Triticum: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Frumento (disambigua)|Frumento}}
{{nota disambigua||Grano (disambigua)|Grano}}{{Tassobox
|nome = ''Triticum''
|statocons =
|immagine = Vehnäpelto 6.jpg
|didascalia = Campo di grano duro, ''T. turgidum durum''
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|dominio = [[Eukaryota]]
|regno
|sottoregno =
|divisione = [[Magnoliophyta]]
|classe = [[Liliopsida]]
|ordine = [[Cyperales]]
|famiglia = [[Poaceae]]
|genere = '''Triticum'''
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<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
|FIL? = si
|
|clade1=[[Angiosperme]]
|clade2=[[Mesangiosperme]]
|clade3=[[Monocotiledoni]]
|clade4=[[Commelinidi]]
|ordineFIL=[[Poales]]
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* ''[[Triticum
* ''[[Triticum
* ''[[Triticum
}}
Il '''grano''' o '''frumento''', arcaicamente anche '''tritico''' (con questi nomi si indica sia la pianta sia le [[Cariosside|cariossidi]] di tale pianta), è un [[Genere (tassonomia)|genere]] della famiglia [[
==
Il termine "grano" deriva dal [[Lingua latina|latino]] ''granum'', con molteplici corrispondenze nell'area indoeuropea (cfr. irlandese ''grán'', inglese ''corn'', russo ''zernó'', lituano ''žìrnis'', [[Pashto]] ''zanai''<ref name=":0">{{Cita libro|lingua=en|nome=Michiel de|cognome=Vaan|titolo=Etymological dictionary of Latin and the other italic languages|collana=Leiden Indo-European etymological dictionary series|data=2008|editore=Brill|ISBN=978-90-04-16797-1}}</ref>), da una radice con significato di "maturare", "invecchiare" (cfr. greco γέρων, "anziano"<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Michael|cognome=Ricciardelli|nome2=Giacomo|cognome2=Devoto|data=1968|titolo=Avviamento alia etimologia italiana (Dizionario etimologico)|rivista=Books Abroad|volume=42|numero=1|
== Tassonomia ==
{{Vedi anche|Tassonomia del grano}}
=== Classificazione del frumento ===
[[File:391 Triticums L.jpg|
La classificazione del genere ''Triticum'' è complessa ed è stata oggetto di numerosi e successivi studi; quella di van Slageren è la più recente ed è attualmente accettata dalla maggior parte degli studiosi. Inoltre, alcuni studiosi hanno suggerito l'unificazione del genere ''[[Aegilops]]'' con il genere ''Triticum''.
Per queste ragioni è possibile trovare citazioni di altre specie appartenenti al genere ''Triticum'', attualmente declassate al rango di sottospecie o assegnate al genere ''Aegilops''.
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Due specie sono diploidi con 14 cromosomi, due tetraploidi con 28 cromosomi e due esaploidi con 42 cromosomi.
*
*
* Il ''[[Triticum
*
*
*
== Alimentazione ==
Il [[Triticum durum|grano duro]] e il [[Triticum aestivum|grano tenero]] sono utilizzati per l'alimentazione umana. Dal grano duro si producono semole e semolati dai granuli grossi con spigoli netti, mentre dal grano tenero si ottengono farine dai granuli sottili e tondeggianti.
Le [[farina di frumento|farine di frumento]], in generale, sono utilizzate per la panificazione, per la produzione di paste alimentari fresche o sottovuoto, di biscotti, di dolci, e altri prodotti da forno. Con le semole, ricavate dal grano duro, si producono pasta alimentare secca, alcuni tipi di pane, soprattutto nel
La legislazione italiana (
Dalle [[cariossidi]] si ricavano anche amido e, previa [[fermentazione]], [[alcoli|alcol]].
I principali componenti della farina sono
Con le moderne tecniche di [[macinazione]], realizzate con laminatoi
Come prodotto di scarto, dalla coltivazione del grano deriva anche la [[paglia]], impiegata per le lettiere dei bovini nelle stalle e per la fabbricazione della carta.
[[File:3-piantagione, Taccuino Sanitatis, Casanatense 4182.jpg|
== Coltivazione ==
[[File:Grano duro dicembre 2008.JPG|
Le varietà note, derivate dalle specie maggiormente coltivate, sono numerosissime, nell'ordine di qualche migliaio. I frumenti teneri comprendono il maggior numero di varietà e hanno la massima estensione colturale anche perché sono i soli in coltivazione nei paesi nordici. I grani duri, invece, sono più tipici dei paesi con clima temperato caldo.
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Nella pratica agricola i frumenti si distinguono in invernenghi (o autunno-primaverili) e in marzuoli (o primaverili). Queste due definizioni si riferiscono al diverso ciclo vegetativo della pianta. I primi hanno un ciclo più lungo e devono essere seminati prima dell'inverno, da metà ottobre a metà novembre. I secondi hanno un ciclo vegetativo più breve e vengono seminati in marzo. In Italia si dà la preferenza ai frumenti a lungo ciclo vegetativo e di norma si ripiega su quelli a breve ciclo solo quando l'andamento stagionale in autunno è stato così sfavorevole da impedire gran parte delle semine in tempo utile.
Una ricerca svolta su 108 diverse varietà di grano duro, sia antiche
== Produzione ==
{{Vedi anche|Statistiche sulla produzione mondiale di frumento}}
[[File:WheatYield.png|
La produzione mondiale di frumento è stata nel 2009 di 681,9 milioni di [[Tonnellata|tonnellate]], di cui 138,7 nella sola Unione europea. Sempre nel 2009 i primi cinque produttori mondiali sono stati la [[Cina]] (115 Mio), l'[[India]] (81 Mio), la [[Russia]] (62 Mio), gli [[Stati Uniti d'America]] (60 Mio) e la [[Francia]] (38 Mio).
L'[[Italia]] produce annualmente circa otto milioni di tonnellate di frumento. Importanti produzioni provengono dalla [[provincia di Foggia]], nota come il ''Granaio d'Italia''.
In [[Europa]] i Paesi più forti produttori sono (nell'ordine) la [[Francia]], la [[Germania]], il [[Regno Unito]], l'[[Italia]], la [[Romania]], la [[Spagna]] e l'[[Ungheria]]. In America i maggiori produttori sono il [[Canada]], gli [[Stati Uniti d'America]] e l'[[Argentina]].
Il volume di granaglie scambiato tra le nazioni in un anno è di 244 milioni di tonnellate. Più della metà è negoziato da [[Cargill]], multinazionale con centro in [[Minnesota]], e circa il 25-30% dalla [[Archer Daniels Midland]] (ADM).
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{| class="wikitable" align=center
! colspan=2|I
|-
! Paese
! Produzione ([[tonnellata|tonnellate]])
|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|- style="background:#ccc;"
| '''Mondo'''||align=right| '''735
|-
|}
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==== Fitofagi ====
Fra i fitofagi sono le temibili larve di alcuni ''[[Elateridae|elateridi]]'' (''[[Agriotes lineatus]]'', ''[[Agriotes pilosus]]'', ecc.), alcune ''[[Pentatomoidea|cimici]]'' (''[[Aelia rostrata]]'', ''[[Aelia acuminata]]''), lo ''[[Zabrus tenebrioides]]'' e le larve di alcune farfalle dei ''[[Noctuidae|nottuidi]]'', tra cui ''[[Agrotis segetum]]''. Vi sono anche parassiti che danneggiano le cariossidi già trebbiate
* L'[[arrabbiaticcio]].
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=== Il raccolto ===
[[File:Raccolta grano.jpg|
Consiste nel taglio della pianta ([[mietitura]]) e nella separazione dei chicchi dalla paglia e dalla pula ([[trebbiatura]]). In genere queste due operazioni sono svolte contemporaneamente con l'impiego di una mietitrebbia.
=== Qualità e resa ===
Nelle regioni a clima temperato freddo si coltiva il [[Triticum aestivum|grano "tenero"]]. Nelle regioni a clima temperato caldo si coltiva invece il [[Triticum durum|grano "duro"]]. La resa per ettaro può variare sensibilmente in dipendenza di diversi fattori tra cui principalmente l'andamento climatico stagionale e la rotazione colturale effettuata. In media la resa è
=== Varietà di frumento modificate geneticamente ===
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== Storia ==
Il frumento fu tra le prime piante
Archeologi e storici hanno ipotizzato l'importanza che la coltura del frumento possa avere svolto per spingere le prime società umane a forme di organizzazione più complesse. Mentre gli ortaggi possono essere coltivati, infatti, anche attorno
=== Domesticazione ===
I cacciatori-raccoglitori dell'Asia occidentale raccolsero il grano selvatico per migliaia di anni prima che venissero addomesticati,<ref>{{
La raccolta e la semina ripetute dei chicchi di erbe selvatiche portarono alla creazione di ceppi domestici, poiché le forme mutanti ("sportive") di grano erano più adatte alla coltivazione. Nel grano domestico, i chicchi sono più grandi e i semi (all'interno delle spighette) rimangono attaccati alla spiga tramite un rachide indurito durante la raccolta.<ref>{{
Il grano monococco selvatico (''T. monococcum subsp. boeoticum'') cresce in tutta l'Asia sudoccidentale in parchi aperti e ambienti steppici.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012">{{
La caratteristica principale che distingue il monococco domestico da quello selvatico è che le sue orecchie non si frantumano senza pressione, rendendolo dipendente dall'uomo per la dispersione e la riproduzione. Inoltre tende ad avere grani più larghi.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> Il farro selvatico è stato raccolto in siti come [[Tell Abu Hureyra]] (10700–9000 a.C. circa) e Mureybet (9800–9300 a.C. circa), ma le prime prove archeologiche della forma domestica arrivano dopo ca. 8800 a.C. nella Turchia meridionale, a [[Çayönü]], [[Cafer Höyük]] e forse [[Nevalı Çori]].<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> Le prove genetiche indicano che questo è stato addomesticato in più luoghi in modo indipendente.<ref name="Kilian Ozkan Walther Kohl 2007"/>
Il farro selvatico (''T. turgidum subsp. dicoccoides'') è meno diffuso del farro monococco, favorendo i terreni rocciosi, basaltici e calcarei che si trovano sui [[fianchi collinari]] della Mezzaluna Fertile.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> È più diversificato, con le varietà domestiche che rientrano in due gruppi principali: decorticate o non frantumate, in cui la trebbiatura separa l'intera spighetta; e la trebbiatura libera, dove i singoli chicchi vengono separati. Entrambe le varietà probabilmente esistevano nella preistoria, ma col tempo divennero più comuni le cultivar a trebbiatura libera.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> Il farro selvatico fu coltivato per la prima volta nel Levante meridionale già nel 9600 a.C. Studi genetici hanno scoperto che, come il farro, fu addomesticato nell'Anatolia sudorientale, ma solo una volta.<ref name="Kilian Ozkan Walther Kohl 2007"/><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Feldman |nome1=Moshe |cognome2=Kislev |nome2=Mordechai E. |data=2007 |titolo=''Domestication of emmer wheat and evolution of free-threshing tetraploid wheat'' in "A Century of Wheat Research-From Wild Emmer Discovery to Genome Analysis", Published Online: 3 November 2008 |url=http://www.sciencefromisrael.com/app/home/contribution.asp?referrer=parent&backto=issue,2,14;journal,9,41;linkingpublicationresults,1:300170,1 |urlmorto=si |rivista=Israel Journal of Plant Sciences |volume=55 |pp=207-221 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131206013930/http://www.sciencefromisrael.com/app/home/contribution.asp?referrer=parent&backto=issue,2,14;journal,9,41;linkingpublicationresults,1:300170,1 |accesso=6 luglio 2011 |numero=3–4|doi=10.1560/IJPS.55.3-4.207 }}</ref><ref name="ColledgeArchaeology2007">{{Cita libro|cognome=Colledge |nome=Sue |url=https://books.google.com/books?id=D2nym35k_EcC&pg=PA40 |titolo=The origins and spread of domestic plants in southwest Asia and Europe |editore=Left Coast Press |anno=2007 |isbn=978-1-59874-988-5 |p=40}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Luo |nome1=M.-C. |cognome2=Yang |nome2=Z.-L. |cognome3=You |nome3=F. M. |cognome4=Kawahara |nome4=T. |cognome5=Waines |nome5=J. G. |cognome6=Dvorak |nome6=J. |data=2007 |titolo=The structure of wild and domesticated emmer wheat populations, gene flow between them, and the site of emmer domestication |url=https://doi.org/10.1007/s00122-006-0474-0 |rivista=Theoretical and Applied Genetics |volume=114 |numero=6 |pp=947-959 |doi=10.1007/s00122-006-0474-0 |pmid=17318496 }}</ref> La prima prova archeologica sicura del farro domestico proviene da Çayönü, c. 8300–7600 a.C., dove cicatrici distintive sulle spighette indicavano che provenivano da una varietà domestica decorticata.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> Reperti leggermente precedenti sono stati segnalati da [[Tell Aswad]] in [[Siria]], c. 8500–8200 a.C., ma questi furono identificati utilizzando un metodo meno affidabile basato sulla dimensione dei grani.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/>
=== Agricoltura precoce ===
Falci in pietra con microlame venivano usate per raccogliere il grano nel periodo neolitico, c. 8500–4000 a.C. Il farro monococco e il farro sono considerati due dei raccolti primitivi coltivati dalle prime società agricole nell'Asia occidentale neolitica.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012" /> Queste comunità coltivavano anche grano nudo (''T. aestivum'' e ''T. durum'') e una forma domestica ormai estinta di grano Zanduri (''T. timopheevii''),<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Czajkowska |nome1=Beata I. |cognome2=Bogaard |nome2=Amy |cognome3=Charles |nome3=Michael |cognome4=Jones |nome4=Glynis |cognome5=Kohler-Schneider |nome5=Marianne |cognome6=Mueller-Bieniek |nome6=Aldona |cognome7=Brown |nome7=Terence A. |data=1º novembre 2020 |titolo=Ancient DNA typing indicates that the "new" glume wheat of early Eurasian agriculture is a cultivated member of the Triticum timopheevii group |url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0305440320301795 |rivista=Journal of Archaeological Science |volume=123 |p=105258 |doi=10.1016/j.jas.2020.105258 |bibcode=2020JArSc.123j5258C }}</ref> così come un'ampia varietà di altre colture cerealicole e no.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Arranz-Otaegui |nome1=Amaia |cognome2=Roe |nome2=Joe |data=1º settembre 2023 |titolo=Revisiting the concept of the 'Neolithic Founder Crops' in southwest Asia |rivista=Vegetation History and Archaeobotany |volume=32 |numero=5 |pp=475-499 |doi=10.1007/s00334-023-00917-1 |bibcode=2023VegHA..32..475A }}</ref> Il grano era relativamente raro per i primi mille anni del [[Neolitico]] (quando predominava l'[[Hordeum vulgare|orzo]]), ma divenne un alimento base dopo l'8500 a.C. circa.<ref name=":0"/> La coltivazione precoce del grano non richiedeva molta manodopera. Inizialmente, gli agricoltori sfruttarono la capacità del grano di stabilirsi nelle praterie annuali recintando i campi contro gli animali al pascolo e riseminando i popolamenti dopo che erano stati raccolti, senza la necessità di rimuovere sistematicamente la vegetazione o coltivare il terreno.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Weide |nome1=Alexander |cognome2=Green |nome2=Laura |cognome3=Hodgson |nome3=John G. |cognome4=Douché |nome4=Carolyne |cognome5=Tengberg |nome5=Margareta |cognome6=Whitlam |nome6=Jade |cognome7=Dovrat |nome7=Guy |cognome8=Osem |nome8=Yagil |cognome9=Bogaard |nome9=Amy |data=giugno 2022 |titolo=A new functional ecological model reveals the nature of early plant management in southwest Asia |url=https://www.nature.com/articles/s41477-022-01161-7 |rivista=Nature Plants |volume=8 |numero=6 |pp=623-634 |doi=10.1038/s41477-022-01161-7 |pmid=35654954 }}</ref> Potrebbero anche aver sfruttato le zone umide naturali e le pianure alluvionali per praticare l'agricoltura décrue, seminando i semi nel terreno lasciato dal ritiro delle acque alluvionali. Veniva raccolto con falci dalla lama di pietra.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Maeda |nome1=Osamu |cognome2=Lucas |nome2=Leilani |cognome3=Silva |nome3=Fabio |cognome4=Tanno |nome4=Ken-Ichi |cognome5=Fuller |nome5=Dorian Q. |data=1º agosto 2016 |titolo=Narrowing the Harvest: Increasing sickle investment and the rise of domesticated cereal agriculture in the Fertile Crescent |rivista=Quaternary Science Reviews |volume=145 |pp=226-237 |doi=10.1016/j.quascirev.2016.05.032 |bibcode=2016QSRv..145..226M }}</ref>
La facilità di immagazzinare il grano e altri cereali portò le famiglie contadine a diventare gradualmente più dipendenti da esso nel corso del tempo, soprattutto dopo che furono sviluppate strutture di stoccaggio individuali sufficientemente grandi da contenere una fornitura superiore a un anno.<ref name="Weide 2021">{{
I chicchi di grano venivano immagazzinati dopo la trebbiatura, rimuovendo la pula.<ref name="Weide 2021" /> Veniva poi trasformato in farina utilizzando mortai di pietra macinata.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Dubreuil |nome=Laure |data=1º novembre 2004 |titolo=Long-term trends in Natufian subsistence: a use-wear analysis of ground stone tools |url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0305440304000731 |rivista=Journal of Archaeological Science |volume=31 |numero=11 |pp=1613-1629 |doi=10.1016/j.jas.2004.04.003 |bibcode=2004JArSc..31.1613D}}</ref>
Il pane fatto con il farro macinato e i tuberi di una forma di giunco (''[[Bolboschoenus glaucus]]'') veniva prodotto già nel
=== Diffusione ===
[[File:Museo Civico Nicola Barbato - Piana degli Albanesi 30.jpg|min|Tradizionale per la pulitura del frumento in [[Sicilia]] (Museo Civico Nicola Barbato, [[Piana degli Albanesi]])]]
Il grano domestico si diffuse rapidamente in regioni dove i suoi antenati selvatici non crescevano naturalmente. Il farro fu introdotto a Cipro già nell'8600 a.C. e il farro piccolo c.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Vigne |nome1=Jean-Denis |cognome2=Briois |nome2=François |cognome3=Zazzo |nome3=Antoine |cognome4=Willcox |nome4=George |cognome5=Cucchi |nome5=Thomas |cognome6=Thiébault |nome6=Stéphanie |cognome7=Carrère |nome7=Isabelle |cognome8=Franel |nome8=Yodrik |cognome9=Touquet |nome9=Régis |cognome10=Martin |nome10=Chloé |cognome11=Moreau |nome11=Christophe |cognome12=Comby |nome12=Clothilde |cognome13=Guilaine |nome13=Jean |data=29 maggio 2012 |titolo=First wave of cultivators spread to Cyprus at least 10,600 y ago |rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences |volume=109 |numero=22 |pp=8445-8449 |doi=10.1073/pnas.1201693109 |pmc=3365171 |pmid=22566638 |bibcode=2012PNAS..109.8445V }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Lucas |nome1=Leilani |cognome2=Colledge |nome2=Sue |cognome3=Simmons |nome3=Alan |cognome4=Fuller |nome4=Dorian Q. |data=1º marzo 2012 |titolo=Crop introduction and accelerated island evolution: archaeobotanical evidence from 'Ais Yiorkis and Pre-Pottery Neolithic Cyprus |url=https://doi.org/10.1007/s00334-011-0323-1 |rivista=Vegetation History and Archaeobotany |volume=21 |numero=2 |pp=117-129 |doi=10.1007/s00334-011-0323-1 |bibcode=2012VegHA..21..117L }}</ref> Il farro raggiunse la Grecia nel 6500 a.C., l'Egitto poco dopo il 6000 a.C. e la Germania e la Spagna nel 5000 a.C.<ref>{{Cita libro|cognome=Diamond |nome=Jared |wkautore=Jared Diamond |anno=2005 |annooriginale=1997 |titolo=[[Guns, Germs and Steel]] |editore=Vintage |isbn=978-0-099-30278-0 |p=97}}</ref> "I primi egizi furono sviluppatori del pane e dell'uso del forno e svilupparono la cottura al forno in una delle prime industrie di produzione alimentare su larga scala".<ref>Direct quotation: Grundas, S.T.: Chapter: "Wheat: The Crop", in ''Encyclopedia of Food Sciences and Nutrition'' p. 6130, 2003; Elsevier Science</ref> Nel 4000 a.C., il grano aveva raggiunto le isole britanniche e la Scandinavia.<ref>{{cita web|cognome=Piotrowski |nome=Jan |titolo=Britons may have imported wheat long before farming it |sito=[[New Scientist]] |data=26 febbraio 2019 |url=https://www.newscientist.com/article/dn27044-britons-may-have-imported-wheat-long-before-farming-it/ |accesso=4 giugno 2020}}</ref><ref name="SmithMomber2015">{{Cita pubblicazione|cognome1=Smith |nome1=Oliver |cognome2=Momber |nome2=Garry |cognome3=Bates |nome3=Richard |cognome4=Garwood |nome4=Paul |cognome5=Fitch |nome5=Simon |cognome6=Pallen |nome6=Mark |cognome7=Gaffney |nome7=Vincent |cognome8=Allaby |nome8=Robin G. |titolo=Sedimentary DNA from a submerged site reveals wheat in the British Isles 8000 years ago |rivista=[[Science (periodico)|Science]] |volume=347 |numero=6225 |anno=2015 |pp=998-1001 |doi=10.1126/science.1261278 |pmid=25722413 |bibcode=2015Sci...347..998S }}</ref><ref name="BraceDiekmann2019">{{Cita pubblicazione|cognome1=Brace |nome1=Selina |cognome2=Diekmann |nome2=Yoan |cognome3=Booth |nome3=Thomas J. |cognome4=van Dorp |nome4=Lucy |cognome5=Faltyskova |nome5=Zuzana |cognome6=Rohland |nome6=Nadin |cognome7=Mallick |nome7=Swapan |cognome8=Olalde |nome8=Iñigo |cognome9=Ferry |nome9=Matthew |cognome10=Michel |nome10=Megan |cognome11=Oppenheimer |nome11=Jonas |cognome12=Broomandkhoshbacht |nome12=Nasreen |cognome13=Stewardson |nome13=Kristin |cognome14=Martiniano |nome14=Rui |cognome15=Walsh |nome15=Susan |cognome16=Kayser |nome16=Manfred |cognome17=Charlton |nome17=Sophy |cognome18=Hellenthal |nome18=Garrett|cognome19=Armit |nome19=Ian |cognome20=Schulting |nome20=Rick |cognome21=Craig |nome21=Oliver E. |cognome22=Sheridan |nome22=Alison |cognome23=Parker Pearson |nome23=Mike |cognome24=Stringer |nome24=Chris |cognome25=Reich |nome25=David |cognome26=Thomas |nome26=Mark G. |cognome27=Barnes |nome27=Ian |titolo=Ancient genomes indicate population replacement in Early Neolithic Britain |rivista=[[Nature Ecology & Evolution]] |volume=3 |numero=5 |anno=2019 |pp=765-771 |doi=10.1038/s41559-019-0871-9 |pmid=30988490 |pmc=6520225 |bibcode=2019NatEE...3..765B |citazione=Neolithic cultures first appear in Britain circa 4000 bc, a millennium after they appeared in adjacent areas of continental Europe.}}</ref>
Il grano probabilmente apparve nel corso inferiore del fiume Giallo in Cina intorno al 2600 a.C.<ref>{{
La prova più antica dell'esistenza del grano esaploide è stata confermata attraverso l'analisi del DNA dei semi di grano, risalenti al 6400–6200
Nel 2023, il primo grano conosciuto con glutine sufficiente per il pane lievitato è stato trovato in un granaio ad Assiros in Macedonia datato 1350 a.C.<ref>{{
Il frumento rientrava nelle abitudini alimentari della plebe romana, a differenza dei Siciliani, consumatori di ''hordeum'' ([[Hordeum vulgare|orzo]]) sulla base della tradizionale [[agronomia]] greca. Le abitudini della ''plebs'' romana indussero a promulgare la [[legge Terenzia Cassia]] volta a reperire frumento di buona qualità.<ref>{{Cita web |url=http://w3.uniroma1.it/cisroma/I%20TERRITORI%20DI%20ROMA_DE%20ROMANIS.pdf |autore=Federico De Romanis |titolo=Approvvigionamento annonario ed economia del suburbio della Roma imperiale |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121222104508/http://w3.uniroma1.it/cisroma/I%20TERRITORI%20DI%20ROMA_DE%20ROMANIS.pdf }}</ref>
Nelle isole britanniche, la paglia di grano (paglia) veniva utilizzata per le coperture dei tetti nell'età del bronzo e rimase di uso comune fino alla fine del XIX secolo.<ref>{{
Il pane di grano bianco era storicamente un alimento di alto rango, ma durante il diciannovesimo secolo divenne in Gran Bretagna un alimento di consumo di massa, sostituendo l'avena, l'orzo e la segale dalle diete del
Dopo il 1860, l'enorme espansione della produzione di grano negli Stati Uniti inondò il mercato mondiale, abbassando i prezzi del 40% e (insieme all'espansione della coltivazione delle patate) diede un contributo importante al benessere nutrizionale dei poveri.<ref>{{
== Mercato del frumento ==
Il ''Wheat'' è il contratto [[futures]] con cui si scambia il frumento sui mercati finanziari.<ref name="cme">https://www.cmegroup.com/markets/agriculture/grains/wheat.contractSpecs.html.</ref>
=== Fattori ===
Il prezzo del frumento è influenzato dai seguenti fattori:<ref>https://commodity.com/soft-agricultural/wheat/.</ref><ref>{{cita libro|autore=Katia Ferri|titolo=Trading in commodity. Borse merci nel mondo, negoziazione e stagionalità, le strategie dei big|editore=Trading library|isbn=9788896481073}}</ref>
* [[Dollaro statunitense]]:
* Domanda e offerta:
* [[Mercati emergenti]]:
* Clima:
* Sussidi sull'[[etanolo]]:
== Genetica ==
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== Lo spirito del grano ==
Nel [[folklore]] europeo si suppone spesso che lo ''spirito del grano'' si incarni in diversi animali: lupo, cane, lepre, gatto, volpe, gallo, oca, quaglia, capra, vacca, maiale, cavallo. Quando si taglia il grano l'animale fugge davanti ai mietitori e se un mietitore si ammala si ritiene che sia inciampato per errore sullo ''spirito del grano'' che l'ha quindi punito. La persona che taglia le ultime spighe o l'ultimo [[covone]] prende il nome dell'animale e conserva talvolta il nome per tutto l'anno. Talvolta chi ha battuto l'ultimo [[covone]] rappresenta esso stesso l'animale.<ref>Capitolo 48 del libro: {{Cita libro |cognome=Frazer |nome=James George |titolo=[[Il ramo d'oro]] |traduttore=Lauro De Bosis e Paola Sacchi |città=Torino |editore=[[Bollati Boringhieri]] |anno=1995 |sbn=
=== Divinità legate al grano ===
* [[Ašnan]]: dea sumera del grano;
* [[Ninlil]]: dea sumera del grano e dell'aria;
* [[Shala (divinità)|Shala]]: dea babilonese della guerra e del grano;
* [[Nepri]]: dio egizio del grano;
* [[Uai (divinità)|Uai]]: dio egizio creatore minore, creatore del grano;
* [[Demetra]]: dea greca dell'agricoltura, della fertilità, della natura, del grano, dei raccolti e delle messi;
* [[Cerere]]: divinità romana materna della terra, dell'agricoltura, del grano, della fertilità e dei raccolti;
* [[Conso]]: divinità romana del seme del grano e dei depositi per la sua conservazione;
* [[Robigus]]: dio romano della Ruggine del Grano;
* [[Ceridwen]]: dea celtica dell'ispirazione sacra, della rinascita, della trasformazione, del grano, della natura, delle erbe e della magia;
* [[Sif]]: dea vichinga del grano, del raccolto, della terra e delle messi;
* [[Inari (mitologia)|Inari]]: dea giapponese del riso, della fertilità, dell'agricoltura, delle volpi, dell'industria, del grano e del successo terreno; * [[Sara Mama|Mama Zara]]: dea inca del mais, del grano e della fertilità, protettrice del focolare;
* [[Yum Kaax]]: dio maya dell'agricoltura, del grano, del mais, delle piante selvatiche e degli animali.
== Note ==
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* {{Cita libro |cognome=Messedaglia |nome=Luigi |titolo=Per la storia dell'agricoltura e dell'alimentazione |città=Piacenza |anno=1932}}
* {{Cita libro |cognome=Morgan |nome=Don |titolo=Marchants of grain |città=New York |anno=1979}}
* {{Cita libro |cognome=Oliva |nome=Alberto |titolo=La politica granaria di Roma antica dal 265 a.C. al 410 d.C. |città=Piacenza |editore=Federazione italiana dei consorzi agrari |anno=1930 |sbn=
* {{Cita news|cognome=Salamini |nome=Francesco |titolo=Il frumento monococco |pubblicazione=[[Le Scienze]] |numero=373 |data=settembre 1999 |wkautore=Francesco Salamini}}
* {{Cita libro |cognome=Saltini |nome=Antonio |titolo=I semi della civiltà. Frumento, riso e mais nella storia delle società umane |città=Bologna |annooriginale=1996 |anno=nuova edizione 2010 |ISBN=978-88-96459-01-0 |wkautore=Antonio Saltini}}
* {{Cita libro |cognome=Saltini |nome=Antonio |titolo=Storia delle scienze agrarie |volume=4 voll. |editore=[[Edagricole]] |città=Bologna |anno=1984-1989 |sbn=
* {{Cita news|lingua=en, fr, ru |cognome=Vavilov |nome=Nicolai I. |titolo=Studies on the Origin of Cultivated Plants |editore=Institut de botanique appliquée |città=Leningrad |anno=1926}}
* {{Cita news|lingua=en |cognome=Vavilov |nome=Nicolai I. |curatore-cognome=Starr |curatore-nome=Chester K. |titolo=The Origin, Variation, Immunity and Breeding of Cultivated Plants: Selected Writings |pubblicazione=Chronica botanica |volume=13 |numero=nn. 1-6 |città=Waltham (Massachusetts) |anno=1949-50}}
* {{Cita libro |lingua=en, he, ru |cognome=Vavilov |nome=Nicolai I. |titolo=World Resources of Cereals, Leguminous Seed Crops and Flax |editore=Academy of Sciences of Urss, National Science Foundation, Washington, Israel Program for Scientific Translations |città=Jerusalem |anno=1960}}
* {{Cita libro |lingua=en |cognome=Zohary |nome=Daniel |cognome2=Hopf |nome2=Maria |titolo=Domestication of Plants in the Old World |url=https://archive.org/details/domesticationofp0003zoha |edizione=3 |editore=[[Oxford University Press]] |anno=<!--Oxford-->2000}}
* {{Cita libro |cognome=Bressanini |nome=Dario |cognome2=Mautino |nome2=Beatrice |titolo=Contro Natura |città=Milano |editore=[[Rizzoli]] |anno=2015 |ISBN=978-88-17-08092-7 |wkautore=Dario Bressanini |wkautore2=Beatrice Mautino |cid=Dario Bressanini & Beatrice Mautino}}
* {{Cita libro |cognome=Ghilotti |nome=Michele |titolo=Pasticcio di Grano |città=Chieti |editore=Noubs |anno=2011 |ISBN=978-88-86885-17-1}}
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* [[Germe (cereali)]]
* [[Grano saraceno]]
* [[Tassonomia del grano]]
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