Funzione differenziabile: differenze tra le versioni

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In [[matematica]], in particolare in [[analisi matematica]] e [[geometria differenziale]], una '''funzione differenziabile''' in un punto è una [[Funzione (matematica)|funzione]] che può essere approssimata a meno di un resto infinitesimo da una [[trasformazione lineare]] in un intorno abbastanza piccolo di quel punto.
{{stub matematica}}
 
Affinché ciò si verifichi è necessario (ma non sufficiente) che tutte le [[derivata parziale|derivate parziali]] calcolate nel punto esistano, cioè se è differenziabile, allora è derivabile nel punto poiché esistono e sono finiti i limiti dei rapporti incrementali direzionali. Il concetto di differenziabilità permette di generalizzare il concetto di [[funzione derivabile]] a funzioni vettoriali di variabile vettoriale, e la differenziabilità di una funzione permette di individuare per ogni punto del suo grafico un [[iperpiano]] tangente.
{{analisi_matematica}}
 
Una funzione può essere differenziabile <math>k</math> volte, e si parla in questo caso di funzione di [[Classe C di una funzione|classe]] <math>C^k</math>. Una funzione differenziabile infinite volte è inoltre detta [[funzione liscia|liscia]]. Nell'[[analisi funzionale]] le distinzioni fra le varie classi <math>C^k</math> sono molto importanti, mentre in altri settori della matematica queste differenze sono meno tenute in considerazione, e spesso si usa impropriamente il termine "funzione differenziabile" per definire una funzione liscia.
Il concetto di '''funzione differenziabile''' è il concetto su cui si fondano l'[[analisi matematica]] e la [[geometria differenziale]].
 
== Definizione ==
L'idea è quella di una [[Funzione (matematica)|funzione]] tale che se si fa uno zoom a scale sempre più piccole del [[grafico di una funzione|grafico]] della funzione nelle vicinanze di qualsiasi punto la funzione tende a somigliare sempre più ad una [[trasformazione affine]] ed il grafico ad un [[iperpiano affine]]. Più precisamente quello che si richiede ad una funzione per essere ''differenziabile'' è di essere approssimabile nell'intorno di ogni punto con una funzione lineare. La differenziabilità di una funzione da la possibilità di definire per ogni punto del suo grafico un iperpiano tangente.
[[File:Tangent to a curve.svg|thumb|right|Una funzione da <math>\R</math> in <math>\R</math> è [[funzione derivabile|derivabile]] in un punto se è approssimabile vicino a quel punto da una retta. Tale retta deve quindi essere tangente al [[grafico di una funzione|grafico]] della funzione. Questa nozione si estende in dimensioni arbitrarie, e prende il nome di ''funzione differenziabile''.]]
Una [[funzione (matematica)|funzione]]:
 
:<math>\mathbf{F}\colon U \rightarrow \R^m</math>
Molti matematici, soprattutto in [[geometria differenziale]], chiamano ''funzione differenziabile'' una [[funzione liscia]] o di classe <math>C^k</math>, con k intero positivo, un concetto differente da quello inteso in questa voce.
 
definita su un [[insieme aperto]] dello [[spazio euclideo]] <math> \R^n </math> è detta differenziabile in un punto <math>\mathbf{x}_0</math> del [[dominio (matematica)|dominio]] se esiste una [[applicazione lineare]]:
==Definizione==
 
:<math>\mathbf{L}(\mathbf{x}_0)\colon\R^n \rightarrow \R^m</math>
Una funzione
 
tale che valga l'approssimazione:<ref>{{Cita|Rudin|p. 213}}.</ref>
:<math>F: \mathbb R^n \rightarrow \mathbb R^m</math>
 
:<math>\mathbf{F}(\mathbf{x}_0+\mathbf{h})-\mathbf{F}(\mathbf{x}_0) = \mathbf{L}(\mathbf{x}_0)\mathbf{h} + \mathbf r(\mathbf{h}),</math>
è '''differenziabile''' in <math>\mathbf x_0</math> se esiste una [[applicazione lineare]]
 
dove <math>\mathbf r(\mathbf{h})</math> si annulla, con ordine di infinitesimo maggiore di 1, all'annullarsi dell'incremento <math>\mathbf{h}</math>. Tale condizione si può scrivere in modo equivalente:
:<math>A: \mathbb R^n \rightarrow \mathbb R^m</math>
 
:<math>\lim_{\mathbf{h}\to \mathbf{0}} \frac{ \mathbf{F}(\mathbf{x}_0+\mathbf{h})-\mathbf{F}(\mathbf{x}_0)-\mathbf{L}(\mathbf{x}_0)\mathbf{h} }{\begin{Vmatrix} \mathbf{h} \end{Vmatrix}} = \mathbf{0}.</math>
(dipendente dal punto <math>\mathbf x_0</math>) tale che
 
Se la funzione <math>\mathbf{F}</math> è differenziabile in <math>\mathbf{x}_0</math>, l'applicazione <math>\mathbf{L}</math> è rappresentata dalla [[matrice jacobiana]] <math>J_F</math>.
:<math>\lim_{\mathbf h\to \mathbf 0} \frac {F(\mathbf x_0+ \mathbf h)-F(\mathbf x_0)-A \mathbf h} {\begin{Vmatrix} \mathbf h \end{Vmatrix}} = \mathbf 0</math>
 
Il vettore:
(i caratteri in grassetto rappresentano [[vettore (matematica)|vettori]]);
in questo caso l'applicazione <math>A</math> si indica con la scrittura <math>DF(\mathbf x_0)</math> e si chiama [[differenziale]] di <math>F</math> in <math>\mathbf x_0</math>.
 
:<math>\mathbf{L}(\mathbf{x}_0)\mathbf{h} =\mathrm{d}\mathbf{F}(\mathbf{x}_0) = J_F \mathbf h</math>
* Se il [[dominio]] <math>\mathbb R^n</math> e il [[codominio]] <math>\mathbb R^m</math> hanno [[dimensione (spazio vettoriale)|dimensione]] maggiore di 1 allora l'[[applicazione lineare]] <math>DF(\mathbf x_0)</math> è rappresentata da una [[matrice (matematica)|matrice]] <math>n \times m</math> che viene chiamata [[matrice jacobiana]] di <math>F</math> in <math>\mathbf x_0</math>.
 
*si Sechiama il[[differenziale (matematica)|differenziale]] ([[dominioDifferenziale esatto|esatto]]) di <math>\mathbb R^nmathbf{F}</math> ha dimensione maggiore di 1 e il codominio èin <math>\mathbb Rmathbf{x}_0</math> alloraed <math>DF\mathbf{L}(\mathbf {x_0})</math> èviene rappresentatodetto da''derivata'' uno anche [[vettorederivata (matematica)|vettoretotale]] <math>n</math>-dimensionaledella che viene chiamato [[gradiente]] di <math>F</math> infunzione <math>\mathbf x_0{F}</math>.
 
La funzione <math>\mathbf{F}</math> è infine differenziabile se lo è in ogni punto del dominio.<ref>{{Cita|Rudin|p. 214}}.</ref> In particolare, il teorema del differenziale totale afferma che una funzione è differenziabile in un punto se tutte le derivate parziali esistono in un intorno del punto per ogni componente della funzione e se sono inoltre funzioni continue. Se inoltre l'applicazione che associa <math>\mathbf{x}</math> a <math>\mathbf{L} (\mathbf{x})</math> è continua, la funzione si dice ''differenziabile con continuità''.<ref>{{Cita|Rudin|p. 220}}.</ref>
* Se dominio e codominio sono <math>\mathbb R</math> (o suoi sottoinsiemi [[insieme aperto|aperti]]) la ''differenziabilità'' corrisponde alla ''[[funzione derivabile|derivabilità]]'' ed il ''differenziale'' alla ''[[derivata]]''.
 
Nel caso di una funzione <math>f</math> di una variabile definita su un intervallo aperto dell'asse reale, essa è detta differenziabile in <math>{x}_0</math> se esiste un'applicazione lineare <math>{L}({x}_0):\mathbb R \rightarrow \mathbb R</math> tale che:<ref>{{Cita|Rudin|p. 212}}.</ref>
* Se il dominio è unidimensionale la funzione <math>F</math> parametrizza una [[curva (matematica)|curva]] in <math>\mathbb R^m</math>, il suo ''differenziale'' è dato dal [[vettore (matematica)|vettore]] delle derivate delle componenti della curva e se è non nullo individua in ogni punto la direzione [[tangente (geometria)|tangente]] alla curva.
 
:<math>\lim_{{h}\to {0}} \frac { {f}({x}_0+{h})-{f}({x}_0)-{L}({x}_0){h} } {h} = {0}</math>
=== Osservazioni ===
 
ed in tal caso si ha:
Abbiamo detto che una funzione differenziabile intuitivamente dovrebbe essere tale da apparire sempre più simile ad una [[trasformazione affine]] quando viene vista ad ingrandimenti sempre maggiori. Tuttavia ciò non sembra evidente dalla definizione che abbiamo dato. Vediamo come sia possibile formalizzare quest'idea intuitiva e dimostrare che coincide (se ci si lavora un po') con la definizione di differenziabilità.
 
:<math>L(x) = f'(x).</math>
Possiamo immaginare ora che la [[trasformazione affine]] con cui potremmo approssimare <math>F</math> in un intorno di <math>\mathbf x_0</math> è la funzione
 
== Matrice jacobiana ==
:<math>\mathbf x \mapsto F(\mathbf x_0)+DF(\mathbf x_0)(\mathbf x -\mathbf x_0)</math>.
{{vedi anche|Matrice jacobiana}}
Se una funzione è differenziabile in un punto allora tutte le [[derivata parziale|derivate parziali]] calcolate nel punto esistono, ma non vale il viceversa. Tuttavia, se tutte le derivate parziali esistono e sono continue in un [[intorno]] del punto allora la funzione è differenziabile nel punto, ovvero è di [[classe C di una funzione|classe]] <math>C^1</math>.
 
ConsideriamoDette un<math>\{\mathbf intornoe_j\}_{1 di\le j \le n}</math> e <math>\{\mathbf x_0u_i\}_{1 \le i \le m}</math> le [[base canonica|basi canoniche]] di raggio<math>\R^n </math> e <math>\deltaR^m </math>. rispettivamente, si ha:
Quando ingrandiamo il grafico di <math>F</math> in modo che l'intorno ci appaia di raggio <math>1</math> la distanza che vediamo tra la funzione <math>F</math> e la funzione affine che la approssima in corrispondenza del punto <math>\mathbf x=\mathbf x_0+ \mathbf h</math> è pari a
 
:<math>\frac{Fmathbf L(\mathbf x_0+x )\mathbfcdot h)-F(\mathbf x_0)-DFe_j = \sum_{i=1}^m \frac{\partial F_i (\mathbf x_0{x}) }{\mathbfpartial hx_j} \deltacdot \mathbf u_i.</math>
 
L'[[trasformazione lineare|applicazione lineare]] <math>\mathbf L(\mathbf x_0)</math> è quindi [[matrice di trasformazione|rappresentata]] nelle basi canoniche da una [[matrice (matematica)|matrice]] <math>m \times n</math>, detta [[matrice jacobiana]] <math>J_F</math> di <math>F</math> in <math>\mathbf x_0</math>.
dove la divisione per <math>\delta</math> corrisponde al riscalamento dovuto allo "zoom" che stiamo operando sull'intorno. Quindi la massima distanza che vediamo nell'intorno riscalato è
 
Il <math>j</math>-esimo vettore colonna della matrice jacobiana è dato dalla precedente relazione, e si ha:<ref>{{Cita|Rudin|p. 217}}.</ref>
:<math>\sup_{\left \| \mathbf h \right \|\leq \delta}\frac{F(\mathbf x_0+ \mathbf h)-F(\mathbf x_0)-DF(\mathbf x_0) \mathbf h} \delta</math>,
 
:<math>\mathbf L(\mathbf x )\mathbf{h} = \sum_{i=1}^m \left[ \sum_{j=1}^n \frac{\partial F_i (\mathbf {x})}{\partial x_j} h_j \right] \mathbf u_i = J_F \mathbf h = \begin{bmatrix} \dfrac{\partial F_1}{\partial x_1} & \cdots & \dfrac{\partial F_1}{\partial x_n} \\ \vdots & \ddots & \vdots \\ \dfrac{\partial F_m}{\partial x_1} & \cdots & \dfrac{\partial F_m}{\partial x_n} \end{bmatrix}\mathbf h.</math>
ora è un semplice esercizio dimostrare che dalla definizione che abbiamo dato per la differeziabilità di <math>F</math> si deduce che
 
A seconda delle dimensioni <math> m </math> e <math> n </math>, il jacobiano ha diverse interpretazioni geometriche:
:<math>\lim_{\delta \to 0} \sup_{\left \| \mathbf h \right \|\leq \delta}\frac{F(\mathbf x_0+ \mathbf h)-F(\mathbf x_0)-DF(\mathbf x_0) \mathbf h} \delta=0</math>,
 
* Se <math> m = 1 </math>, la matrice jacobiana si riduce ad un vettore <math>n</math>-dimensionale, chiamato [[gradiente]] di <math>F</math> in <math>\mathbf x_0</math>. In tal caso si ha:
il che significa che quello che vediamo ingrandendo progressivamente il grafico di <math>F</math> e della sua approssimazione affine intorno a <math>\mathbf x_0</math> è che questi tendono a coincidere. Viceversa la relazione che abbiamo scritto implica direttamente la differenziabilità di <math>F</math>.
 
:<math> L(\mathbf x ) = \nabla F (\mathbf x ) = \sum_{i=1}^n \frac{\partial F (\mathbf {x})}{\partial x_j} \mathbf e_i \qquad \lim_{\mathbf{h}\to \mathbf{0}} \frac { {F}(\mathbf{x}_0+\mathbf{h})-{F}(\mathbf{x}_0)-\nabla F(\mathbf{x}_0)\cdot \mathbf{h} } {\begin{Vmatrix} \mathbf{h} \end{Vmatrix}} = {0}.</math>
==Differenziabilità e continuità==
 
:Il gradiente indica la direzione di "massima pendenza" del grafico della funzione nel punto.
Una ''funzione differenziabile'' in un punto <math>\mathbf x_0</math> è automaticamente [[funzione continua|continua]] in <math>\mathbf x_0</math>. Infatti
 
* Se <math>n = 1</math>, la funzione <math>F</math> parametrizza una [[curva (matematica)|curva]] in <math>\mathbb R^m</math>, il suo ''differenziale'' è una funzione che definisce la direzione della retta tangente alla curva nel punto.
:<math>\lim_{\mathbf h\to \mathbf 0} F(\mathbf x_0+ \mathbf h)-F(\mathbf x_0)= \lim_{\mathbf h\to \mathbf 0} {\begin{Vmatrix} \mathbf h \end{Vmatrix}}\frac {F(\mathbf x_0+ \mathbf h)-F(\mathbf x_0)-A \mathbf h} {\begin{Vmatrix} \mathbf h \end{Vmatrix}}+ {A \mathbf h} = \mathbf 0</math>
 
* Se <math>m = n = 1</math>, la condizione di differenziabilità coincide con la condizione di derivabilità. La matrice jacobiana si riduce ad un numero, pari alla derivata.
per la continuità delle funzioni lineari.
 
== Differenziabilità ein derivateanalisi parzialicomplessa ==
{{vedi anche|Funzione olomorfa}}
Se <math>F:\mathbb{R}^n\rightarrow \mathbb{R}^m</math> è una funzione ''differenziabile'' in '''x'''<sub>0</sub>, allora essa ammette tutte le [[derivata parziale|derivate parziali]] in '''x'''<sub>0</sub>.
Sia <math>U</math> un [[insieme aperto|sottoinsieme aperto]] del [[piano complesso]] <math>\Complex</math>. Una funzione <math> f\colon U\to\Complex </math> è ''differenziabile in senso complesso'' (<math>\mathbb C</math>-differenziabile) in un punto <math>z_0</math> di <math>U</math> se esiste il [[limite di una funzione|limite]]:
Viceversa non è sempre vero che l'esistenza delle derivate parziali in '''x'''<sub>0</sub> garantisca anche la differenziabilità in '''x'''<sub>0</sub>. Ad esempio la funzione reale di due variabili reali
 
:<math>f'(z_0) = \lim_{z \rightarrow z_0} {f(z) - f(z_0) \over z - z_0 }.</math>
:<math>F(x,y)=\left\{
 
Il limite va inteso in relazione alla [[spazio topologico|topologia]] del piano. In altre parole, per ogni [[successione (matematica)|successione]] di [[Numero complesso|numeri complessi]] che [[limite di una successione|convergono]] a <math>z_0</math> il [[rapporto incrementale]] deve tendere allo stesso numero, indicato con <math>f'(z_0)</math>. Se <math> f </math> è differenziabile in senso complesso in ogni punto <math>z_0</math> di <math>U</math>, essa è una [[funzione olomorfa]] su <math> U </math>. Si dice inoltre che <math> f </math> è olomorfa nel punto <math>z_0</math> se è olomorfa in qualche intorno del punto, e che <math>f</math> è olomorfa in un insieme non aperto <math>A</math> se è olomorfa in un aperto contenente <math>A</math>.
 
La relazione tra la differenziabilità di funzioni reali e funzioni complesse è data dal fatto che se una funzione complessa <math>f(z) \equiv f(x + iy)=u(x,y)+ i \, v(x,y)</math> è olomorfa allora <math>u</math> e <math> v </math> possiedono [[derivata parziale]] prima rispetto a <math>x</math> e <math>y</math> e soddisfano le [[equazioni di Cauchy-Riemann]]:
 
:<math>\frac{\partial u}{\partial x} = \frac{\partial v}{\partial y} \qquad \frac{\partial u}{\partial y} = -\frac{\partial v}{\partial x}.</math>
 
In modo equivalente, la [[derivata di Wirtinger]] <math>\partial f / \partial\overline{z}</math> di <math>f</math> rispetto al [[complesso coniugato]] <math> \overline{z} </math> di <math>z</math> è nulla.
 
== Proprietà delle funzioni differenziabili ==
* Una funzione differenziabile in un punto <math>\mathbf x_0</math> è [[funzione continua|continua]] in <math>\mathbf x_0</math>. Infatti:
 
::<math>\lim_{\mathbf h\to \mathbf 0} F(\mathbf x_0+ \mathbf h)-F(\mathbf x_0)= \lim_{\mathbf h\to \mathbf 0} {\begin{Vmatrix} \mathbf h \end{Vmatrix}}\frac {F(\mathbf x_0+ \mathbf h)-F(\mathbf x_0)-A \mathbf h} {\begin{Vmatrix} \mathbf h \end{Vmatrix}}+ {A \mathbf h} = \mathbf 0</math>
 
:per la definizione data di funzione differenziabile e per la continuità delle funzioni lineari.
 
* Se <math>F\colon\R^n\rightarrow \R^m</math> è una funzione differenziabile in <math>\mathbf x_0</math>, allora essa ammette tutte le [[derivata parziale|derivate parziali]] in <math>\mathbf x_0</math>. Viceversa non è sempre vero che l'esistenza delle derivate parziali in un punto garantisca anche la differenziabilità nel punto. Ad esempio, la funzione reale di due variabili reali:
 
::<math>F(x,y)=\left\{
\begin{matrix}
0 & (x,y)=(0,0) \\
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\right.</math>
 
:ammette derivate parziali ovunque, ma il fatto che in <math>(0,0)</math> la funzione non sia continua impedisce la sua differenziabilità in <math>(0,0)</math>. Tuttavia, se <math>F</math> è di [[classe C di una funzione|classe]] <math>C^1</math> in un [[intorno]] di <math>\mathbf x_0</math>, cioè se esistono tutte le derivate parziali di <math>F</math> e queste sono [[funzioni continue]], allora <math>F</math> è differenziabile in <math>\mathbf x_0</math>. Vale quindi, se <math>\Omega\subseteq\R^n</math> è aperto, che <math>F\in C^1(\Omega)</math> implica la differenziabilità in <math>\Omega</math> che implica a sua volta che <math>F\in C^0(\Omega)</math>.
ammette derivate parziali ovunque, ma il fatto che non sia continua in (0,0) impedisce la sua differenziabilità in (0,0).
 
== Approssimazioni ==
Tuttavia se F è di [[classe C di una funzione|classe]] C<sup>1</sup> in un [[intorno]] di '''x'''<sub>0</sub>, cioè se esistono tutte le derivate parziali di F e queste sono [[funzioni continue]], allora F è differenziabile in '''x'''<sub>0</sub>. Vale quindi, se <math>\Omega\subseteq\mathbb{R}^n</math> è aperto,
{{vedi anche|Serie di Taylor}}
Da un punto di vista informale, una funzione differenziabile è una funzione tale da apparire sempre più simile ad una [[trasformazione affine]] quando viene vista ad ingrandimenti sempre maggiori. La trasformazione affine che approssima <math>F</math> in un intorno di <math>\mathbf x_0</math> è la funzione:
 
:<math>\mathbf x \mapsto F(\mathbf x_0)+\mathrm{D}F(\mathbf x_0)(\mathbf x -\mathbf x_0).</math>
:<math>F\in C^1(\Omega)\quad \Rightarrow\quad F \mbox{ differenziabile in } \Omega\quad\Rightarrow\quad F\in C^0(\Omega) </math>.
 
Per verificarlo, si consideri un intorno di <math>\mathbf x_0</math> di raggio <math>\delta</math>.
==Voci correlate==
 
Se si effettua uno zoom sul grafico di <math>F</math> in modo che l'intorno ci appaia di raggio <math>1</math>, la distanza che si vede tra la funzione <math>F</math> e la funzione affine che la approssima in corrispondenza del punto <math>\mathbf x=\mathbf x_0+ \mathbf h</math> è uguale a:
 
:<math>\frac{F(\mathbf x_0+ \mathbf h)-F(\mathbf x_0)-\mathrm{D}F(\mathbf x_0) \mathbf h} \delta,</math>
 
dove la divisione per <math>\delta</math> corrisponde al riscalamento dovuto allo "zoom" che si sta operando sull'intorno. Quindi la massima distanza che si vede nell'intorno riscalato è:
 
:<math>\sup_{\left \| \mathbf h \right \|\leq \delta}\frac{F(\mathbf x_0+ \mathbf h)-F(\mathbf x_0)-\mathrm{D}F(\mathbf x_0) \mathbf h} \delta,</math>
 
ora si può dimostrare che dalla definizione di differenziabilità di <math>F</math> si deduce che:
 
:<math>\lim_{\delta \to 0} \sup_{\left \| \mathbf h \right \|\leq \delta}\frac{F(\mathbf x_0+ \mathbf h)-F(\mathbf x_0)-DF(\mathbf x_0) \mathbf h} \delta=0,</math>
 
il che significa che quello che si osserva ingrandendo progressivamente il grafico di <math>F</math> e della sua approssimazione affine intorno a <math>\mathbf x_0</math> è che questi tendono a coincidere. Viceversa, la relazione implica direttamente la differenziabilità di <math>F</math>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= [[Nicola Fusco (matematico)|Nicola Fusco]], [[Paolo Marcellini]], [[Carlo Sbordone]]| titolo= Elementi di Analisi Matematica Due | editore= Liguori Editore | città= Napoli| anno= 2001| isbn= ISBN 9788820731373}} (capitolo 2, paragrafo 13)
* {{cita libro | cognome= [[Nicola Fusco (matematico)|Nicola Fusco]], [[Paolo Marcellini]], [[Carlo Sbordone]]| titolo= Lezioni di Analisi Matematica Due | editore= Zanichelli | città= Bologna| anno= 2020| isbn= ISBN 9788808520203}} (capitolo 3, paragrafo 29)
* {{cita libro|autore=Walter Rudin|titolo=Principi di analisi matematica|editore=McGraw-Hill|città=Milano|anno=1991|isbn=88-386-0647-1|cid=Rudin}}
 
== Voci correlate ==
* [[Derivata]]
* [[Derivata direzionale]]
* [[Derivata parziale]]
* [[Differenziale (matematica)]]
* [[Funzione continua]]
* [[Gradiente]]
* [[Matrice jacobiana]]
* [[Modulo di continuità]]
 
== Altri progetti ==
[[Categoria:Analisi matematica]]
[[Categoria:Geometria{{interprogetto|b=Calcolo differenziale]]|preposizione=sulla}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{analisi_matematica}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|matematica}}
 
[[Categoria:Calcolo differenziale]]
[[en:Derivative]]
[[Categoria:Funzioni reali di più variabili reali]]
[[Categoria:Topologia differenziale]]