Strada degli Alpini: differenze tra le versioni

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{{tmp|Percorso ciclabile-escursionistico}}
|nome = Strada degli Alpini
[[File:Sentiero degli Alpini.jpg|thumb|right|La ''"croce"'' o ''"i vecchi pettegoli che bofonchiano"'', uno dei luoghi più famosi della Strada degli Alpini: la Cengia della Salvezza.]]
|altri nomi = {{de}} Alpinisteig
La '''strada degli Alpini''' (detta anche '''sentiero degli Alpini''' o in lingua tedesca ''Alpinisteig'') è uno tra i più celebri e classici [[sentieri attrezzati]] dell'[[Alpi|arco alpino]]. Si trova nelle [[Dolomiti di Sesto]].
|simbolo =
Il percorso trovasi interamente nella regione [[Trentino - Alto Adige]], [[Provincia autonoma di Bolzano|provincia di Bolzano]]. Sul [[Passo della Sentinella]], termine orientale dell'alta via, corre il confine sia fisico che amministrativo con il [[Veneto]], [[provincia di Belluno]]. Dal punto di vista idrografico, peraltro, l'intera area attraversata appartiene al bacino della [[Drava]], tributaria del [[Danubio]].
|logo =
|immagine = Sentiero degli Alpini.jpg
[[File:Sentiero|didascalia degli= Alpini.jpg|thumb|right|La ''Cengia della Salvezza, altrimenti detta "La croce"'' o ''"iI vecchi pettegoli che bofonchiano"'', uno dei luoghi più famosi della Strada degli Alpini: la Cengia della Salvezza.]]
|tipo percorso = [[via ferrata]]
|numero = 101
|stato = ITA
|stato2 =
|stato3 =
|divamm1 = {{IT-TAA}}
|divamm2 = {{IT-BZ}}
|divamm3 = [[Sesto (Italia)|Sesto]]
|catena montuosa = [[Dolomiti di Sesto]]
|montagna = [[Cima Undici]]
|inizio = Campo Fiscalino
|inizio link = Sesto (Italia)
|fine = Passo della Sentinella
|fine link = Passo della Sentinella (Dolomiti)
|intersezioni =
|parte di =
|lunghezza =
|altitudine massima = 2717
|altitudine minima = 1454
|dislivello = 1200
|superficie =
|apertura = 1926
|chiusura =
|tempo = 10 ore
|difficoltà =
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|didascalia mappa =
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|sito =
}}
IlLa percorso'''strada trovasidegli Alpini''' (detta anche ''sentiero degli Alpini'' o {{tedesco|Alpinisteig}}) è uno tra i più celebri e classici [[Via ferrata|sentieri attrezzati]] dell'[[Alpi|arco alpino]], situato nelle [[Dolomiti di Sesto]], in [[Italia]], interamente nella regione [[Trentino - Alto Adige]], [[Provinciaprovincia autonoma di Bolzano|provincia di Bolzano]]. Sul [[Passo della Sentinella (Dolomiti)|passo della Sentinella]], termine orientale dell'alta via, corre il confine sia fisico che amministrativo con il [[Veneto]], [[provincia di Belluno]]. Dal punto di vista idrografico, peraltro, l'intera area attraversata appartiene al bacino della [[Drava]], tributaria del [[Danubio]].
 
== Storia della via ==
La strada degli Alpini è un percorso alpinistico attrezzato ([[via ferrata]]) nel gruppo dolomitico del Popèra (gruppo conosciuto anche, ma non correttamente, come [[Dolomiti di Sesto]]). Il passaggio chiave su roccia, ardito, aereo e impressionante di questo percorso, usato dagli [[Alpini]] nella [[prima guerra mondiale]] come collegamento efficiente e veloce tra la forcella Giralba e la terrazza ovest di [[Cima Undici]], fu chiamato cengia della Salvezza. Questa inizia al margine della Busa di Dentro e segue una cengia naturale, allargata e resa transitabile dagli alpini in guerra, alla base di Cima Undici-Cresta Zsigmondy.
[[File:Passo delle sentinella.JPG|thumb|left|upright=0.8|Il [[passo della Sentinella]] durante la [[Grande Guerra]], vista dal versante del [[rifugio Berti]].]]
Questa strada è una ferrata storica: infatti la Cengia della Salvezza durante la [[Prima guerra mondiale]] fu adoperata come collegamento efficiente e veloce dagli [[Alpini]] tra la [[forcella Giralba]] e il [[Passo della Sentinella (Dolomiti)|passo della Sentinella]]. Fu decisa la costruzione di questa via, in quanto le truppe italiane non riuscivano a penetrare nel territorio austriaco dal [[Passo di Monte Croce di Comelico]].<ref name=pareti>[http://www.paretiverticali.it/FERRATE%20HTML/FERRATA%20SENTIERO%20ATTREZZATO%20STRADA%20DEGLI%20ALPINI.htm Descrizione via ferrata e storia] su ParetiVerticali.it</ref>
 
In seguito l'intero tragitto, che inizialmente si fermava a forcella Undici (difesa in guerra dagli austro-ungarici), fu poi chiamato strada degli Alpini e reso alpinisticamente percorribile fino al [[Passo della Sentinella (Dolomiti)|passo della Sentinella]]. La “scoperta” del passaggio chiave avvenne nel 1926 per merito dell'alpinista accademico del CAI Francesco Meneghello (socio anche delle sezioni di Vicenza, Valdagno e Cadorina) con Carlo Baldi (sezione di Vicenza).
La strada degli Alpini fu resa praticabile dai soldati italiani, guidati dal maggiore [[Italo Lunelli]] (l'irredentista Giovanni da Basso), sul versante ovest di [[Cresta Zsigmondy]] e di [[Cima Undici]]; intagliata per lunghi tratti nella roccia a forza di braccia, la [[cengia]] servì per raggiungere e fortificare le postazioni sulla cresta di Cima Undici durante la preparazione dell'attacco al passo della Sentinella, posto tra la [[Croda Rossa di Sesto]] e [[Cima Undici]], che segnava all’epoca il confine italo-austriaco.<ref name=pareti/><ref name=grande>Zandonella Callegher Italo, La valanga di Selvapiana. La Grande Guerra: l'eroismo degli Alpini nelle Dolomiti del Comélico. 2008, 314 p., Editore Corbaccio.</ref>
 
Questi due ottimi rocciatori erano stati incaricati dalla sezione Cadorina del Cai di individuare un passaggio logico che permettesse il collegamento fra i due grandi valloni del Popèra, quello occidentale e quello orientale. I due specialisti individuarono la via giusta e aprirono così all'escursionismo di alto livello uno dei percorsi più celebrati delle Dolomiti. Il famoso percorso in croda fu poi attrezzato con corde metalliche e scalette a cura della sezione di Padova del CAI e inaugurato sei anni dopo, esattamente il 18 settembre 1932.
Nell'agosto e nel settembre [[1915]] ci furono i primi vaghi tentativi di prendere il passo, ma fallirono tutti. Nella primavera fu deciso di utilizzare il piano Venturi, che prevedeva la conquista del passo con una manovra a sorpresa dall'alto. Per l'esecuzione del piano furono costruite due basi, sulla forcella Giralba e sul [[Gruppo del Popera|Creston Popera]]. A marzo si procedette con l'occupazione di Cima Undici, posizionandovi anche un pezzo da 65&nbsp;mm, una mitragliatrice e un lanciabombe. Il 13 aprile il generale Venturi emanò l'ordine definitivo, e l'attacco fu fissato per il 16 del mese, che effettivamente iniziò alle 5.30 del mattino, e finì con la resa degli austriaci. L'attacco fu portato a termine da soldati appartenenti a diversi corpi, tra cui i [[Mascabroni]] del capitano [[Giovanni Sala]].<ref name=grande/>
 
QuestaServì stradaanche, èe unasoprattutto, ferrataper storica:unire, infattiattraverso lail Cengiapasso della SalvezzaSentinella, duranteil larifugio [[PrimaZsigmondy guerrain mondiale]]alta fuval adoperataFiscalìna (allora comechiamato collegamentorifugio efficienteMussolini e velocein dagliseguito [[Alpinirifugio Zsigmondy-Comici]]) traal larifugio [[forcellaOlivo Giralba]]Sala eal Popèra passando dalla provincia di Bolzano a quella di Belluno attraverso il [[Passovecchio dellaconfine Sentinelladi (Dolomiti)|passoStato dellafra Sentinella]]il Regno d'Italia e l'Impero austro-ungarico.<ref>Zandonella Callegher Italo, ''La valanga di Selvapiana'', Corbaccio 2008</ref> Fu decisa la costruzione di questa via, in quanto le truppe italiane non riuscivano a penetrare nel territorio austriaco dal [[Passopasso di Monte Croce di Comelico]].<ref name=pareti>[http://www.paretiverticali.it/FERRATE%20HTML/FERRATA%20SENTIERO%20ATTREZZATO%20STRADA%20DEGLI%20ALPINI.htm Descrizione via ferrata e storia] su ParetiVerticali.it</ref>
 
La strada degli Alpini fu resa militarmente praticabile dai soldati italiani, guidati dal maggiore [[Italo Lunelli]] (l'irredentistaal quale le autorità Italiane diedero il falso nome di GiovanniRaffaele daDa Basso, essendo un irredentista), sul versante ovest di [[Cresta Zsigmondy]] e di [[Cima Undici]]; intagliata per lunghi tratti nella roccia a forza di braccia, la [[cengia]] servì per raggiungere e fortificare le postazioni sulla cresta di Cima Undici durante la preparazione dell'attacco al passo della Sentinella, posto tra la [[Crodacroda Rossa di Sesto]] e la [[Cimacima Undici]], che segnava all’epocaall'epoca il confine italo-austriaco.<ref name=pareti/><ref name=grande>Zandonella Callegher Italo, ''La valanga di Selvapiana. La Grande Guerra: l'eroismo degli Alpini nelle Dolomiti del Comélico.,'' 2008, 314 p., Editore Corbaccio.</ref>
 
Nell'agosto e nel settembre [[1915]] ci furono i primi vaghi tentativi di prendere il passo, ma fallirono tutti. Nella primavera fu deciso di utilizzare il piano Venturi, che prevedeva la conquista del passo con una manovra a sorpresa dall'alto. Per l'esecuzione del piano furono costruite due basi, sulla forcella Giralba e sul [[Gruppo del Popera|Creston Popera]]. A marzo si procedette con l'occupazione di Cima Undici, posizionandovi anche un pezzo da 65&nbsp;mm, una mitragliatrice e un lanciabombe. Il 13 aprile il generale Venturi emanò l'ordine definitivo, e l'attacco fu fissato per il 16 del mese, che effettivamente iniziò alle 5.30 del mattino, e finì con la resa degli austriaci. L'attacco fu portato a termine da soldati appartenenti a diversi corpi, tra cui i [[Mascabroni]] del capitano [[Giovanni Sala]].<ref name=grande/>
 
La grande terrazza ovest di Cima Undici fu occupata solo parzialmente dagli italiani che vi situarono postazioni fortificate e baracche da cui si spinsero verso l'alto. L'ultimo tratto della terrazza, quello più a nord, era sotto il tiro degli austriaci che erano insediati a forcella Undici dove resistettero caparbiamente persino dopo la presa del vicino passo della Sentinella e della vicinissima Torre del Dito.<ref name=grande/>
 
Il percorso fu adattato a sentiero per escursionisti esperti fin dagli [[anni 1930|anni trenta]], e non presenta particolari difficoltà, se affrontato in piena estate, senza neve e con l'adeguata attrezzatura da ferrata. Mentre il percorso originale arrivava fino alla forcella Undici, il tratto che da questa porta al passo della Sentinella è invece stato attrezzato dal [[Club Alpino Italiano|C.A.I.]] della sezione di [[Padova]] negli [[anni 1970|anni settanta]].<ref name=grande/>
 
== L'escursione ==
{{Disclaimer|pericolo}}
[[File:Strada degli Alpini 1.jpg|thumb|left|upright=0.8|Vista della Cengia della salvezza]]
[[File:Strada degli Alpini14.jpg|thumb|Il [[Passo della Sentinella (Dolomiti)|passo della Sentinella]] visto dal lato della [[val Fiscalina]]]]
 
=== Prima descrizione ===
==== Caratteristiche principali ====
* '''''Tempo totale:''''' 10 ore circa, eventualmente da suddividere in due giornate
* '''''Dislivello:''''' circa 1.200&nbsp;m, di cui 300 in ferrata
* '''''Segnaletica:''''' segnavia 101, e poi per il ritorno il 124, dall'Alpe Anderta al posteggio della [[val Fiscalina]]
* '''''Partenza:''''' a Campo Fiscalino, presso il posteggio della [[val Fiscalina]] (1454&nbsp;m)
* '''''Arrivo in cima:''''' al Passo della Sentinella
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==== Descrizione del percorso ====
Punto di partenza è il Campo Fiscalino (1454&nbsp;m), posto alla fine della strada della [[val Fiscalina]], nei pressi di [[Sesto (Italia)|Sesto]], in Alta [[val Pusteria]], dove si può arrivare in macchina o con icoi bus di linea.<ref name=pareti/><ref>[http://www.gambeinspalla.org/gruppi_montuosi/dolomiti/dolomiti_di_sesto/strada_degli_alpini.htm Descrizione via ferrata] su GambeinSpalla.it</ref>
[[File:Strada degli Alpini15.jpg|thumb|Altro punto della via ferrata per il passo.]]
Punto di partenza è il Campo Fiscalino (1454&nbsp;m), posto alla fine della strada della [[val Fiscalina]], nei pressi di [[Sesto (Italia)|Sesto]], in Alta [[val Pusteria]], dove si può arrivare in macchina o con i bus di linea.<ref name=pareti/><ref>[http://www.gambeinspalla.org/gruppi_montuosi/dolomiti/dolomiti_di_sesto/strada_degli_alpini.htm Descrizione via ferrata] su GambeinSpalla.it</ref>
 
Posteggiata la macchina, si percorre il sentiero 103, che, inizialmente pianeggiante, passa per il rifugio al Fondovalle (1526&nbsp;m), e successivamente, alzandosi in quota, raggiunge il [[rifugio Zsigmondy-Comici]] (2224&nbsp;m). Dal parcheggio fino a qui ci si impiega circa 2 ore e 30 minuti.
 
Dal rifugio si prende il sentiero 101, che porta in direzione sud-est, passando sotto alla [[Crodacroda dei Toni]] (anche detta Cima Dodici) 3094&nbsp;m, e arrivando al lago ghiacciato, dove bisogna prendere il sentiero a sinistra (sempre il 101), mentre il sentiero a destra porterebbe alla forcella Giralba (2431&nbsp;m) e quindi al [[rifugio Carducci]], 2297&nbsp;m (eventualmente si può deviare per salire alla forcella).
Continuando quindi sul sentiero 101, si arriva ad attraversare il canalone della Busa di Dentro, dove si trova una traccia che la risale. Continuando sempre sul sentiero 101, si passa sotto le punte de "La Mitra" (2788&nbsp;m) e de "La Spada" (2526&nbsp;m), fino ad arrivare all'inizio vero e proprio della [[via ferrata]].
 
Una volta che ci si è assicurati ai cavi di sicurezza, si percorre l'ardito percorso, che passa attraverso la cengia della Salvezza, e porta alla Busa di Fuori. Si continua sempre percorrendo lo stretto passaggio, passando sotto la punta della [[Cimacima Undici]]., Lala si aggira, fino a superare il canalone che discende da essa, e si iniziano ada intravedere dei resti di baraccamenti militari, in questo caso austriaci, mentre gli italiani erano posizionati sulla parete di Cima Undici.
Da qui si arriva in breve alla forcella di Cimacima Undici (2600&nbsp;m), che in realtà non è un valico, ma un semplice intaglio nel crestone nordovest che scende dalla cima. Nonostante la corta distanza che separa Cimacima Undici dalla forcella, questa durante la guerra non fu mai conquistata dagli italiani.
[[File:Strada degli Alpini17.jpg|left|thumb|Tratto della Strada degli Alpini.]]
 
Alla forcella si s'incontra il sentiero 124, che sale dall'alpe di Anderta, e che assieme al 101 risalgonoarriva fino al passo della Sentinella (2717&nbsp;m). Si prende quindi la traccia di questi due sentieri uniti, che passa per la cengia che attraversa il fianco nord di cima Undici, dove si possono incontrare ancora tracce di neve. Continuando e percorrendo una scala, e attraversando un ponticello in legno, si arriva a un bivio per la discesa in val Fiscalina. Si continua sempre a salire, seguendo le corde fisse, fino all'arrivo al ''passo della Sentinella'', dove soldati di entrambi i fronti persero la vita durante il conflitto. Al passo arrivano diversi sentieri: quello della ferrata Zandonella e quello che proviene dal [[rifugio Berti]] nel [[Comelico]], raggiungibile in un'ora.
 
Per questa quest'escursione invece si ritorna indietro tornando all'ultimo bivio incontrato lungo il sentiero. Qui la traccia del sentiero presenta alcune serie di corde fisse, che aiutano a scendere pareti e tratti esposti e, a volte friabili.
Percorrendo alcuni tornanti in discesa dentro al ghiaione del Vallon di Sentinella, si giunge all'alpe Anderta, dove si giunge al bivio per la val Fiscalina e i prati di Croda Rossa. A scelta qui si può prendere il sentiero a sinistra e, al successivo bivio, il sentiero a destra, seguendo sempre il sentiero 124 che porta al ''Dolomitenhof'', ovvero al parcheggio dove si è lasciata la macchina.
 
=== Seconda descrizione ===
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* '''''Partenza:''''' cabinovia della Croda Rossa (1358&nbsp;m)
* '''''Arrivo in cima:''''' al ''Passo della Sentinella'' (2717&nbsp;m)
* '''''Arrivo al ritorno:''''' rifugio Comici, val Fiscalina e quindi parcheggio cabinovia della Crodacroda Rossa (1358&nbsp;m)
 
==== Descrizione del percorso ====
Si può affrontare il percorso anche in senso inverso, anchee sfruttando la cabinovia della [[Crodacroda Rossa di Sesto]], che da 1358 metri, in pochi minuti porta a quota 1930&nbsp;m. Da qui si segue il sentiero n. 100, seguendo le indicazioni per la Strada degli Alpini. Subito il sentiero risale in quota, fino a giungere a delle scalinate in legno. Qui si trova il bivio per la ferrata della Croda Rossa; ignorando questo bivio si tiene sempre quello che indica la Strada degli Alpini, che scende un poco. Avanzando sul sentiero, poco a poco si svela il canalone da risalire a zig-zag fino ad arrivare, con l'aiuto di cavi d'acciaio, poco sotto il passo della Sentinella (2717&nbsp;m).

Senza raggiungerlo, si piega ada ovest (segnavia 101), traversando in quota tutto il versante nord della Cimacima Undici (tratto poco sicuro e quindi non consigliabile in presenza di neve che ricopre gli ancoraggi), giungendo all'intaglio di cresta noto come forcella Undici (2600&nbsp;m). Di qui si percorre a ritroso il sentiero di cui alla descrizione precedente, e, attraverso Cengia della Salvezza, forcella Giralba, rifugio Zsigmondy-Comici, e rifugio Fondovalle, si giunge a Campo Fiscalino, donde con icoi propri mezzi o con quelli pubblici si giunge nuovamente alla stazione inferiore della cabinovia per i Prati di Croda Rossa, da cui si era partiti.
 
In caso di maltempo o per qualsiasi altra ragione, a Forcella Undici è possibile abbandonare il percorso e scendere abbastanza rapidamente in val Fiscalina per sentiero interamente segnalato, inizialmente su roccette facilitate da funi metalliche, quindi scendendo un tratto ripido e scivoloso, ma non esposto, ede infine a lungo attraverso boschi, raggiungendo in tal modo direttamente il Rifugio Fondovalle.<ref>[http://www.inalto.org/relazioni/escursionismo/strada_degli_alpini_-_forcella_giralba Descrizione via ferrata] su inalto.org</ref>
 
=== Terza descrizione: dal versante Comelico (BL) ===
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* '''''Tempo totale:''''' 5 ore circa con partenza dal [[Rifugio Berti]] e arrivo al Rifugio Comici o Carducci
* '''''Dislivello:''''' 750 m al Passo della Sentinella (quota massima 2717 m)
* '''''Segnaletica:''''' segnavia 101 fino a forcella Giralba., Segnsegn. 101 per Rif. Comici, segn. 103 per Rif. Carducci
* '''''Partenza:''''' dal [[Rifugio Berti]] (1950&nbsp;m)
* '''''Passaggio:''''' [[Passo della Sentinella (Dolomiti)|Passo della Sentinella]] (2717&nbsp;m)
 
==== Descrizione del percorso ====
[[File:Strada degli Alpini15.jpg|thumb|Altro punto della via ferrata per il passo.]]
Dal rifugio (tabella)Berti in direzione nord-ovest, perattraverso il sentiero 101, in leggera salita, si perviene al laghetto del Vallon Popera (mt.2142 m), a sinistra per ghiaie al Passopasso della Sentinella (mt.2717 quota massima) (ore2717 m, 2,00 ore). Leggermente a sinistra, per cenge detritiche e roccette attrezzate con corde fisse, in leggera discesa si raggiungono le cenge delle pareti nord di Cima Undici, che portano in un ambiente suggestivo verso la forcella di Cima Undici (mt.2630) (m, ore 1,30).
In discesa per ghiaie si raggiungono ora le cenge della Busa di Fuori e della Torre Undici con ilcol famoso e spettacolare passaggio della “Cengia Salvezza”. Raggiunto il circo della Busa di Dentro in leggera salita alla forcella Giralba (mt.2430) (orem, 11h 30',30) (totale 5 ore 5,00).
A sinistra per sentiero 103 al rifugio Carducci, a destra per sentiero 101 al Rifugio Comici, rifugio Pian di Cengia, rifugio Locatelli e rifugio Auronzo alle Tre Cime di Lavaredo o discesa in Valval Fiscalina-Sesto Pusteria.
 
== Punti di appoggio ==
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* [[Cliffhanger - l'ultima sfida]] con [[Sylvester Stallone]]
 
== Galleria d'immagini==
<div align=center>
<gallery perrow="4">
File:Strada degli Alpini10.jpg|Sentiero che giunge ad una forcella, nei pressi della forcella Undici
File:Strada degli Alpini19.jpg|"La Spada" vista da sud.
File:Strada degli Alpini20.jpg|Il lago ghiacciato, sotto la forcella Giralba
File:Strada degli Alpini21.jpg|Sentiero che dal [[rifugio Zsigmondy-Comici]] porta alla forcella Giralba
File:Strada degli Alpini12.jpg|Una scaletta che conduce al passo della Sentinella.
File:Strada degli Alpini16.jpg|La cengia della Salvezza, sotto la punta del "La Spada".
File:Strada degli Alpini13.jpg|Un tratto della via ferrata.
File:Strada degli Alpini11.jpg|Resti di baraccamenti alla forcella Undici.
</gallery>
</div>
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== Bibliografia ==
* Rossaro Edgardo, Con gli alpini in guerra sulle Dolomiti, 272 p., Ugo Mursia Editore, 2007
* Zandonella Callegher Italo, La valanga di Selvapiana. La Grande Guerra: l'eroismo degli Alpini nelle Dolomiti del Comélico, 314 p., Editore Corbaccio, ISBN 978-88-797-2928-4, 2008
* Tosato Giorgio, Zona di guerra. Auronzo, Cortina d'Ampezzo, monte Piana, Tre Cime di Lavaredo, Comelico, Isonzo, Albania nella prima guerra mondiale, edito da Rossato, 1997
* Dino Colli, Paolo Gaspari, Paolo Pozzato, Roberto Vecellio, Itinerari segreti della Grande Guerra nelle Dolomiti - Vol 4, Editore Gaspari, 2009
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== Voci correlate ==
* [[VieVia ferrateferrata]]
* [[Prima guerra mondiale]]
* [[Alpini]]
* [[Dolomiti di Sesto]]
* [[Sesto (Italiacomune)]]
* [[Auronzo di Cadore]]
* [[Comelico]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.rifugioberti.it/grande_guerra.html La Prima Guerra Mondiale in Popera: La conquista del Passo della Sentinella]
* [http://www.rifugioberti.it/passo_della_sentinella.html Escursione: Vallon Popera - Passo della Sentinella]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Strada degli Alpini}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://www.rifugioberti.it/grande_guerra.html | 2 = La Prima Guerra Mondiale in Popera: La conquista del Passo della Sentinella | accesso = 18 marzo 2013 | dataarchivio = 7 settembre 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140907172431/http://www.rifugioberti.it/grande_guerra.html | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.rifugioberti.it/passo_della_sentinella.html | 2 = Escursione: Vallon Popera - Passo della Sentinella | accesso = 18 marzo 2013 | dataarchivio = 26 agosto 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120826094305/http://www.rifugioberti.it/passo_della_sentinella.html | urlmorto = sì }}
 
{{portale|Alto Adige|Guerraguerra|montagna}}
{{Alpini}}
 
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[[Categoria:Monumenti e luoghi legati agli alpini]]
[[Categoria:Dolomiti]]
[[Categoria:Vie ferrate gruppo Dolomiti di Sesto]]