Neophron percnopterus: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
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|didascalia=Adulto di ''N. p. ginginianus''
|statocons=EN
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|statocons_ref=<ref name=IUCN>{{IUCN|summ=22695180|autore=BirdLife International
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
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|suddivisione_testo=[[File:NeophronMap.svg|230px]]<br /><div align="center"><small>Distribuzione delle tre sottospecie</small></
}}
Il '''capovaccaio''' ('''''Neophron percnopterus'''''
== Tassonomia e sistematica ==
Il genere ''Neophron'' comprende
| formato = PDF}}</ref>
[[File:Egyptian Vulture N.p.Ginginianus Keoladeo Ghana National Park Bharatpur Rajasthan India 18.02.2013.jpg|thumb|left|''N. p. ginginianus'' in volo, [[India]].]]
La sottospecie nominale, ''N. p. percnopterus'', occupa l'areale maggiore, che comprende Europa meridionale, Africa settentrionale, Medio Oriente, Asia centrale e India nord-occidentale. Le
and J. C. Anderton | anno = 2005 | titolo = Birds of South Asia: The Ripley Guide. Volume 2 | p = 89 | editore = Smithsonian Institution and Lynx Edicions}}</ref>. La sottospecie prende il nome dalla città di [[Gingee]], nell'India meridionale, dove l'esploratore francese [[Pierre Sonnerat]] la descrisse per la prima volta come ''Le Vautour de Gingi'', e ricevette il suo nome latino da [[John Latham (ornitologo)|John Latham]] nel suo ''Index Ornithologicus'' (1790)<ref name=Jardine>{{cita libro | url = http://archive.org/stream/illustrationsofo01jard#page/n226/mode/1up/ | autore = William Jardine and Prideaux John Selby | titolo = Illustrations of ornithology. Volume 1 | editore = W. H. Lizars | città = Edinburgh | anno = 1826}}</ref><ref name=Latham>{{cita libro | url = http://archive.org/stream/supplementtogene00lath#page/6/mode/2up/ | p = 7 | titolo = Supplement to the General Synopsis of birds | cognome = Latham | nome = John | anno = 1787 | città = London | editore = Leigh & Sotheby}}</ref>. Una piccola popolazione presente solamente nelle [[isole Canarie]] orientali si è rivelata geneticamente distinta ed è stata identificata come una nuova sottospecie, ''N. p. majorensis'', nel 2002. Nota localmente come ''guirre'', è geneticamente distante da ''N. p. percnopterus'', addirittura molto più di quanto ''N. p. ginginianus'' non lo sia da ''N. p. percnopterus''. Diversamente dalle popolazioni vicine presenti in Africa ed Europa meridionale, non ha abitudini migratorie e ha dimensioni considerevolmente più grandi. ▼
Il subcontinente indiano è dimora della sottospecie ''N. p. ginginianus'', la più piccola delle tre, riconoscibile per il becco giallo chiaro.<ref name="Peters">{{cita libro | url = http://biodiversitylibrary.org/page/16108944 | p = 304 | titolo = Check-list of birds of the world. Volume 1 | edizione = 2 | autore = James L. Peters | anno = 1979 | periodico = Museum of Comparative Zoology | città = Cambridge, Massachusetts |cid= harv | editore = Ernst Mayr and G. W. Cottrell}}</ref><ref name="RasmussenAnderton">{{cita libro | autore = P. C. Rasmussen
Il nome della sottospecie, ''majorensis'', deriva da «Majorata», l'antico nome dell'isola di [[Fuerteventura]]. L'isola venne chiamata così dai conquistatori spagnoli nel XV secolo per i «Majos», la principale tribù di nativi [[guanci]] ivi presente<ref name=Donazar2002b/><ref name=Kretzmann2003>{{cita libro | doi = 10.1023/B:COGE.0000006123.67128.86 | titolo = Genetically distinct island populations of the Egyptian vulture (Neophron percnopterus) | anno = 2003 | autore = Maria B. Kretzmann, N. Capote, B. Gautschi, J. A. Godoy, J. A. Donázar and J. J. Negro | periodico = Conservation Genetics | volume = '''4''' (6) | pp = 697–706}}</ref>. Uno studio del 2010 ha suggerito che la specie si sia stabilita sull'isola circa 2500 anni fa, quando l'isola venne colonizzata per la prima volta dall'uomo<ref name=Agudo>{{cita libro | doi = 10.1186/1471-2148-10-384 | titolo = The role of humans in the diversification of a threatened island raptor | anno = 2010 | autore = Rosa Agudo, Ciro Rico, Carles Vilà, Fernando Hiraldo and José Donázar | periodico = BMC Evolutionary Biology | volume = '''10''' | p = 384 | pmid = 21144015 | pmc = 3009672}}</ref>.▼
▲and J. C. Anderton | anno = 2005 | titolo = Birds of South Asia: The Ripley Guide. Volume 2 | p = 89 | editore = Smithsonian Institution and Lynx Edicions}}</ref>
Una piccola popolazione presente solamente nelle [[isole Canarie]] orientali si è rivelata geneticamente distinta ed è stata identificata come una nuova sottospecie, ''N. p. majorensis'', nel 2002. Nota localmente come ''guirre'', è geneticamente distante da ''N. p. percnopterus'', addirittura molto più di quanto ''N. p. ginginianus'' non lo sia da ''N. p. percnopterus''. Diversamente dalle popolazioni presenti in Africa ed Europa meridionale, non ha abitudini migratorie e ha dimensioni considerevolmente più grandi.
Nel 1902, Nikolai Zarudny e Härms descrissero una sottospecie, ''N. p. rubripersonatus'', presente nel [[Belucistan (regione geografica)|Belucistan]]. Secondo la descrizione, essa avrebbe una pelle di un colore arancio-rossastro più intenso<ref name=Hartert>{{cita libro | cognome = Hartert | nome = Ernst | anno = 1920 | titolo = Die Vögel der paläarktischen Fauna. Volume 2 | pp = 1200–1202 | editore = Friendlander & Sohn | città = Berlin | url = http://www.archive.org/stream/dievgelderpal02hart#page/1200/mode/1up}}</ref> sulla testa e un becco scuro dalla punta gialla. Questa forma è stata considerata una sottospecie valida solo raramente, ma il becco di una colorazione intermedia suggerisce un incrocio tra sottospecie<ref name=RasmussenAnderton/><ref name=Zarudny>{{cita libro | autore = V. Zarudny and M. Härms | anno = 1902 | titolo = Neue Vogelarten | periodico = Ornithologische Monatsberichte | lingua = de | volume = 4 | pagine = 49–55 | url = http://www.archive.org/stream/ornithologisch101902berl#page/52/mode/1up}}</ref>.▼
▲Il nome
Attualmente, quindi, vengono riconosciute 3 [[sottospecie]] di capovaccaio<ref name=IOC>{{IOC | titolo = Family Accipitridae | url = http://www.worldbirdnames.org/bow/raptors/ | accesso = 12 giugno 2014}}</ref>:▼
▲Nel 1902
* ''N. p. ginginianus'' <span style="font-variant: small-caps">(Latham, 1790)</span> (dal [[Nepal]] all'[[India]] meridionale);▼
* ''N. p. majorensis'' <span style="font-variant: small-caps">Donázar ''et al.'', 2002</span> ([[isole Canarie]]);▼
* ''N. p. percnopterus'' <span style="font-variant: small-caps">(Linnaeus, 1758)</span> ([[Europa meridionale]], [[Medio Oriente]] e [[Africa]]).▼
▲Attualmente, quindi, vengono riconosciute 3 [[sottospecie]] di capovaccaio:<ref name=IOC>{{IOC | titolo = Family Accipitridae | url = http://www.worldbirdnames.org/bow/raptors/ | accesso = 12 giugno 2014}}</ref>
Il nome generico deriva dalla [[mitologia greca]]. Timandra era madre di Neofrone. Egipio era un amico di Neofrone e aveva circa la stessa età. Venuto a sapere dell'intesa amorosa tra la madre ed Egipio, Neofrone, meditando vendetta, fece a sua volta delle ''avances'' alla madre di Egipio, Bulide. Neofrone riuscì nell'intento e convinse Bulide a entrare nella camera buia dove presto si sarebbero incontrati sua madre ed Egipio. Neofrone distrasse sua madre ed Egipio, entrato nella camera, giacque con la propria madre Bulide. Quando Bulide scoprì l'inganno, cavò gli occhi al figlio Egipio e si uccise. Egipio si rivolse agli dei per avere vendetta e [[Zeus]], come risposta, trasformò Egipio e Neofrone in avvoltoi<ref name=Grimal>{{cita libro | cognome = Grimal | nome = Pierre | anno = 1996 | titolo = The dictionary of classical mythology | editore = Wiley-Blackwell | pagina = 18 | isbn = 0-631-20102-5}}</ref>. ''Percnopterus'' deriva dal greco e significa «ali nere», da περκνóς (''perknos'', «nero-blu») e πτερόν (''pteron'', «ala»)<ref name=Koenig>{{cita libro | doi = 10.1007/BF02098853 | titolo = Die Geier Aegyptens | anno = 1907 | cognome = Koenig | nome = Alexander | editore = Journal für Ornithologie | volume = 55 | pagine = 59–134}}</ref><ref name=Thompson>{{cita libro | cognome = Thompson | nome = D'Arcy Wentworth | anno = 1895 | titolo = A glossary of Greek birds | editore = Clarendon Press | città = Oxford | url = http://www.archive.org/stream/glossaryofgreekb00thomuoft#page/47/mode/1up}}</ref>.▼
▲* ''N. p. ginginianus''
▲* ''N. p. majorensis''
▲* ''N. p. percnopterus''
▲Il nome generico deriva dalla [[mitologia greca]]. Timandra era madre di Neofrone. Egipio era un amico di Neofrone e aveva circa la stessa età. Venuto a sapere dell'intesa amorosa tra la madre ed Egipio, Neofrone, meditando vendetta, fece a sua volta delle ''avances'' alla madre di Egipio, Bulide.
== Descrizione ==
[[File:Neophron percnopterus - 01.jpg|thumb|Il piumaggio bianco di un ''N. percnopterus'' adulto in cattività.]]
Il [[piumaggio]] dell'adulto è bianco,
Il becco è sottile e lungo, e la punta della mascella superiore è uncinata. Le narici sono due fessure orizzontali allungate. Le piume del collo sono lunghe e formano un [[Pennacchio (decorazione)|pennacchio]]. Le ali sono appuntite, con la terza primaria più lunga; la coda ha forma di cuneo. Le zampe sono rosa negli adulti e grigie nei giovani<ref name=Ferguson>{{cita libro | titolo = Raptors of the World | autore = James Ferguson-Lees and David A. Christie | anno = 2001 | isbn = 978-0-691-12684-5 | editore = Christopher Helm | pagine = 417–420}}</ref>. Gli artigli sono lunghi e diritti, e il terzo e quarto dito sono leggermente palmati alla base.
Il becco è nero nella sottospecie nominale,
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|colspan=2 align=center width=50%|'''''N. p. percnopterus'''''<ref name=Ferguson/><ref name=Ali/>
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I capovaccai adulti misurano 47–65 cm dalla punta del becco all'estremità delle penne della coda. Nel più piccolo ''N. p. ginginianus'' i maschi misurano circa 47–52 cm
== Distribuzione e habitat ==
[[File:Neophron percnopterus - Egyptian vulture.jpg|left|thumb|''N. p. percnopterus'' in volo ([[Israele]]).]]
Il capovaccaio è presente in gran parte del [[Vecchio Mondo]], e il suo areale di nidificazione comprende [[Europa]] meridionale, [[Africa]] settentrionale e [[Asia occidentale]] e [[Asia meridionale|meridionale]]. Raramente alcuni esemplari vaganti si spingono fino allo [[Sri Lanka]]<ref name=Ali/>. Vive prevalentemente nelle pianure aride e sulle colline poco elevate. Sull'Himalaya
Le popolazioni europee migrano in Africa in inverno. Esemplari vaganti possono spingersi verso sud fino al Sudafrica, ma fino al 1923 questa specie era solita nidificare nella regione del [[Transkei]]<ref name="Mundy">{{cita libro | doi = 10.1016/0006-3207(78)90047-2 | cognome = Mundy | nome = P. J. | titolo = The Egyptian vulture (''Neophron percnopterus'') in Southern Africa | periodico = Biological Conservation | volume = '''14''' (4) | pagine = 307–315 | anno = 1978}}</ref>. Nidifica soprattutto su falesie rocciose, ma talvolta costruisce il nido anche su davanzali di alti edifici e su grossi alberi<ref name="Ali" />.
La maggior parte dei capovaccai della zona temperata migrano a sud, verso l'Africa, in inverno. Come molti altri grandi migratori che volano a quote elevate, evitano di effettuare spostamenti troppo lunghi al di sopra della superficie del mare<ref name=Yosef>{{cita libro | autore = Reuven Yosef and Dan Alon | anno = 1997 | titolo = Do immature Palearctic Egyptian Vultures ''Neophron percnopterus'' remain in Africa during the northern summer? | periodico = Vogelwelt | volume = 118 | pagine = 285–289 | url = http://www.birdsofeilat.com/pdfiles/1997%20Egyptian%20Vulture%20migration.pdf | formato = PDF}}</ref><ref name=Spaar>{{cita libro | cognome = Spaar | nome = Reto| titolo = Flight strategies of migrating raptors; a comparative study of interspecifìc variation in flight characteristics | url = http://infonet.vogelwarte.ch/upload/98563478.pdf | doi = 10.1111/j.1474-919X.1997.tb04669.x | periodico = Ibis | volume = '''139''' (3) | pagine = 523–535 |anno= 1997}}</ref>. Gli esemplari italiani effettuano il passaggio dalla Sicilia alla Tunisia compiendo brevi spostamenti attraverso le isole di [[Marettimo]] e [[Pantelleria]]<ref name=Agostini>{{cita libro | doi = 10.2478/v10050-008-0062-6 | autore = Nicolantonio Agostini, Guido Premuda, Ugo Mellone, Michele Panuccio, Daniela Logozzo, Enrico Bassi e Leonardo Cocchi | anno = 2004 | titolo = Crossing the sea en route to Africa: Autumn migration of some ''Accipitriformes'' over two Central Mediterranean islands | periodico = Ring | volume = '''26''' (2) | pagine = 71–78 | url = http://www.raptormigration.org/Agostini%20et%20al%202004%20-%20Ring.pdf | formato = PDF}}</ref>. Quelli che migrano attraverso la [[penisola iberica]] raggiungono l'Africa sorvolando lo [[stretto di Gibilterra]], mentre altri ancora sorvolano il [[Levante (geografia)|Levante]]<ref name=Ferguson/><ref name=Garcia2010>{{cita libro | doi = 10.1080/00063650903505762 | titolo = First description of migration and wintering of adult Egyptian Vultures Neophron percnopterus tracked by GPS satellite telemetry | anno = 2010 | autore = Clara García-Ripollés, Pascual López-López and Vicente Urios | periodico = Bird Study | volume = '''57''' (2) | pagine = 261–265 | url = http://rapaces.lpo.fr/sites/default/files/vautour-percnoptere/490/garcia-ripollesbird-study-2010.pdf | formato = PDF}}</ref><ref name=Meyburg>{{cita libro | doi = 10.1007/s10336-004-0037-6 | titolo = Migrations and sojourn in Africa of Egyptian vultures (Neophron percnopterus) tracked by satellite | anno = 2004 | autore = Bernd-U. Meyburg, Max Gallardo, Christiane Meyburg and Elena Dimitrova | periodico = Journal of Ornithology | volume = '''145''' (4) | pagine = 273–280 | url = http://www.avibirds.com/pdf/A/Aasgier3.pdf}}</ref>.▼
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Talvolta, durante le migrazioni, questi uccelli possono coprire 500 km in un solo giorno fino a raggiungere i confini meridionali del [[Sahara]], distanti 3500–5500 km dalla loro dimora estiva. Gli esemplari giovani che non hanno ancora raggiunto l'età riproduttiva possono svernare nelle praterie e nelle regioni semidesertiche del [[Sahel]]<ref name=Meyburg/>.▼
▲Talvolta
== Biologia ==
[[File:Egyptian vulture in flight.jpg|left|thumb|''N. p. ginginianus'' in volo.]]
[[File:Neophron percnopterus MHNT.ZOO.2010.11.79.1.jpg|thumb|''Neophron percnopterus'']]
Il capovaccaio viene avvistato generalmente da solo o in coppia
I capovaccai sono prevalentemente silenziosi, ma possono emettere acuti miagolii o sibili quando sono nel nido, e rumori gracchianti mentre si contendono una [[carogna]]. Gli esemplari giovani sono stati uditi
La riproduzione ha luogo in primavera<ref name=Ali/>. Agli inizi della stagione riproduttiva
La covata tipica è composta generalmente da due uova che vengono covate a turno da entrambi i genitori. Le uova sono color rosso mattone con l'estremità maggiore fittamente punteggiata da macchioline rosse, marroni e nere<ref name="Baker" />. [[File:Jielbeaumadier vautour percnoptere bebe 2 mjp paris 2014.jpeg|thumb|N. percnopterus di 18 giorni.]]
I genitori iniziano l'incubazione poco dopo la deposizione del primo uovo, e la schiusa delle uova è asincrona. Il primo
Gli esemplari europei di un anno di età migrano in Africa e rimangono là per almeno un anno. Un individuo nato in Francia rimase in Africa per tre anni prima di migrare verso nord in primavera<ref name="Garcia2010" /><ref name="Meyburg" />. Tornati nelle aree di nidificazione, i giovani si spostano in lungo e in largo alla ricerca di buoni territori di foraggiamento e di un partner. Il piumaggio degli adulti viene indossato a partire dal quarto o quinto anno.
I capovaccai possono vivere fino a 37 anni in cattività e almeno 21 anni in natura. La probabilità di sopravvivenza in natura varia con l'età, aumentando fino all'età di 2 anni per poi scendere passati i 5. Gli uccelli più anziani hanno una probabilità di sopravvivenza annuale che varia dallo 0,75 per i non riproduttori allo 0,83 per i riproduttori<ref name="Grande2009">{{cita libro | doi = 10.1111/j.1600-0706.2009.17218.x | titolo = Survival in a long-lived territorial migrant: effects of life-history traits and ecological conditions in wintering and breeding areas | anno = 2009 | autore = Juan M. Grande, David Serrano, Giacomo Tavecchia, Martina Carrete, Olga Ceballos, Ricardo Díaz-Delgado, José L. Tella and José A. Donázar | periodico = Oikos | volume = '''118''' (4) | pagine = 580–590 | url = http://www.imedea.uib.es/bc/gep/docs/pdfsgrupo/articulos/2009/2009grande%20y%20tavecchia.pdf | formato = PDF}}</ref>.
Gli adulti in salute non hanno molti predatori, ma le attività umane possono costituire gravi minacce. Collisioni con linee elettriche, caccia, avvelenamenti intenzionali, accumulo di piombo in seguito all'ingestione dei pallini da caccia presenti nelle carcasse
I giovani
Gli esemplari appartenenti alla sottospecie nominale, in particolare quelli presenti in Africa, sono noti per l'utilizzo di pietre come utensili. Quando un capovaccaio individua un uovo di grandi dimensioni, come quello di uno struzzo o di un'otarda, si avvicina ad esso con un grosso ciottolo nel becco e lancia il sasso facendo oscillare il collo sopra l'uovo. L'operazione viene ripetuta
Per tale scopo prediligono ciottoli arrotondati
== Conservazione ==
[[File:NeophronGould.jpg|thumb|upright|Immaturo (dietro) e adulto (da ''Birds of Europe'' di [[John Gould]]).]]
Le popolazioni di capovaccaio sono diminuite nella maggior parte del suo areale. In Europa e in gran parte del [[Medio Oriente]]
La causa esatta del declino non è nota, ma si ritiene che sia da ricondurre all'utilizzo del [[Diclofenac]], il [[FANS]] che ha causato un vero e proprio sterminio tra gli avvoltoi del genere ''Gyps''<ref name=Cuthbert2006/>. In Italia
La popolazione di capovaccaio delle isole Canarie è rimasta isolata da quelle di Europa e Africa per un periodo significativo
== Il capovaccaio e l'uomo ==
[[File:EgyptianVultureThurston.jpg|thumb|left|La «coppia sacra» a Thirukalukundram nel 1906.]]
[[File:Egyptian-A.PNG|thumb|Capovaccaio nei [[Geroglifici egizi|geroglifici]].]]
Nei [[Geroglifici egizi|geroglifici]] dell'[[antico Egitto]]
Un tempio dell'India meridionale a Thirukalukundram, nei pressi di [[Chengalpattu]], era celebre per una coppia di uccelli che visitavano ripetutamente il luogo da
Le abitudini [[Coprofagia|coprofaghe]] del capovaccaio gli
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== Note ==
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul|etichetta=capovaccaio}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://blx1.bto.org/birdfacts/results/bob2470.htm|BTO BirdFacts – Egyptian Vulture}}
* Egyptian Vulture – [http://sabap2.adu.org.za/docs/sabap1/120.pdf Species text in The Atlas of Southern African Birds].
* {{cita web|url=http://www.globalraptors.org/grin/SpeciesResults.asp?specID=8353|titolo=Global Raptor Information Network|accesso=4 dicembre 2014|dataarchivio=20 aprile 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220420185207/http://www.globalraptors.org/grin/SpeciesResults.asp?specID=8353|urlmorto=sì}}
* {{cita web | 1 = http://aulaenred.ibercaja.es/wp-content/uploads/108_Neophron_percnopterus.pdf | 2 = Ageing and sexing (PDF; 5.6 MB) by Javier Blasco-Zumeta & Gerd-Michael Heinze | accesso = 13 maggio 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160305010602/http://aulaenred.ibercaja.es/wp-content/uploads/108_Neophron_percnopterus.pdf}}▼
* {{Cita web|url=http://www.iucn.it/documenti/flora.fauna.italia/3-uccelli-2/files/Falconiformes/capovaccaio/capovaccaio_ita.htm|titolo=Il capovaccaio in Italia }}
▲* {{cita web|http://aulaenred.ibercaja.es/wp-content/uploads/108_Neophron_percnopterus.pdf|Ageing and sexing (PDF; 5.6 MB) by Javier Blasco-Zumeta & Gerd-Michael Heinze}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|uccelli}}
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