Circe: differenze tra le versioni
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[[Omero]] colloca l'isola ad Oriente (cfr. XII,3: νῆσόν τ' Αἰαίην, ὅθι τ' Ἠοῦς ἠριγενείης/οἰκία καὶ χοροί εἰσι καὶ ἀντολαὶ Ἠελίοιο); la tradizione successiva identificherà questa con il promontorio Circeo nel Lazio<ref>Herbert Jennings Rose, p. 468; Franco Ferrari ''et alii'', p. 626</ref>. 
La sua dimora è in un palazzo circondato da un bosco, abitato da festose bestie selvatiche<ref>«La sua casa è circondata da bestie selvatiche che accolgono festevolmente i nuovi arrivati» AA.VV., ''Dizionario di antichità classiche'', edizione in 2 voll. e 1 vol. (traduzione in italiano dell{{'}}''Oxford Classical Dictionary'', OCD2, ed. 1970). Cinisello Balsamo (Milano), San Paolo, 1995, p.468.</ref> (Virgilio in ''[[Eneide|Æneis]]'', VII, 19-20, ci dice che queste bestie altro non sono che uomini così ridotti dai sortilegi della dea-maga: ''quos hominum ex facie dea saeva potentibus herbis induerat Circe in voltus ac terga ferarum'') che ella aveva incantato con filtri maligni (τοὺς αὐτὴ κατέθελξεν, ἐπεὶ κακὰ φάρμακ᾽ ἔδωκεν, X, 213). 
===L'incontro con Ulisse=== 
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La figura di Circe appare per la prima volta nell'Odissea dove viene chiaramente e ripetutamente indicata come dea. Questa dea, figlia di [[Elio (divinità)|Elio]], il dio Sole e della ninfa oceanina, [[Perseide]], ha il potere di preparare dei potenti "pharmaka" con i quali trasforma a sua volontà gli uomini in animali. Tale trasformazione non fa perdere agli sventurati il proprio ''nous'' ("consapevolezza"). 
Il termine e la nozione greca di ''mágos'' era del tutto sconosciuto all'autore dell{{'}}''Odissea'' in quanto introdotto secoli dopo da Erodoto per indicare i sacerdoti persiani. 
Con il termine moderno di "mago" si indica comunemente un personaggio che esercita la magia, gli incantesimi, che prepara potenti "pozioni" magiche, un essere dotato di poteri soprannaturali. Tale termine entra in lingua italiana già prima del XIV secolo proveniente dal latino ''magus'', a sua volta dal greco antico ''mágos'', a sua volta dall'alto persiano ''maguš''. Se l'etimologia è chiara e diretta, i significati nell'antichità erano molto diversi da quelli moderni. 
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|isbn= 88-8183-262-3 
}} 
* [[Madeline Miller]],'' Circe '', traduzione di [https://www.sonzognoeditori.it/index.php/component/marsilio/scheda-autore/4223/marinella-magr?Itemid=126 Marinella Magrì], Sonzogno, 2018,  
* [[Marilù Oliva]],'' L'ODISSEA raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre, Solferino, 2020,  
== Voci correlate == 
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