Sana'a: differenze tra le versioni

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|Panorama = San'a03 flickr.jpg
|Didascalia =
|Bandiera =
|Stemma =
|Stato = YEM
|Grado amministrativo = 2
|Divisione amm grado 1 = San'a
|Tipo = [[Città dello Yemen|città]]
|Amministratore locale =
|Partito =
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|Longitudine secondi = 23
|Longitudine EW = E
|Altitudine = 2.2502250
|Superficie =
|Note superficie =
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|link = 385
}}
'''Sana'a''' ([[lingua araba{{arabo|arabo]] '''<span style="font-size: 120%;">صنعاء</span>'''}}, ''Ṣanʿāʾ''), già capitale dello [[Yemen del Nord]], dal [[1990]] è la capitale dello [[Yemen]] riunificato. Situata al centro di un vasto altopiano, è cinta da mura e con tipici palazzi iemeniti a più piani; centro commerciale, culturale ed economico del Paese. È divisa da mura interne in tre quartieri ([[Arabi|arabo]], [[Turchi (gruppo etnico)|turco]] ed [[Ebrei|ebraico]]).
 
La sede è ''de jure'' capitale governativa del paese ma ''de facto'' amministrato dagli [[Huthi]]. La capitale amministrativa è in [[Aden]].
 
== Storia ==
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== Cultura ==
Nel [[1970]] [[Pier Paolo Pasolini]] girò a San'a' alcune scene del film ''[[Il Decameron]]''; l'ultimo giorno delle riprese, colpito dalle bellezze della città, iniziò a girare ''[[Le mura di Sana'a]]'', un breve [[documentario]] in forma di appello all'[[UNESCO]] per far sì che venissero protette e conservate le bellezze dell'antica città quali patrimonio storico-culturale dell'intera umanità.<ref>[{{cita pubblicazione|url=http://www.pasolini.net/3_saggistica_PPP-TerzoMondo.htm |titolo=Pasolini e il Terzo Mondo. Percorso cronologico nella vita e nella produzione artistica di Pier Paolo Pasolini] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20130218233624/http://www.pasolini.net/3_saggistica_PPP-TerzoMondo.htm |datadataarchivio=18 febbraio 2013 }}. "|rivista=Le passioni di sinistra" n. |numero=14, |data=settembre 2006.}}</ref><ref name=Alibech>{{cita web|editore=Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna. [|url=http://www.pasolini.net/centroBO_INIZdecameron_alibech.htm |titolo=Il corpo perduto di Alibech] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20110928063413/http://www.pasolini.net/centroBO_INIZdecameron_alibech.htm |datadataarchivio=28 settembre 2011 }}</ref><ref>[{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/spettacoli_e_cultura/decamerit/decamerit/decamerit.html |titolo=Presentato ieri a Bologna un episodio del film mai visto. È tratto dalla decima novella dell'opera di Boccaccio Il Decameron ritrovato scoperto inedito di Pasolini], di |autore=Mario Sesti. ''|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', |data=4 luglio 2005}}</ref>
 
L'appello di [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]] fu accolto e nel [[1986]] la città vecchia di San'a' è stata dichiarata [[patrimonio dell'umanità]]. Nel 1974 vi avrebbe girato anche parte del film ''[[Il fiore delle Mille e una notte]]''. Particolare cultura e tradizione è il [[ Natale]] festeggiato il 30 maggio,perché si segue il [[calendario gregoriano]].
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:SanaaQuoranDoubleVersions.jpg|thumb|La copia più vecchia del [[Corano]], ritrovata nel [[1972]] ]]
Il ''Sūq al-milḥ'', che in realtà è un insieme di una quarantina di [[suq|sūq]], ognuno specializzato su un tipo di prodotto.
 
A 15&nbsp;km circa a nord-ovest di San'a', in una spaccatura della [[montagna]] giace una verde vallata fertile tutto l'anno, in cui crescono qat ed una gran varietà di [[frutta]] mediterranea. Questa è la valle chiamata Wadi Dhahr percorsa da un torrente secco (il termine Wadi significa torrente) che durante la stagione dei monsoni raccoglie le abbondanti piogge. Nella valle sorge il Palazzo della Roccia (Dar al-Hajar), uno dei siti più fotografati dello [[Yemen]], che è diventato una specie di simbolo dell'intero paese per la sua ardita posizione. Il palazzo rappresenta l'eccellenza architettonica e mostra come la gente faccia fronte alla natura e trasformi le sue complicazioni in monumenti. Tutto questo appare chiaro a chiunque visiti la Wadi Dhahr; affacciandosi da una montagna si può vedere un enorme palazzo costruito sulla sommità di una montagna, nel cuore della valle che è circondata da alberi da frutta.
 
La fama di questa valle risale a tempi passati, come indicato dai disegni ritrovati nelle rocce della valle, che hanno portato gli archeologi a concludere che la valle fosse abitata già nella preistoria. La prima menzione alla Wadi Dhahr risale al [[VII secolo a.C.]], alla famosa Immagine di Al-Nasr, che rappresenta un importante periodo della storia dello Yemen e guadagna il suo significato da colui che lo dipinse, Karb Al-Watribin Dhamar Ali Makrab Saba. Il disegno ci porta alla conclusione che la valle sia apparsa durante il prosperoso periodo del Sabei all'interno del territorio della tribù di Dhee Ma'dhan.
{{dx|[[File:SanaaQuoranDoubleVersions.jpg|thumb|La copia più vecchia del [[Corano]], ritrovata nel [[1972]] ]]}}
 
Il nome “Dar al-Hajar” si riferisce alla roccia su cui il palazzo è stato costruito. Le narrazioni differiscono riguardo lall'età di questo alto palazzo (alcune asseriscono che risalga all'epoca pre-islamica), ma sono tutte concordi riguardo al fatto che il palazzo, conosciuto dagli yemeniti come “al-Dar”, sia andato incontro a periodi di distruzione e ricostruzione. Il palazzo fu completamente distrutto durante il dominio ottomano in Yemen, a causa di violente piogge. Quindi fu ricostruito dall'Imam Al-Mansur, che ne fece la sua casa. Questa fu un'usanza comune a molti sovrani yemeniti nei tardi periodi, ma ne fecero un palazzo, un luogo per le vacanze, non una residenza permanente in cui vivere. Più tardi, l'Imam Yahya ristrutturò il palazzo e aggiunse alcuni servizi, come un mafraj, che è una stanza all'ultimo piano della casa e dalle cui finestre si può vedere la valle da ogni angolo. Si dice anche che il palazzo sia stato costruito nel tardo XVIII secolo sulle rovine di un antico palazzo sabeo, conosciuto come Dhoo Seedan.
La Dar al-Hajar era famosa per la sua fertile valle circostante e le varietà rare di frutti.
 
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Nel cortile del palazzo vi è una suite privata separata, chiamata Al-Shadrawan, con alti alloggi estivi circondati da finestre in legno, un ampio cortile e tre fontane d'acqua. Il cortile comprende anche molti servizi di lusso, come cucine e bagni turchi. L'edificio principale al primo piano ha un ingresso e molte piccole stanze. Attraverso le scale, che sembrano scavate nella roccia, si accede al secondo piano, dove si trovano molte grotte, che si dice fossero utilizzate per conservare i cadaveri ai tempi del palazzo sabeo, su cui poi è sorta la Dar al-Hajar.
 
La cosa positiva è che la roccia ha un pozzo profondo 180 metri che forniva acqua ai residenti del palazzo (e questo elemento, a opinione di tutti coloro che hanno visitato la Dar, contribuisce ad accrescere l'aura di mistero che circonda questo edificio). Oltre a questo vi è un altro canale, utilizzato per la ventilazione. Il terzo e quarto piano costituivano la casa dell'Imam, delle sue guardie del corpo e delle donne. Le camere degli uomini erano separate da quelle delle donne e per questo motivo furono costruite due serie di scale, ciascuna conducente ad un locale separato. Il quinto piano ha la stessa struttura, ma include anche un magazzino per conservare i cereali. Il sesto piano ha un balcone per i piccioni, usati per la corrispondenza col re. Era riservato al re ed era il luogo dove costui incontrava i suoi ospiti o stava solo, specialmente in estate. Il settimo piano invece era per l'inverno. I diversi piani indicano che nella progettazione degli edifici, le stagioni ede i cambiamenti climatici furono prese in considerazione utilizzando calcoli astrologici e di ingegneria molto precisi, in cui gli architetti yemeniti eccelsero fin dai tempi antichi.
 
La Dar al-Hajar è stata ricostruita attorno agli anni trenta per volere dell'Imam Yahya, come sua residenza estiva.
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== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* Pietro Laureano, ''La piramide rovesciata, il modello dell'oasi per il pianeta terra'', Bollati Boringhieri, Torino, 1995.
 
== Voci correlate ==
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{{Patrimoni Unesco|Yemen}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portaleportale|Asia|patrimoni dell'umanità}}
 
[[Categoria:Sana'a| ]]