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Il '''grano''' o '''frumento''', arcaicamente anche '''tritico''' (con questi nomi si indica sia la pianta sia le [[Cariosside|cariossidi]] di tale pianta), è un [[Genere (tassonomia)|genere]] della famiglia [[Poaceae]] (o Gramineae, ''[[nomen conservandum|nom. cons.]]'')<ref name=POWO>{{cita web |lingua=en |titolo=Triticum |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |url=https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:30034910-2 |accesso=2 gennaio 2025}}</ref>, [[cereale]] di antica coltura, la cui area d'origine è localizzata tra [[Mar Mediterraneo]], [[Mar Nero]] e [[Mar Caspio]].
 
== Etimologia ==
Il termine "grano" deriva dal [[Lingua latina|latino]] ''granum'', con molteplici corrispondenze nell'area indoeuropea (cfr. irlandese ''grán'', inglese ''corn'', russo ''zernó'', lituano ''žìrnis'', [[Pashto]] ''zanai''<ref name=":0">{{Cita libro|lingua=en|nome=Michiel de|cognome=Vaan|titolo=Etymological dictionary of Latin and the other italic languages|collana=Leiden Indo-European etymological dictionary series|data=2008|editore=Brill|ISBN=978-90-04-16797-1}}</ref>), da una radice con significato di "maturare", "invecchiare" (cfr. greco γέρων, "anziano"<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Michael|cognome=Ricciardelli|nome2=Giacomo|cognome2=Devoto|data=1968|titolo=Avviamento alia etimologia italiana (Dizionario etimologico)|rivista=Books Abroad|volume=42|numero=1|ppp=98|accesso=2 maggio 2024|doi=10.2307/40122138|url=http://dx.doi.org/10.2307/40122138}}</ref>), oppure con significato di "tritare", "macinare".<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|nome=Alberto|cognome=Nocentini|nome2=Alessandro|cognome2=Parenti|titolo=L'etimologico: vocabolario della lingua italiana|url=https://www.worldcat.org/title/0666218627|accesso=2 maggio 2024|edizione=1. ed|data=2010|editore=Le Monnier|oclc=0666218627|ISBN=978-88-00-20781-2}}</ref>
 
== Tassonomia ==
{{Vedi anche|Tassonomia del grano}}
=== Classificazione del frumento ===
[[File:391 Triticums L.jpg|thumbmin|Spighe di varie specie di frumento]]
La classificazione del genere ''Triticum'' è complessa ed è stata oggetto di numerosi e successivi studi; quella di van Slageren è la più recente ed è attualmente accettata dalla maggior parte degli studiosi. Inoltre, alcuni studiosi hanno suggerito l'unificazione del genere ''[[Aegilops]]'' con il genere ''Triticum''.
Per queste ragioni è possibile trovare citazioni di altre specie appartenenti al genere ''Triticum'', attualmente declassate al rango di sottospecie o assegnate al genere ''Aegilops''.
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Come prodotto di scarto, dalla coltivazione del grano deriva anche la [[paglia]], impiegata per le lettiere dei bovini nelle stalle e per la fabbricazione della carta.
 
[[File:3-piantagione, Taccuino Sanitatis, Casanatense 4182.jpg|thumbmin|Piantagione di grano, [[Tacuinum sanitatis]] Casanatense (XIV secolo)]]
 
== Coltivazione ==
[[File:Grano duro dicembre 2008.JPG|thumbmin|Campo di grano nel dicembre 2008 nella provincia di Foggia]]
Le varietà note, derivate dalle specie maggiormente coltivate, sono numerosissime, nell'ordine di qualche migliaio. I frumenti teneri comprendono il maggior numero di varietà e hanno la massima estensione colturale anche perché sono i soli in coltivazione nei paesi nordici. I grani duri, invece, sono più tipici dei paesi con clima temperato caldo.
 
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== Produzione ==
{{Vedi anche|Statistiche sulla produzione mondiale di frumento}}
[[File:WheatYield.png|700pxcentro|centerverticale=2.2|min|Una mappa della produzione di frumento in tutto il mondo.]]
 
La produzione mondiale di frumento è stata nel 2009 di 681,9 milioni di [[Tonnellata|tonnellate]], di cui 138,7 nella sola Unione europea. Sempre nel 2009 i primi cinque produttori mondiali sono stati la [[Cina]] (115&nbsp;Mio), l'[[India]] (81&nbsp;Mio), la [[Russia]] (62&nbsp;Mio), gli [[Stati Uniti d'America]] (60&nbsp;Mio) e la [[Francia]] (38&nbsp;Mio).
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=== Il raccolto ===
[[File:Raccolta grano.jpg|thumbmin|Raccolta grano con [[mietitrebbiatrice]]]]
Consiste nel taglio della pianta ([[mietitura]]) e nella separazione dei chicchi dalla paglia e dalla pula ([[trebbiatura]]). In genere queste due operazioni sono svolte contemporaneamente con l'impiego di una mietitrebbia.
 
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=== Domesticazione ===
I cacciatori-raccoglitori dell'Asia occidentale raccolsero il grano selvatico per migliaia di anni prima che venissero addomesticati,<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Richter |nome1=Tobias |cognome2=Maher |nome2=Lisa A. |data=2013 |titolo=Terminology, process and change: reflections on the Epipalaeolithic of South-west Asia |url=https://doi.org/10.1179/0075891413Z.00000000020 |rivista=Levant |volume=45 |numero=2 |pp=121–132121-132 |doi=10.1179/0075891413Z.00000000020 }}</ref> forse già nel 21000 a.C.,<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Piperno |nome1=Dolores R. |cognome2=Weiss |nome2=Ehud |cognome3=Holst |nome3=Irene |cognome4=Nadel |nome4=Dani |data=agosto 2004 |titolo=Processing of wild cereal grains in the Upper Palaeolithic revealed by starch grain analysis |url=https://www.nature.com/articles/nature02734 |rivista=Nature |volume=430 |numero=7000 |pp=670–673670-673 |doi=10.1038/nature02734 |pmid=15295598 |bibcode=2004Natur.430..670P }}</ref> ma costituivano una componente minore della loro dieta.<ref name="Arranz-Otaegui et al. 2018">{{Cita pubblicazione|cognome1=Arranz-Otaegui |nome1=Amaia |cognome2=González Carretero |nome2=Lara |cognome3=Roe |nome3=Joe |cognome4=Richter |nome4=Tobias |data=2018 |titolo="Founder crops" v. wild plants: Assessing the plant-based diet of the last hunter-gatherers in southwest Asia |url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0277379117306145 |rivista=Quaternary Science Reviews |volume=186 |pp=263–283263-283 |doi=10.1016/j.quascirev.2018.02.011 |bibcode=2018QSRv..186..263A}}</ref> In questa fase di coltivazione pre-domestica, le prime cultivar si diffusero in tutta la regione e svilupparono lentamente i tratti che finirono per caratterizzare le loro forme domestiche.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Fuller |nome1=Dorian Q. |cognome2=Willcox |nome2=George |cognome3=Allaby |nome3=Robin G. |data=2011 |titolo=Cultivation and domestication had multiple origins: arguments against the core area hypothesis for the origins of agriculture in the Near East |url=https://doi.org/10.1080/00438243.2011.624747 |rivista=World Archaeology |volume=43 |numero=4 |pp=628–652628-652 |doi=10.1080/00438243.2011.624747 }}</ref>
 
La raccolta e la semina ripetute dei chicchi di erbe selvatiche portarono alla creazione di ceppi domestici, poiché le forme mutanti ("sportive") di grano erano più adatte alla coltivazione. Nel grano domestico, i chicchi sono più grandi e i semi (all'interno delle spighette) rimangono attaccati alla spiga tramite un rachide indurito durante la raccolta.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Hughes |nome1=N. |cognome2=Oliveira |nome2=H.R. |cognome3=Fradgley |nome3=N. |cognome4=Corke |nome4=F. |cognome5=Cockram |nome5=J. |cognome6=Doonan |nome6=J.H. |cognome7=Nibau |nome7=C. |titolo=μCT trait analysis reveals morphometric differences between domesticated temperate small grain cereals and their wild relatives |rivista=[[The Plant Journal]] |volume=99 |numero=1 |pp=98–11198-111 |data=14 marzo 2019 |doi=10.1111/tpj.14312 |pmid=30868647 |pmc=6618119 }}</ref> Nelle varietà selvatiche, un rachide più fragile permette alla spiga di frantumarsi facilmente, disperdendo le spighette.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Tanno |nome1=K. |cognome2=Willcox |nome2=G. |anno=2006 |titolo=How fast was wild wheat domesticated? |rivista=[[Science (periodico)|Science]] |volume=311 |numero=5769 |p=1886 |doi=10.1126/science.1124635 |pmid=16574859 }}</ref> La selezione dei chicchi più grandi e delle teste non frantumabili da parte degli agricoltori potrebbe non essere stata deliberatamente intenzionale, ma semplicemente avvenuta perché queste caratteristiche rendevano più facile la raccolta dei semi; ciononostante tale selezione «accidentale» costituiva una parte importante della domesticazione delle colture. Poiché le caratteristiche che migliorano il grano come fonte di cibo comportano la perdita dei meccanismi naturali di dispersione dei semi della pianta, i ceppi di grano altamente addomesticati non possono sopravvivere allo stato selvatico.<ref name="Purugganan Fuller 2009">{{Cita pubblicazione|cognome1=Purugganan |nome1=Michael D. |cognome2=Fuller |nome2=Dorian Q. |titolo=The nature of selection during plant domestication |rivista=Nature |editore=Springer |volume=457 |numero=7231 |data=1º febbraio 2009 |doi=10.1038/nature07895 |pp=843–848843-848|pmid=19212403 |bibcode=2009Natur.457..843P }}</ref>
 
Il grano monococco selvatico (''T. monococcum subsp. boeoticum'') cresce in tutta l'Asia sudoccidentale in parchi aperti e ambienti steppici.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012">{{Cita libro|cognome1=Zohary |nome1=Daniel |wkautore1=Daniel Zohary |cognome2=Hopf |nome2=Maria |cognome3=Weiss |nome3=Ehud |data=2012 |capitolo=Cereals |titolo=Domestication of Plants in the Old World |edizione=4 |città=Oxford |editore=Oxford University Press |doi=10.1093/acprof:osobl/9780199549061.001.0001 |isbn=978-0-19-954906-1 }}</ref> Comprende tre razze distinte, solo una delle quali, originaria dell'Anatolia sudorientale, è stata addomesticata.<ref name="Kilian Ozkan Walther Kohl 2007">{{Cita pubblicazione|cognome1=Ozkan |nome1=H. |cognome2=Brandolini |nome2=A. |cognome3=Schäfer-Pregl |nome3=R. |cognome4=Salamini |nome4=F. |data=2002 |titolo=AFLP analysis of a collection of tetraploid wheats indicates the origin of emmer and hard wheat domestication in southeast Turkey |rivista=Molecular Biology and Evolution |volume=19 |numero=10 |pp=1797–18011797-1801 |doi=10.1093/oxfordjournals.molbev.a004002 |pmid=12270906 }}</ref>
 
La caratteristica principale che distingue il monococco domestico da quello selvatico è che le sue orecchie non si frantumano senza pressione, rendendolo dipendente dall'uomo per la dispersione e la riproduzione. Inoltre tende ad avere grani più larghi.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> Il farro selvatico è stato raccolto in siti come [[Tell Abu Hureyra]] (10700–9000 a.C. circa) e Mureybet (9800–9300 a.C. circa), ma le prime prove archeologiche della forma domestica arrivano dopo ca. 8800 a.C. nella Turchia meridionale, a [[Çayönü]], [[Cafer Höyük]] e forse [[Nevalı Çori]].<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> Le prove genetiche indicano che questo è stato addomesticato in più luoghi in modo indipendente.<ref name="Kilian Ozkan Walther Kohl 2007"/>
 
Il farro selvatico (''T. turgidum subsp. dicoccoides'') è meno diffuso del farro monococco, favorendo i terreni rocciosi, basaltici e calcarei che si trovano sui [[fianchi collinari]] della Mezzaluna Fertile.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> È più diversificato, con le varietà domestiche che rientrano in due gruppi principali: decorticate o non frantumate, in cui la trebbiatura separa l'intera spighetta; e la trebbiatura libera, dove i singoli chicchi vengono separati. Entrambe le varietà probabilmente esistevano nella preistoria, ma col tempo divennero più comuni le cultivar a trebbiatura libera.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> Il farro selvatico fu coltivato per la prima volta nel Levante meridionale già nel 9600 a.C. Studi genetici hanno scoperto che, come il farro, fu addomesticato nell'Anatolia sudorientale, ma solo una volta.<ref name="Kilian Ozkan Walther Kohl 2007"/><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Feldman |nome1=Moshe |cognome2=Kislev |nome2=Mordechai E. |data=2007 |titolo=''Domestication of emmer wheat and evolution of free-threshing tetraploid wheat'' in "A Century of Wheat Research-From Wild Emmer Discovery to Genome Analysis", Published Online: 3 November 2008 |url=http://www.sciencefromisrael.com/app/home/contribution.asp?referrer=parent&backto=issue,2,14;journal,9,41;linkingpublicationresults,1:300170,1 |urlmorto=si |rivista=Israel Journal of Plant Sciences |volume=55 |pp=207–221207-221 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131206013930/http://www.sciencefromisrael.com/app/home/contribution.asp?referrer=parent&backto=issue,2,14;journal,9,41;linkingpublicationresults,1:300170,1 |accesso=6 luglio 2011 |numero=3–4|doi=10.1560/IJPS.55.3-4.207 }}</ref><ref name="ColledgeArchaeology2007">{{Cita libro|cognome=Colledge |nome=Sue |url=https://books.google.com/books?id=D2nym35k_EcC&pg=PA40 |titolo=The origins and spread of domestic plants in southwest Asia and Europe |editore=Left Coast Press |anno=2007 |isbn=978-1-59874-988-5 |ppp=40–40}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Luo |nome1=M.-C. |cognome2=Yang |nome2=Z.-L. |cognome3=You |nome3=F. M. |cognome4=Kawahara |nome4=T. |cognome5=Waines |nome5=J. G. |cognome6=Dvorak |nome6=J. |data=2007 |titolo=The structure of wild and domesticated emmer wheat populations, gene flow between them, and the site of emmer domestication |url=https://doi.org/10.1007/s00122-006-0474-0 |rivista=Theoretical and Applied Genetics |volume=114 |numero=6 |pp=947–959947-959 |doi=10.1007/s00122-006-0474-0 |pmid=17318496 }}</ref> La prima prova archeologica sicura del farro domestico proviene da Çayönü, c. 8300–7600 a.C., dove cicatrici distintive sulle spighette indicavano che provenivano da una varietà domestica decorticata.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/> Reperti leggermente precedenti sono stati segnalati da [[Tell Aswad]] in [[Siria]], c. 8500–8200 a.C., ma questi furono identificati utilizzando un metodo meno affidabile basato sulla dimensione dei grani.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012"/>
 
=== Agricoltura precoce ===
Falci in pietra con microlame venivano usate per raccogliere il grano nel periodo neolitico, c. 8500–4000 a.C. Il farro monococco e il farro sono considerati due dei raccolti primitivi coltivati dalle prime società agricole nell'Asia occidentale neolitica.<ref name="Zohary Hopf Weiss 2012" /> Queste comunità coltivavano anche grano nudo (''T. aestivum'' e ''T. durum'') e una forma domestica ormai estinta di grano Zanduri (''T. timopheevii''),<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Czajkowska |nome1=Beata I. |cognome2=Bogaard |nome2=Amy |cognome3=Charles |nome3=Michael |cognome4=Jones |nome4=Glynis |cognome5=Kohler-Schneider |nome5=Marianne |cognome6=Mueller-Bieniek |nome6=Aldona |cognome7=Brown |nome7=Terence A. |data=1º novembre 2020 |titolo=Ancient DNA typing indicates that the "new" glume wheat of early Eurasian agriculture is a cultivated member of the Triticum timopheevii group |url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0305440320301795 |rivista=Journal of Archaeological Science |volume=123 |ppp=105258 |doi=10.1016/j.jas.2020.105258 |bibcode=2020JArSc.123j5258C }}</ref> così come un'ampia varietà di altre colture cerealicole e no.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Arranz-Otaegui |nome1=Amaia |cognome2=Roe |nome2=Joe |data=1º settembre 2023 |titolo=Revisiting the concept of the 'Neolithic Founder Crops' in southwest Asia |rivista=Vegetation History and Archaeobotany |volume=32 |numero=5 |pp=475–499475-499 |doi=10.1007/s00334-023-00917-1 |bibcode=2023VegHA..32..475A }}</ref> Il grano era relativamente raro per i primi mille anni del [[Neolitico]] (quando predominava l'[[Hordeum vulgare|orzo]]), ma divenne un alimento base dopo l'8500 a.C. circa.<ref name=":0"/> La coltivazione precoce del grano non richiedeva molta manodopera. Inizialmente, gli agricoltori sfruttarono la capacità del grano di stabilirsi nelle praterie annuali recintando i campi contro gli animali al pascolo e riseminando i popolamenti dopo che erano stati raccolti, senza la necessità di rimuovere sistematicamente la vegetazione o coltivare il terreno.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Weide |nome1=Alexander |cognome2=Green |nome2=Laura |cognome3=Hodgson |nome3=John G. |cognome4=Douché |nome4=Carolyne |cognome5=Tengberg |nome5=Margareta |cognome6=Whitlam |nome6=Jade |cognome7=Dovrat |nome7=Guy |cognome8=Osem |nome8=Yagil |cognome9=Bogaard |nome9=Amy |data=giugno 2022 |titolo=A new functional ecological model reveals the nature of early plant management in southwest Asia |url=https://www.nature.com/articles/s41477-022-01161-7 |rivista=Nature Plants |volume=8 |numero=6 |pp=623–634623-634 |doi=10.1038/s41477-022-01161-7 |pmid=35654954 }}</ref> Potrebbero anche aver sfruttato le zone umide naturali e le pianure alluvionali per praticare l'agricoltura décrue, seminando i semi nel terreno lasciato dal ritiro delle acque alluvionali. Veniva raccolto con falci dalla lama di pietra.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Maeda |nome1=Osamu |cognome2=Lucas |nome2=Leilani |cognome3=Silva |nome3=Fabio |cognome4=Tanno |nome4=Ken-Ichi |cognome5=Fuller |nome5=Dorian Q. |data=1º agosto 2016 |titolo=Narrowing the Harvest: Increasing sickle investment and the rise of domesticated cereal agriculture in the Fertile Crescent |rivista=Quaternary Science Reviews |volume=145 |pp=226–237226-237 |doi=10.1016/j.quascirev.2016.05.032 |bibcode=2016QSRv..145..226M }}</ref>
 
La facilità di immagazzinare il grano e altri cereali portò le famiglie contadine a diventare gradualmente più dipendenti da esso nel corso del tempo, soprattutto dopo che furono sviluppate strutture di stoccaggio individuali sufficientemente grandi da contenere una fornitura superiore a un anno.<ref name="Weide 2021">{{Cita pubblicazione|cognome=Weide |nome=Alexander |data=29 novembre 2021 |titolo=Towards a Socio-Economic Model for Southwest Asian Cereal Domestication |rivista=Agronomy |volume=11 |numero=12 |ppp=2432 |doi=10.3390/agronomy11122432 }}</ref>
 
I chicchi di grano venivano immagazzinati dopo la trebbiatura, rimuovendo la pula.<ref name="Weide 2021" /> Veniva poi trasformato in farina utilizzando mortai di pietra macinata.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Dubreuil |nome=Laure |data=1º novembre 2004 |titolo=Long-term trends in Natufian subsistence: a use-wear analysis of ground stone tools |url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0305440304000731 |rivista=Journal of Archaeological Science |volume=31 |numero=11 |pp=1613–16291613-1629 |doi=10.1016/j.jas.2004.04.003 |bibcode=2004JArSc..31.1613D}}</ref>
 
Il pane fatto con il farro macinato e i tuberi di una forma di giunco (''[[Bolboschoenus glaucus]]'') veniva prodotto già nel 12400 a.C. A [[Çatalhöyük]] ( 7100–6000 7100–6000 a.C. circa), sia il grano integrale sia la farina venivano usati per preparare pane, [[porridge]] e pappa.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=González Carretero |nome1=Lara |cognome2=Wollstonecroft |nome2=Michèle |cognome3=Fuller |nome3=Dorian Q. |data=1º luglio 2017 |titolo=A methodological approach to the study of archaeological cereal meals: a case study at Çatalhöyük East (Turkey) |url=https://doi.org/10.1007/s00334-017-0602-6 |rivista=Vegetation History and Archaeobotany |volume=26 |numero=4 |pp=415–432415-432 |doi=10.1007/s00334-017-0602-6 |pmid=28706348 |pmc=5486841 |bibcode=2017VegHA..26..415G }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Fuller |nome1=Dorian Q. |cognome2=Carretero |nome2=Lara Gonzalez |data=5 dicembre 2018 |titolo=The Archaeology of Neolithic Cooking Traditions: Archaeobotanical Approaches to Baking, Boiling and Fermenting |rivista=Archaeology International |volume=21 |pp=109–121109-121 |doi=10.5334/ai-391 }}</ref> Oltre al cibo, il grano potrebbe essere stato importante per le società neolitiche anche come fonte di [[paglia]], che poteva essere utilizzata come combustibile, per la produzione di [[vimini]] o per la costruzione di cannicci e fango.<ref>{{Cita libro|cognome1=Graeber |nome1=David |titolo=The dawn of everything: a new history of humanity |cognome2=Wengrow |nome2=David |data=2021 |editore=Allen Lane |isbn=978-0-241-40242-9 |città=London |ppp=232}}</ref>
 
=== Diffusione ===
[[File:Museo Civico Nicola Barbato - Piana degli Albanesi 30.jpg|thumbmin|Tradizionale per la pulitura del frumento in [[Sicilia]] (Museo Civico Nicola Barbato, [[Piana degli Albanesi]])]]
Il grano domestico si diffuse rapidamente in regioni dove i suoi antenati selvatici non crescevano naturalmente. Il farro fu introdotto a Cipro già nell'8600 a.C. e il farro piccolo c.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Vigne |nome1=Jean-Denis |cognome2=Briois |nome2=François |cognome3=Zazzo |nome3=Antoine |cognome4=Willcox |nome4=George |cognome5=Cucchi |nome5=Thomas |cognome6=Thiébault |nome6=Stéphanie |cognome7=Carrère |nome7=Isabelle |cognome8=Franel |nome8=Yodrik |cognome9=Touquet |nome9=Régis |cognome10=Martin |nome10=Chloé |cognome11=Moreau |nome11=Christophe |cognome12=Comby |nome12=Clothilde |cognome13=Guilaine |nome13=Jean |data=29 maggio 2012 |titolo=First wave of cultivators spread to Cyprus at least 10,600 y ago |rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences |volume=109 |numero=22 |pp=8445–84498445-8449 |doi=10.1073/pnas.1201693109 |pmc=3365171 |pmid=22566638 |bibcode=2012PNAS..109.8445V }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Lucas |nome1=Leilani |cognome2=Colledge |nome2=Sue |cognome3=Simmons |nome3=Alan |cognome4=Fuller |nome4=Dorian Q. |data=1º marzo 2012 |titolo=Crop introduction and accelerated island evolution: archaeobotanical evidence from 'Ais Yiorkis and Pre-Pottery Neolithic Cyprus |url=https://doi.org/10.1007/s00334-011-0323-1 |rivista=Vegetation History and Archaeobotany |volume=21 |numero=2 |pp=117–129117-129 |doi=10.1007/s00334-011-0323-1 |bibcode=2012VegHA..21..117L }}</ref> Il farro raggiunse la Grecia nel 6500 a.C., l'Egitto poco dopo il 6000 a.C. e la Germania e la Spagna nel 5000 a.C.<ref>{{Cita libro|cognome=Diamond |nome=Jared |wkautore=Jared Diamond |anno=2005 |annooriginale=1997 |titolo=[[Guns, Germs and Steel]] |editore=Vintage |isbn=978-0-099-30278-0 |p=97}}</ref> "I primi egizi furono sviluppatori del pane e dell'uso del forno e svilupparono la cottura al forno in una delle prime industrie di produzione alimentare su larga scala".<ref>Direct quotation: Grundas, S.T.: Chapter: "Wheat: The Crop", in ''Encyclopedia of Food Sciences and Nutrition'' p. 6130, 2003; Elsevier Science</ref> Nel 4000 a.C., il grano aveva raggiunto le isole britanniche e la Scandinavia.<ref>{{cita web|cognome=Piotrowski |nome=Jan |titolo=Britons may have imported wheat long before farming it |sito=[[New Scientist]] |data=26 febbraio 2019 |url=https://www.newscientist.com/article/dn27044-britons-may-have-imported-wheat-long-before-farming-it/ |accesso=4 giugno 2020}}</ref><ref name="SmithMomber2015">{{Cita pubblicazione|cognome1=Smith |nome1=Oliver |cognome2=Momber |nome2=Garry |cognome3=Bates |nome3=Richard |cognome4=Garwood |nome4=Paul |cognome5=Fitch |nome5=Simon |cognome6=Pallen |nome6=Mark |cognome7=Gaffney |nome7=Vincent |cognome8=Allaby |nome8=Robin G. |titolo=Sedimentary DNA from a submerged site reveals wheat in the British Isles 8000 years ago |rivista=[[Science (periodico)|Science]] |volume=347 |numero=6225 |anno=2015 |pp=998–1001998-1001 |doi=10.1126/science.1261278 |pmid=25722413 |bibcode=2015Sci...347..998S }}</ref><ref name="BraceDiekmann2019">{{Cita pubblicazione|cognome1=Brace |nome1=Selina |cognome2=Diekmann |nome2=Yoan |cognome3=Booth |nome3=Thomas J. |cognome4=van Dorp |nome4=Lucy |cognome5=Faltyskova |nome5=Zuzana |cognome6=Rohland |nome6=Nadin |cognome7=Mallick |nome7=Swapan |cognome8=Olalde |nome8=Iñigo |cognome9=Ferry |nome9=Matthew |cognome10=Michel |nome10=Megan |cognome11=Oppenheimer |nome11=Jonas |cognome12=Broomandkhoshbacht |nome12=Nasreen |cognome13=Stewardson |nome13=Kristin |cognome14=Martiniano |nome14=Rui |cognome15=Walsh |nome15=Susan |cognome16=Kayser |nome16=Manfred |cognome17=Charlton |nome17=Sophy |cognome18=Hellenthal |nome18=Garrett|cognome19=Armit |nome19=Ian |cognome20=Schulting |nome20=Rick |cognome21=Craig |nome21=Oliver E. |cognome22=Sheridan |nome22=Alison |cognome23=Parker Pearson |nome23=Mike |cognome24=Stringer |nome24=Chris |cognome25=Reich |nome25=David |cognome26=Thomas |nome26=Mark G. |cognome27=Barnes |nome27=Ian |titolo=Ancient genomes indicate population replacement in Early Neolithic Britain |rivista=[[Nature Ecology & Evolution]] |volume=3 |numero=5 |anno=2019 |pp=765–771765-771 |doi=10.1038/s41559-019-0871-9 |pmid=30988490 |pmc=6520225 |bibcode=2019NatEE...3..765B |citazione=Neolithic cultures first appear in Britain circa 4000 bc4000 bc, a millennium after they appeared in adjacent areas of continental Europe.}}</ref>
 
Il grano probabilmente apparve nel corso inferiore del fiume Giallo in Cina intorno al 2600 a.C.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Long |nome1=Tengwen |cognome2=Leipe |nome2=Christian |cognome3=Jin |nome3=Guiyun |cognome4=Wagner |nome4=Mayke |cognome5=Guo |nome5=Rongzhen |cognome6=Schröder |nome6=Oskar |cognome7=Tarasov |nome7=Pavel E. |data=2018 |titolo=The early history of wheat in China from 14C dating and Bayesian chronological modelling |rivista=[[Nature Plants]] |volume=4 |numero=5 |pp=272–279272-279 |doi=10.1038/s41477-018-0141-x |pmid=29725102 }}</ref>
 
La prova più antica dell'esistenza del grano esaploide è stata confermata attraverso l'analisi del DNA dei semi di grano, risalenti al 6400–6200 a.C. circa, recuperati da Çatalhöyük.<ref name="Bilgic 2016">{{Cita pubblicazione|cognome1=Bilgic |nome1=Hatice |titolo=Ancient DNA from 8400 Year-Old Çatalhöyük Wheat: Implications for the Origin of Neolithic Agriculture |rivista=[[PLOS One]] |volume=11 |numero=3 |pp=e0151974 |data=2016 |doi=10.1371/journal.pone.0151974 |pmid=26998604 |pmc=4801371 |bibcode=2016PLoSO..1151974B }}</ref>
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* {{Cita news|lingua=en |cognome=Vavilov |nome=Nicolai I. |curatore-cognome=Starr |curatore-nome=Chester K. |titolo=The Origin, Variation, Immunity and Breeding of Cultivated Plants: Selected Writings |pubblicazione=Chronica botanica |volume=13 |numero=nn. 1-6 |città=Waltham (Massachusetts) |anno=1949-50}}
* {{Cita libro |lingua=en, he, ru |cognome=Vavilov |nome=Nicolai I. |titolo=World Resources of Cereals, Leguminous Seed Crops and Flax |editore=Academy of Sciences of Urss, National Science Foundation, Washington, Israel Program for Scientific Translations |città=Jerusalem |anno=1960}}
* {{Cita libro |lingua=en |cognome=Zohary |nome=Daniel |cognome2=Hopf |nome2=Maria |titolo=Domestication of Plants in the Old World |url=https://archive.org/details/domesticationofp0003zoha |edizione=3 |editore=[[Oxford University Press]] |anno=<!--Oxford-->2000}}
* {{Cita libro |cognome=Bressanini |nome=Dario |cognome2=Mautino |nome2=Beatrice |titolo=Contro Natura |città=Milano |editore=[[Rizzoli]] |anno=2015 |ISBN=978-88-17-08092-7 |wkautore=Dario Bressanini |wkautore2=Beatrice Mautino |cid=Dario Bressanini & Beatrice Mautino}}
* {{Cita libro |cognome=Ghilotti |nome=Michele |titolo=Pasticcio di Grano |città=Chieti |editore=Noubs |anno=2011 |ISBN=978-88-86885-17-1}}