Nomadelfia: differenze tra le versioni
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{{F|cattolicesimo|luglio 2020}}{{P|Mancanza di una sezione critiche nonostante l'argomento ne sia stato spesso soggetto|cattolicesimo|luglio 2020}}{{Divisione amministrativa
|Nome=Nomadelfia
|Nome ufficiale=
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|Superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=
|Note abitanti={{cita web|titolo=La Frazione di Nomadelfia|sito=italia.indettaglio.it|url=http://italia.indettaglio.it/ita/toscana/grosseto_grosseto_nomadelfia.html|accesso=2017-03-28}}
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}}
[[File:Cartello all'ingresso del villaggio.jpg|thumb|Cartello all'ingresso del villaggio]]
'''Nomadelfia''' è una frazione del comune di [[Grosseto]] e una comunità di [[cattolici]] praticanti, che cercano di vivere adottando uno stile di vita ispirato a quanto riportato negli [[Atti degli Apostoli]], e per certi versi simile all'esperienza dei [[kibbutz]] o dei [[falansteri]]. Secondo il [[diritto canonico]] della [[Chiesa cattolica]], è una [[parrocchia]] formata da famiglie e [[laici]] non sposati, fondata da [[Zeno Saltini|don Zeno Saltini]],<ref name="La Stampa">{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/cronaca/2018/05/10/news/vita-da-cristiani-a-nomadelfia-niente-denaro-e-figli-in-affido-1.34015833/|titolo=Vita da cristiani a Nomadelfia: niente denaro e figli in affido|autore=Domenico Agasso jr|sito=[[La Stampa]]|data=10 maggio 2018|accesso=28 novembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220819151326/https://www.lastampa.it/cronaca/2018/05/10/news/vita-da-cristiani-a-nomadelfia-niente-denaro-e-figli-in-affido-1.34015833/|dataarchivio=19 agosto 2022|urlmorto=no}}</ref> mentre per la [[Repubblica Italiana]] è una [[associazione (diritto)|associazione]] privata di cittadini. Oggi la comunità sorge all'interno del comune di [[Grosseto]].▼
''Nomadelfi'' non sono tutti i membri della comunità ma solo coloro che, compiuti i 21 anni, decidono liberamente di aderire al modello di vita, definito "proposta", che punta a un ritorno alla "Chiesa delle origini".<ref
▲'''Nomadelfia''' è una frazione del comune di [[Grosseto]] e una comunità di [[cattolici]] praticanti, che cercano di vivere adottando uno stile di vita ispirato a quanto riportato negli [[Atti degli Apostoli]], e per certi versi simile all'esperienza dei [[kibbutz]] o dei [[falansteri]]. Secondo il [[diritto canonico]] della [[Chiesa cattolica]], è una [[parrocchia]] formata da famiglie e [[laici]] non sposati, fondata da [[Zeno Saltini|don Zeno Saltini]], mentre per la [[Repubblica Italiana]] è una [[associazione (diritto)|associazione]] privata di cittadini. Oggi la comunità sorge all'interno del comune di [[Grosseto]].
▲''Nomadelfi'' non sono tutti i membri della comunità ma solo coloro che, compiuti i 21 anni, decidono liberamente di aderire al modello di vita, definito "proposta", che punta a un ritorno alla "Chiesa delle origini". In Nomadelfia non si utilizza [[denaro]] e i nomadelfi che ottengono guadagni fuori dalla comunità li versano a questa che provvede poi a dare a ognuno i beni di cui necessita. Il [[disabile]] o l'anziano non vengono assistiti solo dalla famiglia, ma dalla comunità stessa. L'educazione obbligatoria ai bambini viene data da membri della comunità durante l'anno, mentre gli esami annuali sono sostenuti da questi come ''privatisti''.
==Storia==
===I primi nuclei===
[[File:San Giacomo Roncole di Mirandola - Chiesa Parrocchiale.jpg|miniatura|sinistra|[[San Giacomo Roncole]] ([[Mirandola]])]]
[[File:Casinone di San Giacomo Roncole.jpg|miniatura|destra|Il "casinone" di San Giacomo Roncole, prima sede dell'Opera Piccoli Apostoli]]
Nomadelfia nasce negli [[Anni 1930|anni trenta]] per volontà di [[Zeno Saltini|don Zeno Saltini]], figlio di agricoltori benestanti di [[Carpi]] che vive l'infanzia e la giovinezza tra fermenti cattolici e socialisti, in cui convivono realtà e utopia.
Ordinato sacerdote nel [[1931]], raccoglie i primi [[bambini di strada|bambini senza famiglia o comunque abbandonati]] a [[San Giacomo Roncole]] (frazione del comune di [[Mirandola]], in [[provincia di Modena]]), parrocchia formata per il 50 per cento da braccianti che hanno un lavoro solo otto mesi l'anno:
Soltanto molto lentamente gli adulti si interessano al suo problema: a questo punto nascono le
[[File:Don Zeno Sfida al governo (1).gif|thumb|right|I Piccoli apostoli abbattono i reticolati del campo di Fossoli]]
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Il ministro dell’interno [[Mario Scelba]] sollecita a Nomadelfia una relazione economica-amministrativa. Da questo punto di vista, infatti, la comunità viaggia in acque poco tranquille anche se afferma di avere un patrimonio immobiliare di 613 milioni a fronte di passività per 370 milioni. Don Zeno chiede sovvenzioni, lanciando una campagna per raccogliere addirittura un miliardo. Tra i suoi sostenitori è la contessa [[Giovanna Albertoni Pirelli]], che gli dona un'enorme estensione di terreno presso [[Grosseto]].
Pensando di evitare interventi sia dello Stato sia della Chiesa, Nomadelfia si trasforma: i suoi membri rinunciano al nome di
Si diffondono malignità sulla moralità delle ''famiglie'' di Nomadelfia, il che suscita la diffidente reazione di molti cattolici; le accuse successive spaziano dall'
Il 5 febbraio [[1952]] don Zeno riceve dal [[Sant'Uffizio]] una ''Intimatio'' con la quale gli si ordina di ritirarsi da Nomadelfia e di mettersi a disposizione della sua diocesi o di altra che egli preferisca.<ref name="Gazzetta di Modena">{{Cita web|url=https://www.gazzettadimodena.it/tempo-libero/2018/07/26/news/modena-1952-guerra-a-don-zeno-cosi-nomadelfia-dice-addio-a-fossoli-1.17095459|titolo=Modena 1952. Guerra a don Zeno Così Nomadelfia dice addio a Fossoli|autore=Rolando Bussi|sito=[[Gazzetta di Modena]]|data= 26 luglio 2018|accesso=29 novembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231129212135/https://www.gazzettadimodena.it/tempo-libero/2018/07/26/news/modena-1952-guerra-a-don-zeno-cosi-nomadelfia-dice-addio-a-fossoli-1.17095459|dataarchivio= 29 novembre 2023 |urlmorto=no}}</ref>
Il decreto che decapita Nomadelfia è firmato dal cardinale [[Giuseppe Pizzardo]], ma più di un motivo lascia ritenere che l'allontanamento drastico del fondatore e leader di Nomadelfia sia dovuto a ragioni politiche, vista l'aperta ostilità dei partiti di centro e di destra, in particolare della [[Democrazia Cristiana]]. Don Zeno obbedisce, sebbene a malincuore.
Nel giugno del [[1952]] la comunità viene sciolta con la forza su ordine del Ministro [[Mario Scelba]],<ref name="Gazzetta di Modena" /> i beni vengono ceduti alla commissione prefettizia di liquidazione coatta, le famiglie vengono allontanate, pochi rimangono, la maggior parte dei bimbi viene
Nel novembre del 1952 don Zeno è processato per una denuncia dei creditori, ma viene assolto.<ref>Denis Mack Smith, L'Italia del XX secolo (1951-1960) pag. 26.</ref>
Si chiude in questo modo l'esperienza di [[Fossoli]].
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===La rinascita vicino a Grosseto===
[[File:Ceppo col nome del villaggio in più lingue.jpg|thumb|Ceppo col nome del villaggio in più lingue]]
Per aiutare i propri figli dispersi don Zeno chiede quindi a [[Pio XII]] di essere dimesso dallo stato clericale. Il papa nel [[1953]] glielo concede, dicendogli che una volta sistemato il problema avrebbe potuto richiedere il ritorno al sacerdozio.
L'esperienza di Nomadelfia riparte quindi nel comune di [[Grosseto]] tra le frazioni di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] e [[Batignano]], dove dopo dieci anni di durissimo lavoro i Nomadelfi trasformano una zona arida e pietrosa in una piccola tendopoli. Tende che in seguito saranno sostituite da prefabbricati.
Nel [[1962]] [[papa Giovanni XXIII]] istituisce la nuova [[parrocchia]] di Nomadelfia, nominandone parroco don Zeno.<ref name="La Stampa" />
Nel [[1965]] nascono le serate di Nomadelfia, spettacoli itineranti gratuiti in [[Italia]] e all'estero per far conoscere la realtà di questo paese. Tra i primi vescovi a richiedere una serata, segno di una rinnovata attenzione della gerarchia ecclesiastica all'esperienza di Nomadelfia, vi fu il vescovo di Sansepolcro, [[Abele Conigli]]. Nel [[1980]] lo spettacolo viene proposto a [[papa Giovanni Paolo II]] a [[Castel Gandolfo]]. Don Zeno morirà l'anno successivo. Il 21 maggio [[1989]] è il papa stesso a visitare la comunità in occasione di un viaggio pastorale a Grosseto.
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La comunità di Nomadelfia è stata ricevuta da [[papa Francesco]] il 17 dicembre [[2016]], giorno del suo compleanno. Il 10 maggio [[2018]] la comunità riceve a propria volta il pontefice.<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-francesco-preghiera|titolo=Nomadelfia. Il Papa: "La vostra è una grande famiglia col sapore schietto del Vangelo"|data=10 maggio 2018|accesso=11 maggio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2018/05/10/vaticaninsider/il-papa-a-nomadelfia-in-un-mondo-ostile-c-la-vostra-gioia-7QCkO8ZKv7HeN8QgjqUotK/pagina.html|titolo=Il Papa a Nomadelfia: "In un mondo ostile c'è la vostra gioia"|data=10 maggio 2018|accesso=11 maggio 2018}}</ref>
== La comunità cattolica ==
{{Organizzazione
'''Nomadelfia''' (neologismo modellato dai due termini [[lingua greca|greci]] ''nomos'' e ''adelphia'', e significa ''dove la fraternità è legge'') si definisce come "una proposta", un modello di vita alternativo rispetto a quello proposto abitualmente dalle società occidentali.▼
|Nome = Nomadelfia
I suoi componenti, tutti cattolici praticanti (ad oggi circa 350), adottano uno stile di vita ispirato a quanto riportato negli [[Atti degli Apostoli]], e per certi versi simile all'esperienza dei [[kibbutz]] o dei [[falansteri]].▼
|Nome ufficiale =
|Nome ufficiale2 = <!-- fino a 10 -->
|Logo =
|Immagine = no
|Dimensione immagine =
|Didascalia = <!-- Solo come qualificatore -->
|Abbreviazione =
|Tipo = Associazione / Parrocchia
|Affiliazione =
|Fondazione =
|Fondatore = Don [[Zeno Saltini]]
|Scioglimento =
|Scopo = Proporre un modello di vita alternativo
|Naz sede = ITA
|Sede = Nomadelfia
|Link sede =
|Indirizzo =
|Altre sedi =
|Area =
|Carica =
|Naz presidente =
|Presidente =
|Direttore =
|Lingua =
|Lingua2 = <!-- fino a 7 -->
|Membri = 315
|Anno membri =
|Bilancio =
|Anno bilancio =
|Patrimonio =
|Anno patrimonio =
|Impiegati =
|Anno impiegati =
|Volontari =
|Anno volontari =
|Motto =
|Sito =
}}
▲
▲I suoi componenti, tutti cattolici praticanti (ad oggi circa 350), adottano uno stile di vita ispirato a quanto riportato negli [[Atti degli Apostoli]], e per certi versi simile all'esperienza dei [[kibbutz]] o dei [[falansteri]]. In particolare presenta le seguenti caratteristiche:
* Non esiste [[proprietà privata]].<ref name="La Stampa" /><ref name="La Nazione" />
* Le famiglie sono disponibili ad accogliere ragazzi in [[affido familiare|affido]].
* Si lavora solo all'interno della comunità, e nessuno è retribuito; i lavori più “sgradevoli” vengono svolti a turno da tutti i componenti.
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Il principio [[ontologia|ontologico]] su cui si fonda questa fraternità è che tutti gli esseri umani sono figli di [[Dio]] e dunque fratelli e sorelle tra loro: Nomadelfia, nelle sue intenzioni, esiste per dare all'umanità un segno concreto e praticabile che vivere insieme in pace come fratelli e sorelle è possibile.
Nel [[2008]] la [[RAI]] ha dedicato una [[fiction]] alla figura di
Tra coloro che, accolti a Nomadelfia, hanno deciso, raggiunta l'età del consenso, di uscirne, spiccano il [[Brigate Rosse|brigatista rosso]] [[Paolo Maurizio Ferrari]]<ref>
== Società ==
=== Lingue e dialetti ===
Nomadelfia costituisce una curiosa [[isola linguistica]] [[lingue gallo-italiche|gallo-italica]] in [[Maremma]]. Sebbene la lingua usata sia l'italiano, essa presenta cadenza, accento e influssi [[lingua emiliana|emiliani]], in quanto la comunità (e lo stesso don Zeno Saltini) era originaria della [[provincia di Modena]]. Tale caratteristica, essendo una comunità chiusa, è stata trasmessa anche alle generazioni successive.<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.modena.it/comunicato-stampa/nomadelfia-300-abitanti-che-vivono-in-fraternita-la-comunita-fondata-da-don-zeno-saltini-nel-1931/|titolo=Nomadelfia, 300 abitanti che vivono in fraternità. La comunità fondata da Don Zeno Saltini nel 1931|sito=Provincia di Modena|data=13 settembre 2022|accesso=11 febbraio 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240810135253/https://www.provincia.modena.it/comunicato-stampa/nomadelfia-300-abitanti-che-vivono-in-fraternita-la-comunita-fondata-da-don-zeno-saltini-nel-1931/|dataarchivio=10 agosto 2024|urlmorto=no}}</ref>
== Cultura ==
▲Tra coloro che, accolti a Nomadelfia, hanno deciso, raggiunta l'età del consenso, di uscirne, spiccano il [[Brigate Rosse|brigatista rosso]] [[Paolo Maurizio Ferrari]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/05/07/torna-libero-maurizio-il-rosso-primo-br.067torna.html Fonte:Repubblica]</ref> e [[Beppe Lopetrone]], [[fotografo]] di moda internazionale. Lopetrone tuttavia tornò a Nomadelfia negli ultimi mesi della sua vita, e lasciò parte dei propri beni alla comunità.<ref>[http://quotidianiespresso.extra.kataweb.it/finegil/gazzettadimodena/a.chk?Action=updateLight&selSezione=LISTANZprovi__15_Febbraio_2008.htmlProv incia&giornale=gazzettadimodena Gazzetta di Modena pag. 21]</ref> Beppe Lopetrone realizzò con i Nomadelfi un libro fotografico intitolato ''Don Zeno 100 ANNI''.
=== Filmografia ===
==
All'interno di Nomadelfia, i beni sono in comune. Viene praticata l'agricoltura.
▲*[[2008]] - [[Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia]] - [[Rai Uno]] - [[Miniserie TV]]
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
{{Div col}}
<div class="references-small" style="font-size:85%;">
*Beatrice Matano, ''Vita di Nomadelfia'', Roma, Armando editore, 1971.
*Mario Pancera, ''I nuovi preti'', Milano, Sperling & Kupfer editori, 1977.
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*[[Beppe Lopetrone]] e i ragazzi di Nomadelfia (a cura di), ''Don Zeno 100 Anni'', edizioni Nomadelfia 2000
* [[s:Don Zeno Il sovversivo di Dio|Antonio Saltini, ''Don Zeno, il sovversivo di Dio'']], Modena, Il Fiorino, 2003. ISBN 978-88-7549-015-7
*Irene Bignardi, "Le piccole utopie", Feltrinelli, 2003. ISBN 88-07-17083-3
*''Nomadelfia, un popolo nuovo'', Nomadelfia edizioni 2005.
*Fausto Marinetti, ''Don Zeno, obbedientissimo ribelle'', Edizioni La Meridiana, 2006. ISBN 88-89197-78-1
*Valeria Cammertoni, ''Perché Nomadelfia'', Formigine, 2007.
*Valeria Cammertoni, ''I preti e le mamme di Nomadelfia'', Edizioni Artestampa, 2013.
</div>
{{Div col end}}
==Voci correlate==
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* [[Bambini di strada]]
* [[Comunità]]
* [[Grosseto]]
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=https://www.raiplay.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-05443326-6c67-44ef-bb5e-56dba4b33f8e.html#p=0|titolo=Don Zeno Saltini|opera=[[La storia siamo noi]]|editore=[[Rai]]}}
* {{cita web | 1 = http://www.unpattotranoi.it/nomadelfia.htm | 2 = Nomadelfia
{{Portale|cattolicesimo|Grosseto}}
[[Categoria:Nomadelfia| ]]
[[Categoria:Insigniti con il Grifone d'oro]]
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