Leonardo Bazzaro: differenze tra le versioni

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Nato a [[Milano]] da Ambrogio Bazzero<ref>Originaria forma del cognome</ref> e Anna Boschetti, commercianti di stoffe a [[Varese]]<ref>{{Cita web|url=https://archiviodelverbanocusioossola.com/2011/03/22/leonardo-bazzaro/|titolo=Leonardo Bazzaro, maestro di naturalismo a Gignese|autore=|editore=|data=|accesso=19 luglio 2016|dataarchivio=8 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160808204242/https://archiviodelverbanocusioossola.com/2011/03/22/leonardo-bazzaro/|urlmorto=sì}}</ref>, come il fratello [[Ernesto Bazzaro|Ernesto]] dimostra sin dalla giovane età una spiccata propensione per il [[disegno]] e le [[Arte figurativa|arti figurative]].
 
I genitori, collezionisti d'arte, assecondano questa inclinazione e nel [[1863]] decidono di affidarlo agli insegnamenti privati del paesaggista Gaetano Fasanotti<ref>Tra i principali artefici dello sviluppo del naturalismo lombardo, viene allontanato da [[Accademia di Brera|Brera]] per la sua opposizione ai rigidi schemi dell'accademismo.</ref>, titolare della [[Cattedra (università)|cattedra]] di [[paesaggio]] all'[[Accademia di Brera|Accademia di Belle Arti di Brera]], dove Leonardo si iscrive nel [[1868]]; allievo di [[Raffaele Casnedi]] e [[Giuseppe Bertini (pittore)|Giuseppe Bertini]], si specializza nella rappresentazione di interni di chiese e palazzi del [['700]], mostrando originalità nella ricerca di luce, di colore e nelle vedute prospettiche.
 
Nel [[1873]] debutta alla Mostra annuale di Belle Arti dell'[[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Brera]], mentre l'anno successivo partecipa alla [[Società promotrice di belle arti (Genova)|Promotrice di Genova]] con ''Interno della chiesa di San Vittore di Varese'', acquistato dalla civica Galleria d'Arte di [[Modena]].
 
Nel [[1878]] ottiene il ''Premio Fumagalli'' con ''Sala nel Palazzo Verri''<ref>{{Cita web|url=https://it.wikibooks.org/wiki/File:Artgate_Fondazione_Cariplo_-_Bazzaro_Leonardo,_Ciociara_o_Giovinetta.jpg|titolo=Artgate Fondazione Cariplo - Bazzaro Leonardo, Ciociara o Giovinetta|accesso=12 gennaio 2022}}</ref> e il ''Premio Girotti'' con ''Un mesto ufficio''<ref name="A">''Leonardo Bazzaro. La dolce vita en plein air'', Gallerie Maspes, Milano, 2015</ref>: l'interesse per la pittura paesaggistica lo porta ad avviarsi verso il Naturalismo e la riproduzione di paesaggi all'aria aperta, in particolare tra [[Chioggia]], [[Valle d'Aosta]], [[Verbano]], dove soggiorna presso [[Gignese]] e la [[Valsassina]].
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Considerato uno dei principali esponenti del naturalismo lombardo, al pari di [[Eugenio Gignous]] e [[Filippo Carcano]], la sua produzione è maggiormente concentrata su soggetti paesaggistici dove viene esaltata la rappresentazione del quotidiano familiare.
 
Nei primi anni di attiivtàattività, Bazzaro si orienta su vedute prospettiche di interni di chiese e di noti palazzi milanesi, con un'impronta verista di matrice sei-settecentesca derivata dal maestro [[Giuseppe Bertini (pittore)|Giuseppe Bertini]]: gli ex compagni di [[Accademia di Brera|Brera]] gli attribuiscono il soprannome ''piccolo Velasquez'', ad attestare la forte intensità espressiva raggiunta in queste prima fase<ref name="ilgiornale.it" />.
 
Nei tardi anni settanta, sul modello di [[Mosè Bianchi]], viaggia frequentemente presso la [[Laguna di Venezia|Laguna Veneta]] e, in particolare, a [[Chioggia]], dove sperimenta la pittura di paesaggio, spesso intervallandola a scene di genere ''[[en plein air]]'', esaltando la limpidezza della luce sul mare e le tonalità degli edifici affacciati sui canali.
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* ''Veduta di Chioggia'' (1910), olio su tela, [[Musei civici di Pavia]];
* ''Ritratto di Corona Scotti Bazzaro'' (1910-1915), olio su tela, [[Musei civici di Pavia]];
* ''Chiostro in montagna (All'Alpino)'' (1910-1915), olio su tela, [[Pinacoteca Malaspina]], [[Pavia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/F0070-00018/|titolo=Chiostro in montagna, Bazzaro Leonardo – Opere e oggetti d'arte – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2024-08-04}}</ref>;
* ''Tra i fiori'' (1910-1920), olio su tela, [[Galleria d'arte moderna (Novara)|Galleria Giannoni, Novara]]<ref>{{Cita web|url=https://www.galleriagiannoni.it/it/collezione-online/15622/tra-i-fiori|titolo=Tra i fiori|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>;
* ''La maldicenza (Fondamenta a Chioggia)'' (1910-1920), olio su tela, [[Galleria d'arte moderna (Novara)|Galleria Giannoni, Novara]]<ref>{{Cita web|url=https://www.galleriagiannoni.it/it/collezione-online/15954/la-maldicenza|titolo=La maldicenza|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>;