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Il '''grano''' o '''frumento''', arcaicamente anche '''tritico''' (con questi nomi si indica sia la pianta sia le [[Cariosside|cariossidi]] di tale pianta), è un [[Genere (tassonomia)|genere]] della famiglia [[Poaceae]] (o Gramineae, ''[[nomen conservandum|nom. cons.]]'')<ref
== Etimologia ==
Il termine "grano" deriva dal [[Lingua latina|latino]] ''granum'', con molteplici corrispondenze nell'area indoeuropea (cfr. irlandese ''grán'', inglese ''corn'', russo ''zernó'', lituano ''žìrnis'', [[Pashto]] ''zanai''<ref name=":0">{{Cita libro|lingua=en|nome=Michiel de|cognome=Vaan|titolo=Etymological dictionary of Latin and the other italic languages|collana=Leiden Indo-European etymological dictionary series|data=2008|editore=Brill|ISBN=978-90-04-16797-1}}</ref>), da una radice con significato di "maturare", "invecchiare" (cfr. greco γέρων, "anziano"<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Michael|cognome=Ricciardelli|nome2=Giacomo|cognome2=Devoto|data=1968|titolo=Avviamento alia etimologia italiana (Dizionario etimologico)|rivista=Books Abroad|volume=42|numero=1|
== Tassonomia ==
{{Vedi anche|Tassonomia del grano}}
=== Classificazione del frumento ===
[[File:391 Triticums L.jpg|
La classificazione del genere ''Triticum'' è complessa ed è stata oggetto di numerosi e successivi studi; quella di van Slageren è la più recente ed è attualmente accettata dalla maggior parte degli studiosi. Inoltre, alcuni studiosi hanno suggerito l'unificazione del genere ''[[Aegilops]]'' con il genere ''Triticum''.
Per queste ragioni è possibile trovare citazioni di altre specie appartenenti al genere ''Triticum'', attualmente declassate al rango di sottospecie o assegnate al genere ''Aegilops''.
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Come prodotto di scarto, dalla coltivazione del grano deriva anche la [[paglia]], impiegata per le lettiere dei bovini nelle stalle e per la fabbricazione della carta.
[[File:3-piantagione, Taccuino Sanitatis, Casanatense 4182.jpg|
== Coltivazione ==
[[File:Grano duro dicembre 2008.JPG|
Le varietà note, derivate dalle specie maggiormente coltivate, sono numerosissime, nell'ordine di qualche migliaio. I frumenti teneri comprendono il maggior numero di varietà e hanno la massima estensione colturale anche perché sono i soli in coltivazione nei paesi nordici. I grani duri, invece, sono più tipici dei paesi con clima temperato caldo.
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== Produzione ==
{{Vedi anche|Statistiche sulla produzione mondiale di frumento}}
[[File:WheatYield.png|
La produzione mondiale di frumento è stata nel 2009 di 681,9 milioni di [[Tonnellata|tonnellate]], di cui 138,7 nella sola Unione europea. Sempre nel 2009 i primi cinque produttori mondiali sono stati la [[Cina]] (115 Mio), l'[[India]] (81 Mio), la [[Russia]] (62 Mio), gli [[Stati Uniti d'America]] (60 Mio) e la [[Francia]] (38 Mio).
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=== Il raccolto ===
[[File:Raccolta grano.jpg|
Consiste nel taglio della pianta ([[mietitura]]) e nella separazione dei chicchi dalla paglia e dalla pula ([[trebbiatura]]). In genere queste due operazioni sono svolte contemporaneamente con l'impiego di una mietitrebbia.
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=== Domesticazione ===
I cacciatori-raccoglitori dell'Asia occidentale raccolsero il grano selvatico per migliaia di anni prima che venissero addomesticati,<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Richter |nome1=Tobias |cognome2=Maher |nome2=Lisa A. |data=2013 |titolo=Terminology, process and change: reflections on the Epipalaeolithic of South-west Asia |url=https://doi.org/10.1179/0075891413Z.00000000020 |rivista=Levant |volume=45 |numero=2 |pp=
La raccolta e la semina ripetute dei chicchi di erbe selvatiche portarono alla creazione di ceppi domestici, poiché le forme mutanti ("sportive") di grano erano più adatte alla coltivazione. Nel grano domestico, i chicchi sono più grandi e i semi (all'interno delle spighette) rimangono attaccati alla spiga tramite un rachide indurito durante la raccolta.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Hughes |nome1=N. |cognome2=Oliveira |nome2=H.R. |cognome3=Fradgley |nome3=N. |cognome4=Corke |nome4=F. |cognome5=Cockram |nome5=J. |cognome6=Doonan |nome6=J.H. |cognome7=Nibau |nome7=C. |titolo=μCT trait analysis reveals morphometric differences between domesticated temperate small grain cereals and their wild relatives |rivista=[[The Plant Journal]] |volume=99 |numero=1 |pp=
Il grano monococco selvatico (''T. monococcum subsp. boeoticum'') cresce in tutta l'Asia sudoccidentale in parchi aperti e ambienti steppici.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012">{{Cita libro|cognome1=Zohary |nome1=Daniel |wkautore1=Daniel Zohary |cognome2=Hopf |nome2=Maria |cognome3=Weiss |nome3=Ehud |data=2012 |capitolo=Cereals |titolo=Domestication of Plants in the Old World |edizione=4 |città=Oxford |editore=Oxford University Press |doi=10.1093/acprof:osobl/9780199549061.001.0001 |isbn=978-0-19-954906-1 }}</ref> Comprende tre razze distinte, solo una delle quali, originaria dell'Anatolia sudorientale, è stata addomesticata.<ref name="Kilian Ozkan Walther Kohl 2007">{{Cita pubblicazione|cognome1=Ozkan |nome1=H. |cognome2=Brandolini |nome2=A. |cognome3=Schäfer-Pregl |nome3=R. |cognome4=Salamini |nome4=F. |data=2002 |titolo=AFLP analysis of a collection of tetraploid wheats indicates the origin of emmer and hard wheat domestication in southeast Turkey |rivista=Molecular Biology and Evolution |volume=19 |numero=10 |pp=
La caratteristica principale che distingue il monococco domestico da quello selvatico è che le sue orecchie non si frantumano senza pressione, rendendolo dipendente dall'uomo per la dispersione e la riproduzione. Inoltre tende ad avere grani più larghi.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> Il farro selvatico è stato raccolto in siti come [[Tell Abu Hureyra]] (10700–9000 a.C. circa) e Mureybet (9800–9300 a.C. circa), ma le prime prove archeologiche della forma domestica arrivano dopo ca. 8800 a.C. nella Turchia meridionale, a [[Çayönü]], [[Cafer Höyük]] e forse [[Nevalı Çori]].<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> Le prove genetiche indicano che questo è stato addomesticato in più luoghi in modo indipendente.<ref name="Kilian Ozkan Walther Kohl 2007"/>
Il farro selvatico (''T. turgidum subsp. dicoccoides'') è meno diffuso del farro monococco, favorendo i terreni rocciosi, basaltici e calcarei che si trovano sui [[fianchi collinari]] della Mezzaluna Fertile.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> È più diversificato, con le varietà domestiche che rientrano in due gruppi principali: decorticate o non frantumate, in cui la trebbiatura separa l'intera spighetta; e la trebbiatura libera, dove i singoli chicchi vengono separati. Entrambe le varietà probabilmente esistevano nella preistoria, ma col tempo divennero più comuni le cultivar a trebbiatura libera.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> Il farro selvatico fu coltivato per la prima volta nel Levante meridionale già nel 9600 a.C. Studi genetici hanno scoperto che, come il farro, fu addomesticato nell'Anatolia sudorientale, ma solo una volta.<ref name="Kilian Ozkan Walther Kohl 2007"/><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Feldman |nome1=Moshe |cognome2=Kislev |nome2=Mordechai E. |data=2007 |titolo=''Domestication of emmer wheat and evolution of free-threshing tetraploid wheat'' in "A Century of Wheat Research-From Wild Emmer Discovery to Genome Analysis", Published Online: 3 November 2008 |url=http://www.sciencefromisrael.com/app/home/contribution.asp?referrer=parent&backto=issue,2,14;journal,9,41;linkingpublicationresults,1:300170,1 |urlmorto=si |rivista=Israel Journal of Plant Sciences |volume=55 |pp=
=== Agricoltura precoce ===
Falci in pietra con microlame venivano usate per raccogliere il grano nel periodo neolitico, c. 8500–4000 a.C. Il farro monococco e il farro sono considerati due dei raccolti primitivi coltivati dalle prime società agricole nell'Asia occidentale neolitica.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012" /> Queste comunità coltivavano anche grano nudo (''T. aestivum'' e ''T. durum'') e una forma domestica ormai estinta di grano Zanduri (''T. timopheevii''),<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Czajkowska |nome1=Beata I. |cognome2=Bogaard |nome2=Amy |cognome3=Charles |nome3=Michael |cognome4=Jones |nome4=Glynis |cognome5=Kohler-Schneider |nome5=Marianne |cognome6=Mueller-Bieniek |nome6=Aldona |cognome7=Brown |nome7=Terence A. |data=1º novembre 2020 |titolo=Ancient DNA typing indicates that the "new" glume wheat of early Eurasian agriculture is a cultivated member of the Triticum timopheevii group |url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0305440320301795 |rivista=Journal of Archaeological Science |volume=123 |
La facilità di immagazzinare il grano e altri cereali portò le famiglie contadine a diventare gradualmente più dipendenti da esso nel corso del tempo, soprattutto dopo che furono sviluppate strutture di stoccaggio individuali sufficientemente grandi da contenere una fornitura superiore a un anno.<ref name="Weide 2021">{{Cita pubblicazione|cognome=Weide |nome=Alexander |data=29 novembre 2021 |titolo=Towards a Socio-Economic Model for Southwest Asian Cereal Domestication |rivista=Agronomy |volume=11 |numero=12 |
I chicchi di grano venivano immagazzinati dopo la trebbiatura, rimuovendo la pula.<ref name="Weide 2021" /> Veniva poi trasformato in farina utilizzando mortai di pietra macinata.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Dubreuil |nome=Laure |data=1º novembre 2004 |titolo=Long-term trends in Natufian subsistence: a use-wear analysis of ground stone tools |url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0305440304000731 |rivista=Journal of Archaeological Science |volume=31 |numero=11 |pp=
Il pane fatto con il farro macinato e i tuberi di una forma di giunco (''[[Bolboschoenus glaucus]]'') veniva prodotto già nel 12400 a.C. A [[Çatalhöyük]] (
=== Diffusione ===
[[File:Museo Civico Nicola Barbato - Piana degli Albanesi 30.jpg|
Il grano domestico si diffuse rapidamente in regioni dove i suoi antenati selvatici non crescevano naturalmente. Il farro fu introdotto a Cipro già nell'8600 a.C. e il farro piccolo c.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Vigne |nome1=Jean-Denis |cognome2=Briois |nome2=François |cognome3=Zazzo |nome3=Antoine |cognome4=Willcox |nome4=George |cognome5=Cucchi |nome5=Thomas |cognome6=Thiébault |nome6=Stéphanie |cognome7=Carrère |nome7=Isabelle |cognome8=Franel |nome8=Yodrik |cognome9=Touquet |nome9=Régis |cognome10=Martin |nome10=Chloé |cognome11=Moreau |nome11=Christophe |cognome12=Comby |nome12=Clothilde |cognome13=Guilaine |nome13=Jean |data=29 maggio 2012 |titolo=First wave of cultivators spread to Cyprus at least 10,600 y ago |rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences |volume=109 |numero=22 |pp=
Il grano probabilmente apparve nel corso inferiore del fiume Giallo in Cina intorno al 2600 a.C.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Long |nome1=Tengwen |cognome2=Leipe |nome2=Christian |cognome3=Jin |nome3=Guiyun |cognome4=Wagner |nome4=Mayke |cognome5=Guo |nome5=Rongzhen |cognome6=Schröder |nome6=Oskar |cognome7=Tarasov |nome7=Pavel E. |data=2018 |titolo=The early history of wheat in China from 14C dating and Bayesian chronological modelling |rivista=[[Nature Plants]] |volume=4 |numero=5 |pp=
La prova più antica dell'esistenza del grano esaploide è stata confermata attraverso l'analisi del DNA dei semi di grano, risalenti al 6400–6200 a.C. circa, recuperati da Çatalhöyük.<ref name="Bilgic 2016">{{Cita pubblicazione|cognome1=Bilgic |nome1=Hatice |titolo=Ancient DNA from 8400 Year-Old Çatalhöyük Wheat: Implications for the Origin of Neolithic Agriculture |rivista=[[PLOS One]] |volume=11 |numero=3 |pp=e0151974 |data=2016 |doi=10.1371/journal.pone.0151974 |pmid=26998604 |pmc=4801371 |bibcode=2016PLoSO..1151974B }}</ref>
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* {{Cita news|lingua=en |cognome=Vavilov |nome=Nicolai I. |curatore-cognome=Starr |curatore-nome=Chester K. |titolo=The Origin, Variation, Immunity and Breeding of Cultivated Plants: Selected Writings |pubblicazione=Chronica botanica |volume=13 |numero=nn. 1-6 |città=Waltham (Massachusetts) |anno=1949-50}}
* {{Cita libro |lingua=en, he, ru |cognome=Vavilov |nome=Nicolai I. |titolo=World Resources of Cereals, Leguminous Seed Crops and Flax |editore=Academy of Sciences of Urss, National Science Foundation, Washington, Israel Program for Scientific Translations |città=Jerusalem |anno=1960}}
* {{Cita libro |lingua=en |cognome=Zohary |nome=Daniel |cognome2=Hopf |nome2=Maria |titolo=Domestication of Plants in the Old World |url=https://archive.org/details/domesticationofp0003zoha |edizione=3 |editore=[[Oxford University Press]] |anno=<!--Oxford-->2000}}
* {{Cita libro |cognome=Bressanini |nome=Dario |cognome2=Mautino |nome2=Beatrice |titolo=Contro Natura |città=Milano |editore=[[Rizzoli]] |anno=2015 |ISBN=978-88-17-08092-7 |wkautore=Dario Bressanini |wkautore2=Beatrice Mautino |cid=Dario Bressanini & Beatrice Mautino}}
* {{Cita libro |cognome=Ghilotti |nome=Michele |titolo=Pasticcio di Grano |città=Chieti |editore=Noubs |anno=2011 |ISBN=978-88-86885-17-1}}
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