Attributi di Dio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i.) #IABot (v2.0.9.5 |
m Bot: correggo template citazione fonti |
||
(33 versioni intermedie di 14 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{torna a |Dio|Bibbia}}
{{E|voce agiografica. L'argomento è collegato a Dio e fra quelli alla base della [[teodicea]], quindi è enciclopedico. Sarebbe più consono parlare di "proprietà di Dio" che di "attributi". La voce dovrebbe prob. essere suddivisa per confessione religiosa: posto che non tutte le proprietà di Dio sono esattamente uguali per tutti, anche la trattazione di quelle comuni è diversa da religione a religione (es. Scolastica/Chiesa cattolica e Islam). Una voce potrebbe raccogliere le proprietà direttamente menzionate nel testo biblico.|religione|gennaio 2025}}
{{F|religione|gennaio 2025}}
Alcune [[Religione|religioni]], come l'[[Ebraismo]] e il [[cristianesimo]], sostengono che [[Dio]] si sia rivelato nelle [[Sacre Scritture|sacre scritture]] attraverso i suoi [[Nomi di Dio (Bibbia)|nomi]] e attraverso i suoi '''attributi''', cioè nelle ''perfezioni'' della sua [[Essenza (filosofia)|essenza]].
Riga 13 ⟶ 14:
L'indipendenza di Dio è quella caratteristica per la quale egli non dipende, per il suo esistere, da alcunché si trovi fuori da sé stesso, esterno a lui. Dio non deve la sua esistenza a niente ed a nessuno. Egli è indipendente nelle sue virtù ed azioni e fa sì che ogni sua creatura dipenda da lui.
''Perché come il Padre ha vita in sé stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in sé stesso''
=== Immutabilità ===
Riga 19 ⟶ 20:
L'immutabilità di Dio è quella caratteristica per la quale egli, nel suo essere divino e nelle sue perfezioni, come pure nei suoi propositi e promesse, non è soggetto a cambiamento o mutazione alcuna. Questo non vuol dire, però, che non vi sia alcuna forma di ''movimento'' in Dio, difatti la Bibbia parla del suo ''andare'' e ''venire'', del suo ''nascondersi'' e ''rivelarsi''.
{{
''Poiché io, il Signore, non cambio; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete ancora consumati'' (
=== Infinità ===
Riga 29 ⟶ 30:
In rapporto al suo essere, può essere chiamata ''assoluta perfezione''.
''La sua conoscenza, sapienza, bontà, amore, giustizia e santità non hanno limiti'' (
In rapporto al tempo, la sua infinità si manifesta come ''eternità'', ovvero la sua durata senza fine. Egli si trova al di sopra del tempo e quindi non è soggetto alle sue limitazioni. Per Dio vi è solo un presente eterno, nessun passato e nessun futuro.
''Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l'universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio. (...) Ma tu sei sempre lo stesso e i tuoi anni non avranno mai fine'' (
In rapporto allo spazio, l'infinità si manifesta come ''immensità''. La teologia ebraico-cristiana ritiene che Dio sia presente in ogni luogo, dimori in tutte le sue creature e riempia ogni punto dello spazio, per cui Dio non è limitato dallo spazio ma è onnipresente.
''Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove fuggirò dalla tua presenza? Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là. Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare all'estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra'' (
=== Semplicità ===
Riga 43 ⟶ 44:
La semplicità di Dio è quella sua caratteristica per la quale non è composto di varie parti, come nell'essere umano anima e corpo. Per questa stessa ragione Dio non è soggetto a ''divisione''. Le tre persone della [[Trinità]] non sono le "parti" di cui egli è composto, è presente bensì l'intero essere di Dio in ciascuna delle persone: da questo la teologia cristiana deduce che Dio e i suoi attributi siano uno, e che egli sia vita, luce, amore, giustizia, verità e così via.
La ''Summa Theologiae'' afferma:
{{citazione| siccome in Dio non vi è composizione alcuna, non quella di parti quantitative, perché non è corpo; né quella di [[forma (filosofia)|forma]] e [[materia (filosofia)|materia]]; non distinzione tra natura e supposito; né tra [[essenza (filosofia)|essenza]] e di [[esistenza]]; né vi è composizione di [[genere (filosofia)|genere]] e di [[specie (filosofia)|differenza]]; né di soggetto e di [[accidente (filosofia)|accidente]]; è chiaro che Dio non è composto in nessun modo, ma è del tutto semplice (''omnino simplex''). |''ST'', I, 3,7}}
===Onnipotenza===
{{Vedi anche|Onnipotenza#Definizione della Scolastica}}
Poiché Dio è con la sua essenza [[quattro cause|causa]] prima [[causa efficiens|efficiente]] (v. [[Cinque vie (Tommaso d'Aquino)#Seconda via|Seconda via]] e ''[[Actus essendi]]'') dell'esistenza di tutti gli altri esseri, Egli è anche onnipotente.
===Onniscienza===
{{Vedi anche|Onniscienza}}
L'intellezione (l'atto più che la nera facoltà intellettuale) di Dio è l'essenza divina, l'essere di Dio e Dio stesso (SCG I, 45), Dio conosce se stesso con una perfezione ASSOLUTA (SCG I, 47). In sé stesso conosce le idee di tutte le cose, poiché tutto è stato creato da lui, e "conosce tutto ciò che in esse, sia di [[universale]] che di particolare" (SCG I, 47).
== Attributi comunicabili ==
Gli attributi ''comunicabili'' di Dio sono quelle caratteristiche che trovano una qualche somiglianza nella creatura umana. Quello che, però, è possibile trovare nell'essere umano è limitato ed imperfetto, mentre in Dio queste caratteristiche sono illimitate e perfette.
===Unità===
{{citazione| che Dio sia uno si dimostra in tre modi. Primo dalla sua semplicità. [...] Secondo dalla infinità della sua [[perfezione]] .[...] Terzo, dall'unità del mondo. |''ST'', I, 11,3}}
=== Conoscenza ===
Riga 52 ⟶ 68:
La conoscenza è la facoltà ''perfetta'' di Dio per la quale egli conosce, da sé, sé stesso ed ogni cosa possibile ed ''attuale'' (ovvero legata agli atti eseguiti dagli uomini compiuti nella propria vita terrena). Dio ha questa conoscenza, sempre completa e presente, in sé stesso e non l'ottiene dall'esterno. Per il fatto che questa conoscenza copre ogni cosa, la si denomina [[onniscienza]]. Egli conosce tutte le cose, passate, presenti e future, non solo quelle che hanno esistenza reale, ma anche quelle che sono semplicemente possibili.
''Signore, tu sai ogni cosa'' (
=== Sapienza ===
{{vedi anche|Sapienza (teologia)}}
Quando Dio si prefigge di realizzare determinati obiettivi essi sono scelti sempre con sapienza, come altrettanto sapienti sono le scelte che egli compie relativamente ai mezzi atti a conseguire quegli obiettivi. Il fine ultimo per cui Dio compie ogni cosa è sempre la propria [[Gloria (religione)|gloria]] che comprenda la [[salvezza (religione)|salvezza]] e beatitudine delle creature umane.
''Quanto son numerose le tue opere, Signore! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra è piena delle tue ricchezze'' (
===Verità ===
▲''Quanto son numerose le tue opere, Signore! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra è piena delle tue ricchezze'' ([[Salmi|Salmo]] 104:24); ''Sia benedetto eternamente il nome di Dio perché a lui appartengono la saggezza e la forza. Egli alterna i tempi e le stagioni; depone i re e li innalza, dà la saggezza ai saggi e il sapere agli intelligenti'' ([[Libro di Daniele|Daniele]] 2:20,21); cfr. [[Lettera ai Romani|Romani]] 11:33; [[Prima lettera ai Corinzi|1 Corinzi]] 2:7; [[Lettera agli Efesini|Efesini]] 1:6,12,14; [[Lettera ai Colossesi|Colossesi]] 1:16.
La conoscenza umana procede per via di composizione e di divisione nell'albero delle idee, mentre l'intelligenza umana si conforma alla realtà ad essa esterne (adeguamento dell'intelletto e della cosa). Invece, in Dio l'essenza (che ricomprende tutte le cose create nel loro sommo grado di perfezione) coincide con l'intelletto e la volontà senza la necessità di alcun adeguamento graduale e progressivo:
{{citazione| non c'è nessuna discordanza tra l'intelletto divino e le cose; e non può esserci nessuna falsità nell'intelletto divino.|''[[Summa contra Gentiles]]'' I, 61}}
{{citazione|la verità divina è la prima, somma e perfettissima verità.|SCG, I, 62}}
=== Bontà ===
Riga 65 ⟶ 86:
La bontà di Dio è quella perfezione che lo spinge a trattare con gentilezza e generosità tutte le sue creature. Dio è buono, cioè perfettamente [[Santità|santo]] in sé stesso. Per bontà divina, però, qui si intende nella sua disposizione a fare del bene.
''Poiché tu, o Signore, sei buono, pronto a perdonare, e misericordioso verso quanti t'invocano. (...) Celebrate il Signore, poiché è buono, perché la sua bontà dura in eterno'' (
Gli enti partecipano la bontà di Dio, che è essere e Sommo Bene per essenza:
{{citazione|dalla prima realtà, adunque, che ente venne per essenza, ogni cosa può dirsi buona ente in quanto ''partecipa'' di essa secondo una certa somiglianza, sia pure lontana e misura limitata. Così per conseguenza, ogni cosa si dice buona della bontà Divina, come da causa prima esemplare, [[causa efficiens|efficiente]] e [[causa finalis|finale]] di ogni bontà.|''ST'' I, 6,4}}
=== Amore, grazia, misericordia, longanimità ===
Riga 71 ⟶ 95:
Questo è l'attributo che si considera di solito centrale in Dio, ma non è più centrale delle altre perfezioni di Dio. Grazie a questo amore, egli si rallegra delle proprie perfezioni e nell'essere umano come riflesso della sua immagine.
L'amore di Dio può essere considerato da diversi punti di vista. La sua ''[[Grazia (teologia)|grazia]]'' è l'amore immeritato di Dio che si rivela nel perdono del [[peccato]]:
Quell'amore che solleva dalla condizione miserevole che è la conseguenza del [[peccato]] è chiamato "misericordia" o "tenera compassione":
Quando poi Dio sopporta il peccatore che non presta ascolto alle istruzioni ed agli ammonimenti di Dio, è chiamato "longanimità" o "tolleranza"
''Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna'' (
▲Quell'amore che solleva dalla condizione miserevole che è la conseguenza del [[peccato]] è chiamato "misericordia" o "tenera compassione": [[Vangelo secondo Luca|Luca]] 1:54,72,78; [[Lettera ai Romani|Romani]] 15:9; 9:16,18; [[Lettera agli Efesini|Efesini]] 2:4.
====Sommo Bene====
▲Quando poi Dio sopporta il peccatore che non presta ascolto alle istruzioni ed agli ammonimenti di Dio, è chiamato "longanimità" o "tolleranza"' [[Lettera ai Romani|Romani]] 2:4; 9:22; [[Prima lettera di Pietro|1 Pietro]] 3:20; [[Seconda lettera di Pietro|2 Pietro]] 3:15.
Dio ama se stesso perché il bene è l'oggetto di ogni volontà (''ST'' III,3; v. [[Cinque vie (Tommaso d'Aquino)#Quinta via|Quinta via]]) e Dio è il [[Bene (filosofia)#Nel Medioevo|Sommo Bene]]:
{{citazione|Egli è l'oggetto principale della sua volontà.|''[[Summa contra Gentiles]]'' I, 74}}
Proprio perché vuole se stesso, vuole anche le altre cose perché "sono ordinate a lui come al loro fine" (SCG I, 75).
Dio ha il libero arbitrio e ha scelto liberamente di creare e poi di amare anche le sue creature:
▲''Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna'' ([[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]] 3:16); ''Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore'' ([[Prima lettera di Giovanni|1 Giovanni]] 4:8).
{{citazione|in Dio la volontà vuole con un unico atto lui stesso e le cose: ma il rapporto di essa con lui è necessario e naturale; mentre il suo rapporto con le cose è di semplice convenienza, non già necessario e naturale.|SCG I, 82}}
{{citazione| è proprio dell'amore che Chiama Voglia il bene dell'amato. Ma Dio vuole sia il bene proprio che quello degli altri esseri. [...] Quindi, Dio ama sia se stesso che gli altri esseri. |SCG I, 91}}
=== Santità ===
La santità di Dio è quella perfezione divina per la quale egli si differenzia assolutamente da tutte le sue creature ed è esaltato su di loro in maestà infinita (
''Chi è pari a te fra gli dèi, o Signore? Chi è pari a te, splendido nella tua santità, tremendo anche a chi ti loda, operatore di prodigi?'' (
=== Giustizia ===
{{vedi anche|Legge di Dio}}
La giustizia di Dio è quella perfezione mediante la quale egli preserva sé stesso come il Dio tre volte santo nei confronti di ogni violazione della sua santità. È in virtù della sua giustizia che Dio conserva un governo morale nel mondo ed impone una giusta legge sull'essere umano, premiando l'ubbidienza e castigando la disubbidienza.
La giustizia di Dio che si manifesta nel ricompensare si chiama la sua ''giustizia rimunerativa''; e quella che si rivela nel comminare castighi si chiama la sua ''Giustizia retributiva''. La prima è espressione del suo amore, la seconda della sua [[Ira di Dio|ira]].
''Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, bontà e verità emanano dal tuo volto. (...) Il Signore è giusto in tutte le sue vie e benevolo in tutte le sue opere'' (
=== Veracità ===
La veracità di Dio - si sostiene nelle Sacre Scritture - è quella sua perfezione in virtù della quale egli è veridico nel suo essere interiore, nella sua rivelazione e nei suoi rapporti con il suo popolo. Egli è il vero Dio in contrapposizione agli idoli, conosce le cose come veramente sono, ed è fedele nell'adempimento di tutte le sue promesse ({{passo biblico|Numeri
''Dio non è un uomo, da poter mentire, né un figlio d'uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola?'' (Numeri 23:19); ''se lo rinnegheremo anch'egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare sé stesso'' (
=== Sovranità ===
{{vedi anche|Sovranità di Dio}}
La sovranità di Dio può essere considerata da due punti di vista: la sua volontà sovrana e il suo sovrano potere. La volontà di Dio è rappresentata nella [[Bibbia]] come la causa ultima di ogni cosa (
Sulla base di
La volontà di Dio al riguardo delle sue creature è assolutamente libera (
Anche le opere peccaminose dell'essere umano sono sotto il controllo della sua volontà sovrana (
Il potere di eseguire la sua volontà è chiamata la sua "onnipotenza". Che Dio sia onnipotente non significa che possa fare tutto. Secondo la Bibbia ci sono certe cose che Dio non può fare. Egli non può mentire, peccare, rinnegare sé stesso ({{passo biblico|Numeri |23:19}};
''In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà'' (
== Voci correlate ==
Riga 123 ⟶ 156:
== Collegamenti esterni ==
*
*
* {{Cita testo|lingua=en
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Bibbia|
[[Categoria:Bibbia]]
[[Categoria:Teologia cristiana]]
[[Categoria:Teologia riformata]]
|