Smetto quando voglio - Masterclass: differenze tra le versioni
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{{Film
|titolo
|immagine = SmettoQuandoVoglioMasterclass.png
|didascalia = Una scena del film
|lingua originale = italiano
|paese = [[Italia]]
|anno uscita =
|aspect ratio = 2,35
|genere = Commedia
|genere 2 = Azione
|regista = [[Sydney Sibilia]]
|soggetto =
|sceneggiatore = Sydney Sibilia, [[Francesca Manieri]], [[Luigi Di Capua]]
|produttore = [[Domenico Procacci]], [[Matteo Rovere]]
|produttore esecutivo =
|casa produzione = [[Fandango (azienda)|Fandango]], [[Groenlandia (azienda)|Groenlandia]], [[Rai Cinema]]
|casa distribuzione italiana = [[01 Distribution]]
|attori =
* [[Edoardo Leo]]: Pietro Zinni
* [[Valerio Aprea]]: Mattia Argeri
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* [[Emanuel Bevilacqua]]: Detenuto Spartaco
* [[Claudio Corinaldesi]]: Isp. Spinelli
|fotografo = [[Vladan Radovic]]
|montatore = [[Gianni Vezzosi (montatore)|Gianni Vezzosi]]
|effetti speciali =
|musicista = [[Michele Braga]]
|scenografo = [[Alessandro Vannucci]]
|costumista = [[Patrizia Mazzon]]
|truccatore =
}}
'''''Smetto quando voglio - Masterclass''''' è un [[film]] del [[2017]] diretto da [[Sydney Sibilia]]
La pellicola è il [[midquel]] di ''[[Smetto quando voglio (film)|Smetto quando voglio]]'' del 2014.<ref>{{YouTube|autore=[[01 Distribution]]|id=VIdk4RWfnQo|titolo=SMETTO QUANDO VOGLIO Masterclass - La sceneggiatura|data=15 febbraio 2017|accesso=15 febbraio 2017}}</ref> ==Trama==
Pietro Zinni, nella sala colloqui del carcere,
Un anno e mezzo prima, Alberto Petrelli della banda dei ricercatori ha un incidente con la sua automobile: sotto l'effetto degli stupefacenti, volge lo sguardo fuori dal finestrino e nota un furgone che trasporta un [[Cromatografia|cromatografo]]
Pietro, in carcere, riceve la visita di Paola Coletti che gli propone di rimettere insieme la banda per lavorare in incognito con la polizia rintracciando l'origine e la produzione di ''[[smart drugs]]'' al fine di segnalarle al [[Ministero della salute|Ministero]] per essere incluse nell'elenco delle sostanze illegali: una volta ritrovate 30 sostanze, il gruppo avrà la fedina penale pulita. I due latinisti Giorgio e Mattia ora sono facchini nell'hotel di cui avevano preso la suite; l'antropologo Andrea lavora da un carrozziere; l'archeologo Arturo gestisce i ritrovamenti archeologici negli scavi della [[Linea C (metropolitana di Roma)|Linea C]]; l'economista Bartolomeo vive succube della sua nuova famiglia sinti; il chimico Alberto è in disintossicazione e riabilitazione comportamentale. Pietro accetta, a condizione di aggiungere tre nuovi membri alla banda: il medico anatomista Giulio Bolle, che ora vive in [[Thailandia]] dove partecipa a combattimenti a scommesse; l'ingegner Lucio Napoli, ora impegnato a vendere armi a Lagos ai signori della guerra africani; l'avvocato di [[diritto canonico]] Vittorio, che si occupa della difesa di persone imputate in varie cause presso il tribunale del [[Vaticano]].
La banda comincia a individuare e neutralizzare lo spaccio di diverse smart drugs. Pietro nasconde alla compagna Giulia la verità, presentandole la sua semi-libertà come un accumulo di premi per buona condotta mentre lei è preoccupata di dover crescere il figlio da sola con il compagno in carcere. Durante una conversazione Giulia nomina il suo collega Fabio, che Pietro sospetta voglia inserirsi nella relazione, approfittando del suo incarceramento.
Tra tutte le sostanze che vengono scoperte,
Nel frattempo Alice Gentili, giornalista free-lance di un blog para-cospirazionista, fa domande scomode durante una conferenza stampa della polizia e, successivamente, rivela a Coletti di aver scoperto legami tra lei e la banda dei ricercatori.
La banda recupera anche la trentesima sostanza ma il commissario Galatro convince l'ispettrice Coletti ad aggiungere alla missione della banda anche l'origine di Sopox. Alberto parla anche a lei del cromatografo: cercando negli archivi della polizia, Coletti scopre del furto dell'apparecchio dall'università La Sapienza proprio la sera dell'arresto di Alberto. Pietro giunge alla conclusione che Sopox sia fabbricata con l'[[efedrina]], sostanza illegale tranne che per la produzione delle pillole anticoncezionali. La banda e Coletti sospettano che il prossimo furto della sostanza da parte dei produttori di Sopox sia ai danni dell'imminente carico di pillole al porto di [[Civitavecchia]], così progettano di applicare un [[GPS]] al container che verrà rubato per seguirne il furto e rintracciare gli avversari. A bordo di auto e sidecar risalenti al Terzo Reich, recuperati da Arturo, i membri della banda si recano al porto e individuano il container, il tutto mentre Giulia, ignara di tutto, telefona a Pietro perché ha le prime contrazioni e sta andando all'ospedale a partorire. Per un errore, Mattia finisce nel container che cercavano mentre Giorgio rimane fuori (con il GPS in mano). Il carico, con Mattia dentro, viene quindi trasportato su un [[treno merci]].
▲Tra tutte le sostanze che vengono scoperte, ce n'è una in particolare che Alberto non riesce a definire: il cosiddetto Sopox. Avendo provato tutte le teorie, i test chimici e le ricerche, un esasperato Alberto trasgredisce la promessa fatta a Pietro e prova lui stesso la sostanza per tentare di identificarla. Entrato in un trip psichedelico che gli fa ricordare vari momenti del passato, a partire da quando - finito a lavorare in un ristorante cinese nonostante la laurea - era stato contattato da Pietro ed era diventato un membro della banda dei ricercatori. Alberto rivive infine l'episodio dell'incrocio con il furgone con il cromatografo durante la sera dell'incidente. Rinvenuto dal trip, Alberto è ora convinto che proprio quell'apparecchiatura abbia a che fare con la realizzazione del Sopox, ma quando ne parla con Pietro questi non lo ascolta nemmeno, furente perché Alberto è venuto meno all'impegno di non assumere più droghe, mettendo così a rischio il patto fatto con la polizia.
La banda insegue e affianca il convoglio, Bartolomeo tenta di saltare su un vagone, ma finisce per cadere dal lato opposto e viene dato per morto. Pietro prendere in mano la situazione: salta sul treno, su cui trova il capo della banda di Sopox con cui ingaggia una lotta, ma l'uomo riesce nel proprio furto chiudendo Pietro nel treno. Mattia tenta di lanciare il GPS sul furgone degli avversari ma l'oggetto gli sfugge, venendo infine recuperato da Bartolomeo, fortunosamente attaccato all'altro lato del treno, il quale riesce a lanciare con successo il dispositivo.
La banda rintraccia così il laboratorio degli avversari presso l'ex Tecnopolo di Civitavecchia: ritrovano il cromatografo ma nessun altro. Con i componenti chimici trovati sul posto, Alberto riesce a completare correttamente la formula della droga sintetica, e dopo averla trascritta su un foglio, lo consegna a Pietro che può finalmente raggiungere in ospedale Giulia: il bambino è nato. Nel frattempo le indagini sulla collaborazione tra polizia e la banda dei ricercatori, portate avanti dalla giornalista Alice Gentili, vengono pubblicate sul suo blog e Galatro obbliga Coletti ad abortire l'operazione, negando qualsiasi suo coinvolgimento. A questo, consegue l'arresto di Pietro, pochi istanti prima che possa vedere il bambino, e del resto della banda, ancora fermi al Tecnopolo. L'ispettrice deve presentarsi davanti ad una commissione disciplinare per un interrogatorio ufficiale, alla fine del quale viene sospesa dal servizio.
Durante la consegna dei suoi oggetti personali al momento di tornare in carcere, Pietro ha un'intuizione: la formula di Sopox è in realtà doppia: servendosi del cromatografo, gli avversari intendono produrre non solo una sostanza stupefacente, ma addirittura [[gas nervino]].
==Produzione==
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===Riprese===
Le riprese dei due film sono cominciate il 5 aprile 2016 a [[Roma]].<ref>{{cita web|url=http://www.bestmovie.it/news/smetto-quando-voglio-iniziate-le-riprese-dei-due-sequel-ecco-la-prima-immagine-ufficiale/458098/|titolo=Smetto quando voglio: iniziate le riprese dei due sequel! Ecco la prima immagine ufficiale|data=5 aprile 2016|accesso=15 luglio 2016}}</ref> Agli inizi di settembre alcune riprese sono state fatte in [[Thailandia]],
==Promozione==
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==Distribuzione==
La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 2 febbraio 2017 in 500 copie da [[01 Distribution]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ecodelcinema.com/smetto-quando-voglio-masterclass-conferenza-stampa.htm|titolo=Smetto quando voglio Masterclass - Conferenza stampa - Ecodelcinema
==Accoglienza==
=== Incassi ===
Il film ha debuttato al quarto posto nel [[botteghino]] italiano, con un incasso di 1,2 milioni di euro nel primo weekend di programmazione, chiudendo con un incasso totale di 3.440.826 euro.<ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/boxoffice/italia/2017/|titolo=Classifica Box Office ITALIA 2017 {{!}} MYmovies.it|autore=Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze
=== Critica ===
La pellicola è stata accolta in maniera contrastante dalla critica. Mereghetti sul ''Corriere della Sera'' parla di "un lungo gioco degli equivoci che la sceneggiatura – del regista, di Francesca Manieri (''Veloce come il vento'') e di [[Luigi Di Capua]] (''The Pills'') – non riesce mai a vivificare davvero"<ref>{{Cita news|nome=Paolo|cognome=Mereghetti|url=http://www.corriere.it/spettacoli/17_gennaio_29/smetto-quando-voglio-masterclass-fragile-gioco-equivoci-sequel-banditi-laureati-6bbb99dc-e648-11e6-84c1-08780d9999f1.shtml|titolo=Smetto quando voglio - Masterclass|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=8 dicembre 2017}}</ref>. Sul ''Fatto Quotidiano Magazine'' Davide Turrini scrive: "nel tentare di costruire una formula di genere, Sibilia, questa volta coadiuvato da Luigi Di Capua (''The Pills'') e Francesca Manieri allo script, smarrisce la bussola della cifra comico leggera provando a tarare il cuore del film nell’incerto equilibrio di tre macrosequenze ripetute all’infinito"
== Curiosità ==
Il nome di [[Luigi Lo Cascio]] non appare nei titoli di testa assieme agli altri interpreti per generare un effetto sorpresa alla sua apparizione sul tetto del treno. Anche il nome del suo personaggio, Walter Mercurio, non viene nominato se non nel terzo capitolo della saga.
==Altri media==
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=== Videogioco ===
Insieme all'uscita nelle sale del film, viene realizzato un [[videogioco arcade]] online in [[pixel art]], diviso in quattro livelli. Il videogioco è realizzato da [[Diego Sacchetti]] di [[Morbidware]] e [[Matteo Corradini (attore)|Matteo Corradini]].<ref>{{cita web|url=http://www.badtaste.it/2017/02/02/smetto-voglio-masterclass-videogame-online/219394/|titolo=Smetto Quando Voglio: Masterclass, ecco il videogame online!|editore=badtaste.it|autore=Andrea Francesco Berni|data=2 febbraio 2017|accesso=2 febbraio 2017}}</ref>
==Riconoscimenti==
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[[Categoria:Film ambientati in Thailandia]]
[[Categoria:Film ambientati in Africa]]
[[Categoria:Caper movie]]
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