Giochi della XVII Olimpiade: differenze tra le versioni
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== Assegnazione ==
[[File:Hôtel Perrinet de Jars, 33 rue du Faubourg-Saint-Honoré (Paris, VIII) 2.JPG|thumb|L'edificio del Circolo interalleato di [[Parigi]], al cui interno furono assegnati dal CIO, nel 1955, i Giochi alla città di Roma.]]▼
{{Vedi anche|Candidatura di Roma per ospitare i Giochi della XVII Olimpiade|Selezione della città organizzatrice dei Giochi della XVII Olimpiade}}
▲[[File:Hôtel Perrinet de Jars, 33 rue du Faubourg-Saint-Honoré (Paris, VIII) 2.JPG|thumb|L'edificio del Circolo interalleato di [[Parigi]], al cui interno furono assegnati dal CIO, nel 1955, i Giochi alla città di Roma.]]
La [[Candidature olimpiche italiane|sesta candidatura olimpica ufficiale]] di [[Roma]], in questo caso ad ospitare i Giochi della XVII Olimpiade nel [[1960]] coma da progetto iniziale, avvenne a inizio [[1955]] con la presentazione al [[CIO]] della richiesta da parte degli enti preposti: il 20 gennaio dal [[presidente del Consiglio dei ministri]] della [[Repubblica Italiana]] [[Mario Scelba]];<ref name=candidatura1960/> il 27 gennaio dal [[Comitato Olimpico Nazionale Italiano]], a firma del [[Presidenti del Comitato olimpico nazionale italiano|presidente]] Giulio Onesti e del segretario generale [[Bruno Zauli]];<ref name=candidatura1960/> il 4 febbraio dal [[sindaco di Roma]] [[Salvatore Rebecchini]].<ref name=candidatura1960>{{Cita web |url=https://library.olympics.com/Default/doc/SYRACUSE/47726/questionnaire-des-conditions-requises-par-le-c-i-o-pour-l-organisation-des-jeux-olympiques-reponses-|titolo=Questionnaire des conditions requises par le C.I.O. pour l'organisation des Jeux Olympiques : réponses pour la ville de Rome = Replies on behalf of the City of Rome to the questionaire drawn up by the C.I.O. in connection with the organisation of the Olympic Games / Comitato Olimpico Nazionale Italiano|lingua=en, fr}}</ref>
I Giochi della XVII Olimpiade del 1960 furono assegnati il 16 giugno [[1955]], durante il 50º [[Congresso Olimpico|Congresso]] del [[Comitato Olimpico Internazionale]] (CIO) svoltosi a [[Parigi]] (nella stessa sessione venne selezionata anche la città che avrebbe ospitato gli [[VIII Giochi olimpici invernali]], sempre nel 1960, che fu la [[Stati Uniti|statunitense]] [[Squaw Valley]]).<ref name=votazione1960>{{Cita web |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0056_01_1955_0143_0004_16111305/|titolo=Roma è stata designata sede delle Olimpiadi del 1960}}</ref> Nella sede congressuale, ospitata nei locali del [[Circolo interalleato]] di Parigi,<ref name=votazione1960/> vennero presentate le sette candidature ufficiali: [[Bruxelles]] ([[Belgio]]), [[Budapest]] ([[Ungheria]]), [[Città del Messico]] ([[Messico]]), [[Detroit]] ([[Stati Uniti]]), [[Losanna]] ([[Svizzera]]), [[Roma]] ([[Italia]]) e [[Tokyo]] ([[Giappone]]).<ref name=votazione1960/>
Roma superò i primi due turni come candidatura più votata in entrambi i casi, ed ebbe la meglio alla terza votazione, ballottaggio finale, su Losanna con 35 voti ottenuti contro i 24 voti avuti dalla città svizzera.<ref name=votazione1960/> Il risultato fu annunciato alla platea del Congresso dal presidente del [[CIO]] [[Avery Brundage]], con le seguenti parole:<ref name=votazione1960/>
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Fu la quarta volta che l'organizzazione di un evento olimpico venne affidata dal [[CIO]] all'[[Italia]], ma sarà la seconda edizione regolarmente svolta dopo i [[VII Giochi olimpici invernali]] del [[1956]] a [[Cortina d'Ampezzo]] (poiché i [[Giochi della IV Olimpiade]] del [[1908]] assegnati sempre a [[Roma]] furono disputati a [[Londra]] a causa dell'[[eruzione del Vesuvio del 1906]] e i [[Giochi olimpici invernali 1944]] assegnati a sempre a Cortina d'Ampezzo vennero annullati a causa del perdurare della [[seconda guerra mondiale]]).<ref>{{Cita web |url=https://www.guerinsportivo.it/news/altri-sport/2018/10/01-1732919/milano-cortina_2026_contro_il_declino|titolo=Milano-Cortina 2026 contro il declino}}</ref>
Il 22 novembre [[1956]], durante la cerimonia di chiusura dei [[Giochi della XVI Olimpiade]] nell'impianto [[Melbourne Cricket Ground]] dell'omonima città [[
== Sviluppo e preparazione ==
=== Organizzazione ===
{{Vedi anche|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade}}▼
In base alle norme del [[Comitato olimpico internazionale]] venne assegnata al [[Comitato olimpico nazionale italiano]] la responsabilità della realizzazione dei Giochi. Inizialmente, in attesa della costituzione di un [[Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade|Comitato Organizzatore]], i primi preparativi e le prime opere furono effettuati attraverso vari organismi, alcuni dei quali rimarranno in attività anche dopo la creazione del C.O. (una "Commissione di Studio" nel [[1955]] per redigere un piano organizzativo; un "Comitato interministeriale", nel [[1957]], per collaborare al piano organizzativo; un "Comitato Provvisorio per la Gestione degli Affari Olimpici", nel novembre 1957, tramite delibera della Giunta Esecutiva del CONI e in attesa di nominare i comitati veri e propri).<ref name="COMITATO1960">{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|pp. 25-50}}.</ref>
Il [[Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade|Comitato Organizzatore]] fu creato nel [[1959]], con presidente [[Giulio Andreotti]], e venne affiancato, nell'organizzazione dei Giochi, da un "[[
L'organismo tecnico che si occupò della realizzazione degli impianti di gara necessari allo svolgimento dei Giochi, fu l'ente "Costruzioni olimpiche di Roma" (con acronimo C.O.R.) creato dal CONI<ref name="costruzioni">{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|pp. 53-55}}.</ref> che, per le sedi di gara più grandi, venne affiancato anche dal "Comitato interministeriale", dal Comitato Edilizia del [[Comune di Roma]], dalla Soprintendenza ai Monumenti e alle Belle Arti della Capitale e dal Consiglio Superiore del [[Ministero dei Lavori Pubblici]].<ref name="costruzioni"/> Per la realizzazione delle infrastrutture se ne occupò direttamente il [[Governo della Repubblica Italiana]], attraverso i suoi ministeri.<ref name=Stampabilancio2/><ref name=Stadium/>
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;Comitato Organizzatore
[[File:Giulio Andreotti 1960 Olympics.jpg|thumb|Il presidente del Comitato Organizzatore, l'on. [[Giulio Andreotti]], assieme ad alcuni atleti italiani.]]
▲{{Vedi anche|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade}}
Il [[Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade]]<ref>{{Cita news|url=https://archivi.unifi.it/entita/af1e0d4f-d1e2-4e98-875d-f326ac0786e8/Comitato%20organizzatore%20dei%20giochi%20della%20XVII%20Olimpiade,%20Roma%20%281955%20-%201960%29/informazioni|titolo=Comitato organizzatore dei giochi della XVII Olimpiade, Roma (1955 - 1960)}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://library.olympics.com/Default/doc/SYRACUSE/46454/organizzazione-e-funzionamento-del-villaggio-olimpico-relazione-finale-comitato-organizzatore-dei-gi?_lg=en-GB|titolo=Organizzazione e funzionamento del Villaggio Olimpico : relazione finale / [Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade]}}</ref> è stato l'[[Comitato (collegio)|ente]] costituito dal [[Comitato olimpico nazionale italiano]] con il compito di organizzare l'evento (anche attraverso degli organi tecnici e [[Organo collegiale|sezioni]] speciali alle sue dipendenze).
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Per i Giochi della XVII Olimpiade i trenta impianti di gara utilizzati furono così dislocati: venti nella città di [[Roma]]; tre nei comuni vicini di [[Castel Gandolfo]], [[Montelibretti]] e [[Rocca di Papa]], situati nel [[Lazio]], e ancor più nello specifico nella [[Provincia di Roma]]; due a [[Napoli]], in [[Campania]]; uno ciascuno a [[Firenze]], [[Grosseto]] e [[Livorno]] in [[Toscana]] e a [[L'Aquila]] e [[Pescara]] in [[Abruzzo]]. Degli otto impianti di allenamento, tutti si trovarono nella città di Roma. Anche il [[Villaggio Olimpico di Roma|Villaggio Olimpico]] fu realizzato a Roma, con due distaccamenti per pochi atleti e discipline localizzati sempre a Roma e a Rocca di Papa (oltre ad accordi con strutture alberghiere a Castel Gandolfo e Napoli).<ref name="distaccamenti"/><ref name="distaccamenti2"/>
[[File:Planimetria Velodromo Olimpico.jpg|thumb|Planimetria di progetto del [[Velodromo Olimpico]].]]
Le sedi di gara, ad esclusione degli impianti calcistici fuori della Capitale, furono suddivise e inserite tutte in due cluster cittadini: il "Centro Olimpico Nord" (gli impianti del [[Foro Italico]] e nelle vicinanze, più quelli di Castel Gandolfo, Montelibretti e Rocca di Papa) e il "Centro Olimpico Sud" (tutti gli impianti dell'[[EUR]] o vicini a esso, più il [[Golfo di Napoli]]<ref>{{cita web|url=https://www.italiavela.it/articolo.asp?idarticolo=1960-ricordi-di-una-napoli-olimpica_34379|titolo=I ricordi di una Napoli "olimpica"|autore=Redazione}}</ref>. per le regate veliche).<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 98}}.</ref>
[[File:Napoli - Maschio Angioino - 202209302342 3.jpg|thumb|Il [[golfo di Napoli]], sede designata per le [[Vela ai Giochi della XVII Olimpiade|regate veliche]] delle Olimpiadi 1960, visto dal [[Maschio Angioino]]]]
Delle trenta sedi ufficiali, nove furono i nuovi impianti permanenti progettati e realizzati (il [[Palazzetto dello Sport (Roma)|Palazzetto dello Sport]],<ref name="Palazzetto1960"/> il [[Palazzo dello Sport (Roma)|Palazzo dello Sport]],<ref name="Palazzo1960"/> la [[Piscina delle Rose]],<ref name="PiscinaRose1960"/> lo [[Complesso natatorio del Foro Italico|Stadio del Nuoto]],<ref name="Stadioolimpiconuoto1960"/> lo [[Stadio Flaminio]],<ref name="Stadiofliaminio1960"/> lo [[Stadio Tre Fontane]],<ref name="Trefontane1960"/> il [[Velodromo Olimpico]],<ref name="velodromo1960"/> il [[Centro Olimpico di Castel Gandolfo]]<ref name="albano1960"/> e i [[Centro Equestre Federale Ranieri di Campello|Pratoni del Vivaro]]<ref name="equitazione1960"/>), uno solo l'impianto esistente da completare ([[Stadio Olimpico (Roma)|Stadio Olimpico]]),<ref name="Stadioolimpico1960"/> cinque gli impianti esistenti adeguati o ristrutturati per i Giochi (il [[Campo di Tiro a volo Lazio]],<ref name="tiro1960"/> il [[Poligono Olimpico (Roma)|Poligono Olimpico]],<ref name="tiro1960"/> il [[Scuola di Fanteria|Poligono di Cesano]],<ref name="tiro1960"/> [[Piazza di Siena]]<ref name="equitazione1960"/> e lo [[Stadio dei Marmi]]<ref name="ALLENAMENTO19602"/>), quattro le strutture esistenti temporaneamente adibite a impianti sportivi (il [[Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi|Palazzo dei Congressi]],<ref name="PALAZZOCONGRESSI">{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 369}}.</ref> la [[Basilica di Massenzio]],<ref name="MassenzioCaracalla1960"/> le [[Terme di Caracalla]]<ref name="MassenzioCaracalla1960"/> e gli [[Golfo di Napoli|Impianti per la vela]]<ref name="
Gli organizzatori si prefissero di evitare costi elevati, creando spazi funzionali da gestire con il minimo costo; fu fatta un'eccezione il Palazzo dello Sport, poiché lo richiedevano le discipline che si sarebbero dovute svolgere al suo interno e per via della particolare zona in cui doveva sorgere.<ref name="costruzioni"/> Per le sedi sussidiarie si stabilì, per quanto possibile, di utilizzare quelle già esistenti e che potevano essere facilmente adattate o migliorate.<ref name="costruzioni"/> Infine, per il dimensionamento della capienza di spettatori degli impianti, si tenne conto sia degli eventi dei Giochi Olimpici sia del loro riutilizzo post evento.<ref name="costruzioni"/> Alcuni impianti furono di grande importanza architettonica, anche per l'aver affidato a ingegneri e architetti di alta professionalità la loro progettazione (come [[Annibale Vitellozzi]], [[Enrico Del Debbio]], [[Marcello Piacentini]], [[Maurizio Clerici]] e [[Pierluigi Nervi]])<ref name="olimpiadicompleto"/> e questi impianti, insieme ad alcuni interventi urbanistici, modificarono completamente l'aspetto di alcuni quartieri di Roma, influenzando anche lo sviluppo della città nei successivi decenni.<ref name="olimpiadicompleto">{{Cita news|url=https://ricerca.unich.it/retrieve/e4233f16-16d6-2860-e053-6605fe0a460a/Olimpiadi_completo.pdf|titolo=The Mega Event. New Research Perspective in Economics, Exhibitions, Urban Transformation|lingua=en}}</ref>
[[File:Roma EUR 1958.jpg|thumb|left|Il [[Palazzo dello Sport (Roma)|Palazzo dello Sport]] in costruzione.]]
I lavori per la costruzione dei nuovi impianti, la ristrutturazione di quelli esistenti, la realizzazione di sedi temporanee e del [[Villaggio Olimpico di Roma|villaggio olimpico]] furono curati da "Costruzioni Olimpiche di Roma" (C.O.R.) del [[Comitato olimpico nazionale italiano]], in collaborazione per le sedi di gara più grandi con il "Comitato interministeriale" per gli impianti sportivi, il Comitato Edilizia del [[Comune di Roma]], la Soprintendenza ai Monumenti e alle Belle Arti della Capitale e il Consiglio Superiore del [[Ministero dei Lavori Pubblici]];<ref name="costruzioni"
Il costo totale per le opere sugli impianti permanenti e temporanei sedi di gara e di allenamento, compreso il completamento dell'Olimpico che venne inserito in questo bilancio, fu di {{M|11332162525|ul=ITL}},<ref name="bilancio"/> e la spesa per il [[Villaggio Olimpico di Roma|Villaggio Olimpico]] fu di {{M|8000000000|ul=ITL}},<ref name=censimento>{{Cita web |url=https://censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it/scheda-opera?id=4535|titolo=VILLAGGIO OLIMPICO}}</ref> ai quali vanno aggiunti circa {{M|7000000000|ul=ITL}} per la bonifica dell'area scelta,<ref name=Stadium>{{cita news | url =https://issuu.com/stadium1906/docs/stadium31960| titolo =Centrati gli ultimi problemi (pag. 2)}}</ref> ben oltre la cifra preventivata di {{M|12000000000|ul=ITL}} in fase di candidatura, che comprendeva sia gli impianti e il villaggio olimpico sia il costo organizzativo dell'evento.<ref name=candidatura1960
A Giochi conclusi, il CONI che si era assunto l'onere di costruzione dei nuovi impianti attraverso il C.O.R., come da accordi precedenti all'evento trasferì la proprietà delle strutture sportive permanenti costruite agli enti locali (il [[Comune di Roma]] e l'[[azienda pubblica]] [[
;Sedi non competitive
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|rowspan=2| [[Stadio Olimpico (Roma)|Stadio Olimpico]]
|rowspan=2| {{formatnum:90000}}<ref name="Stadioolimpico1960"
|[[Atletica leggera ai Giochi della XVII Olimpiade|Atletica leggera]]<ref>Tutte le prove, tranne la maratona maschile. cfr. [https://www.olympedia.org/venues/414 Stadio Olimpico, Roma]</ref>
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| [[Firenze]]
| [[Stadio Artemio Franchi|Stadio Comunale]]<ref>Dal 1991 denominato [[Stadio Artemio Franchi]].</ref>
| {{formatnum:60000}}<ref name="Stadicalcio1960"
| [[Calcio ai Giochi della XVII Olimpiade|Calcio]]<ref>Tre incontri della fase a gironi (A, B, D). cfr. [https://www.olympedia.org/venues/431 Stadio Comunale, Firenze]</ref>
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{{Vedi anche|Villaggio Olimpico di Roma}}
[[File:Olympische Spelen te Rome, overzicht Olympisch dorp, Bestanddeelnr 911-5258.jpg|thumb|Gli edifici del Villaggio olimpico di Roma 1960, durante l'evento.]]
Il [[Villaggio Olimpico di Roma]] fu un complesso di edifici a carattere permanente e temporaneo sorto nel quartiere [[Parioli]] (vicino al [[Foro Italico]]),<ref name="villaggioolimpico1960">{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|pp. 89-93}}.</ref> in un'area di {{M|350000|ul=mq}}<ref name=archidiap>{{Cita web |url=https://archidiap.com/opera/villaggio-olimpico/|titolo=Villaggio Olimpico}}</ref> per un volume di {{M|582568|ul=mc}},<ref name="villaggioolimpico1960"/> per ospitare approssimativamente {{formatnum:4000}} atleti partecipanti ai Giochi.<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 29}}.</ref> La cerimonia di inaugurazione si ebbe il 25 luglio 1960<ref name="villaggioolimpico1960"/> e, tra il 25 luglio e il 20 settembre, il villaggio ospitò effettivamente circa {{formatnum:8000}} persone, tra atleti, funzionari tecnici e accompagnatori di tutte le discipline (ad eccezione dei [[calciatori]], dei [[canottieri]], dei [[velisti]] e dei [[equitazione|cavalieri]]) e operatori ({{formatnum:2833}} tra [[medici]], [[fisioterapia|fisioterapisti]], [[cuochi]], addetti alle pulizie, agenti di sicurezza ecc.).<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 233}}.</ref>
Gli alloggi per gli atleti furono collocati nei trentatré edifici a carattere permanente, dai due ai cinque piani,<ref name="villaggioolimpico1960"/> divisi in due zone ("maschile" e "femminile") separate tra loro dal viadotto di ''[[corso di Francia]]'',<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 228}}.</ref> per un totale di {{formatnum:1348}} appartamenti, pari a {{formatnum:4723}} vani<ref name="villaggioolimpico1960"/> con uno o due posti letto;<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 225}}.</ref> gli edifici a carattere temporaneo furono ventiquattro, per un totale di {{formatnum:2960}} vani<ref name="villaggioolimpico1960"/> con destinazione di accoglienza, punto informazione, uffici di [[banca]], [[posta]] e telefoni pubblici, [[ristoranti]] e capannoni magazzino.<ref name="villaggioolimpico1960"/>
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===Infrastrutture===
[[File:EURA1956.jpg|thumb|left|L'[[EUR]] nel 1956, con molti edifici in gran parte completati.]]
I Giochi della XVII Olimpiade sono stati tra i primi mega-eventi moderni ad estendersi su scala urbana; oltre alla mera costruzione delle sedi di gara, le opere (realizzate soprattutto dal [[Ministero dei Lavori Pubblici]])<ref name=Stadium/> compresero infrastrutture e reti tecnologiche che cambiarono il volto della città ospitante,<ref>{{Cita|Arcidiacono|p. 35}}.</ref> trasformando Roma in una capitale moderna.<ref name=fattoq>{{Cita web |url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/08/25/olimpiadi-di-roma-60-anni-fa-il-via-ai-giochi-senza-fiumicino-laeroporto-costato-piu-di-80-miliardi-e-operativo-solo-6-mesi-dopo/5909774/|titolo=Olimpiadi di Roma, 60 anni fa il via ai Giochi senza Fiumicino: l’aeroporto costato più di 80 miliardi e operativo solo 6 mesi dopo}}</ref> Come arterie stradali interne alla città furono spesi {{M|8761000000|ul=ITL}},<ref name=Stadium/> tra le quali il [[viadotto]] di [[corso di Francia]] (progettato da [[Pier Luigi Nervi]], per un costo di {{M|1200000000|ul=ITL}})<ref name=viadotto>{{Cita web |url=https://archidiap.com/opera/viadotto-di-corso-francia/|titolo=Viadotto di Corso Francia}}</ref> e la [[Tangenziale Est di Roma|via Olimpica]] (che doveva collegare il [[Foro Italico]] con l'[[EUR]], per un costo di oltre {{M|4000000000|ul=ITL}});<ref name="fattoq"/><ref>{{Cita web |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0078_01_1961_0003_0007_16873939/|titolo=La Via Olimpia è già da rifare a soli cinque mesi dall'inaugurazione}}</ref> per le arterie stradali esterne alla città, invece, il costo fu di {{M|3727500000|ul=ITL}},<ref name=Stadium/> tra cui due strade d'accesso al [[Lago Albano]] e a [[Castelgandolfo]], dove si disputarono le gare di canoa e canottaggio;<ref name=StampaTogni>{{cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0071_01_1959_0238_0010_16531405/ | titolo = Dieci miliardi di lavori pubblici per le Olimpiadi di Roma del 1960 | pubblicazione = [[La Stampa]] | data = 7 ottobre 1959 | accesso = 23 ottobre 2013 | pagina = 10}}</ref> {{M|5000000000|ul=ITL}} fu infine la spesa per i collegamenti tra Roma e il resto d'[[Italia]].<ref name=Stadium/>
Il quartiere [[EUR]] progettato negli [[anni 1930]] e interrotto nella sua costruzione nel [[1943]], ebbe una ripresa dei lavori di completamento proprio nella seconda metà degli [[anni 1950]], in vista dei Giochi del 1960;<ref>{{cita news|url=https://formiche.net/2016/09/passate-olimpiadi-roma/#content|titolo=Cosa hanno lasciato alla città di Roma le passate Olimpiadi nella capitale}}</ref> tra gli altri, vi vennero installati i padiglioni della [[Fiera di Roma]] e fu realizzato il laghetto artificiale progettato da [[Marcello Piacentini]].<ref name="fattoq"/>
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A Giochi conclusi, il bilancio consuntivo per la sola organizzazione dell'evento, redatto dal [[Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade|Comitato Organizzatore]] e reso pubblico il 19 ottobre 1960 in una riunione che si tenne al [[Foro Italico]], in cui il presidente [[Giulio Andreotti]] relazionò sulle cifre,<ref name=Stampabilancio/> riportò [[ricavi]] quantificabili in circa {{M|4200000000|ul=ITL}}<ref name=Stampabilancio/> e [[costo|costi]] per {{M|4500000000|ul=ITL}},<ref name=Stampabilancio/> cosicché al CONI l'Olimpiade di Roma 1960 creò un [[deficit|disavanzo]] di {{M|300000000|ul=ITL}}.<ref name=Stampabilancio>{{cita news | url =http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0076_01_1960_0251_0008_17007712/| titolo =Per le Olimpiadi sono stati venduti circa un milione e mezzo di biglietti}}</ref>
Per gli impianti sportivi i costi (al 31 dicembre [[1958]]) furono pari a {{M|11332162525|ul=ITL}},<ref name=bilancio/> quasi interamente a carico anch'essi del CONI, mentre per i miglioramenti infrastrutturali di Roma e delle altre località italiane interessate dai Giochi, destinati a durare anche nel tempo (come ad esempio l'[[aeroporto di Fiumicino]]), è impossibile avere un calcolo preciso delle spese, e si hanno solo stime dei costi che furono a carico del [[Governo italiano]]<ref name=Stampabilancio2/> (a febbraio [[1960]] quantificati in circa {{M|60000000000|ul=ITL}}, compreso il Villaggio Olimpico).<ref name=Stadium
I costi totali per i Giochi della XVII Olimpiade di Roma (organizzazione dell'evento, impianti sportivi e infrastrutture) possono quindi essere anch'essi solamente stimati; subito dopo la conclusione dei Giochi si parlò di spese totali per Roma 1960 pari a {{M|98000000000|ul=ITL}}, dei quali {{M|57000000000|ul=ITL}} finanziati dal [[Ministero dei Lavori Pubblici]] e {{M|31000000000|ul=ITL}} finanziati dal [[CONI]] e da altri enti,<ref name=Stampabilancio2>{{cita news | url =http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0076_01_1960_0219_0009_16595125/| titolo =Si parla di 98 miliardi spesi}}</ref> importo che comunque aumentò nel tempo anche in funzione di quelle opere pubbliche che furono progettate per le Olimpiadi ma che terminarono di essere realizzate qualche anno dopo l'evento.<ref name="fattoq"/>
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;Medaglie
[[File:1960 Rome Olympic Games, Gold Medal, Al Oerter , Track and Field Discus Throw (2913311489).jpg|thumb|La medaglia d'oro dei Giochi di Roma 1960.]]
Le [[Medaglia olimpica|medaglie olimpiche]] assegnate agli atleti classificati ai primi tre posti di ogni evento furono progettate dall'artista [[Firenze|fiorentino]] [[Giuseppe Cassioli]] e coniate dalla ditta [[Stabilimenti Artistici Fiorentini]], anch'essa del capoluogo toscano.<ref name="medaglie1960">{{Cita news|url=https://olympics.com/it/olympic-games/rome-1960/medal-design|titolo=Roma 1960 Le medaglie}}</ref>
La composizione delle medaglie, tutte aventi peso di {{M|102|ul=g}},<ref name="medaglie19604">{{Cita news|url=https://www.olympic-museum.de/w_medals/olympic-games-winner-medal-1960.php|titolo=Winner Medals|lingua=en}}</ref> era in [[argento]] dorato e [[bronzo]] per tutti i vincitori, in argento e bronzo per i piazzati al secondo posto e in bronzo per i terzi classificati, e il diametro delle stesse fu di {{M|6,8|ul=cm}} per quella del 1º posto, {{M|7|ul=cm}} per quella del 2º posto e {{M|6,9|ul=cm}} per quella del 3º posto.<ref name="medaglie1960"/> Le incisioni sulle due facce della medaglie furono le stesse che contraddistinsero tutte quelle assegnate nelle edizioni comprese tra [[Amsterdam 1928]] e [[Città del Messico 1968]]:<ref name="medaglie1960"/> su una faccia vi era raffigurata la "dea della vittoria" con una [[Arecaceae|palma]] nella mano sinistra e la corona della vittoria nella mano destra, e al suo lato destro l'incisione specifica: "GIOCHI DELLA XVII OLIMPIADE ROMA MCMLX";<ref name="medaglie1960"/> sull'altra faccia era raffigurato un campione olimpico portato in trionfo dalla folla, con lo stadio olimpico sullo sfondo.<ref name="medaglie1960"/> Le medaglie di questi Giochi furono circondate da un cerchio di bronzo raffigurante una corona di [[alloro]] con una catena, disegnata anch'essa come una sequenza di foglie di alloro in bronzo,<ref name="medaglie1960"/> e i due lati delle stesse furono invertiti rispetto alle precedenti edizioni: la faccia con il campione olimpico portato in trionfo era quella davanti mentre la faccia con la "dea della vittoria" era quella dietro.<ref name="medaglie1960"/>
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=== Controversie ===
[[File:Olympische Spelen te Rome Opening Formosa liep onder protest, Bestanddeelnr 911-5406.jpg|thumb|La squadra di {{NazOlimp|Taiwan}} sfila durante la [[Cerimonia di apertura dei Giochi della XVII Olimpiade|cerimonia di apertura]] esponendo un cartello di protesta]]
L'unica controversia dei Giochi, seppur di lieve entità, riguardò la partecipazione della delegazione di {{NazOlimp|Taiwan}}: la nazione asiatica voleva gareggiare a Roma con il proprio nome ufficiale di "Repubblica di Cina", ma il [[Comitato Olimpico Internazionale]] fece in modo che gareggiasse con il nome di "Taiwan" o "Formosa", onde evitare problemi diplomatici con la [[Cina]] (ufficialmente [[Repubblica Popolare Cinese]]);<ref name="SPORTREFERENCES"/> per questo motivo, durante la sfilata delle delegazioni nella [[Cerimonia di apertura dei Giochi della XVII Olimpiade|cerimonia di apertura]] allo [[Stadio Olimpico (Roma)|Stadio Olimpico]], il porta-cartello di Taiwan tirò fuori un cartello alternativo, nel quale vi era scritto in [[lingua inglese]] "Under Protest" ("protesto", tradotto
=== Diffusione ===
I Giochi di Roma 1960 furono la prima [[Giochi olimpici estivi|Olimpiade estiva]] ad avere una copertura di [[trasmissione televisiva]] in [[diretta]] al di fuori del [[Italia|paese ospitante]] (cosa che in precedenza era avvenuta solamente per i Giochi invernali di [[Cortina 1956]], sempre in [[Italia]]),<ref name="MARKETING"/> essendo stata trasmessa in diciotto nazioni europee: quattordici comprese nell'[[Eurovisione]] ([[Austria]], [[Belgio]], [[Danimarca]], [[Finlandia]], [[Francia]], [[Germania Ovest]], [[Gran Bretagna]], [[Italia]], [[Lussemburgo]], [[Norvegia]], [[Paesi Bassi]], [[Svezia]], [[Svizzera]] e [[Jugoslavia]]) e quattro nell'[[Organizzazione internazionale della radiodiffusione e della televisione|Intervisione]] ([[Cecoslovacchia]], [[Germania Est]], [[Polonia]] e [[Ungheria]]); furono in totale ventuno i [[paesi]]/[[territori]] che ebbero una copertura televisiva in quanto, anche se non in diretta, trasmetterono per la prima volta le
Incaricata di produrre e distribuire in esclusiva il segnale per la copertura radiotelevisiva dei Giochi, quale "host [[broadcasting]]",<ref name="HOST">{{Cita web|url=https://www.nhk.or.jp/bunken/english/reports/pdf/02_no1_07.pdf|titolo=The Olympic Host Broadcaster: History and Evolving Role in the New Era|lingua=en}}</ref> fu la [[RAI]],<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 383}}.</ref> [[azienda]] [[italia]]na di [[servizio pubblico]] [[radio (mass media)|radio]][[televisione|televisivo]]; a sua volta la RAI distribuì i suoi servizi, i resoconti cinematografici, le immagini e l'audio alle altre emittenti estere.<ref name="RADIOTV"/> La produzione del segnale delle trasmissioni avvenne in [[bianco e nero]].
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Il centro di produzione e trasmissione del servizio radiotelevisivo, chiamato "Olympic Centre", ebbe sede presso il palazzo del Collegio della Musica al [[Foro Italico]] per scelta della RAI, dove furono realizzati 58 studi anche per le emittente estere.<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 384}}.</ref>
A seguito della modifica della [[Carta Olimpica]] del [[1958]], in cui venne inserito l'art. 49 che dava facoltà al [[Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade|Comitato Organizzatore]] (con l'approvazione del CIO) della vendita dei diritti,<ref name="MARKETING">{{Cita web|url=https://stillmed.olympics.com/media/Documents/International-Olympic-Committee/IOC-Marketing-And-Broadcasting/IOC-Marketing-Fact-File.pdf|titolo=OLYMPIC MARKETING FACT FILE 2024 EDITION|lingua=en}}</ref> i Giochi di Roma 1960 furono la prima Olimpiade estiva ad ottenere dei ricavi dai diritti di trasmissione alle [[emittenti televisive]].<ref
Per quanto concerne la diffusione a mezzo stampa dei Giochi, a Roma furono presenti quarantaquattro [[Agenzia di stampa|agenzie internazionali di stampa]], per centottantaquattro giornalisti accreditati,<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 359}}.</ref> e testate giornalistiche provenienti da sessentaquattro nazioni, per un totale di novecentoquarantatré giornalisti accreditati.<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 357-358}}.</ref>
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=== Discipline ===
Il programma dei Giochi della XVII Olimpiade, stilato dal [[Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade|Comitato Organizzatore]] nel [[1958]] e approvato dal [[Comitato Olimpico Internazionale]] durante la 54ª [[Congresso Olimpico|sessione]] svoltasi a [[Tokyo]] nello stesso anno,<ref name="programma1960">{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|pp. 127-139}}.</ref> prevedeva 150 competizioni (121 maschili e 29 femminili) in 19 [[sport]], così riassumibili:<ref name="programma1960"/><ref>{{cita web|url=https://www.olympedia.org/editions/15|titolo=1960 Summer Olympics|lingua=en}}</ref
{| class="wikitable" style="font-size:90%; text-align:center"
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| [[Tiro ai Giochi della XVII Olimpiade|Tiro]] (-1) || [[Tiro ai Giochi della XVI Olimpiade - Bersaglio mobile|Colpo singolo/doppio da 100 metri]] || -
|-
| [[Vela ai Giochi della XVII Olimpiade|Vela]] || [[Vela ai Giochi della XVI Olimpiade - 12m² Sharpie|Classe
|}
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| bgcolor=#ee3333 align=center width=5% | || width=20% | Cerimonia di chiusura
|}
{{Clear}}
{| class="wikitable" style="clear:center; float:center; margin:auto; text-align:center"
|-
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La [[Cerimonia di apertura dei Giochi olimpici|cerimonia di apertura]] dei Giochi della XVII Olimpiade si svolse giovedì [[25 agosto]] [[1960]], con inizio alle ore 16:30 [[UTC+1]], presso lo [[Stadio Olimpico (Roma)|Stadio Olimpico di Roma]].<ref name="apertura">{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 2|pp. 13-56}}.</ref>
[[File:Olympische Spelen te Rome OpeningBinnen brengen van de Olympische vlag, Bestanddeelnr 911-5411.jpg|thumb|left|L'ingresso della [[bandiera olimpica]] allo stadio.]]
La parata degli atleti, come da tradizione, fu aperta dalla delegazione della {{NazOlimp|GRE}}, con portabandiera il velista [[Costantino II di Grecia|Principe Costantino]], e venne chiusa dalla delegazione dell'{{NazOlimp|ITA}} nazione ospitante, con portabandiera lo schermista [[Edoardo Mangiarotti]];<ref name="apertura"/> gli ottantaquattro paesi partecipanti sfilarono in corteo partendo dal [[Villaggio Olimpico di Roma|Villaggio olimpico]] fino allo [[Stadio dei Marmi]], per concludere il percorso con l'ingresso nello Stadio Olimpico.<ref name="apertura"/>
Il presidente del [[Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade|Comitato Organizzatore]] [[Giulio Andreotti]] e il presidente del [[Comitato Olimpico Internazionale]] [[Avery Brundage]] pronunciarono i saluti protocollari, ai quali seguì il [[Presidente della Repubblica Italiana]] [[Giovanni Gronchi]] che alle ore 17:19 dichiarò ufficialmente aperti i Giochi con la formula ''«Proclamo aperti i Giochi Olimpici di Roma celebranti la XVII Olimpiade dell'era moderna»''.<ref name="apertura"/>
Venne issata la [[bandiera olimpica]] e fu pronunciato il [[giuramento olimpico]] dal discobolo [[Adolfo Consolini]], mentre nel cielo dello stadio furono liberate in volo cinquemila colombe.<ref name="apertura"/> Il [[Fiamma olimpica dei Giochi della XVII Olimpiade#Braciere|braciere olimpico]], collocato sulle tribune dello stadio, venne acceso alle ore 17:30 dall'ultimo tedoforo, il mezzofondista [[Giancarlo Peris]].<ref name="apertura"/>
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{| class=wikitable style="text-align:center"
! width=30 | Pos. || width=175 | Squadra || width=40 | {{Med|O|Olimpiadi}} || width=40 | {{Med|A|Olimpiadi}} || width=40 | {{Med|B|Olimpiadi}} || width=40 | Tot.
|- align="center" valign="top
| rowspan="1" valign="center"| 1
| align="left" | {{NazOlimp|b=s|URS|1960}}
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| style="background:#FFDAB9;" | 31
| 103
|- align="center" valign="top
| rowspan="1" valign="center"| 2
| align="left" | {{NazOlimp|b=s|USA|1960}}
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| style="background:#FFDAB9;" | 16
| 71
|- align="center" valign="top
| rowspan="1"; style="background:#ccccff;" valign="center"| 3
| style="background:#ccccff;" align="left" | {{NazOlimp|b=s|ITA|1960}}
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| style="background:#FFDAB9;" | 13
| 36
|- align="center" valign="top
| rowspan="1" valign="center"| 4
| align="left" | {{NazOlimp|b=s|EUA|1960}}
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| style="background:#FFDAB9;" | 11
| 42
|- align="center" valign="top
| rowspan="1" valign="center"| 5
| align="left" | {{NazOlimp|b=s|AUS|1960}}
Riga 740 ⟶ 741:
| style="background:#FFDAB9;" | 6
| 22
|- align="center" valign="top
| rowspan="1" valign="center"| 6
| align="left" | {{NazOlimp|b=s|TUR|1960}}
Riga 747 ⟶ 748:
| style="background:#FFDAB9;" | 0
| 9
|- align="center" valign="top
| rowspan="1" valign="center"| 7
| align="left" | {{NazOlimp|b=s|HUN|1960}}
Riga 754 ⟶ 755:
| style="background:#FFDAB9;" | 7
| 21
|- align="center" valign="top
| rowspan="1" valign="center"| 8
| align="left" | {{NazOlimp|b=s|JPN 1946-1999|1960}}
Riga 761 ⟶ 762:
| style="background:#FFDAB9;" | 7
| 18
|- align="center" valign="top
| rowspan="1" valign="center"| 9
| align="left" | {{NazOlimp|b=s|POL 1928-1980|1960}}
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| style="background:#FFDAB9;" | 11
| 21
|- align="center" valign="top
| rowspan="1" valign="center"| 10
| align="left" | {{NazOlimp|b=s|CSK|1960}}
|