Vittorio Ballio Morpurgo: differenze tra le versioni
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Collaborò poi con [[Marcello Piacentini]] in [[Brasile]] per conto di [[Francesco Matarazzo]]. A [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]] realizzarono il palazzo IRFM ([[1935]]-[[1939|39]]), mentre i progetti dell'[[Università Federale di Rio de Janeiro]] e per l'[[Universidade de São Paulo|Universidade comercial conde Francisco Matarazzo]] a San Paolo rimasero sulla carta.
[[File:IMPERATORE1INPS7102022 057A.jpg|thumb|Palazzi INPS a piazza Augusto Imperatore]]
L'emanazione delle [[leggi razziali fasciste]] non procurò particolari disagi a Morpurgo. Dichiaratosi aconfessionale, dapprima ottenne la sostituzione del proprio cognome con quello materno divenendo Vittorio Ballio, e fu uno dei pochi considerati "ebrei" del regime che ottenne l'arianizzazione dal [[Tribunale della razza]], cosa che lo mise al riparo anche dalle persecuzioni [[Nazismo|naziste]] durante l'occupazione tedesca e la [[Repubblica Sociale Italiana]]. I suoi agganci nel mondo della politica lo misero in contatto direttamente con [[Benito Mussolini|Mussolini]], che gli affidò il progetto del mausoleo di [[Alfredo Rocco]] al [[cimitero del Verano]] ([[1938]]-[[1940|40]], demolito).
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