|OCLC=777400294|ISBN=978-1-78042-797-3}}</ref>.
 
=== Rinascimento ===
L'arte rinascimentale italiana ha identificato la statua in piedi come la forma chiave dell'arte romana per sopravvivere, e c'è stato un grande revival di statue di figure sia religiose che profane, a cui hanno contribuito la maggior parte delle figure di spicco, guidate da [[Donatello]] e [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]]. La [[statua equestre]], una grande sfida tecnica, divenne nuovamente di moda<ref>{{Cita web|url=https://www.imisteridelcavallo.it/sculture-equestri-origine-e-significati-a-seconda-della-posizione/|titolo=Sculture equestri, origine e significati a seconda della posizione|autore=admin|sito=Imisteridelcavallo|data=2021-06-15|lingua=it-IT|accesso=2022-03-22}}</ref>.
 
Queste tendenze si intensificarono nell'[[arte barocca]], quando ogni sovrano voleva avere statue fatte di se stesso e le chiese cattoliche piene di folle di statue di santi, sebbene dopo la [[Riforma protestante]] la scultura religiosa scomparve in gran parte dalle chiese protestanti, con alcune eccezioni nelle grandi chiese luterane tedesche. In Inghilterra, invece, le chiese erano piene di monumenti tombali sempre più elaborati, per i quali i modelli finali erano le stravaganze continentali come le tombe papali a Roma, quelle dei [[Dogi della Repubblica di Venezia|Dogi di Venezia]] o della famiglia reale francese.
 
Alla fine del XVIII e XIX secolo ci fu una crescita di statue pubbliche all'aperto di personaggi pubblici su piedistalli. Oltre a monarchi, furono commemorati politici, generali, proprietari terrieri e infine artisti e scrittori. La prima guerra mondiale vide il monumento ai caduti, in precedenza raro, diventare molto diffuso, e si trattava spesso di statue di soldati generici<ref>{{Cita web|url=http://dspace.unive.it/bitstream/handle/10579/11830/842377-1213958.pdf?sequence=2|titolo=dspace.unive.it}}</ref>.
 
=== Era moderna ===
A partire dall'opera di [[Aristide Maillol|Maillol]] intorno al 1900, le figure umane incarnate nelle statue iniziarono ad allontanarsi dalle varie scuole di realismo seguite per millenni. Le scuole [[futurismo|futuriste]] e [[cubismo|cubiste]] portarono ulteriormente questo [[metamorfismo]] fino a quando le statue, spesso ancora nominalmente rappresentanti umani, persero tutto tranne il più rudimentale rapporto con la forma umana. Negli anni '20 e '30 iniziarono ad apparire statue completamente astratte nel design e nell'esecuzione<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Johannes A.|cognome=Gaertner|nome2=Carola|cognome2=Giedion-Welcker|data=1956|titolo=Contemporary Sculpture. An Evolution in Volume and Space|rivista=Books Abroad|volume=30|numero=3|p=337|accesso=2022-03-22|doi=10.2307/40096352|url=http://dx.doi.org/10.2307/40096352}}</ref>.
 
L'idea che la posizione degli zoccoli dei cavalli nelle statue equestri indicasse la causa della morte del cavaliere è stata smentita<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gianfranco|cognome=Bologna|data=2011-10|titolo=Il sorpasso dei limiti della crescita|rivista=PRISMA Economia - Società - Lavoro|numero=1|pp=20-37|accesso=2022-03-22|doi=10.3280/pri2011-001004|url=http://dx.doi.org/10.3280/pri2011-001004}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.straightdope.com/classics/a5_074.html|titolo=straightdope.com}}</ref>.
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery widths="200" heights="200" perrow="5">
File:Lion man photo.jpg|alt=Figurina Löwenmensch, da Hohlenstein-Stadel, Germania, forse la più antica statuetta. Era aurignaziana, 40.000 a.C.-35.000 a.C.|Figurina Löwenmensch, da Hohlenstein-Stadel, Germania, forse la più antica statuetta. Era aurignaziana, 40.000 a.C.-35.000 a.C.
File:Vestonicka venuse edit.jpg|alt=Venere di Dolní Věstonice, statuetta in ceramica, 29.000 a.C.-25.000 a.C.|Venere di [[Dolní Věstonice]], statuetta in ceramica, 29.000 a.C.-25.000 a.C.
File:Venus von Willendorf 01.jpg|alt=Venere di Willendorf, una delle più antiche statuette conosciute, Paleolitico superiore, 24.000 a.C.-22.000 a.C.|Venere di [[Willendorf]], una delle più antiche statuette conosciute, Paleolitico superiore, 24.000 a.C.-22.000 a.C.
File:Ain Ghazal statue at the Louvre Abu Dhabi.png|alt=Statue di Ain Ghazal, c. 7000 a.C., trovate ad Ain Ghazal, in Giordania|Statue di [['Ain Ghazal|Ain Ghazal]], c. 7000 a.C., trovate ad Ain Ghazal, in Giordania
File:Great Sphinx of Giza - 20080716a.jpg|alt=Grande Sfinge di Giza, c. 2558–2532 a.C., la più grande statua monolitica del mondo, lunga 73,5 metri (241 piedi), larga 6 metri (20 piedi) e alta 20,22 m (66,34 piedi). Giza, Egitto .|[[Grande Sfinge di Giza]], c. 2558–2532 a.C., la più grande statua monolitica del mondo, lunga 73,5 metri (241 piedi), larga 6 metri (20 piedi) e alta 20,22 m (66,34 piedi). Giza, Egitto.
File:AurigaDelfi.jpg|alt=L'Auriga di Delfi, 474 a.C., Museo Archeologico di Delfi, Grecia|L'[[Auriga di Delfi]], 474 a.C., Museo Archeologico di Delfi, Grecia
File:Hermes di Prassitele, at Olimpia, front.jpg|alt=Hermes e il bambino Dioniso di Prassitele, IV secolo a.C., Museo Archeologico di Olimpia, Grecia|Hermes e il bambino Dioniso di Prassitele, IV secolo a.C., Museo Archeologico di Olimpia, Grecia
File:Venus de Milo Louvre Ma399 n4.jpg|alt=Venere di Milo, c. 130 - 100 a.C., Louvre|''[[Venere di Milo]]'', c. 130 - 100 a.C.,, Louvre
File:Laocoon Pio-Clementino Inv1059-1064-1067.jpg|alt=Laocoonte e i suoi figli, greco, (tardo ellenistico), c. 160 a.C. e 20 a.C., Marmo bianco, Musei Vaticani|''[[Gruppo del Laocoonte|Laocoonte e i suoi figli]],'' greco, (tardo ellenistico), c. 160 a.C. e 20 a.C., Marmo bianco, Musei Vaticani
File:NaraTodaijiDaibutsu0212.jpg|alt=Nara Daibutsu, c. 752, Nara, Giappone|Nara Daibutsu, c. 752, Nara, Giappone
File:The statue of Gommateshvara Bahubali dating 978-993 AD..jpg|alt=Gommateshvara Bahubali, c. 978-993 d.C., alto 57 piedi (17 m).|Gommateshvara Bahubali, c. 978-993 d.C., alto 57 piedi (17 m).
File:AhuTongariki.JPG|''Moai dell'[[Isola di Pasqua]] rivolto verso l'entroterra,'' Ahu Tongariki, c. 1250 - 1500, restaurata dall'archeologo cileno Claudio Cristino negli anni '90
File:Kamakura Budda Daibutsu front 1885.jpg|alt=Il Grande Buddha di Kamakura, c. 1252, Giappone|Il Grande Buddha di Kamakura, c. 1252, Giappone
File:Michelangelo's David - right view 2.jpg|alt=David di Michelangelo, 1504, Galleria dell'Accademia, Firenze, Italia|[[David (Michelangelo)|''David'' di Michelangelo]], 1504, Galleria dell'Accademia, Firenze, Italia
File:The.burg.of.calais.london.arp.750pix.jpg|alt=Auguste Rodin, I borghesi di Calais, 1884–c. 1889, nei Victoria Tower Gardens, Londra, Inghilterra .|Auguste Rodin, ''[[I borghesi di Calais]]'', 1884–c. 1889, nei Victoria Tower Gardens, Londra, Inghilterra.
</gallery>
 
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
 
==Bibliografia==
*{{Cita libro
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== Voci correlate ==
* [[Statue più alte del mondo]]
 
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== Collegamenti esterni ==
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{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:ScultureStatue| ]]