Fiero l'occhio svelto il passo: differenze tra le versioni
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|immagine = Balilla adunata.jpg
|didascalia = Adunata di Balilla
|autore =
|annoorig = 1979
|forza_cat_anno = 1979
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'''''Fiero l'occhio svelto il passo''''' è un [[libro]] scritto a quattro mani da [[Luca Goldoni]] ed [[Enzo Sermasi]]. È stato pubblicato da [[Arnoldo Mondadori Editore]] nel [[1979]] e poi ristampato per la collana ''Club degli Editori''.
Il titolo riprende un [[verso]] del [[brano musicale]]
La [[strofa]] che lo include recita nel suo insieme:
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==Nel testo==
La parte testuale è assai dettagliata riguardo alla vita quotidiana di un adolescente dei tardi [[anni 1930|anni trenta]], quando l'[[Italia fascista]], impegnata
Per giungere - con lo scoppio del conflitto mondiale - alla nuova e fino ad allora sconosciuta paura avvertita nelle lunghe ore trascorse nei [[rifugio antiaereo|rifugi antiaerei]], alternata allo stupore per la visione in lontananza delle [[munizione tracciante|munizioni traccianti]] che solcavano il cielo sopra le città bersaglio dei bombardamenti, luci che - viste da lontano, ovvero dalle località in cui molte famiglie decidevano di 'sfollare' per porsi al sicuro - sembravano degli enormi [[fuochi d'artificio]].
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| Cambia la puntina || Delle musiche e dei balli dei giovanotti d'allora.
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| Il bengala || Il bombardamento delle città durante la guerra è stata una delle esperienze più traumatiche per chi nella prima metà degli [[anni 1940|anni quaranta]] aveva una quindicina d'anni o poco più. "''A quasi 40 anni di distanza''" - scrivono gli autori del libro - "''è rimasto ancora, dimenticato, qualche muro butterato di schegge e qualche edificio semidistrutto, cose che non han più tempo: il silos diroccato del Consorzio Agrario è parificato ai ruderi del [[torre|torrione]] [[medioevo|medioevale]]''".
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| La macchia sul muro || [[File:Mussolini In helmet benito39.png|right|75px|Benito Mussolini]]La macchia sul muro era quella dovuto al cambio di quadro (e relativo formato) nel muro alle spalle della
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| "E per Benito, e Mussolini" || Numerosi erano in epoca fascista gli inni del regime. A parte il citato ''Fischia il sasso'' (da cui il verso che dà il titolo al libro), poco chiaro risultava però agli autori il verso: "''E per Benito, e Mussolini, eja eja alalà''". Dove "''Il secondo 'e' prima di Mussolini non c'era''", ma serviva forse "''come trampolino alla voce per calcare di più su Mussolini''".
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| Fatevi sotto piccioncini miei || Era il detto classico di [[Dick Fulmine]], un popolare personaggio dei [[fumetti]], i cui eroi esotici ebbero durante il fascismo i nomi italianizzati, così che [[Topolino]] divenne Tuffolino e [[Minni]] Mimma, mentre [[Mandrake il mago|Mandrake]] privato dell'[[H|acca]] si trovava a fare [[spionaggio]] per conto delle [[potenze dell'Asse]]. ''[[Il Corriere dei Piccoli]]'', nel frattempo, pubblicava le avventure di Romolino e Romoletto.
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| Via le mani di lì || La difficile iniziazione sessuale che iniziava nelle [[sagrestia|sagrestie]] delle [[chiesa (
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| Le brutte cose || La dura vita in [[collegio (
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|Il bar della Compagnia || Parente stretto del muretto, il bar della compagnia era, al tempo del fascio come in ogni tempo, il punto di raduno della compagnia di amici che tirava tardi davanti al locale facendo a gara a chi le sparava più grosse.
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|url=http://books.google.it/books/about/Fiero_l_occhio_svelto_il_passo.html?id=JHzINwAACAAJ&redir_esc=y|titolo=Referenze bibliografiche}}
{{portale|fascismo|letteratura|storia}}
[[Categoria:
[[Categoria:Libri di memorie di autori italiani]]
[[Categoria:Saggi storici sul fascismo]]
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