Leonardo Bazzaro: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Nato a [[Milano]] da dueAmbrogio Bazzero<ref>Originaria forma del cognome</ref> e Anna Boschetti, [[commercianti]] di [[Tessuto|stoffe]] ina [[Varese]] <ref name=":1">{{Cita web|url=https://archiviodelverbanocusioossola.com/2011/03/22/leonardo-bazzaro/|titolo=Leonardo Bazzaro, maestro di naturalismo a Gignese|autore=|editore=|data=|accesso=19 luglio 2016}}</ref><ref|dataarchivio=8 name=":3">{{Citaagosto web2016|urlurlarchivio=httphttps://wwwweb.treccaniarchive.itorg/enciclopediaweb/20160808204242/https://archiviodelverbanocusioossola.com/2011/03/22/leonardo-bazzaro_(Dizionario-Biografico)bazzaro/|titolourlmorto=Leonardo Bazzaro|autore=|editore=|data=|accesso=19 luglio 2016}}</ref>, Ambrogiocome Bazzaroil efratello Anna[[Ernesto Boschetti,Bazzaro|Ernesto]] dimostra sin dadalla piccologiovane dimostraetà una spiccata passione e propensione per il [[disegno]] e le [[Arte figurativa|arti figurative]] <ref name=":0" />. I suoi genitori, anch'essi appassionati d'[[arte]], assecondano questa sua naturale inclinazione e decidono di affidarlo agli insegnamenti privati di [[pittura]] di un loro cliente: il [[pittore]] [[Gaetano Fasanotti]], titolare della cattedra di [[paesaggio]] all'[[Accademia di Brera|Accademia di Belle Arti di Brera]] <ref name=":1" /><ref name=":0" /><ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.leonardobazzaro.it/biografia.asp|titolo=Leonardo Bazzaro - Biografia|autore=|editore=Gammanzoni|data=|accesso=19 luglio 2016}}</ref><ref name=":3" />.
 
InI seguitogenitori, collezionisti d'arte, assecondano questa inclinazione e nel [[1863]] decidono di affidarlo agli insegnamenti privati del paesaggista Gaetano Fasanotti<ref>Tra i genitoriprincipali siartefici dimostranodello ancorasviluppo comprensividel quandonaturalismo -lombardo, nonostanteviene laallontanato loroda volontà[[Accademia di avviareBrera|Brera]] loroper figliola nelsua ramoopposizione delai commerciorigidi -schemi permettonodell'accademismo.</ref>, altitolare Bazzarodella [[Cattedra (università)|cattedra]] di entrare[[paesaggio]] all'[[Accademia di Brera|Accademia di Belle Arti di Brera]], didove Leonardo si iscrive nel [[Milano1868]]; <refallievo name=":1"di /><ref[[Raffaele name=":0"Casnedi]] />. Diventato allievo die [[Giuseppe Bertini (pittore)|Giuseppe Bertini]], prende come modelli di riferimento [[Giuseppe Bisi]] e [[Giovanni Migliara]] e si specializza nella pitturarappresentazione di interni di chiese e palazzi del '[['700|700]] <ref name=":2" /><ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2011/10/110596.html|titolo=Leonardo Bazzaro uno e due|autore=|editore=Società Editrice Umberto Allemandi & C. spa|data=|accesso=19 luglio 2016}}</ref>, mostrando originalità nella ricerca di luce, di colore e nelle vedute prospettiche <ref name=":1" /><ref name=":0" />. "''Il piccolo Velazquez''", così verrà soprannominato dai colleghi, aveva una pennellata veloce, irrequieta ma, allo stesso tempo, dotata di particolare perizia <ref name=":1" /><ref name=":2" />.
 
Nel [[1873]] avviene il debutto in pubblico partecipandodebutta alla mostraMostra annuale di belleBelle artiArti dell'[[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Brera]]., Lmentre l'anno successivo, pressopartecipa laalla Promotrice[[Società promotrice di belle arti (Genova)|Promotrice ildi suoGenova]] quadrocon "''Interno della chiesa di San Vittore di Varese''" viene, acquistato dalla civica Galleria d'Arte di [[Modena]] <ref name=":0" />.
 
Nel [[1878]] ottiene il ''Premio Fumagalli'' con ''Sala nel Palazzo Verri''<ref>{{Cita web|url=https://it.wikibooks.org/wiki/File:Artgate_Fondazione_Cariplo_-_Bazzaro_Leonardo,_Ciociara_o_Giovinetta.jpg|titolo=Artgate Fondazione Cariplo - Bazzaro Leonardo, Ciociara o Giovinetta|accesso=12 gennaio 2022}}</ref> e il ''Premio Girotti'' con ''Un mesto ufficio''<ref name="A">''Leonardo Bazzaro. La dolce vita en plein air'', Gallerie Maspes, Milano, 2015</ref>: l'interesse per la pittura paesaggistica lo porta ad avviarsi verso il Naturalismo e la riproduzione di paesaggi all'aria aperta, in particolare tra [[Chioggia]], [[Valle d'Aosta]], [[Verbano]], dove soggiorna presso [[Gignese]] e la [[Valsassina]].
Con il dipinto "''Dopo il duello"'', nel [[1875]] ottiene il "Premio Fumagalli" e l’interesse del mercante d’arte francese [[Goupil & Cie]] che gli commissiona parecchie opere <ref name=":1" />.
 
L'affermazione definitiva giunge nel [[1882]], quando espone a [[Accademia di belle arti di Brera|Brera]] ''Ave Maria'', che lo consacra come uno dei più originali protagonisti del Naturalismo lombardo; in questo periodo frequenta il circolo culturale della Famiglia Artistica Milanese, dove è a contatto con [[Camillo Boito]], [[Alfredo Catalani]], [[Carlo Dossi]] e [[Maria Antonietta Torriani]] ed espone nelle principali mostre nazionali. Partecipa a numerosi soggiorni di lavoro presso le alture del [[Verbano (territorio)|Verbano]], in compagnia dei colleghi [[Achille Tominetti]], [[Eugenio Gignous]], [[Uberto Dell'Orto]] e [[Federico Ashton]], ispirati da paesaggi che spaziano tra [[Lago Maggiore]] e montagne.
Di lì a poco, però, la passione per le montagne e la riviera di [[Chioggia]], lo porta a rompere il legame con [[Goupil & Cie]] <ref name=":1" />. Nel [[1878]] la svolta che gli permetterà di entrare a pieno titolo nel novero dei più importanti rappresentanti della "scuola naturalistica" lombarda <ref name=":2" /><ref name=":4" />: in un viaggio nella laguna veneziana inizia a dipingere all'aria aperta, abbandonando le riproduzioni di interni <ref name=":3" /><ref name=":4" />. Ben presto il successo di pubblico e critica, ottenuto nelle principali manifestazioni nazionali e internazionali, porterà il suo nome a fianco a quello di [[Filippo Carcano]], [[Uberto Dell'Orto]] ed [[Eugenio Gignous]] <ref name=":0" /><ref name=":2" />.
 
Nel [[1887]] si aggiudica il premio "Principe Umberto" con ''Sala del Consiglio nel [[Castello di Issogne|castello d'Issogne]]''<ref name="B">''Gazzetta ufficiale del regno d'Italia'', 1887, numero 152, pp. 5147</ref>, nel [[1889]] ottiene una medaglia all'[[Esposizione universale di Parigi (1889)|Esposizione Universale di Parigi]] per ''A Chioggia'' e nel [[1893]] una medaglia d'oro alla Permanente di Brera per ''Chioggia''.
Nella produzione degli [[Anni 1880|anni Ottanta]] e [[Anni 1890|Novanta]] non mancano i paesaggi della [[Valsassina]], della [[Valle d’Aosta]] e, soprattutto, del [[Verbano]], di cui raffigura, in toni sempre più intimisti, la vita popolare <ref name=":3" /><ref name=":4" />. Proprio in quegli anni, infatti, Bazzaro fa costruire nel [[1894]] una villa presso la [[Alpino (località)|località Alpino]], nel [[Verbano]], sulle pendici del [[Mottarone]]; dove vi soggiornerà per oltre quarant'anni insieme a sua moglie Corona Douglas Scotti <ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.scenari-srl.it/dimore-di-lago.html|titolo=Le ville e gli Artisti dell'Alpino|autore=|editore=Scenari SrL|data=|accesso=6 luglio 2016}}</ref>.
 
Nel [[1894]] si trasferisce con la futura moglie Corona Douglas Scotti della Scala, pittrice e ceramista dilettante<ref>{{Cita web|url=https://www.artevarese.com/bazzaro-dolce-vita-en-plein-air/|titolo=Bazzaro, dolce vita en plein air|accesso=13 gennaio 2022}}</ref> in una villa presso la [[Alpino (località)|località Alpino]], sulle pendici del [[Mottarone]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/viaggiart/it/city-3145-gignese.html|titolo=Gignese|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>, adiacente a quella dell'amico [[Uberto Dell'Orto]], dove riproduce la vita popolare delle valli e le montagne del [[Verbano]] in toni sempre più intimisti.
Nel corso degli anni, Bazzaro continua a partecipare a numerose rassegne lombarde, alle Biennali veneziane e alle Quadriennali romane riscuotendo sempre molto successo presso i collezionisti che gli richiedono repliche dei soggetti più fortunati <ref name=":3" />.
 
Nel [[1897]] ''Pace di naufraghi'' riceve una medaglia d'oro alla III Triennale di [[Milano]]<ref>{{Cita web|url=http://www.artgate-cariplo.it/collezione-online/page37d.do;jsessionid=860079A476E0CC43764E5F0091C9B6C7?inu9u.current.att31d=406&kcond32d.att1=406&sp=page37d&link=ln91u&scu5d.scroller.att78d=408|titolo=Bazzaro Leonardo, Prayer (in Chioggia) – Prayer – For the Unfortunate Shipwrecked|accesso=18 gennaio 2022}}</ref>, mentre nel [[1904]] viene premiato con medaglia d’argento all’[[Esposizione internazionale della Luisiana|Esposizione Universale di Saint Louis]] per ''Giornata di vento a Chioggia'' e nel [[1906]] si aggiudica di nuovo il premio ''Principe Umberto'' con ''Dopo il naufragio''<ref name="C">''Ars et labor: rivista mensile illustrata'' Ars et Labor, Ricordi, 1906, pp. 744</ref>.
Nel [[1899]] partecipò alla [[III Esposizione internazionale d'arte]] di [[Venezia]].
 
Nel [[1914]] il re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] sceglie ''Prime simpatie'' per ornare il [[Palazzo del Quirinale]]: nello stesso anno, la [[Biennale di Venezia]] gli dedica una personale dove vengono esposte ventidue opere tra le più significative della pittura di Bazzaro<ref name="ilgiornale.it">{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/leonardo-bazzaro-mostra-milano.html|titolo=Leonardo Bazzaro in mostra a Milano|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>.
Il dolore per la perdita di sua moglie Corona Douglas Scotti e del suo nipote sculture [[Ernesto Bazzaro]], scomparsi entrambi agli inizi del [[1937]], porterà il Bazzaro ad abbandonare la pittura e la sua villa presso la [[Alpino (località)|località Alpino]] <ref name=":0" />. La struggente nostalgia per l'amata consorte lo portò a morire nello [[1937|stesso anno]] il 2 novembre, all'età di 84 anni, nella casa del nipote in piazza Virgilio 3 a [[Milano]] <ref name=":1" /><ref name=":0" />.
 
All'[[Esposizione internazionale Panama-Pacifico di San Francisco (1915)|Esposizione internazionale Panama-Pacifico di San Francisco del 1915]] riceve la medaglia d’oro per il dipinto ''Al trampolino''<ref name="ilgiornale.it" /> e nel [[1917]] la Galleria Centrale di [[Milano]] dedica a lui e al fratello [[Ernesto Bazzaro|Ernesto]] un'importante mostra antologica.
Per suo volere, viene sepolto accanto alla [[tomba]] di sua moglie presso il cimitero di [[Gignese]], ornata dalla scultura "Esaurimento" del fratello [[Ernesto Bazzaro]] <ref name=":1" />.
 
Il dolore per la perdita della moglie Corona e di [[Ernesto Bazzaro|Ernesto]], scomparsi entrambi agli inizi del [[1937]], lo porta ad abbandonare la pittura e la villa di [[Alpino (località)|Alpino]]: muore il [[2 novembre]] [[1937]], all'età di 84 anni<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/leonardo-bazzaro_res-4021ceab-87e5-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-Italiana%29/|titolo=BAZZARO, Leonardo|accesso=18 gennaio 2022}}</ref>, nella casa milanese del nipote.
==Opere principali==
* ''Dopo il duello'' ([[1875]])
* ''Il Ponte dei sospiri'' ([[1878]])
* ''La vestizione della monaca'' ([[1888]])
* ''Il duello'' ([[1878]])
* ''Verso sera'' ([[1887]])
* ''Ponte di Chioggia'' ([[1889]])
* ''Baite a Gignese'' ([[1890]])
* ''Baite a Macugnaga'' ([[1895]])
* ''Pace di naufraghi'' ([[1897]])
* ''Marina di Chioggia'' ([[1900]])
* ''Pensieri in riva al Lago'' ([[1900]])
* ''All’Alpino'' ([[1900]])
* ''All'ovile - Mottarone'' ([[1905]])
* ''Donne a Gignese'' ([[1905]])
* ''Dopo il naufragio'' ([[1906]])
* ''Rientro al Villaggio - Lago Maggiore'' ([[1910]])
* ''Pascolo - Lago Maggiore'' ([[1910]])
* ''Alba del venerdì Santo'' ([[1930]])
* ''Piazzetta del Melezet a Bardonecchia'' ([[1932]])
 
Viene sepolto presso il [[cimitero]] di [[Gignese]] accanto alla tomba della moglie, ornata dalla scultura ''Esaurimento'' realizzata dal fratello [[Ernesto Bazzaro|Ernesto]]<ref>{{Cita web|url=https://vocidipaese.info/gignese/|titolo=Gignese e la sua storia|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>.
== Mostre Pubbliche Culturali ==
* Leonardo Bazzaro Un protagonista dell'Ottocento Lombardo - [http://www.bottegantica.com/new.asp ''Leonardo Bazzaro e i grandi maestri del Naturalismo lombardo (1870-1900)] Galleria Bottegantica, Milano dal 21/10/2011 al 23/12/2011.
* Leonardo Bazzaro Un protagonista dell'Ottocento Lombardo - [http://www.anticoantico.com/antiquari/maspes/pagina.asp?contents=eventi ''Leonardo Bazzaro. Itinerario pittorico tra la Valle d'Aosta e la Laguna Veneta (1900-1930)] Galleria Ambrosiana, Milano dal 21/10/2011 al 23/12/2011.
 
Nel [[1939]] viene allestita alla Società Permanente di [[Milano]] una mostra postuma dedicata a Bazzaro con 210 opere<ref name="D">''Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente. Leonardo Bazzaro, pittore. Mostra postuma'', Milano, 1939</ref>.
==Bibliografia==
 
* G. Nicodemi, ''In memoria di Leonardo Bazzaro'', Milano 1938
==Stile==
* S. Rebora, ''Leonardo Bazzaro'', Edizione dei Soncini, Soncino, 1997
{{Citazione|Fantasia e forza: ecco le due grandi emergenti qualità di questo artista...le sue tele si improntano sempre alla più scrupolosa verità|Ercole Arturo Marescotti, ''Leonardo Bazzaro'' in ''Ars et Labor. Musica e musicisti. Rivista mensile illustrata'', Milano, 1908}}
* Laura Casone, [http://www.artgate-cariplo.it/collezione-online/page45d.do?link=oln82d.redirect&kcond31d.att3=220 Leonardo Bazzaro], catalogo online [http://www.artgate-cariplo.it/collezione-online/page1z.do Artgate] della [[Fondazione Cariplo]], 2010, CC-BY-SA (fonte per la biografia).
{{Citazione|Nella sua Arte non troverete traccia di culturalismo né di cerebralità, poiché l’opera sua nasce sempre semplice e schietta dall’impulso istintivo, sia che l’artista ritragga con fedeltà oggettivistica un interno, sia che interpreti una fisionomia o crei liberamente, dal vero e sul vero, una composizione naturalistica|Remo Taccani in ''Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente. Leonardo Bazzaro, pittore. Mostra postuma'', Milano, 1939}}
*F.L. Maspes, E. Savoia,[http://www.leonardobazzaro.com/ '' Leonardo Bazzaro. Catalogo generale delle opere''], Antiga Edizioni, Crocetta del Montello (TV), 2011.
 
* E. Chiodini, ''Leonardo Bazzaro. Una vita per la pittura'', in F.L. Maspes, E. Savoia, ''Leonardo Bazzaro. Catalogo generale delle opere'', Antiga Edizioni, Crocetta del Montello (TV), 2011, pp.&nbsp;11–45.
Considerato uno dei principali esponenti del naturalismo lombardo, al pari di [[Eugenio Gignous]] e [[Filippo Carcano]], la sua produzione è maggiormente concentrata su soggetti paesaggistici dove viene esaltata la rappresentazione del quotidiano familiare.
* S. Bosi, ''Leonardo Bazzaro. Un protagonista dell'Ottocento lombardo. Cenni biografici'', in ''Leonardo Bazzaro e i grandi maestri del Naturalismo lombardo'', catalogo della mostra, a cura di E. Savoia, Bottegantica, Milano, 2011, pp.&nbsp;5–7.
 
Nei primi anni di attività, Bazzaro si orienta su vedute prospettiche di interni di chiese e di noti palazzi milanesi, con un'impronta verista di matrice sei-settecentesca derivata dal maestro [[Giuseppe Bertini (pittore)|Giuseppe Bertini]]: gli ex compagni di [[Accademia di Brera|Brera]] gli attribuiscono il soprannome ''piccolo Velasquez'', ad attestare la forte intensità espressiva raggiunta in queste prima fase<ref name="ilgiornale.it" />.
 
Nei tardi anni settanta, sul modello di [[Mosè Bianchi]], viaggia frequentemente presso la [[Laguna di Venezia|Laguna Veneta]] e, in particolare, a [[Chioggia]], dove sperimenta la pittura di paesaggio, spesso intervallandola a scene di genere ''[[en plein air]]'', esaltando la limpidezza della luce sul mare e le tonalità degli edifici affacciati sui canali.
 
In seguito, la frequentazione dei colleghi [[Achille Tominetti]], [[Eugenio Gignous]] e [[Uberto Dell'Orto]] lo porta nei territori del [[Verbano (territorio)|Verbano]], dove riproduce quei paesaggi montani che divengono il suo marchio di riconoscibilità, vi si trasferisce e dipinge la tranquilla atmosfera del suo quotidiano familiare, divenendo così tra gli autori più ricercati dal collezionismo borghese<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/leonardo-bazzaro-mostra-milano.html|titolo=Leonardo Bazzaro in mostra a Milano|accesso=18 gennaio 2022}}</ref>.
 
A livello stilistico, questa fase si dimostra molto vicina ai tratti della [[Scapigliatura]] e, in particolare, del suo capostipite [[Tranquillo Cremona]]<ref>{{Cita web|url=http://www.nautilus.tv/9904it/cultura/arte/app.asp|titolo=Leonardo Bazzaro: lagune venete e montagne valdostane al Museo Archeologico|accesso=14 gennaio 2022}}</ref> nella resa emozionale del personaggio, pennellate fini alternate a corpose, l'effetto ''sfumato''.
 
==Opere principali==
* ''L’interno della chiesa di San Vittore a Milano'' (1873), olio su tela, collezione privata;
* ''Interno della Chiesa di San Vittore di Varese'' (1874), olio su tela, [[Galleria d'arte moderna (Genova)|Galleria d'arte moderna, Genova]];
* ''Gesù Cristo con gli apostoli'' (1875), olio su tela, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di [[Varese]];
* ''Ritratto giovanile del pittore milanese Amero Cagnone'' (1875), olio su tela, [[Galleria d'Arte Moderna (Milano)|Galleria d'Arte Moderna, Milano]];
* ''Testa'' (1875-1880), olio su tela, [[Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci|Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano]];
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Artgate_Fondazione_Cariplo_-_Bazzaro_Leonardo,_Ciociara_o_Giovinetta.jpg Ciociara (Giovinetta)]'' (1877), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
* ''Aristocrazia (Ritratto della moglie, nobildonna Corona Douglas Scotti)'' (1879), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
* ''Veduta del porto di Genova con ritratto maschile'' (1882), olio su tela, [[Accademia Carrara|Accademia Carrara, Bergamo]];
* ''Ave Maria'' (1882), olio su tela, [[Galleria d'Arte Moderna (Milano)|Galleria d'Arte Moderna, Milano]];
* ''A sera (Contadina al pozzo)'' (1883), olio su tela, collezione privata;
* ''Il raccolto delle castagne'' (1886), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto di Luigi Maccia'' (1886-1887), olio su tela, [[Raccolte d'arte dell'Ospedale Maggiore|Raccolte d'arte dell'Ospedale Maggiore, Milano]];
* ''Vestizione di una monaca'' (1888), olio su tela, [[Galleria d'Arte Moderna (Milano)|Galleria d'Arte Moderna, Milano]];
* ''Ritratto in celeste e bianco'' (1888-1890), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto di Corona Scotti Bazzaro'' (1890-1899), olio su tela, [[Musei civici di Pavia]];
* ''Casa sulla laguna'' (1890-1899), olio su tela, [[Pinacoteca Ambrosiana|Pinacoteca Ambrosiana, Milano]];
* ''Ritratto del musicista Alfredo Catalani'' (1890-1900), olio su tela, [[Museo valtellinese di storia e arte|Museo valtellinese di storia e arte, Sondrio]];
* ''Chioggia'' (1893), olio su tela, collezione privata;
* ''Chioggia (Inverno a Chioggia)'' (1894), olio su tela, [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria nazionale d'arte moderna, Roma]];
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Artgate_Fondazione_Cariplo_-_Bazzaro_Leonardo,_Baite_a_Macugnaga.jpg Baite a Macugnaga]'' (1895), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
* ''In campagna (A Gignese)'' (1895), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto del collezionista Cesare Pisoni'' (1895-1905), olio su tela, [[Accademia Carrara|Accademia Carrara, Bergamo]];
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Artgate_Fondazione_Cariplo_-_Bazzaro_Leonardo,_Orazione_(a_Chioggia)_o_Preghiera_o_Per_i_poveri_naufraghi.jpg Pace di naufraghi (Orazione a Chioggia)]'' (1897), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Artgate_Fondazione_Cariplo_-_Bazzaro_Leonardo,_Un_vespro_a_Chioggia_o_Alla_benedizione_o_Canale_a_Chioggia.jpg Un vespro a Chioggia (La benedizione)]'' (1898-1901), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
* ''Tutto è gioia (Meriggio)'' (1899), olio su tela, collezione privata;
* ''Marina di Chioggia'' (1900), olio su tela, [[Galleria d'arte moderna Ricci Oddi|Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, Piacenza]];
* ''I miei fiori'' (1900), olio su tela, collezione privata;
* ''Dopo il naufragio'' (1900), olio su tela, [[Museo di belle arti (Budapest)|Museo di belle arti, Budapest]];
* ''Tra le ortensie'' (1900-1905), olio su tela, collezione privata;
* ''Sulla terrazza all’Alpino'' (1900-1905), olio su tela, collezione privata;
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Artgate_Fondazione_Cariplo_-_Bazzaro_Leonardo,_Scena_alpestre_o_Il_Mottarone.jpg Scena alpestre (Il Mottarone)]'' (1900-1905), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
* ''Sola!'' (1902), olio su tela, collezione privata;
* ''Passa la funicolare (Donne a Gignese)'' (1904), olio su tela, collezione privata;
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Artgate_Fondazione_Cariplo_-_Bazzaro_Leonardo,_Fuoco!_fuoco!_o_L%27incendio.jpg Fuoco! Fuoco!]'' (1905), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
* ''Fiori e sorrisi'' (1905), olio su tela, [[Museo Revoltella|Museo Revoltella, Trieste]];
* ''Ritratto di Teresa e Maria Ceriani'' (1907), olio su tela, [[Raccolte d'arte dell'Ospedale Maggiore|Raccolte d'arte dell'Ospedale Maggiore, Milano]];
* ''Veduta di Chioggia'' (1910), olio su tela, [[Musei civici di Pavia]];
* ''Ritratto di Corona Scotti Bazzaro'' (1910-1915), olio su tela, [[Musei civici di Pavia]];
* ''Chiostro in montagna (All'Alpino)'' (1910-1915), olio su tela, [[Pinacoteca Malaspina]], [[Pavia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/F0070-00018/|titolo=Chiostro in montagna, Bazzaro Leonardo – Opere e oggetti d'arte – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2024-08-04}}</ref>;
* ''Tra i fiori'' (1910-1920), olio su tela, [[Galleria d'arte moderna (Novara)|Galleria Giannoni, Novara]]<ref>{{Cita web|url=https://www.galleriagiannoni.it/it/collezione-online/15622/tra-i-fiori|titolo=Tra i fiori|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>;
* ''La maldicenza (Fondamenta a Chioggia)'' (1910-1920), olio su tela, [[Galleria d'arte moderna (Novara)|Galleria Giannoni, Novara]]<ref>{{Cita web|url=https://www.galleriagiannoni.it/it/collezione-online/15954/la-maldicenza|titolo=La maldicenza|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>;
* ''Chioggia'' (1910-1930), olio su tela, [[Galleria d'arte moderna (Novara)|Galleria Giannoni, Novara]]<ref>{{Cita web|url=https://www.galleriagiannoni.it/it/collezione-online/15258/chioggia|titolo=Chioggia|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>;
* ''Raccolta del fieno - Cogne, Valle d’Aosta (Ultimo raccolto)'' (1912), olio su tela, collezione privata;
* ''Il sagrato della chiesa di Cogne'' (1912-1914), olio su tela, [[Castello Gamba|Museo di arte moderna e contemporanea, Castello Gamba di Chatillon]];
* ''Malga alpina con madre e bimba'' (1915), olio su tela, collezione privata;
* ''Baite abbandonate'' (1915), olio su tela, collezione privata;
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Artgate_Fondazione_Cariplo_-_Bazzaro_Leonardo,_Chioggia.jpg Chioggia]'' (1922), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
* ''Verso il porto'' (1923), olio su tela, [[Museo Fondazione Cariparma|Museo Fondazione Cariparma, Parma]];
* ''Autoritratto'' (1925), olio su tela, collezione privata;
* ''Acquaiole a Sottomarina di Chioggia'' (1925-1930), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Artgate_Fondazione_Cariplo_-_Bazzaro_Leonardo,_Alla_riva.jpg Alla riva]'' (1926), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
* ''Le mondine'' (1930), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
* ''Pescatori a Chioggia'' (1930- 1935), olio su tela, Fondazione Cariplo, Milano;
* ''Ritratto del musicista Alfredo Catalani'' (non datato), olio su tela, [[Museo valtellinese di storia e arte|Museo valtellinese di storia e arte, Sondrio]];
* ''Ritratto del fratello'' (non datato), olio su tela, [[Pinacoteca comunale Attilio Moroni|Pinacoteca comunale Attilio Moroni, Porto Recanati]];
* ''Signorina in giardino'' (non datato), olio su tela, [[Galleria d'arte moderna Ricci Oddi|Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, Piacenza]];
* ''Ritratto dello scultore Eugenio Lombardi'' (non datato), olio su tela, [[Galleria d'arte moderna Achille Forti|Galleria d'arte moderna Achille Forti, Verona]];
* ''Lavoratori di ritorno a casa'' (non datato), olio su tela, Museo Civico Palazzo Galeotti, [[Pescia]].
 
== Note ==
<references />
 
==Bibliografia==
* Giorgio Nicodemi, ''In memoria di Leonardo Bazzaro'', Casa d'Arte Ariel, Milano, 1938.
* Sergio Rebora, ''Leonardo Bazzaro'', Edizione dei Soncini, Soncino, 1997.
* Francesco Maspes, Enzo Savoia, ''Leonardo Bazzaro. Catalogo ragionato delle opere'', Antiga Edizioni, Crocetta del Montello (TV), 2011.
* E. Chiodini, ''Leonardo Bazzaro. Una vita per la pittura'', in F.L. Maspes, E. Savoia, ''Leonardo Bazzaro. Catalogo generale delle opere'', Antiga Edizioni, Crocetta del Montello (TV), 2011.
* Stefano Bosi, ''Leonardo Bazzaro. Un protagonista dell'Ottocento lombardo. Cenni biografici'', in ''Leonardo Bazzaro e i grandi maestri del Naturalismo lombardo'', catalogo della mostra, a cura di E. Savoia, Bottegantica, Milano, 2011.
* Paola Segramora Rivolta, ''Da Canova a Boccioni. Le collezioni della Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo'', Skira, Milano, 2011.
 
== Voci correlate ==
* [[Scapigliatura]]
* [[Accademia di belle arti di Brera]]
* [[Giuseppe Bertini (pittore)]]
 
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|url=http://www.italica.rai.it/index.php?categoria=biografie&scheda=bazzaro|titolo=italica.rai.it}}
*{{cita web|http://www.leonardobazzaro.com/default2.html|Archivio Generale Leonardo Bazzaro}}
 
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