Equus quagga: differenze tra le versioni
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La '''zebra di pianura''' ('''''Equus quagga'''''
== Tassonomia ==
La zebra di pianura e
=== Sottospecie ===
[[File:Quagga in enclosure.jpg|thumb|left|Un quagga (''E. q. quagga'').]]
[[File:Common zebra 1.jpg|thumb|left|Zebra di Burchell (''E. q. burchellii'') nel [[Parco nazionale Etosha|Parco Nazionale di Etosha]] (Namibia).]]
Nel 2004
* ''[[Equus quagga quagga|E. q. quagga]]''
* ''[[Equus quagga burchellii|E. q. burchellii]]''
* ''[[Equus quagga boehmi|E. q. boehmi]]''
* ''[[Equus quagga borensis|E. q. borensis]]''
* ''[[Equus quagga chapmani|E. q. chapmani]]''
* ''[[Equus quagga crawshaii|E. q. crawshaii]]''
* ''E. q. selousii''
== Descrizione ==
[[File:Equus quagga burchellii (Black-on-white or white-on-black).jpg
La zebra di pianura è un Equide di medie dimensioni, mediamente più piccolo delle altre due specie di zebra, con corpo tozzo e zampe relativamente brevi. Le
Come tutte le zebre,
L'analisi degli embrioni ha mostrato che la zebra ha una colorazione di fondo scura, e che le zone bianche compaiono successivamente<ref name="Prothero 2003"/>. La prima sottospecie descritta, l'ormai estinto [[Equus quagga quagga|quagga]], aveva i quarti posteriori di colore marrone uniforme. Il manto della zebra, comunque, varia moltissimo, ed esistono sia esemplari quasi del tutto bianchi che altri quasi del tutto neri<ref>{{
=== Funzione delle strisce ===
La colorazione a strisce della zebra è unica tra gli ungulati che popolano le savane africane. Alcuni ritengono che le strisce abbiano la funzione di [[Camuffamento|camuffare]] l'animale tra l'erba alta o tra le zone d'ombra discontinua sotto alberi e arbusti<ref name="Apps 2006">Apps 2006</ref>.
== Ecologia ==
=== Distribuzione e habitat ===
[[File:Equus quagga boehmi saufend.jpg|thumb|Le zebre di pianura necessitano di specchi d'acqua per sopravvivere.]]
L'areale della zebra di pianura si estende su gran parte dell'[[Africa subsahariana]], dalle regioni meridionali di Sudan ed Etiopia,
Generalmente le zebre di pianura vivono nelle praterie prive di alberi e nelle savane arbustive<ref name="Moehlman 2002">Moehlman 2002</ref>, ma si possono incontrare in una vasta gamma di habitat,
=== Dieta e predatori ===
[[File:Zebras and wildebeests, Ngorongoro.jpg|thumb|left|Zebre e gnu al pascolo nel Cratere di Ngorongoro.]]
[[File:Zebra Escapes the Jaws of 2 Crocodiles HD 3.png|thumb|Attaccato da un coccodrillo del nilo]]
Secondo uno studio
I principali predatori delle zebre di pianura sono i [[Panthera leo|leoni]] e le [[Crocuta crocuta|iene macchiate]]<ref name="Kingdon 1988">Kingdon 1988</ref>. Anche i [[Crocodylus niloticus|coccodrilli del Nilo]] costituiscono una grossa minaccia quando, durante le migrazioni, questi ungulati sono costretti a guadare i fiumi. Di tanto in tanto anche [[Lycaon pictus|licaoni]], [[Acinonyx jubatus|ghepardi]] e [[Panthera pardus pardus|leopardi]] catturano qualche esemplare, ma
=== Interazioni con altri erbivori ===
Le zebre di pianura, soprattutto durante le migrazioni, possono formare gruppi misti con altri erbivori, specialmente gli [[Connochaetes|gnu]]. Gnu e zebre
== Biologia ==
=== Struttura sociale ===
[[File:Equus quagga burchellii (group).jpg|thumb
La zebra di pianura è un animale molto sociale.
Gli stalloni formano harem
[[File:Zebrafight.jpg|thumb|left
Anche
Gli stalloni difendono il proprio gruppo dalle intrusioni di altri maschi. Quando sfida un invasore, lo stallone gli manifesta le proprie intenzioni strofinando il naso o le spalle su di lui. Se esso trascura l'avvertimento, la contesa può sfociare in un combattimento. Le lotte tra le zebre possono essere molto violente
=== Comunicazione ===
[[File:Zebra - Equus quagga.jpg|thumb|Zebra - Equus quagga]]
=== Riproduzione ===▼
Lo stallone si accoppia con tutte le giumente dell'harem. Esse danno alla luce un piccolo ogni dodici mesi. Il picco delle nascite si registra durante la [[stagione delle piogge]]. La madre allatta il piccolo per circa un anno. Lo stallone
Una volta cresciuti, i giovani maschi abbandonano il
▲===Riproduzione===
▲[[File:Babyzebra.jpg|thumb|right|250px|Una madre che allatta.]]
▲Lo stallone si accoppia con tutte le giumente dell'harem. Esse danno alla luce un piccolo ogni dodici mesi. Il picco delle nascite si registra durante la stagione delle piogge. La madre allatta il piccolo per circa un anno. Lo stallone generalmente è intollerante nei confronti dei puledri non suoi. È possibile che le zebre pratichino l'infanticidio e il feticidio, sebbene tali incidenti siano stati osservati unicamente in esemplari in cattività<ref>{{cite web|url=http://www.ivb.cz/folia/54/3/258-262.pdf |title=Further evidence for male infanticide and feticide in captive plains zebras |format=PDF |date= |accessdate=2012-07-03}}</ref>. Come i cavalli, le zebre sono in grado di stare in piedi, camminare e succhiare il latte poco dopo la nascita. Al sopraggiungere del parto, la madre allontana le altre zebre dal suo piccolo, siano esse stalloni, altre femmine e addirittura i propri piccoli dei parti precedenti. Successivamente, tuttavia, tutti i membri del gruppo stringono legami con il puledro. All'interno dell'harem, il piccolo viene considerato dello stesso rango della madre<ref name="Grub 1981"/>. I puledri godono della protezione della madre, ma anche dello stallone e delle altre femmine del loro gruppo. Malgrado la protezione del branco, tuttavia, quasi il 50% dei piccoli muore a causa dei predatori, delle malattie e della fame.
=== Comportamento anti-predatorio ===▼
▲Una volta cresciuti, i giovani maschi abbandonano il loro gruppo familiare, non perché raggiungono la maturità sessuale o vengono scacciati dai loro padri, ma perché si guasta il rapporto con le madri in seguito alla nascita di un altro piccolo<ref name="Kingdon 1988"/><ref name="Moss 1982">Moss 1982</ref>. I maschi, allora, si uniscono ad altri membri dello stesso sesso<ref name="Moss 1982"/>, mentre le giovani femmine possono rimanere all'interno dell'harem fino a quando non verranno sequestrate da altri stalloni<ref name="Kingdon 1988"/>.
Di notte, per proteggersi dagli attacchi dei predatori terrestri, le zebre di pianura si ritirano in aree aperte, dove la visibilità è migliore. Mentre il branco pascola o riposa, una zebra rimane di vedetta, e non appena localizza un predatore latra o sbuffa rumorosamente<ref name="Kingdon 1988"/>. Se attaccate da iene o licaoni, le zebre di un harem rimangono vicine tra loro e collaborano per difendere i membri più
== Interazioni con l'uomo ==▼
▲===Comportamento anti-predatorio===
=== Conservazione ===▼
▲Di notte, per proteggersi dagli attacchi dei predatori terrestri, le zebre di pianura si ritirano in aree aperte, dove la visibilità è migliore. Mentre il branco pascola o riposa, una zebra rimane di vedetta, e non appena localizza un predatore latra o sbuffa rumorosamente<ref name="Kingdon 1988"/>. Se attaccate da iene o licaoni, le zebre di un harem rimangono vicine tra loro e collaborano per difendere i membri più indifesi<ref name="Estes 1991"/>, in particolare i giovani. In alcuni casi lo stallone può passare al contrattacco e assalire i licaoni o le iene<ref name="Estes 1991"/>. Sebbene le iene siano in grado di abbattere lo stallone, esse concentrano generalmente i loro attacchi verso gli altri membri del gruppo, e cercano di evitare i suoi assalti. Diversamente dagli stalloni, le giumente di solito caricano iene o licaoni solo quando essi attaccano i loro piccoli. A differenza degli gnu, le zebre solo raramente cercano scampo in acqua quando vengono assalite dalle iene<ref name="Hyena">{{cite book | author= Kruuk, Hans | title=The Spotted Hyena: A study of predation and social behaviour | year=1972 | page= 335 | isbn= 0-563-20844-9 }}</ref>. Quando vengono attaccate dai leoni, invece, le zebre cercano di distanziare gli aggressori, dal momento che i leoni non sono corridori resistenti come le iene o i licaoni. Ghepardi e leopardi, infine, costituiscono una minaccia soprattutto per i puledri, dato che qualsiasi zebra adulta è in grado di metterli in fuga.
Alcune popolazioni, comunque, hanno subito un netto declino o sono addirittura scomparse.
Ciononostante, la zebra di pianura è considerata specie protetta in gran parte dell'areale.
▲==Interazioni con l'uomo==
▲===Conservazione===
▲In generale, le popolazioni della zebra di pianura sono stabili, e la specie non deve fronteggiare alcuna minaccia di estinzione<ref name=iucn/>. Essa è presente in numerose aree protette sparse in tutto il suo areale, come nei parchi nazionali del [[Parco nazionale del Serengeti|Serengeti]] in Tanzania, dello [[Tsavo]] e del [[Masai Mara]] in Kenya, di [[Parco nazionale Hwange|Hwange]] nello Zimbabwe, di [[Parco nazionale Etosha|Etosha]] in Namibia e di [[Parco nazionale Kruger|Kruger]] in Sudafrica. Vi sono inoltre popolazioni numerose anche al di fuori delle aree protette<ref name=iucn/>.
▲[[File:Arms of Botswana.svg|thumb|Lo stemma del Botswana.]]
▲Alcune popolazioni, comunque, hanno subito un netto declino o sono addirittura scomparse. Una sottospecie, il quagga, si è ormai estinta. In Tanzania, il numero delle zebre è diminuito del 20% tra la fine degli anni '90 e la metà del decennio successivo<ref name=iucn/>. Le zebre sono minacciate dalla caccia per il cuoio e la carne, e dalla distruzione dell'habitat dovuta all'avanzare dell'agricoltura. Devono inoltre competere con il bestiame domestico per i pascoli<ref name=comp>{{Cite journal|last=Young|first=T. P.|coauthors=T. M. Palmer & M. E. Gadd|title=Competition and compensation among cattle, zebras, and elephants in a semi-arid savanna in Laikipia, Kenya|journal=Biological Conservation|volume=121|pages=351–359|year=2005}}</ref><ref name=foraging>{{Cite journal|last=Odadi|first=W. O.|coauthors= T. P. Young & J. B. Okeyo-Owour|title=The effects of wild herbivores on cattle intake and movement rates in Laikipia rangeland, Kenya.|journal=Applied Animal Behaviour Science|volume=116|pages=120–125|year=2009}}</ref> e vengono talvolta sterminate a tale scopo dagli allevatori. Il bracconaggio costituisce una seria minaccia per le popolazioni settentrionali, mentre quelle meridionali sono minacciate soprattutto dalla perdita dell'habitat. Le guerre civili che in tempi recenti hanno scosso [[Ruanda]], [[Somalia]], [[Sudan del Sud]], [[Etiopia]] e [[Uganda]] hanno provocato una vera e propria strage tra gli animali selvatici, zebre di pianura comprese. Attualmente, la specie è del tutto scomparsa dal [[Burundi]]. La guerra civile in [[Angola]], protrattasi per gran parte degli ultimi 25 anni, ha devastato le popolazioni di animali selvatici, comprese quelle delle zebre di pianura, un tempo numerosissime, e distrutto l'amministrazione e le infrastrutture dei parchi nazionali.
=== Nella cultura ===
▲Ciononostante, la zebra di pianura è considerata specie protetta in gran parte dell'areale. Essa costituisce, infatti, grazie ai benefici del turismo, un'importante risorsa economica.
La zebra viene adorata
==
<references/>
▲La zebra viene adorata, da alcune culture africane, come simbolo di bellezza. Durante le danze eseguite dai [[Karamojong]] dell'Uganda, le donne si dipingono sul corpo le strisce tipiche di questo animale e assumono le sue movenze<ref name="Kingdon 1988"/>. I [[John Langalibalele Dube|Dube]] del Sudafrica, invece, hanno una zebra come [[totem]]. Due zebre compaiono inoltre sullo stemma del Botswana.
==
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* Moehlman, P.D. (Equid Red List Authority) & Stuart, S.N. (Global Mammal Assessment Team) 2008. [http://www.iucnredlist.org/details/7957/0 ''Equus quagga quagga'']. In: IUCN 2011. ''[[Lista rossa IUCN|IUCN Red List of Threatened Species]]''. Versione 2011.2 (extinct subspecies of the plains zebra.)
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* Kingdon, J. (1988). ''East African Mammals: An Atlas of Evolution in Africa, Volume 3, Part B: Large Mammals''. Chicago, University of Chicago Press. pp.
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* Moelman, P. D. (2002). ''Equids. Zebras, Assess and Horses. Status Survey and Conservation Action Plan''. IUCN/SSC Equid Specialist Group. IUCN, Gland, Switzerland. Chapter 4. ''Status and Action Plan for the Plains Zebra'' (Equus burchelli). Mace A. Hack, Rod East and Dan J Rubenstein. pp.
* Moehlman, P. D. (2003). ''Grizmek's Animal Life Encyclopedia. Mammals IV''. Detroit, The Gale Group, Inc. 15.
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* Rubenstein, D. I. & M. Hack (2004) Natural and sexual selection and the evolution of multi-level societies: insights from zebras with comparisons to primates. pp. 266–279. In: ''Sexual Selection in Primates: New and Comparative Perspectives''. P. Kappeler and C. P. van Schaik (eds.). Cambridge University Press.
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