Max Lerner: differenze tra le versioni
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[[File:Civil Liberties in War Times by Max Lerner 1940.jpg|thumb|right|Poster per una lettura pubblica di Max Lerner
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{{Bio
▲[[File:Civil Liberties in War Times by Max Lerner 1940.jpg|thumb|right|Poster per una lettura di Max Lerner in [[Des Moines, Iowa]], 1940 (in italiano:"Libertà Civili in Tempi di Guerra"]]
|Nome = Maxwell Alan
|Soprannome = Max
|Cognome = Lerner
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita = 20 dicembre
|AnnoNascita = 1902
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 5 giugno
|AnnoMorte = 1992
|Epoca = 1900
|Attività = giornalista
|Attività2 = educatore
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = conosciuto per le sue controverse rubriche giornalistiche
}}
== Biografia ==
Dopo l'immigrazione dalla [[Russia]] con i suoi genitori, risalente al 1907, Lerner ottenne un ''Bachelor'' (titolo di studio corrispondente alla laurea breve negli USA) dall'[[Università Yale]] nel 1923. Là studiò Legge, ma si trasferì alla [[Università Washington a Saint Louis]] per il ''Master of Arts'' (simile alla laurea di specializzazione) nel 1925. Ottenne il dottorato dalla [[Brookings Institution]] nel 1927 e cominciò a lavorare come editore per ''Encyclopaedia of the Social Sciences'' (1927-32), ''[[The Nation]]'' (1936-38), ''PM'' (1943-48)
L'opera più influente di Lerner è ''America as a Civilization: Life and Thought in the United States Today'' del 1957 (in italiano: ''America come una civiltà - Vita e pensiero negli Stati Uniti di oggi''). La sua rubrica per il ''[[New York Post]]'' debuttò nel 1949 e gli fece ottenere un posto nella Lista dei principali oppositori al Presidente Nixon. Insegnò al [[Sarah Lawrence College]], all'[[Università Harvard]], al [[Williams College]], alla [[United States International University]] ed alla [[Brandeis University]]. Lerner fu pure stretto amico della star di Hollywood [[Elizabeth Taylor]] durante il suo matrimonio con [[Eddie Fisher]]<ref name="schine">{{Cita news|lingua=en-US|nome=Cathleen|cognome=Schine|url=https://www.nytimes.com/1981/10/18/books/bad-luck-and-violet-eyes.html|titolo=Bad luck and violet eyes|pubblicazione=The New York Times|data=1981-10-18|accesso=2025-01-16}}</ref>.
Il suo libro
==Riferimenti nella musica pop americana==
Nella canzone di [[Phil Ochs]] intitolata "Love me, I'm a Liberal" (Amami sono un Liberal) c'è il seguente riferimento a Lerner:
▲Il suo libro "The Unfinished Country" (la Patria Incompiuta) è una raccolta di più di 200 dei suoi articoli giornalieri, scritti nell'arco di una decade per il ''New York Post''. Questo lavoro contiene una delle sue più conosciute citazioni: "The turning point in the process of growing up is when you discover the core of strength within you that survives all hurt." (Il punto di svolta nel processo di crescita è quando si scopre il nucleo della forza dentro di voi che sopravvive a tutto il male)
▲Nella canzone di [[Phil Ochs]] intitolata "Love me, I'm a Liberal" (Amami sono un Liberal) c'è il seguente riferimento a Lerner:
"I read New Republic and Nation,
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So love me, love me, love me, I'm a liberal"
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<references/>
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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