Diritto all'oblio: differenze tra le versioni

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ConIl la [[locuzione]] "'''diritto all'oblio'''" siè intende, inil [[diritto]], una particolare forma di [[garanziasoggettivo]] chead prevedeimpedire la non diffusione, senzanon motivata da particolari motiviragioni, di informazioni che possono costituire un precedente ''pregiudizievole'' dell'onore di una persona, per tali intendendosi principalmente i precedenti giudiziari di una persona.
 
In base a questo principio non è legittimo, ad esempio, diffondere informazioni relative a [[condanna|condanne]] ricevute o, comunque, altri dati sensibili di analogo argomento, salvo che si tratti di casi particolari ricollegabili a fatti di cronaca. Anche in tali casi la pubblicità del fatto deve essere proporzionata all'importanza dell'evento e al tempo trascorso dall'accaduto. Le leggi che regolamentano il diritto all'oblio si applicano esclusivamente alle [[persona fisica|persone fisiche]] e non alle aziendepersone giuridiche o comunque a soggetti diversi dalle persone fisiche, essendo collegate alla responsabilità penale, che pertiene esclusivamente a queste ultime.
 
== Nel diritto dell'Unione Europea ==
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Nel mese di luglio 2019, il Garante della Privacy ha stabilito che il diritto all'oblio possa essere invocato anche partendo da dati presenti sul web e che non siano nome e cognome dell'interessato, nel caso lo rendano identificabile, anche in via diretta. Questa decisione si riferisce al reclamo di un professionista che aveva chiesto invano a [[Google]] di cancellare una [[Uniform Resource Locator|URL]] reperibile online digitando non il proprio nome, ma la sua qualifica di presidente di una determinata cooperativa<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2019/07/22/diritto-oblio-possibile-anche-senza-nome_8a7717c9-0a85-4540-9796-456ed008b94f.html|titolo=Il diritto all'oblio è possibile anche senza il nome - Internet e Social|sito=Agenzia ANSA|data=22 luglio 2019|accesso=22 luglio 2019}}</ref>.
Inoltre, secondo l'art. 17 del GDPR del 2016, anche per quanto riguarda il mondo digitale, i dati personali che un titolare ha archiviato, devono essere cancellati nel minor tempo possibile, e comunque quando sono esaurite le finalità per le quali questi dati sono stati raccolti.<ref>{{cita web|url=https://www.puntosicuro.it/privacy-C-89/per-quanto-tempo-i-dati-personali-possono-essere-conservati-AR-21610tutta21610/#:~:text=possono%20essere%20conservati%3F-,L'articolo%2017%20del%20GDPR%20stabilisce%20che%20i%20dati%20personali,tali%20dati%20sono%20stati%20raccolti.}}</ref>. Tuttavia, in attuale assenza di una normativa nazionale specifica in tal senso, i siti e motori di ricerca non hanno nessun obbligo di cancellazione dei dati personali a vario titolo acquisiti, quali [[indirizzo IP]], indirizzo di [[posta elettronica]], e dati anagrafici.
 
=== I casi ===
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Nel luglio 2023 la [[Lombardia]] è stata la prima regione italiana ad approvare una mozione per il diritto all'oblio a favore dei malati [[oncologia|oncologici]], i quali venivano discriminati nell'accesso ai mutui, nell'adozione dei minori e nelle selezioni di lavoro.
 
Il diritto all'oblio può essere potenzialmente esteso anche ad altre patologie la cui guarigione non incide più sulla vita del malato.<ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/amp/lombardia/notizie/consiglio_lombardia/2023/07/04/diritto-alloblio-oncologico-approvata-mozione-in-lombardia_23ead364-0d58-419b-8069-0a10ad1da408.html|titolo=Diritto all'oblio oncologico, approvata mozione in Lombardia|data=4 luglio 2023}}</ref>
 
== In Europa ==
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=== Corea del Sud ===
Nel maggio del 2016, la [[Korea Communications Commission]] (KCC), agenzia statale per la gestione dei media, ha annunciato che i cittadini potranno fare richiesta ai motori di ricerca e agli amministratori dei siti web per evitare che i loro post restino di dominio pubblico.<ref>{{Cita web|url=https://www.bna.com/south-korea-releases-n57982070847/|titolo="South Korea Releases Right to Be Forgotten Guidance"|accesso=20 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170221010325/https://www.bna.com/south-korea-releases-n57982070847/|dataarchivio=21 febbraio 2017|urlmorto=sì}}</ref> Il KCC ha pubblicato le [http://src.bna.com/eBy "linee guida per il diritto di restrizione all'accesso ai post da personal computer"], che entreranno in vigore nel giugno 2016 e che non si applicano ai contenuti di terze parti. Essendo chePoiché il diritto all'oblio riguarda il diritto di un soggetto di limitare la ricercabilità dei suoi post anche su siti di terze parti, la linea guida non costituisce un diritto all'oblio. Inoltre, per quanto riguarda il diritto di eliminare i post, i critici hanno notato che le persone erano già in grado di cancellare i propri post prima della pubblicazione delle linee guida, fintanto che avessero mantenuto le loro credenziali di accesso ai siti, e che alle persone che le avessero perse è consentito recuperarle o crearne di nuove. Gli unici servizi modificati in maniera significativa dalle linee guida sono i servizi Wiki-type, in cui i contributi degli utenti hanno un senso logico in risposta o in combinazione con il contributo di un altro utente, e quindi i post sono parte integrante del contenuto di un sito. In ogni caso, la KCC ha fatto in modo che la direttiva si applichi a questi servizi solo quando dal post si riesca ad identificare l'identità dell'autore.
 
=== Cina ===
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La Corte di giustizia UE ha così imposto a Google Inc. di rispondere da allora in avanti alle richieste di rimozione dei link alle pagine web che contengono il nominativo del richiedente dai risultati del noto motore di ricerca. In virtù del diritto all'oblio, i motori di ricerca devono rimuovere ogni contenuto a seguito della richiesta degli aventi diritto riguardo alla permanenza di contenuti non corretti, o inesatti, potenzialmente lesivi della sfera privata, immagine e reputazione pubblica, quali: articoli, commenti, esternazioni a caldo, anche pubblicati su blog, forum, o siti amatoriali<ref>{{cita web | url = https://www.lacostituzione.info/index.php/2018/01/29/unione-europea-google-il-diritto-alloblio-e-la-tutela-al-di-fuori-dei-confini-europei/ | titolo = Google, il diritto all'oblio e la tutela al di fuori dei confini europei | data = 29 gennaio 2018 | sito = lacostituzione.info | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190124144846/https://www.lacostituzione.info/index.php/2018/01/29/unione-europea-google-il-diritto-alloblio-e-la-tutela-al-di-fuori-dei-confini-europei | dataarchivio = 24 gennaio 2019 | urlmorto = no}}</ref>.
 
In sostanza avviene la '''de-indicizzazione''', cioè l'eliminazione dai [[Search engine results page|risultati di una ricerca]] del nome del soggetto richiedente in riferimento agli [[articolo (giornalismo)|articoli]] per i quali si vuol far valere il diritto all'oblio. Questo significa che Google e gli altri motori di ricerca dovranno evitare che venga riportato l'articolo che il soggetto vuole sia dimenticato tra i risultati (ma rimarrà nel [[web server|server]] in cui è stato originariamente caricato).
 
Per esempio, se una persona ha commesso una frode e la cosa viene riportata sui [[siti web]] dei giornali, quello che farà il motore di ricerca sarà di non far comparire quegli articoli. I giornali non hanno l'obbligo di cancellare gli articoli, che rimarranno dunque memorizzati. Quindi per aggirare questa legge basterà usare il motore interno dei giornali o la versione internazionale dei motori di ricerca, quella cioè che opera all'esterno dell'Europa. Ad esempio, se si cerca su "www.google.com" invece che su "www.google.it" verranno riportati anche i risultati omessi. Nel primo giorno di attuazione della sentenza (30 maggio 2014) Google Inc. ha ricevuto 12.000 richieste per la rimozione di dati personali sul motore di ricerca.
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Inoltre, ci sono preoccupazioni riguardo alla richiesta di rimuovere informazioni che terze parti hanno pubblicato riguardo ad un singolo, la definizione di dato personale nell'Articolo 4.2 include “qualsiasi informazione riguardante il singolo”. Questi critici hanno dichiarato che ciò porterebbe le aziende a cancellare qualsiasi informazione sull'individuo senza considerare la fonte, e questo porterebbe alla censura e le grandi compagnie che gestiscono i dati si troverebbero ad eliminare molte informazioni per attenersi a questa regolamentazione.}}
 
<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Hovsep|cognome=Kocharyan|nome2=Lusine|cognome2=Vardanyan|nome3=Ondrej|cognome3=Hamuľák|data=2021-12-01|titolo=Critical Views on the Right to Be Forgotten After the Entry Into Force of the GDPR: Is it Able to Effectively Ensure Our Privacy?|rivista=International and Comparative Law Review|volume=21|numero=2|pp=96–115|lingua=en|accesso=2025-08-11|doi=10.2478/iclr-2021-0015|url=https://www.sciendo.com/article/10.2478/iclr-2021-0015}}</ref>
 
Facendo appello al diritto all'oblio, era stato richiesto che venissero rimossi dai risultati di Google 120 report riguardo a direttori di aziende, pubblicati dalla compagnia spagnola [[Dato Capital]], consistenti interamente in informazioni che essi devono rivelare per legge.<ref>{{Cita web|url = http://fortune.com/2014/10/21/company-directors-deep-sixing-google-links/|titolo = Company directors are deep-sixing Google links citing ‘right to be forgotten’|accesso = 19 febbraio 2016}}</ref>
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* {{cita libro|titolo=Informatica giuridica|autore=Massimo Ballerini|autore2=Maurizio De Pra|autore3=Barbara Indovina|autore4=GianLuca Pedrazzini|curatore=Alberto Clerici|editore=Egea|città=Milano|edizione=2|isbn=978-88-238-2231-3|anno=2016|pp=308-311}}
* {{cita libro|autore=Silvia Martinelli|editore=Giuffrè Editore|città=Milano|isbn=978-88-14-22066-1|anno=2017|titolo=Diritto all'oblio e motori di ricerca}}
* Hovsep Kocharyan, Lusine Vardanyan. "[https://constitutionaldiscourse.com/the-right-to-be-forgotten-as-a-legal-instrument-for-expanding-informational-self-determination-in-the-digital-age/ The Right to Be Forgotten as a Legal Instrument for Expanding Informational Self-Determination in the Digital Age?]" Constitutional Discourse, 2024.
* Kocharyan, Hovsep, Vardanyan, Lusine , Hamuľák, Ondrej, Kerikmäe, Tanel. "[https://sciendo.com/article/10.2478/iclr-2021-0015 Critical Views on the Right to Be Forgotten After the Entry Into Force of the GDPR: Is it Able to Effectively Ensure Our Privacy?]" International and Comparative Law Review, vol. 21, no. 2, Sciendo, 2021, pp. 96-115. <nowiki>https://doi.org/10.2478/iclr-2021-0015</nowiki>
* Kocharyan, Hovsep, Hamuľák, Ondrej, Vardanyan, Lusine. [https://sciendo.com/article/10.2478/iclr-2022-0017 "“The Right to be Remembered?”: The Contemporary Challenges of the “Streisand Effect” in the European Judicial Reality"] International and Comparative Law Review, vol. 22, no. 2, Sciendo, 2022, pp. 105-120. <nowiki>https://doi.org/10.2478/iclr-2022-0017</nowiki>
 
== Voci correlate ==