San Biagio di Callalta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Aggiungo riferimenti, uniformo e completo elenco
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Acquamarina (discussione | contributi)
aggiornati dati popolazione straniera e citazione
 
(31 versioni intermedie di 20 utenti non mostrate)
Riga 11:
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Divisione amm grado 2 = Treviso
|Amministratore locale = AlbertoValentina CappellettoPillon
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PDcentro-destra]]
|Data elezione = 2715-5-20132023
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 12663
|Note abitanti = {{Istat|026|71|2022}}
|Aggiornamento abitanti = 30-9-2022
|Sottodivisioni = [[Cavriè]], [[Fagarè della Battaglia]], [[Olmi-San Floriano]], [[Rovarè]], San Martino, [[Sant'Andrea di Barbarana]], [[Spercenigo]]<ref name=statuto>{{cita web|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-tv-san-biagio-di-callalta.pdf|titolo=Comune di San Biagio di Callalta - Statuto|accesso=4 dicembre 2020}}</ref>
|Divisioni confinanti = [[Breda di Piave]], [[Carbonera]], [[Monastier di Treviso]], [[Ponte di Piave]], [[Roncade]], [[Salgareda]], [[Silea]], [[Zenson di Piave]]
Riga 34 ⟶ 31:
}}
 
'''San Biagio di Callalta''' (''San BiazioBiasio'' /san ˈbi̯azi̯o/ in [[Lingua veneta|veneto]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:12663Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Treviso]] in [[Veneto]].
 
== Storia ==
Riga 45 ⟶ 42:
La Callalta andò a rappresentare anche il confine tra i distretti trevigiani della Zosagna di Sopra e di Sotto. Con l'affermarsi del [[comune medievale|comune]] di Treviso, infatti, la zona era caduta nell'orbita di quest'ultimo e ne seguì le sorti sino alla definitiva sottomissione alla [[Repubblica di Venezia]], sul finire del XIV secolo.<ref name="StoriaComune" />
 
Da allora seguì le vicende storiche della Serenissima, con l'insediamento di poderi e l'erezione di residenze più o meno sontuose, dagli essenziali edifici rurali alle ville di pregevole architettura con annesse cappelle gentilizie da parte di famiglie della nobiltà veneziana quali [[Sugana]], [[Sala (famiglia)|Sala]], [[Giudici (famiglia)|Giudici]], [[Da Lezze]], [[Navagero]] e, [[Caotorta]] e Caronello (l'ultima contessa era Rosa Antonia Caronello, 1924). Il territorio fu amministrato dalla Repubblica di Venezia fino alla sua [[Caduta della Repubblica di Venezia|caduta]], il 12 maggio 1797. Dopo la firma del [[trattato di Campoformio]] e l'assegnazione all'[[Arciducato d'Austria]], esso seguì le sorti asburgiche.<ref name="VPP4p.373">{{Cita|Il Veneto paese per paese|Vol.4, p. 373}}.</ref> Dal 1804, data dell'istituzione dell'[[Impero austriaco]], il territorio rimase sotto la sovranità austriaca fino agli esiti della [[Terza guerra di d'indipendenza italiana|Terza guerra di indipendenza]], quando dopo l'avanzata italiana si giunse all'[[armistizio di Cormons]] e alla definitiva cessione del Veneto al [[Regno d'Italia]] ratificato con la firma del [[Trattato di Vienna (1866)|trattato di Vienna]] del 3 ottobre 1866.
 
[[File:Casa sinistrata Piave.jpg|left|thumb|Casa sinistrata con una famosa scritta patriottica nella frazione di [[Sant'Andrea di Barbarana]] durante la [[Grande Guerra]].]]
Riga 51 ⟶ 48:
 
Il coinvolgimento fu massimo quando nel giugno [[1918]] fu combattuta la [[battaglia del Solstizio]] tra [[Regio Esercito]] e [[Imperial regio Esercito]], l'ultima grande offensiva sferrata dagli Austro-ungarici nel corso del conflitto, che con la vittoria degli Italiani subirono una pesantissima disfatta, costata tra morti, feriti e prigionieri quasi {{formatnum:150000}} uomini a fronte dell'altrettanto pesante tributo di circa {{formatnum:90000}} militari italiani. Per ricordare il tragico evento venne eretto l'[[Fagarè della Battaglia#Ossario|ossario di Fagarè]], eretto lungo [[Strada Statale 53 Postumia|strada Callalta]] nel punto in cui le truppe austro-ungariche raggiunsero la massima avanzata. Ai lati dell'ossario sono stati trasportati i muri su cui figurano le due celebri scritte, opera del [[bersagliere]] propagandista [[Ignazio Pisciotta]], «Tutti eroi! O il Piave, o tutti accoppati!» e «È meglio un giorno da leone che cento anni da pecora».
 
Il 18 maggio 1924, nella frazione Rovarè nacque [[Gino Donè]] in una casa colonica di braccianti agricoli. Partigiano della Brigata Piave e fondatore della sezione [[ANPI]] di Venezia, Gino Donè fu l'unico europeo a partecipare allo sbarco del ''[[Granma]]'' presso la [[Sierra Maestra (catena montuosa)|Sierra Maestra]] dando inizio alla [[Rivoluzione cubana]] del 1956 assieme a altri 82 "[[Barbudos]]" fra i quali [[Fidel Castro]] e [[Ernesto Che Guevara]].<ref>{{Cita web|url=https://osservatorioglobalizzazione.it/osservatorio/gino-done-cuba/|titolo=Gino Doné, l'eroe dei due mondi della rivoluzione cubana}}</ref> Decorato dalle autorità cubane nel 2004, Gino Donè si spegne a San Donà di Piave il 22 marzo 2008.
 
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con [[decreto del presidente della Repubblica]] del 7 maggio 1954.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?426 |titolo= San Biagio di Callalta |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>
{{citazione|[[Troncato]]: nel 1° d'argento, alla mezza figura di San Biagio [[al naturale]], uscente dalla [[Partizione araldica|partizione]], in atto di benedire, con la tunica d'azzurro, con il manto al rosso sulla spalla sinistra e con l'aureola d'oro; nel secondo d'azzurro, al platano sradicato al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo [[Partito (araldica)|partito]] di bianco e di azzurro.<ref>{{Cita nameweb|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/ec7daa65-3604-4d9a-8e3b-c2907d4c9e26/1483-san-biagio-di-callalta|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di San Biagio di Callalta|accesso=29 settembre 2024|sito="ACS", Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Riga 63 ⟶ 58:
[[File:Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo (Spercenigo, San Biagio di Callalta).JPG|thumb|Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo nella frazione di [[Spercenigo]].]]
* Chiesa parrocchiale dell'Immacolata Vergine Maria, nella frazione di [[Olmi-San Floriano]].
* Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo, nella frazione di [[Sant'Andrea di Barbarana]] ([[XX secolo]]). Nel 2015 è stata dotata di un organo di Vincenzo Mascioni del 1925 opera n. 370 proveniente dall'istituto Turazza di Treviso: per l'occasione il maestro organaro Alessandro Girotto operò il trasferimento nell'abside dietro l'altare a forma di tempietto e trasformò la trasmissione da pneumatica in elettrica per esigenze di collocazione.
* Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo, nella frazione di [[Spercenigo]].
* Chiesa parrocchiale di San Biagio ([[XX secolo]]). Realizzata in stile moderno, custodisce alcuni arredi sacri ed opere pittoriche provenienti da edifici sacri preesistenti, tra cui la ''Pala dei Titolari'', attribuibile alla tecnica del pittore [[venezia]]no [[Sante Peranda]], e una ''Madonna coi Santi Domenico, Rosa, Gertrude e Pietro martire'' del [[XVIII secolo]], attribuita con riserva al [[Nervesa della Battaglia|nervesano]] [[Gaetano Zompini]].<ref name="VPP4p.372">{{Cita|Il Veneto paese per paese|Vol.4, p. 372}}.</ref> Conserva un organo costruito per la vecchia chiesa e trasferito nell'attuale: nel 1988 è stato, completamente restaurato dalnel maestro organaro Alessandro Girotto, che operò un restauro filologico conservativo con le ricostruzioni delle parti danneggiate o sostituite da altri interventi in anni precedenti; il concerto inaugurale è stato ad opera del celebre maestro Arturo Sacchetti1988.
* Chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista, nella frazione di [[Fagarè della Battaglia]].
* Chiesa parrocchiale di San Mauro Abate, nella frazione di [[Rovarè]].
Riga 74 ⟶ 69:
* Chiesa di San Menna.
* Pieve di San Biagio ([[XIV secolo|XIV]]-[[XVI secolo]]), [[pieve]] medioevale ora abbandonata.
* [[Ossario dei caduti della Grande Guerra]], edificio sorto a ricordo dei caduti durante la [[prima guerra mondiale]], nella frazione di [[Fagarè della Battaglia]].<ref name="VPP4p.373" /><ref>[https://www.culturaveneto.it/it/percorsi/tappe/Sacrario-Militare-di-Fagar%C3%A8-della-Battaglia Sacrario Militare di Fagarè della Battaglia] culturaveneto.it</ref>
 
=== Architetture civili ===
[[File:Muttoni 56.jpg|thumb|L'originale aspetto della Villa Da Lezze.]]
* Villa Ca' Sugana, Mariani, Da Mosto, a San BiagioOlmi.
* Villa Caotorta, Marzotto, a Spercenigo.
* Villa Bressanin, Slocovich, a Spercenigo.
Riga 86 ⟶ 81:
* Villa Berti, Giannotti, a Sant'Andrea di Barbarana.
* Villa degli Angeli, a Sant'Andrea di Barbarana.
* Resti di Villa Da Lezze, detta "Il Castello", a San Biagio, progettata da [[Baldassarre Longhena]] e [[Alfonso Moscatelli]] e quasi del tutto demolita all'inizio del XIX secolo, le cui grandi colonne [[bugna (architettura)|bugna]]te vennero utilizzate per decorare l'ingresso della Gran Guardia, in Piazza dei Signori a Treviso, mentre i cancelli in ferro battuto andarono ad impreziosire l'ingresso dell'Istituto Commerciale in Borgo Cavour.<ref name="VPP4p.373" />
* ''World Police Museum - Museo internazionale delle polizie mondiali'', inaugurato il 27 maggio 2017, all'interno della dismessa stazione ferroviaria.
 
Riga 94 ⟶ 89:
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 20172024 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:13871320}}, ovvero il {{formatnum:10.74}}% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=httphttps://demo.istat.it/str2017app/index.html?i=P03&a=2024|editore=ISTAT|titolo=Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 20172024 per sesso e cittadinanza|accesso=4 agosto 20182025}}</ref> Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>[https://www.tuttitalia.it/veneto/33-san-biagio-di-callalta/statistiche/cittadini-stranieri-2024/ Cittadini stranieri]tuttiitalia.it </ref>
{{div col}}
 
# [[Kosovo]] {{formatnum:266288}}
# [[Romania]] {{formatnum:187241}}
# [[Marocco]] {{formatnum:141125}}
# [[Albania]] {{formatnum:110103}}
# [[Burkina Faso]] {{formatnum:6967}}
# [[India]] {{formatnum:6462}}
# [[CinaUcraina]] {{formatnum:4750}}
# [[SenegalCina]] {{formatnum:4632}}
# [[NigeriaSenegal]] {{formatnum:4528}}
# [[UcrainaNigeria]] {{formatnum:4425}}
{{div col end}}
 
=== Riconoscimenti ===
Riga 111 ⟶ 107:
 
== Amministrazione ==
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
=== Sindaci dal 1983 ===
{{ComuniAmminPrec
{| class="wikitable sortable"
|[[2008]]
! colspan="2" |Periodo
|[[2013]]
!Primo cittadino
!Partito
!Carica
!Note
|-
|1983
|1990
|[[Siro Zanella]]
|[[Partito Socialista Italiano]]
|Sindaco
|
|-
|1990
|2004
|Giorgio Bin
|Lista civica
|Sindaco
|
|-
|2004
|[[2008]]
|Emanuela Fiorotto
|Centro destra
|Sindaco
|
|-
|2008
|[[2013]]
|Francesca Pinese
|Cenro destra
|[[Lega Nord]]
|Sindaco
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
|-
}}
|[[2013]]
{{ComuniAmminPrec
|2018
|[[2013]]
|''in carica''
|Alberto Cappelletto
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[centro-sinistra]]
|Sindaco
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
|<ref>Eletto l'11 giugno.</ref><ref>{{cita web|url=http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2018/06/11/news/san-biagio-di-callalta-confermato-gasparini-1.16947867|titolo=ELEZIONI - San Biagio di Callalta, confermato Cappelletto|accesso=11 giugno 2018}}</ref>
|-
}}
|2018
{{ComuniAmminPrecFine}}
|2023
|Alberto Cappelletto
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|Sindaco
|
|-
|2023
|''in carica''
|Valentina Pillon
|Centro destra
|Sindaco
|
}|}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Brasile|Santa Tereza de Rio Grando do Sul|2002}}
* {{Gemellaggio|Francia|L'Union|1995}}
 
Riga 138 ⟶ 174:
 
==Sport==
La San Biagio Volley è la società di [[pallavolo]] cittadina. Nata nel 2008, gestisce un ampio vivaio e partecipa con varie squadre ai campionati giovanili e ai campionati di Serie D e Prima Divisione Maschili. Gioca presso il palasport di Olmi "Alvise De Vidi", sito nell'area commerciale.
<ref>[{{Cita web |url=http://www.fipavtreviso.net/dettagliosocieta.asp?SocietaID=1566&Stagione=20082009 |titolo=sito FIPAV Treviso] |accesso=19 ottobre 2011 |dataarchivio=25 gennaio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210125092425/https://www.fipavtreviso.net/dettagliosocieta.asp?SocietaID=1566&Stagione=20082009 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Il Team C.S. Spercenigo è la società storica ciclistica del comune. Nata nel 1969, gestisce dai Giovanissimi (7-12 anni) fino agli Juniores (17-18 anni). Tra i ciclisti passati professionisti passati per questa società si ricordano Simone Cadamuro, Antonio Murilo Fisher, Alessandro Bertuola, Matteo Trentin.
 
Pattinaggio San Biagio A.S.D. è la società di pattinaggio artistico.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.sanbiagio.tv.it/vivere-il-comune/associazione/pattinaggio-san-biagio-a-s-d/|titolo=Pattinaggio San Biagio A.S.D.|autore=Comune di San Biagio di Callalta|sito=Comune di San Biagio di Callalta|data=2020-02-02|lingua=it-IT|accesso=2024-11-08}}</ref>
 
== Note ==